STUDIO LEGALE FOGAGNOLO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "STUDIO LEGALE FOGAGNOLO"

Transcript

1 STUDIO LEGALE FOGAGNOLO Vicolo Cerai n IVREA (TO) Tel Fax Partita I.V.A Spett.li C.E.L.V.A. Consorzio degli Enti Locali della Valle d Aosta Comune di Morgex Oggetto: Bene immobile di proprietà del Comune Concessione in uso pubblico o in locazione Sentenza Consiglio di Stato n. 6265/2007. Parere Legale. Il ha chiesto al nostro studio di fornire uno specifico parere legale in merito ad un quesito relativo alla corretta forma contrattuale da utilizzare per l attribuzione a terzi dell utilizzo di una struttura prefabbricata di proprietà del Comune collocata presso il parcheggio comunale, nel quale l Ente vorrebbe installare un distributore di latte accessorio all area mercatale. Per rendere meglio comprensibile la risposta che verrà formulata nel presente parere, si ritiene opportuno riportare preliminarmente l intero quesito formulato dal Comune, che è il seguente: «Il è proprietario di una piccola struttura prefabbricata in legno collocata presso il parcheggio comunale in cui ogni giovedì si tiene il Mercato agricolo della Valdigne. Parte di detta struttura ospita un distributore automatico di acqua, mentre l altra parte è inutilizzata. L amministrazione comunale di Morgex intenderebbe concedere a terzi la fruizione della porzione

2 inutilizzata dello chalet per l installazione di un distributore di latte crudo che, insieme ai citati distributore di acqua potabile e Mercato agricolo, andrebbe ad integrare e completare i servizi messi a disposizione della collettività. L accessorietà del distributore di latte crudo rispetto all area mercatale e la conseguente destinazione pubblica impressagli dal Comune, farebbero propendere l ente, anche al fine di garantire la destinazione della struttura ai fini voluti, per il ricorso alla concessione amministrativa piuttosto che alla locazione, quale modalità di attribuzione del diritto di utilizzazione del bene in parola (come espresso dal Consiglio di Stato con Sentenza 6 dicembre 2007 n. 6265). Al fine di definire la corretta impostazione della questione, si richiede un parere circa l individuazione dello strumento giuridico da utilizzarsi per l attribuzione a terzi, per le finalità descritte in precedenza, del diritto di utilizzo dell immobile in argomento». Analizzato nel dettaglio il quesito posto dal Comune, che richiama correttamente un precedente giurisprudenziale di estrema importanza per risolvere la problematica in oggetto, si ritiene comunque opportuno per permettere una migliore comprensione del tema oggetto del presente parere effettuare una breve preliminare disamina della normativa vigente in materia di beni patrimoniali di proprietà degli Enti pubblici, alla luce della più recente giurisprudenza in materia, per comprendere quali siano le caratteristiche dei beni immobili pubblici da tenere in considerazione al momento della stipulazione di un contratto con cui l Ente conceda in uso i propri beni immobili ad un soggetto privato. 1. La qualificazione giuridica dei beni appartenenti agli Enti locali. La qualificazione giuridica dei beni appartenenti agli Enti locali è contenuta nel Codice Civile, ed a seguito della riforma introdotta con Legge costituzionale n. 3/2001 ha acquisito addirittura rilievo costituzionale. I beni appartenenti ai Comuni si distinguono in: 2

3 - «beni demaniali» (art. 824 cod. civ. 1 ), assoggettati al medesimo regime giuridico dei beni appartenenti al demanio statale; - «beni patrimoniali indisponibili» (art. 826, commi 2 e 3 cod. civ. 2 ), in cui rientrano i beni destinati a un pubblico servizio e al conseguimento di fini pubblici; - «beni patrimoniali disponibili», categoria in cui sono allocabili tutti i beni che non possono ricomprendersi nel demanio o nel patrimonio indisponibile e che hanno un carattere strumentale alla produzione dei redditi. I beni patrimoniali indisponibili sono beni pubblici mobili o immobili (a differenza di quelli demaniali che possono essere solo immobili) e possono appartenere a qualsiasi Ente pubblico, non solo territoriale: il regime giuridico di questi beni è l inalienabilità, prevista dall art. 824 cod. civ., il quale dispone che i beni patrimoniali indisponibili non possono essere sottratti alla loro destinazione se non nei modi previsti dalla legge, anche se i beni indisponibili (a differenza dei beni demaniali) possono essere acquistati per usucapione, nel caso in cui siano stati sottratti alla loro destinazione e trasferiti ad un terzo in buona fede. I beni patrimoniali disponibili, sono invece come si è visto sopra tutti quei beni diversi da quelli indisponibili e dai beni del demanio: tali beni non hanno natura propriamente pubblica e si 1 Art. 824 cod. civ. Beni delle Province e dei Comuni soggetti al regime dei beni demaniali I beni della specie di quelli indicati dal secondo comma dell art. 822, se appartengono alle Province o ai Comuni, sono soggetti al regime del demanio pubblico. Allo stesso regime sono soggetti i cimiteri e i mercati comunali. 2 Art. 826 cod. civ. Patrimonio dello Stato, delle Province e dei Comuni. I beni appartenenti allo Stato, alle Province e ai Comuni, i quali non siano della specie di quelli indicati dagli articoli precedenti, costituiscono il patrimonio dello Stato o, rispettivamente, delle Province e dei Comuni. Fanno parte del patrimonio indisponibile dello Stato le foreste che a norma delle leggi in materia costituiscono il demanio forestale dello Stato, le miniere, le cave e torbiere quando la disponibilità ne è sottratta al proprietario del fondo, le cose d interesse storico, archeologico, paletnologico, paleontologico e artistico, da chiunque e in qualunque modo ritrovate nel sottosuolo, i beni costituenti la dotazione della Presidenza della Repubblica, le caserme, gli armamenti, gli aeromobili militari e le navi da guerra. Fanno parte del patrimonio indisponibile dello Stato o, rispettivamente, delle Province e dei Comuni, secondo la loro appartenenza, gli edifici destinati a sede di uffici pubblici, con i loro arredi, e gli altri beni destinati a un pubblico servizio. 3

4 distinguono dai beni indisponibili per il loro carattere prevalentemente redditizio e per la mancanza di una destinazione attuale ad un pubblico servizio. Pur essendo a tutti gli effetti beni privati e pur essendo assoggettati alle regole del codice civile, tali beni appartenendo ad un Ente pubblico possono essere alienati o concessi in uso a terzi nei modi e nelle forme del diritto pubblico o attraverso pubblici incanti, asta pubblica o, in alcuni casi, attraverso la licitazione privata. L eventuale sfruttamento economico di questi beni rappresenta il fine pubblico che, in ogni caso, il Comune deve perseguire, in considerazione del fatto che il corrispettivo che l Ente riceve per il godimento da parte di soggetti terzi costituisce pur sempre un entrata che deve essere utilizzata dal Comune per il perseguimento dei propri fini istituzionali, per quanto la redditività del bene costituisca un principio generale che può essere mitigato o addirittura escluso, ove venga perseguito mediante tale bene un interesse pubblico equivalente o addirittura superiore a quello che potrebbe derivare dal suo sfruttamento economico. Ne consegue che il patrimonio disponibile, pur includendo beni che non sono funzionali all attività tipica dell Ente pubblico, assolve comunque, in modo indiretto, ad una funzione di utilità economica per l Ente locale, attraverso cui possono essere acquisite risorse economiche da destinare al perseguimento del pubblico interesse. Tale ricostruzione è stata confermata dal Consiglio di Stato, Sez. V, nella sentenza del 6 dicembre 2007 n (citata nel quesito posto dal ), in cui è stato ribadito che: «in linea generale, i beni appartenenti agli enti pubblici territoriali sono soggetti a regimi giuridici differenziati, che si riflettono anche sulla disciplina delle modalità attraverso cui essi possono essere legittimamente alienati o anche semplicemente attribuiti in godimento a soggetti terzi. Ragioni di carattere storico e sistematico hanno portato alla costruzione normativa, tuttora vigente nel nostro ordinamento, chiaramente scolpita dal codice civile e dalle leggi speciali di settore, che classifica i beni pubblici in tre categorie fondamentali: demanio, patrimonio indisponibile e patrimonio disponibile. 4

