ALLEGATOA alla Dgr n del 28 luglio 2009 pag. 1/7
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1 giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n del 28 luglio 2009 pag. 1/7 INTESA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA e LA REGIONE DEL VENETO VISTI gli artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze esclusive in materia di Istruzione e Formazione professionale e concorrenti in materia di Istruzione; la legge 2 aprile 2007, n. 40, e, in particolare, l art. 13; la legge 24 dicembre 2007, n. 244 e, in particolare, l art. 2, commi ; il decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e, in particolare, l art. 64; gli atti di rinuncia ai ricorsi in Corte Costituzionale presentati dalla Regione del Veneto avverso le disposizioni di cui all art. 2, commi 417, 418, 419, 420, 421, 422, 423, 424 e 425 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, avverso le disposizioni di cui all art. 13, commi 1, 1bis, 1ter, 1quater, 8bis e 8ter della legge 2 aprile 2007, n. 40 di conversione, con modificazioni del decreto legge 31 gennaio 2007, n. 7 e avverso le disposizioni di cui all art. 1, commi 610, 611, 626, 635 e 653 della legge 27 dicembre 2006, n. 296; il protocollo d intesa in tema di politica regionale scolastica per la realizzazione del Piano per l innovazione nell Istruzione Tecnica siglato in data 3 aprile 2009 tra la Regione del Veneto, il MIUR-USRV e Confindustria Veneto. VALUTATA l importanza dei processi di innovazione in corso, in particolare per quanto riguarda l istruzione tecnica e l istruzione e formazione professionale; CONSIDERATA la necessità che le politiche dell istruzione e della formazione siano improntate ad una leale collaborazione interistituzionale ed al raccordo tra i diversi livelli di governo; la necessità di dare attuazione al sistema regionale d istruzione e formazione professionale, nella cornice unitaria del sistema educativo nazionale, in un ottica
2 ALLEGATOA alla Dgr n del 28 luglio 2009 pag. 2/7 di sussidiarietà verticale ed orizzontale, nonché nel rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni e dell autonomia delle istituzioni scolastiche; la necessità di promuovere l eccellenza e l equità del sistema d istruzione e formazione professionale, grazie all iniziativa degli enti territoriali e alla valorizzazione delle istituzioni scolastiche autonome e degli enti di formazione; l esigenza di innalzare i livelli d istruzione e formazione per tutti i giovani, con riferimento agli obiettivi fissati dall Unione europea per il 2010; RILEVATA l esigenza di attuare modelli organizzativi innovativi sul territorio per il conseguimento delle predette finalità, attraverso una stabile ed organica collaborazione tra istituzioni scolastiche, strutture formative accreditate, università e centri di ricerca, allo scopo di evitare duplicazioni di competenze e di contenere i costi del sistema d istruzione e di formazione professionale STIPULANO LA SEGUENTE INTESA Articolo 1 Finalità 1. Le parti si impegnano a esercitare le proprie azioni di governo del sistema d istruzione e di formazione professionale in un ottica di coerenza amministrativa e gestionale e nel rispetto delle competenze legislative attribuite allo Stato ed alle Regioni dall art. 117 della Costituzione. 2. Le parti convengono di sperimentare un modello organizzativo volto a innalzare la qualità del servizio d istruzione e formazione professionale e ad accrescere efficienza ed efficacia del sistema anche in funzione della riqualificazione della spesa. Articolo 2 Soggetti erogatori dei percorsi di Istruzione e Formazione professionale di secondo ciclo
3 ALLEGATOA alla Dgr n del 28 luglio 2009 pag. 3/7 1. Al fine di incentivare l integrazione tra i sistemi, i percorsi della formazione professionale, nell ambito della programmazione regionale, possono essere erogati, oltre che dalle istituzioni formative accreditate dalla Regione, anche dagli istituti professionali statali, secondo specifici accordi da definirsi fra la Regione Veneto e l Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto. 2. Per la realizzazione dei percorsi di cui al comma precedente, l organico dei docenti e del personale A.T.A. viene assegnato agli istituti professionali anche in considerazione degli iscritti ai percorsi di istruzione e formazione professionale, secondo quanto previsto nell allegato tecnico di cui all art. 5. Articolo 3 Passaggi fra sistemi di istruzione e formazione 1. Le parti convengono che con successive intese, da assumere fra la Regione Veneto e l Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, vengano definite specifiche modalità per favorire i passaggi degli studenti fra i sistemi d istruzione e d istruzione e formazione professionale, al fine di contenere al massimo i fenomeni d insuccesso scolastico e di dispersione scolastica. Articolo 4 Percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) e Istituti Tecnici Superiori 1. La Regione Veneto si impegna - in relazione alla propria titolarità a programmare l offerta formativa sul territorio - a riorganizzare i percorsi IFTS di settore, adottando tutte le misure che si rendano necessarie sino all adozione dei provvedimenti di cui all art. 13, comma 1, della legge n. 40/2007, e a facilitare l istituzione degli istituti tecnici superiori e lo sviluppo dei poli tecnico-professionali. 