DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE IL RESPONSABILE DEL CENTRO DI ATTIVITA. Struttura Operativa Distretto 3. dott.ssa Angela Pianca
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1 AZIENDA PER L ASSISTENZA SANITARIA N. 1 TRIESTINA TRIESTE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE n. 99 del 10/03/2015 L anno duemilaquindici, il giorno dieci del mese di marzo IL RESPONSABILE DEL CENTRO DI ATTIVITA Struttura Operativa Distretto 3 dott.ssa Angela Pianca adotta il seguente provvedimento avente ad oggetto: Progetti terapeutici e riabilitativi/abilitativi personalizzati a favore della domiciliarità e del contrasto all'istituzionalizzazione di persone con problemi cognitivi ed inserimento in attività di Centro diurno. ai sensi dell art. 5 del Regolamento aziendale di cui alla deliberazione n. 107 dd dell allora A.S.S. n. 1 Triestina, come confermato con decreto del Commissario Straordinario dell A.A.S. n. 1 Triestina n. 1 dd. 2 gennaio Contro le determinazioni dirigenziali è ammessa proposizione di reclamo innanzi al Commissario Straordinario ai sensi dell art. 8 del suddetto Regolamento. 1
2 OGGETTO : Progetti terapeutici e riabilitativi/abilitativi personalizzati a favore della domiciliarità e del contrasto all'istituzionalizzazione di persone con problemi cognitivi ed inserimento in attività di Centro diurno. Proponente: Struttura Operativa Distretto 3 Premesso che, la L.R. n. 6/2006, in conformità con quanto prescritto dalla Legge 328/2000, disciplina la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali ampiamente intesi, comprensivi dei servizi socio assistenziali e socio sanitari, al fine di prevenire o ridurre situazioni di deterioramento psico-fisico derivanti da limitazioni individuali o familiari; che nel suddetto sistema integrato di interventi e servizi sociali, rientrano prestazioni sanitarie a rilevanza sociale e prestazioni sociosanitarie ad alta integrazione sanitaria la cui erogazione, come affermato dall art. 56, comma 2 della sopraccitata norma L.R. 6/2006, è compito specifico delle Aziende sanitarie; considerato che nel suddetto sistema integrato viene prestata particolare attenzione ai diritti ed alle necessità assistenziali delle persone anziane attraverso politiche che garantiscano la tutela, la protezione e le cure necessarie per il benessere psico-fisico, lo sviluppo e/o il mantenimento in un idoneo ambiente familiare e sociale; considerato che, in conformità a quanto previsto dalla delibera regionale, l integrazione sociosanitaria per tutte le fasce d età è un obiettivo prioritario già perseguito dal primo Piano di Zona ed a tutt oggi ribadito dal Piano di Zona con impegni reciproci, formalizzati con la sottoscrizione di un intesa e di un Accordo di programma; rilevato che, come già a suo tempo previsto con il progetto A4 Le pagine della nostra vita del Piano di Zona , in collaborazione con il Comune di Trieste, si intende fare in modo che l anziano ed i suoi care-givers vengano presi in carico attraverso l inserimento nei Centri Diurni di cui alla D.G.R. n del , e nei Centri Diurni distrettuali (CDDD - Centro Distrettuale Diagnostico delle Demenze incardinato nella S.S. Anziani e Residenze del distretto 1, 2, 3 e 4); considerato che, come evidenziato dai budget di salute individuali predisposti per alcuni cittadini afferenti al Distretto n. 3, definiti in seno all UVD S.S. Anziani e Residenze Distretto 3 e dalla valutazione Valgraf, è emersa l indicazione di una necessità alla frequentazione di un Centro diurno al fine di sviluppare azioni di sostegno a persone anziane, non autosufficienti, con disturbi cognitivi ed anche di sollievo familiare e di mantenimento/recupero delle abilità residue; che, con provvedimenti n. 233 dd , n. 682 dd , n. 216 dd. 14/4/2014 e n. 438 dd. 10/7/2014 sono stati approvati alcuni progetti riabilitativi personalizzati predisposti per altrettante persone che hanno frequentato un Centro diurno nel corso dell anno 2013 e 2014; che, al riguardo, per alcune di queste persone la frequenza di un Centro Diurno si è rivelata fondamentale per il percorso volto al raggiungimento dei risultati attesi previsti nei progetti personalizzati
3 depositati agli atti della Struttura Distretto 3, che di seguito si sintetizzano: I.E., affetta da Decadimento cognitivo grave in encefalopatia degenerativa con componente vascolare in assenza di sintomi ideativi e disturbi comportamentali degni di nota;, sintomatologia ansiosodepressiva. La frequentazione delle attività distrettuali ha garantito momenti di sollievo alla marito e alla figlia, ha permesso di alleviare il carico assistenziale mantenendo stabile il quadro cognitivo ed il vissuto depressivo dovuto alla consapevolezza della malattia. S.M., affetto da Decadimento cognitivo grave in encefalopatia mista. Diabete mellito tipo 2. CPT ischemica. Aterosclerosi TSA. Ipertensione arteriosa. Ipercolesterolemia. Esiti di intervento per neoplasia intestinale. Quadro cognitivo in rapido aggravamento La frequentazione di un centro diurno ha contribuito a mantenere le abilità residue, a partecipare alla vita di comunità mantenendo rapporti positivi con le altre persone e dare sollievo al care-giver principale (moglie); L.B., affetta da Decadimento cognitivo grave in encefalopatia degenerativa