5 Secondo le più moderne elaborazioni interpretative, le prime due categorie identificano la figura tipica dei beni pubblici in senso stretto, caratterizzati da una serie di regole e principi comuni, tutti qualificati dalla specialità delle norme applicabili, ben diverse da quelle che regolano il regime di appartenenza dei beni dei soggetti privati. La nota qualificante di tale specialità è costituita dalla circostanza che i beni pubblici di questo tipo sono utilizzabili secondo modalità determinate, nelle quali il rispetto del vincolo funzionale della destinazione pubblica impone l applicazione di regole di matrice pubblicistica e autoritativa. I beni del patrimonio disponibile, al contrario, sono riconducibili al regime di appartenenza del diritto comune, ferma restando la rilevanza (indiretta) di alcune regole di organizzazione amministrativa della gestione dei beni o di particolari principi di trasparenza contrattuale in relazione alle attività di alienazione (si pensi alle regole in materia di dismissioni immobiliari )». Verificato come devono essere distinti tra loro i beni appartenenti ad un Ente pubblico, appare ora possibile verificare con quali strumenti contrattuale gli stessi beni possano essere attribuiti in gestione ad un soggetto privato. 2. Gli strumenti giuridico-contrattuali per la gestione del patrimonio immobiliare comunale. Gli strumenti di cui gli Enti locali si possono servire per gestire il proprio patrimonio immobiliare attraverso l affidamento a terzi sono la convenzione, la concessione, la locazione, oppure eventuali ulteriori strumenti giuridici previsti dall ordinamento. Nell ambito di tali contratti, risulta di assoluta rilevanza, ai fini della gestione del patrimonio, la corretta qualificazione giuridica del bene immobile, in quanto il negozio giuridico che deve essere utilizzato dall Ente locale non può prescindere dalla natura del bene che è oggetto del rapporto giuridico. Costituisce infatti un principio ormai acquisito nel nostro ordinamento giuridico quello secondo cui la natura demaniale o patrimoniale indisponibile del bene determina per la sua gestione l applicazione dello strumento pubblicistico della concessione amministrativa, mentre la natura 5

6 disponibile del bene implica l utilizzo dello strumento privatistico (locazione, affitto di azienda, comodato). La giurisprudenza della Cassazione civile è sempre stata costante nel ritenere che a prescindere dalla qualificazione giuridica attribuita dalle parti al rapporto giuridico da esse posto in essere è infatti soltanto la natura del bene che determina la natura del rapporto giuridico a cui si lega la gestione del bene immobile da parte del terzo, con la conseguenza che l eventuale natura demaniale o patrimoniale indisponibile dell immobile implica da un lato l esistenza di un rapporto giuridico pubblicistico (e come tale una concessione amministrativa che lo regola), mentre, dall altro lato, il negozio giuridico che regola e disciplina il godimento di un bene immobile del patrimonio disponibile non può che configurarsi quale contratto di diritto privato 3. In presenza di un bene del patrimonio disponibile, quindi, l utilizzo della concessione amministrativa non trova alcun fondamento normativo né alcuna giustificazione, ma si risolve solo ed esclusivamente nell esclusione delle norme inderogabili poste dal diritto privato. Anche tale principio è stato ribadito dal Consiglio di Stato, Sez. V, nella sentenza del 6 dicembre 2007 n (analoga anche C.d.S., Sez. V, sentenza 16 maggio 2003 n. 1991), in cui è stato confermato che l impostazione incentrata sulla diversa natura oggettiva dei beni, pur soggettivamente riferibili al titolare pubblico «determina anche conseguenze in ordine alla individuazione degli strumenti giuridici utilizzabili per attribuire a soggetti terzi il diritto di utilizzazione. Tali mezzi non sono affatto fungibili per tutti i beni soggettivamente appartenenti all amministrazione, ma devono risultare congruenti alle regole proprie di ciascuna categoria di beni. In tale prospettiva, il modulo pubblicistico della concessione appare l unico pienamente compatibile con il regime dei beni pubblici in senso stretto (patrimonio indisponibile e demanio). Non sembra avere spazio, invece, lo schema normativo della locazione di diritto comune, se non nei limitati margini in cui la relativa disciplina sia puntualmente recepita nelle convenzioni accessive 3 Cass. Civ., Sez. V, 31 agosto 2007 n ; Cass. Civ., Sez. III, 19 maggio 2000 n

7 al provvedimento, oppure esprima alcuni principi di carattere generalissimo, idonei a colmare eventuali lacune di disciplina del rapporto. Al contrario, invece, per i beni del patrimonio disponibile, l attribuzione del godimento a soggetti terzi deve essere effettuata secondo gli schemi del diritto comune (salvo il rispetto delle norme pubblicistiche e di contabilità riguardanti la formazione del contratto), a meno che non siano presenti, nell ordinamento, apposite regole che sottraggano l amministrazione dall applicazione di una o più disposizioni civilistiche. Questo principio vale anche con riguardo alla operatività delle norme inderogabili presenti nella legislazione speciale (in particolare nella normativa in materia di locazioni urbane). È significativo, del resto, che la legge n. 392/1978 stabilisca alcune apposite deroghe ed esclusioni per le sole ipotesi in cui le amministrazioni pubbliche assumano la veste di conduttore, senza stabilire discipline differenziate per il caso opposto in cui l amministrazione sia locatrice». Pur partendo da tali premesse, il Consiglio di Stato ha comunque evidenziato che, a fronte di specifiche situazioni concrete, nulla impedisce all Amministrazione di attribuire il godimento del bene al di fuori dei moduli privatistici, «quando ciò sia necessario, o anche semplicemente opportuno, per la realizzazione di obiettivi pubblici di più ampio respiro. In tali eventualità, infatti, l assegnazione del bene potrebbe costituire una delle prestazioni che caratterizzano il rapporto amministrativo considerato (si potrebbe indicare l ipotesi di un assegnazione in godimento di beni al gestore di un opera o di un servizio pubblico). Viceversa, il modulo concessorio non trova alcuna giustificazione quando il contenuto del rapporto si riduca, in ultima analisi, al tipico sinallagma tra la cessione in uso del bene e il corrispettivo versamento del canone. In tali eventualità, lo schema autoritativo utilizzato si risolve, in fondo, nella elusione delle norme inderogabili poste dal diritto privato». Nella propria sentenza, il Consiglio di Stato ha pertanto evidenziato che la scelta in merito allo strumento contrattuale da utilizzare da parte dell Ente per attribuire in godimento a terzi un bene immobile di proprietà dell Ente deve essere adottata tenendo in considerazione l esistenza o meno di una specifica destinazione pubblica impressa dal Comune al bene stesso, in relazione alla oggettiva 7

