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1 I S T I T U T O C O M P R E N S I V O T I V O L I C E N T R O I I S C U O L A D E L L I N F A N Z I A P l e s s i I. G i o r d a n i e S. P o l o d e i C a v a l i e r i a. s P I A N O P E R S O N A L I Z Z A T O D E L L E A T T I V I T A E D U C A T I V E plesso I.Giordani sez.ni A-B-C-D-E-F-G-Arci plesso S.Polo sez.ni A-B

2 T R A G U A R D I P E R L O S V I L U P P O D E L L E C O M P E T E N Z E PER C A M P I D I E S P E R I E N Z A secondo le Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell Infanzia

3 S C A N S I O N E D E L L A G I O R N A T A S C O L A S T I C A TEMPO RIDOTTO TEMPO NORMALE ORARIO ATTIVITA ORARIO ATTIVITA INGRESSO INGRESSO ACCOGLIENZA E GIOCO LIBERO ACCOGLIENZA E GIOCO LIBERO RIORDINO SEZIONE RIORDINO SEZIONE APPELLO E CONVERSAZIONE DEL MATTINO APPELLO E CONVERSAZIONE DEL MATTINO ATTIVITA GUIDATE ATTIVITA GUIDATE ROUTINE E COLAZIONE ATTIVITA LIBERE E ROUTINE RIPRESA DELLE ATTIVITA PRANZO RIORDINO SEZIONE ATTIVITA LIBERE USCITA RIORDINO SEZIONE ATTIVITA GUIDATE ROUTINE E MERENDA USCITA

4 S T R A T E G I E La Scuola dell Infanzia propone: Attività didattiche a piccoli gruppi, a coppie, individuali Attività didattiche individualizzate per i bambini con particolari bisogni in area linguistica e/o logico- matematica Attività di intersezione Fanno parte delle attività scolastiche quelle svolte con la collaborazione dei genitori, finalizzate a favorire l instaurarsi di una buona relazione tra la scuola e la famiglia, dove l adulto possa rendersi soggetto attivo e consapevole del processo di crescita del bambino, ospite in struttura istituzionale. La scuola, inoltre, offre la possibilità di partecipare a Progetti, effettuare visite didattiche, uscite sul territorio, visione di spettacoli cinematografici e teatrali (ciascuna sezione propone le sue iniziative). SCELTA METODOLOGICA Un insegnamento efficace e nello stesso tempo rispettoso dei caratteri di progressione naturale dell apprendimento, deve poter organizzare un ambiente per l apprendimento capace di consentire l azione diretta, la manipolazione, la progettazione e la verifica, l esplorazione e la scoperta, la riflessione e lo studio individuale. Secondo questa impostazione diventa quindi opportuno procedere dall esperienza al problema, da questo all indagine ed alla riflessione, da queste, infine, alla riorganizzazione della conoscenza; appare dunque evidente la necessità di un approccio metodologico e didattico nel quale ci sia un impiego attivo e diretto del potenziale creativo del bambino. Questa concezione dinamica dell apprendimento implica l impiego di metodologie attive, imperniate sulla soluzione di problemi e non sull imitazione passiva o la ripetizione. Si privilegia l attività ludica come risorsa fondamentale di apprendimento, di relazione e di superamento dell egocentrismo, tipico di questa fascia di età.

5 Il bambino è sempre protagonista delle sue esperienze e si persegue la valorizzazione delle individualità, originalità, identità e delle competenze di ogni singolo bambino, che dovrà imparare a fare e a dire: Per crescere, per esercitare e potenziare tutte le sue facoltà Per conoscere, per ragionare, per riflettere, per comprendere, per darsi spiegazioni, per leggere il mondo che lo circonda, per soddisfare il suo bisogno d informazione, di ricerca e di esplorazione Per pensare: il bambino matura le strutture cognitive e logiche del pensiero mediante un proprio processo di elaborazione Per apprendere, eseguendo, scoprendo, parlando: il bambino impara a conoscere nella misura in cui manipola, trasforma la realtà con le mani, con il corpo Per fare da sé, per acquisire fiducia nelle proprie capacità, per soddisfare il suo bisogno di autonomia, per imparare a risolvere autonomamente i piccoli problemi quotidiani Per capire gli altri e farsi capire, per conoscersi e stabilire rapporti di relazione interpersonale Per essere utili, per fare insieme in uno spirito di collaborazione, per diventare amici, per aiutare chi si trova in difficoltà, per passare gradualmente dall egocentrismo alla socialità Per costruire, trasformare, realizzare con creatività, per realizzare in piena autonomia il proprio IO.

6 V E R I F I C A E V A L U T A Z I O N E Nella valutazione del processo educativo: si considerano gli sviluppi in campo affettivo, relazionale, emotivo, cognitivo, tutti interattivi nella formazione globale della personalità si valorizzano le risorse individuali si pone la massima attenzione alla progressione personale del bambino si rende l alunno consapevole del suo processo di crescita MODALITA DI VERIFICA 1. L insegnante compie una prima valutazione sull intera sezione in termini di ricaduta degli specifici argomenti sviluppati. Così verifica l effetto del proprio lavoro, riprende, approfondisce, eventualmente modifica lo svolgimento delle attività mediante: Osservazione e conversazione con gli alunni circa le specifiche conoscenze Considerazione degli atteggiamenti e dei comportamenti degli alunni nel corso dello svolgimento della proposta didattica (valutazione della capacità di ascolto - partecipazione personale - grado di attenzione- concentrazione durante l applicazione - capacità di costruire insieme gli apprendimenti, tramite domande o proposte da parte dei bambini). 2. L insegnante realizza la verifica individuale degli apprendimenti mediante: Valutazione del compito svolto in sezione Richiesta orale su specifica conoscenza o abilità Prove di verifica (schede didattiche - libri operativi) aderenti alle proposte precedentemente svolte, per la valutazione delle competenze specifiche acquisite ed il raggiungimento degli obiettivi prefissati Registrazione di quanto si ritenga maggiormente significativo ai fini del processo valutativo. DOCUMENTI UTILIZZATI: 1) Griglie di verifica per ogni Campo di Esperienza (gennaio-giugno) 2) Relazione intermedia (gennaio) 3) Relazione finale (giugno) 4) Documento di passaggio alla classe 1 primaria (per ogni alunno di 5 anni)

7 ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE di ogni sezione S C E L T A D E G L I O B I E T T I V I D I A P P R E N D I M E N T O i c i n q u e C a m p i d i E s p e r i e n z a p e r i a n n i

8 A T T I V I T A P R O G E T T U A L I

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