Quaderni di Statistica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Quaderni di Statistica"

Transcript

1 Città di Palermo Ripartizione Statistica e Censimenti Sistema Statistico Nazionale Girolamo D Anneo: Mortalità e cause di morte a Palermo nel 1998 Quaderni di Statistica N 1/2000

2 INTRODUZIONE...3 PARTE I: LA MORTALITÀ LA MORTALITÀ A PALERMO NEL LA MORTALITÀ PER CLASSI DI ETÀ...7 PARTE II: LE CAUSE DI MORTE LE CAUSE DI MORTE LE CAUSE DI MORTE A PALERMO NEL LE CAUSE DI MORTE PER FASCE DI ETÀ I neonati (classe di età compresa fra 0 e 1 anno) I ragazzi (classe di età 1-14 anni) I giovani (classe di età anni) Gli adulti I (classe di età anni) Gli adulti II (classe di età anni) Gli anziani (classe di età 65 anni e oltre)...39 CONCLUSIONI...43 TAVOLE STATISTICHE...45 APPENDICE: NOTA STATISTICA E METODOLOGICA LA RILEVAZIONE DELLE CAUSE DI MORTE TASSI GENERICI E SPECIFICI DI MORTALITÀ CLASSIFICAZIONE DELLE MALATTIE, TRAUMATISMI E CAUSE DI MORTE IX REVISIONE I MODELLI DI RILEVAZIONE DELLE CAUSE DI MORTE ISTAT...56 BIBLIOGRAFIA

3 Introduzione I n questo lavoro viene proposta un analisi del fenomeno della mortalità e delle cause di morte a Palermo. Il lavoro è diviso in due parti. Nella prima parte viene proposta un analisi della mortalità, che ha determinato, nel corso del 1998, il decesso di persone residenti a Palermo. Il lavoro prende in considerazione, quali variabili esplicative del fenomeno, il sesso e l età. In particolare, vengono analizzate le differenti incidenze della mortalità e per i due sessi e per diverse fasce di età. Nella seconda parte l analisi si sposta sulle cause che hanno determinato i decessi registrati a Palermo, secondo la classificazione internazionale delle malattie, dei traumatismi e delle cause di morte definita dall Organizzazione Mondiale della Sanità (IX Revisione 1975). Anche in questo caso viene svolto un lavoro di analisi differenziato per sesso e per età, in modo da poter evidenziare, per ciascuno dei due sessi e per le diverse fasce di età, quali sono le cause che determinano il maggior numero di morti In appendice è riportata una nota statistica e metodologica che illustra i criteri di rilevazione delle cause di morte e le modalità di calcolo di alcuni indicatori demografici sulla mortalità. Sempre in appendice, vengono riportati i modelli di rilevazione dei decessi adottati dall Istat e la classificazione Istat delle cause di morte utilizzata nel presente lavoro. I dati utilizzati in questo lavoro sono frutto di rielaborazioni delle informazioni pubblicate dalla Ripartizione Statistica e Censimenti del Comune di Palermo sull annuario di statistica Panormus, edizioni 1997 e

4 Parte I: LA MORTALITÀ 4

5 1. La mortalità a Palermo nel 1998 N el 1998 si sono registrati decessi di persone residenti a Palermo, di cui avvenuti all interno del territorio comunale, e 342 avvenuti in altri comuni. Questo valore, oltre ad indicare una diminuzione rispetto al 1997 di 121 unità (-2%), conferma anche per il 1998 la sostanziale stabilità intorno a quota che il numero di decessi di persone residenti a Palermo fa registrare dall ormai lontano 1987 (cfr. grafico 1) Grafico 1: Morti residenti dal 1987 al 1998 Scindendo il dato per sesso, il numero di morti di sesso maschile è pari a 2.990, mentre i morti di sesso femminile ammontano a (cfr. grafico 2). Femmine 49,8% Maschi 50,2% Grafico 2: Morti residenti nel 1998 per sesso 5

6 Il tasso di mortalità generico 1 (riferito cioè all intera popolazione, senza alcuna distinzione in classi di età) è risultato, nel 1998, pari a 8,66. Tale risultato, che pone Palermo fra le città italiane con il tasso di mortalità più basso, è pari a 9,00 per gli uomini e a 8,34 per le donne (cfr. grafico 3). 9,2 9,0 9,00 8,8 8,66 8,6 8,4 8,34 8,2 8,0 M F T Grafico 3: Tasso di mortalità generico maschile, femminile e complessivo nel Tasso di mortalità generico per l anno t: n di decessi registrati nell anno t diviso l ammontare medio della popolazione nell anno t, per Per maggiori approfondimenti, si veda la nota statistica e metodologica in appendice. 6

7 2. La mortalità per classi di età P alermo, abbiamo visto, è caratterizzata da un numero di morti residenti sostanzialmente stabile nel tempo, e da un tasso di mortalità non elevato se raffrontato a quello di altre realtà territoriali. Può risultare senz altro interessante, al fine di approfondire la conoscenza del fenomeno della mortalità a Palermo, estendere l analisi a ben specificate classi di età, in modo da vedere come varia l incidenza della mortalità al crescere dell età. Le classi di età utilizzate nel presente lavoro sono state scelte con l obiettivo di cogliere analogie fra età ritenute assimilabili dal punto di vista dell incidenza delle diverse cause di morte: 0: neonati 1 14: ragazzi 15 34: giovani 35 54: adulti I 55 64: adulti II 65 e oltre: anziani. L analisi dei dati relativi ai decessi nelle singole classi di età conferma una forte incidenza della mortalità infantile, che colpisce il più delle volte senza una causa ben definita i neonati nel primo anno di vita, con una elevata concentrazione nella prima settimana e nel primo mese. Nel 1998 si sono infatti registrati 50 morti di età compresa fra 0 e 1 anno. Di questi, ben 35 erano maschi, e i rimanenti 15 femmine (cfr. grafico 4). Femmine 30,0% Maschi 70,0% Grafico 4: Morti residenti nel 1998 di età compresa fra 0 e 1 anno per sesso Il tasso di mortalità specifico relativo a questa classe di età (tasso di mortalità infantile 2 ), di conseguenza, è risultato molto elevato, soprattutto per il sesso maschile: 8,77. Pari a meno della metà, 4,02, il corrispondente tasso femminile, e pari a 6,48 il tasso riferito a entrambi i sessi (cfr. grafico 5). 2 Il tasso di mortalità infantile, a differenza degli altri tassi di mortalità specifici, si calcola ponendo a numeratore il numero di decessi infantili (morti fra 0 e 1 anno), e a denominatore il numero di nati vivi. 7

8 9 8, , ,02 3 M F T Grafico 5: Tasso di mortalità maschile, femminile e complessivo nel 1998 nella classe di età compresa fra 0 e 1 anno (neonati) Nella classe di età immediatamente successiva, quella che abbiamo battezzato dei ragazzi, il numero di morti si riduce drasticamente, per fermarsi a quota 22. Di questi, 9 sono di sesso maschile e 13 di sesso femminile (cfr. grafico 6). Un numero di morti molto basso, e una popolazione di riferimento pari complessivamente a poco più di 131 mila unità fanno sì che i tassi di mortalità specifici riferiti a questa classe di età risultino estremamente ridotti: 0,13 il tasso maschile, 0,20 quello femminile e 0,17 quello complessivo (cfr. grafico 7). Maschi 40,9% Femmine 59,1% Grafico 6: Morti residenti nel 1998 di età compresa fra 1 e 14 anni per sesso 8

9 0,25 0,20 0,20 0,17 0,15 0,13 0,10 0,05 - M F T Grafico 7: Tasso di mortalità maschile, femminile e complessivo nel 1998 nella classe di età 1-14 (ragazzi) La mortalità si mantiene a livelli bassi anche fra i giovani (classe di età anni). Il numero di morti è infatti pari a 116, ovvero l 1,9% del totale a fronte di un numero di residenti nella classe pari al 31%; dei 116 morti, ben 87 sono di sesso maschile, mentre soltanto 29 di sesso femminile (cfr. grafico 8). Femmine 25,0% Maschi 75,0% Grafico 8: Morti residenti nel 1998 di età compresa fra 15 e 34 anni per sesso Il tasso di mortalità è pari a 0,56, risultante di uno 0,82 maschile e di uno 0,28 femminile (cfr. grafico 9). 9

10 0,9 0,8 0,82 0,7 0,6 0,56 0,5 0,4 0,3 0,28 0,2 0,1 - M F T Grafico 9: Tasso di mortalità maschile, femminile e complessivo nel 1998 nella classe di età (giovani) Come era naturale attendersi, al crescere dell età cresce anche l incidenza della mortalità. E così, nella prima delle due classi di età adulte, quella che va dai 35 ai 54 anni, si sono registrati 410 decessi, pari al 6,9% del totale; di questi, 257 erano maschi e 153 femmine (cfr. grafico 10). I tassi di mortalità specifici della classe anni sono: 2,94 per il sesso maschile, 1,64 per il sesso femminile, e 2,27 in totale (cfr. grafico 11). Femmine 37,3% Maschi 62,7% Grafico 10: Morti residenti nel 1998 di età compresa fra 35 e 54 anni per sesso 10

11 3,5 3,0 2,94 2,5 2,27 2,0 1,64 1,5 1,0 0,5 - M F T Grafico 11: Tasso di mortalità maschile, femminile e complessivo nel 1998 nella classe di età (adulti I) La situazione si fa ancora più pesante nella seconda classe di età adulta (55-64 anni): in un intervallo di soli dieci anni (contro i venti delle due classi precedenti), il numero di morti è pari a 639 (10,7% del totale). E sempre elevato lo squilibrio nei due sessi: a fronte di 412 decessi di sesso maschile, quelli di sesso femminile sono 227 (cfr. grafico 12). Femmine 35,5% Maschi 64,5% Grafico 12: Morti residenti nel 1998 di età compresa fra 55 e 64 anni per sesso I tassi di mortalità specifici di questa classe di età superano i tassi di mortalità infantile, e si assestano a 12,99 per il sesso maschile, 6,04 per il sesso femminile, e 9,22 in totale (cfr. grafico 13). 11

12 14 12, , , M F T Grafico 13: Tasso di mortalità maschile, femminile e complessivo nel 1998 nella classe di età (adulti II) Ma è nell ultima classe di età che si concentra gran parte della mortalità: a fronte di una popolazione di età superiore a 64 anni pari al 13% del totale ( unità), i decessi di ultrasessantaquattrenni (4.716) rappresentano quasi l 80% del totale dei decessi! Fra gli anziani, sono le donne a far registrare il maggior numero di decessi (2.526 contro degli uomini cfr. grafico 14), ma questo si spiega con la maggiore consistenza numerica delle donne: residenti di sesso femminile contro di sesso maschile. Il tasso di mortalità specifico degli anziani raggiunge, con una crescita esponenziale rispetto alle classi precedenti, il 52,63, valore intermedio fra il 62,23 degli anziani di sesso maschile e il 46,42 degli anziani di sesso femminile (cfr. grafico 15). Maschi 46,4% Femmine 53,6% Grafico 14: Morti residenti nel 1998 di 65 e più anni per sesso 12

13 65 62, , , M F T Grafico 15: Tasso di mortalità maschile, femminile e complessivo nel 1998 nella classe di età 65 anni e oltre (anziani) Nei grafici 16 e 17 abbiamo rappresentato la scomposizione dei decessi per classi di età, da cui si può ben vedere quanto anticipato nelle pagine precedenti, ovvero la forte concentrazione dei decessi nelle classi di età più elevate, e in particolare fra gli anziani e oltre Grafico 16: Decessi per classi di età. Numero 13