8 strumentalità dell immobile alla fruizione di una struttura pubblica, a prescindere dal suo utilizzo a fini commerciali da parte del privato. Sempre nella medesima sentenza, il Consiglio di Stato ha infine evidenziato quali potrebbero essere le conseguenze giuridiche derivanti dalla illegittima utilizzazione del modulo concessorio per l attribuzione in godimento di beni appartenenti al patrimonio disponibile, specificando che: «va isolato il caso in cui l atto in questione compia riferimenti letterali alla concessione, ma sia poi qualificabile, nella sostanza, come contratto di locazione, attraverso l applicazione dei consueti canoni di ermeneutica dell atto: la disciplina giuridica applicabile è interamente ed esclusivamente quella civilistica, senza spazio per provvedimenti di autotutela esecutiva di matrice autoritativa. Diversa è la situazione che si verifica quando l amministrazione adotti un provvedimento di concessione di un bene patrimoniale, in difetto dei necessari presupposti. In tale eventualità, l atto è illegittimo e non sarebbe possibile procedere alla sua conversione in un contratto di locazione», ma, al contrario «renderebbe la detenzione priva di valido e idoneo titolo giustificativo, legittimando, sotto altro profilo, la pretesa del Comune ad ottenere il rilascio dell immobile». L interpretazione fornita dal Consiglio di Stato nella sopra richiamata sentenza trova corrispondenza nel fondamentale precedente reso dalla Corte di Cassazione a Sezioni Unite nella sentenza 4 luglio 1949 n (richiamato di recente anche nelle pronunce della Corte Costituzionale del 6 luglio 2004 n. 204 e dell 11 maggio 2006 n. 191), in cui analizzando il problema del riparto della giurisdizione tra il Giudice Ordinario ed il Giudice Amministrativo è stato confermato che la Pubblica Amministrazione, quando affida a terzi con concessione un bene del patrimonio indisponibile ovvero del demanio, si pone come autorità che previa procedura ad evidenza pubblica attribuisce la gestione di un bene ad un soggetto che in questo modo amplia la sua sfera giuridica e si differenzia rispetto alla situazione giuridica degli altri consociati, in quanto acquisisce lo status giuridico di concessionario in relazione ad un bene che in precedenza era disponibile a favore della collettività, mentre a seguito della concessione viene attribuito in gestione economica ad un privato per la durata della concessione stessa ovvero sino a quando la 8

9 Pubblica Amministrazione, mediante atto motivato, non decida di incidere unilateralmente sul provvedimento in oggetto. Si tratta di una situazione del tutto differente rispetto a quella generata nel momento in cui l Amministrazione attribuisca a terzi un bene immobile di sua proprietà mediante locazione ad uso non abitativo, in quanto tale contratto crea un rapporto giuridico che trova fonte nella disciplina civilistica, nell ambito del quale la Pubblica Amministrazione non può porsi come autorità, in quanto il negozio giuridico stipulato ha come finalità esclusiva quella di sfruttare economicamente un bene, pur nel rispetto della destinazione intrinseca attribuitagli dalla stessa Pubblica Amministrazione. Ne consegue che l Ente locale deve adeguare lo strumento negoziale alla natura del bene, poiché nella qualificazione che del bene viene data in origine dalla Pubblica Amministrazione si rinviene già la natura della successiva gestione, autoritativa se il bene viene allocato al patrimonio indisponibile ovvero al demanio, di diritto privato se il bene viene allocato al patrimonio disponibile. Considerate tali premesse, si può ora passare ad analizzare il caso di specie, sempre tenendo in considerazione quanto stabilito dal Consiglio di Stato nella sopra richiamata sentenza del 6 dicembre 2007 n. 6265, in cui è stato confermato che lo strumento della concessione amministrativa deve essere imposto nell affidamento a terzi «di beni gravati dal rispetto del vincolo funzionale della destinazione pubblica», ovvero quando sia necessario o anche semplicemente opportuno realizzare, attraverso lo sfruttamento dei beni patrimoniali affidati a terzi, obiettivi pubblici di ampio respiro, mentre l utilizzo dello strumento concessorio non trova alcuna giustificazione quando «il contenuto del rapporto si riduca al tipico sinallagma tra la cessione in uso del bene e il corrispettivo versamento del canone». 9

10 Ciò premesso, considerato che nel caso di specie sulla base di quanto indicato dal Comune nel proprio quesito il fabbricato in oggetto è costituito da una porzione di una struttura prefabbricata in legno collocata presso il parcheggio comunale in cui ogni giovedì si tiene il mercato, in cui risulta attualmente già ubicato un distributore automatico di acqua, che verrebbe affiancato da un distributore di latte crudo, si ritiene che l immobile in oggetto possa essere qualificato come accessorio ad un pubblico servizio, ove si consideri che sempre sulla base di quanto indicato dal Comune l installazione di tale distributore di latte avrebbe la finalità di integrare e completare, insieme ai citati distributore di acqua potabile e mercato agricolo, i servizi messi a disposizione della collettività. Per tale ragione, si ritiene che a fronte dell espressa qualificazione da parte del Comune dell installando distributore di latte crudo come una struttura accessoria all area mercatale, finalizzato alla realizzazione di un obiettivo pubblico definito dallo stesso Ente proprietario dell immobile l assegnazione del bene dovrebbe intervenire mediante ricorso allo schema della concessione autoritativa di beni, non trovandosi, nel caso di specie, in presenza di un contratto in cui il fine perseguito dal Comune sia quello di conseguire un canone a fronte dell utilizzo di tale immobile da parte del privato, bensì in presenza di un utilizzo del bene comunque finalizzato al perseguimento di uno specifico ed oggettivo interesse pubblico, espressamente individuato dal Comune al momento della realizzazione dello stesso immobile. Fiduciosi di aver chiarito la problematica relativa al quesito posto al nostro studio, rimaniamo a disposizione per eventuali richieste di chiarimenti in merito e cogliamo l occasione per porgere cordiali saluti. Ivrea, lì 7 gennaio 2013 Studio Legale Fogagnolo (Avv. Maurizio Fogagnolo) 10

RISOLUZIONE N. 64 /E

RISOLUZIONE N. 64 /E RISOLUZIONE N. 64 /E Roma, 20 giugno 2014 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello Art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 Atti di affrancazione di terre civiche: trattamento agevolato ai fini dell

Dettagli

- COMUNE DI AULETTA - Provincia di Salerno

- COMUNE DI AULETTA - Provincia di Salerno - COMUNE DI AULETTA - Provincia di Salerno REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE TEMPORANEA DI BENI IMMOBILI DI PROPRIETA COMUNALE (Approvato con delibera di C.C. n. 23 del 06/09/2007) Indice Art. 1 Tipologia

Dettagli

RISOLUZIONE N. 13/E. Roma, 09 febbraio 2011

RISOLUZIONE N. 13/E. Roma, 09 febbraio 2011 RISOLUZIONE N. 13/E Roma, 09 febbraio 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica Applicazione dell imposta di bollo alle procure speciali di cui all art. 63 del DPR 600 del 1973 e

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, Dispone:

IL DIRETTORE DELL AGENZIA In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, Dispone: N. protocollo 2008/23681 Individuazione di determinate situazioni oggettive in presenza delle quali è consentito disapplicare le disposizioni sulle società di comodo di cui all articolo 30 della legge

Dettagli

RISOLUZIONE N. 13/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 13/E QUESITO RISOLUZIONE N. 13/E Roma, 02 marzo 2010 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Istanza di interpello - Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 - Cessione di bene immobile strumentale e successiva stipula

Dettagli

CORSO DI AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE DI INTERESSE NOTARILE AGEVOLAZIONI RELATIVE AI BENI IMMOBILI. Beni culturali. Giancarlo Lo Schiavo

CORSO DI AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE DI INTERESSE NOTARILE AGEVOLAZIONI RELATIVE AI BENI IMMOBILI. Beni culturali. Giancarlo Lo Schiavo CORSO DI AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE DI INTERESSE NOTARILE AGEVOLAZIONI RELATIVE AI BENI IMMOBILI Beni culturali Giancarlo Lo Schiavo Notaio in Prato Componente Commissione Studi Tributari Consiglio Nazionale

Dettagli

RISOLUZIONE N. 112/E. Ro Roma, 29 NOVEMBRE 2011

RISOLUZIONE N. 112/E. Ro Roma, 29 NOVEMBRE 2011 RISOLUZIONE N. 112/E Direzione Centrale Normativa Ro Roma, 29 NOVEMBRE 2011 OGGETTO: Interpello - interpello ordinario - Art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 - Esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche

Dettagli

RISOLUZIONE N. 370/E

RISOLUZIONE N. 370/E RISOLUZIONE N. 370/E Roma, 3 ottobre 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 - Agevolazione c.d. prima casa - Art. 1 della

Dettagli

PLUSVALENZE/PLUSVALORE DA ALIENAZIONE BENI PATRIMONIALI

PLUSVALENZE/PLUSVALORE DA ALIENAZIONE BENI PATRIMONIALI PLUSVALENZE/PLUSVALORE DA ALIENAZIONE BENI PATRIMONIALI Nella prassi contabile degli EE.LL. il concetto di plusvalenza e plusvalore da alienazione di beni patrimoniali sono per lo più usati come sinonimi.

