Il MERCATO DEL LAVORO IN PUGLIA NEL I SEMESTRE 2015

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1 Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali SETTEMBRE 2015 Il MERCATO DEL LAVORO IN PUGLIA NEL I SEMESTRE Sintesi Il mercato del lavoro pugliese nel I semestre 2015 ammonta a circa occupati, di cui donne. Rispetto allo stesso periodo del 2014 l occupazione ha mostrato un andamento positivo con un aumento di circa occupati in più (+2,7%), attribuibile esclusivamente alla componente maschile. I disoccupati diminuiscono complessivamente di unità (-4,2%) raggiungendo un livello di disoccupati, di cui donne. Le forze di lavoro nel I semestre 2015 ammontano a unità, di cui donne. Si osserva un aumentano di unità rispetto allo stesso periodo del 2014, attribuibile esclusivamente agli uomini che più che compensano la riduzione dell offerta di lavoro delle donne ( uomini contro una riduzione di donne.) La riduzione della disoccupazione è influenzata anche da questo andamento negativo dell offerta di lavoro femminile che ha alimentato l area dell inattività. Il tasso di occupazione in età anni è pari, nel I semestre 2015, a 43,6% con un incremento di 1,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Tale aumento è da attribuire esclusivamente alla componente maschile. Si tratta ancora di un valore basso rispetto al dato medio nazionale pari a circa 55,9%. Il tasso di occupazione femminile è pari al 30,5%, contro il 47,3% a livello medio nazionale. Il tasso di disoccupazione è pari, nel I semestre 2015, al 19,9%, con una riduzione di 1,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. La riduzione di tale valore è da attribuire esclusivamente alla componente femminile. Il tasso di attività delle persone in età anni è pari, nel I semestre 2015, al 54,7% con un aumento di 0,9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Tale incremento è da attribuire esclusivamente alla componente maschile (+2,9 punti percentuali) che ha più che compensato la riduzione della componente femminile (-1,1 punti percentuali). L aumento dell occupazione nel I semestre del 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014 è da attribuire all occupazione alle dipendenze che ha più 1

2 che compensato la riduzione dell occupazione indipendente (rispettivamente unità e unità). L occupazione alle dipendenze ammonta, nel I semestre 2015, a occupati, il 73,1% del totale degli occupati, di cui sono donne. Le forze di lavoro potenziali (inattivi disponibili a lavorare ma che non cercano lavoro e inattivi che cercano lavoro ma non sono disponibili immediatamente) sono quelli che comunemente vengono definiti gli scoraggiati, cioè quelle persone che reagiscono alle difficoltà di trovare lavoro passando dalla ricerca attiva di un lavoro all inattività e viceversa nel caso di percezione di opportunità crescenti di trovare lavoro nella fase espansiva del ciclo economico. Tale aggregato ammonta, nel I semestre 2015, a unità, di cui 61,8% donne. Si osserva un aumento di unità (di cui donne) nel I semestre 2015 rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. E un indicatore delle difficoltà a cercare lavoro, tanto da scoraggiarne anche l avvio dell azione di ricerca e riguarda soprattutto le donne. Sotto il profilo settoriale desta qualche preoccupazione la riduzione dell occupazione, nel I semestre 2015, nell industria in senso stretto con una contrazione di occupati rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Un aspetto molto positivo, invece, è l aumento dell occupazione nell industria delle costruzioni: nel I semestre 2015 si riscontra un incremento di ben occupati, raggiungendo un livello assoluto pari a occupati. Continua ad aumentare l occupazione nei servizi complessivi che con occupati rappresenta circa il 72% dell occupazione totale nel I semestre 2015; l aumento dell occupazione rispetto al I semestre del 2014 è stato pari a occupati. Diminuisce leggermente l occupazione agricola nel I semestre 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014: unità da attribuire esclusivamente alle donne. 2