2. Il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e la Regione del Veneto si impegnano ad avviare studi di fattibilità, con il coinvolgimento del Ministero per lo Sviluppo economico e del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e delle Amministrazioni centrali competenti per settore, nonché degli altri soggetti pubblici e privati interessati, allo scopo di avviare la realizzazione degli istituti tecnici superiori e dei poli tecnico-professionali con l obiettivo prioritario di valorizzare le vocazioni del territorio in una dimensione nazionale ed europea. Articolo 5 Sperimentazione di un modello organizzativo innovativo del sistema di Istruzione 1. Le parti stabiliscono che la Regione Veneto sperimenti un modello organizzativo, anche in deroga alla legislazione nazionale vigente, volto a innalzare la qualità ed economicità del servizio d istruzione, in particolare dell area tecnico - professionale, secondo quanto definito nell allegato tecnico, parte integrante e sostanziale della presente intesa.
4 ALLEGATOA alla Dgr n del 28 luglio 2009 pag. 4/7 2. Tale sperimentazione assume come riferimenti l articolo 2, comma 417, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 e l art. 64 del decreto legge 112/2008, convertito con legge 6 agosto 2008, n. 133 e i relativi atti attuativi. 3. Il governo di tale sperimentazione è condiviso tra la Regione Veneto e il Ministero dell istruzione, dell Università e della Ricerca, attraverso un organismo paritetico di coordinamento che procederà, tra l altro, all individuazione della normativa nazionale a cui derogare per l attuazione della sperimentazione. 4. I risultati della sperimentazione di cui al presente articolo forniranno elementi utili all attuazione del Titolo V, parte II, della Costituzione, nonché al riconoscimento di eventuali forme di regionalismo rafforzato ai sensi dell articolo 116, comma 3, della Costituzione.
5 ALLEGATOA alla Dgr n del 28 luglio 2009 pag. 5/7 Allegato Tecnico di cui all articolo 5 La sperimentazione si colloca nel quadro della messa a regime del secondo ciclo del sistema di Istruzione e formazione professionale attraverso i processi convergenti di attuazione del capo III del D.lgs n. 226/05. Essa si attua sulla base dell adesione volontaria delle Istituzioni scolastiche, per garantire la continuità e l unitarietà dell offerta di Istruzione e formazione professionale nell ambito territoriale del Veneto, assicurando il pieno soddisfacimento della domanda di frequenza nel rispetto della libertà di scelta delle famiglie tra le istituzioni scolastiche e formative. La sperimentazione consente inoltre, anche nell ambito dell istruzione tecnica, l avvio di forme innovative di organizzazione e gestione, con particolare riferimento alla costituzione dei Poli tecnico-professionali di cui all art. 13 della Legge 40/07, valorizzando l autonomia delle Istituzioni scolastiche, nel rispetto delle previsioni del Titolo V della Costituzione e la loro collaborazione con il sistema regionale della formazione professionale, le sedi della ricerca scientifica e tecnologica, il mondo del lavoro e delle professioni. 1. Prima fase: anno scolastico Ordinamento Offerta di Istruzione e Formazione Professionale da parte degli Istituti Professionali Nell ambito della loro autonomia gli Istituti Professionali possono erogare l offerta di Istruzione e Formazione Professionale con riferimento all accordo siglato in Conferenza Stato Regioni il 5 febbraio 2009, per la messa a regime del Capo III del Dlgs 226/05. Per i titoli in uscita si fa riferimento al Repertorio di Regione Veneto delle qualifiche, in coerenza con il repertorio nazionale. A tal fine le istituzioni scolastiche si avvalgono della quota di autonomia del curricolo di cui al DM 47/06 e degli spazi di flessibilità previsti dal DPR 275/99, mantenendo l ordinamento dell istruzione professionale e operando un raccordo con gli obiettivi specifici di apprendimento delle qualifiche regionali, per definire un unico profilo formativo in esito al percorso. Sviluppo e sostegno all innovazione negli Istituti Tecnici Dall anno scolastico gli Istituti Tecnici, individuati in accordo tra Regione e Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, avviano forme di innovazione relativamente al nuovo assetto organizzativo e didattico dell innovazione tecnica previsto dal regolamento governativo di cui all articolo 64, comma 4, della legge n. 133/08: - didattica laboratoriale e per competenze; - orientamento e comunicazione;