Dettagli

RISOLUZIONE N.143/E. Roma, 21 giugno 2007

RISOLUZIONE N.143/E. Roma, 21 giugno 2007 RISOLUZIONE N.143/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 21 giugno 2007 OGGETTO: Istanza di Interpello Plusvalenza da cessione di immobile sito all'estero; opzione per l'applicazione dell'imposta

Dettagli

RISOLUZIONE N.65/E. OGGETTO: Consulenza giuridica IVA Attività agricola per connessione svolta da una società cooperativa a favore dei soci

RISOLUZIONE N.65/E. OGGETTO: Consulenza giuridica IVA Attività agricola per connessione svolta da una società cooperativa a favore dei soci RISOLUZIONE N.65/E Direzione Centrale Normativa Roma, 12 giugno 2012 OGGETTO: Consulenza giuridica IVA Attività agricola per connessione svolta da una società cooperativa a favore dei soci Con la richiesta

Dettagli

Agevolata 19% in caso di contratti di locazione concordati in comuni ad alta densità abitativa

Agevolata 19% in caso di contratti di locazione concordati in comuni ad alta densità abitativa AFFITTO APPARTAMENTI MILANO : CEDOLARE SECCA PRINCIPI NORMATIVI: Il D.LGS N 23 1473/2011 Art 3 È entrato in vigore a seguito della pubblicazione delle istruzioni operative da parte dell agenzia delle entrate-

Dettagli

IL TRATTAMENTO IVA DELLE PROVVIGIONI DOPO L APPROVAZIONE DELLA LEGGE COMUNITARIA 2008

IL TRATTAMENTO IVA DELLE PROVVIGIONI DOPO L APPROVAZIONE DELLA LEGGE COMUNITARIA 2008 IL TRATTAMENTO IVA DELLE PROVVIGIONI DOPO L APPROVAZIONE DELLA LEGGE COMUNITARIA 2008 Come noto il comma 325 della Finanziaria 2007 ha introdotto nell art. 7, comma 4, DPR n. 633/72, la lett. f-quinquies)

Dettagli

Il rinvio pregiudiziale

Il rinvio pregiudiziale Diritto delle organizzazioni internazionali a.a. 2013/2014 Il rinvio pregiudiziale Prof. Marcello Di Filippo (Università di Pisa) marcello.difilippo@sp.unipi.it I motivi che giustificano la previsione

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico VISTO il decreto del Ministro dello sviluppo economico 10 marzo 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 23 aprile 2015, n. 94, recante

Dettagli

Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale

Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 8 15.01.2016 Agevolazione prima casa: cosa cambia Legge di Stabilità 2016 Categoria: Finanziaria Sottocategoria: 2016 L agevolazione prima casa

Dettagli

Attività di consulenza giuridica e interpello. Indirizzi operativi.

Attività di consulenza giuridica e interpello. Indirizzi operativi. Direzione Regionale dell'emilia Romagna Ufficio Fiscalità generale Attività di consulenza giuridica e interpello. Indirizzi operativi. Prot.21745 del 28 aprile 2005 Riferimenti normativi e di prassi Legge

Dettagli

Auto in uso promiscuo all amministratore

Auto in uso promiscuo all amministratore Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 276 08.10.2014 Auto in uso promiscuo all amministratore Categoria: Auto Sottocategoria: Imposte dirette È frequente l ipotesi che le società concedano

Dettagli

COMUNE DI CARNAGO (Provincia di Varese)

COMUNE DI CARNAGO (Provincia di Varese) COMUNE DI CARNAGO (Provincia di Varese) (Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 10 del 28.04.2004) Art 1 Il presente Regolamento disciplina l utilizzo dell area comunale ubicata in località

Dettagli

Art. 1 - Oggetto del Regolamento Art. 2 - Prestazioni escluse Articolo 3 - Fornitura di beni e servizi a rimborso Articolo 4 - Convenzioni.

Art. 1 - Oggetto del Regolamento Art. 2 - Prestazioni escluse Articolo 3 - Fornitura di beni e servizi a rimborso Articolo 4 - Convenzioni. REGOLAMENTO SUI SERVIZI NON ESSENZIALI CON RIMBORSO DA PARTE DELL UTENZA E SERVIZI A PAGAMENTO PER CONTO TERZI Approvato con Delibera di Consiglio N. 11 del 12.02.2009 INDICE Articolo 1 - Oggetto del Regolamento

Dettagli

Transfer pricing e IRAP. Legge di Stabilità 2014: sanzioni Irap dal 2013

Transfer pricing e IRAP. Legge di Stabilità 2014: sanzioni Irap dal 2013 Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 16 17.01.2014 Transfer pricing e IRAP Legge di Stabilità 2014: sanzioni Irap dal 2013 Categoria: Irap Sottocategoria: Base imponibile L introduzione

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI.

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI. REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI. Art. 12 Legge 7 agosto 1990 n.241 Approvato con delibera di Consiglio comunale n.44 del

Dettagli

Direzione Centrale delle Prestazioni. Roma, 04-12-2007. Messaggio n. 29224

Direzione Centrale delle Prestazioni. Roma, 04-12-2007. Messaggio n. 29224 Direzione Centrale delle Prestazioni Roma, 04-12-2007 Messaggio n. 29224 OGGETTO: legge 23 agosto 2004, n. 243. Nuove disposizioni in materia di accesso alla pensione di anzianità nel sistema retributivo

Dettagli

Gli Approfondimenti della

Gli Approfondimenti della Gli Approfondimenti della APPROFONDIMENTO DEL 15/12/2015 Linee guida per la certificazione dei contratti di collaborazione con organi Istituzionali o politici 1 Le ragioni delle presenti linee guida Il

Dettagli

Oggetto: LEGGE N. 68/1999. APPROVAZIONE PROROGA AL CALENDARIO DEGLI INSERIMENTI DELLA CONVENZIONE N. 1784 DI REP. DEL 06/07/2012. SITTA SRL.

Oggetto: LEGGE N. 68/1999. APPROVAZIONE PROROGA AL CALENDARIO DEGLI INSERIMENTI DELLA CONVENZIONE N. 1784 DI REP. DEL 06/07/2012. SITTA SRL. Oggetto: LEGGE N. 68/1999. APPROVAZIONE PROROGA AL CALENDARIO DEGLI INSERIMENTI DELLA CONVENZIONE N. 1784 DI REP. DEL 06/07/2012. SITTA SRL. VISTA la legge 12 marzo 1999, n. 68, ed in particolare l'art.