14 0 0,8% ,4% ,9% ,9% ,7% 65 e oltre 79,2% Grafico 17: Decessi per classi di età. Composizione percentuale Nel grafico 18, invece, abbiamo rappresentato l andamento dei tassi specifici di mortalità al crescere dell età per i due sessi. Per questo grafico, abbiamo utilizzato un numero maggiore di classi di età, ottenuto considerando intervalli più piccoli, al fine di avere una rappresentazione quanto più precisa possibile della variazione dei tassi al crescere dell età. Come si può ben vedere, gli elevati tassi di mortalità delle classi anziane schiacciano, fino a renderli quasi illeggibili, i valori delle classi precedenti e oltre Grafico 18: Tassi di mortalità specifici per classi di età M F Al fine di aumentare la leggibilità del grafico, abbiamo allora provato ad effettuare una trasformazione logaritmica dell'asse delle ascisse. Come si può vedere nel grafico 19, tale trasformazione si è dimostrata molto efficace, avendo linearizzato l andamento dei tassi specifici di mortalità per i due sessi (con l eccezione del tasso di mortalità infantile). 14

15 1.000,00 100,00 10,00 1, e oltre 0,10 0,01 M F Grafico 19: Tassi di mortalità specifici per classi di età. Trasformazione logaritmica Dall analisi del grafico 19 abbiamo la conferma a quanto già notato nelle pagine precedenti: i tassi di mortalità specifici riferiti al sesso maschile sono, con la sola eccezione della classe di età 1-4 anni, sempre più elevati dei corrispondenti tassi femminili. Situazione quest ultima nota in demografia come supermortalità maschile, le cui cause sono largamente inspiegate. Le spiegazioni attualmente maggiormente avvalorate sono di tipo biologico, rafforzate dal fatto che la supermortalità maschile è venuta alla luce con la diminuzione delle cause di morte legate a malattie infettive, che colpivano indiscriminatamente i due sessi, e con il prevalere di malattie quali tumori, malattie cardiovascolari etc., legate al processo di senescenza del corpo umano 3. 3 Per maggiori approfondimenti, si veda Livi Bacci (1999), pagg. 162 e seguenti. 15

16 Parte II: LE CAUSE DI MORTE 16

17 1. Le cause di morte D opo aver descritto, nella prima parte, l andamento della mortalità delle persone residenti a Palermo nel 1998 nel suo complesso e in specifiche classi di età, in questa seconda parte prenderemo in esame le cause che hanno determinato i decessi, seguendo la Classificazione Internazionale delle Malattie (CIM) dell Organizzazione Mondiale della Sanità. In particolare, abbiamo adottato la classificazione B abbreviata Istat per le cause di morte, derivata dalla «lista di base» per l intavolazione dei dati della classificazione internazionale delle malattie, IX revisione 1975, delle cause di morte 4, in cui i decessi sono stati classificati in 18 settori (che di seguito chiameremo gruppi di cause di morte) e in 85 cause di morte. Come abbiamo visto nella prima parte, nel 1998 si sono verificati decessi di persone residenti a Palermo, di cui registrati nel territorio comunale. E sempre nel territorio comunale, si sono registrati anche 879 decessi di persone residenti in altri comuni. Ebbene, è sulla somma dei decessi registrati nel territorio comunale (5.611 residenti non residenti = decessi), che è possibile effettuare un analisi delle cause che hanno determinato la morte. In altri termini, il numero di decessi che viene preso in esame per l analisi delle cause di morte si riferisce alla popolazione presente a Palermo, anziché a quella residente. 4 ISTAT (1984), Classificazione delle malattie, traumatismi e cause di morte, IX revisione, 1975, Metodi e norme, serie C, n 10. Per maggiori approfondimenti, si veda la nota statistica e metodologica riportata in appendice. 17

18 2. Le cause di morte a Palermo nel 1998 I l gruppo di cause di morte che nel 1998 ha determinato a Palermo il maggior numero di decessi è stato quello relativo alle malattie del sistema circolatorio, con casi, pari al 37,6% del totale dei decessi. Questo significa che, su 10 decessi, quasi 4 sono attribuibili a malattie del sistema circolatorio. Scindendo il dato per i due sessi, fra gli uomini i decessi per malattie del sistema circolatorio sono 1.152, pari al 35,2% del totale, mentre fra le donne ammontano a 1.287, pari a ben il 40% del totale. Il secondo gruppo di cause di morte in ordine di incidenza sul totale è quello dei tumori, che nel 1998 hanno determinato la morte di persone presenti a Palermo, pari al 22,8% del totale dei decessi. Di questi, 842 sono di sesso maschile (25,7% del totale), e 638 di sesso femminile (19,8% del totale). Quindi incontriamo due gruppi di cause che hanno determinato quasi lo stesso numero di decessi: malattie dell apparato respiratorio, con 605 decessi, pari al 9,3% del totale, con una prevalenza di maschi, 357 (10,9% del totale) rispetto alle femmine, 248 (7,7% del totale), e disturbi psichici, con 600 decessi (pari al 9,2% del totale), con una forte concentrazione sul sesso femminile: 415 casi (12,9% del totale), contro i 185 (5,6%) del sesso maschile. Seguono, con 422 decessi (6,5% del totale), le malattie dell apparato digerente, che colpiscono di più gli uomini (248 casi, pari al 7,6%) che non le donne (174 casi, pari al 5,4%), e, con 265 decessi (4,1% del totale) le malattie delle ghiandole endocrine, della nutrizione e del metabolismo e disturbi immunitari, che invece colpiscono maggiormente le donne (149 casi, pari al 4,6%) che non gli uomini (116 casi, pari al 3,5%). I gruppi di cause di morte sopra elencati coprono da soli l 89,5% del totale dei decessi, e più precisamente l 88,5% dei decessi di sesso maschile e il 90,5% dei decessi di sesso femminile. Il rimanente 10,5% è determinato dai seguenti gruppi di cause: cause esterne dei traumatismi e degli avvelenamenti con 185 decessi (2,9% del totale) e una forte concentrazione sul sesso maschile: 137 decessi (pari al 4,2% del totale degli uomini deceduti), contro 48 decessi di sesso femminile (1,5% del totale); malattie dell'apparato genitourinario con 132 decessi (2%), quasi equamente suddivisi fra maschi (69 casi, pari al 2,1% del totale) e femmine (63 casi, pari al 2% del totale); malattie del sistema nervoso e degli organi dei sensi con 129 decessi (2%), di cui 58 di sesso maschile (1,8% del totale) e 71 di sesso femminile (2,2% del totale); alcune condizioni morbose di origine perinatale con 77 decessi (1,2%), di cui 39 maschi (1,2%) e 38 femmine (1,2%); sintomi, segni e stati morbosi mal definiti con 57 decessi (0,9%), con una prevalenza del sesso maschile, con 37 casi (1,1%), rispetto al sesso femminile (20 casi, pari allo 0,6%); malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo con 48 decessi (0,7%), fra cui prevalgono le donne con 29 decessi (0,9%), rispetto ai 19 decessi degli uomini (0,6%); malattie del sangue e degli organi ematopoietici con 21 decessi (0,3%), con una forte prevalenza dei decessi di sesso femminile (17, pari allo 0,5%) rispetto a quelli di sesso maschile (4, pari allo 0,1%); malformazioni congenite con 17 decessi (0,3%), di cui 8 di sesso maschile (0,2%) e 9 di sesso femminile (0,3%); malattie infettive e parassitarie con 10 decessi (0,2%), di cui 4 maschi (0,1%) e 6 femmine (0,2%); complicazioni della gravidanza, del parto e del puerperio con 3 decessi (0,05%), ovviamente tutti di sesso femminile, e pari allo 0,1% del totale dei decessi femminili. Nessun decesso è stato determinato, nel corso del 1998, da malattie della pelle e del tessuto sottocutaneo e da traumatismi e avvelenamenti (cfr. grafici 20-24). 18

19 Malattie del sistema circolatorio Tumori Malattie dell' apparato respiratorio Disturbi psichici Malattie dell' apparato digerente Malattie delle ghiandole endocrine, della nutrizione e del metabolismo e disturbi immunitari Altri gruppi di cause Grafico 20: Numero di decessi per gruppi di cause di morte Malattie del sistema circolatorio Tumori Malattie dell' apparato respiratorio Disturbi psichici Malattie dell' apparato digerente Malattie delle ghiandole endocrine, della nutrizione e del metabolismo e disturbi immunitari Altri gruppi di cause Grafico 21: Numero di decessi per gruppi di cause di morte e per sesso M F 19

20 MALATTIE DELLE GHIANDOLE ENDOCRINE, DELLA NUTRIZIONE E DEL METABOLISMO E DISTURBI IMMUNITARI 4,1% MALATTIE DELL' APPARATO DIGERENTE 6,5% ALTRI GRUPPI DI CAUSE 10,5% MALATTIE DEL SISTEMA CIRCOLATORIO 37,6% DISTURBI PSICHICI 9,2% MALATTIE DELL' APPARATO RESPIRATORIO 9,3% TUMORI 22,8% Grafico 22: Distribuzione dei decessi per gruppi di cause di morte MALATTIE DELLE GHIANDOLE ENDOCRINE, DELLA NUTRIZIONE E DEL METABOLISMO E DISTURBI IMMUNITARI 3,5% MALATTIE DELL' APPARATO DIGERENTE 7,6% ALTRI GRUPPI DI CAUSE 11,5% MALATTIE DEL SISTEMA CIRCOLATORIO 35,2% DISTURBI PSICHICI 5,6% MALATTIE DELL' APPARATO RESPIRATORIO 10,9% TUMORI 25,7% Grafico 23: Distribuzione dei decessi per gruppi di cause di morte e sesso Maschi 20

21 MALATTIE DELLE GHIANDOLE ENDOCRINE, DELLA NUTRIZIONE E DEL METABOLISMO E DISTURBI IMMUNITARI 4,6% MALATTIE DELL' APPARATO DIGERENTE 5,4% ALTRI GRUPPI DI CAUSE 9,5% MALATTIE DEL SISTEMA CIRCOLATORIO 40,0% DISTURBI PSICHICI 12,9% MALATTIE DELL' APPARATO RESPIRATORIO 7,7% TUMORI 19,8% Grafico 24: Distribuzione dei decessi per gruppi di cause di morte e sesso Femmine Dall analisi dei grafici 21, 23 e 24 si può ben vedere come l ordine di incidenza dei gruppi di cause di morte sia differente nei due sessi. In particolare, si può notare come nelle donne sia più elevata l incidenza delle malattie del sistema circolatorio e dei disturbi psichici; e come, per converso, negli uomini sia più elevata l incidenza dei tumori, delle malattie dell apparato respiratorio e delle malattie dell apparato digerente. Fra le diverse ipotesi sulle cause delle sopradescritte differenze dell incidenza delle cause di morte fra i due sessi, in demografia si tende a privilegiare quella legata alle differenze comportamentali e alle abitudini di vita consolidate degli uomini e delle donne (fumo, alcool, lavoro, ecc.). La distribuzione dei decessi per gruppi di cause di morte ci consente di calcolare dei tassi di mortalità per causa di morte, dai quali si può desumere l incidenza sulla popolazione di ciascun gruppo di cause di morte. Naturalmente l ordine d importanza è lo stesso sopra analizzato, soltanto che, invece che percentuali sul totale dei decessi, i tassi di mortalità per causa indicano la diffusione di determinate cause di morte ogni abitanti 5 (cfr. tavola 1). 5 Nel calcolo dei tassi di mortalità per causa di morte, è presente una leggera disomogeneità fra il numeratore (il numero di decessi), che è riferito alla popolazione presente, e il denominatore, che si riferisce alla popolazione residente. Per maggiori approfondimenti, si veda la nota statistica e metodologica in appendice. 21

