Piano di razionalizzazione delle società partecipate. (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

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1 Piano di razionalizzazione delle società partecipate (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

2 I Introduzione 1. Premessa La legge di stabilità per il 2015 (legge 190/2014) ha imposto agli enti locali l avvio un processo di razionalizzazione delle proprie partecipazioni societarie, in attuazione del Piano Cottarelli, il documento dell agosto 2014 con il quale l allora commissario straordinario alla spending review auspicava la drastica riduzione delle società partecipate dagli enti locali. Il comma 611 della legge 190/2014 dispone quindi che, allo scopo di assicurare il coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon andamento dell'azione amministrativa e la tutela della concorrenza e del mercato, gli enti locali devono avviare un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni, dirette e indirette, che permetta di conseguirne una riduzione entro il 31 dicembre Lo stesso comma 611 indica i criteri generali cui si deve ispirare tale processo di razionalizzazione : a) eliminare le società e le partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali, anche mediante liquidazioni o cessioni; b) sopprimere le società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; c) eliminare le partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni; d) aggregare società di servizi pubblici locali di rilevanza economica; e) contenere i costi di funzionamento, anche mediante la riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, ovvero riducendo le relative remunerazioni. 2. Piano operativo e rendicontazione Il comma 612 della legge 190/2014 prevede che gli organi di vertice delle amministrazioni, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, definiscano e approvino un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni. Il piano è trasmesso alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti e pubblicato nel sito internet dell'amministrazione. La pubblicazione del piano e della relazione costituisce obbligo di pubblicità ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, Entro il 31 marzo 2016, i medesimi organi di vertice delle amministrazioni hanno l onere di predisporre una relazione sui risultati conseguiti. Anche tale relazione a consuntivo deve essere trasmessa alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti e, quindi, pubblicata nel sito internet dell'amministrazione interessata.

3 Come sopra precisato, la legge di stabilità 2015 individua nel sindaco e negli altri organi di vertice dell amministrazione, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, i soggetti preposti a redigere il piano operativo e la relazione a consuntivo. Pertanto, a norma della lettera e) del secondo comma dell articolo 42 del TUEL, che conferisce al consiglio competenza esclusiva in materia di partecipazione dell ente locale a società di capitali, la competenza ad approvare il piano si pone in capo al Consiglio Provinciale. 3. Attuazione Il presente piano operativo verrà approvato dal Consiglio provinciale e verrà successivamente reso operativo attraverso ulteriori atti. Il comma 613 della legge di stabilità precisa che, nel caso le società siano state costituite (o le partecipazioni acquistate) per espressa previsione normativa, le deliberazioni di scioglimento e di liquidazione e gli atti di dismissione sono disciplinati unicamente dalle disposizioni del codice civile e non richiedono né l'abrogazione né la modifica della previsione normativa originaria. Il comma 614 della legge 190/2014 estende l applicazione, ai piani operativi in esame, dei commi ter della legge 147/2013 in materia di mobilità del personale, gestione delle eccedenze e di regime fiscale agevolato delle operazioni di scioglimento e alienazione. Tuttavia, le partecipazioni detenute dalla Provincia di Novara non sono tali da comportare l applicazione della richiamata normativa, in quanto le quote di partecipazione societaria non sono significative, in quanto non superiori al 5-10%, ed in ogni caso non sono tali da garantire il controllo della Provincia sulle società in questione. Inoltre non si rilevano conferimenti di quote annuali (eccezion fatta per la quota annuale di partecipazione al Distretto Turistico dei laghi pari a ad.2.600,00), né oneri annuali o spese di personale o di gestione. Parimenti non viene affidata alle società partecipate la realizzazione di servizi per conto della Provincia di Novara. Pertanto l Ente non ha il potere di deliberare lo scioglimento delle società partecipate, ma solo quello di cedere la propria quota di capitale sociale o le azioni detenute. 4. Finalità istituzionali La legge 190/2014 fa espressamente salvi i vincoli posti dai commi dell articolo 3 della legge 244/2007, che recano il divieto generale di costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e di servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né assumere o mantenere direttamente partecipazioni, anche di minoranza, in tali società. E sempre ammessa la costituzione di società che producano servizi di interesse generale, che forniscano servizi di committenza o di centrali di committenza a livello regionale a supporto di enti senza scopo di lucro e di amministrazioni aggiudicatrici. L acquisto di nuove partecipazioni e, una tantum, il mantenimento di quelle in essere, devono sempre essere autorizzate dall organo consiliare con deliberazione motivata da trasmettere alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti.

