Fondo Sociale Europeo (FSE)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Fondo Sociale Europeo (FSE) 2007-2013"

Transcript

1 Fondo Sociale Europeo (FSE) Base giuridica Descrizione Per l'attuale periodo di programmazione del FSE ( ), nel 2006 e nel 2007 è stato adottato un nuovo pacchetto di regolamenti. REGOLAMENTO (CE) N. 1081/2006 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 5 luglio 2006 definisce le aree di intervento: accrescere l'adattabilità dei lavoratori e delle imprese; migliorare l'accesso all'occupazione e l'inserimento nel mercato del lavoro; potenziare l'inclusione sociale combattendo ogni forma di discriminazione e promuovendo l'integrazione delle persone svantaggiate nel mondo del lavoro; promuovere partenariati per le riforme nei settori dell'occupazione e dell'integrazione. Tale regolamento abroga il precedente regolamento (CE) n. 1784/1999 Il Fondo sociale europeo (FSE) fa parte dei Fondi strutturali dell'ue, ideati per ridurre le differenze nella qualità di vita e nella prosperità esistenti fra regioni europee e fra Stati membri, e serve dunque a incentivare la coesione sociale ed economica. Il FSE si dedica alla promozione dell'occupazione nell'ue, aiutando gli Stati membri a preparare al meglio la forza lavoro e le aziende di fronte alle nuove sfide globali. In breve: il finanziamento viene fornito in particolare a Stati membri e regioni in cui lo sviluppo economico è più arretrato; si tratta di un elemento chiave della strategia UE 2020 per la crescita e l'occupazione, la cui finalità è migliorare la vita dei cittadini comunitari offrendo loro nuove competenze e maggiori opportunità di lavoro; tra il 2007 e il 2013 regioni e Stati membri dell'ue hanno a disposizione in totale 75 miliardi di euro per raggiungere gli obiettivi prefissati. La strategia e il budget del FSE vengono decisi congiuntamente da Stati membri, Parlamento europeo e Commissione europea. Su queste basi e in collaborazione con la Commissione, gli Stati membri definiscono programmi operativi di durata settennale. Tali programmi vengono poi attuati tramite un ampio ventaglio di organizzazioni attive nel settore pubblico o privato, tra le quali autorità nazionali, regionali e locali, enti di istruzione e formazione, ONG e il settore del volontariato, parti sociali (come sindacati e organismi di rappresentanza), l'industria, associazioni di categoria e aziende. 1

2 I finanziamenti del FSE sono disponibili tramite gli Stati membri e le regioni: il FSE non finanzia i progetti direttamente da Bruxelles. Ciascuno Stato membro concorda, insieme alla Commissione Europea, uno o più programmi operativi per i finanziamenti FSE durante il periodo , così come le regioni che dispongono di programmi operativi propri (non tutte). I programmi operativi definiscono le priorità di intervento FSE e relativi obiettivi. I programmi operativi vengono attuati tramite progetti individuali gestiti dalle organizzazioni partecipanti (dette beneficiari). Un beneficiario crea un progetto, richiede il finanziamento e, se lo riceve, attua il progetto. I beneficiari dei progetti FSE possono essere amministrazioni pubbliche, ONG e parti sociali attive nei campi dell'occupazione e dell'inclusione sociale. Anche le organizzazioni e le aziende possono partecipare ai progetti FSE. I potenziali beneficiari delle azioni FSE devono contattare l'autorità incaricata della gestione del fondo nel proprio paese o regione. Il Fondo sociale europeo si basa sui principi del cofinanziamento e della gestione condivisa. Come funziona Cofinanziamento: il sostegno economico dell'ue viene sempre fornito in concomitanza a una forma di finanziamento nazionale pubblico o privato. Il cofinanziamento può variare fra il 50% e l'85% del costo totale degli interventi. Gestione condivisa: le linee guida per le azioni FSE vengono stilate a livello europeo, mentre la loro attuazione viene gestita dalle pertinenti autorità nazionali o regionali in ciascuno Stato membro. Tali autorità definiscono i programmi operativi e in seguito selezionano e monitorano i progetti. Il finanziamento del FSE è organizzato in due vasti obiettivi: Obiettivo Convergenza: include tutte le regioni UE con un prodotto interno lordo (PIL) pro capite inferiore al 75% della media comunitaria. I paesi e le regioni ammissibili all'obiettivo di convergenza riceveranno più dell'80% dei finanziamenti UE. Obiettivo Competitività regionale e occupazione: copre tutte le regioni UE non ammissibili all'obiettivo di convergenza. Nell'ambito di entrambi gli obiettivi, il FSE fornirà sostegno in cinque aree di azione chiave: 1. Accrescere l'adattabilità dei lavoratori e delle imprese; 2. migliorare l'accesso all'occupazione e l'inserimento nel mercato 2

3 del lavoro; 3. potenziare l'inclusione sociale combattendo ogni forma di discriminazione e promuovendo l'integrazione delle persone svantaggiate nel mondo del lavoro; 4. promuovere partenariati per le riforme nei settori dell'occupazione e dell'integrazione; 5. espandere e migliorare gli investimenti nel capitale umano, migliorando in particolare i sistemi di istruzione e formazione. Il livello dei finanziamenti FSE varia da una regione all'altra a seconda della loro ricchezza relativa. Le regioni europee sono divise in quattro categorie in base al PIL regionale pro capite messo a confronto con la media UE (a 25 o 15 Stati membri). L'obiettivo Convergenza include: regioni di convergenza con un PIL pro capite inferiore al 75% della media UE-25 (nel periodo ); regioni di phasing-out con un PIL pro capite maggiore del 75% della media UE-25, ma inferiore al 75% della media UE-15 (nel periodo ). Regioni ammissibili L obiettivo Competitività regionale e occupazione comprende: regioni di phasing-in con un PIL pro capite inferiore al 75% della media UE-15 nel periodo , ma maggiore del 75% della media UE-15 nel periodo ; regioni di competitività e occupazione: tutte le regioni che non rientrano nel phasing-in. phasing-out: aree comprese nell Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria , sono beneficiarie, nel nuovo ciclo di programmazione , di un sostegno transitorio accordato, in quanto la loro uscita dalle aree economicamente depresse è avvenuta per l effetto statistico dell allargamento dell UE a Paesi con PIL sensibilmente inferiori alla media comunitaria e non solo per progressi economici. Tale sostegno transitorio, che termina nel 2013, è accordato al fine di rendere meno drastico il passaggio da un regime di sostegno ad un altro riservato alle aree più prospere. phasing-in: aree comprese nell Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria , che grazie ai progressi economici compiuti negli ultimi anni passano, nel nuovo ciclo di programmazione , nel quadro dell Obiettivo Competitività regionale e occupazione e sono oggetto di stanziamenti finanziari speciali in virtù del loro precedente status di regioni Obiettivo 1. 3

4 Come è nato (la storia) Legenda: regioni di convergenza regioni phasing-out regioni phasing-in regioni competitività e occupazione Nel 1957, il trattato di Roma istituisce la Comunità economica europea (CEE), nell ambito della quale nasce il Fondo Sociale Europeo (FSE) con l obiettivo di migliorare le opportunità lavorative nella Comunità promuovendo l occupazione e aumentando la mobilità geografica e occupazionale dei lavoratori. Nelle sue prime fasi, il FSE viene utilizzato come uno strumento per compensare la perdita del posto di lavoro (aiuto ai lavoratori dei settori oggetto di ristrutturazione, assegni di riqualificazione, reinserimento dei lavoratori non occupati emigrati dalla regione di appartenenza). 4

