AREE PROTETTE IN MARE LA SITUAZIONE ITALIANA. CONFERENZA NAZIONALE PARCHI PER UNA SOLA TERRA Feltre luglio 2008

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1 AREE PROTETTE IN MARE LA SITUAZIONE ITALIANA CONFERENZA NAZIONALE PARCHI PER UNA SOLA TERRA Feltre luglio 2008

2 Il Mediterraneo è: soltanto: 0.8 % in superficie dell oceano mondiale un oceano semichiuso che richiede circa 100 anni per ricambiare la sua massa d acqua un eden colmo di biodiversità marina può vantare circa specie vegetali di cui il 50% endemiche, 1000 specie animali (7% fauna mondiale)

3 GLI SPECIALISTI DELLA BIODIVERSITÀ biologi naturalisti ecologi

4 LA BIODIVERSITÀ MARINA DEVE ESSERE PROTETTA LO STRUMENTO MIGLIORE PER TALE PROMOZIONE È QUELLO MEDIATICO CHE PURTROPPO SI LIMITA AD INTERESSARSI DI SPECIE Non basta proteggere le specie minacciate o in pericolo: l esperienza ha dimostrato che le specie vengono meglio preservate se gli ecosistemi rimangono intatti

5 SPECIE O ECOSISTEMI? C è un duplice approccio verso la tutela della biodiversità: per le specie ciò che conta è la simpatia per gli ecosistemi è l utilità

6 il criterio di simpatia (gli animali devono essere protetti se appaiono carini ed amichevoli)

7 il criterio di simpatia (gli animali devono essere protetti se appaiono carini ed amichevoli) Il delfino è simpatico: mangiare carne di delfino è da criminali

8 il criterio di simpatia (gli animali devono essere protetti se appaiono carini ed amichevoli) Il delfino è simpatico: mangiare carne di delfino è da criminali L aragosta non è simpatica: mangiare carne di aragosta è da buongustai

9 L uso degli ecosistemi, ovvero il criterio di utilità (gli ecosistemi marini sono apprezzati per la balneazione, il turismo o semplicemente per godimento estetico) NON È SEMPRE EVIDENTE CHE SPECIE ED ECOSISTEMI SONO DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA! il caso del dattero di mare

10 L uso degli ecosistemi, ovvero il criterio di utilità (gli ecosistemi marini sono apprezzati per la balneazione, il turismo o semplicemente per godimento estetico) NON È SEMPRE EVIDENTE CHE SPECIE ED ECOSISTEMI SONO DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA! il caso del dattero di mare

11 Le particolari condizione geografiche e climatiche del Bacino Mediterraneo, hanno sollecitato forti attenzioni presso le differenti popolazioni che vi si sono alternate, da almeno 5000 anni Questa particolare situazione ha indotto, attraverso i secoli, uno tipico stile di vita in cui il mare e le sue regioni costiere divengono il contenitore di tutte le attività antropiche

12 Il Bacino del Mediterraneo è: un sistema fragile a causa della sua configurazione geografica e morfologica ma anche della varietà di situazioni climatiche ed idrologiche un recipiente che raccoglie acque oceaniche e continentali da Gilbilterra, da Suez, dal Mar Nero e dai fiumi del versante scolante un grande vaso che riceve rifiuti della cosiddetta civiltà sviluppata, accumulandoli nelle sue zone più profonde (più di 5000 m)

13

14 Il Bacino del Mediterraneo è anche: la via preferenziale per il trasporto merci, prodotti energetici e persone sostiene il 65% del traffico mercantile e passeggero mondiale di cui il 28% del traffico idrocarburi. Vale a dire che ogni giorno 300 petroliere solcano il Mediterraneo e lasciano una scia di petrolio pari a ton complessive, equivalenti a 15 Prestige /anno (Galizia 2002), concentrazione di catrame pelagico di 38 mg/m 2 un area eccezionale per il turismo 370 milioni di presenze nel 2000 e circa 640 milioni nel 2025