4 1. Le partecipazioni societarie II Le partecipazioni dell ente La Provincia di Novara partecipa al capitale delle seguenti società: 1. Distretto Turistico del Laghi, Società consortile a responsabilità limitata, con una quota dal 5,8%; 2. Banca popolare etica, Società cooperativa a responsabilità limitata, con una quota dello 0,01%; 3. Centro interportuale merci CIM Spa, con una quota del 2,65%; 4. Incubatore di Impresa del Polo di Innovazione di Novara ENNE3, Società consortile a responsabilità limitata, con una quota del 10,20%; 5. S.A.I.A. Società Aree Industriali Artigianali Spa in concordato preventivo, con una quota dell 1,95% Le partecipazioni societarie di cui sopra sono oggetto del presente Piano, non essendo le stesse società quotate sui mercati regolamentati. 2. Altre partecipazioni Per completezza, si precisa che Provincia di Novara, partecipa a Consorzi che, essendo forme associative di cui al Capo V del Titolo II del d.lgs. 267/2000 (TUEL), non sono oggetto del presente Piano. Infatti, come affermato dalla sezione regionale di controllo per il Veneto della Corte dei conti con la deliberazione n. 205 del 30 marzo 2015, il consorzio rappresenta una forma di associazione fra enti locali, strumentale all'esercizio collettivo e congiunto di servizi a favore della popolazione dei comuni consorziati. Da questa caratteristica di strumentalità deriva l'evidenza che il piano di razionalizzazione delle partecipazioni societarie non può concernere i consorzi di servizi. Del resto, ai fini della redazione del piano operativo, la normativa opera una distinzione tra enti e società, sia per l'esplicito richiamo alle regole già contenute nell'articolo 3, comma 27, della legge 244/2007, sia per il dato testuale contenuto nel comma 611 della legge 190/2014, che fa riferimento unicamente alle società e alle partecipazioni societarie.

5 III Il Piano operativo di razionalizzazione La ricognizione delle società partecipate, finalizzata alla verifica del rispetto dei criteri indicati al comma 611 dell'art. 1 della Legge n. 190/2014, è stata attuata in un'ottica di razionalizzazione del loro numero, non ricorrendo le condizioni per provvedere ad un ottimizzazione dei relativi costi in quanto le partecipazioni in essere non generano di norma costi annui in capo all Ente. Il Piano è, pertanto, basato sui seguenti presupposti fondamentali: 1. in primo luogo si è circoscritta l'analisi alle sole partecipazioni azionarie, escludendo fondazioni, istituzioni e altri enti/organismi partecipati, così come letteralmente indicato dal comma 611 della Legge n.190/2014 (Legge di Stabilità 2015) ed anche in attesa di una definizione chiara del quadro normativo e delle funzioni delegate alle Province da parte della Regione attualmente in corso di ridefinizione; 2. in secondo luogo si è deciso di effettuare una applicazione prudenziale del criterio a) indicato al comma 611 della Legge 190/2014 che stabilisce: " l'eliminazione delle società e delle partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali, anche mediante liquidazioni o cessioni". Il rispetto delle finalità istituzionali dell'attività delle partecipazioni è stato valutato infatti, sia considerando le funzioni fondamentali di competenza dell'ente, così come espressamente indicate dalla Legge del Rio n. 56/2014 (pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, nonché tutela e valorizzazione dell'ambiente, per gli aspetti di competenza; pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, in coerenza con la programmazione regionale, nonché costruzione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente; programmazione provinciale della rete scolastica, nel rispetto della programmazione regionale; raccolta ed elaborazione di dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali; gestione dell'edilizia scolastica; controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale), sia valutando tutte le funzioni delegate dalla Regione Piemonte che pongono in capo alla Provincia di Novara ancora oggi precisi compiti istituzionali. Si riporta al punto IV la Relazione Tecnica al presente Piano contenente informazioni di dettaglio per ciascuna società con l indicazione degli aspetti economico-patrimoniali, a corredo dell analisi valutativa espressa nel presente punto III.

