Divieto di analogia, interpretazione estensiva e disciplina penale della stampa online

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Divieto di analogia, interpretazione estensiva e disciplina penale della stampa online"

Transcript

1 Divieto di analogia, interpretazione estensiva e disciplina penale della stampa online Autore: Augusto di Cagno In: Diritto penale Il sistema penale è retto dal principio di legalità[1], principio di rango costituzionale e sovranazionale che trovasi enunciato nella Carta Fondamentale nell'art. 25, Cost.; in particolare il comma 2, art. 25, Cost., prevede il principio di legalità dei reati e delle pene, ovvero che Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso. Il comma 3 della stessa previsione costituzionale estende l'operatività del principio di legalità alle misure di sicurezza. Corollario del principio di legalità sono la riserva di legge, il principio di tassatività e il principio dell'irretroattività (sfavorevole) della norma penale. Si tratta di principi accomunati dalla stessa logica garantista, ossia la funzione di tutela della libertà individuale. La riserva di legge, come è noto, nel riservare al monopolio della legge la funzione di definire la norma incriminatrice, concerne le fonti del diritto penale e, dunque, tutela la libertà individuale dagli arbitri del potere esecutivo. Il principio di tassatività assolve la stessa funzione garantista, vincolando il Legislatore nell'utilizzo delle tecniche di redazione della norma e, dunque, tutela il singolo dagli abusi del potere giudiziario. Infine l'irretroattività garantisce la libertà individuale contro gli arbitri dello stesso Legislatore. Evidenziata la ratio comune dei principi summenzionati, è di immediata comprensione la logica che sottende uno dei corollari del principio di tassatività, ossia il divieto di analogia. A un'analisi più specifica dell'ubi consistam del divieto di analogia nel diritto penale nonché delle sue connessioni con l'interpretazione estensiva, opportuna è una premessa sui caratteri del principio di tassatività. Diversamente dalla tesi che considera come unico principio la tassatività, la determinatezza e la precisione, parte della dottrina[2] aderisce a un'impostazione tripartita. In particolare si distingue tra 1 di 11

2 principio di precisione, ossia il vincolo del Legislatore nel descrivere in modo sufficientemente preciso la fattispecie incriminatrice e principio di determinatezza che, invece, impone di punire un fatto che sia empiricamente e processualmente accertabile. Ancora diverso è il principio di tassatività, principio ch può qualificarsi come rivolto tanto al Legislatore tanto al giudice. In generale dalla tassatività si ricava il divieto di applicare la norma incriminatrice oltre i casi in essa espressamente previsti. Con riguardo al Legislatore, la tassatività è alla base dei limiti che la fonte primaria incontra nell'utilizzo di elementi vaghi o indeterminati nella descrizione della fattispecie penalmente rilevante. A ciò si aggiunge il limite per il Legislatore nel costruire la fattispecie incriminatrice con la tecnica c.d. dell' analogia esplicita. Le fattispecie ad analogia esplicita ricorrono tutte le volre in cui il Legislatore penale, al fine di completare un'elencazione esemplificativa degli elementi costitutivi del reato, rinvia ai casi simili, casi analoghi, e così via. È evidente che una disposizione così formulata autorizza l'interprete a far ricorso allo strumento analogico in modo abusivo, specie quando non sia chiara l'individuazione del criterio da utilizzare per specificare quale sia il caso analogo. Lo stesso principio di tassatività, nella forma del divieto di analogia, opera nei confronti del giudice. L'analogia, nelle parole di Bobbio[3], consiste nell'operazione logica di estensione del predicato di un termine ad altro termine al primo legato da un rapporto di somiglianza in base a un elemento comune, secondo lo schema a=b, b=c e, conseguentemente, a=c. Con riguardi allo speciale sistema del diritto penale, ubi eadem ratio, ibi eadem dispositio; in presenza di un rapporto di similitudine tra un caso, espressamente disciplinato, e un caso non previsto, l'analogia consente di estendere al secondo la previsione utilizzata per il primo. La norma di riferimento del meccanismo analogico è l'art. 12, disp. prel. c.c. Qualora una controversia non possa essere decisa con una specifica disposizione, da interpretarsi ai sensi del comma 1, art. 12, disp. prel. c.c., secondo i canoni dell'interpretazione letterale, sistematica, teleologica e storica, il giudice può (rectius deve) ricorrere all'analogia legis, ovvero estendere al caso non previsto la norma positiva dettata per casi simili o materie analoghe. Se il caso rimane ancora dubbio, opera l'analogia iuris, ossia 2 di 11

3 l'applicazione dei principi generali dell'ordinamento giuridico. L'analogia costituisce, dunque, un meccanismo integrativo dell'ordinamento, l'operazione che consente al giudice di decidere comunque, anche in presenza di una lacuna normativa, in ossequio al divieto di non liquet. La regola generale così delineata dell'ubi eadem ratio, ibi eadem dispositio, incontra un'eccezione nella norma dell'art. 14, disp. prel. c.c. Tale disposizione contempla espressamente il divieto di ricorrere all'analogia nell'applicazione delle norme eccezionali e delle leggi penali. Il sistema penale è, infatti, ispirato alla logica del favor libertatis e, pertanto, un'applicazione analogica di una norma punitiva contrasterebbe con la finalità di garanzia per l'individuo. Come si è già detto, il divieto di analogia nel diritto penale è un precipitato del principio di tassatività e non della riserva di legge[4]. Una conferma in tal senso si ricava dagli esempi dei codici penali degli ordinamenti nazista e comunista che, pur prevedendo la riserva di legge in materia penale, autorizzavano l'interprete a ricorrere allo strumento analogico nei giudizi penali[5]. Quanto al rango costituzionale del divieto di analogia, non si dubita più, nonostante la mancanza di un'esplicita enucleazione del divieto in parola nel testo costituzionale. Il divieto di analogia si trova sancito, a parere di taluno, negli artt. 1 e 199, c.p. che, rispettivamente, con riguardo ai reati e alle pene e alle misure di sicurezza, utilizzano l'espressione espressamente. Quanto al fondamento giuridicosostanziale la dottrina, dunque, tende a riconoscere negli artt. 25, Cost. e 1 e 199, c.p., questi ultimi con valore di costituzione materiale, i referenti normativi del divieto[6]. Opposto orientamento dottrinale, ravvisa un'ulteriore base normativa del divieto di analogia negli artt. 24 e 112, Cost[7]. Nello specifico, infatti, si sostiene che ove la norma incriminatrice non fosse formulata rispettando il principio di tassatività, né l'imputato né l'accusa saprebbero da quale reato o per quale fatto, rispettivamente, difendersi ovvero esercitare l'azione penale. Un aspetto su cui si discuteva in passato riguarda la natura assoluta ovvero relativa del divieto di analogia. La tesi che sostiene il carattere assoluto del divieto di analogia faceva leva su argomentazioni di natura 3 di 11

