[DISPOSIZIONI OPERATIVE E LIMITI APPLICATIVI DELLA LEGGE REGIONALE N

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "[DISPOSIZIONI OPERATIVE E LIMITI APPLICATIVI DELLA LEGGE REGIONALE N"

Transcript

1 2014 COMUNE DI CASAGIOVE AREA TECNICA URBANISTICA Pasquale Russo [DISPOSIZIONI OPERATIVE E LIMITI APPLICATIVI DELLA LEGGE REGIONALE N. 19 DEL 28/12/2009 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI ED INTEGRAZIONI PIANO CASA REGIONALE ] N.B. nel testo che segue in rosso cancellato sono evidenziate le parti soppresse ed in rosso le parti integrate dalla Commissione Consiliare Urbanistica. Approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 09 del

2 Legge Regionale n. 19 del 28/12/2009, modificata dalle leggi successive n. 01/2011, n.04/2011, n. 40/2012, n. 02/2014 e n. 16/2014. DISPOSIZIONI OPERATIVE E LIMITI APPLICATIVI. Obiettivi del nuovo Piano casa sono il contrasto alla crisi economica, la tutela dei livelli occupazionali, lo stimolo all utilizzo delle energie rinnovabili, l incremento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e privata anche attraverso la riqualificazione di aree urbane degradate. La nuova scadenza è fissata all 11/01/2016. Attività in ambito edilizio Art. 4) Interventi straordinari di ampliamento Interventi edilizi di tipo diretto destinati ad ampliamento volumetrico o a variazione di destinazione d uso d immobili o loro parti. In deroga alla strumentazione urbanistica è consentito, per uso abitativo, l ampliamento nel limite del 20% della volumetria esistente per i seguenti edifici residenziali: a) Edifici residenziali uni-bifamiliari; b) Edifici di volumetria non superiore ai 1500 mc.; c) Edifici residenziali composti di non più di tre piani fuori terra, oltre all eventuale sottotetto. Per edifici residenziali s intendono gli edifici con destinazione d uso residenziale prevalente e gli edifici rurali, ubicati fuori dalle zone classificate agricole, anche se destinati parzialmente a uso abitativo; la prevalenza dell uso residenziale è determinata nella misura minima del 55% del volume esistente dell intero edificio, fuori dall ambito delle zone agricole e produttive la prevalenza dell uso residenziale è determinata nella misura minima del 70%. In alternativa all ampliamento, è consentita la modifica di destinazione d uso da volumetria esistente non residenziale a volumetria residenziale per una quantità massima del venti per cento per gli edifici a prevalente destinazione residenziale, senza ulteriori limitazioni e, pertanto, anche non rientranti nelle fattispecie prima elencate. L informativa interpretativa e applicativa del Piano Casa regionale della Regione Campania prot del 23/10/2012 chiarisce che le tipologie d immobili possono non tutte sussistere contemporaneamente per singolo edificio, pertanto l ampliamento è consentito se sussistono sussiste almeno due una delle condizioni sopra enunciate. in particolare quelle di cui alle lettere b) e c), ossia per edifici residenziali di volumetria non superiore ai 1500 mc., composti di non più di tre piani fuori terra, oltre l eventuale sottotetto. In ogni caso è necessaria la presenza di un manufatto esistente e la possibilità di realizzare l ampliamento in adiacenza e/o in sopraelevazione. 1

3 L ampliamento è consentito per i fabbricati regolarmente autorizzati e accatastati al momento della richiesta del permesso di costruire, ovvero sia in corso la procedura di accatastamento. Per gli edifici destinati ad attività produttive, commerciali, turistico-ricettive e di servizi, aventi una superficie non superiore a metri quadrati, è consentita la riqualificazione e adeguamento delle strutture esistenti con utilizzo, anche attraverso il cambio di destinazione d uso, di volumi esistenti pertinenziali mediante la realizzazione di sole opere interne non incidenti sulla sagoma e sui prospetti. Alla fine del testo sono riportati due esempi esplicativi emendati dalla Commissione. Art. 5) Interventi straordinari di demolizione e ricostruzione Interventi edilizi di tipo diretto destinati ad aumento, entro il limite del 35% della volumetria esistente, per interventi di demolizione e ricostruzione d immobili residenziali regolarmente autorizzati e accatastati, in deroga alla strumentazione urbanistica. Tali interventi sono consentiti anche con variazione della sagoma dell edificio preesistente e con diversa localizzazione all interno dell area di pertinenza dell immobile. Nei casi di demolizione e ricostruzione di edifici esistenti a parità di volume possono essere mantenute le distanze esistenti da edifici fronteggianti, in deroga a quanto previsto dalla normativa vigente per la nuova edificazione. E obbligatoria la conservazione della destinazione d uso prevalente, le eventuali unità immobiliari residenziali aggiuntive devono avere una superficie utile non inferiore a 45 metri quadrati. Anche per tali interventi è necessaria la presenza di un manufatto esistente e sono consentiti per i fabbricati regolarmente autorizzati e accatastati al momento della richiesta del permesso di costruire, ovvero sia in corso la procedura di accatastamento. Alla fine del testo sono riportati due esempi esplicativi emendati dalla Commissione ^^^^^^^^^ Per la realizzazione di detti incrementi volumetrici e/o modifiche di destinazione d uso è obbligatorio l utilizzo di tecniche costruttive, anche con materiali eco-compatibili, che garantiscano prestazioni energetico-ambientali nel rispetto dei parametri stabiliti dagli atti d indirizzo regionali e dalla normativa vigente (protocollo ITACA Campania sintetico). L art. 2 ai punti e) e f) chiarisce poi, che ai fini dell articolazione progettuale degli interventi straordinari sopra indicati: - Per volumetria esistente s intende la volumetria lorda (volume geometrico dell involucro esterno) già edificato o in corso di edificazione, o ultimata ma non ancora dotata di certificato di agibilità, o edificabile ai sensi della normativa vigente (vale a dire quella realizzabile in base all indice di fabbricabilità fondiaria statuito dallo strumento urbanistico vigente per la specifica zona omogenea); - La volumetria lorda da assentire non comprende i collegamenti verticali (vani scala e vani ascensori) strettamente necessari per gli interventi straordinari predetti. 2