22 Tavola 1: Tassi di mortalità per gruppi di cause di morte (x abitanti) Gruppo M F T Malattie infettive e parassitarie 1,20 1,69 1,45 Tumori 253,34 179,67 215,29 Malattie delle ghiandole endocrine, della nutrizione e del metabolismo 34,90 41,96 38,55 e disturbi immunitari Malattie del sangue e degli organi ematopoietici 1,20 4,79 3,05 Disturbi psichici 55,66 116,87 87,28 Malattie del sistema nervoso e degli organi dei sensi 17,45 19,99 18,76 Malattie del sistema circolatorio 346,61 362,43 354,78 Malattie dell'apparato respiratorio 107,41 69,84 88,01 Malattie dell'apparato digerente 74,62 49,00 61,39 Malattie dell'apparato genitourinario 20,76 17,74 19,20 Complicazioni della gravidanza, del parto e del puerperio - 0,84 0,44 Malattie della pelle e del tessuto sottocutaneo Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo 5,72 8,17 6,98 Malformazioni congenite 2,41 2,53 2,47 Alcune condizioni morbose di origine perinatale 11,73 10,70 11,20 Sintomi, segni e stati morbosi mal definiti 11,13 5,63 8,29 Traumatismi e avvelenamenti Cause esterne dei traumatismi e degli avvelenamenti 41,22 13,52 26,91 Passando dai gruppi alle singole cause di morte, notiamo subito che fra le prime cause vi sono quelle residuali e non ben definite, il cui elevato peso è probabilmente da attribuire a problemi di codifica della specifica causa di morte 6. E infatti, la prima causa in assoluto dei decessi registrati a Palermo nel corso del 1998 è altre malattie del sistema circolatorio, con 948 decessi (14,6% del totale), di cui 377 di sesso maschile (11,5% del totale) e 571 di sesso femminile (17,8% del totale), seguita da altre malattie ischemiche del cuore con 759 decessi (11,7% del totale), di cui 377 maschi (11,5% del totale) e 382 femmine (11,9%); entrambe le cause appartengono, come è facilmente intuibile, al gruppo malattie del sistema circolatorio. Quindi, fra gli uomini, troviamo i tumori maligni della trachea, dei bronchi e dei polmoni, con 263 decessi, pari all 8% del totale, e altre malattie dell apparato respiratorio, con 210 decessi, e infarto miocardio acuto, con 208 decessi, pari entrambe al 6,4% del totale. Fra le donne il numero di decessi per queste tre cause è invece più basso: 58 per i tumori maligni della trachea, dei bronchi e dei polmoni (1,8% del totale), 144 per altre malattie dell apparato respiratorio (4,5% del totale) e 109 per infarto miocardio acuto (3,4% del totale). Nelle donne i tumori maligni della mammella hanno causato 92 decessi, pari al 2,9% del totale, e i tumori maligni dell utero (collo dell utero e altre e non specificate parti dell utero) 56 decessi (1,7% del totale), mentre negli uomini i tumori maligni della prostata hanno causato 65 decessi (2% del totale). Cirrosi e altre malattie croniche del fegato sono state la causa di 314 decessi (4,8% del totale); di questi, 187 (5,7% del totale) erano uomini, e 127 (4% del totale) donne (cfr. grafici 25 e 26). 6 Si veda, in proposito, Istituto Nazionale di Statistica Istituto Superiore di Sanità (1999), La mortalità in Italia nel periodo : evoluzione e geografia, pagg. 419 e seguenti. 22

23 Altre malattie ischemiche del cuore Altre malattie del sistema circolatorio Tumori maligni della trachea, dei bronchi e dei polmoni Altre malattie dell'apparato respiratorio Infarto miocardico acuto Altri tumori maligni Cirrosi e altre malattie croniche del fegato Disturbi psichici Bronchite cronica e non specificata, enfisema ed asma Diabete mellito Grafico 25: Principali cause di morte - Maschi Altre malattie del sistema circolatorio Disturbi psichici Altre malattie ischemiche del cuore Altri tumori maligni Altre malattie dell'apparato respiratorio Diabete mellito Cirrosi e altre malattie croniche del fegato Malattia ipertensiva Infarto miocardico acuto Tumori maligni della mammella della donna Grafico 26: Principali cause di morte - Femmine 23

24 3. Le cause di morte per fasce di età N el capitolo precedente abbiamo analizzato qual è stata l incidenza delle diverse cause di morte sul totale dei decessi registrati a Palermo nel corso del 1998, e abbiamo anche visto le differenze esistenti fra i due sessi. In questo capitolo allarghiamo il campo di analisi introducendo la variabile età, al fine di individuare i gruppi di cause e le singole cause che incidono maggiormente nel determinare i decessi all interno di ciascuna delle classi di età considerate nel presente lavoro, ricordando quanto già precisato nel capitolo precedente, e cioè che il numero dei decessi per causa di morte fa riferimento alla popolazione presente e non a quella residente, e che, pertanto, il totale dei decessi per ciascuna classe di età è diverso da quello, riferito alla popolazione residente, analizzato nella prima parte del lavoro (cfr. tavola 2). Tavola 2: Decessi per sesso riferiti alla popolazione residente e alla popolazione presente Popolazione residente Popolazione presente Classi di età M F T M F T e oltre TOTALE

25 3.1 I neonati (classe di età compresa fra 0 e 1 anno) Fra i neonati, come era naturale attendersi, la maggior parte dei decessi è da attribuirsi ad alcune condizioni morbose di origine perinatale che, con 77 decessi, incidono sul totale per il 74,8%: in altre parole, ogni quattro neonati morti, tre sono deceduti per cause riconducibili a questo gruppo. Fra i due sessi non vi sono grosse differenze: 39 i decessi di sesso maschile (70,9% del totale) e 38 quelli di sesso femminile (79,2%). All interno di questo gruppo, la causa che incide maggiormente è costituita da complicazioni ostetriche interessanti il feto o il neonato, crescita fetale lenta, malnutrizione e immaturità fetale, con 51 decessi (49,5% del totale), di cui 24 maschi (43,6%) e 27 femmine (56,3%). Un altro gruppo di cause con una rilevante incidenza sui decessi dei neonati è costituito dalle malformazioni congenite, che nel 1998 hanno determinato 15 decessi, pari al 14,6% del totale. Di questi, 6 erano di sesso maschile (10,9%), e 9 di sesso femminile (18,8%). Con questi due soli gruppi di cause arriviamo a ben il 97,9% dei decessi di sesso femminile, all 81,8% di quelli di sesso maschile, e all 89,3% del totale (cfr. grafici 27-31) Alcune condizioni morbose di origine perinatale Malformazioni congenite Altri gruppi di cause Grafico 27: Neonati: numero di decessi per gruppi di cause di morte 25

26 Alcune condizioni morbose di origine perinatale Malformazioni congenite Altri gruppi di cause Grafico 28: Neonati: numero di decessi per gruppi di cause di morte e per sesso M F Altri gruppi di cause 10,7% Malformazioni congenite 14,6% Alcune condizioni morbose di origine perinatale 74,8% Grafico 29: Neonati: distribuzione dei decessi per gruppi di cause di morte 26

27 Altri gruppi di cause 18,2% Malformazioni congenite 10,9% Alcune condizioni morbose di origine perinatale 70,9% Grafico 30: Neonati: distribuzione dei decessi per gruppi di cause di morte e sesso Maschi Malformazioni congenite 18,8% Altri gruppi di cause 2,1% Alcune condizioni morbose di origine perinatale 79,2% Grafico 31: Neonati: distribuzione dei decessi per gruppi di cause di morte e sesso Femmine 3.2 I ragazzi (classe di età 1-14 anni) L analisi delle cause di morte per i ragazzi è semplificata dal ridotto numero di decessi registrati nella classe di età 1 14: appena Il primo gruppo di cause di morte è costituito dalle cause esterne dei traumatismi e degli avvelenamenti, con 7 decessi (29,2% del totale dei decessi nella classe di età 1-14 anni). Di questi, ben 6 (42,9% del totale) sono di sesso maschile, e 1 soltanto (10% del totale) di sesso femminile. 7 Questo dato, lo ricordiamo, è riferito alla popolazione presente. Per la popolazione residente, il numero di decessi fra i ragazzi è pari a

28 Quindi seguono le malattie del sistema circolatorio, con 4 decessi (16,7% del totale), equamente ripartiti fra i due sessi, e le malattie dell apparato respiratorio, con 4 decessi tutti di sesso femminile. I tumori hanno fatto registrare 3 decessi (12,5% del totale), tutti di sesso maschile, e pari al 21,4% del totale dei decessi fra i maschi di età 1-14 anni. Due decessi, infine, pari all 8,3% del totale, sono stati causati da malattie dell apparato digerente: uno di sesso maschile e uno di sesso femminile. I gruppi di cause sopradescritti sono responsabili dell 83,3% del totale dei decessi dei ragazzi (85,7% dei maschi e 80% delle femmine) (cfr. grafici 32 36) Cause esterne dei traumatismi e degli avvelenamenti Malattie del sistema circolatorio Malattie dell' apparato respiratorio Tumori Malattie dell' apparato digerente Altri gruppi di cause Grafico 32: Ragazzi: numero di decessi per gruppi di cause di morte Cause esterne dei traumatismi e degli avvelenamenti Malattie del sistema circolatorio 0 Malattie dell' apparato respiratorio 0 Tumori Malattie dell' apparato digerente Altri gruppi di cause M Grafico 33: Ragazzi: numero di decessi per gruppi di cause di morte e per sesso F 28

29 Altri gruppi di cause 16,7% Cause esterne dei traumatismi e degli avvelenamenti 29,2% Malattie dell' apparato digerente 8,3% Tumori 12,5% Malattie del sistema circolatorio 16,7% Malattie dell' apparato respiratorio 16,7% Grafico 34: Ragazzi: distribuzione dei decessi per gruppi di cause di morte Altri gruppi di cause 14,3% Malattie dell' apparato digerente 7,1% Cause esterne dei traumatismi e degli avvelenamenti 42,9% Tumori 21,4% Malattie del sistema circolatorio 14,3% Grafico 35: Ragazzi: distribuzione dei decessi per gruppi di cause di morte e sesso Maschi 29

30 Altri gruppi di cause 20,0% Cause esterne dei traumatismi e degli avvelenamenti 10,0% Malattie del sistema circolatorio 20,0% Malattie dell' apparato digerente 10,0% Malattie dell' apparato respiratorio 40,0% Grafico 36: Ragazzi: distribuzione dei decessi per gruppi di cause di morte e sesso Femmine 3.3 I giovani (classe di età anni) Come fra i ragazzi, anche fra i giovani il gruppo di cause che ha determinato il maggior numero di decessi è costituito dalle cause esterne dei traumatismi e degli avvelenamenti: 51 morti, pari al 34,9% del totale. Di questi, ben 42 (pari al 39,6% del totale) sono di sesso maschile, e 9 (22,5% del totale) di sesso femminile. Il secondo gruppo di cause è costituito dai tumori, che nel 1998 hanno determinato la morte di 28 giovani (19,2% del totale), e in particolare di 18 maschi (17% del totale) e 10 femmine (25% del totale). Seguono le malattie del sistema circolatorio, con 22 decessi (15,1% del totale), di cui 16 maschi (15,1% del totale) e 6 femmine (15% del totale), e sintomi, segni e stati morbosi mal definiti, con 14 decessi (9,6% del totale), quasi esclusivamente di sesso maschile (13, pari al 12,3% del totale). Con questi gruppi di cause di morte, copriamo il 78,8% del totale dei decessi, e più precisamente l 84% dei decessi di sesso maschile e il 65% di quelli di sesso femminile (cfr. grafici 37 41). Approfondendo ulteriormente il livello di analisi, e passando dai gruppi alle singole cause di morte, rileviamo che tra i maschi il numero più elevato di decessi è causato da accidenti stradali da veicolo a motore (16 morti, pari al 15,1% del totale), cui seguono i casi di suicidio e autolesione (14 decessi, pari al 13,2%). Fra i giovani maschi si sono registrati anche 6 morti per Aids, che costituiscono il 5,7% del totale dei decessi. Più in particolare, tutti e 6 i decessi per Aids si sono verificati nella classe di età 25-34: dobbiamo così purtroppo registrare che, con il 9,7% del totale, la sindrome da immunodeficienza acquisita è la prima causa di morte fra i giovani maschi di età compresa fra i 25 e i 34 anni. Anche fra le donne le prime due cause di morte sono accidenti stradali da veicolo a motore e suicidio e autolesione (3 morti, pari al 7,5% del totale, in entrambi i casi). Due le morti per tumore alla mammella (5% del totale), e 2 quelle causate da complicazioni da cause ostetriche dirette e parto normale. Un solo decesso di giovani donne è stato causato dall Aids. 30

