Valerio Giaccone Dipartimento di Medicina animale, Produzioni e Salute Università di Padova. Il domani dell etichettatura.
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- Carlotta Luisa Pastore
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1 Valerio Giaccone Dipartimento di Medicina animale, Produzioni e Salute Università di Padova Il domani dell etichettatura etichettatura Ancona 7 dicembre 2012
2 Scopo della lezione
3 Illustrare i punti salienti della futura norma comunitaria (Reg. Ce. 1169/09)
4 Nuove Regole comunitarie
5 Nuova etichettatura È stabilita dal Reg. CE n. 1169/2011 che entrerà in vigore il 13 dicembre 2014
6 Il Reg. 1169/11 nasce da fusione di due Direttive, la 2000/13 (etichettatura ordinaria) e la 90/496 sull etichettatura nutrizionale
7 Campo di applicazione È più ampio, si estende a tutte le forme di vendita compresa la ristorazione e la vendita on-line
8 Attenzione Per alcuni gruppi di alimenti (latte, ortofrutta, confetture, cacao e cioccolato) si crea una doppia normativa
9 Attenzione Il Reg regolerà le parti generali dell etichettatura etichettatura ma restano le disposizioni per le parti specifiche
10 Esempio Resta il tenore minimo di cacao per il cioccolato
11 Responsabilità Il responsabile è chi figura con il proprio marchio o nome e sede in etichetta, anche se non è produttore o venditore
12 Problema GDO Oggi la GDO chiede ai produttori di mettere il proprio marchio e di assumersi la completa Responsabilità del prodotto
13 Da domani se la GDO mette il proprio marchio se ne assume la responsabilità, anche se il prodotto è fatto da altri
14 Chi vende a dettaglio Può inserire sue indicazioni purché non siano ingannevoli per il consumatore
15 Chi vende a dettaglio Potrebbe anche modificare la shelf-life life del prodotto ma è operazione a alto rischio che richiede basi scientifiche
16 Morale Chi vende a dettaglio potrà modificare la data di scadenza o il TMC ma lo farà sotto sua completa storage test) Responsabilità (storage
17 Semilavorati Il fabbricante trasmette al trasformatore le informazioni obbligatorie prescritte perché passino al consumatore finale
18 Definizioni Entra il termine collettività qualunque struttura (...) in cui vengono preparati alimenti destinati al consumo immediato
19 Oggi Ristoranti, mense e analoghi sono equiparati a consumatore finale e non danno informazioni
20 Domani ristoranti, mense e analoghi dovranno dare informazioni ai consumatori come da Reg. 1169
21 Però per queste disposizioni bisognerà attendere le norme di attuazione del Regolamento
22 Le novità 1 Si parla di informazioni e informazioni obbligatorie
23 Informazioni Tutte le indicazioni che il produttore decide di dare al consumatore
24 Informazioni obbligatorie Indicazioni che il produttore deve per legge dare al consumatore
25 I caratteri Dovranno avere altezza minima di 1,2 mm o superiore Si ridurrà per forza lo spazio per le informazioni volontarie
26 Conseguenza Sarà opportuno eliminare le diciture inutili non richieste dalla legge
27 Non necessarie Le diciture di qualifica professionale come prodotto e confezionato da importato da, prodotto per conto di
28 Da NON fare L etichettatura non dovrà suggerire con l aspetto l che il prodotto contiene ingredienti che invece sono stati sostituiti con altri
29 Pasta all uovo I prodotti che sono a italiana (non meno di 150 ppm steroli) non devono stare vicini a quelli che non hanno uovo
30 Visibilità Le indicazioni devono essere precise, visibili, indelebili chiaramente leggibili e facilmente comprensibili
31 Visibilità Oltre alle dimensioni di caratteri conteranno anche contrasto con lo sfondo e posizione delle diciture
32 Conseguenza non apporre informazioni sulle pieghe o sulle zone soggette a deformarsi o sotto le saldature