4 La data di riferimento è quella di entrata in vigore della legge regionale n. 1/2011, modificante la legge regionale n. 19/2009, trattasi pertanto dell 11/01/2011, giorno successivo alla pubblicazione. Gli interventi sono cumulabili con gli ampliamenti consentiti dal PRG sugli stessi edifici, essendo stato abrogato il divieto di cumulabilità. Art. 6 bis) Interventi edilizi in zona agricola Interventi edilizi di tipo diretto relativi a mutamenti di destinazione d uso (senza modifiche edilizievolumetriche) di immobili o di loro parti, regolarmente assentiti e già parzialmente residenziali, per uso residenziale dell imprenditore agricolo o per attività connesse allo sviluppo integrato dell azienda agricola (destinazione mista), senza limitazione di superfici, comprese strutture agrituristiche, che non determinano nuova edificazione e consumo di suolo. Per gli immobili precedenti è possibile altresì applicare le disposizioni dell articolo 4 o dell articolo 5, con l obbligo di destinare non meno del 20% del volume esistente a uso agricolo, potendosi cumulare le volumetrie esistenti di più edifici agricoli ricadenti nell ambito fondiario unitario, formato da particelle contigue, di proprietà già alla data dell 11/01/2011 di entrata in vigore della legge regionale n. 1/2011 che ha così modificato e integrato la legge regionale n. 19/2009. Inoltre, in deroga agli strumenti urbanistici, è consentita, per le aziende agricole esistenti, la realizzazione di nuove costruzioni a uso produttivo-agricolo nella misura massima di un ulteriore indice volumetrico di 0,03 mc./mq. di superficie aziendale. Art. 7) - Riqualificazione aree urbane degradate - Interventi edilizi commi 5, 6 e 8 bis Interventi edilizi di tipo diretto soggetti a regime convenzionato con l Amministrazione Comunale, relativi a sostituzione edilizia a parità di volumetria esistente d immobili dismessi, anche con cambiamento della destinazione d uso in deroga, con previsione di quota minima del 30% di edilizia sociale. La volumetria derivante dalla sostituzione edilizia può avere le seguenti destinazioni: edilizia abitativa, uffici non superiore al dieci per cento, esercizi di vicinato, botteghe artigiane, attività commerciali di piccola e media distribuzione di vendita Se l intervento di sostituzione edilizia riguarda immobili già adibiti ad attività manifatturiere industriali, artigianali e di grande distribuzione commerciale, le attività già svolte devono essere cessate e quindi non produrre reddito da almeno tre anni antecedenti alla data del 30/12/2009 di entrata in vigore della legge regionale 28 dicembre 2009, n. 19. Nelle aree urbanizzate per edifici esistenti non superiori a diecimila metri cubi a destinazione mista, che non abbiano goduto dei benefici contributivi, in deroga agli strumenti urbanistici, è consentito il mutamento di destinazione d uso a fini abitativi con previsione di una quota minima del 20% del volume dell edificio a edilizia convenzionata. Per le residenze turistico-alberghiere la quota destinata a edilizia residenziale sociale dovrà essere superiore al 35% della volumetria modificata e il mutamento di destinazione d uso in deroga è consentito nel rispetto dell art. 5 della legge regionale 28 novembre 2000, n. 16 (sottoposizione a vincolo di destinazione delle strutture ricettive-turistiche). E consentito il recupero edilizio di edifici diruti e ruderi, in deroga agli strumenti urbanistici, mediante intervento di ricostruzione in sito, con l obbligo di destinare il manufatto a edilizia residenziale, purché ne 3

5 sia comprovata la preesistenza, la consistenza e l autonomia funzionale alla data di entrata in vigore della legge regionale n. 1/2011 che ha così integrato e modificato la precedente legge n. 19/2009. Tale recupero edilizio è consentito soltanto agli aventi titolo alla data di entrata in vigore della legge n. 1/2011. Gli interventi edilizi straordinari di cui agli articoli 4, 5, e 7 sono attuabili anche per i fabbricati collocati all interno delle zone A centro storico, realizzati o ristrutturati negli ultimi cinquanta anni. Non possono essere realizzati, comunque, su edifici definiti di valore storico, cultuale ed architettonico, ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. Art. 7bis) Recupero dei complessi produttivi dismessi Interventi edilizi di tipo diretto finalizzato al recupero ed al riutilizzo di complessi industriali e produttivi dismessi da realizzarsi mediante ristrutturazioni con abbattimento e ricostruzione di volumetrie edilizie preesistenti, sempre con destinazione ad attività produttive. Sono autorizzabili progetti che prevedono a) una volumetria aggiuntiva rispetto a quella precedente, in misura non superiore al 20%, come misura premiale, allo scopo di migliorare le potenzialità e funzioni delle nuove strutture produttive; b) Il riposizionamento delle relative volumetrie nell ambito dell area rientrante nella disponibilità del complesso immobiliare industriale, oppure la delocalizzazione delle nuove strutture edilizie in zone libere del P.R.G. destinate ad attività produttive nel rispetto della normativa di attuazione; c) modifiche di destinazione d uso, purché si tratti di destinazioni tra loro compatibili o complementari, e comunque, rientranti nell ambito delle attività produttive. Esclusioni Il Piano Casa prevede ambiti di non applicabilità per gli interventi di ampliamento, demolizione e ricostruzione. Pe r il comune di Casagiove sono esclusi dalle misure della legge regionale gli edifici che al momento della presentazione della Dia o della richiesta del permesso di costruire risultano: Realizzati in assenza o difformità dal titolo abilitativo, per i quali non sia stata ancora rilasciato il permesso di costruire in sanatoria; Privi del relativo accatastamento; Collocati all interno di centri storici, ad eccezione degli immobili realizzati o ristrutturati negli ultimi cinquanta anni non rientranti in altri casi di esclusione; Definiti di valore storico, culturale e architettonico ai sensi del d.lgs. 42/2004, Codice dei Beni Cultuali e del Paesaggio. Gli interventi di sostituzione edilizia a parità di volumetria esistente, consentiti nelle aree degradate, anche con cambiamento della destinazione d uso, sugli immobili dismessi i che prevedano la realizzazione di una 4

6 quota di alloggi di edilizia residenziale sociale, non si applicano nelle zone agricole non urbanizzate, nelle Aree di sviluppo industriale (ASI) e nei Piani di insediamenti Produttivi (PIP). ^^^^^^^^^ La modifica più sorprendente introdotta dalla legge 16/2004 deriva dal comma 73, lettera f, che aggiunge all art. 12 della legge regionale 19/2009 il comma 4-bis possono essere autorizzati gli interventi già realizzati alla data in vigore delle presenti norme e ad esse conformi. Si tratta in sostanza di una sanatoria gratuita, non è previsto infatti il versamento di alcuna oblazione a titolo sanzionatorio, degli interventi realizzati, senza permesso, prima dell entrata in vigore del piano casa ma che, a posteriori, risultino conformi ad esso. Occorre essere prudenti nell applicazione della predetta norma legittimità, essendo stata impugnata dal Governo. in attesa dell esito del controllo di Titoli abilitativi necessari Interventi di ampliamento di cui all art. 4 a) per incremento volumetrico del 20% nell ambito della sagoma esistente degli edifici D.I.A in alternativa al permesso di costruire (superdia); b) per incremento volumetrico del 20% al di fuori della sagoma esistente degli edifici permesso di costruire; c) per cambiamenti di destinazione d uso senza opere e modifiche esterne S.C.I.A. Interventi di demolizione e ricostruzione di cui all art. 5 a) per aumento volumetrico del 35% - permesso di costruire; b) per demolizione e fedele ricostruzione a parità di volume D.I.A. in alternativa al permesso di costruire (superdia). Interventi edilizi di cui all art. 6 bis non già previsti in precedenza a) per cambiamento di destinazione d uso con opere D.I.A. in alternativa al permesso di costruire (superdia); b) per utilizzo in deroga indice di fabbricabilità fondiaria permesso di costruire. Interventi edilizi diretti di cui all art. 7 a) per i commi 5 e 6 - permesso di costruire convenzionato; b) per il comma 8 bis- permesso di costruire. Interventi edilizi diretti di cui all art. 7bis a) Permesso di costruire. 5

7 Per gli interventi ammissibili ricadenti in zone sottoposte a tutela paesaggistica, non è consentito l impiego della S.C.I.A., in luogo della quale deve utilizzarsi la D.I.A. in alternativa al permesso di costruire (superdia). L efficacia del titolo edilizio è subordinata alla valutazione della sicurezza dell intero stabile, che prima dell intervento deve dotarsi di un fascicolo del fabbricato, contenente gli esiti della valutazione della sicurezza, il certificato di collaudo e gli aggiornamenti delle informazioni di tipo progettuale, strutturale, impiantistico e geologico. Casagiove 03 novembre 2014 Il dirigente Area Urbanistica Comune di Casagiove dott. Ing. Pasquale Russo Riferimenti: legge regionale n. 19 del 28/12/2009; legge regionale n. 01 del 5 gennaio 2011; deliberazione Giunta regionale Campania n. 145 del 12/04/2011; quesito in merito all interpretazione dell articolo 1, comma 2, e dell art. 4, comma 1, della legge regionale n. 01 del 05/01/2011 dell Ordine degli Architetti della Provincia di Caserta del 23/03/2012; informativa interpretativa e applicativa del Piano Casa Regionale del Settore Politica del Territorio Regione Campania prot del 23/10/2012; chiarimenti interpretativi e modalità applicative della legge regionale n. 19/2009 e successive modificazioni e integrazioni dell Ordine degli Ingegneri della Provincia di Caserta prot. 2640/12 del 04/12/2012; legge regionale n.40 del 24 dicembre 2012; legge regionale n. 02 del 09 gennaio 2014; legge regionale n. 16 del 07 agosto

