ALLENARE I PORTIERI SETTORE GIOVANILE DILETTANTISTICO Giovanni Vilella

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1 ALLENARE I PORTIERI SETTORE GIOVANILE DILETTANTISTICO Giovanni Vilella Premessa Spesso i preparatori dei portieri che operano nel settore giovanile dilettantistico durante gli allenamentidevono istruire, preparare ed allenare più allievi di diversa etàcontemporaneamente. Questa situazione è dettata dal fatto che molte società dilettantistiche, non possono permettersi più di un preparatore, che di solito, allena tutto il settore giovanile da pulcini a juniores. Se consideriamo che per ogni squadra ci sono 2 portieri, e che per ogni categoria ci sono 2 squadre, 1 e 2 anno pulcini, 1 e 2 anno esordienti, ecc., il preparatore si ritrova a dover lavorare durante l arco dell intera stagione con 20 portieri, che dovrà dividere in gruppi, in base all età e caratteristiche fisiche. Inoltre la maggior parte delle squadre, a livello giovanile dilettantistico, si svolgono 2 sedute di allenamento specifico alla settimana, quindi il tempo a disposizione e veramente poco dovendo allenare 20 portieri di diversa età e categoria. Nelle poche sedute bisogna quindi concentrare lavoro coordinativo, tecnico e condizionale volto al miglioramento delle capacità coordinative, tecnico/tattiche e condizionali del portiere. Di seguito verranno proposte esercitazioni da effettuarsi con ragazzi di diversa età e categoria lavorando anche in gruppo, coinvolgendo tutti i portieri durante le esercitazioni. Proposte di lavoro per operare con portieri delle categorie pulcini/esordienti. Iniziare con riscaldamento di 15 minuti in forma ludica, organizzando un gioco che possa interessare e far divertire i ragazzi, ad es. Guardie e ladri in uno spazio delimitato, i ladri corrono passandosi il bottino (il pallone) con le mani, le guardie cercano di recuperare il bottino. Le guardie avranno 2 di tempo per recuperare il bottino che una volta recuperato verrà messo in cassaforte (la porta). Se in 2 minuti le guardie riusciranno a recuperare il bottino, dopo aver messo il bottino al sicuro, si occuperanno della cattura dei ladri, toccandoli. Il ladro toccato, si dovrà sedere in attesa che un altro ladro toccandolo lo liberi, se verranno catturati tutti i ladri, o in 2 minuti le guardie non riusciranno a recuperare il bottino, i ragazzi si scambieranno i ruoli, il gruppo delle guardie passerà fare i ladri e viceversa. Si potrebbe aumentare la difficolta del gioco aumentando il n di palloni che andranno a comporre il bottino. In questo modo i ragazzi si sono riscaldati abbastanza, e divertendosi hanno scaricato la tensione della giornata scolastica. Saranno così pronti ad effettuare una esercitazione tecnica specifica del portiere. 1

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3 Proposte di lavoro per operare con portieri delle categorie giovanissimi/allievi. Dalla categoria allievi 1 anno, si comincera a lavorare anche sulla componente condizionale, si precisa che in baseallo sviluppo fisico/antropometrico del portiere che andremo ad allenare si potrebbe cominciare a lavorare su quest ultimaanche con portieri della categoria giovanissimi 2 anno. Quindi il giovane portiere inizierà a lavorare sullosviluppo delle capacità condizionali dai 15 anni in poi. Di seguito verranno riportate esercitazioni persviluppare e aumentare la condizione fisica del portiere in associazione a esercitazioni tecnico tattiche. 15'/20 ' DI RISCALDAMENTO TECNICO/COORDINATIVO 3

4 PROPOSTE DI LAVORO PER MIGLIORARE LA CONDIZIONE FISICA. Il lavoro condizionale deve essere studiato e preparato accuratamente, prima di farlo eseguire ai portieri e non va lasciato nulla al caso. Spesso, soprattutto nelle societa dilettantistiche, in particolar modo a livello giovanile (ma anche in prima squadra) il preparatore decide il lavoro da fare senza criterio, magari solo perche ha scopiazzato qualche esercitazione su internet, libri e quant altro. Vedo ancora purtroppo allenatori arrivare in campo e piazzare ostacoli a non finire e sento ancora addetti ai lavori che dicono, quello e un ottimo allenatore portieri, quando i portieri si allenano con lui escono dal campo con la lingua di fuori, sono a pezzi.a questi ignorantoni io dico B R A V I (sfogo personale). La programmazione del lavoro condizionale da svolgere e importantissima, e dove possibile meglio organizzare il tutto con il preparatore atletico. Di seguito alcune proposte di lavoro tecnico/condizionale. 4

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6 PROPOSTE DI LAVORO TECNICO/COORDINATIVE E PSICOCINETICA 6

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8 CONCLUSIONI Le esercitazioni presenti in questo articolo sono state eseguite durante gli allenamentidei portieri del settore giovanile della U.S. SESTESE CALCIO. Bisogna tenerconto tra una esercitazione e l altra del recupero, che deve essere fatto sempre in formadinamica, soprattutto se si lavora all aperto e nei periodi freddi, concedendo agliallievi il giusto tempo per recuperare ed essere pronti ad effettuare l eserciziosuccessivo. Dalle categorie giovanissimi a salire durante l allenamento, devono essereeffettuate sedute di stretching specifiche, subito dopo la fase di riscaldamento, in forma dinamica e a fineallenamento con esercizi conclusivi di scarico per la colonna vertebrale. Nellecategorie dilettantistiche, difficilmente troviamo il preparatore atletico per tutte lecategorie, quindi noi preparatori dei portieri dobbiamo occuparci anche dellapreparazione atletica dei nostri allievi. Quindi è assolutamente importante per noipreparatori avere ampie conoscenze oltre che in ambito coordinativo - motorio, tecnico- tattico anche in ambito condizionale, partendo dal presupposto che un lavoro atleticoerrato va a compromettere la prestazione del portiere. IL PORITIERE DOPO LA SEDUTA DI ALLENAMENTO, NON DEVE ESSERE STANCO CON LA LINGUA DI FUORI (COME ALCUNI SOSTENGONO), MA PREPARATO. Personalmente, dal momento in cui ho iniziato l attività di istruttore/preparatore portieri, ho basato il mio metodo di allenamento sulla tabella delle fasi sensibili di apprendimento, ottenendo negli anni e con il giusto percorso formativo, importanti risultati. Naturalmente va inserita una buona dose di tecnica e tattica, tenendo in considerazione l età dei ragazzi e la categoria giocata. La seguente tabella è frutto dello studioso tedesco Martin, che nel 1982 stabilì quelle che erano le fasi sensibili delle varie Capacità Coordinative e Condizionali, cioè i momenti dello sviluppo nei quali queste sono più allenabili. 8

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