COMUNE DI UGENTO. Provincia di Lecce
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1 COMUNE DI UGENTO Provincia di Lecce RICHIEDENTE: MIRFRAN S.a.s. Gaetani Francesco & C. con sede in Ugento alla Via Morosini nella persona dell'amministratore della società Sig. GAETANI FRANCESCO nata a Melissano il 31/03/1955 residente in Melissano Via Q. Sella Oggetto PERMESSO DI COSTRUIRE Lavori di ampliamento e sopraelevazione ad un fabbricato a destinazione albergo sito in localita' Torre San Giovanni Data Progetto Ottobre 2012 Allegato 3 Descrizione Progetto Relazione impianto idrico-sanitario Relazione impianto scarico acque reflue S C A L A 1 : : : : : : 100 Studio di Progettazione Dott. Ing. Carlo De Lorenzis - Via Pilanuova n 32 - Nardò - LE L. M. e.mail: ingdelorenzis@libero.it - carlo.delorenzis@ingpec.eu Tel P.IVA STUDIO TECNICO DI INGEGNERIA APPLICATA Progettazione, impiantistica e sicurezza del lavoro Ing. Luigi Manco Via Racale n 73 - Melissano (Le) - Cell Tel./Fax E.mail gigimanco75@libero.it Elaborazione Grafica Archicad Licenza n R/CHM S Rif.File: Anno2011/n
2 Comune di Ugento Provincia di Lecce Relazione: Progetto di ampliamento e sopraelevazione ad un fabbricato a destinazione albergo sito in Ugento località Torre San Giovanni alla Via Morosini Richiedente: MIRFRAN S.a.s. di Gaetani Francesco Progettisti: Ing. Carlo De Lorenzis e Luigi Manco ========== RELAZIONE TECNICA IMPIANTO FOGNANTE DI SMALTIMENTO AL SUOLO LIQUIDI IMPIANTO IDRICO SANITARIO ========== Il fabbricato oggetto del presente intervento di ampliamento e sopraelevazione ad una fabbricato a destinazione albergo sito in Ugento località Torre San Giovanni alla Via Morosini è situato nel centro abitato della località Torr San Giovanni alla Via Morosini, ricadente su un lotto di terreno censito in Catasto al foglio 71 particella 405. Il lotto interessato dal progetto ricade nel Piano Regolatore Generale approvato dal Comune di Ugento in zona B4. Il fabbricato esistente è stato autorizzato con 44/TSG DEL 28/10/2004. Descrizione degli interventi edilizi proposti 2.1 Il progetto di cui la presente relazione fa parte integrante prevede: L ampliamento del piano terra per la creazione di una sala ristorante posta in adiacenza della sala hall già esistente.; La sopraelevazione della struttura esistente per la creazione di n 11 camere a servizio della struttura stessa da realizzarsi a piano secondo. 1
3 Riferimenti normativi. D.P.R. del 19 marzo 1956 n 303 Norme generali per l igiene del lavoro ; D. Lgs 626/94 Igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro e successive integrazioni e modificazioni; Regolamento Regionale n 4 del 3 novembre 1989; C.M.L.P. n 320 del 07/03/1980, Legge 13 del 09/01/1989, D.M.L.P. n 236 del 14/06/1989 e L.C.M.I. n 21723/4122 del 13/12/1990 Norme sull abbattimento delle barriere architettoniche ; Norme contenute nel Decreto legislativo 3 aprile 2006, n Impianto fognante smaltimento al suolo. Criteri di progettazione. Per il calcolo delle colonne, delle diramazioni e dei collettori di scarico si farà riferimento alle seguenti unità di scarico ( us ) per singoli apparecchi: Lavabo 2 u.s. Vaso 6 u.s. Diramazione a collettore. Nel caso di più vasi, o lavabi, diramazioni che serviranno più apparecchi saranno collegate tenendo conto dei seguenti valori: diam. 50 per lavabi 1% pendenza 5 u.s. diam. 75 due o più lavabi 1% pendenza 12 u.s. diam. 100 per vasi 1% pendenza 84 u.s. Colonne di scarico. Le colonne di scarico avranno diametro Ø 125. Collettore di scarico. 2