3 2. Occupazione, disoccupazione e forze di lavoro nel primo semestre Nel primo semestre 2015 l'occupazione in Puglia ammonta a unità e aumenta di unità rispetto all anno precedente (+2,7%), ma di appena unità rispetto al 2013 (+0,6%), anno in cui si è verificato un altro momento di crisi significativa dell economia europea, dal momento di avvio del L aumento dell occupazione in termini assoluti è da attribuire in modo quasi esclusivo agli uomini rispetto sia all anno precedente, ma ancor più rispetto al Le donne, pur partendo da dimensioni nettamente inferiori in termini quantitativi rispetto agli uomini (rappresentano il 35% del totale dell occupazione nel primo semestre 2015), subiscono una contrazione di unità rispetto al 2014 e di ben unità rispetto al Tabella 1 - Puglia: popolazione in età da lavoro per condizione lavorativa nel I semestre valori assoluti in migliaia e variazioni percentuali Valori assoluti I sem 2015 Variazione rispetto I sem 2014 Variazione rispetto I sem 2013 Assoluta % Assoluta % Occupazione maschi ,3 11 1,4 femmine ,2-3 -0,8 totale ,7 7 0,6 Disoccupazione maschi , ,9 femmine ,6-5 -3,9 Totale ,2 16 5,6 Forze di lavoro maschi ,9 31 3,4 femmine ,2-8 -1,5 totale ,2 23 1,6 La disoccupazione ammonta a unità nel I semestre 2015, con una riduzione di unità rispetto al 2014 (-4,2%) e di un aumento di unità (+5,6%) rispetto al La disoccupazione maschile aumenta del 2,3% rispetto al I semestre 2014 e del 12,9% rispetto al La disoccupazione femminile diminuisce di unità rispetto al I semestre 2014 (-12,6%) e di unità rispetto al 2013 (-3,9%). La diminuzione della disoccupazione è l effetto congiunto dell aumento dell occupazione maggiore dell incremento delle forze di lavoro. Queste ultime sono aumentate di unità rispetto al I semestre 2014 e di 3

4 unità rispetto al 2013, riducendo contemporaneamente l area dell inattività. Tuttavia, l aumento delle forze di lavoro mostra una dinamica differente tra uomini e donne: i primi aumentano sia rispetto al I semestre del 2014 che del 2013, mentre le seconde subiscono una contrazione sia rispetto all anno precedente che al biennio di riferimento. Ciò significa che l aumento delle forze di lavoro complessive è da attribuire esclusivamente agli uomini. Molto probabilmente questo è l effetto congiunto di due fenomeni: una maggiore permanenza sul mercato del lavoro degli over 55 anni, che sono soprattutto maschi, come confermato dai dati nazionali e per ripartizioni territoriali (non disponibili a livello regionale per trimestri) 1 ; una maggiore difficoltà delle donne, soprattutto giovani donne, a trovare lavoro; la percezione di questa maggiore difficoltà influenza la decisione di uscire dal mercato del lavoro formale verso l area dell inattività e/o del lavoro sommerso. Fig. 1 Puglia: occupazione e disoccupazione nel I semestre del periodo per sesso - Valori assoluti in migliaia Occupazione Disoccupazione uomini donne uomini donne Un analisi degli ultimi 6 anni evidenzia segnali di una ripresa nel I semestre 2015 dell occupazione maschile dopo una forte contrazione nello stesso periodo tra il 2012 e il 2014; tale ripresa non ha ancora raggiunto il livello del I semestre del 2010 ( occupati maschi). L occupazione femminile rimane sostanzialmente stabile nel corso del I semestre dei 6 anni considerati, oscillando intorno alle occupate. 1 Crf. Istat Occupati e disoccupati II trimestre 2015, pubblicato il

5 Una dinamica ben diversa si osserva per la disoccupazione. Questa aumenta nel I semestre degli anni considerati sia per gli uomini che per le donne, anche se per queste ultime vi è una brusca contrazione nel I semestre 2015, come abbiamo già evidenziato in precedenza. La riduzione della disoccupazione che si è verificata nel I semestre 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014 è da attribuire in modo particolare alle persone senza alcuna esperienza lavorativa precedente ( disoccupati) con una netta prevalenza delle donne. Tra i disoccupati ex occupati si osserva una andamento nettamente divergente tra uomini e donne: i primi aumentano di unità, le secondo diminuiscono di unità per un saldo netto di unità. Tabella 2 - Puglia: Disoccupati per condizione della disoccupazione nel I semestre valori assoluti in migliaia e variazioni percentuali Val. Ass. Variazione rispetto al assoluta % ex occupati maschi ,8 femmine ,8 Totale ,5 ex inattivi maschi ,4 femmine ,3 totale ,7 senza esperienza lavorativa maschi ,3 femmine ,0 totale ,1 totale maschi ,3 femmine ,6 totale ,2 Anche la composizione della disoccupazione per condizione è molto differente tra uomini e donne. Le donne mostrano una distribuzione più omogenea rispetto agli uomini con riferimento alle tre condizioni della disoccupazione: ex-occupati, ex-inattivi e senza esperienza di lavoro precedente. Viceversa, gli uomini mostrano una netta prevalenza della condizione di provenienza dall area dell occupazione: circa il 63% dei disoccupati maschi, infatti, sono ex-occupati. 5

