UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA MODULO 1.2. SCHEDA PERSONALE DI RISCHIO LAVORATORI EQUIPARATI (LAV EQ )
|
|
- Mauro Manca
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE SEDE MODULO 1.2. SCHEDA PERSONALE DI RISCHIO LAVORATORI EQUIPARATI (LAV EQ ) Nome Cognome Nata/o il a Codice fiscale: Struttura di appartenenza: Sede di lavoro: Tel. Cell. Qualifica Tipo di contratto : Tesisti Dottorandi Borsisti Tirocinanti Specializzandi Assegnista di ricerca Frequentatori Cultori della materia Visitatori Formazione post laurea Prestatori d opera Altro Data assunzione/inizio rapporto Data fine rapporto Part time NO SI % Descrizione dettagliata attività lavorativa svolta: Argomento di ricerca e relativo titolare: L attività lavorativa comporta la guida di un autoveicolo di servizio: NO SI Se si, indicare il tipo : 1. INFORMAZIONE E FORMAZIONE, SORVEGLIANZA SANITARIA Formazione ex art. 37del D. Lgs. 81/08 e s.m.i, Accordo Stato regioni 21/12/ Parte generale (4 ore) SI da fare 2. Parte specifica Rischio basso (4 ore) SI da fare Rischio medio (8 ore: area medico biologica) SI da fare Rischio medio (8 ore: area chimico ingegneristico) SI da fare Attestati in allegato : NO SI Sorveglianza sanitaria: Giudizio di idoneità ex art. 33 del D. Lgs 81/08 e s.m.i. NO SI Se sì: porre in allegato la copia del giudizio di idoneità NOTE: Modulo 1.2 1
2 2. USO DI ATTREZZATURE MUNITE DI VIDEOTERMINALE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA Uso di attrezzature munite di VDT NO SI Oltre ai lavori al computer e quali altre attività vengono svolte abitualmente? 3. MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI L'attività comporta la movimentazione manuale di carichi NO SI fino a Kg Modalità operative: Frequenza settimanale: Esistono dispositivi di sollevamento NO SI 4. UTILIZZO DI ATTREZZATURE DI LAVORO (macchine utensili, impianti, carrelli elevatori, gru a ponte, etc.) NO SI Specificare quali: Vengono effettuate attività di saldatura: NO SI Se si, indicare la tipologia di saldatura: 5. UTILIZZO DI SOSTANZE CHIMICHE (vedi TABELLA A e B) Attività Modalità operative (Es.: sotto cappa, in ambiente aerato, ecc.): Integrare con il modulo posto in allegato Agente Stato fisico Classe di pericolosità (6) N CAS (chemical abstract service) Frase di Rischio (2) Quantità manipolazione (3) Frequenza (4) Frequenza di manipolazione Durata (5) (1) Classe di pericolosità: T, Xn, Xi, etc (2) Frasi di rischio: vedere le Schede di sicurezza (3) Indicare il quantitativo minimo e/o massimo di utilizzo per ogni singola operazione. (4) Frequenza: g = giornaliera; s = settimanale; m = mensile; a = altro (specificare) (5) Durata: indicare la durata dell operazione di manipolazione della sostanza es.: pochi secondi, qualche minuto, 15 minuti, etc.. (6) Stato fisico della sostanza: G = gas; A = aerosol; L = liquido; S = solido; P = polvere. Modulo 1.2 2
3 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA Esposizione ad agenti cancerogeni NO SI Se si integrare e con il modulo posto in allegato. 6. ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI (All. XLVI del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.) L'attività comporta esposizione a agenti biologici NO SI Agente Classe di rischio Esposizione Specificare quantità e frequenza di Diretta (*) Indiretta (**) manipolazione ed eventuali note (*) Si intende per esposizione diretta quella dovuta ad impiego deliberato e diretto dell'agente biologico (es. manipolazione HIV) (**) Si intende per esposizione indiretta quella determinata da potenziale presenza dell'agente biologico nel materiale manipolato (es. manipolazione di liquidi biologici) Modalità operative (breve descrizione) 7. ESPOSIZIONE A RADIAZIONI IONIZZANTI (Raggi X) L'attività comporta esposizione a radiazioni ionizzanti NO SI Modalità operative (breve descrizione) 8. ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI L'attività comporta esposizione a: Microonde NO SI Frequenza apparato emettitore Radiofrequenze NO SI Frequenza apparato emettitore Laser NO SI Classe Ultravioletto NO SI Lunghezza d onda Infrarosso NO SI Frequenza tipo di applicatore Ultrasuoni NO SI Altro (specificare): 9. ESPOSIZIONE AD Altri AGENTI FISICI L'attività comporta esposizione a: Rumore NO SI Vibrazioni NO SI Se si indicare il valori limite di esposizione rispettivamente LEX = db(a) e ppeak = Pa (140 db(c) riferito a 20 µpa) Vibrazioni NO SI Se Sì a) per le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio: il valore limite di esposizione giornaliero su di 8 ore, è m/s 2 ; su periodi brevi è m/s 2 ; il valore d azione giornaliero, su 8 ore è m/s 2. b) per le vibrazioni trasmesse al corpo intero: Modulo 1.2 3
