Verbale di deliberazione del Commissario Straordinario con i poteri della Giunta Comunale

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1 COPIA Deliberazione n. 71 In data Data pubblicazione COMUNE DI CORTINA D AMPEZZO PROVINCIA DI BELLUNO Verbale di deliberazione del Commissario Straordinario con i poteri della Giunta Comunale OGGETTO: INTITOLAZIONE PALESTRA DI ARRAMPICATA SPORTIVA AL CAVALIERE DI GRAN CROCE LINO LACEDELLI L anno duemiladiciassette addì due del mese di maggio alle ore nella Residenza Municipale, il Commissario STRAORDINARIO dott. Carlo DE ROGATIS, con i poteri di cui al decreto del del Presidente della Repubblica, assistito dal Segretario Comunale dott. Enrico PILOTTO, ha adottato la seguente deliberazione: Atto esecutivo il.

2 IL COMMISSARIO STRAORDINARIO con i poteri della GIUNTA COMUNALE RICHIAMATO il decreto del , con il quale il Presidente della Repubblica ha sciolto il Consiglio Comunale del Comune di Cortina d Ampezzo e ha nominato il dott. Carlo De Rogatis Commissario Straordinario per la provvisoria gestione del Comune fino all insediamento degli organi ordinari, a norma di legge; PREMESSO che la toponomastica è disciplinata: Regio Decreto Legge 10 maggio 1923, n convertito nella Legge 17 aprile 1925, n. 473; dalla Legge 23 giugno 1927, n.1188; art. 10 della Legge 24 dicembre 1954, n. 1228; art.41, comma 3, del D.P.R. 30 maggio 1989, n.223; VISTA la Circolare del Ministro dell Interno n. 10 del con la quale si specifica che la competenza a deliberare in materia di toponomastica attiene alla Giunta Municipale; DATO ATTO che con D.M , allegato alla circolare MI.A.C.E.L. n. 18 del , richiamata nella circolare dello stesso ministero n. 4 del , la competenza ministeriale è stata delegata al Prefetto per meglio valutare le intitolazioni a persone con rilevanza locale; CHE con circolare n. 18, sopra citata, il Prefetto ha facoltà di autorizzare, in deroga al disposto di cui agli artt. 2 e 3 della legge 1188/1927, l intitolazione di luoghi pubblici a personaggi contemporanei deceduti da meno di dieci anni, in considerazione dei meriti dagli stessi conseguiti; VISTO che in data 1 giugno 2017 è prevista l inaugurazione della struttura di arrampicata sportiva in località Sopiazes; DATO atto che l arrampicata sportiva ha contribuito negli ultimi anni ad un progressivo innalzamento delle difficoltà anche nell alpinismo su roccia, passando dal limite storico del sesto grado alle vie moderne di undicesimo grado (8c nella scala francese); CONSIDERATO dunque che la struttura indoor qual è quella di Sopiazes costituisce l evoluzione delle falesie all aperto quali le Cinque Torri, storico banco d allenamento e di prova degli Scoiattoli d Ampezzo, di cui Lino Lacedelli è stato emerito componente; VISTA la volontà di procedere all intitolazione della struttura di arrampicata sportiva sita in loc. Sopiazes, al Cavaliere di Gran Croce Lino Lacedelli nato a Cortina d Ampezzo (Belluno) in data 4 dicembre 1925, alpinista, che il 31 luglio 1954 conquistò il K2 con il compagno di cordata Achille Compagnoni; VISTA la biografia di Lino Lacedelli allegata alla presente deliberazione; VISTO il D. Lgs. n. 267 del 18 agosto 2000 Testo unico delle leggi sull ordinamento degli Enti Locali ; RILEVATO che trattasi di mero atto d indirizzo per il quale non occorre acquisire i pareri di cui all art. 49, comma 1, del D.Lgs.267/2000;

3 d e l i b e r a 1) di dare atto di quanto in premessa; 2) di approvare il presente atto d indirizzo. 3) di disporre che il Commissario Straordinario invii al Signor Prefetto di Belluno la richiesta di intitolazione della struttura di arrampicata sportiva per la necessaria autorizzazione, in deroga al disposto di cui agli artt. 2 e 3 della Legge 1188/1927 per l intitolazione di luoghi pubblici a personaggi contemporanei deceduti da meno di dieci anni in considerazione dei meriti dallo stesso conseguiti. IL COMMISSARIO STRAORDINARIO stante l urgenza di dare attuazione a quanto contenuto nel presente provvedimento DICHIARA il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi del quarto comma dell art. 134 del D. Lgs. n. 267/2000.

