Redazione di un Piano d Azione per attuare la Carta Europea per l Uguaglianza e le Parità delle Donne e degli Uomini nella vita locale AICCRE

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1 FORMAGENERE, Area Formazione di Base, Modulo 6 - Massa Carrara, luglio 2012 Redazione di un Piano d Azione per attuare la Carta Europea per l Uguaglianza e le Parità delle Donne e degli Uomini nella vita locale AICCRE Docente: Nunzia Pandoli 1

2 BENVENUTI e BENVENUTE Per iniziare.. BREVE LAVORO IN GRUPPI (15 minuti) Cosa so dell argomento Cosa vorrei sapere dal punto di vista: - dell Ente a cui appartengo - del mio ruolo nel CUG, come rappresentante sindacale - dei miei INTERESSI nella politica o per cultura personale Cosa voglio portarmi a casa stasera Ogni gruppo nomina un portavoce che sintetizza i risultati emersi dal gruppo. 2

3 A.I.C.C.R.E. Associazione Italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'europa Il CCRE raggruppa gli amministratori di oltre 100 mila Enti (Comuni, Enti intermedi e Regioni) ed è costituita da 49 Associazioni di 35 Paesi dell'europa occidentale, centrale e orientale e di Israele. Il CCRE si è costituito a Ginevra nel gennaio 1951 ed è, dal 5 Maggio 2004, membro della CGLU (Città e Governi Locali Uniti). Il CCRE, e quindi l'aiccre, sono un movimento politico e promozionale, oltre che culturale, che mantiene la sua forza e la sua coerenza grazie alla militanza in esso di tutti i livelli delle autonomie, Comune, Enti intermedi, Regione. 3

4 Obiettivi dell A.I.C.C.R.E. promuovere e coordinare iniziative dei Poteri regionali e locali per la costruzione dell'unità politica europea in forma federale assicurare ai poteri locali un "servizio europeo" di informazione e di formazione degli amministratori eletti e di assistenza ad attività per utilizzare i programmi e i relativi progetti previsti dall'unione europea promuovere iniziative di conoscenza reciproca e di collaborazione scambi e gemellaggi fra i Poteri locali e regionali dei diversi Paesi promuovere e favorire, in una prospettiva federalista, iniziative di pace, di collaborazione tra i popoli, di sviluppo e di impegno per debellare la fame e il sottosviluppo nel mondo rispettare e sostenere le legittime aspettative dei gruppi minoritari etnici e linguistici nel contesto di un'europa plurietnica e multiculturale. 4

5 Carta Europea per l Uguaglianza e le Parità delle Donne e degli Uomini nella vita locale Elaborata dal Consiglio del Comuni e delle Regioni d Europa in collaborazione con numerosi partners e il Sostegno della Commissione Europea Adottata e sottoscritta dagli Stati Generali del CCRE il 12/05/2006 a Insbruck Identifica metodologie e buone prassi per l attuazione concreta di politiche per le pari opportunità a livello locale e regionale E divisa in 3 parti: 1. PRINCIPI fondamentali 2. LA MESSA IN PRATICA DELLA CARTA E DEI SUOI IMPEGNI (i passi da compiere - metodo per l attuazione) articoli sugli impegni dei Sindaci e dei Presidenti delle regioni nei confronti di cittadini: 5

6 1. I PRINCIPI 1. La parità delle donne e degli uomini rappresenta un diritto fondamentale 2. Per assicurare la parità tra donne e uomini, occorre tenere conto delle discriminazioni multiple e degli ostacoli 3. La partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini alle decisioni è una condicio sine qua non della società democratica 4. L'eliminazione degli stereotipi sessuali è indispensabile per l'avvio della parità tra donne e uomini 5. Per far progredire la parità tra donne e uomini, è indispensabile integrare la dimensione di genere in tutte le attività degli enti locali e regionali 6. Piani d'azione e programmi adeguatamente finanziati come strumenti necessari per far progredire la parità fra donne e uomini 6

7 2. I PASSI CONCRETI 1. Elaborazione, adozione di un PIANO D AZIONE per la Parità e attuazione 2. Il Piano d Azione deve contenere: gli OBIETTIVI e le PRIORITA del firmatario, le MISURE che intende adottare e le RISORSE destinate a rendere effettiva la Carta e i rispettivi impegni 3. Ampie CONSULTAZIONI prima di adottare il Piano d Azione, attività di diffusione dopo la sua adozione, RENDICONTI PUBBLICI dei progressi realizzati nell attuazione del Piano 4. CORREZIONE e Piani supplementari nei periodi successivi 5. Impegno a PARTECIPARE AL SISTEMA DI VALUTAZIONE e a favorire gli SCAMBI tra gli esecutivi locali e regionali europei delle rispettive esperienze. Accessibilità ai Piani e ad altri documenti pubblici pertinenti 6. Informazione al CCRE dell adozione della Carta, della data di ratifica e della persona incaricata ad assicurare la collaborazione futura 7

8 3. Gli ARTICOLI 1. Responsabilità democratica 2. Rappresentanza politica 3. Partecipazione alla vita politica e civica 4. L impegno pubblico per la parità 5. Lavorare con i partners per promuovere la parità 6. Neutralizzare gli stereotipi 7. Amministrazione e consulenza valide 8. Impegno generale 9. Analisi di genere 10.Discriminazioni molteplici o ostacoli 11. Il ruolo del datore di lavoro 12. Fornitura di beni e servizi 13. Educazione e formazione continua 14. La salute 15. Assistenza e servizi sociali 8

9 3. Gli ARTICOLI 16. Assistenza all infanzia 17. Cura dei familiari a carico 18. Inclusione sociale 19. Alloggio 20. Cultura, sport e tempo libero 21. Sicurezza e protezione 22. Abusi sessuali 23. Tratta di esseri umani 24. Sviluppo sostenibile 25. Pianificazione urbana e locale 26. Mobilità e trasporti 27. Sviluppo economico 28. L ambiente 29. Gli enti locali in qualità di controllori 30. Gemellaggi e cooperazione internazionale 9

10 CARTA EUROPEA PER L UGUAGLIANZA E LE PARITA DELLE DONNE E DEGLI UOMINI NELLA VITA LOCALE In Toscana ratificata da Regione Toscana 10 Province 243 Comuni Hanno approvato anche i Piani d Azione: 13 Comuni San Giuliano Terme, Montemurlo, Cascina, Ponsacco, Santa Croce sull Arno, Vinci, Vicchio, Pisa, Bibbiena, Montelupo Fiorentino, Prato, Campi Bisenzio, Vaiano Province di Arezzo, Livorno, Pisa e Prato il Consiglio del Casentino 10

11 CONTENUTI del Piano d Azione per la parità ANALISI DEMOGRAFICA E SOCIOECONOMICA Percorso di APPLICAZIONE della CARTA nella PROVINCIA Progettazione partecipata OBIETTIVI Obiettivi di mandato IL PIANO NEI 30 PUNTI PRIORITA RISORSE MISURE Azioni intraprese Progetti in itinere 11

12 Quali sono le tappe? DELIBERA ANALISI ADESIONE DEMOGRAFICA CARTA E SOCIOECONOMICA Diffusione e condivisione ACCORDO TERRITORIALE DI GENERE CON LE PARTI SOCIALI TAVOLO PROVINCIALE DELLA CITTADINANZA DI GENERE Scelta Metodologia/e: Forum Metaplan GOPP, OST Percorsi di PROGETTAZIONE PARTECIPATA REDAZIONE ADOZIONE DEL PIANO 12

13 GRAZIE E BUON LAVORO! 13

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