4 letterale e formale e, soprattutto, sostanziale[8]. In particolare si sottolineava il carattere unitario, monolitico, del sistema penale come tale incompatibile con un' applicazione differenziata del divieto di abalogia rispetto alla norma punitiva e alle norme favorevoli[9]. Attualmente è nettamente prevalente la tesi che ammette la relatività del divieto di analogia che, dunque, opererebbe solo come divieto in malam, in senso peggiorativo per il reo, non anche nel caso di analogia in bonam, favorevole al reo. La natura relativa del divieto di analogia si poggia su due argomentazioni. In primis il tenore letterale dell'art. 14, disp. prel. c.c.; per leggi penali si deve intendere il complesso delle sole norme punitive in senso stretto, ossia le norme che prevedono il reato, la sanzione penale, gli effetti penali e le misure di sicurezza, non anche le norme favorevoli al reo. La tesi è, poi, avvalorata dall'argomento teleologico che fa leva sulla ratio intriseca del divieto di analogia. Se è vero, dunque, che la funzione del divieto in parola è quella di garantire la libertà individuale del singolo dagli arbitri del potere giudiziario, è evidente che la medesima esigenza di tutela non sussiste quando si debba applicare una norma di favor. Pertanto dal favor rei che ispira il sistema penale deriva la piena ammissibilità dell'analogia quando in bonam partem. Le uniche eccezioni al ricorso all'analogia in bonam partem sussistono quando la norma, da applicarsi analogicamente, sia norma eccezionale, nonché quando la lacuna normativa sia frutto di una scelta intenzionale del Legislatore. A quanto fin qui premesso si collega la distinzione tra analogia, vietata, e interpretazione anche estensiva della norma penale. L'interpretazione estensiva della legge penale non è vietata ma, al contrario, è consentita al giudice. È opportuno, quindi, delineare i tratti distintivi delle due figure in questione, anticipando, quanto si dirà, che non sempre la giurisprudenza ha mostrato un atteggiamento univoco sul tema. Sussiste interpretazione e non analogia ogni qual volta la norma venga applicata a un caso da essa previsto, nel rispetto, quindi, del tenore letterale della norma. L'interpretazione è l'attività dichiarativa, di chiarimento del significato della norma come emerso alla luce dei canoni ermeneutici menzionati (letterale, teleologico, sistematico e storico)[10]. L'interpretazione estensiva si caratterizza rispetto all'interpretazione restrittiva con riguardo al risultato dell'attività interpretativa, risultato che si mantiene comunque all'interno dei possibili significati della disposizione. L'analogia è operazione diversa che porta 4 di 11

5 ad applicare la norma oltre i casi in essa, espressamente o implicitamente, contemplati. Si tratta, quindi, di attività creativa, di integrazione dell'ordinamento, che, nella evidenziata logica di favor rei, è bandita nell'ordinamento penale. La distinzione appena descritta non è operata negli stessi termini chiari ed univoci nella casistica giurisprudenziale. Da un'analisi attenta delle applicazioni giurisprudenziali, si evince, infatti, che talvolta i giudici applicano in modo più elastico il criterio distintivo tra analogia e interpretazione, come avviene nel caso del reato di getto pericoloso di cose, ex art. 674, c.p., in cui si è ricompresa l'ipotesi della propagazione di onde elettromagnetiche[11]; altre volte la giurisprudenza ha applicato in modo rigoroso il divieto di analogia in malam partem per escludere l'applicazione delle norme incriminatrice dell'omissione di soccorso, ex art. 593, c.p., al caso di chi abbia avuto notizia generica del pericolo, in assenza di un trovare in senso stretto[12]. Allo stesso modo, in materia di stampa online, la recente giurisprudenza della Cassazione[13] ha applicato il divieto di analogia in malam partem per escludere l'estensione di alcune norme incriminatrici espressamente dettate per la stampa cartacea anche ai fatti commessi per mezzo telematico, online. Nello specifico la sentenza della Cassazione n del 2011[14], chiamate a pronunciarsi sull'applicabilità del reato ex art. 57, c.p., anche ai casi di stampa telematica, ha optato per la soluzione negativa. La ragione alla base della pronuncia è proprio il divieto di analogia che impedisce di assimilare la stampa cartacea alla stampa telematica, con effetto sfavorevole per l'imputato. L'art. 57, c.p., in particolare, prevede il reato di Direttore responsabile della testata giornalistica che abbia omesso di esercitare sul contenuto del periodico da lui diretto il controllo necessario ad impedire la commissione di reati col messo della pubblicazione. A detta della Cassazione la stampa online non presenta i caratteri tipici della stampa cartacea, come risultano descritti nell'art. 1, L. n. 47/1948. quest'ultima disposizione individua i due requisiti necessari che debbono congiuntamente sussistere ai fini dell'applicazione della disciplina penale della stampa. In particolare, il primo requisito è che, a monte, vi sia una riproduzione tipografica, ossia un contenuto 5 di 11

6 stampato su un supporto materiale mediante l'utilizzo di messi meccanici o chimico-fisici. Secondo elemento è che le distribuzione della pubblicazione, a valle, finalizzata alla divulgazione della stessa presso un numero indefinito di destinatari. Nel caso del quotidiano periodico online mancano entrambi i due requisiti. Da un lato manca la riproduzione tipografica del giornale online dal momento che sulla pagina web è riprodotta un'immagine in via telematica, senza l'utilizzo di un supporto fisico-meccanico. Se è vero, infatti, che è pure possibile una riproduzione stampata della versione originaria, questa non è realizzata a monte, come un prius rispetto all'impaginazione telematica, secondo quanto, al contrario, sembra richiedere la disciplina della L. n. 47/1948. In secondo luogo è carente il requisito della distribuzione con finalità divulgativa attraverso gli ordinari canali dell'edicola, della consegna porta a porta e così via. Nel caso di giornale telematico, infatti, la pagina web è messa a disposizione di un numero indefinito di utenti i quali vi accedono di propria iniziativa. Analogo ragionamento è seguito da un'altra pronuncia della Cassazione, sentenza n del 2012[15], che affronta il problema della estensione della norma incriminatrice del reato di stampa clandestina anche ai casi di omessa registrazione del giornale telematico. Come è noto, l'art. 5, l. n. 47/1948, impone la registrazione del giornale o periodico presso la Cancelleria del Tribunale nella cui circoscrizione la pubblicazione deve effettuarsi. Il successivo art. 16 punisce il reato di stampa clandestina, ossia il reato di chi intraprende la pubblicazione del giornale o periodico senza che sia stata eseguita la registrazione prescritta dall'art. 5. La pronuncia in questione, facendo propri i ragionamenti già sviluppati dalla Cassazione nel 2011, conclude escludendo che l'omessa registrazione di un giornale web possa configurare il reato di stampa 6 di 11

7 clandestina espressamente punito con riferimento alle pubblicazioni cartacee. Qualora, infatti, si assoggettasse la stampa telematica alla disciplina dettata per la stampa cartacea, si finirebbe per violare gli artt. 25, comma 2, Cost. e art. 14, disp. prel. c.c., ossia le norme alla base del divieto di analogia. In questo contrasto si colloca la pronuncia delle Sezioni Unite del 2015, n [16]. Tale sentenza rislve la questione relativa ai limiti alla sequestrabilità della stampa e, in particolare, alla possibilità di estendere la disciplina di favore dettata a tutela della libertà di stampa anche ai giornali telematici o in generale ai siti web. La soluzione accolta dal Supremo Consesso della giurisprudenza di legittimità è quella favorevole all'estensione dei limiti di sequestrabilità anche ai giornali web, purchè siano presenti i presupposti che consentono di assimilare il periodico telematico a quello cartaceo. Le Sezioni Unite pongono in essere un'interpretazione, a loro detta, etensiva e costituzionalmente orientata che conduce ad assimilare la stampa online a quella cartacea tutte le volte in cui si possono individuare i requisiti ontologico-strutturale e teleologico-funzionale che caratterizzano la nozione di stampa. La conclusione è che non ogni pagina web può essere considerata alla stregua della più ampia nozione di stampa ma occorre distinguere tra la testata giornalistica telematica di tipo professionale e ogni altra forma di espressione. Quando sussistono i caratteri della professionalità della pubblicazione, ovvero quello strutturale di un'organizzazione editoriale con a capo un Direttore Responsabile e quello teleologico della finalità di divulgazione della cronaca, al giornale telematico si estendono le garanzie apportata dalla legge in caso di sequestro preventivo. Per tutte le altre forme di siti web, come forum, blog, Facebook, e così via, in assenza dell'elemento professionale e trattandosi di manifestazioni di idee divulgate in modo spontaneo e individuale, non è ammissibile un'equiparazione alla stampa propriamente detta ai fini della disciplina sui limiti al sequestro. Ciò detto è opportuno ricordare che il sequestro preventivo ex art. 321, c.p.p., in presenza del fumus commissi delicti e del periculum in mora, può essere disposto soltanto in presenza di casi tassativamente previsti dal Legislatore; tra questi non rientra il caso, all'esame delle Sezioni Unite, in cui si proceda per il reato di diffamazione ex art. 656, c.p. E' evidente, infatti, che la finalità di reprimere l'offesa arrecata con la condotta diffamatoria ha carattere recessivo rispetto alla libertà di manifestazione del pensiero costituzionalmente garantita ai sensi dell'art. 21, Cost. In particolare il comma 3, art. 21, Cost., prevede 7 di 11

