Didattica delle attività motorie per il benessere II (anziani)

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Carla Colli
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1 Corsi di Insegnamento Università degli Studi di Verona Corso di Laurea Specialistica in Scienze delle attività motorie e sportive A.A. 2006/2007 Didattica delle attività motorie per il benessere II (anziani) Crediti 9 Docenti Prof. Massimo Lanza Prof. Franco Larocca Prof. Bruno Sanguanini Anno II Semestre II Finalità generali Si propone di fornire le conoscenze utili all analisi delle logiche dell agire, dei mezzi e degli strumenti adottati per la progettazione, attuazione e promozione della cultura delle attività motorie. Focus del Corso è il rapporto tra stili di vita e popolazione con riferimento particolare ai cicli di età. Si propone lo studio sia delle pratiche che delle strategie di intervento da parte di Enti, politiche, servizi, nonché delle variabili di sapere e di progetto. Lo studio del pianeta anziani è propugnato per via comparativa (anziano/adulto/giovane e maschile/femminile). Obbiettivi formativi Perfezionare nello studente la conoscenza degli stili di vita e dell habitus culturale finalizzato al benessere ed all interazione. La centralità accordata al movimento ed alle attività motorie è coniugata con la valorizzazione dei linguaggi non verbali ed espressivi, della comunicazione interpersonale, della vita di gruppo, e quindi della cura di sé e della vita di relazione. Si propugnano tre linee formative: l acquisizione del sapere circa le metodologie educative e gli sviluppi attivi della mediazione; lo studio dei processi di acculturazione e socializzazione tramite i consumi culturali dal vivo o la comunicazione mediata; l individuazione dei criteri validi per la progettazione e conduzione delle pratiche per individui e gruppi in diversi contesti organizzativi. Assunzione di un habitus scientifico adeguato alla capacità di orientare, valutare e produrre le decisioni di politica dei servizi volti al benessere psico-fisico. Conoscenza delle metodologie funzionali all azione educativa e capacità di operare per la ricerca sull agire motorio/formativo, comprensione del ruolo della cultura nella formazione dell habitus e dei processi comunicativi nella vita di relazione sociale, capacità di progetto e promozione di stili di vita attivi, con specifico riguardo all età anziana, nei servizi degli enti pubblici e di istituzioni, anche in collaborazione con figure professionali.

2 Modalità dell Esame Prova scritta (9 domande) In caso di deficit post-prova scritta: eventuale e suppletiva prova orale su proposta del Docente. Modulo M-EDF/O1 DIDATTICA DELL'ATTIVITÀ MOTORIA PER PERSONE ANZIANE Ore: 32 Docente: dott. Massimo Lanza Il corso ha lo scopo di fornire conoscenze sul ruolo delle attività motorie nell'invecchiamento di successo e competenze relative a progettazione, programmazione e conduzione di attività motorie per persone anziane anche in contesti che prevedano l integrazione di Enti e competenze diverse. L insegnamento prevede una stretta articolazione, oltre che con gli altri contributi del corso integrato, anche con le competenze proposte dai corsi precedenti, in particolare Attività motorie e sportive per persone anziane e con il successivo corso relativo a monitoraggio e valutazione. Obbiettivi Gli studenti dovranno conoscere: le caratteristiche motorie dei diversi tipi di invecchiamento; effetti, benefici e limiti delle attività motorie nelle persone anziane; conoscere e saper applicare: criteri di progettazione e metodi di conduzione delle attività motorie per individui e gruppi di persone anziane in diversi contesti organizzativi; criteri di progettazione di attività integrate per la promozione di stili di vita attivi con specifico riguardo all età anziana. Argomenti didattici Caratteristiche Effetti e limitazioni dell'esercizio fisico nell anziano sano e in alcune delle principali patologie geriatriche.. Analisi dei bisogni e definizione degli obiettivi delle attività motorie per le diverse categorie funzionali di persone anziane. Tipologie di attività motorie rivolte alla opolazione anziana. La programmazione individualizzata e collettiva dell attività motoria adattata alle diverse tipologie di persone anziane. Progettazione di iniziative integrate per la promozione di stili di vita attivi rivolte ad anziani. Alla conclusione del modulo lo studente dimostrerà la capacità di progettare e condurre iniziative per la promozione di stili di vita attivi, con specifico riguardo all età anziana, anche in collaborazione con diversi Enti e figure professionali. Fonti obbligatorie di studio Materiali didattici (reperibili nel sito internet della Facoltà) forniti dal Docente.

