8 dicembre 2012 Immacolata Concezione della B. V. M. ore Prima del segno di croce:

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Floriano Barbieri
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1 8 dicembre 2012 Immacolata Concezione della B. V. M. ore Prima del segno di croce: Anche questa Messa è memoria e presenza del sacrificio di Gesù per noi, per la nostra salvezza, per la salvezza degli uomini. Da questo sacrificio scaturisce una fonte infinita di grazia e di misericordia di Dio. Frutto della grazia e della misericordia di Dio nel sacrificio di Gesù è anche Santa Maria di Nazareth, la madre di Gesù. Egli l ha fatta una meraviglia, più di ogni altra creatura. Mai toccata dal peccato, nemmeno quello originale: Immacolata! Anche noi contempliamo le grandi cose che Dio ha compiuto in Lei e adoriamo e benediciamo la SS.ma Trinità. Canto sul foglietto della Messa BENEDETTA TU FRA LE DONNE 1

2 8 dicembre 2012 Immacolata Concezione della B. V. M. Ore Omelia Fiat! Maria, la donna, la sposa, la madre del sì! Sia lodato Gesù Cristo! Tutto quello che Gesù è stato, lo è per noi. Tutto quello che Gesù ha fatto, lo fa per noi. Anche sua Madre, Maria di Nazareth, che oggi veneriamo nel disegno misterioso di Dio che l ha voluta senza macchia, Immacolata. Gesù l ha fatta così anche per noi. Non è stata facile la vita di Maria. Si potrebbe dire che la vita di Maria è stata una vita per il Sì! L umanità intera aspettava che qualcuno fosse capace di dire Sì a Dio: perchè da questo Sì sarebbe partito il progetto di Dio di fare di ogni uomo un figlio, come il Figlio di Maria. La vita di Maria è stata una vita per il Sì: il Sì di Dio a ogni uomo e donna figli suoi. Dio ha trovato finalmente una sua creatura che gli ha detto sì: FIAT!. Da quel sì sono scaturite tutte le grazie, da quel sì si sono aperti i cieli. La vita di Maria è tutta un sì: Sì all Angelo che le fa conoscere la volontà di Dio che l aveva già fatta Immacolata e adesso le dice di accettare di diventare, così bella, la Madre del suo Figlio. Sì all Angelo che chiede a Giuseppe di scappare con Lei e con il Bambino in Egitto.. e presto, dopo, di ritornare a casa, a Nazareth. Sì al Figlio divenuto predicatore della buona notizia di Gioia che è il Vangelo e Le dice che beato è ogni uomo e ogni donna che ascoltano la Parola di Dio e le obbediscano. Infine, ormai al termine della sua fatica del cuore nel vivere la sua vocazione e la sua missione, Maria dice Sì ai piedi della Croce. Non è stata facile la vita di Maria. Si potrebbe dire che la vita di Maria è stata una vita per il Sì! E i nostri sì? I nostri sì hanno prodotto tanta grazia, tanta pace, tanta gioia! Non vi nascondo che il sogno della mia vita, da quando sono prete, è quello di riuscire a dire Sì a chiunque incontro e mi chiede qualcosa, non una cosa qualsiasi: mi chiede qualcosa che non è mio, ma è di Gesù, è dono di Gesù. Il sogno della mia vita è quello di riuscire a dire Sì a chiunque mi chiede di dargli qualcosa che non mi appartiene, di cui non sono il padrone: dire sempre di sì a un papà e a una mamma che mi chiedono il battesimo per il loro bambino, anche se non sono sposati in chiesa; dire di sì a due giovani, che mi chiedono di benedire il loro amore coniugale, benedirlo comunque, anche se non si sposano in chiesa; dire di sì a due genitori che mi chiedono il consenso di battezzare il loro bambino nel paese dove sono nati e dove abitano ancora i loro genitori; dire di sì a due giovani che mi chiedono il consenso per sposarsi in una chiesa o in paesino dove si sono incontrati, conosciuti, amati da quel giorno E con tutto questo non è sempre facile: anch io sento una certa fatica 2