8 che si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nei casi espressamente previsti dalla legge in materia di stampa. La soluzione adottata dalle Sezioni Unite deriva, dunque, da un'interpretazione estensiva della disciplina in parola favorita da una lettura costituzionalmente orientata alla luce degli artt. 3 e 21, Cost. [1] Sul principio di legalità si veda: VASSALLI, Nullum crimen, nulla poena sine lege, in Dig. Disc. Pen., Torino, 1994, p. 278; CORDERO, Legalità penale, in Enc. Giur. Treccani, Roma, 1990, 1; GRASSO, Il principio nullum crimen sine lege nella Costituzione italiana, Milano, [2] DOLCINI-MARINUCCI, Il principio di determinatezza. Fonti e definizioni, in Codice penale commentato, pt. Gen., Milano, 1999, 57 ss. [3] BOBBIO, Contributi ad un dizionario giuridico, Torino, 1994, 4 [4] 8 di 11

9 CONTENTO, Corso di diritto penale, Bari, 1989, 58 [5] GAROFOLI, Manuale di diritto penale, NelDiritto, Roma, 2015, p. 176 [6] In senso favorevole BRICOLA, La discrezionalità nel diritto penale, Milano, 1965, 267; FIANDACA- MUSCO,Diritto penale, Bologna, 2001, 94; in senso contrario ESPOSITO, Irretroattività e legalità delle pene nella nuova Costituzione, in Scritti giuridici in onore di Francesco Carnelutti, Padova, 1950, IV, 511 [7] GAROFOLI, cit., p. 176 [8] SABATINI, Istituzioni di diritto penale, I, Catania, 1946, 120 [9] 9 di 11

10 Si veda PANNAIN, Manuale di diritto penale, Torino, 1967, 142 e ss. [10] GAROFOLI, cit., 178 [11] Corte Cass. Pen., sez. III, 26 settembre 2008, n , in Cass. pen., 2008, 3, 927 [12] Cass. Pen., 31 gennaio 1978, n. 378 [13] Cass. Pen., 29 novembre 2011, n , in Cass. Pen., 2012, 11, 3768; Cass. Pen., 13 giugno 2012, n , in Dir. Informatica, 2012, 6, 1118; Cass. Pen., Sez. Un., 29 gennaio 2015, n , in Cass. Pen., 2015, 10, [14] Cass. Pen., 29 novembre 2011, n , cit. [15] Cass. Pen., 13 giugno 2012, n , cit. [16] Cass. Pen., Sez. Un., 29 gennaio 2015, n , cit. 10 di 11

11 11 di 11

IL PRINCIPIO DI TASSATIVITA. Lezione corso avvocatura Febbraio 2017

IL PRINCIPIO DI TASSATIVITA. Lezione corso avvocatura Febbraio 2017 IL PRINCIPIO DI TASSATIVITA Lezione corso avvocatura Febbraio 2017 Il principio di tassatività È quel principio in forza del quale il legislatore deve delineare il contenuto di una norma con sufficiente

Dettagli

L interpretazione del diritto. Giordano Ferri

L interpretazione del diritto. Giordano Ferri L interpretazione del diritto Giordano Ferri L interprete nell ordinamento giuridico vigente Art. 12 delle Disposizioni sulla legge in generale (anteposte al Codice civile italiano del 1942 e poste per

Dettagli

Nicola Lugaresi - Diritto di Internet 10. Libertà di informazione in Rete

Nicola Lugaresi - Diritto di Internet 10. Libertà di informazione in Rete Nicola Lugaresi - Diritto di Internet 10. Libertà di informazione in Rete Nicola Lugaresi - Diritto di Internet 1 DIRITTO DI CRONACA: CRITERI Autenticità e veridicità della notizia Interesse pubblico alla

Dettagli

Introduzione. L art. 25 della Costituzione esprime il PRINCIPIO DI LEGALITA in materia penale, che a sua volta si articola in tre sottoprincipi:

Introduzione. L art. 25 della Costituzione esprime il PRINCIPIO DI LEGALITA in materia penale, che a sua volta si articola in tre sottoprincipi: Introduzione La Costituzione (entrata in vigore il 1 gennaio 1948) dedica alla materia penale una rilevanza considerevole. Ciò si spiega soprattutto con le funzioni e le caratteristiche proprie del diritto

Dettagli

Management dell'informazione e della comunicazione aziendale DIRITTO PUBBLICO - L' INTERPRETAZIONE DEL DIRITTO

Management dell'informazione e della comunicazione aziendale DIRITTO PUBBLICO - L' INTERPRETAZIONE DEL DIRITTO Management dell'informazione e della comunicazione aziendale DIRITTO PUBBLICO - L' INTERPRETAZIONE DEL DIRITTO M. LI VOLTI 2014 INDICE DEGLI ARGOMENTI 1.Il fenomeno dell'interpretazione 2. Disposizione/norma

Dettagli

CORSO DI DIRITTO PRIVATO

CORSO DI DIRITTO PRIVATO CORSO DI DIRITTO PRIVATO Anno Accademico 2010/2011 Prof. Francesco Scaglione Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale Università degli Studi di Perugia 1 TESTI 1) F. Galgano, Istituzioni

Dettagli

PRIMA PARTE I PRINCIPI

PRIMA PARTE I PRINCIPI INDICE - SOMMARIO V INDICE-SOMMARIO Prefazione... pag. XV Indice delle abbreviazioni....» XIX PRIMA PARTE I PRINCIPI CAPITOLO I LA RESPONSABILITÀ PENALE SEZIONE I TRADIZIONE 1. Il diritto penale.... pag.

Dettagli

Legge 47/1948 art.2 "Ogni stampato deve indicare il luogo e l'anno della pubblicazione, nonché il nome e il domicilio dello stampatore e, se esiste, d

Legge 47/1948 art.2 Ogni stampato deve indicare il luogo e l'anno della pubblicazione, nonché il nome e il domicilio dello stampatore e, se esiste, d Legge 47/1948 art. 1 Sono considerate stampe o stampati, ai fini di questa legge, tutte le riproduzioni tipografiche o comunque ottenute con mezzi meccanici o fisico-chimici, in qualsiasi modo destinate

Dettagli

UNITA' DIDATTICA I Legalità, elementi oggettivi del reato e materialità

UNITA' DIDATTICA I Legalità, elementi oggettivi del reato e materialità Università degli Studi di Teramo Sede di Avezzano Cattedra Diritto Penale Prof. Giuseppe Montanara ***** Patto con lo studente Unità didattica 1 Autovalutazione UNITA' DIDATTICA I Legalità, elementi oggettivi

Dettagli

INDICE SOMMARIO INTRODUZIONE CULTURA GIURIDICA E FORMAZIONE DEL. GIURISTA... 1 CAPITOLO I CENNI SUL CONCETTO E LA STRUTTURA DEL REATO

INDICE SOMMARIO INTRODUZIONE CULTURA GIURIDICA E FORMAZIONE DEL. GIURISTA... 1 CAPITOLO I CENNI SUL CONCETTO E LA STRUTTURA DEL REATO INDICE SOMMARIO INTRODUZIONE CULTURA GIURIDICA E FORMAZIONE DEL. GIURISTA..... 1 CAPITOLO I CENNI SUL CONCETTO E LA STRUTTURA DEL REATO 1. Le ragioni di un anticipazione metodologica......... 7 2. Il reato

Dettagli

Magistrato di sorveglianza di Alessandria, ordinanza 5 febbraio 2013; Giudice VIGNERA, ric. D.