3 Bibliografia di approfondimento Tudor-Locke C. (2003), Functional Fitness for Older Adults (FFOA)-Resource Manual, in Canadian Center for Activity and Aging. Website: Cotton R.T. (1998), Exercise for older adults. American Council on Exercise's guide for fitness professionals, in Human Kinetics. Aa.Vv. (1998), Exercise and Physical Activity for Older Adults - Position Stand, in Adults Medicine & Science in Sports & Exercise, Volume 30, Number 6, June. Cherubini A., Rossi R., Senin U. (2002), Attività fisica ed invecchiamento, EdiSES, Napoli. Recapito Docente: massimo.lanza@univr.it Modulo M-PED/03 PEDAGOGIA SPECIALE Ore: 16 Docente: prof. Franco Larocca Introdurre lo studente ai fondamenti disciplinari con la conoscenza dei pre-requisiti della ricerca, le basi metodologiche, le coordinate dell azione educativa motoria e le prospettive di inter-disciplinarità. Particolare attenzione sarà prestata alla motivazione, alla ricerca-azione, al progetto in situazione e alle resistenze educative in ambito motorio. Obiettivi Studio dell azione motoria e dell educabilità nella prassi motoria. Capacità osservative dell agire educativomotorio mediante inferenze pratico-induttive e contro-fattuali. Individuazione delle qualità dell educatore motorio. Argomenti del Corso Deficit ed handicap specifici dell anziano. La risignificazione in ordine alla motivazione. L auto-progettualità motoria. Analisi critica e falsificazione della progettualità motoria in situazione. Le qualità dell educatore motorio ed anziano. Operare su progetti e in termini di programmazione didattica e progetto di conduzione di attività motorie individualizzate. Uso dell inferenza pratico induttiva nella comprensione dell azione educativa agita. Saper fronteggiare gli ostacoli psico-educativi all azione motoria nel tempo libero e nel lavoro.

4 Fonti obbligatorie di studio Larocca F. (2000), Pedagogia Speciale, Erickson, Trento. Bibliografia di approfondimento Altre Fonti di studio saranno indicate dal Docente con l avvio del Corso. Recapito Docente: franco.larocca@univr.it Modulo: SPS/08 SOCIOLOGIA DEI PROCESSI COMUNICATIVI Ore: 24 Docente: prof. Bruno Sanguanini Introduzione alla sociologia dei fenomeni e delle dinamiche della comunicazione nella vita quotidiana alla luce dei processi comunicativi che investono gli anziani/adulti/giovani nell interazione sociale sia dal vivo che a distanza. Scoperta delle differenze e delle disuguaglianze tra comunicazione interpersonale e comunicazione istituzionale su scala locale e nazionale, tra offerta comunicativa via mass media e domanda di informazione. A partire dai consumi di media si individua il ruolo dei media nella promozione e valorizzazione dello stilòe di vita comunicativo nel tempo lavorativo e nel tempo libero, in privato e in pubblico. Obbiettivi Introduzione all analisi dell interazione mediata e del ruolo dei media (dal vivo, culturali, elettrici, digitali) rispetto al cicli di vita. Considerazioni sul posto della stampa o della televisione nella costruzione sociale del senso di realtà. I consumi di media da parte di anziano/adulto/giovane e maschile/femminile. dei mass media nella definizione dell eco-sistema sociale e dello stile di vita. Comprensione degli stati di vantaggio o disuguaglianza nell accesso alla comunicazione di pubblica utilità ed alle informazioni funzionali alla vita quotidiana ed al benessere. Argomenti didattici Il posto della comunicazione dal vivo e dell interazione mediata nella vita quotidiana di giovani/adulti/anziani. Teorie della diffusione della comunicazione mediatas, le pratiche di consumo dei media, le conseguenze sociali nella vita di relazione e sulla sfera pubblica. Introduzione a consumi dei media. Lo stato di realtà dei servizi di comunicazione pubblica e istituzionale anche a favore della terza e quarta età.

5 Conoscenza degli studi sociologici sulla comunicazione sia dal vivo che a distanza. Saper comprendere il ruolo dei processi comunicativi nella vita quotidiana, quindi nel lavoro, nel tempo libero, nelle relazioni sociali. Capacità di utilizzare le ricerche empiriche sui consumi di mass media che riguardano le fasce di popolazione (anziana/adulta/giovane). Saper analizzare l offerta di comunicazione da parte di istituzioni e servizi di pubblica utilità. Capacità di progetto e controllo delle politiche di informazione via media. Fonti obbligatorie di studio Silverstone R. (2002), Perché studiare i media?, il Mulino, Bologna. Bibliografia di approfondimento Thompson J.B. (1998), Mezzi di comunicazione e modernità, il Mulino, Bologna. Faccioli F. (2000), Comunicazione pubblica e cultura del servizio, Carocci, Roma. Recapito Docente: bruno.sanguanini@univr.it

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