6 Fig. 2 Puglia: composizione % dei disoccupati per condizione della disoccupazione e per sesso - I semestre ,0 90,0 80,0 25,5 38,8 30,7 70,0 11,6 60,0 17,4 50,0 26,2 40,0 30,0 20,0 10,0 62,9 35,0 51,9 0,0 maschi femmine totale ex occ ex inattivi senza esp Il tasso di occupazione nel I semestre 2015 è pari al 43,6% della popolazione attiva tra 15 e 64 anni di età. Una disaggregazione per sesso evidenzia un gap significativo tra uomini e donne: il tasso di occupazione maschile è pari al 57,1% nel I semestre 2015, circa 26,6 punti percentuali in più rispetto a quello delle donne, Tabella 3 - Puglia: Indicatori del mercato del lavoro nel I semestre 2015, anni - variazioni punti percentuali rispetto al 2014 e Variazione punti percentuali rispetto a Tasso di occupazione uomini 57,1 2,5 1,4 femmine 30,5 0,0 0,1 totale 43,6 1,3 0,8 Tasso di disoccupazione uomini 18,8-0,3 1,6 femmine 21,9-2,3-0,6 totale 19,9-1,1 0,8 Tasso attività uomini 70,6 2,9 3,1 femmine 39,1-1,1-0,1 totale 54,7 0,9 1,5 Fonte: Elaborazioni IPRES su dati ISTAT-RCFL 6

7 tasso di occupazione tasso di disoccupazione Il tasso di occupazione è in aumento sullo stesso periodo dell anno precedente (+1,3 punti percentuali) e del 2013 (+0,8 punti percentuali). Tale aumento è da attribuire in modo esclusivo ai maschi: + 2,5 punti percentuali rispetto al 2014 e +1,4 punti percentuali rispetto al 2013, a fronte di una stazionarietà dell indicatore per la componente femminile. Il tasso di disoccupazione raggiunge nel I semestre 2015 il 19,9%% delle forze di lavoro, in diminuzione rispetto al medesimo periodo del 2014 (-1,1 punti percentuali) e in aumento rispetto al medesimo periodo del 2013 (+0,8 punti percentuali. Il gap nel tasso di disoccupazione tra uomini e donne è di soli 3 punti percentuali. Il tasso di attività nel I semestre 2015 è pari al 54,7 % della popolazione in età da lavoro anni, in aumento di 0,9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2014 e di 1,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del Tale aumento è il risultato esclusivo della componente maschile, mentre la componente femminile evidenzia una contrazione dell indicatore in ambedue i periodi considerati. Considerando la dinamica del tasso di occupazione e di disoccupazione negli ultimi 22 trimestri (dal I trimestre del 2010 al II trimestre del 2015) emerge un ripresa del tasso di occupazione negli ultimi tre trimestri, rispetto ad un andamento più incerto del tasso di disoccupazione. Ciò è dovuto soprattutto al fatto che l indicatore del tasso di disoccupazione è molto sensibile alla dinamica di quella platea di persone che costituisce il potenziale di lavoro effettivo, soprattutto gli scoraggiati, che in Puglia costituiscono una quota significativa di persone in età da lavoro ma che si collocano nell area dell inattività. Fig. 3 Puglia: tassi di occupazione (sx) e di disoccupazione (dx) nel I semestre del periodo Valori percentuali 47,0 46,0 45,0 tasso disoccupazione 25,0 20,0 44,0 15,0 43,0 42,0 41,0 40,0 tasso occupazione 10,0 5,0 39,0 T1 T2 T3 T4 T1 T2 T3 T4 T1 T2 T3 T4 T1 T2 T3 T4 T1 T2 T3 T4 T1 T ,0 7