Magistrato di sorveglianza di Alessandria, ordinanza 5 febbraio 2013; Giudice VIGNERA, ric. D. Magistrato di sorveglianza di Alessandria, ordinanza 5 febbraio 2013; Giudice VIGNERA, ric. D. Autore: Redazione In: Giurisprudenza penale ESECUZIONE MAGISTRATURA DI SORVEGLIANZA BENEFICI PENITENZIARI

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Ord. Sez. 3 Num. 20255 Anno 2017 Presidente: CAVALLO ALDO Relatore: ANDRONIO ALESSANDRO MARIA Data Udienza: 14/03/2017 ORDINANZA sui ricorsi proposti da Ferraro Giuseppe, nato a Reggio Calabria

Dettagli

SOMMARIO. TRACCIA 1 Principio di legalità, CEDU e diritto dell unione. Il regime nazionale della prescrizione tra Cestaro e Taricco.

SOMMARIO. TRACCIA 1 Principio di legalità, CEDU e diritto dell unione. Il regime nazionale della prescrizione tra Cestaro e Taricco. SOMMARIO Capitolo I Le nuove frontiere del principio di legalità TRACCIA 1 Principio di legalità, CEDU e diritto dell unione. Il regime nazionale della prescrizione tra Cestaro e Taricco. 3 TRACCIA 2 Confisca

Dettagli

CORSO DI MAGISTRATURA. Le lezioni di Roberto GAROFOLI

CORSO DI MAGISTRATURA. Le lezioni di Roberto GAROFOLI CORSO DI MAGISTRATURA Le lezioni di Roberto GAROFOLI Roberto GAROFOLI DIRITTO PENALE Parte generale e speciale Volume primo PREMESSA Il CORSO DI MAGISTRATURA costituisce un prezioso ausilio per la preparazione

Dettagli

Sintesi dell ordinanza n. 24 del 2107

Sintesi dell ordinanza n. 24 del 2107 Sintesi dell ordinanza n. 24 del 2107 Con l ordinanza n. 24 del 2017 la Corte costituzionale ha sottoposto alla Corte di giustizia dell Unione europea tre quesiti, due dei quali riguardano l interpretazione

Dettagli

Capitolo I: Disciplina Generale dell Illecito Amministrativo Sanzionato, L. 689/1981.

Capitolo I: Disciplina Generale dell Illecito Amministrativo Sanzionato, L. 689/1981. Introduzione La sottoscritta ha svolto un periodo di lavoro all interno del settore Affari Generali della Direzione Generale Bilancio e Finanze, Ufficio Sanzioni Amministrative, della Regione Toscana.

Dettagli

PARTE PRIMA I PRINCIPI PENALI E PENAL-TRIBUTARI. Capitolo I I principi generali in materia penale

PARTE PRIMA I PRINCIPI PENALI E PENAL-TRIBUTARI. Capitolo I I principi generali in materia penale PARTE PRIMA I PRINCIPI PENALI E PENAL-TRIBUTARI Capitolo I I principi generali in materia penale Sommario: 1. Introduzione 2. Il principio di legalità 3. Il principio dell irretroattività della legge penale

Dettagli

Abbiamo già detto che la norma giuridica assume generalmente i caratteri della generalità e dell astrattezza.

Abbiamo già detto che la norma giuridica assume generalmente i caratteri della generalità e dell astrattezza. LA NORMA GIURIDICA STRUTTURA DELLA NORMA GIURIDICA Abbiamo già detto che la norma giuridica assume generalmente i caratteri della generalità e dell astrattezza. La norma giuridica è una regola di comportamento

Dettagli

stesso fatto tipico nel quale si realizza l ipotesi di reato».

stesso fatto tipico nel quale si realizza l ipotesi di reato». Corte di Cassazione Sezioni Unite Penali sentenza 22 giugno 2017 n. 41588 (dep. 12 settembre 2017) Pres. Canzio est. Montagni CONCORSO FORMALE DI REATI PRINCIPIO DI SPECIALITÀ PORTO ILLEGALE IN LUOGO PUBBLICO

Dettagli

IL PRINCIPIO DI OFFENSIVITA NEL DIRITTO PENALE

IL PRINCIPIO DI OFFENSIVITA NEL DIRITTO PENALE VITTORIO MANES IL PRINCIPIO DI OFFENSIVITA NEL DIRITTO PENALE CANONE DI POLITICA CRIMINALE, CRITERIO ERMENEUTICO, PARAMETRO DI RAGIONEVOLEZZA G. GIAPPICHELLI EDITORE - TORINO INDICE ABBREVIAZIONI XV INTRODUZIONE

Dettagli

CORTE COSTITUZIONALE - ORDINANZA 1 / 2 aprile 2009, n. 97

CORTE COSTITUZIONALE - ORDINANZA 1 / 2 aprile 2009, n. 97 CORTE COSTITUZIONALE - ORDINANZA 1 / 2 aprile 2009, n. 97 LA CORTE COSTITUZIONALE ha pronunciato la seguente ORDINANZA nel giudizio di legittimità costituzionale degli artt. 200, 322-ter del codice penale

Dettagli

Copyright Esselibri S.p.A.

Copyright Esselibri S.p.A. Parte Prima Principio di legalità 1 Cosa si intende per «principio di legalità»? Il diritto penale italiano si fonda sul principio di legalità espresso dall antico brocardo latino secondo cui «nullum crimen,

Dettagli

COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE DELLA LOMBARDIA

COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE DELLA LOMBARDIA COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE DELLA LOMBARDIA ********* TEMA: CARTA dei DIRITTI FONDAM.LI UE E DIRITTO CEDU NELLE LORO APPLICAZIONI ENTRO LO STATO ITALIANO Milano, 17 Novembre 2016 Relatore: JOSEPH

Dettagli

I principi di legalità e di irretroattività nel sistema sanzionatorio tributario

I principi di legalità e di irretroattività nel sistema sanzionatorio tributario I principi di legalità e di irretroattività nel sistema sanzionatorio tributario Autore: Ilaria Leccese In: Diritto tributario Nel sistema sanzionatorio tributario, riformato con la pubblicazione in Gazzetta

Dettagli

Cass. Pen., SS.UU., sent. 29/09/ dep. 07/11/2016, n , Pres. Canzio, Rel. Vessichelli

Cass. Pen., SS.UU., sent. 29/09/ dep. 07/11/2016, n , Pres. Canzio, Rel. Vessichelli Cass. Pen., SS.UU., sent. 29/09/2016 - dep. 07/11/2016, n. 46688, Pres. Canzio, Rel. Vessichelli La sorte delle obbligazioni civili derivanti dai reati abrogati e configurati quali illeciti civili ai sensi

Dettagli

Recenti novità in materia di retroattività della legge penale più favorevole di Ester Molinaro

Recenti novità in materia di retroattività della legge penale più favorevole di Ester Molinaro Recenti novità in materia di retroattività della legge penale più favorevole di Ester Molinaro Con la sentenza n. 236 del 19 luglio 2011, la Corte costituzionale ha ridefinito i limiti e la portata del

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Prefazione... Elenco delle principali abbreviazioni... Capitolo 1 INTRODUZIONE

INDICE SOMMARIO. Prefazione... Elenco delle principali abbreviazioni... Capitolo 1 INTRODUZIONE INDICE SOMMARIO Prefazione.... Elenco delle principali abbreviazioni... VII XV Capitolo 1 INTRODUZIONE 1.1. Il diritto penale dell immigrazione... 1 1.2. Diritto penale dell immigrazione e scelte politiche...

