Cap.1 Norme giuridiche e loro classificazione

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1 Cap.1 Norme giuridiche e loro classificazione MV_688_ManualiVisivi_Civile_2015_1.indd 1 28/05/

2 Cap.1-1. Norma giuridica 1. Norma giuridica comando generale e astratto, rivolto alla collettività dei consociati, per mezzo del quale si impone una determinata condotta finalizzata al perseguimento di interessi particolari Presenta i seguenti caratteri essenziali: 1. generalità: intesa quale indeterminabilità dei soggetti ai quali la norma si indirizza, essendo diretta alla comunità nella sua globalità 2. astrattezza: intesa quale situazione ideale tipizzata alla quale è possibile ricondurre ogni ipotetico caso reale da regolamentare 3. obbligatorietà: intesa come carattere vincolante della regola, la cui osservanza è assicurata con la coercizione. Consta di due elementi: precetto comando rivolto alla generalità dei consociati che racchiude l'enunciazione della regola comportamentale sanzione conseguenza negativa che deriva dal mancato rispetto del precetto I. Classificazione Le norme possono dividersi in varie categorie a seconda dei seguenti criteri classificatori: precettive impongono un obbligo giuridico contenuto proibitive permissive prescrivono un divieto riconoscono al soggetto determinate facoltà tutelate dall'ordinamento 2 MV_688_ManualiVisivi_Civile_2015_1.indd 2 28/05/

3 Cap.1-1. Norma giuridica tipo di comando cogenti derogabili norme la cui attuazione è imposta dall'ordinamento giuridico a prescindere dalla volontà del soggetto destinatario norme che possono essere disapplicate su accordo dei soggetti interessati di condotta stabiliscono un comando sanzione sanzionatorie perfette norme che prevedono la reazione da porre in essere in caso di inosservanza del comando prescritto norme assistite da una sanzione che consente di ripristinare l'ordine alla violazione della norma, eliminandone gli effetti 3 MV_688_ManualiVisivi_Civile_2015_1.indd 3 28/05/

4 Cap.1-1. Norma giuridca funzione di diritto materiale di diritto strumentale norme che hanno come fine il regolamento di rapporti (es. norme di diritto civile) norme il cui fine è attuare il comando giuridico (es. norme di procedura civile) portata regolari eccezionali norme che nel dettare una certa disciplina si uniformano ai principi generali dell'ordinamento norme che nel dettare una certa disciplina si discostano dai principi generali dell'ordinamento 4 MV_688_ManualiVisivi_Civile_2015_1.indd 4 28/05/

5 Cap.1-2. Le fonti del diritto 2. Le fonti del diritto art. 12 preleggi fonti di produzione Nel nostro sistema giuridico le fonti di produzione sono gerarchicamente ordinate in modo da formare categorie caratterizzate da una diversa efficacia normativa. Ne deriva che alcune di queste assumono un grado di importanza superiore e sono definite sopraordinate, rispetto a quelle di rango inferiore, chiamate sottordinate Con tale terminologia ci si riferisce sia all'iter di produzione di una norma sia agli strumenti attraverso i quali si addiviene alla sua conoscenza; si distingue pertanto tra: a. fonti di produzione: atti o fatti idonei a produrre regole all'interno di un ordinamento giuridico b. fonti di cognizione: mezzi che consentono di conoscere la norma emanata (es. gazzetta ufficiale, bollettino ufficiale delle Regioni ecc.) Nell'ambito delle fonti interne è possibile riassumerne la gerarchia in questi termini: COSTITUZIONE la carta contempla in particolare alcuni principi essenziali che assumono valore normativo assoluto, superiore ad ogni altra fonte interna e comunitaria 0 2 FONTI PRIMARIE sono composte da: - leggi dello stato; - provvedimenti aventi forza di legge (decreti legge e decreti amministrativi) - regolamenti parlamentari - leggi regionali FONTI SECONDARIE sono i regolamenti amministrativi che possono essere indipendenti, esecutivi e delegati 3 1 FONTI TERZIARIE consuetudini, cio comportamenti generali, uniformi e costanti nel tempo, assunti dai componenti di una collettivit con il convincimento che siano giuridicamente obbligatori 5 MV_688_ManualiVisivi_Civile_2015_1.indd 5 28/05/