4 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA il valore limite di esposizione giornaliero, su 8 ore, è m/s 2 ; su periodi brevi è m/s 2 ; il valore d azione giornaliero, su 8 ore è m/s 2. Note: 10. ATTIVITÀ IN PARTICOLARI CONDIZIONI L'attività comporta esposizione a: Liquidi criogenici NO SI Specificare quali Polveri fini o fibre NO SI Specificare quali Il locale è provvisto di impianto di aspirazione delle polveri NO SI Caratteristiche dell impianto: Con animali NO SI All aperto NO SI In celle fredde NO SI Altro (specificare): 11. CONSEGNA DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI E INDUMENTI DI LAVORO Tuta Camice Casco di protezione Otoprotettori ( Tappi Cuffie) Occhiali Schermi facciali Maschere per solventi, fumi, nebbie Guanti contro le aggressioni chimiche Scarpe antinfortunistiche Maschere antipolvere Guanti contro le aggressioni meccaniche Creme protettive/pomate Attrezzature di protezione contro le cadute (quali: ) Indumenti di protezione contro le aggressioni chimiche Altro (specificare) Formazione all uso dei Dpi NO SI Addestramento all uso dei Dpi NO SI NOTE AGGIUNTIVE : Data di compilazione: Firma del lavoratore Firma del Responsabile /Responsabile dell attività didattica e di ricerca in laboratorio (ex art. 5 D.M. 363/98) Firma del Dirigente Modulo 1.2 4
5 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA Tabella A ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI AGENTE CHIMICO caratteristiche fisiche e di aggregazione (1 ) modalità di impiego (2) codice CAS tipo di sostanza (es. Infiammabi le, tossico, nocivo, etc.) frasi di rischio (R) Quantità utilizzata per singola operazione (specificar e unità di misura) Frequenza di utilizzo: n volte/ S settimana n volte/ M mese n volte/ A anno Dispositivi di protezione utilizzati (3) Viene utilizzata cappa aspirante 1 Caratteristiche fisiche e di aggregazione: G gas; L liquido; MC massa compatta; S scaglie, P polverulento; MS in matrice solida 2. descrivere il processo o la lavorazione in cui si utilizza la sostanza o si sviluppano agenti chimici pericolosi (es.: estrazione di acidi nucleici, combustione, lavorazione a caldo, etc.) descrivendo in maniera concisa ma dettagliata le modalità d'uso dell'agente chimico) 3. indicare i dispositivi di protezione individuale utilizzati (es.: guanti, occhiali protettivi, mascherina, etc.) NOTE: eventualmente allegare alla presente le schede di sicurezza Modulo 1.2 5
6 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA Tabella B ESPOSIZIONE AD AGENTI CANCEROGENI, MUTAGENI, TERATOGENI AGENTE (specificare la concentrazione) caratteris tiche fisiche e di aggregaz ione 1 R 45 R 49 R 46 R 47 R 40 Quantità utilizzata per singola operazione (specificare unità di misura) Frequenza di utilizzo: n volte/ S settimana n volte/ M mese n volte/ A anno L attività viene svolta in sistema chiuso Viene utilizzata cappa aspirante È utilizzato camice o tuta Vengono utilizzati guanti Vengono utilizzati occhiali o visiere di protezione È utilizzata mascherina È utilizzata maschera a filtro selettivo 1 Caratteristiche fisiche e di aggregazione: G gas; L liquido; MC massa compatta; S scaglie, P polverulento; MS in matrice solida NOTE: eventualmente allegare alla presente le schede di sicurezza Modulo 1.2 6
QUESTIONARIO AD USO DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE E DEL MEDICO COMPETENTE
UFFICI AMMINISTRATIVI SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE Lungarno Pacinotti, 44 56100 Pisa Tel. 050/2212140 Fax 050/2212663 E-mail spp@adm.unipi.it QUESTIONARIO AD USO DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
DettagliSCHEDA DI RISCHIO INDIVIDUALE ANNO 20
Servizio Prevenzione e Protezione sul Lavoro Responsabile: Dott.ssa Francesca Pofi Tel. 06.7705.3724 -Vice Responsabile: 3461 - Segreteria: 3433- Fax 06.7705.3463 e-mail: fpofi@hsangiovanni.roma.it SCHEDA
DettagliScheda personale di rischio (Nome e Cognome)
CNISM Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze Fisiche della Materia Scheda personale di rischio (Nome e Cogme) Informazioni per la compilazione La scheda di rischio contiene informazioni
DettagliOGGETTO DELLA CONVENZIONE:
OGGETTO DELLA CONVENZIONE: FORNITURA ED INSTALLAZIONE DI DIAGNOSTICA RADIOLOGICA DIGITALE PER STRUTTURA COMPLESSA DI RADIOLOGIA DEL PRESIDIO OSPEDALIERO DI SAVIGLIANO DELL A.S.L. CN1 ORGANIZZAZIONE DEI
DettagliModello SS1 - Scheda individuale di
Modello SS1 - Scheda individuale di Cognome e Nome: Genere: M/F Nato a: Provincia:( ) Nazione: il: Codice fiscale: Codice assistito (vedere tessera sanitaria): Domicilio di residenza: Telefono/cellulare:
DettagliDipartimento affari generali, tecnico e per la sicurezza