Dettagli

DIRITTO PENALE I M - Z

DIRITTO PENALE I M - Z DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza Anno accademico 2016/2017-3 anno DIRITTO PENALE I M - Z 9 CFU - 1 semestre Docente titolare dell'insegnamento ROSARIA SICURELLA

Dettagli

Libertà di espressione e diffamazione

Libertà di espressione e diffamazione DIFFAMAZIONE ONLINE Libertà di espressione e diffamazione Ciascuno di noi è titolare del diritto di espressione della propria opinione (diritto costituzionalmente garantito dall art. 21:»Tutti hanno diritto

Dettagli

La flagranza di reato, disciplina giuridica e caratteri

La flagranza di reato, disciplina giuridica e caratteri La flagranza di reato, disciplina giuridica e caratteri Autore: Concas Alessandra In: Diritto penale Lo stato di flagranza di reato è disciplinato dall'articolo 382 del codice di procedura penale. Si verifica

Dettagli

CORSO DI MAGISTRATURA. Le lezioni di Roberto GAROFOLI

CORSO DI MAGISTRATURA. Le lezioni di Roberto GAROFOLI CORSO DI MAGISTRATURA Le lezioni di Roberto GAROFOLI Roberto GAROFOLI DIRITTO PENALE Parte generale e speciale Volume terzo PREMESSA Il CORSO DI MAGISTRATURA costituisce un prezioso ausilio per la preparazione

Dettagli

Coltivare in casa due piantine di cannabis non è reato: svolta della Cassazione

Coltivare in casa due piantine di cannabis non è reato: svolta della Cassazione Coltivare in casa due piantine di cannabis non è reato: svolta della Cassazione La modesta quantità giustifica l'uso personale senza cessione a terzi. Irrilevante la tesi della soglia drogante di Lucia

Dettagli

INDICE. Capitolo I DETENZIONE DI SOSTANZE STUPEFACENTI

INDICE. Capitolo I DETENZIONE DI SOSTANZE STUPEFACENTI Stupefacenti vol 4-01-1904 0:11 Pagina VII Capitolo I DETENZIONE DI SOSTANZE STUPEFACENTI 1. La definizione di detenzione di sostanze stupefacenti nella attuale legislazione 1.1 Il concorso nella condotta

Dettagli

Gli effetti sul diritto interno della sentenza della Corte Europea di Giustizia 11 novembre 2004 sulla nozione di rifiuto Pierfausto Pagliara

Gli effetti sul diritto interno della sentenza della Corte Europea di Giustizia 11 novembre 2004 sulla nozione di rifiuto Pierfausto Pagliara Gli effetti sul diritto interno della sentenza della Corte Europea di Giustizia 11 novembre 2004 sulla nozione di rifiuto Pierfausto Pagliara Come è noto, per effetto della recentissima sentenza resa dalla

Dettagli

La competenza del giudice penale

La competenza del giudice penale La competenza del giudice penale (prima parte) Prof. Giuseppe Santalucia La competenza in generale Il codice di procedura penale distingue: incompetenza per materia; Incompetenza per territorio; Incompetenza

Dettagli

Il Codice Civile Italiano

Il Codice Civile Italiano Il Codice Civile Italiano DISPOSIZIONI SULLA LEGGE IN GENERALE CAPO I Delle fonti del diritto Art. 1 Indicazione delle fonti Sono fonti del diritto: 1) le leggi (Cost. 70 e seguenti, 117, 138; prel. Cod.

Dettagli

INDICE. Introduzione... Capitolo I IL CONCETTO DI VIOLENZA PRESSO LA DOTTRINA E LA GIURISPRUDENZA ITALIANE

INDICE. Introduzione... Capitolo I IL CONCETTO DI VIOLENZA PRESSO LA DOTTRINA E LA GIURISPRUDENZA ITALIANE INDICE Introduzione... xiii Capitolo I IL CONCETTO DI VIOLENZA PRESSO LA DOTTRINA E LA GIURISPRUDENZA ITALIANE 1. La dottrina coeva al codice Zanardelli... 3 2. La dottrina successiva al codice Rocco...

Dettagli

CAUSE OGGETTIVE DI ESCLUSIONE DEL REATO

CAUSE OGGETTIVE DI ESCLUSIONE DEL REATO STEFANO DI PINTO CAUSE OGGETTIVE CEDAM CASA EDITRICE DOTT. ANTONIO MILANI 2004 INDICE-SOMMARIO Elenco delle principali abbreviazioni Pag. XI Capitolo Primo CONCETTO, FONDAMENTO E TIPI 1. Nozione e concetto

Dettagli

INDICE-SOMMARIO. Capitolo Primo LA MISURA DEGLI ARRESTI DOMICILIARI NELL EVOLUZIONE LEGISLATIVA. Capitolo Secondo

INDICE-SOMMARIO. Capitolo Primo LA MISURA DEGLI ARRESTI DOMICILIARI NELL EVOLUZIONE LEGISLATIVA. Capitolo Secondo V INDICE-SOMMARIO Capitolo Primo LA MISURA DEGLI ARRESTI DOMICILIARI NELL EVOLUZIONE LEGISLATIVA 1. L introduzione della misura degli arresti domiciliari con la l. n. 532/1982.... pag. 1 2. Le modifiche

Dettagli

Conseguentemente gli operanti avevano proceduto alla obbligatoria contestazione della violazione di cui all'art. 187, co. 8, C.d.S..

Conseguentemente gli operanti avevano proceduto alla obbligatoria contestazione della violazione di cui all'art. 187, co. 8, C.d.S.. In tema di sospensione della patente di guida merita di essere segnalata una recente pronuncia della Corte di Cassazione, IV sezione penale, sentenza n. 14169, depositata lo scorso 8 aprile e relativa

Dettagli

13. La destinazione alla prova del certificato medico e della cartella clinica

13. La destinazione alla prova del certificato medico e della cartella clinica La cartella clinica e la responsabilità del medico 385 13. La destinazione alla prova del certificato medico e della cartella clinica Se, per ipotesi, venisse revocato o dichiarato nullo l accreditamento

Dettagli

Il Codice Civile Italiano

Il Codice Civile Italiano Il Codice Civile Italiano Regio Decreto 16 marzo 1942, N. 262 DISPOSIZIONI SULLA LEGGE IN GENERALE CAPO I Delle fonti del diritto Art. 1 Indicazione delle fonti 1 / 8 Sono fonti del diritto: 1) le leggi

Dettagli

Istituzioni di diritto privato

Istituzioni di diritto privato Istituzioni di diritto privato Lezione 1- Traccia Introduzione Fonti del diritto prof. Angelo Venchiarutti Dipartimento IUSLIT Università di Trieste Introduzione Diritto Legge Prescrizione e regole Regole

Dettagli

Violenza privata sulla fidanzata? Se occasionale va esclusa la punibilità per particolare tenuità del fatto

Violenza privata sulla fidanzata? Se occasionale va esclusa la punibilità per particolare tenuità del fatto Violenza privata sulla fidanzata? Se occasionale va esclusa la punibilità per particolare tenuità del fatto Tirata d'orecchie della cassazione ai giudici dell'appello che hanno omesso di considerare l'applicabilità

Dettagli

SPAZIO EUROPEO E DIRITTI DI GIUSTIZIA

SPAZIO EUROPEO E DIRITTI DI GIUSTIZIA ANGELA DI STASI SPAZIO EUROPEO E DIRITTI DI GIUSTIZIA IL CAPO VI DELLA CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI NELL APPLICAZIONE GIURISPRUDENZIALE con la collaborazione di Stefania Negri Gaetano D Avino Daniela

Dettagli

Rideterminazione della pena in materia di stupefacenti: quali i poteri del giudice dell esecuzione?, di Angela Della Bella

Rideterminazione della pena in materia di stupefacenti: quali i poteri del giudice dell esecuzione?, di Angela Della Bella Rideterminazione della pena in materia di stupefacenti: quali i poteri del giudice dell esecuzione?, di Angela Della Bella Trib. Treviso, ud. 18 giugno 2014, Giud. Vettoruzzo 1. Nel provvedimento che pubblichiamo,

Dettagli

OGGETTO: Irap Insinuazione passivo fallimentare.

