CITTADINANZA ATTIVA. modo multiforme, di mobilitare risorse. modalità e strategie differenziate per. tutelare diritti, esercitando poteri e

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1 CITTADINANZA ATTIVA è la capacità dei cittadini di organizzarsi in modo multiforme, di mobilitare risorse umane tecniche e finanziarie, e di agire con modalità e strategie differenziate per tutelare diritti, esercitando poteri e responsabilità volti alla cura e allo sviluppo dei beni comuni. 1

2 CITTADINANZA ATTIVA (1) dà vita ad una pluralità di forme - il gruppo rappresenta una unità minima di azione, caratterizzato perlopiù da forte coesione attorno a valori comuni e da programmi di attività ad essi ispirati e in linea di massima ad essi circoscritti; - il comitato è anch'esso una unità molto semplice, ma a differenza del gruppo nasce per uno scopo determinato (ad esempio fare installare un semaforo su una strada pericolosa), non comporta necessariamente una coesione attorno a valori condivisi e può esaurirsi oppure ridefinirsi una volta raggiunto lo scopo costitutivo; - anche il coordinamento ha di solito uno scopo determinato, ma, a differenza del comitato, tende a riunire oltre a individui soggetti collettivi come gruppi e associazioni con una propria identità e attività autonome; - la comunità è un tipo di organizzazione in cui è dominate l'idea della solidarietà come principio guida e strategia dell'azione, sia all'interno (si pensi alle comunità terapeutiche) che all'esterno (come nel caso di strutture di servizio agli emarginati); 2

3 CITTADINANZA ATTIVA (2) dà vita ad una pluralità di forme - l'associazione è una organizzazione che può avere un grado maggiore o minore di complessità, ma che è comunque caratterizzata da una marcata articolazione istituzionale (assemblea, comitato direttivo, sottocomitati, ecc.) a da una densa vita interna; - la cooperativa è una forma di organizzazione che intende attuare il principio di solidarietà nel mercato (cooperative di produzione e di consumo, ma anche cooperative sociali); - il centro è una forma di organizzazione persegue l'obiettivo di fare da punto di riferimento o da struttura di servizio per soggetti individuali e collettivi impegnati in un campo di azione, senza esercitare forme di coordinamento o di direzione, ma offrendo opportunità e informazioni; - il network, o rete, è un tipo di organizzazione che attiva e mantiene vivi legami tra soggetti accomunati da un interesse o da un campo di azione soprattutto attraverso attività di comunicazione e scambio di informazioni, cioè attraverso un legame "debole". 3

4 L'EDUCAZIONE EXTRASCOLASTICA AVVIENE: AL DI FUORI DELLE STRUTTURE DI SOCIALIZZAZIONE E DI APPRENDIMENTO TRADIZIONALI (LA FAMIGLIA E LA SCUOLA) IN INTERAZIONE CON ESSE IN SOSTITUZIONE DI ESSE (COMUNITA' ALLOGGIO E D'AFFIDAMENTO, CENTRI DI RIABILITAZIONE) CON L'EDUCAZIONE EXTRASCOLASTICA : SI ESTENDONO I TEMPI E SI DIVERSIFICANO I LUOGHI DELL'EDUCAZIONE DIVENGONO MOLTEPLICI GLI OBIETTIVI, LE AGENZIE E GLI ATTORI DELL'EDUCAZIONE L'EDUCAZIONE SI COMPIE ANCHE E SEMPRE PIU' IN TEMPI NON PRESCRITTI MA SCELTI GLI INTERVENTI HANNO LUOGO ANCHE E SEMPRE PIU' IN LUOGHI INFORMALI (LA STRADA, LE PIAZZE) SI ACCRESCE E SI INTENSIFICA L'INTERAZIONE TRA ATTORI FORMALI ED INFORMALI SI ACCRESCE LA NECESSITA' DI INTEGRAZIONE DI COMPETENZE PROFESSIONALI DIVERSE, IN PARTICOLARE QUELLE RELATIVE AL LAVORO EDUCATIVO E AL LAVORO SOCIALE 4

5 Lavorare per progetti nei servizi sociali serve soprattutto quando occorre una risposta rapida e flessibile a bisogni emergenti, nella prospettiva di costruire risposte organizzate e stabili. E quindi una progettazione intesa come processo sperimentale: una progettazione che è contemporaneamente ricerca e intervento e che deve dare, come risultato, elementi per la programmazione di servizi. 5