6 1. Analisi di dettaglio Di seguito si rappresenta l analisi di dettaglio in esito alla valutazione effettuata a carico di ogni società partecipata: 1. Distretto Turistico dei Laghi Il Distretto Turistico dei Laghi è riconosciuto dalla Regione Piemonte quale Agenzia di Accoglienza e Promozione Turistica Locale per l ambito turistico che comprende il Lago Maggiore, il Lago d Orta, il Lago di Mergozzo e le Valli dell Ossola. Il Distretto Turistico dei Laghi è una società consortile a responsabilità limitata che annovera soci pubblici (Comuni, Province e Enti vari) e soci privati (operatori turistici). Oggetto sociale Organizzazione a livello locale dell attività di accoglienza, \informazione ed assistenza turistica svolta da soggetti pubblici e privati Verifica criteri previsti dall art.1 comma 611 L.190/2014 (Legge Stabilità 2015) Criterio a) La Società è stata considerata strategica nell ambito della ricognizione effettuata con deliberazione consiliare n. 40/2009, in quanto rientrante nell ambito delle finalità istituzionali dell Ente ai sensi della Legge regionale n.75/96. Criterio b) Il numero di amministratori è inferiore a quello dei dipendenti. Criterio c) Non sono presenti altre partecipazioni che svolgono attività analoghe o similari Criterio d) non è una società che eroga servizi pubblici locali di rilevanza economica Criterio e) la partecipazione non comporta l erogazione di contributi di gestione, ma solo il versamento di una quota associativa annuale di modesta entità (.2.600,00) Possibili azioni di razionalizzazione da svolgere In relazione all'oggetto sociale, la società svolge attività di interesse generale. La sua attività presenta una situazione patrimoniale e finanziaria in equilibrio, con redditività positiva. Si ritiene di confermare tale valutazione a seguito dell entrata in vigore della legge Del Rio, L.56/2014 e delle successive modifiche ed integrazioni, in assenza di una chiara definizione del ruolo della Provincia per il prossimo futuro, in attesa di poter approvare un piano di riassetto che ne definisca le funzioni come ente di area vasta e nelle more delle decisioni della Regione Piemonte in ordine alle funzioni di cui riassumerà la titolarità.

7 2. Banca Popolare Etica Oggetto sociale Raccolta del risparmio e l'esercizio del credito anche con non Soci, ai sensi del D.Lgs. 1 settembre 1993 n.385 con l'intento precipuo di perseguire le finalità della finanza Etica (investimenti rivolti unicamente all'economia sociale e solidale e cioè a progetti che si propongono la riduzione del disagio delle fasce deboli della popolazione, salvaguardia dell ambiente, cooperazione con i paesi poveri, promozione di attività culturali e sportive che migliorano la qualità della vita). Verifica criteri previsti dall art.1 comma 611 L.190/2014 (Legge Stabilità 2015) Criterio a) La società non è indispensabile per il perseguimento delle finalità istituzionali Criterio b) Il numero di amministratori è inferiore a quello dei dipendenti. Criterio c) Non sono presenti altre partecipazioni che svolgono attività analoghe o similari Criterio d) non è una società che eroga servizi pubblici locali di rilevanza economica Criterio e) la partecipazione non comporta l erogazione di contributi di gestione Possibili azioni di razionalizzazione da svolgere In relazione all'oggetto sociale, la società non svolge attività di interesse generale strettamente inerenti all'attuazione delle finalità istituzionali dell'ente, né ai servizi pubblici locali. La sua attività non richiede l'erogazione di contributi o di altre somme a diverso titolo e presenta una situazione patrimoniale e finanziaria in equilibrio, con redditività positiva. In considerazione della tipologia dell attività svolta ed alla luce delle previsioni del comma 611 della L. 190/2014, si ritiene non più strategica la partecipazione in tale società. Modalità, tempi e economie attese Avvio della procedura di dismissione entro giugno 2015