5 Nel 1971 il FSE è sottoposto a una riforma: il finanziamento viene orientato verso categorie e gruppi specifici di persone e al contempo la sua dotazione viene aumentata. Il settore agricolo (prima escluso) diventa ammissibile, così come il settore tessile. Nel 1975 nasce il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), che dovrà occuparsi dello sviluppo delle infrastrutture nelle regioni più arretrate, per consentire al FSE di dedicarsi principalmente ad aiutare i cittadini di tutta Europa ad acquisire nuove competenze. Collettivamente, i due fondi sono denominati Fondi strutturali. Alla fine degli anni Settanta aumenta considerevolmente il numero di giovani disoccupati, i quali diventano pertanto una priorità del FSE. In risposta al ruolo sempre maggiore assunto dalle donne nel mercato del lavoro, il FSE aumenta il sostegno nei loro confronti. Il FSE inizia a occuparsi anche di altri gruppi, quali i disabili e i lavoratori anziani (oltre i 50 anni). Rivolgendosi a gruppi specifici, il FSE non può continuare a lavorare unicamente con organismi pubblici: vengono pertanto coinvolti i sindacati e le singole aziende. Questa esigenza induce un cambiamento fondamentale nel modus operandi del Fondo: in precedenza, infatti, gli Stati membri attuavano i progetti ricevendo il finanziamento soltanto in un secondo momento, mentre ora, grazie a un meccanismo di approvazione preliminare, viene avviato un processo per mezzo del quale la Commissione e gli Stati membri definiscono le priorità comuni in tutta l UE e stanziano i fondi necessari a perseguirle. Il declino delle industrie tradizionali (siderurgiche, manifatturiere e cantieristiche), abbinato all'emergere di nuove tecnologie, in particolare nel settore dei servizi, crea una domanda elevata di lavoratori specializzati. Le priorità del FSE diventano dunque la formazione professionale e la formazione all utilizzo delle nuove tecnologie. I finanziamenti del Fondo vengono orientati verso i giovani con scarse prospettive lavorative a causa di una formazione professionale assente o inadeguata, nonché verso i disoccupati di lunga durata. Nel 1983 si decide che i fondi FSE dovranno essere convogliati verso le regioni più bisognose. Entro la fine degli anni Ottanta, oltre la metà dei finanziamenti è destinata alle regioni e ai paesi più poveri d Europa (Andalusia, Canarie, Grecia, Irlanda, Irlanda del Nord, Italia meridionale, Portogallo e territori francesi d oltremare). Nel 1988 viene varata una nuova riforma del FSE. Fino a questo momento, i fondi FSE contribuivano a politiche definite nei contesti nazionali degli Stati membri. Per ciascun progetto FSE, gli Stati membri dovevano presentare una candidatura alla Commissione, che aveva il 5

6 compito di valutarle tutte e quindi approvare le più meritevoli. In base alla riforma si passa quindi da progetti (singoli) condotti nei contesti nazionali a iniziative pluriennali, programmate di concerto tra Stati membri e Commissione. L UE passa inoltre da un bilancio annuale a una prospettiva di bilancio a medio termine (programmazione). Gli Stati membri iniziano a scambiarsi dati e strategie sull occupazione, in modo che il FSE possa integrarsi meglio nelle politiche nazionali per il mercato del lavoro. Il FSE aumenta la propria dotazione finanziaria e concentra le proprie azioni sui più bisognosi, si tratti di regioni o di gruppi di persone, consolidando altresì il principio in base al quale i fondi comunitari vanno a completare le iniziative nazionali. Per reagire all aumento della disoccupazione, nel 1994 l UE definisce una strategia per l occupazione, mentre nel 1997 con il trattato di Amsterdam si concordano una strategia comune e una serie di linee guida in materia di occupazione. Il FSE sposta l enfasi dalla disoccupazione verso l occupazione, e in particolare verso le persone occupate, per aiutarle a conservare l impiego e a progredire. Attività centrali del Fondo sono la formazione, la creazione di posti di lavoro e i servizi di consulenza e orientamento all'occupazione. Dovendo confrontarsi con l invecchiamento della popolazione europea, il FSE stanzia una quantità maggiore di fondi per la formazione dei lavoratori più anziani sul posto di lavoro, al fine di consentire loro di rimanere più a lungo o di rientrare nel mercato del lavoro. Nel 1994 vede la luce il Fondo di coesione, che viene affiancato ai Fondi strutturali per aiutare i paesi più poveri dell'ue a sviluppare progetti infrastrutturali nei settori dei trasporti e dell'ambiente. Nel 2000, l UE adotta la strategia di Lisbona per fare dell Europa l economia basata sulla conoscenza più avanzata entro il Tra le sue finalità figurano il conseguimento di un tasso di occupazione complessiva del 70% e di un tasso di occupazione femminile superiore al 60%. Nel 2000 il FSE vara l iniziativa EQUAL (lotta contro la discriminazione e la disuguaglianza nel mercato del lavoro per motivi di sesso, origine etnica o razziale, religione, disabilità, età od orientamento sessuale). La priorità del periodo consiste nell aumentare l adattabilità di lavoratori, aziende e imprenditori mediante una maggiore capacità di prevedere e gestire positivamente il cambiamento economico. In tale ambito, il FSE sostiene la modernizzazione e il rafforzamento delle istituzioni del mercato del lavoro, le misure attive del mercato del lavoro e le azioni di apprendimento permanente, anche all interno delle aziende. Il Fondo si impegna altresì nella prevenzione dell esclusione sociale e nella lotta alla discriminazione assicurando l accesso e 6

7 l inserimento dei lavoratori svantaggiati. Dal 2007, inoltre, il FSE rafforza la capacità delle istituzioni pubbliche di elaborare e attuare politiche e servizi e promuove i partenariati tra datori di lavoro, sindacati, ONG e pubblica amministrazione al fine di agevolare le riforme in materia di occupazione e inclusione. La cooperazione transnazionale e l innovazione sono parte integrante di tutte le azioni dell FSE. Il 6 ottobre 2011, la Commissione Europea ha proposto una serie di regole che determineranno l'operato del FSE nel periodo La proposta fa parte di un pacchetto legislativo per il futuro della politica di coesione dell'ue e consentirà al FSE di continuare ad assicurare sostegno concreto a chi ha bisogno di aiuto per trovare un impiego o per migliorare la propria posizione lavorativa. La proposta di quadro finanziario pluriennale della Commissione comprende 376 miliardi di euro a favore della politica di coesione per il periodo Determinazione di una quota globale minima per il FSE pari al 25% del bilancio destinato alla politica di coesione (esclusi gli importi destinati al "Meccanismo per collegare l'europa )vale a dire 84 miliardi di euro. FSE - Programmazione Quali cambiamenti sono stati proposti per il FSE? Per ogni categoria di regioni sarà stanziata una quota minima del budget, più alta rispetto a prima (almeno il 25 % per le regioni meno sviluppate, il 40 % per le regioni di transizione e il 52 % per le regioni più sviluppate). Tale quota corrisponde ad almeno 84 miliardi di euro per l'fse, rispetto agli attuali 75 miliardi. Gli Stati membri dovranno concentrare i finanziamenti del FSE su un numero limitato di obiettivi e priorità di investimento in linea con la strategia Europa 2020, con l'obiettivo di migliorarne l'impatto e raggiungere una massa critica. Una quota minima del 20 % sarà destinata ad azioni di inclusione sociale. Maggiore enfasi sulla lotta alla disoccupazione giovanile, sulla promozione dell'invecchiamento sano e attivo e sul sostegno alle comunità e ai gruppi più svantaggiati, come i Rom. Maggior sostegno all'innovazione sociale, ovvero al collaudo e all'applicazione su vasta scala di soluzioni innovative per rispondere a esigenze sociali (es. inclusione sociale). Ulteriormente incoraggiata la partecipazione di parti sociali e società civile, in particolare delle ONG, all'attuazione FSE, tramite programmi di sviluppo delle capacità, promozione di strategie di sviluppo locale attuate dalle collettività e la semplificazione dei meccanismi di intervento. Le regole che disciplinano il rimborso dei progetti FSE saranno semplificate, in particolare per i "piccoli" beneficiari (ONG, piccole e medie imprese ecc.), che rappresentano almeno il 50 % dei destinatari dei finanziamenti. 7