31 Cause esterne dei traumatismi e degli avvelenamenti Tumori Malattie del sistema circolatorio Sintomi, segni e stati morbosi mal definiti Altri gruppi di cause Grafico 37: Giovani: numero di decessi per gruppi di cause di morte Cause esterne dei traumatismi e degli avvelenamenti 18 Tumori Malattie del sistema circolatorio 13 1 Sintomi, segni e stati morbosi mal definiti Altri gruppi di cause Grafico 38: Giovani: numero di decessi per gruppi di cause di morte e per sesso M F 31

32 Altri gruppi di cause 21,2% Cause esterne dei traumatismi e degli avvelenamenti 34,9% Sintomi, segni e stati morbosi mal definiti 9,6% Malattie del sistema circolatorio 15,1% Tumori 19,2% Grafico 39: Giovani: distribuzione dei decessi per gruppi di cause di morte Altri gruppi di cause 16,0% Sintomi, segni e stati morbosi mal definiti 12,3% Cause esterne dei traumatismi e degli avvelenamenti 39,6% Malattie del sistema circolatorio 15,1% Tumori 17,0% Grafico 40: Giovani: distribuzione dei decessi per gruppi di cause di morte e sesso Maschi 32

33 Cause esterne dei traumatismi e degli avvelenamenti 22,5% Altri gruppi di cause 35,0% Sintomi, segni e stati morbosi mal definiti 2,5% Malattie del sistema circolatorio 15,0% Tumori 25,0% Grafico 41: Giovani: distribuzione dei decessi per gruppi di cause di morte e sesso Femmine 3.4 Gli adulti I (classe di età anni) Fra gli adulti di età compresa fra i 35 e i 54 anni, il maggior numero di decessi è causato dai tumori: 162 decessi (pari al 34,8% del totale), equamente distribuiti (81 decessi) fra i due sessi, anche se il diverso numero totale di morti fa sì che fra le donne i tumori pesino per il 47,4%, e fra gli uomini per il 27,5%. Quindi, seguono le malattie del sistema circolatorio, con 133 decessi, di cui 88 (29,8% del totale) di sesso maschile, e 45 (26,3%) di sesso femminile. Al terzo posto, ma con un numero di decessi sensibilmente più basso, troviamo le malattie dell apparato digerente: 42 morti, con un peso sul totale pari al 9%. Di questi, i maschi sono 32 (10,8% del totale) e le femmine 10 (5,8%). Infine, fra i gruppi di cause che hanno determinato il maggior numero di decessi, vi sono le cause esterne dei traumatismi e degli avvelenamenti, con 37 morti, pari al 7,9% del totale, di cui 29 di sesso maschile (9,8% del totale) e 8 (4,7%) di sesso femminile. I quattro gruppi di cause sopra elencati sono da soli responsabili dell 80,3% del totale dei decessi, e in particolare del 78% dei decessi di sesso maschile e dell 84,2% di quelli di sesso femminile (cfr. grafici 42 46). Passando dai gruppi alle singole cause di morte, fra gli uomini quella che ha determinato nel 1998 il maggior numero di decessi è costituita dai tumori maligni della trachea, dei bronchi e dei polmoni: 34 morti, pari all 11,5% del totale. Seguono la cirrosi e altre malattie croniche del fegato, con 27 decessi, pari al 9,2% del totale, e l infarto miocardio acuto, con 24 decessi (8,1%). Fra le donne, invece, la prima causa di morte è costituita dai tumori maligni della mammella: 21 decessi, pari al 12,3% del totale. Seguono i tumori maligni della trachea, dei bronchi e dei polmoni con 11 decessi (6,4% del totale), i disturbi circolatori dell encefalo con 10 decessi (5,8%), e l infarto miocardio acuto con 9 decessi (5,3%). 33

34 Tumori Malattie del sistema circolatorio Malattie dell' apparato digerente Cause esterne dei traumatismi e degli avvelenamenti Altri gruppi di cause Grafico 42: Adulti I: numero di decessi per gruppi di cause di morte Tumori Malattie del sistema circolatorio Malattie dell' apparato digerente Cause esterne dei traumatismi e degli avvelenamenti Altri gruppi di cause Grafico 43: Adulti I: numero di decessi per gruppi di cause di morte e per sesso M F 34

35 Altri gruppi di cause 19,7% Tumori 34,8% Cause esterne dei traumatismi e degli avvelenamenti 7,9% Malattie dell' apparato digerente 9,0% Malattie del sistema circolatorio 28,5% Grafico 44: Adulti I: distribuzione dei decessi per gruppi di cause di morte Altri gruppi di cause 22,0% Tumori 27,5% Cause esterne dei traumatismi e degli avvelenamenti 9,8% Malattie dell' apparato digerente 10,8% Malattie del sistema circolatorio 29,8% Grafico 45: Adulti I: distribuzione dei decessi per gruppi di cause di morte e sesso Maschi 35

36 Altri gruppi di cause 15,8% Cause esterne dei traumatismi e degli avvelenamenti 4,7% Malattie dell' apparato digerente 5,8% Tumori 47,4% Malattie del sistema circolatorio 26,3% Grafico 46: Adulti I: distribuzione dei decessi per gruppi di cause di morte e sesso Femmine 3.5 Gli adulti II (classe di età anni) Per la seconda classe di età adulta (55-64 anni), i primi tre gruppi di cause di morte sono gli stessi che per la classe precedente. In particolare, i decessi per tumori sono 251, pari al 35,4% del totale. Di questi, 149 sono di sesso maschile (33,3% del totale) e 102 di sesso femminile (38,9%). I decessi per malattie del sistema circolatorio sono 225, pari al 31,7% del totale, di cui 160 maschi (35,8% del totale) e 65 femmine (24,8%). Le morti per malattie dell apparato digerente sono 67, pari al 9,4% del totale. Fra gli uomini, i decessi per malattie dell apparato digerente sono 44 (9,8%), mentre fra le donne 23 (8,8%). Al quarto posto troviamo le malattie dell apparato respiratorio, con 52 decessi (7,3% del totale), di cui 34 maschi (7,6%) e 18 femmine (6,9%). I quattro gruppi di cause sopra descritti coprono l 83,9% del totale dei decessi della classe di età anni, l 86,6% dei decessi di sesso maschile e il 79,4% di quelli di sesso femminile (cfr. grafici 47 51). Fra le cause di morte, anche nella seconda classe di adulti quella che nel 1998 ha determinato il maggior numero di decessi fra gli uomini è costituita dai tumori maligni della trachea, dei bronchi e dei polmoni: 55 morti, pari al 12,3% del totale. Seguono le malattie ischemiche del cuore con 47 decessi (10,5%), l infarto miocardio acuto con 38 decessi (8,5%) e la cirrosi e altre malattie croniche del fegato con 35 decessi (7,8%). Fra le donne, la prima causa di morte è costituita dalla cirrosi e altre malattie croniche del fegato: 20 decessi, pari al 7,6% del totale. Seguono le malattie ischemiche del cuore con 17 decessi, pari al 6,5% del totale, i tumori maligni della mammella con 16 decessi (6,1%), la nefrite, sindrome nefrosica e nefrosi con 15 decessi (5,7%), e l infarto miocardio acuto con 14 decessi (5,3%). 36

37 Tumori Malattie del sistema circolatorio Malattie dell' apparato digerente Malattie dell' apparato respiratorio Altri gruppi di cause Grafico 47: Adulti II: numero di decessi per gruppi di cause di morte Tumori Malattie del sistema circolatorio Malattie dell' apparato digerente Malattie dell' apparato respiratorio Altri gruppi di cause Grafico 48: Adulti II: numero di decessi per gruppi di cause di morte e per sesso M F 37

38 Altri gruppi di cause 16,1% Malattie dell' apparato respiratorio 7,3% Tumori 35,4% Malattie dell' apparato digerente 9,4% Malattie del sistema circolatorio 31,7% Grafico 49: Adulti II: distribuzione dei decessi per gruppi di cause di morte Altri gruppi di cause 13,4% Malattie dell' apparato respiratorio 7,6% Tumori 33,3% Malattie dell' apparato digerente 9,8% Malattie del sistema circolatorio 35,8% Grafico 50: Adulti II: distribuzione dei decessi per gruppi di cause di morte e sesso Maschi 38

39 Altri gruppi di cause 20,6% Tumori 38,9% Malattie dell' apparato respiratorio 6,9% Malattie dell' apparato digerente 8,8% Malattie del sistema circolatorio 24,8% Grafico 51: Adulti II: distribuzione dei decessi per gruppi di cause di morte e sesso Femmine 3.6 Gli anziani (classe di età 65 anni e oltre) L ultima classe di età, quella degli anziani, da sola ha fatto registrare - come abbiamo già visto oltre i tre quarti del totale dei decessi: è quindi naturale attendersi che il numero di morti per le varie cause di morte sia sensibilmente più elevato rispetto a quelli analizzati per le altre classi di età. Il gruppo di cause che ha determinato il maggior numero di decessi fra gli anziani è costituito dalle malattie del sistema circolatorio, con ben morti, pari al 40,7% del totale. Di questi, 884 sono di sesso maschile (37,5%) e di sesso femminile (43,6% del totale). Al secondo posto, ma con un numero di decessi pari a circa la metà, i tumori; morti, pari al 20,5% del totale, ci cui 590 maschi (25%) e 445 femmine (16,6%). Seguono i disturbi psichici, che hanno causato la morte di 174 uomini (7,4%) e di ben 405 donne (15,1%), per un totale di 579 decessi, pari all 11,5% del totale. Il 10,2% dei decessi, pari a 516, è stato invece causato dalle malattie dell apparato respiratorio; in particolare, 297 sono i decessi di sesso maschile (12,6%), e 219 quelli di sesso femminile (8,2%). I quattro gruppi di cause sopra analizzati hanno determinato da soli l 83% del totale dei decessi, l 82,5% dei decessi di sesso maschile e l 83,4% di quelli di sesso femminile (cfr. grafici 52 56). Passando alle singole cause di morte, fra gli anziani di sesso maschile quella che ha determinato il maggior numero di morti è costituita dalle malattie ischemiche del cuore, con 303 decessi, pari al 12,8% del totale. Seguono i tumori maligni della trachea, dei bronchi e dei polmoni con 173 decessi (7,3%), l infarto miocardico acuto con 141 decessi (6%), e la cirrosi e altre malattie croniche del fegato con 124 decessi (5,3%). Anche fra le donne, non considerando i disturbi psichici, che nella classificazione adottata non vengono suddivisi fra le varie patologie, la prima causa di morte è costituita dalle malattie ischemiche del cuore, con 356 decessi, pari al 13,3% del totale. Seguono il diabete mellito con 134 decessi (5%), l ipertensione con 104 decessi (3,9%) e la cirrosi e altre malattie croniche del fegato con 100 decessi (3,7%). 39