8 tasso di disoccupazione tasso ci occupazione tasso di disoccupazione tasso di occupazione La dinamica complessiva riflette situazioni molto differenti alla luce di una disaggregazione per componente maschile e femminile del mercato del lavoro. Infatti, le donne mostrano un andamento incerto con forti oscillazioni nel tasso di occupazione tra il 28% ed il 31% a partire dal terzo trimestre del Tuttavia, negli ultimi due trimestri l aumento del tasso di occupazione femminile è stato significativo. Il tasso di disoccupazione evidenzia un trend in aumento fino al 4 trimestre del 2014, per poi diminuire nel trimestre successivo e rimanere stazionario nel 2 trimestre Gli uomini mostrano una forte caduta del tasso di occupazione dal 2 trimestre del 2012 e una ripresa significativa a partire dal 2 trimestre del 2014; una piccola battuta di arresto si osserva nel 2 trimestre del Fig. 4 Puglia: tassi di occupazione e di disoccupazione nel I semestre del periodo per sesso- Valori percentuali Donne Uomini tasso disoccupazione tasso disoccupazione tasso occupazione tasso occupazione T1T2T3T4T1T2T3T4T1T2T3T4T1T2T3T4T1T2T3T4T1T T1T2T3T4T1T2T3T4T1T2T3T4T1T2T3T4T1T2T3T4T1T Il tasso di disoccupazione maschile mostra un trend in aumento a partire dal 3 trimestre 2011 con un leggero rallentamento negli ultimi due trimestri. Pertanto, i comportamenti nel tempo dei due indicatori in relazione agli uomini e alle donne presenti sul mercato del lavoro regionale sono ancora molto differenti e di conseguenza le politiche pubbliche di sostegno dovrebbero tenerne in debito conto. 3. Il potenziale di lavoro Come già indicato in precedenti note sul mercato del lavoro, una maniera più corretta per comprendere la dimensione complessiva del mercato del 8

9 lavoro deve ormai prendere in considerazione un altro indicatore oltre a quello noto di forze di lavoro: le forze di lavoro potenziali che riguardano due categorie di inattivi: inattivi disponibili a lavorare ma che non cercano lavoro; inattivi che cercano lavoro ma non sono disponibili immediatamente. Sono quelli che comunemente vengono definiti gli scoraggiati, cioè quelle persone che reagiscono alle difficoltà di trovare lavoro passando dalla ricerca attiva di un lavoro all inattività e viceversa nel caso di percezione di opportunità crescenti di trovare lavoro nella fase espansiva del ciclo economico. Questo indicatore influenza in modo significativo la misura in termini di valori assoluti della disoccupazione e in termini di valori percentuali del tasso di disoccupazione. In Puglia le forze di lavoro potenziali ammontano a persone nel I semestre 2015, circa il 10,6% del totale nazionale. Come era da attendersi, circa il 63,5% sono donne. Le forze potenziali sono aumentate del 6,1% nel I semestre 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014 e del 2,7% rispetto allo stesso periodo del Per la maggior parte tale incremento è da attribuire alle donne che sono aumentate in valore assoluto di persone (+7,5%) nello stesso periodo del 2014 e di persone (+5,3%) nello stesso periodo del Tabella 4 Puglia: Forze di lavoro potenziali per sesso anni I semestre Variazione assoluta (migliaia) e percentuale Valori assoluti (migliaia) 2015 Variazione assoluta (migliaia) rispetto a Variazione % rispetto a maschi ,8-1,5 femmine ,5 5,3 totale ,1 2,7 La quota delle forze di lavoro potenziali anni di età è pari in Puglia al 25,6% del totale delle forze di lavoro nella medesima classe di età; tale valore supera quello medio nazionale di circa 12 punti percentuali. Una disaggregazione per sesso evidenzia come le forze di lavoro potenziali femminili rappresentano il 45,2% delle forze di lavoro femminili contro il 14,6% degli uomini. Rispetto al dato medio nazionale, la quota percentuale delle forze di lavoro potenziali femminili in Puglia è maggiore di 25,5 punti percentuali; mentre quello maschile è di appena 5 punti percentuali in più. Pertanto, nell ambito delle forze di lavoro potenziali, sono quelle femminili a determinare i grandi numeri della Puglia. 9