SCHEDA LABORATORIO Dipartimento di Sez. di Direttore di Dipartimento Responsabile sezione LABORATORIO RESPONSABILE/I del laboratorio: SIG. / DOTT. / PROF. AMBIENTI DI LAVORO indicare il numero di stanze
DettagliModulo B. Obiettivi generali:
Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 3 Estrazioni minerali - Altre industrie estrattive - Costruzioni Questo modulo si
DettagliFATTORI DI RISCHIO E MISURE DI PREVENZIONE AUTOOFFICINE. a cura del Tecnico della Prevenzione Antonio GULMINI SPISAL ULSS 18 di Rovigo
FATTORI DI RISCHIO E MISURE DI PREVENZIONE AUTOOFFICINE a cura del Tecnico della Prevenzione Antonio GULMINI SPISAL ULSS 18 di Rovigo FASI LAVORATIVE 1 Recupero in esterno degli autoveicoli guasti Accettazione
DettagliVERBALE RIUNIONE DI COOPERAZIONE E COORDINAMENTO (Modello M05)
VERBALE RIUNIONE DI COOPERAZIONE E COORDINAMENTO (Modello M05) ORGANIZZAZIONE DEI LAVORI, PRESENZA DI RISCHI PARTICOLARI PRESENTI NELL AREA DEI LAVORI E VALUTAZIONE DELLA PRESENZA DI ULTERIORI RISCHI INTERFERENZIALI
Dettagli1. Informazioni generali relative al Laboratorio
Pag. 1 di 8 1. Informazioni generali relative al Laboratorio LABORATORIO STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI AFFERENZA SEZIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA (eventuale) UBICAZIONE Tipo Categoria Denominazione Denominazione
DettagliMODULO 2 Rischio elettrico _ Rischio meccanico Macchine attrezzature _ Cadute dall alto
ModuloAteco Raffinerie Trattamento combustibili nucleari. Industria chimica, Fibre Gomma, Plastica. MODULO 1 L approccio alla prevenzione e valutazione dei rischi attraverso il D. Lgs. 81/2008 _La valutazione
DettagliRISCHI CHIMICI RISCHI CONNESSI CON L ESPOSIZIONE A SOSTANZE CHIMICHE, TOSSICHE O NOCIVE
PRIMA DELLA COMPILAZIONE DEL QUESTIONARIO PREGHIAMO DI PRENDERE VISIONE DELLA SEGUENTE DESCRIZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO POTENZIALMENTE PRESENTI IN AZIENDA RISCHI DA INFORTUNIO RISCHI DOVUTI A CARENZE
DettagliDATA: DITTA (ragione sociale): SEDE LEGALE E AMMINISTRATIVA: SEDE OPERATIVA (se presente): SETTORE:
DATA: DITTA (ragione sociale): SEDE LEGALE E AMMINISTRATIVA: SEDE OPERATIVA (se presente): SETTORE: (industria, commercio, edilizia, artigianato, servizi etc.) CODICE ATECO PRINCIPALE: CODICE FISCALE/P.IVA:
DettagliDUVRI Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza. Rif. Art. 26, comma 3, D.Lgs. 81/2008 PROVINCIA DI REGGIO EMILIA.
Da Premessa L affidamento di lavori a fornitori esterni all azienda attraverso contratti d appalto e/o d opera comporta l obbligo per il datore di lavoro, qualora vi siano interferenze, di elaborare un
DettagliPROVINCIA DI REGGIO EMILIA DUVRI Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza Rif. Art. 26, comma 3, D.Lgs. 81/2008
Data:23/12/2009 Premessa L affidamento di lavori a fornitori esterni all azienda attraverso contratti d appalto e/o d opera comporta l obbligo per il datore di lavoro, qualora vi siano interferenze, di
DettagliVALUTAZIONE DEI RISCHI PER L ATTIVITA DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Logo scuola VALUTAZIONE DEI RISCHI PER L ATTIVITA DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Dati relativi alla struttura ospitante Sede legale (comune, indirizzo) Codice fiscale Legale rappresentante (cognome, nome,
DettagliCorso di Formazione per l accesso ai Laboratori dell Ateneo IL RISCHIO MECCANICO
Corso di Formazione per l accesso ai Laboratori dell Ateneo IL RISCHIO MECCANICO Normativa Si definisce: Attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso
Dettagli-PROGRAMMA DEL CORSO-
-PROGRAMMA DEL CORSO- RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE MODULO B 7 (Decreto Legislativo coordinato 81/2008 e 106/2009-STATO-REGIONI 26.01.06 ) SANITA - SERVIZI SOCIALI Corso di 60 ore
DettagliModulo B. Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 1 Agricoltura
Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 1 Agricoltura Questo modulo si articola in macrosettori costruiti tenendo conto dell
DettagliDVR SORVEGLIANZA SANITARIA
SORVEGLIANZA SANITARIA PER STUDENTI CHE FANNO USO DI LABORATORI, ATTREZZATURE DI LAVORO IN GENERE, AGENTI CHIMICI, FISICI E BIOLOGICI, IVI COMPRESE LE APPARECCHIATURE FORNITE DI VIDEOTERMINALI E CHE PREVEDONO
DettagliOperaio Provveditorato
Provincia di Forlì-Cesena Operaio Provveditorato DPI DA UTILIZZARE PER MANSIONE OMOGENEA PC1.3 PC1.4 PC2.3 PC2.4 PC2.6 PC3.2 PC8 PC9 PC11.1.2 PM2 PM3 PM4 PM4.1 PM6.1 PM8 GIACCONE AD ALTA VISIBILITA' IMPERMEABILE
DettagliCORSO PER RSPP - ASPP MODULO B
CORSO PER RSPP - ASPP MODULO B Il modulo B di specializzazione è relativo al corso di formazione che tratta la natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro, correlati alle specifiche attività lavorative.