8 Art.4 Ampliamento volumetrico del 20% Esempio n.1 Sup. lotto=1000 mq If=1,50 mc/mq V. lordo già edificato (esistente)=1000 mc. Volumetria edificabile=sl*if=1000*1,50=1500 mc. V.residuo da PRG = V. edific - V. già edificato= =500 mc. Applicazione Piano Casa Ampliamento volumetrico massimo 20% = V.edifc*0.20=1500*0.20=300 mc. Essendo cumulabile la volumetria si ottiene: V. assentibile=v. residuo+v. ampliamento= =800 mc. Esempio n.2 Sup. lotto=1000 mq. If=1,50 mc/mq V. lordo già edificato (esistente)=2000 mc. Volumetria edificabile=sl*if=1000*1,50=1500 mc. Applicazione Piano Casa Ampliamento volumetrico massimo 20% = V. lordo edificato*0.20=2000*0.20=400 mc. V.assentibile= V.ampliamento=400 mc. 7

9 Art.5 Demolizione e ricostruzione con incremento del 35% Esempio n.1 Sup. lotto=1000 mq. If=1,50 mc/mq V. lordo già edificato (esistente)=1000 mc. Volumetria edificabile=sl*if=1000*1,50=1500 mc. Applicazione Piano Casa Incremento massimo 35% = V. edifc*0,35=1500*0,35=525 mc. V. assentibile=v. edificabile+v. piano casa= =2025 mc. Esempio n.2 Sup. lotto=1000 mq. If=1,50 mc/mq V. lordo già edificato (esistente)=2000 mc. Volumetria edificabile=sl*if=1000*1.50=1500 mc Applicazione Piano Casa Incremento massimo 35% = V. lordo edificato*0,35=2000*0,35=700 mc. V. assentibile= V. lordo già edificato+ V. piano casa = =2700 mc. 8

REGIONE CAMPANIA. Legge regionale n. 19 del 28 dicembre 2009

REGIONE CAMPANIA. Legge regionale n. 19 del 28 dicembre 2009 REGIONE CAMPANIA Legge regionale n. 19 del 28 dicembre 2009 v. anche legge regionale n. 1 del 5 gennaio 2011; DGR n. 145 del 12 aprile 2011 (Linee guida per la valutazione della sostenibilità energetica

Dettagli

CAMPANIA (LR 28 dicembre 2009, n. 19)

CAMPANIA (LR 28 dicembre 2009, n. 19) CAMPANIA (LR 28 dicembre 2009, n. 19) AMPLIAMENTI Residenziale Sono consentiti in deroga agli strumenti urbanistici vigenti ampliamenti su edifici anche in corso di edificazione per uso abitativo con incremento

Dettagli

b) per interventi che non modificano la destinazione d uso prevalente degli edifici interessati;

b) per interventi che non modificano la destinazione d uso prevalente degli edifici interessati; Art. 5 Interventi straordinari di demolizione e ricostruzione. 1. In deroga agli strumenti urbanistici vigenti è consentito l aumento, entro il limite del trentacinque per cento, della volumetria esistente

Dettagli

Nuovo Piano Casa Regionale

Nuovo Piano Casa Regionale Nuovo Piano Casa Regionale Legge 11 agosto 2009 n. 21, come modificata dalle leggi 13 agosto 2011 nn. 10 e 12 Settembre 2011 AMBITO DI APPLICAZIONE (Art. 2) La Legge si applica agli edifici: Legittimamente

Dettagli

Legge Regionale n. 13 Azioni straordinarie per lo sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio urbanistico della Lombardia

Legge Regionale n. 13 Azioni straordinarie per lo sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio urbanistico della Lombardia Piano Legge Regionale n. 13 Azioni straordinarie per lo sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio urbanistico della Lombardia Il Comune di Brescia con delibera n. 196 del 12 ottobre 2009 ha

Dettagli

QUADRO SINOTTICO DEGLI INTERVENTI

QUADRO SINOTTICO DEGLI INTERVENTI COMUNE DI BRESCIA SETTORE SPORTELLO UNICO DELL EDILIZIA Legge regionale 13 marzo 2012 - n. 4 Norme per la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente e altre disposizioni in materia urbanistico edilizia

Dettagli

Corso di PROGETTAZIONE URBANISTICA ESECUTIVA (4 cfu) Arch. Claudia de Biase IL PIANO CASA IN CAMPANIA

Corso di PROGETTAZIONE URBANISTICA ESECUTIVA (4 cfu) Arch. Claudia de Biase IL PIANO CASA IN CAMPANIA Corso di PROGETTAZIONE URBANISTICA ESECUTIVA (4 cfu) Arch. Claudia de Biase IL PIANO CASA IN CAMPANIA Legge regionale 19/09 MISURE URGENTI PER IL RILANCIO ECONOMICO, PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO

Dettagli

Piano Casa Regione Lazio

Piano Casa Regione Lazio Legge Regionale 11 agosto 2009, n. 21 Piano Casa Regione Lazio Misure straordinarie per il settore edilizio ed interventi per l edilizia residenziale sociale 1 PRINCIPALI CONTENUTI: Interventi di ampliamento

Dettagli

IL NUOVO PIANO CASA. LEGGE REGIONALE N. 13 del 08 luglio Treviso, 28 luglio 2011

IL NUOVO PIANO CASA. LEGGE REGIONALE N. 13 del 08 luglio Treviso, 28 luglio 2011 IL NUOVO PIANO CASA LEGGE REGIONALE N. 13 del 08 luglio 2011 Treviso, 28 luglio 2011 IL PIANO CASA La legge sul nuovo piano casa è una legge che non prevede nuovo consumo di territorio perché norma l edificato

Dettagli

Domande poste frequentemente ( FAQ - Frequently Asked Questions)

Domande poste frequentemente ( FAQ - Frequently Asked Questions) 1 La richiesta di chiarimenti formulata dall Amm.ne Com.le di Potenza riguarda l applicazione delle limitazioni contenute nella norma regionale al comma 1-quater dell art. 6 della L.R. n. 25/2012 in sostituzione

Dettagli

Domande poste frequentemente ( FAQ - Frequently Asked Questions )

Domande poste frequentemente ( FAQ - Frequently Asked Questions ) 1 Un fabbricato, ubicato nel centro abitato, accatastato alla categoria C/2 può godere del cambio di destinazione d uso come abitazione da accatastare in categoria A e contestualmente godere dell ampliamento

Dettagli

Dott. Ing. MARCELLO MONTEFORTE Cost Engineer Practitioner

Dott. Ing. MARCELLO MONTEFORTE Cost Engineer Practitioner Intervento Recupero edilizio e funzionale di volumetria e superfici edilizie non costituenti SLP in edifici ultimati al 18/7/09 NON ubicati in zone destinate all'agricoltura e alle attività produttive.

