BOLLETTINO UFFICIALE della Regione Toscana

Transcript

1 Anno XLVI Repubblica Italiana BOLLETTINO UFFICIALE della Regione Toscana Parte Seconda n. 40 del Supplemento n. 139 mercoledì, 7 ottobre 2015 Firenze Bollettino Ufficiale: piazza dell'unità Italiana, Firenze - Fax: redazione@regione.toscana.it Il Bollettino Ufficiale della Regione Toscana è pubblicato esclusivamente in forma digitale, la pubblicazione avviene di norma il mercoledì, o comunque ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità, ed è diviso in tre parti separate. L accesso alle edizioni del B.U.R.T., disponibili sul sito WEB della Regione Toscana, è libero, gratuito e senza limiti di tempo. Nella Parte Prima si pubblicano lo Statuto regionale, le leggi e i regolamenti della Regione, nonché gli eventuali testi coordinati, il P.R.S. e gli atti di programmazione degli Organi politici, atti degli Organi politici relativi all'interpretazione di norme giuridiche, atti relativi ai referendum, nonché atti della Corte Costituzionale e degli Organi giurisdizionali per gli atti normativi coinvolgenti la Regione Toscana, le ordinanze degli organi regionali. Nella Parte Seconda si pubblicano gli atti della Regione, degli Enti Locali, di Enti pubblici o di altri Enti ed Organi la cui pubblicazione sia prevista in leggi e regolamenti dello Stato o della Regione, gli atti della Regione aventi carattere diffusivo generale, atti degli Organi di direzione amministrativa della Regione aventi carattere organizzativo generale. Nella Parte Terza si pubblicano i bandi e gli avvisi di concorso, i bandi e gli avvisi per l attribuzione di borse di studio, incarichi, contributi, sovvenzioni, benefici economici e finanziari e le relative graduatorie della Regione, degli Enti Locali e degli altri Enti pubblici, si pubblicano inoltre ai fini della loro massima conoscibilità, anche i bandi e gli avvisi disciplinati dalla legge regionale 13 luglio 2007, n. 38 (Norme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolarità del lavoro). Ciascuna parte, comprende la stampa di Supplementi, abbinata all edizione ordinaria di riferimento, per la pubblicazione di atti di particolare voluminosità e complessità, o in presenza di specifiche esigenze connesse alla tipologia degli atti. SEZIONE I CONSIGLIO REGIONALE - Risoluzioni RISOLUZIONE 22 settembre 2015, n. 9 Garante per l infanzia e l adolescenza. Relazione sull attività svolta nell anno 2014