6 ALLEGATOA alla Dgr n del 28 luglio 2009 pag. 6/7 - organizzazione, con introduzione di gruppi di progettazione didattica interdisciplinari e l introduzione di un Comitato Tecnico Scientifico consultivo con la partecipazione del tessuto produttivo. - articolazione flessibile delle aree di indirizzo per rispondere a specifici fabbisogni formativi del territorio, con particolare riferimento alle esigenze delle piccole e medie imprese. 1.2 Personale e organizzazione Definizione dotazione dell organico di istituto per gli Istituti Professionali La Regione definisce, d intesa con l Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, la quota parte della dotazione organica degli istituti professionali che aderiscono alla sperimentazione, nel limite della dotazione complessiva assegnata dal MIUR alle scuole del territorio. La Regione stabilisce i criteri di assegnazione dell organico del personale docente e A.T.A. agli istituti professionali che aderiscono alla sperimentazione, nel rispetto delle norme nazionali. Tuttavia, In funzione di specifici interventi finalizzati all integrazione, al contrasto della dispersione scolastica e alla valorizzazione del territorio, la Regione potrà adottare, d intesa con l Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, particolari criteri di formazione delle classi e di assegnazione dei posti di organico. 1.3 Strumenti Per la realizzazione della sperimentazione, anche ai fini di garantire la continuità del servizio, la Regione Veneto stipula un patto territoriale con l Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto concernente: - supporto tecnico amministrativo; - condivisione delle informazioni, archivi e banche dati; - coordinamento e monitoraggio; - valutazione dei risultati. 2. Seconda fase: dall anno scolastico Ordinamento Ordinamento di Istruzione e Formazione Professionale Nell ambito dell offerta coordinata d istruzione e formazione professionale gli istituti professionali erogano i percorsi di qualifica previsti dall ordinamento regionale d istruzione e formazione professionale di cui al Capo III del D.lgs 226/05, sulla base di criteri stabiliti d intesa con il Ministero dell Economia e delle Finanze. Per i titoli in uscita si fa riferimento al Repertorio delle qualifiche d istruzione e formazione professionale di cui all articolo 13 della legge 40/07. Coerentemente con il riordino dell istruzione professionale, le qualifiche professionali vengono rilasciate solamente in esito ai percorsi triennali d istruzione e formazione professionale.
7 ALLEGATOA alla Dgr n del 28 luglio 2009 pag. 7/7 La realizzazione della predetta offerta coordinata è sostenuta da misure di accompagnamento degli studenti ai fini di facilitare i passaggi tra i sistemi formativi, secondo quanto stabilito dall art. 3 dell intesa. 2.2 Personale e organizzazione Dotazione dell organico di istituto degli Istituti Professionali La Regione definisce, d intesa con l Ufficio Scolastico Regionale, la quota parte della dotazione organica degli istituti professionali che aderiscono alla sperimentazione, nel limite della dotazione complessiva assegnata dal MIUR alle scuole del territorio. La Regione stabilisce i criteri di assegnazione dell organico del personale docente e A.T.A. agli istituti professionali che aderiscono alla sperimentazione, nel rispetto delle norme nazionali. Tuttavia, In funzione di specifici interventi finalizzati all integrazione, al contrasto della dispersione scolastica e alla valorizzazione del territorio, la Regione potrà adottare, d intesa con l Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, particolari criteri di formazione delle classi e di assegnazione dei posti di organico. Contrattazione integrativa regionale Nell ambito della presente sperimentazione, limitatamente al personale degli istituti professionali che vi aderiscono, le seguenti materie sono oggetto di contrattazione territoriale integrativa con la Regione, d intesa con l Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto: - criteri, modalità e verifica delle attività formative per il personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario; - criteri di premialità del personale docente e A.T.A. in relazione all utilizzo di fondi regionali assegnati a tale scopo; - criteri di allocazione e utilizzo di risorse attribuite alle scuole collocate in aree a rischio educativo per forte processo immigratorio, elevata dispersione scolastica, marginalità territoriale. Soddisfacimento della domanda La presente Intesa è finalizzata a conseguire progressivamente l obiettivo del più ampio soddisfacimento della domanda di Istruzione e Formazione Professionale nel rispetto della libertà di scelta dei giovani e delle loro famiglie, in attuazione del diritto dovere all istruzione e formazione fino ai 18 anni di età.
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