Dettagli

Comune di Diano Marina

Comune di Diano Marina Comune di Diano Marina Provincia di Imperia Riviera dei Fiori Settore 7 Edilizia Privata - Urbanistica VARIANTE ART. 7 LEGGE REGIONALE N. 24/2001 COME MODIFICATA CON LEGGE REGIONALE N. 30/2014 RELAZIONE

Dettagli

NUOVO PIANO CASA REGIONE LAZIO. Legge 11 agosto 2009 n. 21, Modificata da L.R. 10/2011, L.R. 12/2012, L.R. 8/2014, L.R. 10/2014

NUOVO PIANO CASA REGIONE LAZIO. Legge 11 agosto 2009 n. 21, Modificata da L.R. 10/2011, L.R. 12/2012, L.R. 8/2014, L.R. 10/2014 NUOVO PIANO CASA REGIONE LAZIO Legge 11 agosto 2009 n. 21, Modificata da L.R. 10/2011, L.R. 12/2012, L.R. 8/2014, L.R. 10/2014 1 La legge si applica agli edifici per i quali alla data del 31.12.2013 sussistano

Dettagli

LETTURA SEMPLIFICATA DELLA NORMA

LETTURA SEMPLIFICATA DELLA NORMA TESTO COORDINATO DELLA LEGGE REGIONALE 28 DICEMBRE 2009, N. 19 Misure urgenti per il rilancio economico, per la riqualificazione del patrimonio esistente, per la prevenzione del rischio sismico e per la

Dettagli

L'ATTUAZIONE REGIONALE DEL D.L. 70/2011

L'ATTUAZIONE REGIONALE DEL D.L. 70/2011 L'ATTUAZIONE REGIONALE DEL D.L. 70/2011 Regioni che hanno dato attuazione Regioni che non hanno dato attuazione DOSSIER Aggiornato al 14 ottobre 2011 Direzione Legislazione Mercato Privato Normativa Statale

Dettagli

Specifiche Operative

Specifiche Operative Comune di Padova Settore Edilizia Privata Settore Pianificazione Urbanistica Piano Regolatore Generale Nuovo Regolamento Edilizio Comunale (Approvato con Deliberazione del C.C. n. 41 del 05/06/2006) Specifiche

Dettagli

PIANO CASA. Città di Termini Imerese 2 Settore Territorio, Ambiente e Attività Produttive. 7 aprile 2010

PIANO CASA. Città di Termini Imerese 2 Settore Territorio, Ambiente e Attività Produttive. 7 aprile 2010 Prime valutazioni riguardanti la legge n.6 del 23.03.10 comunemente definita: PIANO CASA 7 aprile 2010 Il PIANO CASA IN SICILIA La legge n.6 del 23.03.10, comunemente definita Piano Casa, si propone di

Dettagli

Pubblicata sul BURL SSO n.11 del 16 marzo 2012

Pubblicata sul BURL SSO n.11 del 16 marzo 2012 Legge Regionale 13 marzo 2012, n. 4 NORME PER LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE E ALTRE DISPOSIZIONI IN MATERIA URBANISTICO - EDILIZIA Pubblicata sul BURL SSO n.11 del 16 marzo 2012 Un

Dettagli

legge regionale n. 19 del 28 dicembre modifiche

legge regionale n. 19 del 28 dicembre modifiche BURC n. 80 del 29 Dicembre 2009 LEGGE REGIONALE N. 19 DEL 28 DICEMBRE 2009 MISURE URGENTI PER IL RILANCIO ECONOMICO, PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO ESISTENTE, PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO SISMICO

Dettagli

Parte I LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI DELLA REGIONE

Parte I LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI DELLA REGIONE Parte I N. 34 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 7-8-2009 6543 Parte I LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI DELLA REGIONE Legge Regionale 7 agosto 2009, n. 25 MISURE URGENTI E STRAORDINARIE VOLTE

Dettagli

Parte I LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI DELLA REGIONE

Parte I LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI DELLA REGIONE Parte I N. 34 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 7-8-2009 6543 Parte I LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI DELLA REGIONE Legge Regionale 7 agosto 2009, n. 25 MISURE URGENTI E STRAORDINARIE VOLTE

Dettagli

T A B E L L A A L L E G A T O A

T A B E L L A A L L E G A T O A T A B E L L A A L L E G A T O A A R E E E D I F I C A B I L I AREA LIBERA : area di completamento all interno del PRG oppure lotto in un piano particolareggiato già collaudato. C A L C O L O I M P O N

Dettagli

Articolo 1 (Obiettivi e finalità)

Articolo 1 (Obiettivi e finalità) Norme per l attuazione dell articolo 5 del D.L. 13 maggio 2011, n. 70 (Semestre europeo Prime disposizioni urgenti per l economia) convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106 e modifica

Dettagli

IL SECONDO PIANO CASA

IL SECONDO PIANO CASA COMUNE DI MARTELLAGO L.R. n. 14 del 08.07.2009 come integrata dalla L.R. n. 13 dell 8.7.2011 IL SECONDO PIANO CASA Seminario tecnico del 20.10.2011 Settore Assetto del Territorio Settore Edilizia Privata

Dettagli

Città di Pescara. Medaglia d oro al Merito Civile ALLEGATO A INDIRIZZI OPERATIVI LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 19 AGOSTO 2009

Città di Pescara. Medaglia d oro al Merito Civile ALLEGATO A INDIRIZZI OPERATIVI LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 19 AGOSTO 2009 Città di Pescara Medaglia d oro al Merito Civile ALLEGATO A INDIRIZZI OPERATIVI LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 19 AGOSTO 2009 1 ALLEGATO A INDIRIZZI OPERATIVI - LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 19 AGOSTO 2009 Art.

Dettagli

Campania: via libera al nuovo Piano Casa anno 2010

Campania: via libera al nuovo Piano Casa anno 2010 Campania: via libera al nuovo Piano Casa anno 2010 di ing. Franco Giuseppe Nappi Responsabile del 4 Servizio Tecnico del Comune di Comiziano Le modifiche alla legge 19/2009. Dopo una seduta fiume iniziata

Dettagli

REGIONE CALABRIA LEGGE REGIONALE MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 11 AGOSTO 2010, N. 21 (MISURE STRAORDINARIE A SOSTEGNO DELL'ATTIVITÀ

REGIONE CALABRIA LEGGE REGIONALE MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 11 AGOSTO 2010, N. 21 (MISURE STRAORDINARIE A SOSTEGNO DELL'ATTIVITÀ REGIONE CALABRIA LEGGE REGIONALE MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 11 AGOSTO 2010, N. 21 (MISURE STRAORDINARIE A SOSTEGNO DELL'ATTIVITÀ EDILIZIA FINALIZZATA AL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEL PATRIMONIO EDILIZIO

Dettagli

Città di Guidonia Montecelio. Opuscolo informativo sul Piano Casa L.R. 10/2011

Città di Guidonia Montecelio. Opuscolo informativo sul Piano Casa L.R. 10/2011 Provincia di Roma Città di Guidonia Montecelio Regione Lazio Opuscolo informativo sul Piano Casa L.R. 10/2011 Città di Guidonia Montecelio PIANO CASA NOTE ESPLICATIVE RELATIVE AGLI ART. 1-2-3-4-5 A cura

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 25 DEL REGIONE BASILICATA

LEGGE REGIONALE N. 25 DEL REGIONE BASILICATA LEGGE REGIONALE N. 25 DEL 07-08-2009 REGIONE BASILICATA Misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell economia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE

Dettagli

, n Misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell economia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.