6 Missione (mission) lo scopo intorno al quale ruota l intera attività di un associazione, le ragioni che ne giustificano l esistenza e ne orientano gli obiettivi. La missione di un associazione è la ragione stessa del suo esistere e del suo sviluppo, al di là dei singoli obiettivi concreti di breve, medio e lungo periodo che, a seconda dei diversi momenti storici e delle diverse situazioni essa ritiene importante realizzare per conseguire la missione. La condivisione della mission da parte dei soci e dei volontari è importante per mantenere un forte senso di identità e consolidamento, perché rende le attività orientate in modo chiaro le scelte strategiche dell associazione assumono maggiore coerenza. 6

7 Mutamenti nelle politiche dei servizi sociali in senso lato, e dei servizi alla persona nello specifico nell'ultimo trentennio: - da uno scenario dominato prevalentemente dall ottica riparatoria, di assistenza o di difesa sociale, di istituzionalizzazione, - si è passati allo sviluppo di prassi finalizzate a promuovere e prevenire, a tutelare e curare, a reinserire e riabilitare. 7

8 Sul versante della metodologia degli interventi si è passati dal lavoro per prestazioni, centrate spesso sulle esclusive competenze dell operatore e dell ente, ad un lavoro per progetti, centrato sulla persona dell utente, sul gruppo degli utenti o destinatari dell azione, prestando attenzione alla globalità della persona ed al suo contesto di relazione. Tale ottica ha messo in discussione professionalità e organizzazioni autocentrate ed ha stimolato modalità operative e assetti dei servizi tali da garantire approcci integrati e globali. 8

9 Progetto: ideazione di una iniziativa in un settore specifico, esplicitando obiettivi, azioni, tempi e risorse. Un progetto può essere definito anche come un piano di attività finalizzate e formalizzate in azioni specifiche. Qualunque sia l ambito di azione del progetto (progetto di aiuto internazionale, progetto di formazione, di ricerca, di intervento sociale, etc.) gli elementi che lo costituiscono sono: 1. la finalità od obiettivo generale; 2. i presupposti logici del progetto (o ipotesi di partenza, oppure la motivazione del progetto, insomma il perché ci mettiamo a farlo); 3. i contenuti o le azioni; 4. gli obiettivi intermedi; 5. le fasi di realizzazione, 6. la valutazione, 7. il valore aggiunto (inteso come quella cosa in più che viene a crearsi in un area o ambito specifico a seguito dell intervento progettuale: es. La costruzione di una rete; nuovi posti di lavoro; nuovi servizi; etc.), 8. i possibili utenti/beneficiari; 9. le risorse umane, materiali e finanziarie coinvolte; 10. le possibilità di finanziamento, 11. la trasferibilità. 9

10 Ricerca - azione (o ricerca intervento, ing. Action- research) è intesa da Lewin come ricerca comparata sulle condizioni e gli effetti delle varie forme di azione sociale, che a sua volta tendono a promuovere l azione sociale stessa. Viene così sottolineata la duplice esigenza di conoscere ma anche di trasformare la realtà esistente: in questo modo è possibile rispondere al bisogno di risolvere problemi pressanti e contemporaneamente di procedere nella comprensione scientifica dei sistemi locali. Prevede non solo una ricerca ma anche un processo di cambiamento, pertanto si ha bisogno di un alto coinvolgimento dei soggetti (attivi in tutte le fasi). Per questa ragione si innescano processi di formazione. 10

11 FASI DELLA RICERCA AZIONE Diagnosi: in questa fase si curano molto i rapporti con gli attori sociali. La definizione del problema è già un primo intervento, perché permette di prendere consapevolezza della situazione. Le ipotesi di intervento vanno definite con i soggetti. Fase Conoscitiva: si raccolgono i dati prima dell intervento per poi confrontarli con quelli dopo l intervento. E necessario sapere se c è stato un cambiamento e dove si è verificato. Fase dell Intervento: raccolta dati e intervento sono sovrapposti e mentre si sperimenta un cambiamento si raccolgono anche i dati. Fase Valutativa: raccolta dati dopo l intervento, deve essere conosciuto il rapporto costi/ benefici per poter valutare l efficacia dell intervento. Nuovo Ciclo: alla fine della ricerca di solito si definiscono nuove aree di intervento dove poter proseguire. (Zani B., Palmonari A., (a cura di), Manuale di Psicologia di Comunità, Il Mulino, Bologna, 1996) 11

12 Un progetto individua un campo di relazioni in cui soggetti diversi - identificano e condividono un aspetto problematico come prioritario - e si mettono insieme, in una rete, per ricercare soluzioni praticabili e concordate. 12

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