33 Lingua È quella del Paese dove il prodotto va venduto Tollerate le diciture note a tutti (es. Made in Italy)
34 Le novità 2 Parla di alimenti pre-imballati invece che pre-confezionati e di alimenti non-preimballati (sfusi)
35 I non preimballati Alimenti che sono imballati nei luoghi di vendita su richiesta di acquirente o preimballati per vendita diretta
36 Le novità 3 Per alimenti sfusi o pre-imballati sul posto di vendita sarà l Italia a stabilire una sua norma interna
37 Le novità 4 Denominazione di vendita distinta in legale, usuale, descrittiva
38 Denominazione legale Un nome previsto da una legge Può essere prevista dalla UE o da un singolo Stato (DOP)
39 Denominazione usuale Un nome accettato dai consumatori e che individua chiaramente quel prodotto
40 Denominazione descrittiva Nome che descrive il prodotto e, se necessario, il suo uso
41 Denominazioni NON va spezzettata o riportata caratteri con diversi
42 Denominazioni NON può essere sostituita da marchi commerciali Include lo stato fisico di prodotto (in polvere, surgelato, )
43 Denominazioni Deve specifica se il prodotto contiene edulcoranti
44 Le novità 5 Compare il cosiddetto ingrediente primario se > 50% o se è l ingrediente caratterizzate
45 Ingrediente primario Se viene sostituito va specificato accanto a denominazione di vendita, con caratteri di almeno 75% delle dimensioni
46 Confezioni MAP confezionato in atmosfera protettiva ma non è obbligatorio indicare i gas di imballaggio usati
47 Le novità 6 Le informazioni nutrizionali diventano obbligatorie sempre
48 Eccezione NON obbligatorie le informazioni nutrizionali per gelatina, aceto, aromi, gomme da masticare e analoghi
49 Le novità 7 Cambieranno le regole per impostare le informazioni nutrizionali
50 Le novità 8 Le informazioni più importanti per il consumatore vanno su uno dei campi visivi principali della confezione
51 Campo visivo Le superfici della confezione che si possono leggere da un unico angolo visuale
52 Campo visivo principale La parte della confezione su cui cade il primo sguardo del consumatore
53 Campo visivo principale È la parte della confezione che riporta carattere e natura del prodotto, più il produttore
54 Carne e pesce 1 Se si usano proteine di origine animale diversa va dichiarato nella denominazione dell alimento
55 Carne e pesce 2 Per i prodotti assemblati grazie a enzimi o additivi carne ricomposta o pesce ricomposto
56 Carni macinate Devono riportare le percentuali di materia grassa e rapporto collagene/proteine (Reg. 853)
57 I budelli I budelli di salsiccia non commestibili devono riportare una specifica menzione di tale caratteristica
58 Ingrediente composto NON è obbligatorio indicarne gli ingredienti quando il composto è <2% del prodotto finito
59 Ingrediente composto NON è obbligatorio indicarne gli ingredienti per miscele di spezie e erbe aromatiche <2% del prodotto finito
60 Ingrediente composto NON è obbligatorio indicarne gli ingredienti quando non è richiesto dalle norme CE (es. vino)
61 Preimballaggi multipli La data di scadenza o il TMC vanno riportati sulle singole unità contenute nei multipack
62 Luogo di provenienza Luogo da cui proviene l alimentol Nome o sede dell OSA NON sostituiscono il luogo di provenienza
63 Attenzione Il paese di origine è quello in cui sostanzialmente è stata completata la produzione dell alimento
64 Attenzione Se l ingrediente l primario è prodotto in Paese diverso da quello del prodotto finale, va indicato in etichetta
65 Oggi Già obbligatorio indicare la provenienza per ortofrutta, carni bovine, pollame, olio di oliva, latte fresco, miele, pesce, uova e passata di pomodoro
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