8 3. Centro Interportuale Merci C.I.M. Oggetto sociale CIM SPA Interporto di Novara promuove la cooperazione tra aziende che operano nel campo della logistica, offrendo spazi e infrastrutture ad alto valore tecnologico e vantando una presenza decennale sul territorio Novarese. Grazie alla sua posizione strategica, CIM è da sempre un nodo logistico di rilevanza per tutto il nord Europa. Verifica criteri previsti dall art.1 comma 611 L.190/2014 (Legge Stabilità 2015) Criterio a) La società non è indispensabile per il perseguimento delle finalità istituzionali, anche se si ritiene strategico il mantenimento della partecipazione detenuta ad oggi. Criterio b) Il numero di amministratori è inferiore a quello dei dipendenti. Criterio c) Non sono presenti altre partecipazioni che svolgono attività analoghe o similari Criterio d) non è una società che eroga servizi pubblici locali di rilevanza economica Criterio e) la partecipazione non comporta l erogazione di contributi di gestione Possibili azioni di razionalizzazione da svolgere L'esercizio di impresa non rappresenta un servizio pubblico, ma si presenta come erogazione industriale di un servizio a libera richiesta degli utenti e comunque rispondente all interesse pubblico dell ente locale per il suo carattere di servizio di interesse economico generale. L attività imprenditoriale ha una forte vocazione pubblicistica, riconducibile all interesse generale che riveste la disponibilità di aree finalizzate allo sviluppo della attività logistica, anche da un punto di vista operativo, nel territorio. Tale attività, considerato il rilievo geografico della zona, da cui e per cui si sviluppano traffici intermodali da e verso il nord Europa, in particolare Belgio e Olanda,, rientra tra i compiti istituzionali degli enti territoriali (Regione, Provincia, Comune,), che rappresentano la compagine sociale pubblica che detiene complessivamente la maggioranza delle azioni. La società riveste, quindi, un ruolo strategico per lo sviluppo della logistica e dell intermodalità, e la partecipazione di enti pubblici rappresenta la garanzia di una mission pubblica nel tessuto locale, in particolare per gli aspetti patrimoniali legati alla realizzazione di infrastrutture (oltre che di servizi) di interesse economico generale. La sua attività non richiede l'erogazione di contributi o di altre somme a diverso titolo e presenta una situazione patrimoniale e finanziaria in equilibrio, con redditività positiva. In considerazione della tipologia dell attività svolta ed alla luce delle previsioni del comma 611 della L. 190/2014, è intenzione dell Amministrazione mantenere la partecipazione, seppur minoritaria, nella società.

9 4. Incubatore di Impresa del Polo di Innovazione di Novara ENNE3 Oggetto sociale Enne3 è un Incubatore d'impresa Universitario che si occupa di promuovere e sviluppare progetti d'impresa tecnologicamente innovativi con particolare attenzione al territorio del Piemonte Orientale. La mission è promuovere la nascita di start up innovative e sostenerne il loro sviluppo nei primi anni di attività. Verifica criteri previsti dall art.1 comma 611 L.190/2014 (Legge Stabilità 2015) Criterio a) La società non è indispensabile per il perseguimento delle finalità istituzionali Criterio b) Il numero di amministratori non è inferiore a quello dei dipendenti, pertanto si ritiene corretto provvedere alla dismissione della partecipazione. Criterio c) Non sono presenti altre partecipazioni che svolgono attività analoghe o similari Criterio d) non è una società che eroga servizi pubblici locali di rilevanza economica Criterio e) la partecipazione non comporta l erogazione di contributi di gestione Possibili azioni di razionalizzazione da svolgere In relazione all'oggetto sociale, la società non svolge attività di interesse generale strettamente inerenti all'attuazione delle finalità istituzionali dell'ente, né ai servizi pubblici locali. La sua attività non richiede l'erogazione di contributi o di altre somme a diverso titolo e presenta una situazione patrimoniale e finanziaria in equilibrio, con redditività positiva. In considerazione della tipologia dell attività svolta ed alla luce delle previsioni del comma 611 della L. 190/2014, si ritiene non più strategica la partecipazione in tale società. Modalità, tempi e economie attese Avvio della procedura di dismissione entro giugno 2015

10 5. S.A.I.A. Società Aree Industriali Artigianali Oggetto sociale Società immobiliare e di servizi all impresa Verifica criteri previsti dall art.1 comma 611 L.190/2014 (Legge Stabilità 2015) Criterio a) La società non è indispensabile per il perseguimento delle finalità istituzionali Criterio b) Al momento, trovandosi la società in concordato preventivo, non ha dipendenti. In ogni caso, al 31/12/2014, il numero di amministratori non era inferiore a quello dei dipendenti Criterio c) Non sono presenti altre partecipazioni che svolgono attività analoghe o similari Criterio d) non è una società che eroga servizi pubblici locali di rilevanza economica Criterio e) la partecipazione non comporta l erogazione di contributi di gestione Possibili azioni di razionalizzazione da svolgere In relazione all'oggetto sociale, la società non svolge attività di interesse generale strettamente inerenti all'attuazione delle finalità istituzionali dell'ente, né ai servizi pubblici locali. La sua attività non richiede l'erogazione di contributi o di altre somme a diverso titolo, ma la situazione patrimoniale e finanziaria compromessa, rende opportuna la dismissione. In considerazione della tipologia dell attività svolta ed alla luce delle previsioni del comma 611 della L. 190/2014, si ritiene non più strategica la partecipazione in tale società. Modalità, tempi e economie attese Avvio della procedura di dismissione entro giugno 2015

