INCONTRO INFORMATIVO. controllo dei vettori nel territorio urbano. Iter diagnostico ed operativo in caso di emergenza da arbovirosi
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- Romina Ruggiero
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1 INCONTRO INFORMATIVO Possibile introduzione di ZIKA virus e controllo dei vettori nel territorio urbano Iter diagnostico ed operativo in caso di emergenza da arbovirosi Anna Rita Pelliccioni 20 aprile 2016 ANCONA
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6 casi importati in Italia di Dengue e Chik
7 ARBOVIROSI DENGUE CHIKUNGUNYA ZIKA VIRUS WEST NILE
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12 quesiti più frequenti COME SI TRASMETTE? Il virus Zika si trasmette alle persone, quasi esclusivamente attraverso la puntura di una zanzara del genere Aedes, lo stesso vettore che trasmette Dengue, Chikungunya e Febbre Gialla ; sono stati registrati anche casi di contagio interumano poco probabile ma non escluso attraverso i liquidi biologici (trasmissione sessuale, materno-fetale, trasfusioni) ; il virus è stato rilevato nel : sangue, urine, liquido amniotico, sperma, saliva e nel liquor. una persona punta da una zanzara infetta può essere ripunta da una zanzara non infetta e quindi inizia una catena trasmissiva che può determinare un focolaio epidemico ; QUALI SONO I SINTOMI? si stima che l'80% dei casi l'infezione sia asintomatica, quando ci sono i sintomi sono simil- influenzali per la durata di circa 4-7 giorni (artralgie, mialgie, mal di testa, congiuntivite, eruzione cutanea ) che compaiono dopo 3-13 giorni dalla puntura della zanzara vettore. Il virus nel sangue (viremia) fino a 14 gg dall inizio dei sintomi rilevabile da 2 a 11 gg. COME SI PUO' FARE LA DIAGNOSI? quella di certezza solo attraverso l'isolamento del virus nel sangue e/o attraverso la PCR (catena della Polimerasi Inversa).
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14 PAESI E TERRITORI CON CASI AUTOCTONI CONFERMATI DI ZIKA VIRUS NEGLI ULTIMI NOVE MESI (8 aprile 2016)
15 Definizione di caso di MVZ Criterio Clinico : Una persona che presenta qualsiasi esantema e/o febbre e almeno uno dei seguenti segni o sintomi: artralgia o artrite o - congiuntivite (non purulenta/iperemia). Criterio epidemiologico : provenienza da uno dei paesi endemici dove sono presenti casi autoctoni di malattia.
16 Definizione di caso di MVZ Criterio Clinico : Una persona che presenta qualsiasi esantema e/o febbre e almeno uno dei seguenti segni o sintomi: artralgia o artrite o - congiuntivite (non purulenta/iperemia). Criterio epidemiologico : provenienza da uno dei paesi endemici dove sono presenti casi autoctoni di malattia.
17 1 febbraio 2016 dichiarazione OMS di ESPRI Emergenza di sanità Pubblica di Rilevanza Classificazione del caso di MZV Caso possibile: qualsiasi persona che soddisfi i criteri clinici escludendo altra eziologia. Caso probabile: qualsiasi persona che soddisfi i criteri clinici ed epidemiologici o di laboratorio per caso probabile. Emergenza di Caso confermato: qualsiasi persona che soddisfi i criteri di laboratorio per caso confermato.
18 Forte evidenza di una associazione causale tra malformazioni congenite del SNC soprattutto nel 1 trimestre di gravidanza Probabile trasmissione perinatale per via transplacentare o durante il parto
19 Complicazioni in gravidanza trasmissione dello ZV per via sessuale precauzioni per tutti i pazienti infetti e loro patner
20 Complicanze neurologiche i consenso scientifico (OMS 7 aprile 2016 ECDC ) per associazione causale tra l infezione ZV e SGB segnalati ui aumento di casi in 13 paesi di SGB
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22 azioni strategiche preventive e di controllo sorveglianza entomologica (per il monitoraggio dei vettori e della loro densità, individuazione di eventuali vettori infetti ) sorveglianza sanitaria ( individuazione precoce dei casi ) disinfestazione ordinaria e straordinaria di tutto il territorio sistematica ( l'attuazione immediata delle misure di controllo finalizzate a impedire la trasmissione del virus dalla persona alle zanzare e da queste a un altra persona.)