OGGETTO: Irap Insinuazione passivo fallimentare. Direzione Centrale Accertamento Roma, 05 aprile 2005 Prot. N. 2005/51500 OGGETTO: Irap Insinuazione passivo fallimentare. Alcune Direzioni regionali, al fine di orientare correttamente l operato dei Concessionari,

Dettagli

Nicola Lugaresi - Diritto di Internet Le regole della Rete

Nicola Lugaresi - Diritto di Internet Le regole della Rete Nicola Lugaresi - Diritto di Internet 2014-15 Le regole della Rete Nicola Lugaresi - Diritto di Internet 2014-2015 1 LE REGOLE DI INTERNET ASSENZA DI REGOLE Anarchia Self-help REGOLE EXTRAGIURIDICHE Norme

Dettagli

La disciplina prevista è coerente con il programma di Governo.

La disciplina prevista è coerente con il programma di Governo. SCHEMA DI DISEGNO DI LEGGE RECANTE MISURE VOLTE A RAFFORZARE IL SISTEMA SANZIONATORIO RELATIVO AI REATI FINALIZZATI AD ALTERARE L ESITO DI COMPETIZIONI SPORTIVE RELAZIONE TECNICO-NORMATIVA (ATN) Amministrazioni

Dettagli

Teoria Generale del Diritto e dell Interpretazione. Indice

Teoria Generale del Diritto e dell Interpretazione. Indice INSEGNAMENTO DI TEORIA GENERALE DEL DIRITTO E DELL INTERPRETAZIONE LEZIONE VI L INTERPRETAZIONE LOGICO-ANALITICA DEL DIRITTO PROF. FRANCESCO PETRILLO Indice 1 L INTERPRETAZIONE LOGICO-ANALITICA DEL DIRITTO

Dettagli

CORSO DI MAGISTRATURA di Roberto Garofoli

CORSO DI MAGISTRATURA di Roberto Garofoli CORSO DI MAGISTRATURA di Roberto Garofoli Roberto GAROFOLI CORSO DI MAGISTRATURA PENALE Lezioni Sentenze Temi e svolgimenti Suggerimenti dottrinali SOMMARIO LEZIONE 1 IL DIALOGO DELLE CORTI INTERNE E DI

Dettagli

CLAUSOLE GENERALI E SINDACATO DELLA CASSAZIONE

CLAUSOLE GENERALI E SINDACATO DELLA CASSAZIONE ERNESTO FABIANI CLAUSOLE GENERALI E SINDACATO DELLA CASSAZIONE con prefazione di Michele Taruffo UTET INDICE SOMMARIO Prefazione Pag. XVII PREMESSA RECENTI PRONUNCE DELLA CASSAZIONE SULLE CD. NORME ELASTICHE

Dettagli

Nel procedimento penale la sentenza tributaria è una prova solo se definitiva

Nel procedimento penale la sentenza tributaria è una prova solo se definitiva Nel procedimento penale la sentenza tributaria è una prova solo se definitiva Autore: Graziotto Fulvio In: Diritto penale, Diritto tributario Decisione: Sentenza n. 6113/2016 Cassazione penale - Sezione

Dettagli

Le fonti del diritto. Le fonti del diritto. Fonti di produzione e fonti sulla produzione LE FONTI DEL DIRITTO: DEFINIZIONI

Le fonti del diritto. Le fonti del diritto. Fonti di produzione e fonti sulla produzione LE FONTI DEL DIRITTO: DEFINIZIONI Fonti di produzione e fonti sulla produzione La Costituzione come fonte e come fonte sulle fonti Fonti primarie e fonti secondarie I criteri per ordinare le fonti del diritto Abrogazione, interpretazione,

Dettagli

TRIBUNALE DI ENNA SEZIONE PENALE

TRIBUNALE DI ENNA SEZIONE PENALE St^f Aderente all'unione Carnei Pctuli [tuli TRIBUNALE DI ENNA SEZIONE PENALE Il Giudice dott. Marco Lorenzo Minnella, in relazione all'incidente di esecuzione n. 64/2016 R.G. Es. proposto dall'avv. Silvano

Dettagli

CORSO DI DIRITTO AMMINISTRATIVO a.a

CORSO DI DIRITTO AMMINISTRATIVO a.a CORSO DI DIRITTO AMMINISTRATIVO a.a. 2015-2016 Dott.ssa Nicoletta Vettori DIPARTIMENTO DI STUDI AZIENDALI E GIURIDICI Corso di laurea in Economia e Commercio AMMINISTRAZIONE PUBBLICA Amministrazione pubblica

Dettagli

Con la sentenza in epigrafe, la Suprema Corte di Cassazione, nello statuire sulla competenza territoriale in materia di obbligazioni pecuniarie, si

Con la sentenza in epigrafe, la Suprema Corte di Cassazione, nello statuire sulla competenza territoriale in materia di obbligazioni pecuniarie, si Con la sentenza in epigrafe, la Suprema Corte di Cassazione, nello statuire sulla competenza territoriale in materia di obbligazioni pecuniarie, si pronuncia altresì sulla questione relativa all interpretazione

Dettagli

Il criterio della competenza territoriale nel procedimento di separazione consensuale di cui all art. 711 c.p.c.

Il criterio della competenza territoriale nel procedimento di separazione consensuale di cui all art. 711 c.p.c. Il criterio della competenza territoriale nel procedimento di separazione consensuale di cui all art. 711 c.p.c. Autore: Perrone Daria In: Diritto processuale civile A) La disciplina applicabile In base

Dettagli

Il principio costituzionale della personalità della responsabilità penale personalmente punizioni collettive personale soggettivo

Il principio costituzionale della personalità della responsabilità penale personalmente punizioni collettive personale soggettivo Il principio costituzionale della personalità della responsabilità penale è un principio di grande civiltà, che consente di responsabilizzare personalmente solo sulla base di ciò che si è fatto personalmente,

Dettagli

Nicola Lugaresi - Diritto di Internet 2. Le regole della Rete

Nicola Lugaresi - Diritto di Internet 2. Le regole della Rete Nicola Lugaresi - Diritto di Internet 2. Le regole della Rete Nicola Lugaresi - Diritto di Internet 1 LE REGOLE DI INTERNET ASSENZA DI REGOLE Anarchia Self-help REGOLE EXTRAGIURIDICHE Norme sociali Architettura

Dettagli

La particolare tenuità del fatto ex art. 131 bis c.p. e il limite del giudicato, di Gian Luigi Gatta

La particolare tenuità del fatto ex art. 131 bis c.p. e il limite del giudicato, di Gian Luigi Gatta La particolare tenuità del fatto ex art. 131 bis c.p. e il limite del giudicato, di Gian Luigi Gatta 23 Novembre 2015 Trib. Milano, Sez. XI, decreto 3.11.2015, Giud. Corbetta ("la disciplina introdotta

Dettagli

LA SOSPENSIONE CAUTELARE NEI GIUDIZI D IMPUGNAZIONE

LA SOSPENSIONE CAUTELARE NEI GIUDIZI D IMPUGNAZIONE MASTER IN DIFESA TRIBUTARIA E ASSISTENZA AL CONTRIBUENTE LA SOSPENSIONE CAUTELARE NEI GIUDIZI D IMPUGNAZIONE (Corte Cost. n. 110/2010 e n. 109/2012; Cass. n. 2845/2012) ANTONIO SIMONE (già Presidente della

Dettagli

Reato di evasione Iva all importazione: anche il detentore della merce ne risponde di Sara Armella e Valeria Baldi

Reato di evasione Iva all importazione: anche il detentore della merce ne risponde di Sara Armella e Valeria Baldi Reato di evasione Iva all importazione: anche il detentore della merce ne risponde di Sara Armella e Valeria Baldi Con sentenza del 29 novembre 2010, n. 42161, la terza sezione penale della Corte di Cassazione

Dettagli

PROPOSTA DI LEGGE IN MATERIA DI DIFFAMAZIONE

PROPOSTA DI LEGGE IN MATERIA DI DIFFAMAZIONE 408 PROPOSTA DI LEGGE IN MATERIA DI DIFFAMAZIONE 18 ottobre 2013 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente INDICE 2 Dottrina e giurisprudenza.