6 Cap.1-3. L'efficacia temporale della norma Nell'ambito delle fonti comunitarie è possibile riassumerne la gerarchia in questi termini: TRATTATI COMUNITARI tra questi ricordiamo: Trattato di Roma Trattato di Maastricht Trattato di Amsterdam Trattato di Nizza Trattato di Lisbona REGOLAMENTI provvedimenti di immediata percettivit ed efficacia nell ordinamento italiano DIRETTIVE atti ad indirizzo da rendersi operativi mediante provvedimenti statali di attuazione 3. L'efficacia temporale della norma I. Abrogazione cessazione dell'efficacia della norma giuridica determinata da una norma di pari grado Perché una norma entri in vigore ed esplichi la sua efficacia giuridica erga omnes, sono necessari i seguenti atti propedeutici: 1. promulgazione da parte del Presidente della Repubblica 2. pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica 3. decorso di un certo lasso di tempo (in genere 15 gg. c.d. vacatio legis) Una volta entrata in vigore la norma si presume conosciuta ed è vincolante nei confronti di tutti Può essere: a. espressa: quando la legge posteriore contiene una dichiarazione che in modo esplicito elimina quella anteriore, in tutto o in parte b. tacita: quando la nuova legge, pur non preve- 6 MV_688_ManualiVisivi_Civile_2015_1.indd 6 28/05/

7 Cap.1-4. L'interpretazione della norma art. 15 preleggi dendo una manifesta enunciazione di abrogazione contiene una disciplina incompatibile in tutto o in parte con quella della legge antecedente II. Irretroattività art. 11 preleggi La legge dispone solo per l'avvenire, essa non ha pertanto effetto retroattivo deroghe in caso di deroga, la norma che ha efficacia retroattiva, trova applicazione a tutte le controversie ancora pendenti al tempo della entrata in vigore o a fatti già compiuti ed esauriti, ma non riguarda le situazioni su cui si è formato il giudicato e più in generale i diritti quesiti Tale principio può subire deroghe in ipotesi di carattere eccezionale, purchè ciò non comporti una violazione di principi e valori costituzionali fondamentali 4. Interpretazione della norma attività volta a ricercare e spiegare il significato della norma, al fine di individuare le soluzioni alle controversie che riguardano la sua applicazione art. 12 preleggi In relazione all'interprete, l'interpretazione può essere: autentica se compiuta dal legislatore che ha emanato la norma al fine di spiegare il significato di norme preesistenti. Ha efficacia vincolante. giudiziale dottrinale praticata dal magistrato nell'esercizio della sua funzione giurisdizionale. Può assumere valore di precedente ma non ha efficacia vincolante data dagli studiosi del diritto. Non è mai vincolante 7 MV_688_ManualiVisivi_Civile_2015_1.indd 7 28/05/

8 Cap.1-4. Interpretazione della norma In relazione poi al metodo di interpretazione si distingue tra: letterale logica orientata cioè a valutare il valore sistematico delle parole usate il cui fine è risalire al reale contenuto della norma che coincide con l'intenzione del legislatore In relazione poi a risultati perseguiti l'interpretazione si distingue in: dichiarativa estensiva restrittiva se gli esiti dell'interpretazione grammaticale corrispondono con quelli dell'interpretazione logica se si attribuisce il più ampio significato fra quelli possibili, ai termini che definiscono la norma se l'ambito di applicazione della norma risulta meno esteso rispetto alla sua formulazione letterale 8 MV_688_ManualiVisivi_Civile_2015_1.indd 8 28/05/

9 Cap.1-5. L'analogia 5. L'analogia procedimento di astrazione logica attraverso il quale viene risolto un caso non previsto dalla legge, applicando la disciplina prevista: (a) per un caso o per materie simili (analogia legis); (b) dai principi generali dell'ordinamento dello Stato (analogia iuris) art. 15 preleggi Come procedimento di integrazione ermeneutica l'analogia è consentita dall'art. 12 delle preleggi, con eslcusivo riferimento agli atti aventi forza di legge É vietata l'analogia in caso di: a. norme penali b. leggi eccezionali leggi eccezionali sono tali quelle leggi che presentano una particolare ratio, ponendosi come eccezione o deroga rispetto alla disciplina generale degli altri casi 9 MV_688_ManualiVisivi_Civile_2015_1.indd 9 28/05/

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