Dettagli

Corso di formazione: ETICA PUBBLICA. Triggiano, 16 17 aprile 2014

Corso di formazione: ETICA PUBBLICA. Triggiano, 16 17 aprile 2014 QUESTIONARIO PER IL MONITORAGGIO DEI RISULTATI ACQUISITI Nome Cognome Data di nascita Luogo di nascita 1 - Domanda: Qual è la definizione di etica pubblica: L etica pubblica è il comportamento corretto

Dettagli

L'AMPLIAMENTO DI UN EDIFICIO E' SOGGETTO A REVERSE CHARGE

L'AMPLIAMENTO DI UN EDIFICIO E' SOGGETTO A REVERSE CHARGE L'AMPLIAMENTO DI UN EDIFICIO E' SOGGETTO A REVERSE CHARGE Come noto la Finanziaria 2015 ha esteso il reverse charge anche alle prestazioni di servizi di pulizia, demolizione, installazione di impianti

Dettagli

RISOLUZIONE N. 50/E. Roma, 22 aprile 2011

RISOLUZIONE N. 50/E. Roma, 22 aprile 2011 RISOLUZIONE N. 50/E Direzione Centrale Normativa Roma, 22 aprile 2011 OGGETTO: Applicabilità dell imposta di bollo alle attestazioni di regolarità fiscale rilasciate dagli uffici dell Agenzia delle entrate

Dettagli

Art bonus. Dai credito all arte ti restituisce gli interessi. Venerdì 12 febbraio 2016

Art bonus. Dai credito all arte ti restituisce gli interessi. Venerdì 12 febbraio 2016 Art bonus Dai credito all arte ti restituisce gli interessi Venerdì 12 febbraio 2016 1 Effetti operativi delle misure fiscali dedicate alla cultura Intervento a cura della Dott.ssa Lucia Starola Dottore

Dettagli

FATTURE ELETTRONICHE E COMUNICAZIONE DEL LUOGO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI DIGITALI

FATTURE ELETTRONICHE E COMUNICAZIONE DEL LUOGO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI DIGITALI FATTURE ELETTRONICHE E COMUNICAZIONE DEL LUOGO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI DIGITALI Ai gentili clienti Loro Sedi FATTURE ELETTRONICHE E COMUNICAZIONE DEL LUOGO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI DIGITALI

Dettagli

one del metano per autotrazione sulla rete autostradale ADESIONE ACCORDO. IVITA ECONOMICHE CONSUMATORI

one del metano per autotrazione sulla rete autostradale ADESIONE ACCORDO. IVITA ECONOMICHE CONSUMATORI HE PER LO SVILUPPO L LAVORO E L INNOVAZIONE DI DELI BERAZI ONE UNTA REGI ONALE ria sia di entrata che di spesa e dalla stessa non deriva alcun onere a carico del bilancio regionale. one del metano per

Dettagli

Ai Dirigenti Ai Direttori delle Istituzioni Ai Responsabili di Settore Ai Responsabili di Servizio. E p.c. alla Giunta comunale SEDE

Ai Dirigenti Ai Direttori delle Istituzioni Ai Responsabili di Settore Ai Responsabili di Servizio. E p.c. alla Giunta comunale SEDE Ai Dirigenti Ai Direttori delle Istituzioni Ai Responsabili di Settore Ai Responsabili di Servizio E p.c. alla Giunta comunale SEDE San Lazzaro di Savena, 29 agosto 2013 Prot. N. 31746/2013 OGGETTO: Direttiva

Dettagli

RISOLUZIONE N. 106 /E

RISOLUZIONE N. 106 /E RISOLUZIONE N. 106 /E Direzione Centrale Normativa Roma, 21/12/2015 OGGETTO: Interpello art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 - Reddito di lavoro dipendente - Rimborso spese di accesso corrisposto ai medici

Dettagli

Prot. n 304 Salerno, lì 24 Marzo 2014

Prot. n 304 Salerno, lì 24 Marzo 2014 COLLEGIO DEI PERITI AGRARI E DEI PERITI AGRARI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SALERNO www.collegioperitiagrarisa.it - e-mail:collegio.salerno@pec.peritiagrari.it - collegio.salerno@peritiagrari.it Prot. n

Dettagli

IMU ABITAZIONE PRINCIPALE. a cura di Giordano Tedoldi

IMU ABITAZIONE PRINCIPALE. a cura di Giordano Tedoldi IMU ABITAZIONE PRINCIPALE a cura di Giordano Tedoldi ABITAZIONE PRINCIPALE BREVE EXCURSUS NORMATIVO D.L. 201/2011 ha reintrodotto il pagamento dell imposta sull abitazione principale, ciò ponendosi in

Dettagli

Determina Patrimonio immobiliare/0000029 del 30/09/2014

Determina Patrimonio immobiliare/0000029 del 30/09/2014 Comune di Novara Determina Patrimonio immobiliare/0000029 del 30/09/2014 Area / Servizio Servizio Patrimonio (13.UdO) Proposta Istruttoria Unità Servizio Patrimonio (13.UdO) Proponente Loi Nuovo Affare

Dettagli

CIRCOLARE N. 19 /E. Roma, 06/05/2016. Alle Direzioni regionali e provinciali. Agli Uffici dell Agenzia delle Entrate

CIRCOLARE N. 19 /E. Roma, 06/05/2016. Alle Direzioni regionali e provinciali. Agli Uffici dell Agenzia delle Entrate CIRCOLARE N. 19 /E Direzione Centrale Normativa Settore Imposte Indirette Ufficio Iva Roma, 06/05/2016 Alle Direzioni regionali e provinciali Agli Uffici dell Agenzia delle Entrate OGGETTO: Articolo 1,

Dettagli

PROVINCIA DI GENOVA DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI

PROVINCIA DI GENOVA DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI PROVINCIA DI GENOVA DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ENERGIA Ufficio Impianti Termici Nota informativa: Scadenza adempimenti di cui all art. 284 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n 152

Dettagli

Iva: cessione terreni. Fondamentale il concetto di edificabilità

Iva: cessione terreni. Fondamentale il concetto di edificabilità Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 64 28.02.2014 Iva: cessione terreni Fondamentale il concetto di edificabilità Categoria: Iva Sottocategoria: Presupposti d imposta La cessione

Dettagli

S T U D I O L E G A L E A S S O C I A T O

S T U D I O L E G A L E A S S O C I A T O S T U D I O L E G A L E A S S O C I A T O FINOCCHIARO FORMENTIN SARACCO Corso Re Umberto, 65 10128 TORINO Tel. 011.568.30.56 r.a. Fax 011.568.31.06 A V V. G I A N N I M A R I A S A R A C C O A V V. A N

Dettagli

RISOLUZIONE N. 83/E. Roma, 17 agosto 2010. Direzione Centrale Normativa

RISOLUZIONE N. 83/E. Roma, 17 agosto 2010. Direzione Centrale Normativa RISOLUZIONE N. 83/E Roma, 17 agosto 2010 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica Imposta sostitutiva Retribuzioni erogate ai dipendenti per lavoro notturno e straordinario - articolo

Dettagli

Dirigente Scolastico: Dott.ssa Antonella Ubaldi Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Annalisa Grussu

Dirigente Scolastico: Dott.ssa Antonella Ubaldi Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Annalisa Grussu Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L'UMBRIA ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7 ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7 STRADA LACUGNANO, S.N. 06132 PERUGIA (PG)

Dettagli

ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI CATANIA FONDAZIONE ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI CATANIA PROGETTO INGEGNERE ANALISI DEL PROCESSO EDILIZIO

ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI CATANIA FONDAZIONE ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI CATANIA PROGETTO INGEGNERE ANALISI DEL PROCESSO EDILIZIO ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI CATANIA FONDAZIONE ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI CATANIA PROGETTO INGEGNERE ANALISI DEL PROCESSO EDILIZIO SEMINARI DI AVVIO ALLA PROFESSIONE PER GIOVANI INGEGNERI COMMISSIONE

Dettagli

nella sezione del registro delle imprese presso cui e' iscritto ciascun partecipante

nella sezione del registro delle imprese presso cui e' iscritto ciascun partecipante CAPITOLO 2 I soggetti del contratto di rete Principi generali "La legge" fornisce due indicazioni in relazione ai soggetti che possono essere parte di un contratto di rete. Innanzitutto, con riferimento

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI SPERIMENTAZIONI PER L APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI SPERIMENTAZIONI PER L APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI SPERIMENTAZIONI PER L APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE NEI SETTORI DEL TERZIARIO, DELLA DISTRIBUZIONE E DEI SERVIZI (in applicazione della DGR 19432 del 19.11.04)

Dettagli

AA.SS. nn. 2233 e 2229

AA.SS. nn. 2233 e 2229 AA.SS. nn. 2233 e 2229 Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato Audizione ANIA 11a

Dettagli

DETERMINAZIONE del SEGRETARIO GENERALE IN QUALITA DI DIRIGENTE DELL AREA ECONOMICO - FINANZIARIA N. 9 del 16 gennaio 2015

DETERMINAZIONE del SEGRETARIO GENERALE IN QUALITA DI DIRIGENTE DELL AREA ECONOMICO - FINANZIARIA N. 9 del 16 gennaio 2015 DETERMINAZIONE del SEGRETARIO GENERALE IN QUALITA DI DIRIGENTE DELL AREA ECONOMICO - FINANZIARIA N. 9 del 16 gennaio 2015 Oggetto: Servizio di autonoleggio con conducente: determinazione a contrarre (art.