DettagliSi applica. Non si applica
NORMATIVE ABROGATE NORMATIVA ATTUALE 13 articoli in tutto dal 222 al 232 art. 233: campo applicazione art. 234: definizioni art. 235: sostituzione e riduzione art. 236: valutazione del rischio art. 237:
DettagliMODULO PRATICO (ORE) RSPP 16/32/48 // // Provana Quality Center. Aggiornamento RSPP 6/10/14 // // Provana Quality Center
CATALOGO CORSI ANNO 2016 1. RIEPILOGO CORSI Area SICUREZZA SUL LAVORO ATTREZZATURA MODULO TEORICO (ORE) MODULO PRATICO (ORE) SEDE DEL CORSO Piattaforma di Lavoro mobili elevabili (PLE) 4 4 per PLE con
DettagliCheck list per valutazione dei rischi ai sensi del D.Lgs. 81/08 Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro
Check list per valutazione dei rischi Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro Dicembre 2008 rev. 0 SOMMARIO 1. FINALITÀ E USO DEL DOCUMENTO Pag. 3 2. GENERALITÀ DELL'AZIENDA Pag. 4 3. ADDETTI Pag. 5 4.
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008
CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008 Accordo Stato Regioni del 26 gennaio 2006 Modulo A I Dispositivi di Protezione Individuale
DettagliDocumento Valutazione Rischi
P AG. 1 D I 18 P AG. 2 D I 18 DESCRIZIONE DELLA MANSIONE... 3 PERICOLI CONSIDERATI... 3 RISCHI PER LA SICUREZZA... 4 RISCHI INFORTUNISTICI... 4 DI LAVORO... 5 DI LAVORO... 6 APPARECCHI A PRESSIONE... 6
DettagliDate delle lezioni del corso: Sede del corso: Segreteria organizzativa: Programma del corso: Giovedì 5 Novembre 2015 Ore 9:00-13:00 / 14:00-18:00
Date delle lezioni del corso: Data Ora Giovedì 5 Novembre 2015 Ore 9:00-13:00 / 14:00-18:00 Martedì 10 Novembre 2015 Ore 9:00-13:00 / 14:00-18:00 Giovedì 12 Novembre 2015 Ore 9:00-13:00 / 14:00-18:00 Giovedì
DettagliModulo B. Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 7 - sanità servizi sociali
Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 7 - sanità servizi sociali Questo modulo si articola in macrosettori costruiti tenendo
DettagliLa sicurezza chimica nei laboratori professionalizzanti
La sicurezza chimica nei laboratori professionalizzanti La sicurezza chimica nei laboratori professionalizzanti La sicurezza chimica coinvolge la totalità delle esperienze professionalizzanti in ambito
DettagliIMPRESA LAVORI DI: CANTIERE DI:
IMPRESA LAVORI DI: CANTIERE DI: PIANO OPERATIVO di SICUREZZA (ai sensi del D.Lgs. 494/96, del D.P.R. 222/03 e s.m.i.) L Impresa: (Il Datore di Lavoro) timbro e firma Per presa visione: Il Rappresentante
DettagliADEMPIMENTI D.LGS. 626/94 e s.m.i. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO
ADEMPIMENTI D.LGS. 626/94 e s.m.i. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO 1 Nomina del Responsabile servizio prevenzione e protezione In tutte le imprese deve essere nominato il RSPP che può essere: Datore di lavoro
DettagliProgetto COLTIVIAMO LA SALUTE nel settore agricolo
Dipartimento di Prevenzione (dott.ssa Marina SCOTTO) Struttura Complessa P.S.A.L. Venerdì 27 marzo 2009 Ore 10:30 (dott. Angelo SERGI) Presso Ce.R.S.A.A. (Centro Regionale di Sperimentazione e Assistenza
DettagliDUVRI Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza Rif. Art. 26, comma 3, D.Lgs. 81/2008
PROVINCIA DI REGGIO EMILIA Servizio di Prevenzione e Protezione Premessa L affidamento di lavori a fornitori esterni all azienda attraverso contratti d appalto e/o d opera comporta l obbligo per il datore
DettagliSCHEDA INFORMATIVA PER INSEDIAMENTI PRODUTTIVI presentata in base all art. 20 della Legge 833/78. Residente in. via. Ragione Sociale della Ditta
Dipartimento Sanità pubblica Area di Igiene e Sanità Pubblica - Nuovi insediamenti produttivi SCHEDA INFORMATIVA PER INSEDIAMENTI PRODUTTIVI presentata in base all art. 20 della Legge 833/78 RIQUADRO DA
DettagliINFN - SEZIONE DI GENOVA GARA CONDIZIONAMENTO CLEAN ROOM ATLAS/CMS
Istituto Nazionale Di Fisica Nucleare INFN - SEZIONE DI GENOVA GARA CONDIZIONAMENTO CLEAN ROOM ATLAS/CMS DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE ai sensi
DettagliFunzionamento DATARISCH
Funzionamento DATARISCH Il funzionamento del programma consta di tre fasi. - La prima fase è la compilazione online, assistita da una guida, di una scheda lavorativa da parte dei dipendenti, organizzata
DettagliSalute e Sicurezza sul lavoro - 3
Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico - Corso integrato Biologia generale e Chimica biologica Modulo didattico: Organizzazione di laboratorio e Sicurezza Salute e Sicurezza sul lavoro - 3 D.P.I.