Dettagli

1. IL PRINCIPIO DI DIRITTO

1. IL PRINCIPIO DI DIRITTO 1. IL PRINCIPIO DI DIRITTO Ed invero il delitto di concussione per induzione si distingue da quello di truffa aggravata dall'abuso di poteri o dalla violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA PARTE SPECIALE DEL C.P.

INTRODUZIONE ALLA PARTE SPECIALE DEL C.P. INTRODUZIONE ALLA PARTE SPECIALE DEL C.P. LA PARTE SPECIALE COME «UNICO VERO E PROPRIO DIRITTO PENALE». Parte Speciale: è il settore del diritto penale che contiene le definizioni delle singole fattispecie

Dettagli

STUDIO LEGALE TRIBUTARIO LEO

STUDIO LEGALE TRIBUTARIO LEO STUDIO LEGALE TRIBUTARIO LEO P.zza L. Ariosto, n. 30-73100 LECCE Tel./fax: 0832 455433 www.studiotributarioleo.it e-mail: info@studiotributarioleo.it INUTILIZZABILE IL MATERIALE PROBATORIO ACQUISITO A

Dettagli

PARTE PRIMA PARTE GENERALE. Capitolo Primo Concetti introduttivi

PARTE PRIMA PARTE GENERALE. Capitolo Primo Concetti introduttivi PARTE PRIMA PARTE GENERALE Capitolo Primo Concetti introduttivi 1. IL DIRITTO PENALE, NOZIONE E CARATTERI Il diritto penale costituisce quel complesso di norme giuridiche con cui lo Stato, mediante la

Dettagli

Stalking: la querela è irrevocabile se la condotta è posta in essere con minacce gravi

Stalking: la querela è irrevocabile se la condotta è posta in essere con minacce gravi Stalking: la querela è irrevocabile se la condotta è posta in essere con minacce gravi Autore: Badalamenti Domenico In: Diritto penale, Giurisprudenza penale, Note a sentenza La V^ Sezione penale della

Dettagli

Corte di Cassazione, Sez. Un. penale, sentenza 23 febbraio dep. 28 aprile 2017 n , Presidente Canzio, Relatore Petruzzellis

Corte di Cassazione, Sez. Un. penale, sentenza 23 febbraio dep. 28 aprile 2017 n , Presidente Canzio, Relatore Petruzzellis Corte di Cassazione, Sez. Un. penale, sentenza 23 febbraio 2017- dep. 28 aprile 2017 n. 20664, Presidente Canzio, Relatore Petruzzellis Malversazione in danno dello Stato - Truffa aggravata per il conseguimento

Dettagli

I coniugi di fatto e la causa di non punibilità di cui all art. 384 cod. pen.

I coniugi di fatto e la causa di non punibilità di cui all art. 384 cod. pen. I coniugi di fatto e la causa di non punibilità di cui all art. 384 cod. pen. Autore: Giulia Bitonti In: Diritto penale La causa di non punibilità di cui all art. 384 cod. pen. e i coniugi di fatto. Una

Dettagli

INDICE. Introduzione... XIX. Parte prima IL FENOMENO GIURIDICO CAPITOLO I IL PROBLEMA DELLA COMPETENZA PENALE EUROPEA

INDICE. Introduzione... XIX. Parte prima IL FENOMENO GIURIDICO CAPITOLO I IL PROBLEMA DELLA COMPETENZA PENALE EUROPEA Introduzione.................................. XIX Parte prima IL FENOMENO GIURIDICO CAPITOLO I IL PROBLEMA DELLA COMPETENZA PENALE EUROPEA 1. Premessa terminologica.......................... 3 2. Il principio

Dettagli

PRINCIPI DI FILOSOFIA DEL DIRITTO. L interpretazione

PRINCIPI DI FILOSOFIA DEL DIRITTO. L interpretazione PRINCIPI DI FILOSOFIA DEL DIRITTO L interpretazione Nozione L interpretazione è l attività di determinazione del significato degli enunciati linguistici (interpretazione come processo) Lo stesso termine

Dettagli

DIRITTO PENALE I A - L

DIRITTO PENALE I A - L DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza Anno accademico 2016/2017-3 anno DIRITTO PENALE I A - L 9 CFU - 1 semestre Docente titolare dell'insegnamento ANNA MARIA MAUGERI

Dettagli

Acquisto di prodotti contraffatti: nessuna responsabilità' penale

Acquisto di prodotti contraffatti: nessuna responsabilità' penale STUDIO LEGALE AVV. ELISABETTA DORO VIA CARLO SIGONIO 2 40137 BOLOGNA TEL. 051.346996 FAX 051.7160309 E-mail: info@studiolegaledoro.it Sito internet: www.studiolegaledoro.it Acquisto di prodotti contraffatti:

Dettagli

Autore: Antonio Di Tullio D'Elisiis In: Diritto processuale penale

Autore: Antonio Di Tullio D'Elisiis In: Diritto processuale penale Spetta al difensore del terzo interessato alla restituzione del bene in sequestro, in sede di riesame, un termine perentorio laddove il legale sia privo di una valida procura Autore: Antonio Di Tullio

Dettagli

CONCORSO PUBBLICO, PER ESAMI, A 40 POSTI DI COMMISSARIO DEL RUOLO DEI COMMISSARI DELLA POLIZIA DI STATO, INDETTO CON D.M.

CONCORSO PUBBLICO, PER ESAMI, A 40 POSTI DI COMMISSARIO DEL RUOLO DEI COMMISSARI DELLA POLIZIA DI STATO, INDETTO CON D.M. POLIZIA DI STATO, INDETTO CON D.M. 5 FEBBRAIO 2004 La libertà personale nella costituzione e il contrasto dell immigrazione clandestina. Funzioni di polizia e loro limiti. Le misure di prevenzione di carattere

Dettagli

Licenziamento disciplinare e contestazione dell'illecito

Licenziamento disciplinare e contestazione dell'illecito Licenziamento disciplinare e contestazione dell'illecito di Fabio Petracci, Piergiuseppe Parisi Da Guida al Lavoro del 21.2.2014 - n. 8 La pronuncia in esame concerne il caso di un dipendente cui veniva

Dettagli

In caso di inadempienza di obbligazione, il forum destinatae solutionis è identificabile con il domicilio del creditore?

In caso di inadempienza di obbligazione, il forum destinatae solutionis è identificabile con il domicilio del creditore? In caso di inadempienza di obbligazione, il forum destinatae solutionis è identificabile con il domicilio del creditore? Autore: Veliu Adelina In: Diritto processuale civile, Note a sentenza È identificabile

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 3 MAGGIO 2013, N.