40 Malattie del sistema circolatorio Tumori Disturbi psichici Malattie dell' apparato respiratorio Altri gruppi di cause Grafico 52: Anziani: numero di decessi per gruppi di cause di morte Malattie del sistema circolatorio Tumori Disturbi psichici Malattie dell' apparato respiratorio Altri gruppi di cause Grafico 53: Anziani: numero di decessi per gruppi di cause di morte e per sesso M F 40

41 Altri gruppi di cause 17,0% Malattie dell' apparato respiratorio 10,2% Malattie del sistema circolatorio 40,7% Disturbi psichici 11,5% Tumori 20,5% Grafico 54: Anziani: distribuzione dei decessi per gruppi di cause di morte Altri gruppi di cause 17,5% Malattie del sistema circolatorio 37,5% Malattie dell' apparato respiratorio 12,6% Disturbi psichici 7,4% Tumori 25,0% Grafico 55: Anziani: distribuzione dei decessi per gruppi di cause di morte e sesso Maschi 41

42 Altri gruppi di cause 16,6% Malattie dell' apparato respiratorio 8,2% Malattie del sistema circolatorio 43,6% Disturbi psichici 15,1% Tumori 16,6% Grafico 56: Anziani: distribuzione dei decessi per gruppi di cause di morte e sesso Femmine 42

43 Conclusioni A conclusione dell'analisi della mortalità e delle cause di morte condotta nelle pagine precedenti, riteniamo utile sottolineare alcuni dei principali aspetti emersi: una elevata mortalità infantile, che colpisce cioè i neonati nel primo anno di età; una mortalità maschile più elevata di quella femminile, fenomeno noto come "supermortalità maschile"; una elevata concentrazione dei decessi nelle fasce di età più elevate (quasi l'80% dei morti sono di età superiore ai 64 anni); una elevata incidenza di decessi causati da malattie del sistema circolatorio (37,6% del totale dei decessi), da tumori (22,8% del totale), e da malattie dell'apparato respiratorio (9,3% del totale); Una elevata incidenza, fra gli uomini, dei tumori ai polmoni; Una elevata incidenza, fra le donne adulte, dei tumori al seno. Infine, proponiamo l analisi della tavola 3, che riporta - per ciascuna fascia di età e per i due sessi le prime tre cause che hanno determinato il maggior numero di decessi 8. Risulta evidente, ancora una volta, quanto le cause di morte colpiscano in maniera differenziata gli uomini e le donne, e come - per ogni fascia di età - sia possibile individuare un numero limitato di cause responsabili di una quota rilevante dei decessi. Peraltro, è proprio la diversa incidenza - sensibilmente inferiore per le donne - di alcune cause di morte che contribuisce a spiegare il divario esistente fra il tasso di mortalità maschile e quello femminile. 8 Ad esclusione delle cause residuali, quali ad esempio altri tumori maligni, o non meglio specificate, quali ad esempio disturbi psichici. 43

44 Tavola 3: Prime tre cause di morte per sesso e classi di età M N morti F N morti 0 anni 1. Complicazioni ostetriche interessanti il feto o il neonato, crescita fetale lenta, malnutrizione e immaturità fetale 2. Ipossia intrauterina, asfissia alla nascita e altre condizioni morbose respiratorie 3. Malformazioni congenite del cuore e del sistema circolatorio Complicazioni ostetriche interessanti il feto o il neonato, crescita fetale lenta, malnutrizione e immaturità fetale 2. Malformazioni congenite del cuore e del sistema circolatorio 3. Ipossia intrauterina, asfissia alla nascita e altre condizioni morbose respiratorie anni 1. Accidenti stradali da veicolo a motore 2 1. Sclerosi multipla 1. Polmoniti 1. Ernia e occlusione intestinale anni 1. Accidenti stradali da veicolo a motore 2. Suicidio e autolesione 3. Aids Accidenti stradali da veicolo a motore 1. Suicidio e autolesione 3. Tumori maligni della mammella 3. Tumori maligni del collo dell utero 3. Complicazioni da cause ostetriche dirette e parto normale anni 1. Tumori maligni della trachea, dei bronchi e dei polmoni 2. Cirrosi e altre malattie croniche del fegato 3. Infarto miocardico acuto Tumori maligni della mammella 2. Tumori maligni della trachea, dei bronchi e dei polmoni 3. Disturbi circolatori dell encefalo anni 1. Tumori maligni della trachea, dei bronchi e dei polmoni 2. Malattie ischemiche del cuore 3. Infarto miocardico acuto Cirrosi e altre malattie croniche del fegato 2. Malattie ischemiche del cuore 3. Tumori maligni della mammella e oltre 1. Malattie ischemiche del cuore 2. Tumori maligni della trachea, dei bronchi e dei polmoni 3. Infarto miocardico acuto Malattie ischemiche del cuore 2. Diabete mellito 3. Malattia ipertensiva

45 TAVOLE STATISTICHE 45

46 MORTI PER CAUSE DI MORTE A PALERMO - ANNO 1998 MASCHI Nomenclatura nosologica CAUSE DI MORTE Totale Di cui non Residenti Classi di età e oltre I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIV XV XVI XVII E MALATTIE INFETTIVE E PARASSITARIE Totale TUMORI Totale MALATTIE DELLE GHIANDOLE ENDOCRINE, DELLA NUTRIZIONE E DEL METABOLISMO E DISTURBI IMMUNITARI Totale MALATTIE DEL SANGUE E DEGLI ORGANI EMATOPOIETICI Totale DISTURBI PSICHICI Totale MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO E DEGLI ORGANI DEI SENSI Totale MALATTIE DEL SISTEMA CIRCOLATORIO Totale MALATTIE DELL' APPARATO RESPIRATORIO Totale MALATTIE DELL' APPARATO DIGERENTE Totale MALATTIE DELL' APPARATO GENITOURINARIO Totale COMPLICAZIONI DELLA GRAVIDANZA, DEL PARTO E DEL PUERPERIO Totale MALATTIE DELLA PELLE E DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO Totale MALATTIE DEL SISTEMA OSTEOMUSCOLARE E DEL TESSUTO CONNETTIVO Totale MALFORMAZIONI CONGENITE Totale ALCUNE CONDIZIONI MORBOSE DI ORIGINE PERINATALE Totale SINTOMI, SEGNI E STATI MORBOSI MAL DEFINITI Totale TRAUMATISMI E AVVELENAMENTI Totale CAUSE ESTERNE DEI TRAUMATISMI E DEGLI AVVELENAMENTI Totale TOTALE TOTALE NON RESIDENTI

Valutazione dello stato di salute dei residenti nell area Fraschetta del Comune di Alessandria: studio di mortalità locale ( )

Valutazione dello stato di salute dei residenti nell area Fraschetta del Comune di Alessandria: studio di mortalità locale ( ) Alessandria (AL), 23 Marzo 2017 Presentazione esiti studi epidemiologici in Fraschetta Valutazione dello stato di salute dei residenti nell area Fraschetta del Comune di Alessandria: studio di mortalità

Dettagli

VALUTAZIONE DELLO STATO DI SALUTE DEI RESIDENTI NELL AREA FRASCHETTA DEL COMUNE DI ALESSANDRIA: STUDIO DI MORTALITÀ LOCALE ( )

VALUTAZIONE DELLO STATO DI SALUTE DEI RESIDENTI NELL AREA FRASCHETTA DEL COMUNE DI ALESSANDRIA: STUDIO DI MORTALITÀ LOCALE ( ) VALUTAZIONE DELLO STATO DI SALUTE DEI RESIDENTI NELL AREA FRASCHETTA DEL COMUNE DI ALESSANDRIA: STUDIO DI MORTALITÀ LOCALE (1996-2014) A cura del Coordinamento del Piano Locale di Prevenzione - Funzioni

Dettagli

Convegno Ambiente e Salute: attualità e prospettive di ricerca e di intervento nel territorio di Brindisi

Convegno Ambiente e Salute: attualità e prospettive di ricerca e di intervento nel territorio di Brindisi Convegno Ambiente e Salute: attualità e prospettive di ricerca e di intervento nel territorio di Brindisi Convegno Ambiente e Salute: attualità e prospettive di ricerca e di intervento nel territorio di

Dettagli

2. CONDIZIONI DI SALUTE

2. CONDIZIONI DI SALUTE Popolazione e salute 67 2. CONDIZIONI DI SALUTE Lo stato di salute di una popolazione è difficilmente misurabile e dipende oltre che dall'offerta di servizi, sanitari e non, anche da molteplici altri fattori

Dettagli

0 2 40,2 100,0 206, ,1 70,0 144,2 7 10

0 2 40,2 100,0 206, ,1 70,0 144,2 7 10 2012-14 NELLA ASL DI SANLURI: SHORT LIST CON STIME DEGLI SMR E LORO LC PER GENERE (POPOLAZIONE STANDARD ITALIA 2012) Malattie infettive e parassitarie (A00-B99) 2012-14 ATTESI 2012-14 ATTESI 2012-14 ATTESI

Dettagli

Mortalità e prevalenza delle patologie cardiovascolari e respiratorie nel comune di Lumezzane - Gennaio

Mortalità e prevalenza delle patologie cardiovascolari e respiratorie nel comune di Lumezzane - Gennaio Mortalità e prevalenza delle patologie cardiovascolari e respiratorie nel comune di Lumezzane - Gennaio 2013 - A cura dell Osservatorio Epidemiologico, ASL di Brescia SOMMARIO 1. INTRODUZIONE 2. METODI

Dettagli

Area di Gela Analisi della mortalità Analisi della morbosità

Area di Gela Analisi della mortalità Analisi della morbosità Area di Gela I risultati delle analisi di mortalità e di morbosità dell area di Gela sono riportati nelle tabelle che seguono (Tabelle 17-18-19-20). Gli SMR e gli SHR sono segnalati quando il q-value (p-value

Dettagli

La salute degli immigrati: un linguaggio comune per parlarne La salute materno-infantile

La salute degli immigrati: un linguaggio comune per parlarne La salute materno-infantile La salute degli immigrati: un linguaggio comune per parlarne La salute materno-infantile Silvia Candela, Unità Epidemiologia Azienda USL Reggio Emilia Silvia Casagrande, Laziosanità Agenzia di Sanità Pubblica

Dettagli

Mortalità in calo, casi di demenza in crescita

Mortalità in calo, casi di demenza in crescita Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale di statistica UST Comunicato stampa Embargo: 02.09.2008, 9:15 14 Salute N. 0352-0808-70 Cause di mortalità 2006 Mortalità in calo, casi di demenza

Dettagli

RISULTATI Area di Augusta-Priolo Analisi della mortalità

RISULTATI Area di Augusta-Priolo Analisi della mortalità RISULTATI Area di Augusta-Priolo I risultati delle analisi di mortalità e di morbosità dell area di Augusta-Priolo sono riportati nelle tabelle che seguono (Tabelle 9-10-11-12). Si noti che gli SMR e gli

Dettagli

Mortalità generale nell ex AS 7 Anno 2007 A. Sutera Sardo, A. Mazzei, P. Mancuso, N. Sirianni,

Mortalità generale nell ex AS 7 Anno 2007 A. Sutera Sardo, A. Mazzei, P. Mancuso, N. Sirianni, Introduzione Mortalità generale nell ex AS 7 Anno 27 A. Sutera Sardo, A. Mazzei, P. Mancuso, N. Sirianni, Servizio Epidemiologia e Statistica Sanitaria Lo studio delle cause di morte che caratterizzano

Dettagli

Comunicato stampa. 14 Salute N. 0352-0903-10. Tassi di mortalità ancora in leggero calo. Cause di morte nel 2007. Embargo: 23.03.