8 I costi delle attrezzature collegate agli investimenti in capitale sociale e umano saranno ammissibili ai fini del finanziamento FSE. Principali innovazioni per i fondi della politica di coesione dell'ue Tutte le regioni dell'ue continueranno a ricevere sostegno nell'ambito di tre categorie: regioni meno sviluppate, con un PIL pro capite inferiore al 75% della media UE, che continueranno a essere la priorità fondamentale; regioni di transizione, con un PIL pro capite compreso tra il 75% e il 90% della media UE 27; regioni più sviluppate, con un PIL pro capite superiore al 90% della media. La seconda categoria, che abbraccia 51 regioni e oltre 72 milioni di persone, favorisce la transizione delle regioni diventate più competitive negli ultimi anni, ma ancora bisognose di un sostegno mirato. Si prevede che, a partire dal 2014, 20 regioni emergeranno dall'attuale obiettivo "Convergenza" (regioni meno sviluppate). I contratti di partenariato siglati tra la Commissione e gli Stati membri fisseranno gli impegni nazionali richiesti per centrare gli obiettivi di Europa Gli investimenti dell'fse saranno totalmente allineati con gli obiettivi e le priorità di Europa 2020 nel campo dell'occupazione, dell'istruzione e della riduzione della povertà. Il quadro strategico comune contenente tutte le priorità fondamentali dell'ue si applicherà a tutti i fondi, compresi quelli per lo sviluppo rurale e la pesca. Agli Stati membri sarà consentito di coniugare FESR, FSE e Fondo di coesione in programmi "multi fondo" per migliorare il coordinamento sul campo (sviluppo integrato). Saranno introdotte nuove condizioni per garantire che i finanziamenti contribuiscano efficacemente al raggiungimento degli obiettivi di Europa In particolare, l'erogazione dei fondi sarà subordinata alla presenza di alcune condizioni ex ante (ad esempio, il corretto funzionamento del sistema degli appalti pubblici). I prossimi passi Le proposte saranno esaminate dal Consiglio e dal Parlamento europeo in vista della loro adozione alla fine del 2012, in modo da consentire l'avvio di una nuova generazione di programmi della politica di coesione nel Parallelamente, proseguiranno i negoziati sul quadro finanziario pluriennale per l'intero bilancio dell'ue. 8

9 Nel periodo , l'italia attuerà 24 Programmi Operativi (PO), comprendenti 19 PO regionali, 2 PO distinti per le province autonome di Trento e Bolzano e 3 PO che abbracciano tutte le regioni rientranti nell'obiettivo Competitività regionale e occupazione (PO Azioni di sistema ) e nell obiettivo Convergenza (PO "Competenze per lo sviluppo e "Governance e azioni di sistema ). Questi programmi aiuteranno le aziende e i lavoratori italiani a prepararsi alle trasformazioni del mercato puntando sulla produttività, sulla flessibilità e sulla competitività. Un maggior numero di programmi di formazione e certificazione, associati a iniziative finalizzate a ridurre l abbandono scolastico, assicurerà la sostenibilità dei progressi compiuti. Il tutto sarà sostenuto da una maggiore innovazione e da partenariati tra università, aziende ed enti pubblici. Interventi specifici mirati a favorire la partecipazione della donna nel mercato del lavoro. La rete si sta allargando per assicurare un aiuto supplementare agli immigrati e ad altri gruppi vulnerabili: dalla consulenza mirata alla lotta a discriminazione e sfruttamento sul posto di lavoro (oltre che alla piaga del lavoro insicuro e sommerso). Inoltre, ci si impegnerà a incrementare la coerenza delle politiche economiche e occupazionali e a incentivare la mobilità regionale e professionale. Le priorità FSE in ITALIA I finanziamenti FSE sono incanalati in cinque aree prioritarie: Adattabilità, Occupabilità, Inclusione sociale, Capitale umano, Transnazionalità e interregionalità. Priorità 1: Adattabilità - Migliorare la competitività preparando al cambiamento, incentivando le nuove attività e sostenendo le PMI nel mercato globale; - sviluppare sistemi di formazione continua, migliorando al contempo la qualità e l organizzazione del lavoro; - incoraggiare la mobilità geografica e professionale. Priorità 2: Occupabilità - Combinare la flessibilità e la sicurezza del mercato del lavoro, concentrandosi sullo sviluppo locale e sul sostegno mirato a gruppi quali gli immigrati; - promuovere l accesso sostenibile delle donne al mercato del lavoro; - migliorare i servizi per l occupazione e favorire i partenariati nazionali e locali tra attori pubblici e privati; - ridurre il lavoro sommerso tramite specifiche misure. Priorità 3: Inclusione sociale 9

10 - Rimuovere gli ostacoli che impediscono ai gruppi vulnerabili di trovare e mantenere un impiego, fornendo percorsi personalizzati" al lavoro; - aiutare i più svantaggiati a ottenere un impiego combattendo contro la discriminazione sul posto di lavoro, anche basandosi su progetti precedenti finalizzati alla promozione delle pari opportunità. Priorità 4: Capitale umano - Concentrarsi sulla qualità, sulla gestione e sull integrazione dei sistemi di istruzione e formazione e del sistema occupazionale; - approntare programmi di certificazione e valutazione per gli enti di formazione in modo da assicurare un'istruzione e una formazione migliori; - migliorare l istruzione superiore puntando su reti tra università, centri di ricerca e aziende, ovvero rispondendo ai bisogni dell'economia della conoscenza; - ridurre l abbandono scolastico tramite specifiche misure (nell ambito dell obiettivo Convergenza). Priorità 5: Transnazionalità e interregionalità - Scambi di buone pratiche nel campo dell occupazione; - Agevolare progetti congiunti transnazionali e interregionali. Entità del contributo Link Priorità 6: Capacità istituzionale (solo per le regioni di convergenza) - Potenziare le amministrazioni locali: assicurare servizi pubblici migliori formando i funzionari e migliorando il coordinamento fra i vari enti. ITALIA Il livello dei finanziamenti FSE varia da una regione a un'altra a seconda della ricchezza relativa. Con un PIL pro capite inferiore al 75% della media dell'ue 25, Sicilia, Calabria, Puglia e Campania sono ammissibili nell ambito dell obiettivo Convergenza. La Basilicata è una regione phasing-out" con un PIL pro capite superiore al 75% della media UE, ma inferiore al 75% della media dell UE 15. La Sardegna è una regione phasing-in con un PIL pro capite inferiore al 75% della media dell UE-15 nel periodo , ma superiore nel periodo Tutte le altre regione hanno un PIL pro capite superiore al 75% della media dell UE-25 e sono ammissibili nell ambito dell obiettivo Competitività regionale e occupazione. 10