, n Misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell economia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. REGIONE BASILICATA Legge regionale 7 agosto 2009, n. 25 1 MISURE URGENTI E STRAORDINARIE VOLTE AL RILANCIO DELL ECONOMIA E ALLA RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE (B.U.R. 7 agosto 2009,

Dettagli

IL PIANO CASA IN CAMPANIA

IL PIANO CASA IN CAMPANIA IL PIANO CASA IN CAMPANIA La Legge regionale del 28 dicembre 2009 n. 19 Misure urgenti per il rilancio economico, per la riqualificazione del patrimonio esistente, per la prevenzione del rischio sismico

Dettagli

COMUNE DI QUINTO DI TREVISO

COMUNE DI QUINTO DI TREVISO . MODALITA PER L APPLICAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 8 LUGLIO 2009, N. 14 (BUR n. 56/2009)INTERVENTO REGIONALE A SOSTEGNO DEL SETTORE EDILIZIO E PER FAVORIRE L UTILIZZO DELL EDILIZIA SOSTENIBILE E MODIFICHE

Dettagli

PIANO CASA 2 CONFRONTO REGIONALE. Direzione Legislazione Mercato Privato

PIANO CASA 2 CONFRONTO REGIONALE. Direzione Legislazione Mercato Privato PIANO CASA 2 CONFRONTO REGIONALE Direzione Legislazione Mercato Privato Basilicata Calabria Piemonte Valle d Aosta Veneto Tutti senza alcuna specificazione: Con limiti: Solo unibifamiliari: AMPLIAMENTI

Dettagli

Regione Lazio. Leggi Regionali

Regione Lazio. Leggi Regionali 12/08/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 64 Pag. 10 di 300 Regione Lazio Leggi Regionali Legge Regionale 8 agosto 2014, n. 8 Modifiche alle leggi regionali 6 luglio 1998, n. 24 (Pianificazione

Dettagli

Mutamenti di destinazione d uso e relativi titoli abilitativi

Mutamenti di destinazione d uso e relativi titoli abilitativi CASI E INTERPRETAZIONI Orvieto, 26.10.2015 Mutamenti di destinazione d uso e relativi titoli abilitativi Geom. Massimo Danti Orvieto, 26.10.2015 LEGGE REGIONALE 01/2015 (TESTO UNICO) Art. 155 (Mutamenti

Dettagli

REGIONE TOSCANA. Misure incentivanti l'attività edilizia privata. Modifiche alla l.r. 24/2009.

REGIONE TOSCANA. Misure incentivanti l'attività edilizia privata. Modifiche alla l.r. 24/2009. REGIONE TOSCANA LEGGE REGIONALE 18 dicembre 2015, n. 79 Misure incentivanti l'attività edilizia privata. Modifiche alla l.r. 24/2009. (GU n.19 del 7-5-2016) (Pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione

Dettagli

COMUNE DI SASSETTA Provincia di Livorno

COMUNE DI SASSETTA Provincia di Livorno AREA 1 - UFFICIO TECNICO TABELLE RELATIVE AL CALCOLO DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE E DEL COSTO DI COSTRUZIONE (Titolo VII - Capo I - Legge regionale n.65/2014) Regolamentazione approvata con delibera Consiglio

Dettagli

TABELLE ONERI E CONTRIBUTI. aggiornamento Maggio 2010

TABELLE ONERI E CONTRIBUTI. aggiornamento Maggio 2010 Legge Regionale 03 Gennaio 2005 n 1 - Norme per il governo del territorio art. 120 e seguenti TABELLE ONERI E CONTRIBUTI allegate alla deliberazione del C.C. n 25 del 31/03/2005 aggiornamento Maggio 2010

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE SETTORE TERRITORIO Servizio Urbanistica VARIANTE AL PRG VIGENTE RELATIVA ALLA DISCIPLINA URBANISTICA DEGLI ALBERGHI AI SENSI DELLA L.R. 07 FEBBRAIO 2008 N. 1 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Sanremo, 21/04/2011

Dettagli

Regolamento Regionale 18/02/2015 n. 2, Art. 141

Regolamento Regionale 18/02/2015 n. 2, Art. 141 COMUNE DI ORVIETO Provincia di Terni UFFICIO EDILIZIA PUBBLICA E PRIVATA UFFICIO SUAPE Regolamento Regionale 18/02/2015 n. 2, Art. 141 DEFINIZIONE NUOVI PARAMETRI IN MATERIA DI CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE

Dettagli

Legge Regionale n. 22/2009. Piano Casa. 30 ottobre ore Jesi - Sala Consiliare del Comune

Legge Regionale n. 22/2009. Piano Casa. 30 ottobre ore Jesi - Sala Consiliare del Comune Legge Regionale n. 22/2009 Piano Casa Incontro con i professionisti e con i cittadini 30 ottobre 2009 - ore 16.00 Jesi - Sala Consiliare del Comune Comune di Jesi_Assessorato Urbanistica e Ambiente_Servizio

Dettagli

Sintesi ANIT 15 settembre 2009 PIANO CASA Dall accordo Stato-Regioni alla pubblicazione dei diversi recepimenti regionali del piano casa

Sintesi ANIT 15 settembre 2009 PIANO CASA Dall accordo Stato-Regioni alla pubblicazione dei diversi recepimenti regionali del piano casa Sintesi ANIT 15 settembre 2009 PIANO CASA Dall accordo alla pubblicazione dei diversi recepimenti regionali del piano casa Indice 1. Accordo 2. Elenco leggi regionali 3. Sintesi leggi regionali 1. Accordo

Dettagli

OGGETTO: Quesiti sull applicazione della L.R. n. 22/09 (Piano Casa).

OGGETTO: Quesiti sull applicazione della L.R. n. 22/09 (Piano Casa). Prot. n. 726056 del 29 novembre 2011 OGGETTO: Quesiti sull applicazione della L.R. n. 22/09 (Piano Casa). Il Comune formula dei quesiti su problematiche emerse in sede di attuazione della L.R. 8 ottobre

Dettagli

AVVISO. ing. Lucia Rossi

AVVISO. ing. Lucia Rossi AVVISO Con la legge n. 16 del 7 agosto 2014 (BURC n. 57 del 7/8/2014), il legislatore regionale campano ha inteso dare applicazione al disposto della norma nazionale recante il cosiddetto Decreto Sviluppo.

Dettagli

OGGETTO: AGGIORNAMENTO DIRITTI DI SEGRETERIA RELATIVI ALL ATTIVITA DEL SERVIZIO U.E.A. LA GIUNTA COMUNALE

OGGETTO: AGGIORNAMENTO DIRITTI DI SEGRETERIA RELATIVI ALL ATTIVITA DEL SERVIZIO U.E.A. LA GIUNTA COMUNALE Comune di Fiorano Modenese Provincia di Modena 26/04/2012 N.46 OGGETTO: AGGIORNAMENTO DIRITTI DI SEGRETERIA RELATIVI ALL ATTIVITA DEL SERVIZIO U.E.A. LA GIUNTA COMUNALE - VISTA la Delibera di C.C. n. 41/1997

Dettagli

Allegato A) alla Deliberazione del Consiglio Comunale n._20 del _ _ PIANO CASA

Allegato A) alla Deliberazione del Consiglio Comunale n._20 del _ _ PIANO CASA Allegato A) alla Deliberazione del Consiglio Comunale n._20 del _29.07.2010_ PIANO CASA MODALITÀ OPERATIVE PER L ATTUAZIONE DELLA L.R. 19 AGOSTO 2009,N. 16. 1. Ambito di applicazione Gli interventi di

Dettagli

Preambolo. Visto l articolo 117, terzo e quarto comma della Costituzione;

Preambolo. Visto l articolo 117, terzo e quarto comma della Costituzione; Proposta di legge: Disposizioni per il recupero del patrimonio edilizio esistente situato nel territorio rurale. Modifiche alla legge regionale 10 novembre 2014, n.65 (Norme per il governo del territorio).