3 del cuore nel dire questi Sì. Ma insieme provi una grande pace e soprattutto una grandissima gioia di aver detto comunque che Dio li ama e li benedice. Ma i nostri no? Quanto male c è nel mondo a causa dei nostri no! Lo vediamo questo male, lo vediamo tutti i giorni, e non ci preoccupiamo più di tanto: il male è diventato spettacolo. I nostri no davanti alla possibilità del perdono, alla esigenza del perdono. I nostri no davanti al grido dei poveri, che ogni giorno muoiono vicino a casa nostra per il freddo, per la fame, per la solitudine, per la disperazione I nostri no di fronte alle richieste della nostra coscienza di cristiani di vivere con responsabilità nella vita affettiva, sentimentale, famigliare, coniugale I nostri no di fronte alle possibilità di far rinascere un matrimonio, oggi forse un po compromesso, un po ma non in misura irreparabile. Non è stata facile la vita di Maria. Ma tutta la vita di Maria è stata una meraviglia! Anche quando stava sotto la Croce di Gesù. Sotto quella Croce Lei era la prima discepola redenta dal suo stesso Figlio: era la piena di grazia e il Signore stava con Lei. Il Signore era il suo stesso Figlio. Tutta la nostra vita è una meraviglia! Una meraviglia della Misericordia di Dio. La nostra preghiera a Maria è segno del nostro affetto per Lei, che ci è Madre, che è Sposa come noi del Figlio suo. La nostra preghiera a Lei è anche segno della nostra fede in Gesù: anche Maria non desidera altro che noi incontriamo Gesù e lo seguiamo con gioia. La nostra preghiera dunque è quella di figli che si affidano a Lei perché Lei ci affidi a Gesù: Rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi e mostraci Gesù! 3

4 Dopo la comunione, davanti alla statua della Madonna all altare maggiore: un lettore: Chi è costei che sorge come l aurora, bella come la luna, splendente come il sole? Sei tu, Maria, la piena di grazia, l umile serva del Signore, benedetta fra tutte le donne. Come te non c è stata e non ci sarà nessuna. Canto: o Maria Immacolata incensazione della statua il celebrante Preghiamo: o Dio, Padre buono, che in Maria, primogenita della redenzione, ci hai dato una madre di immensa tenerezza, apri i nostri cuori alla gioia dello Spirito, e fa che ad imitazione di Maria Immacolata impariamo a renderti grazie per l opera stupenda compiuta dal Cristo tuo figlio. Ave, o Maria 4

5 Fin dagli inizi i cristiani hanno definito Maria con il titolo di «Madre di Dio». Non è semplicemente la madre dell umanità del Signore o del suo corpo: Maria deve essere bensì considerata madre del Verbo stesso, del Verbo incarnato. Dio, nella persona del Verbo, seconda persona della santissima Trinità, si è umiliato sino a diventare suo figlio. Canta la Chiesa: «Non hai disdegnato il grembo della Vergine». Egli prese da lei la sostanza della sua carne umana e, di questa rivestito, giacque dentro di lei. Egli fu nutrito e allattato da lei, ebbe le sue cure, riposò fra le sue braccia. Nel piano divino di salvezza, Maria non occupa un semplice posto a caso: il Verbo di Dio non entrò semplicemente in lei per poi uscirne. No: egli assorbì nella propria Persona divina il sangue di lei, la sostanza della sua carne; divenendo uomo da lei, egli ricevette quei lineamenti e quelle caratteristiche fisiche con le quali si sarebbe presentato all umanità. Mentre cresceva, poi, le fu sottomesso e le obbedì. Con lei visse per trent anni, sotto lo stesso tetto, con un rapporto ininterrotto che fu condiviso soltanto da san Giuseppe. Per tutto quel lungo periodo Maria assistette alla sua crescita, vide le sue gioie, le sue sofferenze, le sue preghiere, poté godere del suo sorriso e del tocco delle sue mani, delle sue parole affettuose, dei suoi pensieri e dei suoi sentimenti. Ora, fratelli miei, che cosa sarebbe stato appropriato a una crea tura così favorita? Che cosa si dovrà dare a una creatura che ebbe un simile rapporto con l Altissimo? Che cosa è appropriato concedere a questa donna che l Onnipotente si è degnato rendere non sua serva, ma sua amica, non sua confidente, ma sua collaboratrice, la sorgente del suo secondo essere, la nutrice della sua fragile infanzia, la maestra dei suoi primi anni? Darò quella risposta che fu data da un re pagano per premiare un suo fedele suddito: Nulla sarà troppo elevato per colei cui Dio deve la propria vita umana; nessuna grazia sarà eccessiva, nessuna gloria sarà esagerata. Sia rivestita delle vesti regali, la pienezza della divinità cioè fluisca in lei: in maniera che sia lo Specchio della giustizia, la Rosa mistica, la Torre d avorio, la Casa d oro, la Stella del mattino. 5

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