Dettagli

Deliberazione n. 244/2009/PAR

Deliberazione n. 244/2009/PAR Deliberazione n. 244/2009/PAR REPUBBLICA ITALIANA la Corte dei conti in Sezione regionale del controllo per l Emilia - Romagna composta dai Magistrati dr. Mario Donno dr. Carlo Coscioni dr.ssa Rosa Fruguglietti

Dettagli

Contratto collettivo integrativo di lavoro

Contratto collettivo integrativo di lavoro Contratto collettivo integrativo di lavoro MARZO 2013 CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO DI LAVORO PER TUTTI I DIPENDENTI DELL AGENZIA AGRIS SARDEGNA, ESCLUSI QUELLI CON QUALIFICA DIRIGENZIALE. IL GIORNO

Dettagli

- I trasferimenti di capitale e riscossioni di crediti -

- I trasferimenti di capitale e riscossioni di crediti - Relazione tecnica al rendiconto di gestione 2005 43 - I trasferimenti di capitale e riscossioni di crediti - Il Titolo IV dell'entrata contiene poste di varia natura e destinazione. Appartengono a questo

Dettagli

In riferimento all'appalto in oggetto, il Servizio scrivente esprime il proprio parere sui

In riferimento all'appalto in oggetto, il Servizio scrivente esprime il proprio parere sui Oggetto: Gara per l affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva, definitiva ed esecuzione dei lavori di CIMITERO DI PIRRI-AMPLIAMENTO CUP G21E14000060004.- In riferimento all'appalto in oggetto,

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE DISPOSIZIONI IN MERITO ALLA PUBBLICAZIONE DELLE DELIBERAZIONI E DELLE DETERMINAZIONI DIRIGENZIALI ALL ALBO AZIENDALE

REGOLAMENTO CONTENENTE DISPOSIZIONI IN MERITO ALLA PUBBLICAZIONE DELLE DELIBERAZIONI E DELLE DETERMINAZIONI DIRIGENZIALI ALL ALBO AZIENDALE REGOLAMENTO CONTENENTE DISPOSIZIONI IN MERITO ALLA PUBBLICAZIONE DELLE DELIBERAZIONI E DELLE DETERMINAZIONI DIRIGENZIALI ALL ALBO AZIENDALE Art. 1 OGGETTO Art. 2 NORMATIVA E PRINCIPI DI RIFERIMENTO Art.

Dettagli

RISOLUZIONE N. 30/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 30/E QUESITO RISOLUZIONE N. 30/E Direzione Centrale Normativa Roma, 3 aprile 2012 OGGETTO: Consulenza giuridica Applicabilità dell esenzione Iva alle società cooperative costituite fra soggetti esercenti l attività

Dettagli

Richiesta di contributo per il sostegno alla locazione di cui all art. 11, L. 431/98 e s.m.i.

Richiesta di contributo per il sostegno alla locazione di cui all art. 11, L. 431/98 e s.m.i. COMUNE DI TORTONA Richiesta di contributo per il sostegno alla locazione di cui all art. 11, L. 431/98 e s.m.i. Esercizio finanziario 2011 (canone anno 2010) Il sottoscritto, intestatario di contratto

Dettagli

ICI - Le novità e riflessi in Unico

ICI - Le novità e riflessi in Unico ICI - Le novità e riflessi in Unico a cura dello studio Tributario Gigliotti & Associati A partire dal 2007 in materia di imposta comunale sugli immobili sono previste numerose novità, più precisamente:

Dettagli

RISOLUZIONE N. 89/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 89/E QUESITO RISOLUZIONE N. 89/E Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2012 OGGETTO: Interpello. Articolo 23, comma 1, lettere b) ed e), del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, approvato con decreto del

Dettagli

REGOLAMENTO AREA VASTA EMILIA CENTRALE PER L ACCETTAZIONE DELLE DONAZIONI PER L ACQUISIZIONE DEI BENI IN COMODATO D USO E PER I BENI IN VISIONE

REGOLAMENTO AREA VASTA EMILIA CENTRALE PER L ACCETTAZIONE DELLE DONAZIONI PER L ACQUISIZIONE DEI BENI IN COMODATO D USO E PER I BENI IN VISIONE 11/12/2008 N Prot. 2 / 01-12 REGOLAMENTO AREA VASTA EMILIA CENTRALE PER L ACCETTAZIONE DELLE DONAZIONI PER L ACQUISIZIONE DEI BENI IN COMODATO D USO E PER I BENI IN VISIONE 1 INDICE ART. 1 NORME GENERALI....3

Dettagli

NOVITA' PER LA DEDUCIBILITA' INTERESSI PASSIVI

NOVITA' PER LA DEDUCIBILITA' INTERESSI PASSIVI NOVITA' PER LA DEDUCIBILITA' INTERESSI PASSIVI NOVITÀ PER LA DEDUCIBILITÀ DEGLI INTERESSI PASSIVI Nell ambito del c.d. Decreto Internazionalizzazione, pubblicato recentemente sulla G.U., il Legislatore

Dettagli

CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA A FAVORE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI BANDO DI GARA D'APPALTO CIG 056861431D Progetto di archiviazione in

CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA A FAVORE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI BANDO DI GARA D'APPALTO CIG 056861431D Progetto di archiviazione in CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA A FAVORE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI BANDO DI GARA D'APPALTO CIG 056861431D Progetto di archiviazione in formato digitale dei documenti cartacei della CNPADC.

Dettagli

Circolare del 30 ottobre 2014

Circolare del 30 ottobre 2014 Circolare del 30 ottobre 2014 Oggetto: Chiarimenti del Ministero dei Trasporti sull'obbligo di annotazione delle variazioni dell'intestatario della carta di circolazione dei veicoli. Il Ministero dei Trasporti

Dettagli

M.A. INFRANCA SAN GIACOMO

M.A. INFRANCA SAN GIACOMO AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER L INDIVIDUAZIONE DI SOGGETTI PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI: RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) AI

Dettagli

Premessa. Direzione Centrale Pensioni Coordinamento Generale Legale. Roma, 04-01-2013. Messaggio n. 220

Premessa. Direzione Centrale Pensioni Coordinamento Generale Legale. Roma, 04-01-2013. Messaggio n. 220 Direzione Centrale Pensioni Coordinamento Generale Legale Roma, 04-01-2013 Messaggio n. 220 Allegati n.1 OGGETTO: Prescrizione dei ratei arretrati dei trattamenti pensionistici o delle relative differenze

Dettagli

11533 17/10/2008 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO. Identificativo Atto n. 1311

11533 17/10/2008 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO. Identificativo Atto n. 1311 11533 17/10/2008 Identificativo Atto n. 1311 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO DETERMINAZIONI IN MERITO AL PERCORSO FORMATIVO DI MASSAGGIATORE OPERATORE DELLA SALUTE E IL DIRIGENTE DELL