Dettagli

Piano Attuativo di Iniziativa Privata

Piano Attuativo di Iniziativa Privata Comune di Pisa Piano Attuativo di Iniziativa Privata Variante al Regolamento Urbanistico- Scheda Norma n. 06.1 Cisanello - area filtro verde - area agricola S. Michele - comparto 3 N o r m e T e c n i

Dettagli

ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA DISEGNO DI LEGGE

ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA DISEGNO DI LEGGE ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA DISEGNO DI LEGGE presentato dai deputati: Mancuso, Leontini, Adamo, Caronia, Caputo, Buzzanca, Beninati, D Asero, Pogliese, Torregrossa, Leanza E., Bosco, Limoli, Campagna,

Dettagli

Salva l applicazione di quanto disposto dal titolo III della legge regionale 6 luglio 2009, n. 6 si dispone quanto segue DEFINIZIONI COMUNI

Salva l applicazione di quanto disposto dal titolo III della legge regionale 6 luglio 2009, n. 6 si dispone quanto segue DEFINIZIONI COMUNI Salva l applicazione di quanto disposto dal titolo III della legge regionale 6 luglio 2009, n. 6 si dispone quanto segue DEFINIZIONI COMUNI 1. Per edifici abitativi si intendono gli edifici adibiti ad

Dettagli

TORINO Via Bistagno, 10. Palazzo uffici

TORINO Via Bistagno, 10. Palazzo uffici TORINO Via Bistagno, 10 Palazzo uffici Aprile 2013 Localizzazione 2 Descrizione Il complesso immobiliare occupa un intero isolato, di forma romboidale, delimitato a nord-est da Via Monbasiglio, a est da

Dettagli

Napoli, 17 maggio 2011 Auditorium Torre C3 Centro Direzionale

Napoli, 17 maggio 2011 Auditorium Torre C3 Centro Direzionale Napoli, 17 maggio 2011 Auditorium Torre C3 Centro Direzionale Intervento dell arch. Alberto Romeo Gentile Dirigente del Settore Politiche del Territorio Regione Campania LEGGE REGIONALE 28 DICEMBRE 2009,

Dettagli

RIDOTTI DEL 20% (Da applicare nella zona A) 2 Oneri Urbanizzazione Primaria. 4 Totale 34,55. 3 Oneri Urbanizzazione Secondaria.

RIDOTTI DEL 20% (Da applicare nella zona A) 2 Oneri Urbanizzazione Primaria. 4 Totale 34,55. 3 Oneri Urbanizzazione Secondaria. Tabella C/A - ONERI DI URBANIZZAZIONE - RESIDENZIALE (per ogni metro cubo di volume) COSTI MEDI COMUNALI PER URBANIZZAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA AGGIORNATI LUGLIO 00 RIDOTTI DEL 0% (Da applicare nella

Dettagli

Proposta di legge regionale

Proposta di legge regionale Proposta di legge regionale Disposizioni in materia di difesa dal rischio idraulico. Modifiche alla legge regionale 21 maggio 2012, n. 21 (Disposizioni urgenti in materia di difesa dal rischio idraulico

Dettagli

RIQUALIFICAZIONE DELLE PERIFERIE. Bando Relitti Urbani

RIQUALIFICAZIONE DELLE PERIFERIE. Bando Relitti Urbani RIQUALIFICAZIONE DELLE PERIFERIE Bando Relitti Urbani Bando per la sostituzione di aree, edifici degradati o dismessi (Relitti Urbani) RIQUALIFICAZIONE DELLE PERIFERIE Il Campidoglio ha assunto numerosi

Dettagli

Piano casa della Regione Marche Le modifiche

Piano casa della Regione Marche Le modifiche Piano casa della Regione Marche Le modifiche Febbraio 2011 Arch. Rodolfo Novelli L.R. n. 22 del 8 Ottobre 2009 modificata dalla L.R. 19 del 2010 INTERVENTI DELLA REGIONE PER IL RIAVVIO DELLE ATTIVITA EDILIZIE

Dettagli

PIANO CASA 2. Schede di sintesi dei testi normativi di:

PIANO CASA 2. Schede di sintesi dei testi normativi di: PIANO CASA 2 Schede di sintesi dei testi normativi di: L.R. Abruzzo L.R.Basilicata L.R. Calabria L.R.Campania L.R Emilia Romagna L.R Friuli Venezia Giulia L.R Lazio L.R Liguria L.R Lombardia L.R Marche

Dettagli

Direzione Legislazione Mercato Privato PIANO CASA 2. Le schede di sintesi dei testi normativi regionali (aggiornate con le modifiche e integrazioni)

Direzione Legislazione Mercato Privato PIANO CASA 2. Le schede di sintesi dei testi normativi regionali (aggiornate con le modifiche e integrazioni) Direzione Legislazione Mercato Privato PIANO CASA 2 Le schede di sintesi dei testi normativi regionali (aggiornate con le modifiche e integrazioni) Ultimo aggiornamento: dicembre 2011 N.B.: i testi sono

Dettagli

DATO ATTO che le tabelle di cui sopra sono determinate applicando la variazione ISTAT degli indici dei prezzi al consumo Dicembre 2004/2007 ;

DATO ATTO che le tabelle di cui sopra sono determinate applicando la variazione ISTAT degli indici dei prezzi al consumo Dicembre 2004/2007 ; RICHIAMATA la Deliberazione di G.C. n 19/07.03.2008 con la quale venivano approvate le TABELLE DEI DIRITTI DI SEGRETERIA da versare a favore del Comune per atti di natura edilizia ed urbanistica, disponendo

Dettagli

Legge regionale 8 luglio 2009, n. 14 e successive modifiche ed integrazioni

Legge regionale 8 luglio 2009, n. 14 e successive modifiche ed integrazioni e successive modifiche ed integrazioni INTERVENTO REGIONALE A SOSTEGNO DEL SETTORE EDILIZIO E PER FAVORIRE L UTILIZZO DELL EDILIZIA SOSTENIBILE E MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 12 LUGLIO 2007, N. 16 IN

Dettagli

Provincia di Rovigo COMUNE DI ROVIGO DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO

Provincia di Rovigo COMUNE DI ROVIGO DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO Provincia di Rovigo COMUNE DI ROVIGO doc A PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA ai sensi degli art. 3 della L.R. 14/09 come modificata dalla L.R. 13/11. ROVIGO_Via Olmo 5, Fenil del Turco oggetto: DOCUMENTAZIONE

Dettagli

COMUNE DI DOZZA. (Provincia di Bologna)

COMUNE DI DOZZA. (Provincia di Bologna) COMUNE DI DOZZA (Provincia di Bologna) REGOLAMENTO PER LA DETERMINAZIONE DEL VALORE VENALE DELLE AREE FABBRICABILI AI FINI DELL APPLICAZIONE DELL IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI (approvato con deliberazione

Dettagli

Studio Legale Spallino

Studio Legale Spallino LEGGE REGIONE LOMBARDIA 11 MARZO 005, N. 1 PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO TITOLO IV - ATTIVITÀ EDILIZIE SPECIFICHE CAPO I - RECUPERO AI FINI ABITATIVI DEI SOTTOTETTI ESISTENTI in grassetto le modifiche

Dettagli

Piano casa: cosa è possibile fare

Piano casa: cosa è possibile fare Piano casa: cosa è possibile fare Recupero edilizio e funzionale degli edifici esistenti Ampliamento della volumetria o sostituzione degli edifici esistenti Lo scorso 15 ottobre il Consiglio Comunale di

Dettagli

Comune di Brienza. Piano Casa L.R. n. 25/ Premesse - Agevolazioni - Divieti e limitazioni - Intervento dei Comuni - Titolo edilizio

Comune di Brienza. Piano Casa L.R. n. 25/ Premesse - Agevolazioni - Divieti e limitazioni - Intervento dei Comuni - Titolo edilizio Comune di Brienza Provincia di Potenza Ufficio Tecnico Piano Casa L.R. n. 25/2009 Giuseppe Michele Palladino FASI 1. Premesse la Regione Basilicata, con i suoi undici articoli della L.R. n. 25/2009, ha

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DEL D.P.R. 6 GIUGNO 2011, N. 380 CONCERNENTE: DETERMINAZIONE DELL INCIDENZA DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE

REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DEL D.P.R. 6 GIUGNO 2011, N. 380 CONCERNENTE: DETERMINAZIONE DELL INCIDENZA DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE Comune di G R O T T A M M A R E REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DEL D.P.R. 6 GIUGNO 2011, N. 380 CONCERNENTE: DETERMINAZIONE DELL INCIDENZA DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE Art. 1 - Incidenza degli oneri di urbanizzazione:

Dettagli

TITOLO IV - CAPO I - Legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 così come modificata dalla Legge regionale 27 dicembre 2005, n. 20.