con importante anomia. Il progetto terapeutico è finalizzato al mantenimento delle abilità residue, ad una maggior socializzazione, all implementazione del senso di autoefficacia, al ridurre l isolamento in cui la signora si trova a causa delle difficoltà linguistiche. Contemporaneamente permette una percezione meno gravosa dell assistenza da parte delle figlie. E.B., affetta da Decadimento cognitivo di lieve entità con deficit di attenzione sostenuta, disorientamento temporale, iniziale aprassia costruttiva. Il progetto terapeutico è finalizzato al mantenimento del quadro cognitivo, ad una maggior socializzazione al fine di ridurre anche la sintomatologia ideativa, riduzione della frustrazione dovuta alla mancanza di stimoli nell arco della settimana incidendo indirettamente anche sul senso di autoefficacia. Contemporaneamente permette una percezione meno gravosa dell assistenza da parte della figlia, caregiver presente e attenta. F.B. affetto da Decadimento cognitivo severo in verosimile encefalopatia vascolare cronica, F.A. parossistica, ipertrofia prostatica, connettivite tipo sjorgen, sindrome sicca, k colon operato, insufficienza respiratoria mista in BTN a focolai multipli. Quadro cognitivo di severa entità MMSE (non somministrabile); il progetto terapeutico è finalizzato al mantenimento del quadro cognitivo, ad una maggior socializzazione, riduzione della frustrazione dovuta alla mancanza di stimoli nell arco della settimana incidendo, indirettamente, anche sul senso di auto efficacia e contemporaneamente permette una percezione meno gravosa dell assistenza da parte della moglie ed evita l ospedalizzazione impropria; preso atto che, per le persone succitate, la partecipazione attiva alla vita della comunità ha aumentato il senso di appartenenza ed al tempo stesso ha ridotto la frustrazione e l ansia dovute alla mancanza di stimoli nell arco della settimana permettendo una miglior qualità della vita nonché una buona gestione a domicilio da parte del care giver di riferimento ritardando o evitando il ricovero in Casa di Riposo; ritenuto, per quanto sopra esposto, di prendere atto della prosecuzione dei progetti personalizzati per la frequenza bisettimanale del Centro Diurno distrettuale (CDDD - Centro Distrettuale Diagnostico delle Demenze incardinato nella S.S. Anziani e Residenze del Distretto 3), necessaria al raggiungimento degli obiettivi specifici, in favore dei Signori citati per il periodo dal al a fronte di una spesa presunta di 1.200,00 ciascuno; preso atto, inoltre, che è stato necessario predisporre un budget di salute individuale anche 3
4 per la sig.a G.B., affetta da Decadimento cognitivo di grave entità con importanti anomie, disorientamento spazio temporale, in verosimile encefalopatia degenerativa primaria, ipertensione arteriosa, glaucoma, dermatite seborroica cuoio capelluto cronica. Il progetto terapeutico è finalizzato al mantenimento del quadro cognitivo, ad una maggior socializzazione, riduzione della frustrazione dovuta alla mancanza di stimoli nell arco della settimana incidendo, indirettamente, anche sul senso di auto efficacia e contemporaneamente permette una percezione meno gravosa dell assistenza da parte del figlio che lavora; che la frequenza del Centro diurno distrettuale sarà bisettimanale per il periodo a fronte di una spesa presunta di 1.200,00; rilevato che la spesa presunta relativa alle frequenze in questione corrisponderà ad un totale complessivo di ,00- e che la stessa cifra sarà rimborsata, per quota parte spettante, direttamente alla persona o suo delegato in base alle effettive giornate di frequenza svolta presso il Centro diurno; verificato che l importo surriportato rientra nei limiti delle risorse assegnate, a tale scopo, alla Struttura Distretto 3; preso atto che il presente provvedimento è adottato dal Responsabile del Centro di Attività Struttura Operativa Distretto 3, ai sensi dell art. 5 del Regolamento aziendale di cui alla deliberazione n. 107 dd dell allora A.S.S. n. 1 Triestina, come confermato con decreto del Commissario Straordinario dell A.A.S. n. 1 Triestina n. 1 dd. 2 gennaio 2015; I L R E S P O N S A B I L E D E L C E N T R O D I A T T I V I T A Struttura Operativa Distretto 3 per quanto esposto in narrativa, di: D e t e r m i n a approvare la prosecuzione dei progetti riabilitativi personalizzati per i sigg.i I.E., S.M., L.B., E.B. e F.B., nonchè l attivazione del progetto riabilitativo personalizzato per la sig.a G.B. per i periodi e con le modalità di cui in premessa; autorizzare la spesa presunta di 7.200,00- per la realizzazione dei suddetti progetti, da coprire con la dotazione specifica di scopo assegnata ai distretti e da erogare alle persone succitate. L onere conseguente al presente atto, valutato in via presuntiva in 7.200,00-, va imputato al conto n (Altri contributi per attività socio-assistenziale) del budget del relativo Centro di Risorsa per il bilancio dell'esercizio Il presente provvedimento diviene esecutivo ai sensi dell'art. 4 della L.R. 21/92, come sostituito dall'art. 50 della L.R. 49/96, dalla data di pubblicazione all Albo aziendale telematico.
5 IL RESPONSABILE DEL CENTRO DI ATTIVITA dott.ssa Angela Pianca (Firmato elettronicamente) Elenco allegati: 5
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