2 2 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 40 del SEZIONE I CONSIGLIO REGIONALE - Risoluzioni RISOLUZIONE 22 settembre 2015, n. 9 Garante per l infanzia e l adolescenza. Relazione sull attività svolta nell anno IL CONSIGLIO REGIONALE Visto l articolo 117, quarto comma, della Costituzione; Visto l articolo 4, comma 1, lettera d), dello Statuto; Vista la legge regionale 1 marzo 2010, n. 26 (Istituzione del Garante per l infanzia e l adolescenza); Esaminata la relazione presentata in ottemperanza all articolo 11 della l.r. 26/2010 sull attività svolta nell anno 2014 (Allegato A), che evidenzia il lavoro complessivamente svolto dal Garante nel suo terzo anno di insediamento; Vista l attività svolta dal Garante per il consolidamento della conoscenza della propria figura per cui, grazie alla frequente presenza a varie iniziative promozionali nella Regione, la figura del Garante è oggi conosciuta in Toscana, anche se l attività di promozione va costantemente alimentata; Rilevato che nel 2014 si è approfondito il rapporto con i servizi sociali, sia con la struttura regionale, sia con i servizi diffusi nei territori, in quanto gli stessi servizi, più volte, si sono rivolti al Garante per condividere casi particolarmente complessi, sottoporre quesiti, o chiedere parere; Rilevato l impegno dedicato all ascolto e alla conoscenza della condizione dei minori attraverso incontri con i responsabili e gli operatori dei servizi socioassistenziali, con le associazioni e le famiglie affidatarie ed adottive e visite alle comunità; Vista l intensa attività svolta per l organizzazione, la realizzazione e la partecipazione ad iniziative, incontri e convegni, mirati alla sensibilizzazione ed alla promozione dei diritti delle persone di minore età; Dato atto dell attività svolta dal Garante nell esercizio delle funzioni di tutela assegnate dall articolo 2 della l.r. 26/2010, a seguito di segnalazioni provenienti da privati o da associazioni, che si sostanziano in un conseguente costante confronto con i servizi sociali competenti, anche in una funzione di verifica della loro attività; Viste altresì le molteplici iniziative intraprese in costante collaborazione con le aziende sanitarie, i comuni, l autorità giudiziaria, il Tribunale per i minorenni di Firenze e il Tribunale di Firenze Sezione famiglia; Considerato il consolidamento nei rapporti con il mondo della giustizia minorile e degli avvocati che si occupano di minori e famiglia: pur senza una formalizzazione è continuato e si è approfondito da tempo e con continuità uno scambio fruttuoso di informazioni e di opinioni anche attraverso partenariati in corsi di formazione e forum di approfondimento su nuove normative riguardanti famiglie e minori; Considerato il costante impegno volto a conoscere e valutare la condizione dell infanzia ed adolescenza nella nostra regione in ambito sociale, sanitario ed educativo avvalendosi dei dati e delle ricerche effettuate dal Centro regionale documentazione per l infanzia e l adolescenza, dell Istituto degli Innocenti nonché dall Agenzia regionale di sanità; Dato atto che tra le iniziative di promozione della conoscenza dell organo sono stati effettuati studi, ricerche e approfondimenti di particolare qualità sotto il profilo scientifico tra cui: - la ricerca L istituto dell affidamento al servizio sociale. Una riflessione dall esperienza toscana, svolta in partenariato con l Istituto degli Innocenti e confluita nella pubblicazione di un volume curato dal Pubblico tutore dei minori della Regione Veneto nell ambito di un più ampio progetto svolto in quattro regioni; - la ricerca Il minore al centro dei procedimenti giudiziari di separazione e divorzio: il contributo delle scienze psicosociali, realizzata dall Istituto degli Innocenti nell ambito della convenzione con il Garante; - la Prima Conferenza regionale sull infanzia e l adolescenza organizzata dal Garante in collaborazione con la Giunta regionale e l Istituto degli Innocenti, che si è svolta il 20 novembre 2014 e si è conclusa con l elaborazione di un documento finale contenente raccomandazioni quali il potenziamento del ruolo della Regione di indirizzo e coordinamento interistituzionale; la valorizzazione dell affido familiare e la collaborazione nei percorsi post-adottivi; la maggiore continuità e collaborazione socio-sanitaria per le vittime di violenza e maltrattamenti; la valorizzazione dell associazionismo; la maggiore collaborazione tra i servizi socio-sanitari e quelli della giustizia; la continuità dei percorsi educativi, formativi e di tutela anche al raggiungimento della maggiore età; Tenuto conto che nella relazione sull attività svolta