EaSI Employment and Social Innovation. Assi PROGRESS e EURES

EaSI Employment and Social Innovation. Assi PROGRESS e EURES Provincia di Pistoia EaSI Employment and Social Innovation Assi PROGRESS e EURES Potenzialità per il lavoro e l integrazione sociale su scala europea Carla Gassani Servizio Politiche attive del Lavoro,

Dettagli

Europa 2020, salute e sociale

Europa 2020, salute e sociale Europa 2020, salute e sociale Breve introduzione L Europa 2020 presenta tre priorità che si rafforzano a vicenda: Crescita intelligente: sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione.

Dettagli

Proposta di regolamento generale

Proposta di regolamento generale Analisi delle priorità e degli obiettivi della in relazione alla proposta di regolamento generale dei Fondi del QSC Fondi del Quadro Strategico Comune (QSC) Obiettivi Una crescita intelligente: sviluppare

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

FINANZIAMENTI EUROPEI STEP I

FINANZIAMENTI EUROPEI STEP I Seminario FINANZIAMENTI EUROPEI STEP I FONDI EUROPEI E REGIONALI: Cenni, terminologie, accesso, processi e aree di interesse Dott. Nicola Lalli - Arch. M. Barucco Vicenza Sede Ordine OAPPC 16.09.2014 16,30-19,30

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 SVILUPPO LOCALE DI TIPO PARTECIPATIVO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A ottobre 2011, la Commissione europea ha adottato alcune proposte legislative per la politica di coesione 2014-2020 La presente scheda

Dettagli

Tipologie di Azioni attivabili con fondi comunitari

Tipologie di Azioni attivabili con fondi comunitari Tipologie di Azioni attivabili con fondi comunitari Fondi Comunitari Contenuti Tipologia di azioni Programma d'azione integrato per l'apprendimento continuo 2007-2013 Nell ambito di tale programma sono

Dettagli

MONITORAGGIO INTERVENTI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE 2007/2013 OBIETTIVO COMPETITIVITA

MONITORAGGIO INTERVENTI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE 2007/2013 OBIETTIVO COMPETITIVITA MONITORAGGIO INTERVENTI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE 2007/2013 OBIETTIVO COMPETITIVITA Attuazione finanziaria, situazione al 31 dicembre 2013 Sistema Nazionale di Monitoraggio del Quadro Strategico Nazionale

Dettagli

Allegato alla DGR n. del

Allegato alla DGR n. del Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)

Dettagli

GOVERNANCE. Obiettivo Convergenza (FESR) 2007-2013. crescita coesione trasparenza efficienza competenze integrazione UNA PA PER LA CRESCITA

GOVERNANCE. Obiettivo Convergenza (FESR) 2007-2013. crescita coesione trasparenza efficienza competenze integrazione UNA PA PER LA CRESCITA Programma operativo NazioNale GOVERNANCE e assistenza tecnica Obiettivo Convergenza (FESR) 2007-2013 crescita coesione trasparenza efficienza competenze integrazione UNA PA PER LA CRESCITA Una premessa

Dettagli

POR FSE ABRUZZO 2014-2020 COMITATO DI SORVEGLIANZA. Punto 3 odg Presentazione sintetica del POR FSE Abruzzo 2014-2020

POR FSE ABRUZZO 2014-2020 COMITATO DI SORVEGLIANZA. Punto 3 odg Presentazione sintetica del POR FSE Abruzzo 2014-2020 POR FSE ABRUZZO 2014-2020 COMITATO DI SORVEGLIANZA Punto 3 odg Presentazione sintetica del POR FSE Abruzzo 2014-2020 Giovedi, 11 Giugno 2015 Ore 10.30 Piazza Gardone Riviera Pescara - Europaurum Il POR

Dettagli

Nelle regioni meno sviluppate che si iscrivono nell obiettivo di convergenza, il Fondo Sociale Europeo sostiene:

Nelle regioni meno sviluppate che si iscrivono nell obiettivo di convergenza, il Fondo Sociale Europeo sostiene: FONDO SOCIALE EUROPEO IN ROMANIA Il Fondo Sociale Europeo (FSE) è lo strumento principale tramite il quale l Unione Europea finanzia gli obiettivi strategici delle politiche di occupazione. Da 50 anni,

Dettagli

Incontro del Tavolo nazionale Isfol- Associazioni datoriali Pro.P. Isfol, 20 giugno 2013

Incontro del Tavolo nazionale Isfol- Associazioni datoriali Pro.P. Isfol, 20 giugno 2013 Incontro del Tavolo nazionale Isfol- Associazioni datoriali Pro.P. Isfol, 20 giugno 2013 1 L interesse europeo Negli ultimi anni, l interesse della Commissione europea per l inclusione sociale è cresciuto

Dettagli

Elementi di progettazione europea Le diverse tipologie di finanziamento europeo e le loro caratteristiche

Elementi di progettazione europea Le diverse tipologie di finanziamento europeo e le loro caratteristiche Elementi di progettazione europea Le diverse tipologie di finanziamento europeo e le loro caratteristiche Antonella Buja Coordinatrice Progetto Europa - Europe Direct - Comune di Modena Le diverse tipologie

Dettagli

LE OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO Ipotesi e proposte nel contesto del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi strutturali 2014/2020

LE OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO Ipotesi e proposte nel contesto del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi strutturali 2014/2020 LE OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO Ipotesi e proposte nel contesto del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi strutturali 2014/2020 Floriana Clemente Direzione Ambiente Robassomero, 11 dicembre 2013 Le risorse:

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 SVILUPPO LOCALE DI TIPO PARTECIPATIVO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

La politica di sviluppo rurale e il PSR 2007-2013 della Lombardia

La politica di sviluppo rurale e il PSR 2007-2013 della Lombardia La politica di sviluppo rurale e il PSR 2007-2013 della Lombardia Roberto Pretolani Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agro-alimentare e Ambientale Università degli Studi di Milano La politica

Dettagli

La programmazione europea. per lo sviluppo della filiera turistica nel Mezzogiorno

La programmazione europea. per lo sviluppo della filiera turistica nel Mezzogiorno La programmazione europea 2014 2020 per lo sviluppo della filiera turistica nel Mezzogiorno POIn (FESR) 2007-2013 - Attrattori culturali, naturali e turismo Asse II - Linea di intervento II.2.1 Intervento:

Dettagli

Finanziamenti dell Unione europea: fonti di informazione on-line

Finanziamenti dell Unione europea: fonti di informazione on-line Finanziamenti dell Unione europea: fonti di informazione on-line Principali Fonti UE di aggiornamento Eur-Lex Legislazione in vigore e in preparazione a cura dell Ufficio delle pubblicazioni ufficiali