Dettagli

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ENERGIA

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ENERGIA Assessorato dell Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità DECRETO 3 marzo 2011 (G.U.R.S. n. 13 del 25 marzo 2011) Disposizioni in materia di certificazione energetica degli edifici nel territorio della

Dettagli

Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie. (L. 190/2014 art. 1 commi 611-614)

Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie. (L. 190/2014 art. 1 commi 611-614) ALLEGATO A) ALLA DELIBERAZIONE C.C. NR. 03 DD. 22.03.2016. IL SINDACO f.to Andrea Varesco IL SEGRETARIO COMUNALE f.to dr. Alessandro Visintainer Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle

Dettagli

ELLISSE AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA

ELLISSE AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA Organismo Abilitato Il primo organismo abilitato dal Ministero delle Attività Produttive ad effettuare le verifiche di legge degli impianti ai sensi del DPR 462/01 AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA Abilitazione

Dettagli

COMUNE DI LIMENA PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ALBO PRETORIO ON LINE

COMUNE DI LIMENA PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ALBO PRETORIO ON LINE COMUNE DI LIMENA PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ALBO PRETORIO ON LINE Approvato con delibera di C.C. n. 66 del 19.12.2012 INDICE 1.Oggetto 2.Modalità di accesso al servizio 3.Finalità

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMUNE

REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMUNE REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMUNE APPROVATO CON DELIBERA DEL COMMISSARIO PREFETTIZIO N. 13 del 06/09/2012 Art. 1 Oggetto del Regolamento 1. Il presente

Dettagli

FATTISPECIE RAPPRESENTATA

FATTISPECIE RAPPRESENTATA RISOLUZIONE N. 57/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 22 marzo 2007 OGGETTO: Istanza di interpello - Articolo 21, comma 9, legge 30 dicembre 1991 n. 413- ALFA S.p.A. Scambio di partecipazioni

Dettagli

REGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3

REGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte I 6.12.2006 - pag. 701 REGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3 Regolamento per l attuazione della legge regionale 11 maggio 2006 n. 11 (istituzione

Dettagli

Norme per il sostegno dei genitori separati e divorziati in situazione di difficoltà.

Norme per il sostegno dei genitori separati e divorziati in situazione di difficoltà. LEGGE REGIONALE N. 37 DEL 30-12-2009 REGIONE PIEMONTE Norme per il sostegno dei genitori separati e divorziati in situazione di difficoltà. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PIEMONTE N. 1 del 7

Dettagli

RISOLUZIONE N. 36/E. Quesito

RISOLUZIONE N. 36/E. Quesito RISOLUZIONE N. 36/E Roma, 17 maggio 2010 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenze giuridiche. Agevolazioni in materia di piccola proprietà contadina - articolo 2, comma 4-bis, del decreto-legge

Dettagli

NOTA INFORMATIVA N. 11/2011. CONTRATTI DI LEASING IMMOBILIARE: NOVITA DELLA L. 220/2010 cd. Legge di stabilità 2011

NOTA INFORMATIVA N. 11/2011. CONTRATTI DI LEASING IMMOBILIARE: NOVITA DELLA L. 220/2010 cd. Legge di stabilità 2011 Dottori Commercialisti Associati ASSOCIATI: GIOVANNI ALBERTI Professore Ordinario di Economia Aziendale all Università di Verona dottore commercialista revisore legale CLAUDIO UBINI dottore commercialista

Dettagli

LE IMPOSTE INDIRETTE: IMPOSTA DI REGISTRO (artt.1 e 2 D.P.R. 131/86) Dott. Antonio Musso

LE IMPOSTE INDIRETTE: IMPOSTA DI REGISTRO (artt.1 e 2 D.P.R. 131/86) Dott. Antonio Musso LE IMPOSTE INDIRETTE: IMPOSTA DI REGISTRO (artt.1 e 2 D.P.R. 131/86) Dott. Antonio Musso 1 INQUADRAMENTO NORMATIVO Testo unico: D.P.R. 26 aprile 1986 n. 131, con allegate la Tariffa e la Tabella. Circolare

Dettagli

PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE

PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE Il presente Piano è redatto in attuazione dell art. 1, commi 611 e 612 della L. 23 dicembre 2014, n. 190 Disposizioni per la formazione

Dettagli

ORIGINALE CONSORZIO PER I SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI DEL MONREGALESE (C.S.S.M.) Mondovì

ORIGINALE CONSORZIO PER I SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI DEL MONREGALESE (C.S.S.M.) Mondovì ORIGINALE CONSORZIO PER I SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI DEL MONREGALESE (C.S.S.M.) Mondovì DETERMINAZIONE 97 06/02/2012 OGGETTO: AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE. AFFIDAMENTO INCARICO DI COLLABORAZIONE COORDINATA

Dettagli

riunito in Camera di Consiglio nelle persone dei seguenti Magistrati: nella causa di opposizione allo stato passivo ex art. 98 L.F. iscritta al n.

riunito in Camera di Consiglio nelle persone dei seguenti Magistrati: nella causa di opposizione allo stato passivo ex art. 98 L.F. iscritta al n. TRIBUNALE DI REGGIO EMILIA SEZIONE PRIMA CIVILE riunito in Camera di Consiglio nelle persone dei seguenti Magistrati: - Dr.ssa Rosaria SavastanoPRESIDENTE - Dr.ssa Annamaria CasadonteGIUDICE - Dr. Giovanni

Dettagli

Legge 31 maggio 1995, n. 218 RIFORMA DEL SISTEMA ITALIANO DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO

Legge 31 maggio 1995, n. 218 RIFORMA DEL SISTEMA ITALIANO DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO Legge 31 maggio 1995, n. 218 RIFORMA DEL SISTEMA ITALIANO DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO Art. 1 Oggetto della legge 1. La presente legge determina l'ambito della giurisdizione italiana, pone i criteri

Dettagli

COMUNE DI POLIZZI GENEROSA Provincia di Palermo

COMUNE DI POLIZZI GENEROSA Provincia di Palermo COMUNE DI POLIZZI GENEROSA Provincia di Palermo Via Garibaldi n. 13 C.A.P. 90028 tel. 0921 551612 fax 688205 E-mail: s.ficile@comune.polizzi.pa.it Determinazione N. 49 del 15/01/2013 Registro Generale

Dettagli

PENSIONI MINIME E MAGGIORAZIONI 2013: ATTENZIONE AI REDDITI

PENSIONI MINIME E MAGGIORAZIONI 2013: ATTENZIONE AI REDDITI PENSIONI MINIME E MAGGIORAZIONI 2013: ATTENZIONE AI REDDITI Già da qualche anno sono stati cambiati i parametri con i quali i pensionati possono ottenere le prestazioni pensionistiche legate al reddito.

Dettagli

AZIENDA U.L.SS "Alto Vicentino"

AZIENDA U.L.SS Alto Vicentino AZIENDA U.L.SS SS. n. 4 "Alto Vicentino" Via Rasa, 9-36016 Thiene (VI) N. 408/2013 di reg. DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Con l'assistenza dei signori: In data: 09/05/2013 Direttore Amministrativo

Dettagli

Si riporta in allegato alla presente mail quanto disposto dal Miur in tema di sicurezza e salute nei luoghi

Si riporta in allegato alla presente mail quanto disposto dal Miur in tema di sicurezza e salute nei luoghi Circolare n 237 MONTECCHIO MAGGIORE, 24 febbraio 2016 Ai Consigli di Classe coinvolti nell ASL A tutto il personale Oggetto: Salute e sicurezza degli studenti in alternanza scuola lavoro Si riporta in

Dettagli

Obbligatorietà della trasmissione telematica, con modello unico informatico catastale, per la presentazione degli atti di aggiornamento.