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 3 MAGGIO 2013, N. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 3 MAGGIO 2013, N. 19111: commercio ambulante di rifiuti ed esonero ex art. 266, comma 5, D.Lgs. n. 152/06 «Il quinto comma dell art. 266 d.lgs. 152/06

Dettagli

Spunti applicativi in tema di concorso formale di illeciti amministrativi ambientali

Spunti applicativi in tema di concorso formale di illeciti amministrativi ambientali Spunti applicativi in tema di concorso formale di illeciti amministrativi ambientali A cura di Stefania Pallotta e Bruno Cajano 1. La categoria del concorso formale di illeciti amministrativi Ai sensi

Dettagli

Circolare del 12 ottobre 2015

Circolare del 12 ottobre 2015 Circolare del 12 ottobre 2015 Oggetto: Ministero delle Politiche Agricole - Nota in materia di attività di vendita diretta su aree private di cui gli imprenditori agricoli abbiano la disponibilità. Si

Dettagli

L'ORDINAMENTO ITALIANO E IL DIRITTO COMUNITARIO

L'ORDINAMENTO ITALIANO E IL DIRITTO COMUNITARIO STUDI E PUBBLICAZIONI DELLA RIVISTA DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO E PROCESSUALE - ------- 17 - - - - ---- GIUSEPPE SPERDUTI L'ORDINAMENTO ITALIANO E IL DIRITTO COMUNITARIO RACCOLTA DI SCRITTI PADOVA

Dettagli

INQUADRAMENTO DEL PROBLEMA.

INQUADRAMENTO DEL PROBLEMA. 1 AVVISO ALL INDAGATO DELLA CONCLUSIONE DELLE INDAGINI PRELIMINARI NEL PROCEDIMENTO PENALE DI COMPETENZA DEL GIUDICE DI PACE ORIENTAMENTO DELLA CASSAZIONE - SOLUZIONE NEGATIVA DELLA CORTE COSTITUZIONALE.

Dettagli

Corte Costituzionale. Organo costituzionale con il compito di vigilare sul rispetto della Costituzione da parte di tutti gli organi dello Stato

Corte Costituzionale. Organo costituzionale con il compito di vigilare sul rispetto della Costituzione da parte di tutti gli organi dello Stato Corte Costituzionale Organo costituzionale con il compito di vigilare sul rispetto della Costituzione da parte di tutti gli organi dello Stato Disciplina costituzionale La disciplina della Corte costituzionale

Dettagli

Una riflessione sul primo provvedimento giudiziale post Fornero CENTRO STUDI

Una riflessione sul primo provvedimento giudiziale post Fornero CENTRO STUDI Una riflessione sul primo provvedimento giudiziale post Fornero CENTRO STUDI 26.10.2012 Riflessioni sulla ordinanza del Tribunale di Bologna del 15 Ottobre 2012 Carissimi, Siamo impegnati come Centro Studi

Dettagli

LE TECNICHE INTERPRETATIVE DI PRIMA CLASSE

LE TECNICHE INTERPRETATIVE DI PRIMA CLASSE LE TECNICHE INTERPRETATIVE DI PRIMA CLASSE PROF. FRANCESCO PETRILLO Indice 1 LE TECNICHE INTERPRETATIVE DI PRIMA CLASSE ---------------------------------------------------------- 3 2.1. L ARGUMENTUM A

Dettagli

INDICE. 1 Introduzione. 7 Capitolo 1 Giudici e giurisdizione

INDICE. 1 Introduzione. 7 Capitolo 1 Giudici e giurisdizione INDICE 1 Introduzione 7 Capitolo 1 Giudici e giurisdizione 7 1. La funzione giurisdizionale 9 2. Chi esercita la funzione giurisdizionale 9 2.1 Giudici ordinari e speciali 11 2.2 Temperamenti al divieto

Dettagli

La Corte Costituzionale sulla prescrizione dei reati lesivi degli interessi finanziari dell UE

La Corte Costituzionale sulla prescrizione dei reati lesivi degli interessi finanziari dell UE ISSN 1127-8579 Pubblicato dal 10/02/2017 All'indirizzo http://www.diritto.it/docs/39048-la-corte-costituzionale-sulla-prescrizione-deireati-lesivi-degli-interessi-finanziari-dell-ue Autore: Boccuzzi Rosamaria

Dettagli

Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e di lavoro

Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e di lavoro Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e di lavoro N. 165 08.09.2016 Depenalizzazione & lavoro: il limite ante e post-modifica Il MLPS chiarisce il limite massimo della sanzione amministrativa

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA N. 1581 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori CAPRILI, POLI e BALDINI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA 18 MAGGIO 2007 Modifiche al codice della navigazione in materia

Dettagli

16 aprile giudice dott. Cersosimo - Del Bianco (avv. Amoruso) c. La Fiduciaria (avv. Casali)

16 aprile giudice dott. Cersosimo - Del Bianco (avv. Amoruso) c. La Fiduciaria (avv. Casali) GIUDICE DI PACE DI BOLOGNA - sentenza n. 1092/98 del 16 aprile 1998 - giudice dott. Cersosimo - Del Bianco (avv. Amoruso) c. La Fiduciaria (avv. Casali) Obbligazioni e contratti Contratti dei consumatori

Dettagli

Introduzione. Capitolo I

Introduzione. Capitolo I INDICE -SOMMARIO Introduzione Capitolo I Il principio di legalità della pena nelle fonti superiori 1. Il principio di legalità penale nella Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell uomo

Dettagli

Responsabilità penale in materia di siti contaminati

Responsabilità penale in materia di siti contaminati Responsabilità penale in materia di siti contaminati Avv. Angelo Merlin Vice Presidente ASSORECA NCTM Studio Legale Associato - MILANO - ROMA - VERONA - BRUXELLES Indice dell intervento La precedente norma

Dettagli

ENTI LIRICI applicabilità della disciplina comune relativa alla conversione dei

ENTI LIRICI applicabilità della disciplina comune relativa alla conversione dei ENTI LIRICI applicabilità della disciplina comune relativa alla conversione dei contratti a termine. a cura di Danilo Sipala [ ]Non pare inoltre potersi riconoscere alcuna efficacia retroattiva all art.

Dettagli

Il gratuito patrocinio si applica anche alle richieste di liberazione anticipata

Il gratuito patrocinio si applica anche alle richieste di liberazione anticipata Il gratuito patrocinio si applica anche alle richieste di liberazione anticipata Nota a Cass. pen., sez. IV, 5 aprile 2011 (dep. 14 luglio 2011), n. 27757, Pres. Marzano, Est. Foti [Donato Sandro Putignano]

Dettagli

4. È ammessa l «analogia» in diritto penale?

4. È ammessa l «analogia» in diritto penale? I principi fondamentali del diritto penale 13 4. È ammessa l «analogia» in diritto penale? L analogia è il procedimento attraverso cui vengono risolti i casi non previsti espressamente dalla legge estendendo

Dettagli

CORSO FORENSE PALERMO DICEMBRE 2016 DICEMBRE 2017 DIRITTO CIVILE

CORSO FORENSE PALERMO DICEMBRE 2016 DICEMBRE 2017 DIRITTO CIVILE CORSO FORENSE PALERMO DICEMBRE 2016 DICEMBRE 2017 DIRITTO CIVILE PRIMO INCONTRO - Guida alla redazione del parere motivato di diritto civile - I criteri di valutazione dell elaborato scritto all esame

Dettagli

INDICE NOTE INTRODUTTIVE

INDICE NOTE INTRODUTTIVE INDICE NOTE INTRODUTTIVE 1. Delimitazione dell oggetto del lavoro attraverso una precisazione circa la nozione di reati di opinione : i reati di opinione nelle tre direttrici di tutela dello Stato, dell

Dettagli

Riconoscimento sentenze estere di separazione e divorzio in Italia e sentenze italiane all estero

Riconoscimento sentenze estere di separazione e divorzio in Italia e sentenze italiane all estero Riconoscimento sentenze estere di separazione e divorzio in Italia e sentenze italiane all estero Autore: Santini Matteo In: Diritto civile e commerciale La legge 31 maggio 1995, n. 218 disciplina oggi

Dettagli