Dettagli

LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014-2020

LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014-2020 LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014-2020 Il 26 marzo 2010 il Consiglio Europeo ha approvato la proposta della Commissione Europea di lanciare Europa 2020, una nuova strategia per la crescita e l occupazione

Dettagli

Programma operativo Italia - Malta 2007 2013 Cooperazione transfrontaliera

Programma operativo Italia - Malta 2007 2013 Cooperazione transfrontaliera Programma operativo Italia - Malta 2007 2013 Cooperazione transfrontaliera Base giuridica Oggetto (obiettivo generale) Con decisione C/2008/7336 il 27 novembre 2008 la Commissione Europea ha approvato

Dettagli

POR FSE 2007-2013. L alta formazione finanziata dal POR FSE Sardegna 2007-2013

POR FSE 2007-2013. L alta formazione finanziata dal POR FSE Sardegna 2007-2013 POR FSE 2007-2013 L alta formazione finanziata dal POR FSE Sardegna 2007-2013 Cagliari, 14 Novembre 2013 Lo sviluppo del capitale umano nel PO Con gli interventi finanziati dal POR assi IV e V - la Regione

Dettagli

PROGRESS 2007-2013 PROGRAMMA COMUNITARIO PER L OCCUPAZIONE E LA SOLIDARIETA SOCIALE

PROGRESS 2007-2013 PROGRAMMA COMUNITARIO PER L OCCUPAZIONE E LA SOLIDARIETA SOCIALE PROGRESS 2007-2013 PROGRAMMA COMUNITARIO PER L OCCUPAZIONE E LA SOLIDARIETA SOCIALE Davide Bonagurio DG Occupazione, Affari Sociali e Pari Opportunità Unità Italia, Malta e Romania IL CONTESTO POLITICO

Dettagli

TURISMO, BRAMBILLA: "400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO"

TURISMO, BRAMBILLA: 400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO TURISMO, BRAMBILLA: "400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO" "Per la prima volta in Italia, il governo dispone un concreto e significativo

Dettagli

GNL GAS NATURALE LIQUEFATTO: UNA NUOVA OPPORTUNITA DI TRASPORTO FLUVIALE. Opportunità nello scenario dei finanziamenti europei

GNL GAS NATURALE LIQUEFATTO: UNA NUOVA OPPORTUNITA DI TRASPORTO FLUVIALE. Opportunità nello scenario dei finanziamenti europei DEPARTMENT PROGETTI EUROPEI, SVILUPPO E INNOVAZIONE EUROPEAN PROJECTS, DEVELOPMENT & INNOVATION Miguel Carrero (Head of Department) Flavio Tonetto (CEO SINERGIA) GNL GAS NATURALE LIQUEFATTO: UNA NUOVA

Dettagli

POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 2007-2013 (POI)

POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 2007-2013 (POI) POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 2007-2013 (POI) Avanzamento Attività Organismo Intermedio Ministero dello Sviluppo Economico Direzione generale per gli incentivi alle imprese D.G.I.A.I Linee

Dettagli

LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020

LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 \ OBIETTIVI TEMATICI (art.9 Reg.Generale) Interventi attivabili nel periodo 2014-2020 Grado

Dettagli

DICHIARAZIONE CONGIUNTA FRA IL MINISTRO DELLA SOLIDARIETA SOCIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

DICHIARAZIONE CONGIUNTA FRA IL MINISTRO DELLA SOLIDARIETA SOCIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA DICHIARAZIONE CONGIUNTA FRA IL MINISTRO DELLA SOLIDARIETA SOCIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA ed IL MINISTRO DEL LAVORO, DELLA FAMIGLIA E DELLE PARI OPPORTUNITA DELLA ROMANIA IN MATERIA DI PROMOZIONE DELL

Dettagli

RELAZIONI SUL VII PROGRAMMA QUADRO PRESENTATE AL CONSIGLIO SCIENTIFICO GENERALE DEL CNR (BRUXELLES, 27/28 febbraio 2007)

RELAZIONI SUL VII PROGRAMMA QUADRO PRESENTATE AL CONSIGLIO SCIENTIFICO GENERALE DEL CNR (BRUXELLES, 27/28 febbraio 2007) RELAZIONI SUL VII PROGRAMMA QUADRO PRESENTATE AL CONSIGLIO SCIENTIFICO GENERALE DEL CNR (BRUXELLES, 27/28 febbraio 2007) 8. BEI: Interventi di specifico interesse CNR Orlando Arango (BEI) CNR Bruxelles,

Dettagli

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi

Dettagli

È finanziato con risorse del Fondo sociale europeo pari a 74 milioni di euro. Ha avvio il I maggio 2014.

È finanziato con risorse del Fondo sociale europeo pari a 74 milioni di euro. Ha avvio il I maggio 2014. La Garanzia Giovani è un progetto che intende assicurare ai ragazzi e alle ragazze tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano opportunità per acquisire nuove competenze e per entrare nel mercato

Dettagli

Gestione diretta: I programmi comunitari

Gestione diretta: I programmi comunitari Gestione diretta: I programmi comunitari Modalità Strumenti Gestione diretta Programmi UE a finanziamento diretto IPA ENI 4 Strumenti geografici PI DCI Assistenza esterna EIDHR 3 Strumenti tematici IfS

Dettagli

LA NUOVA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2007-2013

LA NUOVA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2007-2013 LA NUOVA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2007-2013 1. La riforma della politica di coesione La riforma dei Fondi Strutturali della Politica di Coesione della Unione Europea per il settennio 2007 2013, disegnata

Dettagli

La programmazione Regionale 2014-2020

La programmazione Regionale 2014-2020 La programmazione Regionale 2014-2020 Paolo Baldi Coordinatore dell Area Formazione, Orientamento e Lavoro Regione Toscana PROGRAMMA OPERATIVO 2014-2020 Investimenti a favore della crescita, dell occupazione

Dettagli

Programma volto a migliorare la competitività delle imprese e in particolare delle PMI (2014-2020) (COSME)

Programma volto a migliorare la competitività delle imprese e in particolare delle PMI (2014-2020) (COSME) Programma volto a migliorare la competitività delle imprese e in particolare delle PMI (2014-2020) (COSME) Obiettivo Il passaggio dalla programmazione 2007-13 a quella 2014-2020 porterà molti cambiamenti

Dettagli

Manifesto dei diritti dell infanzia

Manifesto dei diritti dell infanzia Manifesto dei diritti dell infanzia I bambini costituiscono la metà della popolazione nei paesi in via di sviluppo. Circa 100 milioni di bambini vivono nell Unione europea. Le politiche, la legislazione

Dettagli

Aiutare le persone a trovare lavoro. Il Fondo sociale europeo al lavoro. L Europa sociale

Aiutare le persone a trovare lavoro. Il Fondo sociale europeo al lavoro. L Europa sociale Il Fondo sociale europeo al lavoro Aiutare le persone a trovare lavoro Il Fondo sociale europeo (FSE) finanzia progetti in tutta l UE per consentire a più persone di trovare posti di lavoro migliori, attraverso

Dettagli

7. IL FONDO SOCIALE EUROPEO

7. IL FONDO SOCIALE EUROPEO Da ALLULLI G., Dalla Strategia di Lisbona a Europa 2020, Tipografia Pio XI, aprile 2015. 7. IL FONDO SOCIALE EUROPEO 1. Uno strumento per favorire un armonioso sviluppo economico e sociale degli Stati