DettagliSISTEMA PREVENZIONISTICO
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA - SERVIZIO PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI LAVORO Direzione Servizio: via Novara,3 20033 Desio (MB) Tel. 0362 304872-3-4-6-7 - fax 0362 304836 Sede operativa: via Foscolo,
DettagliFormazione dei Lavoratori
pagina 1 di 8 Formazione dei Lavoratori articolo 37 D.Lgs. 81/08 Accordo Conferenza Stato Regioni del 21/12/2011 Rep. Atti n. 221/CSR Gazzetta Ufficiale n. 8 del 11 gennaio 2012 pagina 2 di 8 paragrafo
DettagliSommario PARTE I - T.U. N. 81/2008
XI Presentazione... Profili Autori... V VII PARTE I - T.U. N. 81/2008 CAPITOLO 1 TITOLO I T.U. - PRINCIPI COMUNI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI... 1 Il lavoratore... 6 Il datore di lavoro... 8 Il dirigente...
DettagliFORMAZIONE GENERALE PER TUTTI I LAVORATORI - 4 ore. 05 aprile :00-13:00
Pagina 1 di 9 Calendario degli incontri di formazione aggiornato al 26 aprile 2017 FORMAZIONE GENERALE PER TUTTI I LAVORATORI - 4 ore 05 aprile 2017 9:00-13:00 FORMAZIONE SPECIFICA LAVORATORI IN ATTIVITA
DettagliCORSO DI FORMAZIONE RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA 32 ORE
CORSO DI FORMAZIONE RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA 32 ORE Corso rivolto ai Rappresentanti del Lavoratori per la Sicurezza Ex. Art 37, D.Lgs 81/08 Date 9/11/2017-16/11/2017-23/11/2017-30/11/2017
DettagliFORMAZIONE PER IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
FORMAZIONE PER IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Corso rivolto agli RLS Date 27,29 NOVEMBRE e 04,06,11,13,18, 22 DICEMBRE 2017 Orari 09.00-13.00 Durata sede del corso C.F.A. 32 ore LAVORO
DettagliResponsabile e Addetto del Servizio di Prevenzione e Protezione
Responsabile e Addetto del Servizio di Prevenzione e Protezione MODULO B5 Decreto Legislativo coordinato 81/2008 e 106/2009-STATO-REGIONI 26.01.06 RAFFINERIE-TRATTAMENTO COMBUSTIBILI NUCLEARI- INDUSTRIA
DettagliModulo B. Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Da 8 a 68 ore a seconda del macrosettore di appartenenza
Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Da a 6 ore a seconda del macrosettore di appartenenza Questo modulo si articola in macrosettori costruiti tenendo conto dell
DettagliUniversità degli Studi di Genova
Programma apprezzato e condiviso da Soggetto formatore (autorizzato con Decreto Legislativo 23 giugno 2003, n.195) Dipartimento di Ingegneria Chimica e di Processo ASSOCIAZIONE AMBIENTE E LAVORO Decreto
DettagliDUVRI DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA
Pagina 1 di 9 DUVRI COMMITTENTE II.RR.BB. Casa di Riposo A. Rossi Via Metastasio 5, 06081 Assisi (PG) SOGGETTO APPALTATORE Descrizione generale del lavoro in appalto considerato Gestione del servizio di
DettagliSCHEDA DATI DI SICUREZZA
IDENTIFICAZIONE DEL E DELLA SOCIETÀ ( Nastro nero per famiglia Signum ); codice produzione BT SETTORE RICHIEDENTE PRODUTTORE Compuprint S.p.A. INDIRIZZO Via Martiri d'italia, 26-10014 Caluso - Torino -
DettagliCatalogo corsi sicurezza 2016 sede di Cesena
Catalogo corsi sicurezza 2016 sede di Cesena A tutte le applichiamo lo sconto del 10% dal secondo iscritto in poi IVA R.S.P.P. - Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione in Azienda - Modulo A 28
DettagliFORMAZIONE GENERALE PER TUTTI I LAVORATORI - 4 ore. 05 aprile :00-13:00
Pagina 1 di 9 Calendario degli incontri di formazione aggiornato al 17 marzo 2017 FORMAZIONE GENERALE PER TUTTI I LAVORATORI - 4 ore 05 aprile 2017 9:00-13:00 FORMAZIONE SPECIFICA LAVORATORI IN ATTIVITA
DettagliIL SISTEMA PREVENZIONISTICO AZIENDALE NELLE AZIENDE DELLA ASL della PROVINCIA di MONZA E BRIANZA ANNO 2009
IL SISTEMA PREVENZIONISTICO AZIENDALE NELLE AZIENDE DELLA ASL della PROVINCIA di MONZA E BRIANZA ANNO 2009 DESCRIZIONE DEL CAMPIONE SONO STATE 131 LE AZIENDE CAMPIONATE NEL CORSO DEL 2009 NELL AMBITO DEL
DettagliNOTA INFORMATIVA SUI RISCHI AMBIENTALI E INTERFERENZIALI PER IL COMPLESSO IMPIANTISTICO VIA GRIGIONI 19-28
PAG. 1 DI 6 NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI AMBIENTALI E INTERFERENZIALI PER IL COMPLESSO IMPIANTISTICO VIA GRIGIONI 19-28 APPENDICE A.6 RISCHI PRESENTI NELLE AREE DEL WTE DEPOSITO TEMPORANEO SCORIE DI COMBUSTIONE
DettagliCATALOGO CORSI. Novembre Dicembre Catalogo corsi Novembre - Dicembre 2016 Valrisk S.r.l. Pagina 1 di 15
CATALOGO CORSI Sede Operativa: Via Stelvio, 19-23014 Delebio (Sondrio) Sede legale: Via Giulio Uberti, 12-20129 MILANO Telefono:0342-684377 - FAX:0342-685899 e-mail: info@valrisk.it P.Iva 07246240969 Novembre
DettagliRESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE MODULO B5 Chimico PER R.S.P.P (D.Lgs. 81/2008 - Stato-Regioni 26/01/2006)
RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE MODULO B5 Chimico PER R.S.P.P (D.Lgs. 81/2008 - Stato-Regioni 26/01/2006) Programma del corso: (Durata: Corso di 68 ore + simulazione finale) Modulo
DettagliSommario RSPP - DATORE DI LAVORO (DDL)... 3 DIRIGENTI E PREPOSTI... 4 RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA... 4 LAVORATORI...