Comunicato stampa. 14 Salute N. 0352-0903-10. Tassi di mortalità ancora in leggero calo. Cause di morte nel 2007. Embargo: 23.03. Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale di statistica UST Comunicato stampa Embargo: 23.03.2009, 9:15 14 Salute N. 0352-0903-10 Cause di morte nel 2007 Tassi di mortalità ancora in leggero

Dettagli

PROGETTO ARS COMUNICATO STAMPA

PROGETTO ARS COMUNICATO STAMPA PROGETTO ARS COMUNICATO STAMPA Il progetto ARS- Arzignano Salute, finanziato dalla Fondazione Città di Arzignano, vede la collaborazione tra Comune di Arzignano, ULSS 5 e SER (Sistema Epidemiologico della

Dettagli

LA SALUTE NELLE AREE GEOTERMICHE TOSCANE

LA SALUTE NELLE AREE GEOTERMICHE TOSCANE LA SALUTE NELLE AREE GEOTERMICHE TOSCANE Daniela Nuvolone*, Francesco Cipriani*, Fabrizio Bianchi** * Agenzia Regionale di Sanità ** Fondazione Toscana Gabriele Monasterio CNR, Pisa daniela.nuvolone@ars.toscana.it

Dettagli

Profilo di Salute della Provincia di Pordenone Anno 2013

Profilo di Salute della Provincia di Pordenone Anno 2013 Profilo di Salute della Provincia di Pordenone Anno 2013 Dicembre 2014 (revisione) Per la realizzazione dei Profili di Comunità distrettuali è stato costituito, presso la Direzione Sanitaria, un gruppo

Dettagli

LA MORTALITA PER CAUSE IN ITALIA NELL ANNO 2000

LA MORTALITA PER CAUSE IN ITALIA NELL ANNO 2000 Siena, marzo 200. LA MORTALITA PER CAUSE IN ITALIA NELL ANNO 2000 Luciano Petrioli Soltanto dagli ultimi anni, l ISTAT pubblica i dati sulla mortalità italiana distinta per cause a poca distanza dalla

Dettagli

I tassi di mortalità in provincia di Piacenza. Rapporti Interni

I tassi di mortalità in provincia di Piacenza. Rapporti Interni Rapporti Interni Amministrazione Provinciale di Piacenza Servizio Pianificazione Territoriale e Ambientale I tassi di mortalità in provincia di Piacenza. R.I. 05/09 Marzo 2009 09_05.odt 1 Questo rapporto

Dettagli

Informazioni Statistiche N 1/2014

Informazioni Statistiche N 1/2014 Città di Palermo Ufficio Statistica 15 Censimento generale della popolazione Primi risultati definitivi per Girolamo D Anneo Informazioni Statistiche N 1/2014 FEBBRAIO 2014 Sindaco: Segretario Generale:

Dettagli

appendice A :30 Pagina 29 ƒ APPENDICE A

appendice A :30 Pagina 29 ƒ APPENDICE A appendice A 18-05-2005 14:30 Pagina 29 ƒ APPENDICE A Rappresentazioni cartografiche dell Italia per Capoluoghi di Provincia: la mortalità evitabile per causa nel periodo 1996-2000 con il periodo 1989-1993

Dettagli

Sede legale ARPA PUGLIA

Sede legale ARPA PUGLIA Sede legale ARPA PUGLIA Corso Trieste 27, 70126 Bari Agenzia regionale per la prevenzione Tel. 080 5460111 Fax 080 5460150 e la protezione dell ambiente www.arpa.puglia.it C.F. e P.IVA. 05830420724 Direzione

Dettagli

ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA

ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA SISTEMA STATISTICO NAZIONALE ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA Sanità e previdenza Cause di morte Anno 2000 2004 Annuari SISTEMA STATISTICO NAZIONALE ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA Cause di morte Anno

Dettagli

OGGETTO: Analisi dei dati di mortalità per causa nella popolazione residente nel quartiere S. Polo Brescia nel periodo

OGGETTO: Analisi dei dati di mortalità per causa nella popolazione residente nel quartiere S. Polo Brescia nel periodo OGGETTO: Analisi dei dati di mortalità per causa nella popolazione residente nel quartiere S. Polo Brescia nel periodo 2004-2008 METODI Nella presente relazione viene analizzata la mortalità per grandi

Dettagli

ALLEGATO 12.2 - COMPONENTE SALUTE PUBBLICA

ALLEGATO 12.2 - COMPONENTE SALUTE PUBBLICA ALLEGATO 12.2 - COMPONENTE SALUTE PUBBLICA Atlante della mortalità in Provincia di Torino, 2005 Allegato 12.2 Componente salute pubblica Pagina 2 di 33 per i comuni dell area vasta relativa ai tre siti

Dettagli

sanità Avvertenze Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) interruzioni volontarie di gravidanza malattie infettive

sanità Avvertenze Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) interruzioni volontarie di gravidanza malattie infettive capitolo 3 sanità Avvertenze Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) E l unità territoriale preposta all erogazione dei servizi sanitari ai cittadini. Le A.S.L. presenti sul territorio del comune di Roma sono

Dettagli

Valutazione del nato morto e compilazione della relativa sezione del Certificato di assistenza al parto

Valutazione del nato morto e compilazione della relativa sezione del Certificato di assistenza al parto Valutazione del nato morto e compilazione della relativa sezione del Certificato di assistenza al parto Il CedAP e la classificazione delle malattie ICD9CM aggiornamento 2002 Cristiano Visser Bologna,

Dettagli

Fig. 1 Tassi di natalità in serie storica dei due distretti della provincia di Rimini. Fonte: Rem

Fig. 1 Tassi di natalità in serie storica dei due distretti della provincia di Rimini. Fonte: Rem 4.NATALITA, MORTALITA, SPERANZA DI VITA 4.1 LA NATALITÀ Il tasso di natalità, in caduta libera dagli anni 70 (del secolo scorso) ha raggiunto il valore più basso alla fine degli anni 80 (7,6 nati per mille

Dettagli

Profili di salute dei comuni di Arezzo, Civitella in Val di Chiana e Monte S. Savino

Profili di salute dei comuni di Arezzo, Civitella in Val di Chiana e Monte S. Savino Progetto Regione Toscana Studio di popolazione nei Comuni di Civitella della Chiana ed Arezzo in relazione all esposizione a fattori di inquinamento ambientale ATTIVITA ARS Profili di salute dei comuni

Dettagli

I dati correnti: mortalità e ospedalizzazione Giada Minelli, Valerio Manno. 21 giugno 2016 Istituto Superiore di Sanità Aula Pocchiari

I dati correnti: mortalità e ospedalizzazione Giada Minelli, Valerio Manno. 21 giugno 2016 Istituto Superiore di Sanità Aula Pocchiari I dati correnti: mortalità e ospedalizzazione Giada Minelli, Valerio Manno 21 giugno 2016 Istituto Superiore di Sanità Aula Pocchiari CONTESTO DEMOGRAFICO Fonte dei dati Popolazioni Per il calcolo degli

Dettagli

Indicatori di salute nell area estrattiva del comune di Arezzo

Indicatori di salute nell area estrattiva del comune di Arezzo Progetto Regione Toscana Studio di popolazione nei Comuni di Civitella della Chiana ed Arezzo in relazione all esposizione a fattori di inquinamento ambientale Indicatori di salute nell area estrattiva

Dettagli

RAPPORTO EPIDEMIOLOGICO SULLA MORTALITA NELL A.T.S. DELL INSUBRIA - ANNO 2015

RAPPORTO EPIDEMIOLOGICO SULLA MORTALITA NELL A.T.S. DELL INSUBRIA - ANNO 2015 RAPPORTO EPIDEMIOLOGICO SULLA MORTALITA NELL A.T.S. DELL INSUBRIA - ANNO 2015 A cura di: Direzione Generale - U.O.C. Osservatorio Epidemiologico Sede territoriale di Varese Direzione Generale - U.O.C.

Dettagli

LA MORTALITÀ PER CAUSA NELLE AZIENDE ULSS DEL VENETO,

LA MORTALITÀ PER CAUSA NELLE AZIENDE ULSS DEL VENETO, LA MORTALITÀ PER CAUSA ELLE AZIEDE ULSS DEL VEETO, PERIODO 2007-2009 A cura del Sistema Epidemiologico Regionale-SER Direzione Controlli e Governo SSR LA MORTALITA PER CAUSA ELLE AZIEDE ULSS DEL VEETO,

Dettagli

Analisi della morbosità

Analisi della morbosità Area di Milazzo I risultati delle analisi di mortalità e di morbosità dell area di Milazzo sono riportati nelle tabelle che seguono (Tabelle 21-22-23-24). Gli SMR e gli SHR sono segnalati quando il q-value

Dettagli

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ULSS 13 - Mirano MORTALITÀ PER CAUSA NELL ULSS 13 REGIONE VENETO

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ULSS 13 - Mirano MORTALITÀ PER CAUSA NELL ULSS 13 REGIONE VENETO DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ULSS 13 - Mirano MORTALITÀ PER CAUSA NELL ULSS 13 REGIONE VENETO 2010-2011 http:// www.ulss13mirano.ven.it A cura di : Damiano Dalla Costa, Antonella Dal Pra, Silvia Milani,

Dettagli

Differenze di genere in salute

Differenze di genere in salute Differenze di genere in salute dati provinciali Aldo De Togni, Paolo Pasetti Differenze biologiche e funzionali un approccio di genere non è un approccio per sesso Il genere è una costruzione sociale sesso

Dettagli

CAPITOLO 4 VALUTAZIONE DEI TASSI DI MORTALITA NEI RESIDENTI NELLA ASL RM/A

CAPITOLO 4 VALUTAZIONE DEI TASSI DI MORTALITA NEI RESIDENTI NELLA ASL RM/A CAPITOLO 4 VALUTAZIONE DEI TASSI DI MORTALITA NEI RESIDENTI NELLA ASL RM/A CAP. 5 VALUTAZIONE DEI TASSI DI MORTALITA NEI RESIDENTI NELLA ASL RM/A 4.1 TASSI DI MORTALITA Per lo studio della frequenza delle

Dettagli

Profili di salute dei comuni di Arezzo, Civitella in Val di Chiana e Monte S. Savino

Profili di salute dei comuni di Arezzo, Civitella in Val di Chiana e Monte S. Savino Progetto Regione Toscana Studio di popolazione nei Comuni di Civitella della Chiana ed Arezzo in relazione all esposizione a fattori di inquinamento ambientale ATTIVITA ARS Profili di salute dei comuni

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Basilicata. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Basilicata. Analisi della numerosità delle malattie professionali Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Basilicata Analisi della numerosità delle malattie professionali Dati rilevati al 31 dicembre 2015 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni

Dettagli

ARPA PUGLIA - Unica AOO Protocollo del 24/02/ SRFI

ARPA PUGLIA - Unica AOO Protocollo del 24/02/ SRFI ARPA PUGLIA - Unica AOO - 0032 - Protocollo 0009832 del 24/02/2011 - SRFI ARPA PUGLIA - Unica AOO - 0032 - Protocollo 0009832 del 24/02/2011 - SRFI ARPA PUGLIA - Unica AOO - 0032 - Protocollo 0009832 del

Dettagli

Cause di morte. Anno 1999 Istat - Collana Annuari, ed. 2002

Cause di morte. Anno 1999 Istat - Collana Annuari, ed. 2002 Cause di morte. Anno 1999 Istat - Collana Annuari, ed. 2002 Principali indicatori delle tendenze recenti della mortalità,dati di mortalità riassuntivi e confronti con gli anni precedenti (anni 1994-1999).