10 Fig. 5 Forze lavoro potenziali (su 100 forze lavoro) per sesso I semestre Valori % 50,0 45,0 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 14,6 9,7 45,2 19,7 25,6 maschi femmine totale Puglia Italia 13,9 Un altro indicatore del mercato del lavoro, che compare anche tra quelli per misurare il benessere equo e sostenibile (BES), è il tasso di mancata partecipazione al lavoro delle persone nella classe di età anni. Questo indicatore è dato dalla quota di disoccupati + una quota delle forze di lavoro potenziali 2. Si tratta, quindi, di un indicatore che stima una sorta di gap delle forze di lavoro inutilizzate, ma disponibili a lavorare ove ce ne fosse l opportunità concreta. Tabella 5 -Tasso di non partecipazione* per sesso anni- I semestre Valori percentuali e variazione di punti percentuali Valori % 2015 Variazioni in punti % rispetto a Puglia maschi 29,0-0,2 1,1 femmine 45,8 0,0 0,8 totale 36,0-0,3 0,8 Italia maschi 19,6 0,4 1,6 femmine 27,2 0,1 1,3 totale 23,0 0,3 1,6 *Forze di lavoro potenziali anni su 100 forze di lavoro anni 2 Il tasso di non partecipazione è dato dalla percentuale di disoccupati di anni + parte delle forze di lavoro potenziali di anni sul totale delle forze di lavoro anni + parte delle forze di lavoro potenziali anni. Le forze potenziali riguardano gli inattivi che non cercano lavoro ma disponibili a lavorare e gli inattivi che non cercano lavoro ma disponibili a lavorare nelle 4 settimane che precedono la rilevazione. 10

11 In Puglia il tasso di mancata partecipazione è pari al 36,0% delle forze di lavoro anni nel I semestre 2015; in valore assoluto la mancata partecipazione al lavoro riguarda circa persone. Il tasso della mancata partecipazione diminuisce rispetto al I semestre 2014 (-0,3), ma aumenta rispetto allo stesso periodo del 2013 (+0,8%). Le donne hanno un tasso di mancata partecipazione al lavoro nel I semestre 2015 pari al 45,8% delle forze di lavoro anni, circa 17 punti percentuali in più dei maschi, con una stazionarietà rispetto allo stesso periodo del 2014, ma con un aumento rispetto allo stesso periodo del La Puglia rileva un gap rispetto al dato medio nazionale di circa 13 punti percentuali in più nel tasso di mancata partecipazione al lavoro nel I semestre Il gap per la componente femminile è di circa 18,7 punti percentuali contro i 9,4 punti percentuali dei maschi rispetto al relativo valore medio per l'intero paese. 4. Settori e carattere dell'occupazione La dinamica complessiva dell occupazione è composta da quella alle dipendenze e quella indipendente 3. L occupazione alle dipendenze è pari a persone nel I semestre 2015 e rappresenta circa il 73,1% del totale. Rispetto allo stesso periodo del 2014, l occupazione alle dipendenze rileva un aumento di unità (+4,9%), attribuibile per la maggior parte alla componente maschile; mentre l occupazione indipendente nello stesso periodo è pari a unità, con una riduzione di circa persone rispetto allo stesso periodo del 2014 (-3%). Tabella 6 - Puglia: carattere dell'occupazione per sesso - I semestre 2015 Valori in migliaia Variazione assoluta Variazione % / /2013 Dipendenti maschi ,9 3,8 femmine ,9-0,8 totale ,9 2,1 Indipendenti maschi ,2-4,0 femmine ,1-0,9 totale ,0-3,1 3 Rientrano tra gli occupati indipendenti le seguenti categorie: gli imprenditori individuali, i liberi professionisti e i lavoratori autonomi, i professionisti, con o senza partita Iva individuale, i soci delle società di persone o di capitali, se non iscritti nella gestione ordinaria dell Inps, a condizione che effettivamente partecipino all attività lavorativa nella società, i familiari coadiuvanti se prestano lavoro nell impresa senza il corrispettivo di una prefissata retribuzione contrattuale e versano i contributi per le assicurazioni previdenziali o di infortunio sul lavoro. 11