Sommario RSPP - DATORE DI LAVORO (DDL)... 3 DIRIGENTI E PREPOSTI... 4 RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA... 4 LAVORATORI... 5 ADDETTO ALL ANTINCENDIO... 5 ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO... 6 COORDINATORI
DettagliIdoneità tecnico professionale ai sensi dell Allegato XVII al D. Lgs. 81/2008
Idoneità tecnico professionale ai sensi dell Allegato XVII al D. Lgs. 81/2008 Imprese e lavoratori autonomi, ai fini della verifica dell idoneità tecnico professionale, dovranno esibire al committente
DettagliRischi per la Salute 3 AGENTI FISICI
Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico - Corso integrato Biologia generale e Chimica biologica Modulo didattico: Organizzazione di laboratorio e Sicurezza Salute e Sicurezza sul lavoro - 7 Rischi
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA CENTRO DI MEDICINA OCCUPAZIONALE Scheda di destinazione lavorativa per la ricognizione dei rischi occupazionali mirata alla predisposizione delle misure di sicurezza
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di laurea in ingegneria meccanica Modulo didattico Sicurezza degli impianti industriali Seminario Il documento di valutazione dei rischi (Ing.
DettagliSorveglianza Sanitaria
Sorveglianza Sanitaria Art. 41 1. La sorveglianza sanitaria è effettuata dal medico competente: a) nei casi previsti dalla normativa vigente, dalle indicazioni fornite dalla Commissione consultiva di cui
DettagliScheda 1 Committente
Pagina 1 di 7 Procedura per la valutazione e gestione delle Interferenze Scheda 1 Committente Contratti d'appalto o d'opera o di somministrazione Comparto industriale Data: Ottobre 2011 Versione: Revisione
DettagliModulo B6. PROGRAMMA CORSO MODULO A Il sistema legislativo: D. Lgs. 81/2008 e modifiche (D. Lgs. 106/09)
Corso RSPP Modulo A+B+C+ per consulenti Titolo corsosettore Costo (IVA Durata ore esclusa) Modulo A 28 600 Modulo B1 Agricoltura 36 800 Modulo B2 Pesca 36 800 Modulo B3 Estrazioni Minerali e Costruzioni
Dettagli-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula
-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula CORSO R.S.P.P. MODULO B4 -INDUSTRIA D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 art. 32 coordinato al D. Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 ed Accordo Stato-Regione del 26 gennaio 2006
DettagliFORMAZIONE GENERALE PER TUTTI I LAVORATORI - 4 ore. 28 giugno :00-13:00
Pagina 1 di 8 Calendario degli incontri di formazione aggiornato al 21 giugno 2016 FORMAZIONE GENERALE PER TUTTI I LAVORATORI - 4 ore 28 giugno 2016 9:00-13:00 FORMAZIONE SPECIFICA LAVORATORI IN ATTIVITA
DettagliPROCEDURE INTERNE per la DISTRIBUZIONE dei DISPOSITIVI di PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
PROCEDURE INTERNE di SICUREZZA Pag 1/7 Documento Inserimento nuovo personale e training DISTRIBUZIONE dei DISPOSITIVI di PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) idonei per lo svolgimento delle attività di escursioni
DettagliPROGRAMMA CORSO PER RSPP
PROGRAMMA CORSO PER RSPP MODULO A Titolo Argomenti Tempi Presentazione del corso L approccio alla prevenzione attraverso il D. Lgs. 626/94 per un percorso di miglioramento della sicurezza e della salute
DettagliDICHIARAZIONE. * in duplice copia: una da conservare in azienda, l'altra da consegnare al dipendente.