TITOLO IV - CAPO I - Legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 così come modificata dalla Legge regionale 27 dicembre 2005, n. 20. Alla cortese attenzione CONSIGLIO COMUNALE TITOLO IV - CAPO I - Legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 così come modificata dalla Legge regionale 27 dicembre 2005, n. 20. Indirizzi di politica urbanistica

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 56 parole: nel periodo sono sostituite dalle seguenti: nei periodi.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 56 parole: nel periodo sono sostituite dalle seguenti: nei periodi. 4 23.12.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 56 parole: nel periodo sono sostituite dalle seguenti: nei periodi. Art. 4 Entrata in vigore 1. La presente legge entra in vigore il giorno

Dettagli

DEFINIZIONE DELL ILLECITO EDILIZIO

DEFINIZIONE DELL ILLECITO EDILIZIO ESEMPIO N. 1 - Opera realizzata in assenza o in difformità del titolo abilitativo edilizio e non conforme alle norme urbanistiche ed alle prescrizioni degli strumenti urbanistici (tipologia 1) Il sig.

Dettagli

ALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 108 DEL 23.12.2009

ALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 108 DEL 23.12.2009 ALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 108 DEL 23.12.2009 1- DETERMINAZIONE DEL COSTO DI COSTRUZIONE PER L'EDILIZIA RESIDENZIALE 1.1- Per i nuovi edifici il costo di costruzione al mq di superficie

Dettagli

4.2 Il vetro Caratteristiche tecnico-prestazionali Possibilità di impiego: tecnologie solari passive... 53

4.2 Il vetro Caratteristiche tecnico-prestazionali Possibilità di impiego: tecnologie solari passive... 53 Indice Introduzione... 13 PARTE PRIMA ABITARE I SOTTOTETTI a cura di Paola Frontoni 1. IL SOTTOTETTO 1.1 Definizione... 29 1.2 Tipi di sottotetto... 30 1.3 Quali sottotetti possono essere recuperati...

Dettagli

Assessorato all'urbanistica e programmazione territoriale, Beni ambientali, Edilizia e Legale

Assessorato all'urbanistica e programmazione territoriale, Beni ambientali, Edilizia e Legale Assessorato all'urbanistica e programmazione territoriale, Beni ambientali, Edilizia e Legale L.r. 2 marzo 2011, n.1 Modifiche alla legge regionale 14 luglio 2009, n. 20 (Snellimento delle procedure in

Dettagli

COMUNE DI SURANO PROVINCIA DI LECCE

COMUNE DI SURANO PROVINCIA DI LECCE COMUNE DI SURANO PROVINCIA DI LECCE 2 Settore Area Tecnica REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DEI PARCHEGGI PRIVATI di PERTINENZA E DELLE AREE DA DESTINARE A STANDARDS Approvato con Deliberazione del Consiglio

Dettagli

3a Territorio e urbanistica l.r. 24/2009 1

3a Territorio e urbanistica l.r. 24/2009 1 3a Territorio e urbanistica l.r. 24/2009 1 Legge regionale 08 maggio 2009, n. 24 Misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell economia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.

Dettagli

IL NUOVO PIANO CASA DELLA REGIONE CAMPANIA Approfondimenti sulla nuova normativa approvata dal Consiglio Regionale il 21 Dicembre 2010

IL NUOVO PIANO CASA DELLA REGIONE CAMPANIA Approfondimenti sulla nuova normativa approvata dal Consiglio Regionale il 21 Dicembre 2010 Prot. 11 Salerno, lì 10 Gennaio 2011 A tutti gli iscritti all Albo e nell Elenco Speciale LORO SEDI OGGETTO: Circolare n 3/2010 Seminario di Formazione e Aggiornamento sul Nuovo Piano Casa della Regione

Dettagli

PIANO CASA 2 CONFRONTO REGIONALE. Direzione Legislazione Mercato Privato

PIANO CASA 2 CONFRONTO REGIONALE. Direzione Legislazione Mercato Privato PIANO CASA 2 CONFRONTO REGIONALE Direzione Legislazione Mercato Privato AMPLIAMENTI EDIFICI AMMESSI DESTINAZIONI D'USO Edifici in corso di realizzazione Solo residenziale o a prevalenza residenziale Ammesso

Dettagli

COMUNE DI CRESPINA LORENZANA

COMUNE DI CRESPINA LORENZANA COMUNE DI CRESPINA LORENZANA Area Programmazione Economico Finanziaria e R.U. Responsabile: Daniela Tampucci Servizio Tributi PROSPETTO DI SINTESI DEGLI ELABORATI DI DETERMINAZIONE DEL VALORE VENALE DI

Dettagli

Il riordino della disciplina urbanistica per il rilancio dell economia regionale

Il riordino della disciplina urbanistica per il rilancio dell economia regionale L.R. 6/2009: GOVERNO E RIQUALIFICAZIONE SOLIDALE DEL TERRITORIO Regione Emilia-Romagna Il riordino della disciplina urbanistica per il rilancio dell economia regionale Dott. Giovanni Santangelo 1 III.

Dettagli

l.p. 4 agosto 2015, n. 15 legge provinciale per il governo del territorio

l.p. 4 agosto 2015, n. 15 legge provinciale per il governo del territorio l.p. 4 agosto 2015, n. 15 legge provinciale per il governo del territorio step 19 aprile 2016 Recupero del patrimonio edilizio esistente Riduzione del consumo di suolo Valorizzazione del paesaggio Ridefinizione

Dettagli

Comune di Rubano allegato alla deliberazione di Consiglio Comunale n. 43 del 29/11/2011

Comune di Rubano allegato alla deliberazione di Consiglio Comunale n. 43 del 29/11/2011 allegato alla deliberazione di Consiglio Comunale n. 43 del 29/11/2011 Limiti e modalità applicative degli interventi previsti dagli articoli 2, 3 della legge regionale 8 luglio 2009, n. 14, come modificata

Dettagli

COMUNE DI GANGI Provincia di Palermo

COMUNE DI GANGI Provincia di Palermo COMUNE DI GANGI Provincia di Palermo ***** CAP 90024 Via Salita Municipio, 2 tel. 0921644076 fax 0921644447 P. Iva 00475910824 - www.comune.gangi.pa.it REGOLAMENTO PER LA DETERMINAZIONE DELLE ALIQUOTE,

Dettagli

LEGGE CONSIGLIO REGIONALE N. 148

LEGGE CONSIGLIO REGIONALE N. 148 X LEGISLATURA ATTI: 9323 LEGGE CONSIGLIO REGIONALE N. 148 Recupero dei vani e locali seminterrati esistenti Approvata nella seduta del 28 febbraio 2017 Servizio Segreteria dell Assemblea e Authority regionali