12 L aumento dell occupazione alle dipendenze è attribuibile sia ad un effetto di sostituzione di una quota parte dell occupazione che impropriamente veniva definita indipendente o autonoma (si pensi alle collaborazioni occasionali, alle collaborazioni coordinate e continuative, ecc.), ormai in gran parte non più applicabili con la recente riforma del lavoro (job act); sia ad un effetto delle politiche di incentivazione delle nuove occupazioni definite nella Legge di Stabilità dello scorso anno. Confrontando i primi semestri degli ultimi sei anni (dal 2010 al 2015) si può osservare da un lato che l occupazione alle dipendenze dopo un periodo di profonda contrazione tra il 2012 ed il 2014, tende verso un recupero significativo nel I semestre L occupazione indipendente, dopo una fase di crescita tra il 2010 ed il 2012, evidenzia una contrazione continua negli anni successivi. Fig. 6 - Puglia: dinamica dell'occupazione dipendente e indipendente nel I semestre. N. Indice I semestre 2010= Indipendenti 95 Dipendenti Sotto il profilo dei macro-settori produttivi, l occupazione nei servizi ammonta ormai a circa unità, il 71,5%% del totale nel I semestre del 2015; l industria in senso stretto con unità nel 2015 rappresenta circa il 14% del totale; le costruzioni con occupati rappresentano il 7,3% del totale; l agricoltura con occupati rappresenta il 6,6 del totale. 12

13 Tabella 7 - Puglia: Occupazione per macro-settore e sesso 2014 Valori assoluti in miglia 2015 Variazione assoluta 2015/2014 Variazione percentuale 2015/2014 Occupazione totale Dipendenti Occupazione totale Dipendenti Occupazione totale Dipendenti Agricoltura maschi ,2 6,2 femmine ,9-9,1 totale ,6 1,6 Industria in S.S. maschi ,3-8,7 femmine ,6 19,9 totale ,4-4,8 Costruzioni maschi ,8 31,5 femmine ,2 37,2 totale ,9 31,7 Commercio e turismo maschi ,5 13,0 femmine ,2 11,9 totale ,1 12,6 Altri servizi maschi ,1 9,5 femmine ,0-1,5 totale ,3 3,9 Totale maschi ,3 6,9 femmine ,2 1,9 totale ,7 4,9 Fonte: IPRES su dati ISTAT-RCFL. * Dati non destagionalizzati Il macro settore con la maggior quota di occupati alle dipendenze è l industria in senso stretto con l 83,8%, quello con la minore quota è il settore dei servizi che fa riferimento al commercio e turismo con circa il 56%; il valore medio complessivo per l intera economia regionale è pari al 73,1%, a livello nazionale il valore medio si attesta al 75,6% nel primo semestre

14 Fig. 7 Puglia: Quota % dei dipendenti sull occupazione totale nei macro settori. I semestre ,0 80,0 70,0 Valore mediio totale = 73,1% 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 55,9 64,6 71,7 79,1 83,8 10,0 0,0 Commercio e turismo Costruzioni Agricoltura totale Industria in SS Fonte: IPRES su dati ISTAT-RCFL. * Dati non destagionalizzati Sotto il profilo dinamico, un confronto del I semestre del 2015 e dell anno precedente evidenzia il dato che desta un po di preoccupazione riguardante la contrazione dell occupazione nell industria in senso stretto ( occupati totali, 6,4% in meno). Tale contrazione ha riguardato in misura maggiore l occupazione alle dipendenze ( occupati, 4,8% in meno). E da sottolineare, invece, l aspetto positivo dell incremento significativo dell occupazione totale e alle dipendenze nell industria delle costruzioni dopo un lungo periodo in cui si sono verificate continue riduzioni (rispettivamente occupati totali, +17,9%; occupati alle dipendenze, +31,7%). La ripresa dell occupazione nel settore delle costruzioni in maniera così significativa è un fatto estremamente positivo attesa l interdipendenza molto elevata del settore con altri settori dell economia. Continuano a crescere i servizi nel loro complesso sia in termini di occupazione totale che di occupazione alle dipendenze ( occupati); diminuisce l occupazione totale in agricoltura, ma aumenta l occupazione alle dipendenze. 7 settembre 2015 a cura di Rocco Vincenzo Santandrea vincenzo.santandrea@ipres.it 14