4 BIOGRAFIA LINO LACEDELLI Cortina d Ampezzo (Belluno) 4 dicembre novembre Alpinista. Il 31 luglio 1954 conquistò il K2 con il compagno di cordata Achille Compagnoni. Prime attività Lacedelli in vetta al K2. È stato protagonista di numerose imprese alpinistiche, tracciando vie di arrampicata originali e di elevata difficoltà. La sua prima arrampicata si svolse alle Cinque Torri, sopra Cortina d'ampezzo a soli 14 anni, dopo essere sfuggito alla custodia del padre. Nel 1947 effettuò la prima ripetizione della direttissima del Col Rosà, ed aprì nuove vie sullo spigolo sud del Sassolungo di Cibiana e sulla parete sud-ovest della Tofana di Rozes. Ben presto entrò a far parte del gruppo degli Scoiattoli di Cortina. Il 18 agosto 1951, insieme a Luigi Bibi Ghedina, compì la prima ripetizione della via Bonatti sulla parete est di 6^ grado superiore del Grand Capucin in diciotto ore con bivacco a 30 mt. dalla vetta. Nel 1952, sempre insieme a Luigi Bibi Ghedina e Guido Lorenzi, apre una nuova via lungo la parete sud della Cima Scotoni, nelle Dolomiti, bivaccando due notti in parete. La conquista del K2 Nel 1953 viene convocato da Ardito Desio per la spedizione italiana al K2. Desio annoterà di lui nella relazione ufficiale: "celibe, 29 anni, di Cortina d'ampezzo. Alto 1,78 m., professione idraulico e fabbro, guida alpina e maestro di sci". Il 31 luglio 1954, Lacedelli e la guida valtellinese Achille Compagnoni, di 11 anni più vecchio, sono i primi uomini nella storia a raggiungere la vetta del K2, la seconda del mondo per altezza. L'impresa vale a Lacedelli la medaglia d'oro al valore civile e, nel cinquantenario, la nomina a Cavaliere di Gran Croce, ma a causa dei congelamenti subiti alle dita delle mani gli costa l'amputazione di una falange del pollice. Attività successive alla spedizione del K2 Tornato dal K2 aprì un negozio di articoli sportivi (K2 sport) a Cortina d'ampezzo. Nonostante la menomazione subita, Lacedelli ebbe un prosieguo di carriera degno di nota: aprì numerose vie nuove e partecipò a molte spedizioni di soccorso. Nel 2004 partecipò alla spedizione degli Scoiattoli di Cortina al K2, in occasione del cinquantenario della prima salita. In quell'occasione giunse fino al campo base, dove rese omaggio alla tomba del compagno Mario Puchoz. Dal 2005 è cittadino onorario di Montebelluna. È deceduto nel 2009 a 83 anni nella sua abitazione di Cortina d'ampezzo, 14 giorni prima di compiere 84 anni.

5 La posizione di Lino Lacedelli nel caso K2 La spedizione italiana al K2 si chiuse con un'aspra polemica dovuta all'arbitraria ricostruzione degli eventi contenuta nella relazione ufficiale di Ardito Desio, basata sulle dichiarazioni firmate di Compagnoni e Lacedelli. La polemica, nota come caso K2, venne definitivamente chiusa dal Club Alpino Italiano solo nel 2004 a seguito delle risultanze di una apposita commissione detta dei tre saggi: il CAI fece autocritica e riconobbe ufficialmente la versione dei fatti riportata da Walter Bonatti. Compagnoni e Lacedelli allestirono deliberatamente il campo IX non nel luogo previsto, costringendo Bonatti e lo sherpa Mahdi ad un'infernale notte all'addiaccio, ed impiegarono l'ausilio delle bombole d'ossigeno (il quale quindi non era stato consumato da Bonatti) fino in cima alla vetta. Mentre Desio e Compagnoni rifiutarono sempre di rivedere le proprie dichiarazioni, attirandosi severe critiche, Lacedelli nel suo libro K2 il prezzo della conquista desiderò rinnegare in parte quanto contenuto nella relazione ufficiale, in particolare attribuendo a Compagnoni la decisione di spostare il campo IX e facendo risalire a pochi minuti prima di giungere in vetta l'esaurimento delle bombole d'ossigeno, riconoscendo a Bonatti il giusto merito nel successo dell'impresa. In ogni caso Lino Lacedelli ha sempre ripetuto che la conquista del K2 è stata merito di tutti i componenti della spedizione. Onorificenze Cavaliere di Gran Croce dell'ordine al merito della Repubblica Italiana «Di iniziativa del Presidente della Repubblica» - Roma, 2 dicembre Medaglia d'oro al valor civile «Tempra eccezionale di alpinista, dopo aver profuso, durante la spedizione italiana al Karakorum- K2 nel 1954, le sue forze nella durissima scalata dello sperone Abruzzi del K2, e predisposto l'attacco finale, si slanciava con mirabile ardimento e sprezzo del pericolo, alla conquista della vetta inviolata. Superati i rischi e sacrifici di ogni sorta, pur avendo esaurito le riserve di ossigeno, traeva ancora dalle altissime qualità del suo forte animo l'energia sufficiente per giungere a piantare sulla seconda cima del mondo il tricolore d'italia. Luminoso esempio delle più alte virtù di nostra gente. Karakorum - K2, 1954» - 10 marzo

6 Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto come segue. IL COMMISSARIO STRAORDINARIO F.to Dott. Carlo DE ROGATIS F.to Dott. Enrico PILOTTO Il sottoscritto Segretario Generale, visti gli atti d ufficio, ATTESTA CHE la presente deliberazione: E stata pubblicata all Albo Pretorio comunale on line il e vi rimarrà per 15 giorni consecutivi (art. 124, c. 1, D. Lgs. n. 267/2000). F.to Dott. Enrico PILOTTO ====================================================================== Copia conforme all originale in carta libera per uso amministrativo. Lì, F.to Dott. Enrico PILOTTO CHE la presente deliberazione è divenuta esecutiva il.: Lì,.. Dott. Enrico PILOTTO