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 STRUMENTI FINANZIARI DELLA POLITICA DI COESIONE PER IL PERIODO 2014-2020 POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le

Dettagli

e delle imprese di servizi 2014/2015 Laurea magistrale in Servizio sociale e politiche sociali Fondi e finanziamenti Tipologie di Fondi Fondi pubblici: derivano dall attuazione di obiettivi politici locali

Dettagli

LA POLITICA DELL UNIONE EUROPEA PER LA CULTURA

LA POLITICA DELL UNIONE EUROPEA PER LA CULTURA LA POLITICA DELL UNIONE EUROPEA PER LA CULTURA Quale è la competenze dell Unione europea nell ambito della cultura? Il trattato di Maastricht (1993) ha consentito all'unione europea, storicamente orientata

Dettagli

5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato

5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato 5. IL PIANO FINANZIARIO 5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato La predisposizione del piano finanziario per il POR della Basilicata è stata effettuata sulla

Dettagli

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport. newsletter N.4 Dicembre 2013 Questo numero è stato realizzato da: Franca Fiacco ISFOL Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione,

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

ISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità

ISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità ISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità Il Reference Point italiano sulla qualità dei Sistemi di Istruzione e Formazione professionale A cura di Ismene Tramontano Ricercatrice Isfol

Dettagli

Pescara, 21 Marzo 2014

Pescara, 21 Marzo 2014 La nuova politica di coesione 2014 20202020 Guida alla lettura delle principali innovazioni Pescara, 21 Marzo 2014 Mario Battello Direttore Generale Associazione TECLA QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE APPROVATO

Dettagli

POR FSE SARDEGNA 2007 2013 INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO

POR FSE SARDEGNA 2007 2013 INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO POR FSE SARDEGNA 2007 2013 INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO 1 Di cosa parliamo! 1. Il FSE nella Politica di Coesione 2. Cos è il Fondo Sociale Europeo? 3. Il FSE in Sardegna 4. Le priorità del FSE 2 1. Il

Dettagli

«DIRITTI, UGUAGLIANZA E CITTADINANZA 2014-2020 ( 439.473.000)

«DIRITTI, UGUAGLIANZA E CITTADINANZA 2014-2020 ( 439.473.000) «DIRITTI, UGUAGLIANZA E CITTADINANZA 2014-2020 ( 439.473.000) COME NASCE? Il programma subentra a tre programmi che sono stati operativi nel periodo 2007-2013, ovvero i programmi specifici Daphne III e

Dettagli

Chi può richiedere il Voucher Formativo?

Chi può richiedere il Voucher Formativo? COS E IL VOUCHER? Il Voucher è un buono che permette al beneficiario di disporre di un finanziamento pubblico, per accedere a corsi di alta formazione indicati e disciplinati nell apposito catalogo interregionale

Dettagli

Garanzia Giovani PON Iniziativa Occupazione Giovani. Valentina Curzi

Garanzia Giovani PON Iniziativa Occupazione Giovani. Valentina Curzi Garanzia Giovani PON Iniziativa Occupazione Giovani Valentina Curzi Garanzia Giovani (2013) Raccomandazione del Consiglio (22/4/2013) Entro 4 mesi i giovani < 25 anni devono ricevere un offerta qualitativamente

Dettagli

LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014 2020 OPPORTUNITA E SFIDE PER ROMA CAPITALE ESPERIENZE FATTE E PROSPETTIVE APERTE ROMA 14 LUGLIO 2015

LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014 2020 OPPORTUNITA E SFIDE PER ROMA CAPITALE ESPERIENZE FATTE E PROSPETTIVE APERTE ROMA 14 LUGLIO 2015 LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014 2020 OPPORTUNITA E SFIDE PER ROMA CAPITALE ESPERIENZE FATTE E PROSPETTIVE APERTE ROMA 14 LUGLIO 2015 Le opportunità: due grandi filoni diversi ma complementari I programmi

Dettagli

L internazionalizzazione delle PMI nella programmazione regionale 2014-2020

L internazionalizzazione delle PMI nella programmazione regionale 2014-2020 I Fondi Europei per la competitività e l innovazione delle PMI campane: strategie e opportunità di finanziamento L internazionalizzazione delle PMI nella programmazione regionale 2014-2020 Dr. Ennio Parisi

Dettagli

BANDO LAVORO & INCLUSIONE SOCIALE Favorire l inserimento lavorativo, in forma stabile e qualificata, di persone emarginate e svantaggiate

BANDO LAVORO & INCLUSIONE SOCIALE Favorire l inserimento lavorativo, in forma stabile e qualificata, di persone emarginate e svantaggiate BANDO LAVORO & INCLUSIONE SOCIALE Favorire l inserimento lavorativo, in forma stabile e qualificata, di persone emarginate e svantaggiate Il contesto L emarginazione sociale è un fenomeno che affligge

Dettagli

(Atti non legislativi) REGOLAMENTI

(Atti non legislativi) REGOLAMENTI 14.3.2014 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 74/1 II (Atti non legislativi) REGOLAMENTI REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. 240/2014 DELLA COMMISSIONE del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta

Dettagli

Proposta di DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

Proposta di DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 15.4.2015 COM(2015) 156 final Proposta di DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO concernente la mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione

Dettagli

Politiche europee per i giovani

Politiche europee per i giovani Politiche europee per i giovani Roma, 25 maggio 2011 Natalja Montefusco della Commissione europea Base giuridica: Trattato di Lisbona Articolo 165 (ex articolo 149 del TCE) L'azione dell'unione è intesa

Dettagli

Supporto alle Politiche Sociali nella Programmazione nazionale e regionale 2014-2020

Supporto alle Politiche Sociali nella Programmazione nazionale e regionale 2014-2020 Obiettivo Competitività Regionale e Occupazione Programma Operativo Nazionale Azioni di Sistema (FSE) 2007-2013 [IT052PO017] Obiettivo Convergenza Programma Operativo Nazionale Governance e Azioni di Sistema

Dettagli

Le opportunità di sviluppo della figura professionale del formatore tra la legge 4/13 e la complessità degli scenari

Le opportunità di sviluppo della figura professionale del formatore tra la legge 4/13 e la complessità degli scenari Le opportunità di sviluppo della figura professionale del formatore tra la legge 4/13 e la complessità degli scenari Potenza, giovedì 12 febbraio 2015 ore 16.00/18.00 Officina WiFi di Apof il Matera, venerdì

Dettagli

Programma Hercule II

Programma Hercule II Programma Hercule II L esperienza italiana nella lotta contro le frodi U.E. a supporto della prevenzione e del contrasto svolti dalle competenti Autorità bulgare per la protezione degli interessi finanziari

Dettagli

LE NOVITÀ DELLA PROGRAMMAZIONE EUROPEA 2007-2013

LE NOVITÀ DELLA PROGRAMMAZIONE EUROPEA 2007-2013 LE NOVITÀ DELLA PROGRAMMAZIONE EUROPEA 2007-2013 Pierandrea Zotti Roma, 28 novembre 2008 Indice LE NOVITÀ DELLA PROGRAMMAZIONE EUROPEA 2007-2013 1. Le politiche di sviluppo economico dell Unione Europea:

Dettagli

EAFRD Financial instruments for agriculture and rural development in 2014-2020

EAFRD Financial instruments for agriculture and rural development in 2014-2020 EAFRD Financial instruments for agriculture and rural development in 2014-2020 Favorire i processi di aggregazione e cooperazione delle imprese agricole e agroindustriali in ambito di filiera Roma, 13

Dettagli

I NUOVI PROGRAMMI EUROPEI NELLE POLITICHE DI WELFARE. Milano, 11 Febbraio 2014

I NUOVI PROGRAMMI EUROPEI NELLE POLITICHE DI WELFARE. Milano, 11 Febbraio 2014 I NUOVI EUROPEI NELLE POLITICHE DI WELFARE Milano, 11 Febbraio 2014 CONTESTO DI RIFERIMENTO Nel marzo 2010 la Commissione Europea (CE) lancia la strategia EUROPA 2020 per una crescita intelligente, sostenibile

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 GARANTIRE LA VISIBILITÀ DELLA POLITICA DI COESIONE: NORME IN MATERIA DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE PER IL PERIODO 2014-2020 POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea

Dettagli

Europa per i cittadini 2007-2013

Europa per i cittadini 2007-2013 Europa per i cittadini 2007-2013 Il Programma ha come scopo primario la promozione della cittadinanza europea attiva, ovvero il coinvolgimento diretto dei cittadini e delle organizzazioni della società

Dettagli

Politiche attive del lavoro e formazione: dalla sperimentazione dei progetti pilota alla programmazione regionale:

Politiche attive del lavoro e formazione: dalla sperimentazione dei progetti pilota alla programmazione regionale: Politiche attive del lavoro e formazione: dalla sperimentazione dei progetti pilota alla programmazione regionale: L esperienza della Regione Marche Mauro Terzoni Dirigente Servizio Istruzione, Formazione

Dettagli

Obiettivo: potenziare lo sviluppo rurale e incentivare nuove attività e fonti di occupazione

Obiettivo: potenziare lo sviluppo rurale e incentivare nuove attività e fonti di occupazione L approccio Leader Acronimo dal francese Liaison Entre Actions de Développement de l E conomie Rurale (Collegamento fra azioni di sviluppo dell economia rurale) Strategia di sviluppo locale che sostiene

Dettagli

Poi Energia: Descrizione e risultati Introduzione alla programmazione 2014-2020

Poi Energia: Descrizione e risultati Introduzione alla programmazione 2014-2020 Poi Energia: Descrizione e risultati Introduzione alla programmazione 2014-2020 Il POI Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico 2007-2013 è il risultato di un intenso lavoro di concertazione tra il Ministero

Dettagli

Programmazione FSE 2014-2020: aggiornamento stato di attuazione

Programmazione FSE 2014-2020: aggiornamento stato di attuazione Regione Lazio Direzione regionale Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, Diritto allo studio Programmazione FSE 2014-2020: aggiornamento stato di attuazione Roma, Giugno 2014 1. Programmazione

Dettagli

PO REGIONE PUGLIA FESR 2007-2013: Strategia regionale per la Ricerca e l Innovazione Descrizione Assi e Azioni

PO REGIONE PUGLIA FESR 2007-2013: Strategia regionale per la Ricerca e l Innovazione Descrizione Assi e Azioni Newsletter n.74 Aprile 2010 Approfondimento_22 PO REGIONE PUGLIA FESR 2007-2013: Strategia regionale per la Ricerca e l Innovazione Descrizione Assi e Azioni Assi Asse 1 - Asse 2 - Asse 3 - Asse 4 - Sostegno

Dettagli

LEONARDO DA VINCI Formazione professionale Scheda riassuntiva

LEONARDO DA VINCI Formazione professionale Scheda riassuntiva LEONARDO DA VINCI Formazione professionale Scheda riassuntiva Descrizione generale Il Programma Leonardo da Vinci si propone di collegare le politiche alle pratiche nel campo dell istruzione e formazione

Dettagli

Come nella cultura, anche nel settore della ricerca l Unione Europea ha riversato non poche attenzioni.

Come nella cultura, anche nel settore della ricerca l Unione Europea ha riversato non poche attenzioni. DOSSIER RICERCA & INNOVAZIONE Come nella cultura, anche nel settore della ricerca l Unione Europea ha riversato non poche attenzioni. Nel 2007 è stato creato in Europa il Consiglio Europeo della Ricerca

Dettagli

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 Le Politiche Pensionistiche Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 In generale la pensione è una prestazione pecuniaria vitalizia

Dettagli

Legge federale sulla politica regionale

Legge federale sulla politica regionale Legge federale sulla politica regionale Disegno del L Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visto l articolo 103 della Costituzione federale 1 ; visto il messaggio del Consiglio federale del

Dettagli

La nuova Politica Agricola Comune (PAC)

La nuova Politica Agricola Comune (PAC) Argomenti trattati La nuova Politica Agricola Comune (PAC) Il percorso per giungere alla nuova PAC I principali elementi della discussione in atto Lo Sviluppo Rurale nella nuova PAC Spunti di riflessione

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI

PIANO DEGLI INTERVENTI DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1

Dettagli

PROGRAMMA DI INTERVENTI FINALIZZATI ALL'OCCUPAZIONE STABILE E AL SUPERAMENTO DELLA PRECARIETÀ DEL LAVORO

PROGRAMMA DI INTERVENTI FINALIZZATI ALL'OCCUPAZIONE STABILE E AL SUPERAMENTO DELLA PRECARIETÀ DEL LAVORO Allegato alla deliberazione n. 43/1 del 25.10.2007 PROGRAMMA DI INTERVENTI FINALIZZATI ALL'OCCUPAZIONE STABILE E AL SUPERAMENTO DELLA PRECARIETÀ DEL LAVORO LEGGE REGIONALE 29 MAGGIO 2007, N. 2 - (LEGGE

Dettagli

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI SETTORE VIII SERVIZI SOCIALI, POLITICHE GIOVANILI E SPORT PROGETTO DOPOSCUOLA PINOCCHIO 1 PREMESSA Nell'ambito del programma degli interventi e servizi socio-assistenziali,

Dettagli

Competitività del Sistema: Ricerca, innovazione e creatività. Regione Lombardia - Delegazione di Bruxelles

Competitività del Sistema: Ricerca, innovazione e creatività. Regione Lombardia - Delegazione di Bruxelles Competitività del Sistema: Ricerca, innovazione e creatività Regione Lombardia - Delegazione di Bruxelles Spesa per ricerca e sviluppo in percentuale del PIL, 2006 3,0% 3,3% 2,6% 1,8% 1,3% UE Obiettivo

Dettagli

Linee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea

Linee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea Linee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea Giovanni Bartoli Nell Unione europea la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro rappresentano argomenti tra i più

Dettagli

PROGRAMMAZIONE FONDO SOCIALE EUROPEO 2014/2020 CONCERTAZIONE CON IL PARTENARIATO ISTITUZIONALE, ECONOMICO - SOCIALE, DI SETTORE

PROGRAMMAZIONE FONDO SOCIALE EUROPEO 2014/2020 CONCERTAZIONE CON IL PARTENARIATO ISTITUZIONALE, ECONOMICO - SOCIALE, DI SETTORE PROGRAMMAZIONE FONDO SOCIALE EUROPEO 2014/2020 CONCERTAZIONE CON IL PARTENARIATO ISTITUZIONALE, ECONOMICO - SOCIALE, DI SETTORE INDICAZIONE DI PRIORITA RELATIVAMENTE AD PROPOSTE DAL PARTENARIATO Direzione

Dettagli

PON Sicurezza & PON Legalità

PON Sicurezza & PON Legalità PON Sicurezza & PON Legalità Confronto tra i programmi per la legalità nella precedente e nell attuale programmazione dei Fondi Comunitari Parte I Il PON "Sicurezza per lo Sviluppo Obiettivo Convergenza"2007-2013

Dettagli

Anche noi, con l Europa, investiamo nel vostro futuro.

