REGIONE LIGURIA. Deliberazione n. 17 del 29 marzo 2017

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1 REGIONE LIGURIA Comitato Regionale per le Comunicazioni Deliberazione n. 17 del 29 marzo 2017 Prot. n. PG/2017/ del 10 luglio 2017 Sono presenti i componenti del Comitato: BENEDETTI Alberto Maria Presidente MORETTI Christian Commissario Svolge le funzioni di segretario il Dott. Roberto Rodolfo De Lorenzi Oggetto: DEFINIZIONE DELLA CONTROVERSIA GALLETTINI ALESSANDRO DAVIDE/H3G SPA PROCEDIMENTO 7/2016.

2 IL COMITATO REGIONALE PER LE COMUNICAZIONI VISTA la legge 14 novembre 1995, n. 481, recante Norme per la concorrenza e la regolazione dei servizi di pubblica utilità. Istituzione delle Autorità di regolazione dei servizi di pubblica utilità ; VISTA la legge 31 luglio 1997, n. 249, recante Istituzione dell Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo ; VISTO il decreto legislativo 1 agosto 2003, n. 259, recante Codice delle comunicazioni elettroniche ; VISTO l Accordo quadro tra l Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, sottoscritto in data 4 dicembre 2008; VISTA la Convenzione per l esercizio delle funzioni delegate in tema di comunicazioni, sottoscritta tra l Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, il Consiglio regionale della Regione Liguria e il Comitato regionale per le comunicazioni ligure in data 20 giugno 2014, e in particolare l art. 4, c. 1, lett. e); VISTA la delibera dell Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 173/07/CONS, del 19 aprile 2007, recante Regolamento sulle procedure di risoluzione delle controversie tra operatori di comunicazioni elettroniche ed utenti, di seguito Regolamento ; VISTA la delibera dell Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 73/11/CONS, del 16 febbraio 2011, recante Regolamento in materia di indennizzi applicabili nella definizione delle controversie tra utenti e operatori ; VISTA la delibera n. 179/03/CSP, allegato A, dell Autorità per le garanzie nelle comunicazioni 147/11/CIR, recante Direttiva generale in materia di qualità e carte dei servizi di telecomunicazioni ; VISTA l istanza dell utente Gallettini Alessandro Davide dell 11 gennaio 2016 PG/2016/3681; VISTI gli atti del procedimento; CONSIDERATO quanto segue. La posizione dell istante L istanza fa riferimento all utenza telefonica e L istante aderiva ad una proposta telefonica di un nuovo piano tariffario per il suo vigente contratto con H3G. Riceveva la proposta contrattuale insieme ad una nuova SIM ed a un cubo per la connessione internet. Realizzava che si trattava di una nuova attivazione e non la modifica proposta telefonicamente di un nuovo e più conveniente piano tariffario. Contattava telefonicamente più volte il call center del servizio clienti ed in base alle loro risposte si attivava per la rescissione del contratto. La prima istanza si è chiusa negativamente perché erano scaduti i 14 giorni per la rescissione, prevista dal codice del Consumo. Il ritardo è dipeso unicamente dalle poche chiare informazioni del call center. Ribadisce inoltre che la proposta telefonica è stata formulata facendogli credere di aderire ad un nuovo piano tariffario. Quanto sopra premesso l istante chiede il rimborso integrale di quanto versato e non dovuto più il ristoro economico dei disagi subiti. La posizione dell operatore Con memoria difensiva del 23 marzo 2016 H3G SpA eccepiva in sintesi quanto segue. 2

3 La richiesta dell istante è inammissibile e/o improcedibile in quanto maschera una richiesta di risarcimento del danno. Ai sensi dell art. 19, comma IV, della delibera 173/07/CONS si precisa che il Co.re.com. potrà condannare l operatore ad effettuare rimborsi di somme risultate non dovute o al pagamento di indennizzi nei casi previsti dal contratto, dalle carte di servizi, nonchè nei casi individuati dalle diposizioni normative o da delibere dell Autorità. Per l operatore la domanda avversaria è destinata al rigetto. L operatore osserva che nel caso di specie non può trovare applicazione la norma dettata in materia di ius poenitendi. Invero, l ambito di applicazione delle disposizioni normative ex adverso richiamate dall istante si applicano a qualsiasi contratto concluso tra un professioniste e un consumatore inclusi i contratti per la fornitura di acqua, gas, elettricità o teleriscaldamento, anche da parte di prestatori pubblici, nella misura in cui detti prodotti di base sono forniti su base contrattuale Per consumatore precisa l art. 45 del decreto legislativo 21/2014 si intende la persona fisica, di cui all art. 3, comma 1, lettera a), ossia la persona fisica che agisce per scopi estranei all attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svola. Nel caso di specie, il Signor Gallettini ha sottoscritto i contratti di cui si discute in qualità di elettricista, fornendo, all atto della sottoscrizione del contratto, i dati identificativi, anche sotto il profilo fiscale, della ditta individuale di cui risulta essere il titolare. E quindi del tutto evidente che l istante ha sottoscritto i contratti per l attivazione delle numerazioni e nell interesse e con finalità riconducibili all attività di elettricista dallo stesso svolta e, dunque, nelle vesti di imprenditore e non di consumatore. I piani tariffari scelti dall istante sono proposte che H3G SpA formula e mette a disposizione di aziende e non di privati. Per quanto premesso la contestazione dell istante dovrà essere giudicata inforndata e tutte le richieste avversarie rigettate. Motivazione della decisione Nel merito le domande dell istante risultano parzialmente accoglibili nei limiti e per i motivi che seguono. Relativamente alla posizione assunta dall operatore circa l inammissibilità e/o improcedibilità dell istanza, in quanto maschererebbe una richiesta di risarcimento del danno, il Co.Re.Com. condivide la precisazione sottolineata dall operatore che ai sensi dell art. 19, comma IV, della delibera 173/07/CONS, il Co.re.com. può solo condannare l operatore ad effettuare rimborsi di somme risultate non dovute o al pagamento di indennizzi nei casi previsti dal contratto, dalle carte di servizi, nonchè nei casi individuati dalle diposizioni normative o da delibere dell Autorità. Per questo motivo non si ritiene di accogliere la richiesta dell istante relativa al ristoro economico dei disagi subiti. Nel merito, l istante lamenta il mancato riconoscimento, da parte di H3G del diritto di recesso, che lo stesso riferisce di aver esercitato nei tempi e nelle modalità previste. Le numerazioni oggetto di contestazione, e di richiesta di recesso, sono i n.ri e L istante afferma di aver aderito ad una proposta telefonica per un nuovo piano tariffario per il suo vigente contratto con H3G. Riceveva la proposta contrattuale insieme ad una nuova SIM ed a un apparato telefonico per la connessione internet e realizzava che si e più conveniente piano tariffario. 3

