Gestione dei Rifiuti Urbani in. Provincia di Ferrara
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- Gabriella Pizzi
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1 Servizio Risorse Idriche e Tutela Ambientale Provincia di Ferrara Gestione dei Rifiuti Urbani in Provincia di Ferrara La provincia pianifica il sistema di gestione dei rifiuti attraverso gli indirizzi contenuti nel PTCP e con le scelte indicate nel PPGR PTCP: analizza, nel Quadro conoscitivo, l andamento della produzione dei rifiuti, sulla base delle tendenze evolutive assunte dai diversi settori economici e le diverse aree territoriali e, nella Relazione Generale del Piano, stabilisce gli obiettivi strategici e le aree non idonee alla localizzazione degli impianti PPGR: approfondisce il Quadro conoscitivo, sviluppa gli obiettivi prestazionali di settore stabiliti dal PTCP, definisce le modalità più opportune per il perseguimento degli obiettivi, descrive il sistema impiantistico esistente e definisce quello di progetto.
2 Iter procedurale: Approvazione del PPGR unitamente alla conseguente variante al PTCP, da parte della Giunta Provinciale, ai sensi dell art.27 della L.R.20/00 Lavori della conferenza con il coinvolgimento del Forum Agenda 21 Locale (prima seduta plenaria 8 luglio 2002, incontri tematici prima giornata 19 settembre 2002 e seconda giornata 26 settembre 2002, seconda seduta plenaria 29 novembre 2002). Conclusione della Conferenza (seduta plenaria 18 dicembre 2002) - Con deliberazione n del la Giunta Regionale ha formulato le proprie valutazioni sui Documenti Preliminari prodotti durante i lavori della Conferenza. Adozione da parte del Consiglio Provinciale (Delibera del 24 giugno 2003) e Pubblicazione del Piano. Periodo di ricevimento delle riserve da parte della Regione (deliberazione di Giunta n. 406 del ) e Osservazioni dei singoli Comuni, associazioni, etc. Iter procedurale: Deliberazione del 22 aprile 2004 con cui la Provincia si è espressa sulle riserve e sulle altre osservazioni pervenute in rapporto al P.P.G.R. della Provincia di Ferrara, provvedendo conseguentemente ad integrare i relativi elaborati sulla base del loro recepimento e delle proprie controdeduzioni Predisposizione, ad integrazione della Valutazione Ambientale del PPGR, della Relazione di incidenza di cui all'art. 7 della L.R. 7/04 e trasmissione alla Regione con nota prot. n del ; Predisposizione, da parte del Direttore Generale Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa della R.E.R. con determinazione prot. n del , della Valutazione di incidenza del PPGR della Provincia di Ferrara ai sensi della Direttiva 92/43/CEE, in quanto positiva, relativamente ai siti di importanza comunitaria interessati dalle previsioni del medesimo Piano;
3 Iter procedurale: Deliberazione della Giunta Regionale n.1666 del avente ad oggetto Intesa sul Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti (P.P.G.R.) e sulla variante al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) in materia di rifiuti della Provincia di Ferrara adottati con delibere di C.P. nn. 73/57517 e 74/57519 del , trasmessa con nota prot. n. 04/71036 del e assunta al P.G. dell Ente con n in data Intesa espressa dalla Regione Emilia-Romagna in merito alla conformità agli strumenti di pianificazione regionale del P.P.G.R. della Provincia di Ferrara adottato con deliberazione di C.P. nn. 74/57519 del , soggetta a condizioni specifiche Approvazione del PPGR secondo le condizioni espresse nell Intesa unitamente alla conseguente variante al PTCP, da parte della Giunta Provinciale, ai sensi dell art.27 della L.R.20/00 (27 ottobre 2004) Pubblicazione dell approvazione ed entrata in vigore (BUR del 22/12/2004) Monitoraggio e aggiornamento L arco temporale oggetto del PPGR è di 10 anni Il Piano sviluppa le azioni idonee al conseguimento degli obiettivi assunti, stabilisce la cadenza temporale del loro raggiungimento, individua, fra l altro, per i rifiuti urbani, il numero, la tipologia e la potenzialità degli impianti di recupero e smaltimento da realizzare. Con la stessa cadenza temporale effettua l azione di monitoraggio (attività OPR), con cui registra la eventuale divergenza dalle previsioni del Piano e definisce i nuovi scenari, anche al fine della sua revisione o aggiornamento. Qualora, nella fase di monitoraggio, il raggiungimento di alcuni obiettivi previsti sia disatteso, si dovranno utilizzare modalità correttive (revisioni e/o aggiornamento) idonee al loro raggiungimento Il PPGR è revisionato comunque ogni 5 anni; entro tale periodo esso può essere aggiornato con le necessarie varianti. OBIETTIVO entro il 2008 concludere la revisione.