11 IV Relazione tecnica 1. Distretto Turistico dei Laghi Il Distretto Turistico dei Laghi è riconosciuto dalla Regione Piemonte quale Agenzia di Accoglienza e Promozione Turistica Locale per l ambito turistico che comprende il Lago Maggiore, il Lago d Orta, il Lago di Mergozzo e le Valli dell Ossola. Il Distretto Turistico dei Laghi è una società consortile a responsabilità limitata che annovera soci pubblici (Comuni, Province e Enti vari) e soci privati (operatori turistici). Con oltre tre milioni di presenze l anno, per oltre il 70% straniere, l area del Distretto Turistico dei Laghi è la destinazione turistica internazionale più importante del Piemonte. Denominazione DISTRETTO TURISTICO DEI LAGHI Forma giuridica Società a responsabilità limitata Partita I.V.A. e C.F Sede legale Corso Italia STRESA Sede Operativa Via dell Industria VERBANIA FONDOTOCE Telefono 0323/30416 Fax 0323/ Sito Internet Tipologia Mista a prevalenza pubblica partecipazione Data di costituzione 15/11/1997 Data fine 31/12/2050 Stato attuale in attività DATI SINTETICI SULLA SOCIETÀ PRINCIPALI DATI ECONOMICI, FINANZIARI E PATRIMONIALI Capitale Sociale ,00 Risultato d'esercizio ,00 CARATTERISTICHE DELLA PARTECIPAZIONE DELLA PROVINCIA DI NOVARA Quota di Partecipazione 5,79% Valore Nominale della 5.164,40 Partecipazione Inizio impegno DCP N. 127 del 03/10/1997 Durata impegno 31/12/2050

12 Onere Gravante sul Bilancio (2014) RAPPRESENTANTE PROVINCIALE Nessuno 2.600,00

13 2. Banca Popolare Etica Banca etica fornisce alla propria clientela i normali servizi bancari muovendosi, però, nell'ambito di particolari criteri nella selezione degli investimenti sui quali concentrare il risparmio raccolto; inoltre, operano spesso anche nell'ambito del Microcredito fornendo prestiti con interesse relativamente basso. L'attenzione all'etica nell'operatività bancaria comporta che un altro obiettivo sia quello di garantire al cliente la massima trasparenza su quali investimenti verrà impiegato e come sarà gestito il risparmio raccolto, nonchè la possibilità di scegliere i settori di impiego del risparmio (es: socio-educativo, tutela del territorio, ecc.) DATI SINTETICI SULLA SOCIETÀ Denominazione Forma giuridica BANCA POPOLARE ETICA Società cooperativa per azioni Partita I.V.A Codice Fiscale Sede centrale Via Niccolò Tommaseo PADOVA Telefono 049/ Fax 049/ Sito Internet Tipologia partecipazione Mista a prevalenza pubblica Data di costituzione 30/05/1998 Data fine 31/12/2100 Stato attuale in attività PRINCIPALI DATI ECONOMICI, FINANZIARI E PATRIMONIALI Capitale Sociale al 31/12/ ,993,00 Risultato d'esercizio ,00 CARATTERISTICHE DELLA PARTECIPAZIONE DELLA PROVINCIA DI NOVARA Quota di Partecipazione 0,01% Azioni possedute 99 Valore Nominale della Partecipazione 5.164,40 Inizio impegno DCP N. 204 del 17/12/1998 Durata impegno 31/12/2100 Onere Gravante sul Bilancio (2014) 00 RAPPRESENTANTE PROVINCIALE Nessuno