4 L istante sulla base della documentazione in atti a inviato (n. fax ) in data 25 marzo 2015 il contratto sottoscritto. In data 30 marzo 2015 ha inviato (n. fax ) nuovamente il contratto sottoscritto. Nell istanza (GU14) emerge che a seguito di contatti successivo con il call center, successivo alla sottoscrizione del contratto, l istante, come sopra detto, realizzava che si e più conveniente piano tariffario. In dato 8 aprile 2015 l istante ha inviato un fax (n. fax e n. fax ) seguito da lettera raccomandata AR del 9 aprile Il contenuto della comunicazione inviata dall istante all operatore, indica la manifesta la volontà di recesso nei confronti della nuova proposta contrattuale di cui sopra. Nella memoria dell operatore non si rintraccia opposizione motivata alle affermazioni dell istante in merito al ricevimento della richiesta di recesso. L stante, sulla base della documentazione agli atti, nel momento in cui realizzava che si e più conveniente piano tariffario, decideva di recedere dal contratto. In altri termini non era più interessato all utilizzo delle due nuove numerazioni ( e ), alla nuova SIM ed a cubo per la connessione internet. A dimostrazione ciò può essere anche richiamato il fatto che le due utenze non risultano essere state utilizzate. L istante continuava, come risulta dalla fatturazione, ad utilizzare solo l utenza (piano tariffario PRO 3000). L errore dell istante si può riconoscere nella richiesta di recesso ai sensi della dell art. 1 della legge 2 aprile 2007, n. 40, a cui non poteva fare riferimento trattandosi di impresa e non di consumatore. L operatore giustamente contesta che l istante non essendo un consumatore non poteva fare riferimento alla citata normativa, ma doveva in ogni caso dar corso alla volontà dell istante di recedere contrattualmente come manifestato con le richieste più sopra richiamate. L art. 3, comma 5, della delibera Agcom 179/03/CONS precisa però chiaramente che: In ottemperanza al principio di diritto di scelta, la stipula del contratto di fornitura del servizio, il recesso, le variazioni contrattuali per includere od escludere la fornitura di un servizio supplementare o di altre prestazioni aggiuntive sono resi ugualmente accessibili e praticabili attraverso procedure semplici, chiare ed equilibrate. L operatore avrebbe dovuto informare l istante delle sue effettive possibilità di recesso e degli eventuali costi a suo carico, al fine di consentire all istante di esercitare i propri diritti nel rispetto della normativa in vigore. Delibera Per i motivi riportati in premessa, che qui si confermano integralmente, in parziale accoglimento dell istanza avanzata in data 12 gennaio 2016, da Gallettini Alessandro Davide nei confronti di H3G SpA, che l operatore provveda: 1) a regolarizzare la posizione contabile-amministrativa dell istante, accordandogli il recesso contrattuale, richiesto in data 8 e 9 aprile 2015, relativamente alle utenze e , mediante lo storno di quanto fatturato relativamente alla citate numerazioni dal 30 marzo E fatta salva la possibilità per l utente di richiedere in sede giurisdizionale il risarcimento dell eventuale maggior danno subito, come previsto dall art. 19, comma 5, della Delibera Agcom n. 173/07/CONS, Allegato A. 4

5 Ai sensi dell art. 19, comma 3, della Delibera Agcom n. 173/07/CONS Allegato A, il provvedimento di definizione della controversia costituisce un ordine dell Autorità ai sensi dell art. 98, comma 11, D.lgs. n. 259/2003. L operatore è tenuto, altresì, a comunicare a questo Ufficio l avvenuto adempimento alla presente delibera entro il termine di 60 giorni dalla notifica della medesima. Ai sensi dell articolo 135, comma 1, lett. b), del Codice del processo amministrativo, approvato con D.lgs. 2 luglio 2010, n. 104, il presente atto può essere impugnato davanti al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, in sede di giurisdizione esclusiva. Ai sensi dell art. 119 del medesimo Codice il termine per ricorrere avverso il presente provvedimento è di 60 giorni dalla notifica dello stesso. La presente deliberazione è comunicata alle parti e pubblicata sul sito internet istituzionale del Co.Re.Com. Liguria, assolvendo in tal modo ad ogni obbligo di pubblicazione, ai sensi dell art. 32, comma 1, della legge 18 giugno 2009, n. 69, Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile. IL SEGRETARIO (Roberto Rodolfo De Lorenzi) IL PRESIDENTE (Prof. Alberto Maria Benedetti) 5