3 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 40 del nel 2014 si auspica una parziale revisione dei compiti e delle competenze del Garante; Visto il parere favorevole della Terza commissione consiliare Sanità e politiche sociali, espresso nella seduta del 2 settembre 2015, con il quale suggerisce alla Prima Commissione di invitare la Giunta regionale, per tutte le politiche regionali, a tenere costantemente alta l attenzione alle politiche dell infanzia e dell adolescenza, presupposto per la qualificazione della vita dei cittadini toscani; Su proposta della Prima Commissione consiliare; ESPRIME apprezzamento per l attività svolta dal Garante per l infanzia e l adolescenza nel corso dell anno 2014; RIBADISCE L IMPEGNO assunto con la l.r. 26/2010: - a contribuire, attraverso il Garante per l infanzia e l adolescenza, ad assicurare e rendere effettivi i principi e le disposizioni di cui agli articoli 2, 3, 30, 31, 32, 117 e 118, della Costituzione e alle convenzioni delle Nazioni unite e dell Unione europea a cui l Italia ha aderito, per promuovere la conoscenza dei diritti dell infanzia e adolescenza in tutta la Regione Toscana e a favorire la partecipazione di bambini e adolescenti e il dialogo con le istituzioni; - a proporre alla Giunta regionale di proseguire nell adozione di politiche a favore dei minori e delle loro famiglie per contrastare l accresciuto disagio socio-economico; - a riconsiderare l ambito dei compiti di vigilanza sulle condizioni dei minori fuori famiglia ospitati nelle comunità educative ed in quelle di tipo familiare, riconoscendo, eventualmente, al Garante, anche compiti di controllo e monitoraggio sulle stesse; - ad ampliare, eventualmente, i compiti del Garante in materia di istituzione e tenuta dell albo regionale dei tutori volontari, alla luce delle finalità sociali che persegue quest istituto e della qualificata esperienza maturata in altre regioni. Il presente atto è pubblicato integralmente, compreso l alle gato A, sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana, ai sensi dell articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nel la banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell articolo 18, comma 1, della medesima legge l.r. 23/ Il Presidente Lucia De Robertis Il Segretario Giovanni Donzelli SEGUE ALLEGATO

4 4 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 40 del ALLEGATO A Relazione 2014

5 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 40 del

6 6 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 40 del

27 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 40 del Evidence Based Prevention

51 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 40 del Abbandoni sul totale degli iscritti al primo biennio delle scuole secondarie superiori (percentuale) - Bolzano/Bozen - Trento

313 MODALITÀ TECNICHE PER L INVIO DEGLI ATTI DESTINATI ALLA PUBBLICAZIONE Con l entrata in vigore dal 1 gennaio 2008 della L.R. n. 23 del 23 aprile 2007 Nuovo ordinamento del Bollettino Ufficiale della Regione Toscana e norme per la pubblicazione degli atti. Modifiche alla legge regionale 20 gennaio 1995, n. 9 (Disposizioni in materia di procedimento amministrativo e di accesso agli atti), cambiano le tariffe e le modalità per l invio degli atti destinati alla pubblicazione sul B.U.R.T. Tutti gli Enti inserzionisti devono inviare i loro atti per la pubblicazione sul B.U.R.T. in formato esclusivamente digitale. Le modalità tecniche per l'invio elettronico degli atti destinati alla pubblicazione sono state stabilite con Decreto Dirigenziale n del 12 novembre L invio elettronico avviene mediante interoperabilità dei sistemi di protocollo informatici (DPR 445/2000 artt. 14 e 55) nell ambito della infrastruttura di Cooperazione Applicativa Regionale Toscana. Le richieste di pubblicazione firmate digitalmente (D.Lgs. 82/2005) hanno come allegato digitale l'atto di cui è richiesta la pubblicazione. Per gli enti ancora non dotati del protocollo elettronico, per i soggetti privati e le imprese la trasmissione elettronica deve avvenire esclusivamente tramite posta certificata (PEC) all indirizzo regionetoscana@postacert.toscana.it. Il materiale da pubblicare deve pervenire all Ufficio del B.U.R.T. entro il mercoledì per poter essere pubblicato il mercoledì della settimana successiva. Il costo della pubblicazione è a carico della Regione. La pubblicazione degli atti di enti locali, altri enti pubblici o soggetti privati obbligatoria per previsione di legge o di regolamento è effettuata senza oneri per l ente o il soggetto interessato. I testi da pubblicare, trasmessi unitamente alla istanza di pubblicazione, devono possedere i seguenti requisiti formali: testo - in forma integrale o per estratto (ove consentito o espressamente richiesto); collocazione fuori dai margini del testo da pubblicare di firme autografe, timbri, loghi o altre segnature; utilizzo di un carattere chiaro tondo preferibilmente times newroman, corpo 10; indicazione, all inizio del testo, della denominazione dell ente emettitore e dell oggetto dell atto sintetizzato nei dati essenziali; inserimento nel testo di un unico atto o avviso; più atti o avvisi possono essere inseriti nello stesso testo se raggruppati per categorie o tipologie omogenee. Per ogni eventuale chiarimento rivolgersi alla redazione del B.U.R.T. tel. n