4 Confronto flussi Incremento RD tonn equivalenti al 727% Incremento produzione totale tonn equivalenti al 21% Riduzione indifferenziato smaltito in discarica tonn equivalenti al - 22% La Gestione dei RU anno 1999 sistema: Raccolta differenziata in sviluppo Inceneritore (Canal Bianco e Conchetta, senza recupero energetico) Discariche n 7 (Argenta, Bondeno, Comacchio, Ferrara (2), Jolanda di Savoia, Sant Agostino) RD..20% trattamento termico RU. 23% Smaltimento in discarica...57%
5 La Gestione dei RU anno 2006 sistema: Raccolta differenziata in sviluppo Inceneritore (attuale Canal Bianco con recupero energetico) Discariche n 4 (Argenta, Jolanda di Savoia, Sant Agostino, Comacchio) RD 39% trattamento termico RU. 16% Smaltimento in discarica (rifiuto pretrattato).. 45%
6 La Gestione dei RU previsione di PPGR sistema integrato a regime: Raccolta differenziata Ampliamento attuale inceneritore (Canal Bianco), Trattamento meccanico-biologico c/o Ostellato e recupero energetico della frazione secca dal meccanico-biologico Utilizzo una sola discarica a servizio inceneritore per scorie e RSA non inceneribili RD..40% meccanico biologico..27% trattamento termico RU. 33% trattamento termico frazione secca...11% La Gestione dei RU ipotesi aggiornamento PPGR sistema integrato: Raccolta differenziata al 60% Inceneritore (Canal Bianco) Trattamento meccanico-biologico c/o Ostellato Discarica (1) per RSA e sistema polmone Recupero scorie da trattamento termico RD..> 60% Smaltimento. < 40%
7 La Gestione dei RS individuazione del fabbisogno impiantistico d ambito I Rifiuti Speciali Assimilabili: individuazione sistema impiantistico adatto a trattare RSA con particolare riferimento ai sovvalli delle RD - sviluppo delle attività di recupero legate all aumento delle raccolte differenziate con conseguente necessità di gestione degli scarti della selezione/recupero (discarica o incenerimento) L evoluzione del sistema impiantistico deve tenere conto di tale potenziale necessità di trattamento, ai fini dell autosufficienza L aggiornamento di Piano Quadro Conoscitivo Attività OPR Rapporto 2006
8 L aggiornamento di Piano - temi Quadro strategico Verifica aggiornamento delle strategie di intervento e degli obiettivi strategici Definizione obiettivi e individuazione azioni di riduzione della produzione dei rifiuti Revisione obiettivi della raccolta differenziata Maggiore coinvolgimento e potere di controllo dei cittadini Incremento degli obiettivi Definizione di dettaglio di recupero Ruolo e inquadramento raccolte multimateriali (programmazione impianti trattamento, codifica materiale a recupero) Ruolo e inquadramento frazione organica stabilizzata post selezione (programmazione impianti trattamento, codifica materiale a recupero) Definizione delimitazione sub-ambiti (modifica?) Valutazione delle modifiche di fabbisogno impiantistico d ambito per la gestione dei rifiuti Aggiornamento utilizzo impiantistica per Rifiuti Urbani Stato di avanzamento della realizzazione impianti previsti a regime Utilizzo dell impiantistica, discariche comprese, in fase transitoria Utilizzo dell impiantistica, discariche comprese; a regime L aggiornamento di Piano - temi Aggiornamento Norme Tecniche Le aree di raccolta Utilizzo delle discariche e degli impianti - L adeguamento alla 36/03 gli impianti adeguati le sub categorie - I rifiuti abbandonati - L applicazione dell accordo ATO - La gestione del sovvallo della RD - La gestione del sovvallo della raccolta multimateriale - La gestione dei fanghi da impianti reflui civili - L utilizzo del biostabilizzato in discarica (La nuova normativa regionale) La verifica della potenzialità delle discariche transitorio e regime La verifica potenzialità di incenerimento a regime e l incenerimento dei RSA - Impianti di selezione e cernita del multimateriale (impianti dedicati al trattamento dei RU e quindi programmati!) -
9 L aggiornamento di Piano Gestione dei RS - I fanghi - I raee - Gli ingombranti - Inerti (accordo di programma) - Rifiuti agricoli (accordo di programma) - Le terre di scavo - I rifiuti abbandonati - Le scorie da incenerimento RU - L aggiornamento di Piano metodi e tempi Luglio dicembre 2007: consultazione preliminare, valutazione percorso per l approvazione dell aggiornamento (L.R.( 20/2000?), definizione proposta. Gennaio giugno 2008: Conferenza di pianificazione ( formale, se necessaria), adozione, pubblicazione Luglio dicembre 2008: approvazione definitiva
10 L aggiornamento del Piano - Ruoli OPR (tutte le componenti): Predisposizione quadro conoscitivo, coordinamento processo di coinvolgimento, gruppo tecnico (comitato tecnico) Provincia: iter istituzionale Comuni: tramite ATO e all interno della Conferenza di pianificazione (o conf. Sindaci) Forum Agenda 21 Locale: sia in plenaria sia attraverso incontri tematici Incontri specifici
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