Obbligatorietà della trasmissione telematica, con modello unico informatico catastale, per la presentazione degli atti di aggiornamento. N. prot. 2015/35112 Obbligatorietà della trasmissione telematica, con modello unico informatico catastale, per la presentazione degli atti di aggiornamento. IL DIRETTORE DELL AGENZIA In base alle attribuzioni

Dettagli

Il Ministero dello Sviluppo Economico

Il Ministero dello Sviluppo Economico DECRETO MINISTERIALE 108/09 DEL 23/07/2009 PER LA MODERNIZZAZIONE E L ADEGUAMENTO AGLI STANDARD DI SICUREZZA ANCHE PER GLI ASCENSORI ENTRATI IN FUNZIONE PRIMA DEL 1999. Il Ministero dello Sviluppo Economico

Dettagli

IVA Le nuove regole per le operazioni intracomunitarie in vigore dal 2013

IVA Le nuove regole per le operazioni intracomunitarie in vigore dal 2013 Ai Gentili Clienti IVA Le nuove regole per le operazioni intracomunitarie in vigore dal 2013 Riferimenti Art. 1, commi da 325 a 330, Legge n. 228/2012 Artt. 39, 46 e 47, DL n. 331/93 In sintesi Con la

Dettagli

REGOLAMENTO DELL UFFICIO DI PIANO

REGOLAMENTO DELL UFFICIO DI PIANO REGOLAMENTO DELL UFFICIO DI PIANO Novembre 2003 Art. 1 Oggetto Il presente regolamento disciplina la composizione, le attribuzioni e le modalità di funzionamento dell Ufficio di Piano, costituito a norma

Dettagli

COMUNE DI REGGIO NELL EMILIA DIREZIONE GENERALE GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE E DELL'ORGANIZZAZIONE PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

COMUNE DI REGGIO NELL EMILIA DIREZIONE GENERALE GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE E DELL'ORGANIZZAZIONE PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE PG N 37462 Titolazione: del 03/11/2014 COMUNE DI REGGIO NELL EMILIA R.U.A.D. 1490 del 03/11/2014 DIREZIONE GENERALE GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE E DELL'ORGANIZZAZIONE Dirigente: GIUBBANI Dr.ssa Battistina

Dettagli

S M E INA N RI R O SU S L U L L E

S M E INA N RI R O SU S L U L L E SEMINARIO SULLE POLITICHE DI RIDUZIONE DEL DEBITO PUBBLICO LA COMPONENTE IMMOBILIARE Roma 25 ottobre 2012 I FATTORI ABILITANTI 2 RUOLO DEGLI EETT 1. Gli EETT hanno le chiavi del governo del territorio

Dettagli

Cause riunite da C-295/04 a C-298/04. Vincenzo Manfredi e altri contro Lloyd Adriatico Assicurazioni SpA e altri

Cause riunite da C-295/04 a C-298/04. Vincenzo Manfredi e altri contro Lloyd Adriatico Assicurazioni SpA e altri Cause riunite da C-295/04 a C-298/04 Vincenzo Manfredi e altri contro Lloyd Adriatico Assicurazioni SpA e altri (domande di pronuncia pregiudiziale proposte dal Giudice di pace di Bitonto) «Art. 81 CE

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE AMMINISTRATIVO

DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE AMMINISTRATIVO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE AMMINISTRATIVO Codifica adempimenti L.R. 15/08 (trasparenza) Ufficio Istruttore Direzione Amministrativa Tipo materia Liquidazione spesa per Prestazione di servizi di vigilanza

Dettagli

I sistemi di certificazione: richiami essenziali

I sistemi di certificazione: richiami essenziali GIORNATA DI INCONTRO E DIBATTITO SUL TEMA: Il SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO PER LA SALUTE, SICUREZZA E TUTELA AMBIENTALE, ALLA LUCE DELLA NORMATIVA EUROPEA, DELLA QUALITA E DELLE TRASFORMAZIONI ORGANIZZATIVE

Dettagli

http://areariservata.censimentoautopa.gov.it/quest2013.aspx

http://areariservata.censimentoautopa.gov.it/quest2013.aspx http://areariservata.censimentoautopa.gov.it/quest23.aspx Page of 5 24/7/23 Stato: Definitivo 4 MONITORAGGIO SUI COSTI DELLE AUTO DI SERVIZIO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PARCO AUTO CENSITO AL 22 Tabella

Dettagli

GLI IMPORTI DEL DIRITTO ANNUALE PER L ANNO 2014

GLI IMPORTI DEL DIRITTO ANNUALE PER L ANNO 2014 GLI IMPORTI DEL DIRITTO ANNUALE PER L ANNO 2014 1. La misura del diritto annuale per l anno 2014 Per l anno 2014 restano valide le misure del diritto annuale definite per l anno 2013, sia nelle misure

Dettagli

Deliberazione n. 8/2004/C

Deliberazione n. 8/2004/C Deliberazione n. 8/2004/C REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI IN SEZIONE REGIONALE DEL CONTROLLO PER LA TOSCANA nell adunanza del 25 novembre 2004 ***** visti i provvedimenti n. 6, in data 3 gennaio

Dettagli

Saes Getters S.p.A. REGOLAMENTO PER IL VOTO MAGGIORATO

Saes Getters S.p.A. REGOLAMENTO PER IL VOTO MAGGIORATO Saes Getters S.p.A. REGOLAMENTO PER IL VOTO MAGGIORATO SOMMARIO 1. Definizioni 2. Elenco 3. Diritto al voto maggiorato 4. Legittimazione alla richiesta di iscrizione 5. Modalità per richiedere l iscrizione

Dettagli

DICHIARA. 1. che il minore* per il quale richiede l erogazione dell assegno è: Cognome Nome Nat a in data

DICHIARA. 1. che il minore* per il quale richiede l erogazione dell assegno è: Cognome Nome Nat a in data AL COMUNE DI AYMAVILLES (spazio riservato all Ufficio protocollo) DOMANDA PER L EROGAZIONE DELL ASSEGNO POST-NATALE, ai sensi della legge regionale 27.05.1998, n. 44 Iniziative a favore della famiglia

Dettagli

L ASSEGNAZIONE AGEVOLATA DEI BENI AI SOCI Art. 1, commi da 115 a 120, Legge n. 208/2015

L ASSEGNAZIONE AGEVOLATA DEI BENI AI SOCI Art. 1, commi da 115 a 120, Legge n. 208/2015 L ASSEGNAZIONE AGEVOLATA DEI BENI AI SOCI Art. 1, commi da 115 a 120, Legge n. 208/2015 L art. 1, commi da 115 a 120, della L. n. 208/2015 (Finanziaria 2016) ripropone la possibilità di assegnare ai soci,

Dettagli

COMUNICAZIONE (ad efficacia differita)

COMUNICAZIONE (ad efficacia differita) AL COMUNE DI U Sportello Unico per le Attività Produttive 1. Dati impresa Cognome: COMUNICAZIONE (ad efficacia differita) Nome: Codice Fiscale: Data di nascita Cittadinanza Sesso M F Luogo di nascita:

Dettagli

Vezzani&Associati. Studio Tributario e Societario C I R C O L A R E D I S T U D I O N. 5/2007

Vezzani&Associati. Studio Tributario e Societario C I R C O L A R E D I S T U D I O N. 5/2007 Vezzani&Associati Studio Tributario e Societario C I R C O L A R E D I S T U D I O N. 5/2007 A: Da: C/a: Pagine: 5 Fax: Data: 28 Febbraio 2007 N O V I T À I N M A T E R I A D I T A S S A Z I O N E D I

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ALBO PRETORIO ON LINE

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ALBO PRETORIO ON LINE COMUNE DI CERSOSIMO (Provincia di Potenza) 1 REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ALBO PRETORIO ON LINE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 03 del 30.04.2012 2 SOMMARIO Art. 1

Dettagli