4 Il collettore di scarico sarà interrato ed avrà diametro Ø 100 che avrà le seguenti capacità di scarico: pendenza 1% 114 u.s. pendenza 2% 150 u.s. Il trono di collegamento alla vasca IMHOFF, avrà diametro minimo Ø 100 cui corrisponderà le seguenti capacità di scarico: pendenza 1% 270 u.s. pendenza 2% 370 u.s. Diramazione di ventilazione di scarichi. ( ventilazione secondaria ). Il diametro del tubo di ventilazione di ogni singolo apparecchio sarà almeno uguale a quello del tubo di scarico fino ad un massimo di 50 mm. Impianto di scarico. L impianto fognante sarà realizzato con tubazione di polietilene A.D. ( tipo Geberit ) per le diramazioni, le colonne e i collettori di scarico. Per ciò che concerne le diramazioni, ossia gli attacchi che collegheranno i singoli apparecchi alle colonne di scarico, si cercherà di evitare quanto possibile i cambiamenti di direzione. Questo si otterrà realizzando, secondo le particolari disposizioni degli apparecchi, la più adeguata soluzione che potrà essere una derivazione multipla oppure una derivazione a 45. La base di ogni colonna sarà innestata con doppia curva a 45 in pozzetto in calcestruzzo delle dimensioni 40 x 40 che servirà da ispezione della base della colonna. Questi pozzetti collegheranno i tronchi del collettore generale, uno ogni 20 metri circa, fino al recapito finale. Ventilazione primaria scarichi. Le colonne di ventilazione saranno alloggiate nella stessa nicchia delle colonne di scarico alle quali si collegheranno ed avranno uguale diametro. Le colonne di ventilazione saranno realizzate in P.V.C.. Smaltimento dei liquami. Lo smaltimento dei liquami sarà garantito come già detto attraverso il collegamento diretto mediante pozzetto di ispezione attraverso la vasca di tipo IMHOFF prefabbricata, caratterizzata, dalla presenza di due scomparti distinti ( il primo detto di sedimentazione ed il secondo di 3
5 digestione ) per il liquame e fango che consentirà un trattamento di chiarificazione dei reflui e parziale stabilizzazione dei fanghi. Alla stessa vasca Imhoff attraverso il collegamento mediante tubi interrati distanti dal fabbricato di progetto ad almeno 1 metro e attraverso una serie di pozzetti di ispezione sarà garantito il collegamento ad una vasca di raccolta temporanea del liquido chiarificato. Caratteristiche del deposito temporaneo di liquido. Il deposito temporaneo di liquido sarà realizzato a perfetta tenuta stagna ed impermeabile e potrà contenere il liquido chiarificato per il periodo di detenzione stabilito dal Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 in particolare lo stesso sarà ai sensi dell art. 183 dello stesso decreto: a perfetta tenuta stagna ed impermeabile; interrato; munito d idoneo tubo di ventilazione; distante almeno 1 metro dai muri di fondazione del fabbricato principale e non meno di metri 10 da pozzi, serbatoi, condotte d acqua potabile; i rifiuti in esso contenuti saranno non pericolosi ai sensi dello stesso art. 183 e succ. modifiche ed integrazioni, non conterranno policlorodibenzodiossine, policlorodibenzofurani, policlorodibenzofenoli in quantità superiore a 2,5 parti per milione (ppm), né policlorobifenile e policlorotrifenili in quantità superiore a 25 parti per milione (ppm) saranno omogenei e non miscelati a rifiuti diversi; la capacita massima realizzata è pari a 20 mc individuati in progetto con livello di massima risalita del liquido. lo smaltimento avverrà con cadenza settimanale, indipendentemente dalle quantità in deposito per opera 4
6 di ditte autorizzate ai sensi dell art. 183 del D.Leg. 152/06 e successive modifiche ed integrazioni ( una volta l anno se il quantitativo prodotto non supera i 20 mc/annui tenendo conto di un consumo pro capite di almeno 50 l. d acqua al giorno per utente ). La vasca IMHOFF e il pozzo nero a tenuta stagna ( deposito temporaneo ) saranno collegati tra loro ed interrati. Per entrambi i manufatti edilizi in cemento sarà garantito l accesso dall alto per mezzo d apposito pozzetto d ispezione e entrambi saranno muniti di tubi di ventilazione come per legge. Il pozzo nero a tenuta stagna, necessario per il deposito temporaneo del liquido chiarificato, sarà proporzionato in funzione del numero d utenti finali e sarà svuotato così come detto sopra nel rispetto di quanto prescritto dal D.Lgs. 152/06 a mezzo di ditte autorizzate e i liquami e i fanghi saranno smaltiti negli appositi siti individuati dal Comune di Nardò. Impianto idrico sanitario Gli impianti idrici sanitari presenti all interno del fabbricato in progetto riguardano: Gli impianti idrici sanitari presenti all interno del fabbricato riguardano: 1. l alimentazione e distribuzione dell acqua potabile proveniente da collegamento alla rete pubblica AQP; 2. l alimentazione e distribuzione dell acqua per i servizi igienici; 3. i sistemi di scarico e raccolta delle acque meteoriche. Riferimenti normativi R.D. 03/02/1901 n 45; R.D. 23/06/1904 n 369; DPR 03/08/1968 n 1095; Norme tecniche di progettazione Impianto di alimentazione e distribuzione di acqua calda e fredda : UNI 9182; 5