15 CONOSCENZA E GESTIONE DELLA BIODIVERSITÀ Un problema italiano? Aree Protette Terrestri : 9,1 % del territorio nazionale Aree Protette in Mare: 2,7 % delle acque territoriali nazionali Il ruolo e i problemi della biodiversità in mare sono gli stessi che in terra ma sono meno conosciuti e percepiti

16 AREE PROTETTE IN MARI ITALIANI Le funzioni delle aree protette sono quelle di: contrastare la riduzione delle risorse ittiche, assicurare il mantenimento e la conservazione della biodiversità garantire la protezione del territorio senza però escludere da essa le attività umane Negli anni le funzioni di tutela si sono ampliate e integrate allo sviluppo del territorio, infatti, si è passati: dalla sola gestione di aree soggette a vincoli, ai più recenti orientamenti che coordinano la protezione di determinate zone a una gestione più ampia dell'area costiera

17 Le Aree Protette in Mari italiani

18 AREE PROTETTE IN MARI ITALIANI REGIONE N. AMP DIMENSIONE (ha) LIGURIA TOSCANA LAZIO SARDEGNA CAMPANIA CALABRIA SICILIA PUGLIA FRIULI-VENEZIA GIULIA 1 30 TOTALE ITALIA INTERNAZIONALE PELAGOS

19 AREE MARINE PROTETTE IN ITALIA ZONIZZAZIONE Ogni area marina da proteggere mostra zone con differente esigenza di tutela. La distribuzione della biodiversità, valutata con idonei descrittori, permette di delimitare differenti zone di tutela ZONA A: interdizione di tutte le attività che possono arrecare disturbo all ambiente marino ZONA B: coniugare conservazione valori ambientali con fruizione compatibile dell ambiente marino. ZONA C: fascia cuscinetto tra zone di maggiore pregio (A e B) e settori esterni all AMP. ZONA D: regolamentazione ancora meno restrittiva

20 AREE MARINE PROTETTE IN ITALIA ZONIZZAZIONE in % Zona A Zona B Zona C Zona D

21 GESTIONALI AREE MARINE PROTETTE IN ITALIA COLLI di BOTTIGLIA gli Enti gestori sono per: il 40 % enti locali o territoriali il 25 % provvisori il 15 % consorzi pubblici e privati il 11 % enti specificatamente preposti il 3 % Capitaneria di Porto il 3% ONG (WWF) Il 3 % internazionale PELAGOS (Comitato di Pilotaggio) STRATEGICO È raro costatare delle buone connessioni / interazioni tra area protetta, società civile e mondo produttivo, onde promuovere le opportunità

22 AREE MARINE PROTETTE IN ITALIA COLLI di BOTTIGLIA (segue) ORGANIZZATIVI Molte aree, anche se istituite anni fa, non hanno ancora operanti i regolamenti di funzionamento Per questo il Ministero dell Ambiente e per la Tutela del Territorio e del Mare ha recentemente subordinato l istituzione di nuove aree alla redazione del Regolamento che costituirà parte integrante del Decreto istitutivo DI ORDINE FINANZIARIO le restrizioni sulla spesa pubblica hanno inciso negativamente sulla disponibilità di risorse e reso praticamente impossibile una pianificazione di ampio respiro e l avvio di progetti funzionali CERTIFICAZIONE EMAS Solo 3 Aree hanno ottenuto la certificazione Solo 5 Aree hanno la procedura di certificazione in corso Solo 4 Aree prevedono di avviare la procedura in futuro

23 LA BIODIVERSITÀ DEI MARI ITALIANI SAPREMO CONOSCERLA, CONSERVARLA, GESTIRLA?

24 LA BIODIVERSITÀ DEI MARI ITALIANI SAPREMO CONOSCERLA, CONSERVARLA, GESTIRLA?

25 GRAZIE PER L ATTENZIONE

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