Dettagli

VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI ANAGNI

VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI ANAGNI Roma, 20 aprile 2010 VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI ANAGNI Obiettivo Valutare le condizioni di salute della popolazione residente nel comune

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Valle d'aosta. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Valle d'aosta. Analisi della numerosità delle malattie professionali Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Valle d'aosta Analisi della numerosità delle malattie professionali Dati rilevati al 30 giugno 2017 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni

Dettagli

Comune di Siracusa (Area di Augusta-Priolo) Analisi della mortalità Analisi della morbosità

Comune di Siracusa (Area di Augusta-Priolo) Analisi della mortalità Analisi della morbosità Comune di Siracusa (Area di Augusta-Priolo) I risultati delle analisi di mortalità e di morbosità per il comune di Siracusa (area di Augusta-Priolo) sono riportati nelle tabelle che seguono (Tabelle 13-14-15-16).

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Liguria. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Liguria. Analisi della numerosità delle malattie professionali Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Liguria Analisi della numerosità delle malattie professionali Dati rilevati al 31 dicembre 2016 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle

Dettagli

Natalia Buzzi. ERA 2008: le schede di dimissione ospedaliera per USL come strumento di posizionamento comparativo. ISS - Roma, 17-11-2008

Natalia Buzzi. ERA 2008: le schede di dimissione ospedaliera per USL come strumento di posizionamento comparativo. ISS - Roma, 17-11-2008 ERA Epidemiologia e Ricerca Applicata Presentazione dell Atlante 2008 Giornata di Studio Roma, 17.11.08 ERA 2008: le schede di dimissione ospedaliera per USL come strumento di posizionamento comparativo

Dettagli

Rapporto sulla mortalità ASL NAPOLI 3 SUD. Periodo

Rapporto sulla mortalità ASL NAPOLI 3 SUD. Periodo Rapporto sulla mortalità ASL NAPOLI 3 SUD Periodo 1982-2010 Uno strumento per la valutazione dello stato di salute della popolazione e per la programmazione sanitaria Servizio Epidemiologia e Prevenzione

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Sicilia. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Sicilia. Analisi della numerosità delle malattie professionali Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Sicilia Analisi della numerosità delle malattie professionali Dati rilevati al 31 dicembre 2016 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle

Dettagli

Mortalità. Tab.1 Tasso standardizzato* (x ) di mortalità generale, per Regioni. Anno 1994

Mortalità. Tab.1 Tasso standardizzato* (x ) di mortalità generale, per Regioni. Anno 1994 Mortalità La riduzione della mortalità è un fenomeno ampiamente generalizzato su tutto il territorio regionale e nazionale. Il tasso standardizzato (sulla popolazione mondiale) di mortalità generale in

Dettagli

DIMISSIONI OSPEDALIERE A. Sutera Sardo, A. Mazzei, N. Sirianni, P. Mancuso, B. Ferraro

DIMISSIONI OSPEDALIERE A. Sutera Sardo, A. Mazzei, N. Sirianni, P. Mancuso, B. Ferraro DIMISSIONI OSPEDALIERE A. Sutera Sardo, A. Mazzei, N. Sirianni, P. Mancuso, B. Ferraro 1. Fonti informative L archivio utilizzato per il presente lavoro è relativo alle dimissioni ospedaliere, dai presidi

Dettagli

Nota Informativa. Guida alla lettura. 1. La certificazione e la codifica delle cause multiple di morte

Nota Informativa. Guida alla lettura. 1. La certificazione e la codifica delle cause multiple di morte 1 Nota Informativa Guida alla lettura 1. La certificazione e la codifica delle cause multiple di morte A differenza delle statistiche tradizionali basate sullo studio della sola causa iniziale di morte,

Dettagli

-------------------------------------------------------------------------------------------------- AL Sig. Sindaco Comune di Corato Bari, 6.12.2012 Oggetto: STATO DI SALUTE NEL COMUNE DI CORATO. Analisi

Dettagli

La mortalità della popolazione straniera in Toscana. Chellini Elisabetta Nawal Dakka Martini Andrea Giovannetti Lucia

La mortalità della popolazione straniera in Toscana. Chellini Elisabetta Nawal Dakka Martini Andrea Giovannetti Lucia La mortalità 1997-2013 della popolazione straniera in Toscana Chellini Elisabetta Nawal Dakka Martini Andrea Giovannetti Lucia Il contesto Dagli anni 2000: incremento immigratorio del 10% annuo (regolariz.

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Calabria. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Calabria. Analisi della numerosità delle malattie professionali Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Calabria Analisi della numerosità delle malattie professionali Dati rilevati al 31 agosto 2017 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle

Dettagli

A cura di Maura Ferrari Bravo Stato di salute popolazione ASL 4 Seconda edizione Maggio 2007

A cura di Maura Ferrari Bravo Stato di salute popolazione ASL 4 Seconda edizione Maggio 2007 Analisi demografica A cura di Maura Ferrari Bravo Stato di salute popolazione ASL 4 Seconda edizione Maggio 2007 Piramide popolazione ASL 4 >90anni da 85a 89 da 80 a 84 da 75 a 79 da 70 a 74 da 65 a 69

Dettagli

VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI CIVITAVECCHIA

VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI CIVITAVECCHIA Roma, 24 marzo 2009 VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI CIVITAVECCHIA Introduzione L obiettivo di questo rapporto è la valutazione delle condizioni

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Sardegna. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Sardegna. Analisi della numerosità delle malattie professionali Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Sardegna Analisi della numerosità delle malattie professionali Dati rilevati al 31 ottobre 2016 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Sardegna. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Sardegna. Analisi della numerosità delle malattie professionali Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Sardegna Analisi della numerosità delle malattie professionali Dati rilevati al 31 luglio 2016 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle

Dettagli

MORTALITA PER CAUSA NELLA REGIONE MARCHE

MORTALITA PER CAUSA NELLA REGIONE MARCHE Dipartimento di Ancona Servizio Epidemiologia Ambientale Osservatorio Epidemiologico Ambientale delle Marche MORTALITA PER CAUSA NELLA REGIONE MARCHE AGGIORNAMENTO ANNI 2008-2009 S. BARTOLACCI, K. DI BIAGIO,

Dettagli

Stili di vita e malattie croniche

Stili di vita e malattie croniche Stili di vita e malattie croniche Nicoletta Bertozzi Dipartimento di Sanità Pubblica AUsl Cesena Bologna, 16 luglio 2010 Speranza di vita Emilia-Romagna 2006-08 alla nascita rispetto al 2003-05 a 65 anni

Dettagli

Mortalità e Incidenza patologie cardiovascolari e respiratorie nei comuni di Rodengo Saiano, Gussago, Castegnato e Ospitaletto - Settembre

Mortalità e Incidenza patologie cardiovascolari e respiratorie nei comuni di Rodengo Saiano, Gussago, Castegnato e Ospitaletto - Settembre Mortalità e Incidenza patologie cardiovascolari e respiratorie nei comuni di Rodengo Saiano, Gussago, Castegnato e Ospitaletto - Settembre 2012 - A cura dell Osservatorio Epidemiologico, ASL di Brescia

Dettagli

OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nella popolazione nata in Italia, residente a S. Polo e nel resto del comune di Brescia.

OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nella popolazione nata in Italia, residente a S. Polo e nel resto del comune di Brescia. OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nella popolazione nata in Italia, residente a S. Polo e nel resto del comune di Brescia. Introduzione I risultati ottenuti dall indagine precedente

Dettagli

RAPPORTO EPIDEMIOLOGICO SULLA MORTALITA NELL A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE - ANNO 2014

RAPPORTO EPIDEMIOLOGICO SULLA MORTALITA NELL A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE - ANNO 2014 RAPPORTO EPIDEMIOLOGICO SULLA MORTALITA NELL A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE - ANNO 2014 A cura di: D. Bonarrigo C. Degli Stefani S. Speziali S. Pisani Direzione Generale - U.O.C. Osservatorio Epidemiologico

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Piemonte. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Piemonte. Analisi della numerosità delle malattie professionali Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Piemonte Analisi della numerosità delle malattie professionali Dati rilevati al 31 dicembre 2016 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni

Dettagli

Figura Tumori Pleura (Mesotelioma) - Femmine

Figura Tumori Pleura (Mesotelioma) - Femmine Figura 1.2.36 - Tumori Pleura (Mesotelioma) - Femmine Sintesi dei principali risultati riguardanti la mortalità oncologica Oltre alla conferma della gravità, in generale, della situazione epidemiologica

Dettagli

RAPPORTO EPIDEMIOLOGICO SULLA MORTALITA NELL A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE - ANNO 2013

RAPPORTO EPIDEMIOLOGICO SULLA MORTALITA NELL A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE - ANNO 2013 N. di decessi RAPPORTO EPIDEMIOLOGICO SULLA MORTALITA NELL A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE - ANNO 2013 A cura di: D. Bonarrigo C. Degli Stefani S. Speziali S. Pisani Direzione Generale - U.O.C. Osservatorio

Dettagli

All'interno della ASL RM/H

All'interno della ASL RM/H Tav. 3.1 - Decessi dei residenti di Albano Laziale per patologia e sesso - 2012 All'interno della ASL RM/H Fuori della ASL RM/H Causa di morte maschi femm. maschi femm. Tumori 43 48 7 6 104 Malattie endocrine,

Dettagli

MORTALITA. x x1 2.

MORTALITA. x x1 2. MORTALITA Fonte dei dati La base di dati utilizzata è quella sulla Mortalità per Causa in Italia elaborata dall Ufficio di Statistica dell Istituto Superiore di Sanità a partire dall indagine sulle cause

Dettagli

LE NASCITE E I RICOVERI IN CIFRE

LE NASCITE E I RICOVERI IN CIFRE LE NASCITE E I RICOVERI IN CIFRE A cura di Veronica Casotto Settore Epidemiologia dei servizi sociali integrati Osservatorio di Epidemiologia ARS Toscana e Franca Rusconi Estratto dalla Relazione sanitaria

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Emilia-Romagna. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Emilia-Romagna. Analisi della numerosità delle malattie professionali Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Emilia-Romagna Analisi della numerosità delle malattie professionali Dati rilevati al 30 novembre 2016 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni

Dettagli

Registro Tumori del Veneto. Baracco M, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti D, Rosano A, Stocco C, Tognazzo S e Zambon P.