14 3. Centro Interportuale Merci C.I.M. Lo scopo della società è la realizzazione e la gestione di un Centro Interportuale polifunzionale nelle aree contigue allo smistamento ferroviario di Novara e delle altre eventuali strutture di trattamento delle merci funzionali o complementari al Centro. CIM nasce nel 1987 per volontà di Finpiemonte e Comune di Novara. L'Interporto venne da subito pensato quale evoluzione dello scalo intermodale di Novara Boschetto dove, sin dalla metà degli anni '60, grazie alla fortunata posizione geografica di Novara, si svilupparono traffici intermodali da e verso il nord Europa, in particolare Belgio e Olanda. DATI SINTETICI SULLA SOCIETÀ Denominazione Forma giuridica CENTRO INTERPORTUALE MERCI Società per azioni Partita I.V.A. e C.F Sede Legale Via Carlo Panseri Novara Telefono Fax Sito Internet Tipologia partecipazione Mista a prevalenza privata Data di costituzione 25/06/1987 Data fine 31/12/2050 Stato attuale in attività PRINCIPALI DATI ECONOMICI, FINANZIARI E PATRIMONIALI Capitale Sociale ,00 Risultato d'esercizio ,00 CARATTERISTICHE DELLA PARTECIPAZIONE DELLA PROVINCIA DI NOVARA Quota di Partecipazione 2,65% Valore Nominale della Partecipazione ,00 Inizio impegno DCP N. 5 del 27/01/2000 Durata impegno 31/12/2050 Onere Gravante sul Bilancio (2014) 0,00 RAPPRESENTANTE PROVINCIALE Nessuno

15 4. Incubatore di Impresa del Polo di Innovazione di Novara ENNE3 Enne3, Incubatore di Impresa del Polo di Innovazione di Novara S.c.a r.l., è una società partecipata da Università del Piemonte Orientale, Provincia di Novara, Comune di Novara, Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Novara, Associazione Industriali di Novara, Finpiemonte S.p.a. Si occupa sia di sviluppare progetti d'impresa, sia di condurre progetti imprenditoriali, a forte contenuto di conoscenza, entro un quadro organico di investitori. Enne3 nasce in prima battuta per offrire la possibilità di trasferire competenze sviluppate in ambito universitario nel mondo dell'impresa; garantisce l'opportunità a studenti e ricercatori universitari di scegliere una via alternativa e stimolante alla carriera accademica continuando a sviluppare gli interessi di ricerca. Lo stretto legame con le Facoltà dell'università degli Studi del Piemonte Orientale si traduce con la possibilità di disporre delle ricerche più innovative sviluppate in quell'ambito. DATI SINTETICI SULLA SOCIETÀ Denominazione Forma giuridica ENNE3 Incubatore di Impresa del Polo di Innovazione di Novara Società cooperativa a responsabilità limitata Partita I.V.A. e Codice Fiscale Sede centrale Via Bovio 6 NOVARA Telefono 0321/ Fax 0321/ Sito Internet Tipologia partecipazione Mista a prevalenza pubblica Data di costituzione 20/10/2008 Data fine 31/12/2050 Stato attuale in attività PRINCIPALI DATI ECONOMICI, FINANZIARI E PATRIMONIALI Capitale Sociale al 31/12/ ,00 Risultato d'esercizio ,00 CARATTERISTICHE DELLA PARTECIPAZIONE DELLA PROVINCIA DI NOVARA Quota di Partecipazione 10.20% Valore Nominale della Partecipazione ,00 Inizio impegno DCP N. 11 del 04/02/2008 Durata dell'impegno 31/12/2050 Onere Gravante sul Bilancio (2014) 00 RAPPRESENTANTE PROVINCIALE Nessuno.

16 5. S.A.I.A. Società Aree Industriali Artigianali Società a partecipazione mista pubblico-privata per la realizzazione di aree per insediamenti produttivi (Industriali, artigianali, commerciali e per servizi). Si propone si fornire inoltre ogni necessaria attività di servizio alle aziende che si insediano nelle aree DATI SINTETICI SULLA SOCIETÀ Denominazione Forma giuridica SAIA Società aree industriali ed artigianali Società per azioni Partita I.V.A. e Codice Fiscale Sede centrale Piazza Matteotti VERBANIA Telefono 0323/ Fax 0323/ Tipologia partecipazione Mista a prevalenza privata Data di costituzione 05/07/1980 Data fine 31/12/2050 Stato attuale in concordato preventivo dal 21 maggio 2014 PRINCIPALI DATI ECONOMICI, FINANZIARI E PATRIMONIALI Capitale Sociale al 31/12/ Risultato d'esercizio CARATTERISTICHE DELLA PARTECIPAZIONE DELLA PROVINCIA DI NOVARA Quota di Partecipazione 1,946% Valore Nominale della Partecipazione ,28 Inizio impegno DCP N. 431 del 19/12/1985 Durata dell'impegno 31/12/2050 Onere Gravante sul Bilancio (2014) 00 RAPPRESENTANTE PROVINCIALE Nessuno Novara, 29/04/2015 F.to IL PRESIDENTE (Matteo Besozzi)

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