Dettagli

IL NUOVO CONDONO EDILIZIO: NORMATIVA STATALE E NORMATIVA REGIONALE A CONFRONTO

IL NUOVO CONDONO EDILIZIO: NORMATIVA STATALE E NORMATIVA REGIONALE A CONFRONTO IL NUOVO CONDONO EDILIZIO: NORMATIVA STATALE E NORMATIVA REGIONALE A CONFRONTO ENTRATA IN VIGORE DELL ART. 32 DEL D.L 269/03 CONVERTITO IN LEGGE 326/03: GAZZETTA UFFICIALE 25.11.2003 Recante: misure per

Dettagli

L'ATTUAZIONE REGIONALE DEL D.L. 70/2011

L'ATTUAZIONE REGIONALE DEL D.L. 70/2011 L'ATTUAZIONE REGIONALE DEL D.L. 70/2011 Regioni che hanno dato attuazione Regioni che non hanno dato attuazione DOSSIER Aggiornato al 21 febbraio 2012 Direzione Legislazione Mercato Privato Normativa Statale

Dettagli

Giunta Regionale della Campania

Giunta Regionale della Campania Avvertenze: il testo vigente qui pubblicato è stato redatto dall'ufficio legislativo del Presidente della Giunta Regionale al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni della legge, integrata

Dettagli

IL PIANO CASA E GLI INCREMENTI VOLUMETRICI DI UN EDIFICIO ESISTENTE:

IL PIANO CASA E GLI INCREMENTI VOLUMETRICI DI UN EDIFICIO ESISTENTE: IL PIANO CASA E GLI INCREMENTI VOLUMETRICI DI UN EDIFICIO ESISTENTE: NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE COMUNALI ED INTERVENTI AMMISSIBILI BARI 22 FEBBRAIO 2013 Arch. Giacomo Losapio Dirigente Ripartizione Tecnica

Dettagli

TESTO DI LEGGE APPROVATO DAL CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA NELLA SEDUTA DEL 25 FEBBRAIO 2011

TESTO DI LEGGE APPROVATO DAL CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA NELLA SEDUTA DEL 25 FEBBRAIO 2011 REGIONE LIGURIA TESTO DI LEGGE APPROVATO DAL CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA NELLA SEDUTA DEL 25 FEBBRAIO 2011 MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 3 NOVEMBRE 2009, N. 49 (MISURE URGENTI

Dettagli

CONSIGLIO COMUNALE Proposta di Deliberazione N 256 Del 29/11/2016

CONSIGLIO COMUNALE Proposta di Deliberazione N 256 Del 29/11/2016 CONSIGLIO COMUNALE Proposta di Deliberazione N 256 Del 29/11/2016 Oggetto: Gbr s.r.l. parere preventivo ai sensi dell'art. 15 del regolamento edilizio per intervento di demolizione e ricostruzione di un

Dettagli

CIRCOLARE ESPLICATIVA IN MERITO ALL ONEROSITA DEGLI INTERVENTI EDILIZI

CIRCOLARE ESPLICATIVA IN MERITO ALL ONEROSITA DEGLI INTERVENTI EDILIZI CIRCOLARE ESPLICATIVA IN MERITO ALL ONEROTA DEGLI INTERVENTI EDILIZI La presente circolare vuole effettuare una sintesi delle norme vigenti, al fine di rendere più chiare le modalità per il calcolo del

Dettagli

C o m u n e d i R o n c h i d e i L e g i o n a r i Provincia di Gorizia

C o m u n e d i R o n c h i d e i L e g i o n a r i Provincia di Gorizia C o m u n e d i R o n c h i d e i L e g i o n a r i Provincia di Gorizia SETTORE URBANISTICO O G G E T T O VARIANTE N 20 AL PRGC PROPOSTA DI MODIFICHE ALLE N.T.A. DEL P.R.G.C. CONNESSE ALL APPROVAZIONE

Dettagli

CONDONO EDILIZIO: LEGGI REGIONALI

CONDONO EDILIZIO: LEGGI REGIONALI CONDONO EDILIZIO: LEGGI REGIONALI Opere sanabili Emilia Romagna Per ampliamenti e sopraelevazioni (conformi alla normativa urbanistica ma che contrastino con le prescrizioni degli strumenti urbanistici)

Dettagli

NORME URBANISTICHE PER L ADEGUAMENTO DEI PIANI REGOLATORI GENERALI ALLA DISCIPLINA DELL ATTIVITA COMMERCIALE IN PROVINCIA DI TRENTO

NORME URBANISTICHE PER L ADEGUAMENTO DEI PIANI REGOLATORI GENERALI ALLA DISCIPLINA DELL ATTIVITA COMMERCIALE IN PROVINCIA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SERVIZIO URBANISTICA E TUTELA DEL PAESAGGIO NORME URBANISTICHE PER L ADEGUAMENTO DEI PIANI REGOLATORI GENERALI ALLA DISCIPLINA DELL ATTIVITA COMMERCIALE IN PROVINCIA DI TRENTO

Dettagli

REGIONE BASILICATA Legge Regionale 3 dicembre 2012 n. 25

REGIONE BASILICATA Legge Regionale 3 dicembre 2012 n. 25 REGIONE BASILICATA Legge Regionale 3 dicembre 2012 n. 25 Modifiche alla legge regionale 7 agosto 2009 n.25 (Misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell economia e alla riqualificazione del patrimonio

Dettagli

CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI

CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI REGIONE LAZIO LEGGE REGIONALE 11/08/2009 N. 21 Misure straordinarie per il settore edilizio ed interventi per l'edilizia residenziale sociale. CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 (Modifica all articolo

Dettagli

FAQ PIANO CASA 1. Quali sono gli interventi promossi dalla Regione Veneto con il Piano casa. per il sostegno del settore edilizio?

FAQ PIANO CASA 1. Quali sono gli interventi promossi dalla Regione Veneto con il Piano casa. per il sostegno del settore edilizio? FAQ PIANO CASA 1. Quali sono gli interventi promossi dalla Regione Veneto con il Piano casa. per il sostegno del settore edilizio? Il Piano casa ammette i seguenti interventi di ampliamento: - Ampliamento

Dettagli

AFFINITO, Riqualificazione area PIP a Trentola-Ducenta

AFFINITO, Riqualificazione area PIP a Trentola-Ducenta AFFINITO, Riqualificazione area PIP a Trentola-Ducenta CACACE, Carinaro Riqualificazione area da dismettere CENDRON Riqualificazione area con abitazioni e depositi a Frignano-San Marcellino CHIACCHIO Riqualificazione

Dettagli

PIANO CASA CAMPANIA SCHEDA SINTETICA

PIANO CASA CAMPANIA SCHEDA SINTETICA PIANO CASA CAMPANIA SCHEDA SINTETICA (si veda anche la parte normativa, più sotto) Norme L. 28/12/2009 n. 19, L. 5/1/2011. n. 1; legge 27/1/2012, n. 1, L. 6/7/2012, n. 17, Dgr 12/4/2011, n. 145 Aumenti

Dettagli

PIANO CASA 2: La mappa degli interventi regionali

PIANO CASA 2: La mappa degli interventi regionali PIANO CASA 2: La mappa degli interventi regionali Direzione Legislazione Mercato Privato Ultimo aggiornamento: 22 dicembre 2011 Abruzzo AMPLIAMENTO di edifici esistenti (almeno il 50%) 20% max 200 mc E

Dettagli

Norme in materia di sanatoria edilizia straordinaria.

Norme in materia di sanatoria edilizia straordinaria. Norme in materia di sanatoria edilizia straordinaria. Legge regionale 20 ottobre 2004, n. 53 Pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana n. 40 del 27 ottobre 2004 Approvata dal Consiglio

Dettagli