Registro Tumori del Veneto. Baracco M, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti D, Rosano A, Stocco C, Tognazzo S e Zambon P. Novembre 2012 REGIONE DEL VENETO - Assessorato alle Politiche Sanitarie ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO - IRCCS Analisi dell'incidenza dei tumori nell' di Adria: periodo 2004-2006. Baracco M, Bovo E, Dal Cin

Dettagli

REGIONE DEL VENETO - Assessorato alle Politiche Sanitarie Registro Tumori del Veneto

REGIONE DEL VENETO - Assessorato alle Politiche Sanitarie Registro Tumori del Veneto Ottobre 211 REGIONE DEL VENETO - Assessorato alle Politiche Sanitarie Analisi dell'incidenza dei tumori nell' Veneziana: periodo 23-25 e andamenti temporali dal 1987 Baracco M, Bovo E, Dal Cin A, Fiore

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza semestrale. Regione Campania. Analisi della numerosità delle malattie professionali - blocco 1

Tabelle regionali con cadenza semestrale. Regione Campania. Analisi della numerosità delle malattie professionali - blocco 1 Tabelle regionali con cadenza semestrale Regione Campania Analisi della numerosità delle malattie professionali - blocco 1 Dati rilevati al 30 aprile 2017 Nota metodologica Sono considerate le malattie

Dettagli

LE CAUSE DI MORTE A FERRARA

LE CAUSE DI MORTE A FERRARA UNITA OPERATIVA STATISTICA DEL COMUNE DI FERRARA LE CAUSE DI MORTE A FERRARA I dati che presentiamo in questa nota sono risultati di nostre elaborazioni effettuate sulle informazioni presenti sulle schede

Dettagli

Il profilo di salute del Friuli Venezia Giulia

Il profilo di salute del Friuli Venezia Giulia Il profilo di salute del Friuli Venezia Giulia Elena Clagnan Servizio di Epidemiologia Direzione Centrale di Salute, Integrazione Socio Sanitaria e Politiche Sociali 1 MORTALITA IN FVG MORTALITA EVITABILE

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA. La mortalità in Italia nell anno 1996

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA. La mortalità in Italia nell anno 1996 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA La mortalità in Italia nell anno 1996 Susanna Conti (a), Gino Farchi (b), Riccardo Capocaccia (b), Maria Masocco (a), Giada Minelli (a), Riccardo

Dettagli

Classificazioni delle malattie

Classificazioni delle malattie Classificazioni delle malattie da ICD-9 a ICD-O-3 ROMA 16-18 marzo 2016 Ivan Rashid Classificazioni Le classificazioni sono un tentativo di descrizione di un entità reale entro una rappresentazione finita

Dettagli

4. GRUPPI VULNERABILI

4. GRUPPI VULNERABILI 4. GRUPPI VULNERABILI La popolazione femminile in età fertile sta invecchiando, e nel 24 l età media è salita a 33,6 anni. Il tasso di abortività volontaria (5,1 per 1.) è inferiore a quello nazionale,

Dettagli

La mortalità in provincia di Modena negli anni

La mortalità in provincia di Modena negli anni La mortalità in provincia di negli anni -3 A cura di: C. A. Goldoni, L. Bolognesi, G. Carrozzi, G. De Girolamo, F. Greco Novembre 6 Servizio Epidemiologia Dipartimento di Sanità Pubblica - AUSL Indice

Dettagli

Figura 1: Nuove Aziende Sanitarie Locali e Distretti sanitari della Regione Piemonte

Figura 1: Nuove Aziende Sanitarie Locali e Distretti sanitari della Regione Piemonte Figura 1: Nuove Aziende Sanitarie Locali e Distretti sanitari della Regione Piemonte ASL TO1 ASL TO2 ASL TO3 1 Collegno 2 Rivoli 3 Orbassano 4 Giaveno 5 Susa 6 Venaria 7 Pinerolo 8 Val Pellice 9 Valli

Dettagli

Roma, 13 luglio 2009. Introduzione

Roma, 13 luglio 2009. Introduzione Roma, 13 luglio 2009 VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEI COMUNI DI CIVITAVECCHIA, ALLUMIERE, TARQUINIA, TOLFA E SANTA MARINELLA Introduzione L obiettivo di

Dettagli

Registro Tumori del Veneto. Baracco M, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti D, Rosano A, Stocco C, Tognazzo S e Zambon P.

Registro Tumori del Veneto. Baracco M, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti D, Rosano A, Stocco C, Tognazzo S e Zambon P. Ottobre 2012 REGIONE DEL VENETO - Assessorato alle Politiche Sanitarie ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO - IRCCS Analisi dell'incidenza dei tumori nell' di Rovigo: periodo 2004-2006. Baracco M, Bovo E, Dal Cin

Dettagli

Figura 1: Aziende Sanitarie Locali e Distretti Sanitari della Regione Piemonte

Figura 1: Aziende Sanitarie Locali e Distretti Sanitari della Regione Piemonte Figura 1: Aziende Sanitarie Locali e Distretti Sanitari della Regione Piemonte ASL TO1 ASL TO2 ASL TO3 1 Collegno 2 Rivoli 3 Orbassano 4 Giaveno 5 Susa 6 Venaria 7 Pinerolo 8 Val Pellice 9 Valli Chisone

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza semestrale. Regione Emilia Romagna. Analisi della numerosità delle malattie professionali - blocco 1

Tabelle regionali con cadenza semestrale. Regione Emilia Romagna. Analisi della numerosità delle malattie professionali - blocco 1 Tabelle regionali con cadenza semestrale Regione Emilia Romagna Analisi della numerosità delle malattie professionali - blocco 1 Dati rilevati al 30 aprile 2017 Nota metodologica Sono considerate le malattie

Dettagli

IL CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE 2011 LA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI FOLIGNO

IL CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE 2011 LA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI FOLIGNO COMUNE DI FOLIGNO Provincia di Perugia IL CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE 2011 LA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI FOLIGNO A cura di Umbertina Salvucci Servizio di Statistica del Comune di Foligno Revisione

Dettagli

Quarto Rapporto sulla mortalità nella ASL NA 4. Periodo

Quarto Rapporto sulla mortalità nella ASL NA 4. Periodo Quarto Rapporto sulla mortalità nella ASL NA 4 Periodo 98-5 Uno strumento per la valutazione dello stato di salute della popolazione e per la programmazione sanitaria Servizio Epidemiologia e Prevenzione

Dettagli

I RICOVERI OSPEDALIERI IN PIEMONTE NEL 2003

I RICOVERI OSPEDALIERI IN PIEMONTE NEL 2003 I RICOVERI OSPEDALIERI IN PIEMONTE NEL 2003 figure Figura 1: Aziende Sanitarie Locali e Distretti della Regione Piemonte* ASL 1-4 TORINO ASL 5 COLLEGNO 1 Collegno 2 Rivoli 3 Orbassano 4 Giaveno 5 Susa

Dettagli

Le Malattie Rare nella Regione Lazio Rapporto Anno Appendice

Le Malattie Rare nella Regione Lazio Rapporto Anno Appendice Appendice Un analisi sull ospedalizzazione per malattie rare Laddove disponibili, gli archivi regionali sulle prestazioni sanitarie, nonché quelli sulla mortalità costituiscono una fonte informativa utile

Dettagli

VALUTAZIONE DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NELLE ZONE INDUSTRIALI DI OTTANA E MACOMER E NELLE ZONE DI NUORO, SINISCOLA E SORGONO.

VALUTAZIONE DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NELLE ZONE INDUSTRIALI DI OTTANA E MACOMER E NELLE ZONE DI NUORO, SINISCOLA E SORGONO. VALUTAZIONE DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NELLE ZONE INDUSTRIALI DI OTTANA E MACOMER E NELLE ZONE DI NUORO, SINISCOLA E SORGONO. Analisi delle principali cause di morte nella ASL di

Dettagli

FOCUS marzo 2016 PUGLIA, PRINCIPALI CAUSE DI MORTE: UN CONFRONTO REGIONALE E PROVINCIALE. Fonti dei dati: Sistema Informativo Europeo

FOCUS marzo 2016 PUGLIA, PRINCIPALI CAUSE DI MORTE: UN CONFRONTO REGIONALE E PROVINCIALE. Fonti dei dati: Sistema Informativo Europeo 99 4 5 99 4 5 Fonti dei dati: Sistema Informativo Europeo Health for all (HFA). FOCUS marzo 6 PUGLIA, PRINCIPALI CAUSE DI MORTE: UN CONFRONTO REGIONALE E PROVINCIALE PREMESSA: Nel presente lavoro si esaminano

Dettagli

3. la persona risorse e capacità per la salute: immigrazione e salute

3. la persona risorse e capacità per la salute: immigrazione e salute 3. la persona risorse e capacità per la salute: immigrazione e salute 3.2 / Immigrazione e salute Immigrazione e salute: Come l esperienza migratoria influenza il capitale di salute e la mortalità * Lo

Dettagli

SINTESI DEI RISULTATI

SINTESI DEI RISULTATI Nell 22 in provincia di Modena sono stati diagnosticati 4138 nuovi casi di tumore, 2335 tra gli uomini e 183 tra le donne. Sempre nello stesso periodo sono deceduti per tumore 1159 uomini e 811 donne.

Dettagli

Nota metodologica. Premessa

Nota metodologica. Premessa 2014 1 Nota metodologica Premessa Gli studi fino ad ora condotti sulle disuguaglianze nella morbilità e nella mortalità indicano una netta eterogeneità associata a fattori socio-economici (istruzione,

Dettagli

Aspettativa di vita e cause di morte a Bologna. Dicembre 2015

Aspettativa di vita e cause di morte a Bologna. Dicembre 2015 Aspettativa di vita e cause di morte a Bologna Dicembre 2015 Capo Area Programmazione, Controlli e Statistica: Gianluigi Bovini Dirigente U.I. Ufficio Comunale di Statistica: Franco Chiarini Redazione

Dettagli

Area di Biancavilla Analisi della mortalità Analisi della morbosità

Area di Biancavilla Analisi della mortalità Analisi della morbosità Area di Biancavilla I risultati delle analisi di mortalità e di morbosità dell area di Biancavilla sono riportati nelle tabelle che seguono (Tabelle 25-26-27-28). Gli SMR e gli SHR sono segnalati quando

Dettagli

Analisi dei dati di mortalità nell ambito della città di Napoli anni 2001, 2002, 2003, Confronto con i dati di Campania e Italia.

Analisi dei dati di mortalità nell ambito della città di Napoli anni 2001, 2002, 2003, Confronto con i dati di Campania e Italia. Servizio Epidemiologia e Prevenzione Analisi dei dati di mortalità nell ambito della città di Napoli anni 2001, 2002, 2003, 2004. Confronto con i dati di Campania e Italia. Marina Di Gennaro, Marisa Melis,

Dettagli

Lo stato di salute: dalla prevenzione al ricovero ospedaliero

Lo stato di salute: dalla prevenzione al ricovero ospedaliero Lo stato di salute: dalla prevenzione al ricovero ospedaliero Caterina Silvestri Osservatorio di Epidemiologia Agenzia Regionale di Sanità della Toscana Convegno: Migrare in Toscana: accoglienza, presa

Dettagli

1. Dinamica della popolazione e cause di morte

1. Dinamica della popolazione e cause di morte 1. Dinamica della popolazione e cause di morte Un ASL attenta ai bisogni della popolazione che invecchia Raccogliendo tutte le informazioni necessarie per descrivere lo stato di salute della popolazione

Dettagli

Tabelle nazionali con cadenza mensile. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle nazionali con cadenza mensile. Analisi della numerosità delle malattie professionali Tabelle nazionali con cadenza mensile Analisi della numerosità delle malattie professionali Dati rilevati al 31 ottobre 2015 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di malattia

Dettagli

Tabelle nazionali con cadenza mensile. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle nazionali con cadenza mensile. Analisi della numerosità delle malattie professionali Tabelle nazionali con cadenza mensile Analisi della numerosità delle malattie professionali Dati rilevati al 31 agosto 2017 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di malattia

Dettagli

( 90%; %) SMR (IC

( 90%; %) SMR (IC Tab. 16 Mortalità per i comuni facenti parte della corona esterna : osservati, attesi, tassi grezzi, tassi standardizzati (Italia Censimento 2001), SMR ( rif. Italia) e ; Periodo 2003-2009 (escluso 2004-2005

Dettagli

Profilo di salute del comune di Civitella in Val di Chiana

Profilo di salute del comune di Civitella in Val di Chiana Profilo di salute del comune di Civitella in Val di Chiana Aggiornamento degli indicatori epidemiologici a cura di: Daniela Nuvolone, Fabio Voller, Francesco Cipriani Osservatorio di Epidemiologia Agenzia

Dettagli