7 Sistemi di scarico delle acque usate : UNI 9184; Impianto idrico L impianto idrico prenderà origine dalla rete di distribuzione idrica dell intero centro abitato e la stessa sarà dimensionata in funzione delle caratteristiche di portata necessarie alla distribuzione interna dell intero fabbricato, con particolare riferimento alla zona servizi igienici. Impianto idrico ad uso servizi igienici L impianto idrico prenderà origine dal collegamento con rete pubblica acquedotto AQP. Tubazione La rete di distribuzione dell acqua, a tutte le utenze sarà realizzata con tubazioni in multistrato. Ogni tratto avrà saracinesche di intercettazione per ogni rete di adduzione. Il dimensionamento della rete, sarà effettuato in base al numero di apparecchi sanitari in funzione contemporanea. Apparecchi igienici sanitari Le apparecchiature igienico sanitarie particolarmente pesanti ed adeguate alla funzione cui sono destinate, saranno in porcellana dura vetrificata e completa di rubinetto di intercettazione, serie pesante, scarico libero, sifone a bottiglia, raccordi con squadrette, seconda rubinetteria d intercettazione per ogni pezzo all uscita della tubazione. Dati calcolo portate Per la determinazione del calcolo delle portate dei vari tronchi si è fatto riferimento alle seguenti portate dei singoli rubinetti di erogazione: lavabo 0.1 l/s vaso con cassetta 0.1 l/s Questi valori di portata si riferiscono a pressione a monte: Rubinetti di erogazione pari a bar. 6
8 La portata delle diramazioni sarà determinata tenendo conto della contemporaneità di utilizzo con i relativi coefficienti tabulati o diagrammi disponibili in letteratura. La velocità dell acqua nelle tubazioni sarà considerata compresa tra 0.6 e 1.6 m/s. Rete di distribuzione La rete di distribuzione sarà realizzata per garantire nel punto di prelievo più sfavorito la minima pressione per il corretto funzionamento delle apparecchiature ( 1.5 bar per rubinetteria e W.C. a cassetta ). I tratti di tubazione principali di alimentazione dei bagni saranno in rame ricotto con tubazioni senza giunzioni e raccordi a vista in appositi collettori di distribuzione. Ogni singolo apparecchio sarà servito da rete separata, in partenza, da un collettore di distribuzione per l acqua fredda ed uno per l acqua calda. Tale coppia di collettori sarà alloggiata in una cassetta con telaio e portello metallico che consentirà la manovrabilità per il collegamento dei tubi. Sarà possibile intercettare ogni collettore, e quindi ogni bagno, per mezzo di un rubinetto a sfera posto a monte del collettore. Analogamente sarà possibile intercettare dal collettore ogni singolo erogatore. Le tubazioni incassate nei muri saranno libere di eseguire le dilatazioni termiche e pertanto non dovranno essere bloccate. Produzione di acqua calda sanitaria Dato l uso continuo delle docce con erogazione d acqua sanitaria, si produrrà l acqua calda sanitaria con caldaia a gas ad integrazione di pannelli solari con accumulo. Il tipo da installare sarà garantito 10 anni. Rivestimenti isolanti I rivestimenti isolanti andranno impiegati per: 7
9 impedire la condensazione del vapore acqueo dell aria sulle tubazioni fredde; ridurre le dispersioni isolanti di calore nelle tubazioni calde. I rivestimenti isolanti sulle tubazioni fredde saranno eseguiti per i tratti di tubazione di acciaio zincato ed in rame saranno costituiti da guaina in elastometro a cellule chiuse con spessore di 10 mm. Per ogni altro particolare si rimanda ai disegni di progetto. Melissano li Ottobre 2012 I Tecnici Dott. Ing. Carlo De Lorenzis Ing Luigi Manco 8
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