DICHIARAZIONE * in duplice copia: una da conservare in azienda, l'altra da consegnare al dipendente. Il sottoscritto titolare/legale rappresentante della ditta con sede a in via n., esercente l'attività
DettagliDipartimento di Prevenzione U.O.C. SPISAL - Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza in Ambienti di Lavoro
Dipartimento di Prevenzione U.O.C. SPISAL - Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza in Ambienti di Lavoro SCHEDA 2 Occhiali per la protezione degli occhi contro schizzi di liquidi, polveri, gas e metalli
DettagliTecnico Faunistico. Provincia di Forlì-Cesena DPI DA UTILIZZARE PER MANSIONE OMOGENEA CORPO MANI PIEDI TESTA OCCHI E VISO VIE RESPIRATORIE
Provincia di Forlì-Cesena Tecnico Faunistico DPI DA UTILIZZARE PER MANSIONE OMOGENEA PC1.3 PC8 PM8 PM9 GIACCONE AD ALTA VISIBILITA' IMPERMEABILE CON CORPETTO SFODERABILE - INVERNALE GILET AD ALTA VISIBILITA
DettagliIRCCS - Istituto Tumori Bari ! % Pagina 1 di 36. Servizio di Prevenzione e Protezione
IRCCS - Istituto Tumori Bari $$ && ' % ) * +, $ * $ $ * -./0- Pagina 1 di 36 1.... 3 1.1. SCOPO DEL DOCUMENTO... 3 1.2. OGGETTO DEL DOCUMENTO... 4 1.3. SPECIFICHE DEI PROCESSI E DELLE ATTIVITA... 6 1.4.
DettagliI concetti di rischio e pericolo
I concetti di rischio e pericolo Durata: 12 26 La valutazione del rischio D.Lgs. 81/2008 Articolo 15 - Misure generali di tutela Nelle misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori
DettagliNome e Cognome del lavoratore e sede di servizio. Struttura (Facoltà, Dipartimento, Sezione, Centro..) Indirizzo
Scheda per l acquizione delle informazioni relative ai dati occupazionali dei lavoratori di cui al D.Lgs 81/2008, art. 41, comma 5 Allegato 3A - sezione 1 Nome e Cogme del lavoratore e sede di servizio
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA
CANTIERE DEI LAVORI DI MIRANO (VE) PRESSO I.P.A.B. LUIGI MARIUTTO DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA ai sensi dell art. 26 del Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 come modificato
DettagliDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) Sono qualsiasi
DettagliModulo B. Obiettivi generali:
Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 24 ore per il macrosettore ATECO 8 Pubblica amministrazione e istruzione Questo modulo si articola in macrosettori
DettagliSCHEDA INFORMATIVA. Permesso di costruire (art. 10 D.P.R. 380/01)
Servizio Sanitario Nazionale - Regione Veneto U.L.SS N. 6 "VICENZA" SEDE DI VICENZA DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Ufficio Comune Nuovi Insediamenti N. Registro U.L.S.S. SCHEDA INFORMATIVA Permesso di costruire
DettagliIl tirocinio e la sicurezza
Il tirocinio e la sicurezza Eugenio Ariano Dipartimento Prevenzione - ASL Lodi Lodi 26 Novembre 2015 D.Lgs. 81/08, art 2 comma 1 lettera a) Al lavoratore é equiparato: -il soggetto beneficiario delle iniziative
DettagliCORSO DI FORMAZIONE DEI LAVORATORI - GENERALE E SPECIFICA
CORSO DI FORMAZIONE DEI LAVORATORI - GENERALE E SPECIFICA L art. 37 del D. Lgs. 81/08 prevede che il Datore di lavoro provveda alla formazione di tutti i lavoratori, secondo i contenuti e la durata previsti
DettagliSEZIONE B: SCHEDE BIBLIOGRAFICHE DI RIFERIMENTO. B1.2 Luoghi, Locali, e posti di lavoro - Opere provvisionali
I1 Di seguito si riporta l elenco delle principali attività e lavorazioni individuate e delle relative schede bibliografiche di riferimento 1 alle quali si può fare riferimento per l individuazione dei
DettagliDispositivi di protezione. Dispositivi di protezione individuale. Dispositivi di protezione individuale. Collettivi Personali
Dispositivi di protezione Collettivi Personali Dispositivi di protezione individuale prodotti che hanno la funzione di salvaguardare la persona che l indossi da rischi per la salute e per la sicurezza
DettagliData Inizio : Non Specificato Termine : Non Specificato Gruppo : Costo : 500 EUR Location : Viterbo, Roma, Latina Livello :
Data Inizio : Non Specificato Termine : Non Specificato Gruppo : Costo : 500 EUR Location : Viterbo, Roma, Latina Livello : Corso ASPP-RSPP modulo Macrosettore Ateco B3 Costruzioni, Edilizia, Estrazioni
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER LAVORATORI IN AMBITO SANITARIO PROGRAMMA
CORSO DI FORMAZIONE PER LAVORATORI IN AMBITO SANITARIO ORE 8.30-9.00 REGISTRAZIONI registrazioni partecipanti ORE 9.00-10.00 PROGRAMMA I MODULO FORMAZIONE GENERALE concetti di rischio danno prevenzione
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO CANCEROGENO E MUTAGENO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO CANCEROGENO E MUTAGENO Azienda Sede BLUCAR COMUNE DI SALERNO Indirizzo: Via Diaz 18 Datore di lavoro Rossi Paolo Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione De Santis
DettagliFORNITURA DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE PER IL PERSONALE OPERATIVO DELL IGEA SPA
Allegato B2) al Capitolato tecnico FORNITURA DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE PER IL PERSONALE OPERATIVO DELL IGEA SPA Lotto 2 VISO E OCCHI Allegato B2 al Capitolato Speciale Pagina 1 di 11 LOTTO
DettagliRELAZIONI DEI MEDICI COMPETENTI Art. 40 Allegato 3B D.Lgs. 81/2008 con particolare riferimento al territorio della ASL Milano
LA SORVEGLIANZA SANITARIA: DAI DATI EPIDEMIOLOGICI ALLA GESTIONE DEL SINGOLO OPERATORE Intervento a cura del Dott. Battista Magna e del Dott. Paolo Marzo Art. 40 Allegato 3B D.Lgs. 81/2008 con particolare
DettagliOperazione: DOSAGGIO AUSILIARI
Scheda 3 Categoria: TINTORIA Operazione: DOSAGGIO AUSILIARI Scopo dell operazione Nel bagno di tintura dei materiali tessili, oltre ai coloranti organici in polvere, vengono impiegati altri prodotti chimici
DettagliLUOGO DI LAVORO REPARTI. INDIVIDUAZIONE DEI PERICOLI (Fattori di rischio) VALUTAZIONE DEI RISCHI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
INDIVIDUAZIONE DEI LUOGO DI LAVORO 1. 2. 3. SUPERFICI PAVIMENTO / PIANO CALPESTIO LISCE O UNTE SUPERFICI PAVIMENTO / PIANO CALPESTIO IRREGOLARI VIE DI CIRCOLAZIONE O MOVIMENTAZIONE SCIVOLAMENTO INCIAMPAMENTO
DettagliDPI - DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE DI UN ELETTRICISTA 1
Massimo Benenati (MassimoB) DPI - DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE DI UN ELETTRICISTA 8 July 2013 Prefazione In questo articolo tratterò i DPI che un elettricista dovrebbe sempre avere con se o indosso.