23 dopo l epidemia dell estate 2007 nel territorio confinante in Emilia-Romagna nella Regione Marche Aprile 2008 Piano Provinciale Pesaro- Urbino Piano Regionale 2010 Progetto CCM Zoonosi 2010 ed inserimento nel PRP DGR n del protocollo operativo di intervento per la prevenzione e la diffusione di malattie dell uomo trasmesse da insetti vettori
24 CIRCOLARI MINISTERO DELLA SALUTE
25 Strategie sanitarie Sorveglianza epidemiologica dei casi umani da parte dell ASUR : Identificare precocemente di casi importati e autoctoni soprattutto nel periodo di massima attività del vettore da giugno ad ottobre : Indagine epidemiologica : Invio campioni ematici entro 24 h, flussi informativi Informazioni e misure nei confronti di paziente conviventi- vicini: isolamento fiduciario in caso probabile e confermato fino a 7 gg dall inizio dei sintomi Richiesta di disinfestazione Indagine ambientale in collaborazione con UOV
26 Come gestire un caso sospetto di infezione da Zika virus La persona proviene da uno dei paesi a rischi di ZKV? no Esce dal protocollo di rischio ZKV si è sintomatica? no MONITORAGGIO fino allo scadere del 21 giorno si no Esce dal protocollo di rischio ZKV Valutazione per infezione del viaggiatore presso malattie infettive di riferimento no Sono trascorsi meno di 21 giorni dall eventuale esposizione a rischio ZKV? si Invio alle Malattie Infettive +Counselling sessuale/riproduttivo è in gravidanza? si Valutazione ginecologica è un donatore di sangue, organi, sperma? si Counselling comportamentale e sospensione temporanea dalla donazione
27 c) area C: in cui, in presenza di vettore, è stata segnalata l insorgenza di casi autoctoni isolati o di focolai epidemici di febbre Chikungunya/Dengue/Zika virus (Piano di emergenza) Tre situazioni con livelli di rischio diversi: Valutazione entomologica a) area A: in cui è presente il vettore, in assenza di casi importati o autoctoni;( attività di controllo e prevenzione sul vettore stabilite da ASL/Regione ) b) area B: in cui è presente il vettore e si verificano uno o più casi importati di febbre Chikungunya/Dengue/Zika virus; ( attività di controllo e prevenzione sul vettore stabilite da ASL/Regione )
28 AREA DI TIPO A AREA DI TIPO B AREA DI TIPO C PERIODO dell anno Area in cui è presente il vettore, in assenza di casi di arbovirosi Area in cui è presente il vettore e si verificano casi importati di arbovirosi Area dove sono segnalati casi autoctoni singoli o focolai epidemici di arbovirosi in presenza del vettore da novembre a maggio Attivazione del monitoraggio se assente, con ovitrappole e trappole per zanzare adulte. Nel caso di riscontri positivi vedi punto seguente. Non considerata Questa situazione oggi rappresenta la normalità. Potenziamento del monitoraggio nelle immediate vicinanze dell abitazione del soggetto malato. Per almeno una settimana dalla segnalazione del caso Trattamento della vegetazione sia sul suolo privato che pubblico (erba Il monitoraggio ed i trattamenti alta, siepi, cespugli) fino a una possono attenersi ai protocolli altezza di 3-4 metri, all interno di consolidati negli anni precedenti un area compresa entro 100 metri seguendo la normativa regionale o di raggio intorno all abitazione del nazionale, riducendo al minimo paziente qualora circoscrivibile indispensabile il numero di (casa isolata, palazzina, villini a ovitrappole da posizionare nei punti schiera, ecc.); in caso di ritenuti essere i più critici dell area in appartamento, o comunque di oggetto. grosso stabile in area urbana, da l area d intervento sarà definita giugno Attività di prevenzione mediante caso per caso. a ottobre interventi ordinari di controllo con prodotti larvicidi, riservando l uso di Trattamento adulticidi a situazioni di piccola adulticida abbattente serale con prodotto (space emergenza, legata alla sola attività spraying, 1 ciclo) ectoparassitaria in luoghi o momenti particolari Informare la famiglia ed i vicini di casa perché adottino misure di protezione personale per almeno 10 giorni Interventi concentrati nell area del (dei) caso (i) e in una fascia di sicurezza compresa entro 300 metri di raggio intorno alla singola abitazione o a quelle più esterne dell area interessata dal focolaio d infezione. Monitoraggio accurato dell area con trappole per uova e trappole per adulti per valutare l efficacia degli interventi. Trattamento adulticida della vegetazione sia privata che pubblica fino a 4 metri di altezza. Trattamento adulticida abbattente serale (space spraying, 2-3 cicli) Ispezione porta a porta di tutte le abitazioni comprese nell area di sicurezza per la ricerca e la rimozione dei focolai larvali. Trattamento a tappeto con larvicidi di tutti i focolai larvali inamovibili sia su suolo pubblico che privato. Informazione agli abitanti sulle misure da adottare per prevenire il contatto col vettore. Replica di tutti gli interventi in caso di pioggia o nel caso il monitoraggio indichi una scarsa efficacia del primo ciclo di trattamenti. In caso di epidemia ripetere comunque l intero ciclo dopo la prima settimana.
29 Nel caso di 1 o più casi probabili/confermati Unità Operativa Vettori - UOV- presso le Composta da : AAVV dell ASUR Marche Direttore SISP in qualità di coordinamento delle attività Esperto entomologo dell IZSUM Responsabile Ufficio Tecnico dei Comuni coinvolti Compiti della UOV : Effettuare sopralluoghi sulle eventuali aree di focolaio Stabilire un programma di trattamento (prodotti da utilizzare-periodicità del trattamento) Richiedere eventuale sorveglianza entomologica Informare il GORES
30 Protocollo per disinfestazione: Area C L attività di lotta al vettore deve essere condotta in un raggio di 100 mt intorno alla abitazione di ogni caso importato (probabile/ confermato) in un raggio di 300 mt intorno a ogni focolaio di infezione attività di rimozione focolai larvali e peridomestici tipo porta a porta monitoraggio con trappole insetti adulti e ovitrappole
31 Prevenzione individuale e domestica INDOSSARE MAGLIE A MANICA LUNGA, PANTALONI LUNGHI E CAPPELLI USARE REPELLENTI CUTANEI PER INSETTI PORRE ZANZARIERE SOPRA I LETTI VUOTARE E ASCIUGARE I CONTENITORI CHE RACCOLGONO ACQUA PIOVANA INSTALLARE ZANZARIERE SU PORTE E FINESTRE SPRUZZARE REPELLENTI ANCHE SUI VESTITI
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34 Estate 2016 Olimpiadi in Brasile : grande flusso di viaggiatori soprattutto di ritorno dal Brasile
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