Anche noi, con l Europa, investiamo nel vostro futuro. Anche noi, con l Europa, investiamo nel vostro futuro. Il nuovo programma dell'ue per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport. 2014-2020 Obiettivi Azione chiave 1 dell'apprendimento: - mobilità

Dettagli

[GARANZIA GIOVANI] Garanzia Giovani: cos è, i destinatari, l attuazione, le azioni previste e come fare domanda

[GARANZIA GIOVANI] Garanzia Giovani: cos è, i destinatari, l attuazione, le azioni previste e come fare domanda 2014 Imera Sviluppo 2010 Giuseppe Di Gesù [GARANZIA GIOVANI] Garanzia Giovani: cos è, i destinatari, l attuazione, le azioni previste e come fare domanda GARANZIA GIOVANI: CHE COS E La Garanzia Giovani

Dettagli

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Ruolo e attività del punto nuova impresa SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda

Dettagli

Progetto. Seminario per la formazione congiunta degli operatori. Fonti di finanziamento comunitarie, nazionali e regionali.

Progetto. Seminario per la formazione congiunta degli operatori. Fonti di finanziamento comunitarie, nazionali e regionali. Progetto Seminario per la formazione congiunta degli operatori Fonti di finanziamento comunitarie, nazionali e regionali Ida Leone 30-31 Gennaio 2013 Uno sguardo sui Fondi UE Fondo Europeo Agricoltura

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO La Regione Lazio - Direzione Ragionale Politiche Sociali e Famiglia

Dettagli

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell

Dettagli

Investire nell azione per il clima, investire in LIFE

Investire nell azione per il clima, investire in LIFE Investire nell azione per il clima, investire in LIFE UNA PANORAMICA DEL NUOVO SOTTOPROGRAMMA LIFE AZIONE PER IL CLIMA 2014-2020 istock Azione per il clima Cos è il nuovo sottoprogramma LIFE Azione per

Dettagli

LA COESIONE ECONOMICA, SOCIALE E TERRITORIALE DELL UNIONE EUROPEA

LA COESIONE ECONOMICA, SOCIALE E TERRITORIALE DELL UNIONE EUROPEA LA COESIONE ECONOMICA, SOCIALE E TERRITORIALE DELL UNIONE EUROPEA Quale obiettivo si prefigge l Unione europea nel rafforzare la sua coesione economica, sociale e territoriale? L Unione europea sviluppa

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI MEDEA

CARTA DEI SERVIZI MEDEA CARTA DEI SERVIZI MEDEA Indice 1. Introduzione 2. MEDEA e la Carta dei Servizi: chi siamo, obiettivi e finalità 3. I principi fondamentali 4. Standard qualitativi 5. I servizi erogati 6. Validità della

Dettagli

Economia sociale e impresa sociale

Economia sociale e impresa sociale Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali DG Terzo settore e formazioni sociali Economia sociale e impresa sociale Intervento di Anna Chiara Giorio 9 gennaio 2014 Indice dell intervento Terzo settore,

Dettagli

FONDI STRUTTURALI EUROPEI 2014-2020. Segreteria Nazionale CISL Scuola

FONDI STRUTTURALI EUROPEI 2014-2020. Segreteria Nazionale CISL Scuola FONDI STRUTTURALI EUROPEI 2014-2020 1 Legenda FSE = Fondo Sociale Europeo FESR = Fondo Europeo Sviluppo Regionale PAC = Piano Azione di Coesione FEARS = Sviluppo rurale FEAMP = Affari marittimi e pesca

Dettagli

METTERSI IN PROPRIO opportunitàe strumenti di accesso al credito

METTERSI IN PROPRIO opportunitàe strumenti di accesso al credito Seminario informativo METTERSI IN PROPRIO opportunitàe strumenti di accesso al credito Settore Politiche orizzontali di sostegno alle imprese Via Luca Giordano, 13 50132 Firenze Gli strumenti di accesso

Dettagli

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo. MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare

Dettagli

EUROPA 2020 - FAR CONOSCERE I FONDI EUROPEI AI COMMERCIALISTI

EUROPA 2020 - FAR CONOSCERE I FONDI EUROPEI AI COMMERCIALISTI EUROPA 2020 - FAR CONOSCERE I FONDI EUROPEI AI COMMERCIALISTI di Giulia Caminiti Sommario: 1. Premessa. 2. La politica di coesione. 3. Fondi a gestione diretta. 4. Fondi a gestione indiretta. 5. Conclusioni.

Dettagli

DECISIONE DELLA COMMISSIONE. del 08-XI-2007

DECISIONE DELLA COMMISSIONE. del 08-XI-2007 DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 08-XI-2007 che adotta il programma operativo per l intervento comunitario del Fondo sociale europeo ai fini dell obiettivo Competitività regionale e occupazione nella regione

Dettagli

SEZIONE 1 Introduzione

SEZIONE 1 Introduzione REGIONE ABRUZZO GIUNTA REGIONALE QUADRO SINTETICO DEGLI ORIENTAMENTI IN MATERIA DI AIUTI DI STATO A FINALITÀ REGIONALE 2014 2020 Direzione Affari della Presidenza, Politiche Legislative e Comunitarie,

Dettagli

EUROPA 2020 Crescere in coesione PROMUOVERE IL SUCCESSO SCOLASTICO, LE PARI OPPORTUNITÀ E L INCLUSIONE SOCIALE: SVILUPPO DI RETI CONTRO LA

EUROPA 2020 Crescere in coesione PROMUOVERE IL SUCCESSO SCOLASTICO, LE PARI OPPORTUNITÀ E L INCLUSIONE SOCIALE: SVILUPPO DI RETI CONTRO LA EUROPA 2020 Crescere in coesione PROMUOVERE IL SUCCESSO SCOLASTICO, LE PARI OPPORTUNITÀ E L INCLUSIONE SOCIALE: SVILUPPO DI RETI CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA E CREAZIONE DI PROTOTIPI INNOVATIVI 1 EUROPA

Dettagli

La cooperazione tra PMI e Centri di Ricerca per l innovazione.

La cooperazione tra PMI e Centri di Ricerca per l innovazione. La cooperazione tra PMI e Centri di Ricerca per l innovazione. Treviso, 24 febbraio 2015 Smart Specialisation Strategy Rappresenta il rafforzamento delle specializzazioni del territorio e la promozione

Dettagli

Programma UE LIFE 2014-2020. Programma per l Ambiente e l'azione per il Clima

Programma UE LIFE 2014-2020. Programma per l Ambiente e l'azione per il Clima Programma UE LIFE 2014-2020 Programma per l Ambiente e l'azione per il Clima Regolamento UE n. 1293/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio dell 11 dicembre 2013 istituisce il Programma per l ambiente

Dettagli