DettagliCORSO PER LAVORATORI RISCHIO AZIENDALE BASSO Parte generale + Parte specifica durata: 4 ore + 4 ore = 8 ore
FORMAZIONE OBBLIGATORIA IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO PER LAVORATORI, DIRIGENTI E PREPOSTI Accordo Stato-Regioni del 21.12.2011 e Linee Guida Formazione del 25.07.2012 Alla luce
DettagliLA PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI E DA STRESS OCCUPAZIONALE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO. 7 dicembre 2013
LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI E DA STRESS OCCUPAZIONALE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO 7 dicembre 2013 Via Giberti 11 - Sala Convegni Ordine dei Medici di Verona Aggiornamenti per i medici competenti
DettagliDispositivi Di Protezione Individuale
Sezione di Roma 1 Roma, 28 Gennaio 2008 Giornata Formativa Sicurezza Nei Luoghi Di Lavoro Dipartimento di Fisica Ed. Marconi Aula Conversi Dispositivi Di Protezione Individuale Antonio Giampaoli giampaoli@lngs.infn.it
DettagliRAGIONE SOCIALE SINTHESI ENGINEERING S.R.L.
RAGIONE SOCIALE SINTHESI ENGINEERING S.R.L. OGGETTO CATALOGO FORMATIVO SICUREZZA SUL LAVORO Lista di revisione n. revisione data identificazione documento modifiche 00 02 Ottobre 2017 CatalogoFormativo_rev00
DettagliCorso per operatori di Protezione Civile di 1 livello ROVERETO, 24 maggio 2012 Comunicazione a cura Ist. P.C. Luca Clementi
Croce Rossa Italiana -La normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (disposizioni specifiche CRI) - Alta visibilità e dispositivi di protezione individuale - Comportamenti da adottare durante attività
DettagliDPI B01. Schermo facciale con gancio di fissaggio all elmetto Pag. 03. DPI B04. Occhiali con oculari anti U.V. e anti abbagliamento Pag.
Allegato 2) al Capitolato tecnico: Lotto 2 VISO E OCCHI Sommario Norme Generali Pag. 02 DPI B01. Schermo facciale con gancio di fissaggio all elmetto Pag. 03 DPI B02. Schermo facciale con calotta girotesta
DettagliCITTA DI ALBIGNASEGO PROVINCIA DI PADOVA
PROT. N. 38230 DEL 25/11/2016 CITTA DI ALBIGNASEGO PROVINCIA DI PADOVA Settore 3 - Sviluppo infrastrutturale Via Milano, 7 35020 Albignasego (PD) OGGETTO: SERVIZIO ANNUALE DI GESTIONE OPERATIVA DELL IMPIANTO
DettagliPROCEDURE DI SICUREZZA PER L UTILIZZO DI NANOPARTICELLE
PROCEDURE DI SICUREZZA PER L UTILIZZO DI NANOPARTICELLE Le nanoparticelle (NPs) sono particelle ultrafini di dimensioni comprese tra 1-200 nanometri (nm) in una dimensione. In nanotecnologia i problemi
DettagliDispositivi di Protezione Individuale
Dispositivi di Protezione Individuale Si intende per Dispositivo di Protezione Individuale (DPI) qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro
DettagliDate delle lezioni del corso:! Sede del corso:! Segreteria organizzativa:! Programma del corso:!
Date delle lezioni del corso: Data Ora Martedì 23 Settembre 2014 Ore 9:00-13:00 / 14:00-18:00 Martedì 30 Settembre 2014 Ore 9:00-13:00 / 14:00-18:00 Martedì 7 Ottobre 2014 Ore 9:00-13:00 / 14:00-18:00
DettagliMODULO A PER RSPP/ASPP- MACRO SETTORE DI ATTIVITA : TUTTI
MODULO A PER RSPP/ASPP- MACRO SETTORE DI ATTIVITA : TUTTI MODULO ORE ARGOMENTO La filosofia del D.lgs 66/94 in riferimento METODI MATERIALI DIDATTICI DOCENTI L approccio alla prevenzione attraverso il
Dettagli