IL METODO DI GOVERNO: PROCESSI, ESECUZIONE, CONTROLLI «S. GOZI, IL GOVERNO DELL UE»

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL METODO DI GOVERNO: PROCESSI, ESECUZIONE, CONTROLLI «S. GOZI, IL GOVERNO DELL UE»"

Transcript

1 IL METODO DI GOVERNO: PROCESSI, ESECUZIONE, CONTROLLI «S. GOZI, IL GOVERNO DELL UE»

2 Architettura istituzionale dell'ue A) B) C) Le funzioni esecutive e di direzione politica (Commissione- Consiglio europeo) La struttura del potere "legislativo" dell'ue (Consiglio- Parlamento europeo) Il sistema di tutele giurisdizionali (Corte di giustizia-giudici nazionali)

3 LE FUNZIONI ESECUTIVE E DI DIREZIONE POLITICA (CONSIGLIO EUROPEO- COMMISSIONE)

4 CONSIGLIO EUROPEO

5 IL CONSIGLIO EUROPEO È composto dai Capi di stato o di governo degli stati membri, dal suo presidente e dal presidente della Commissione Si riunisce almeno due volte ogni sei mesi È presieduto dal Presidente del Consiglio europeo, eletto per un mandato di due anni e mezzo, rinnovabile una sola volta (non può avere incarichi nazionali) Decide per consenso (metodo tipicamente intergovernativo che ricerca una sintesi delle diverse posizioni) In alcuni casi decide a maggioranza qualificata (nomina Presidente Commissione e Alto Rappresentante) Ai suoi lavori partecipa anche il Presidente della Commissione (senza diritto di voto)

6 PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO Il Presidente del Consiglio europeo è colui che presiede e coordina i lavori del Consiglio europeo ed è il principale rappresentante dell'unione Europea nelle sue

7 VIENE NOMINATO DAL CONSIGLIO EUROPEO A MAGGIORANZA QUALIFICATA. IL MANDATO DURA DUE ANNI E MEZZO ED È RINNOVABILE UNA VOLTA SOLA. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RESTA IN CARICA DUE ANNI E MEZZO, E IL SUO MANDATO PUÒ ESSERE RINNOVATO UNA SOLA VOLTA IN CASO DI IMPEDIMENTO O DI COLPA GRAVE, IL PRESIDENTE PUÒ ESSERE RIMOSSO A MAGGIORANZA QUALIFICATA DAL CONSIGLIO EUROPEO

8 PRESIDENTE: POTERI E FUNZIONI IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO: PRESIEDE E ANIMA I LAVORI DEL CONSIGLIO EUROPEO; ASSICURA LA PREPARAZIONE E LA CONTINUITÀ DEI LAVORI DEL CONSIGLIO EUROPEO, IN COOPERAZIONE CON IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE E IN BASE AI LAVORI DEL CONSIGLIO "AFFARI GENERALI"; SI ADOPERA PER FACILITARE LA COESIONE E IL CONSENSO IN SENO AL CONSIGLIO EUROPEO; PRESENTA AL PARLAMENTO EUROPEO UNA RELAZIONE DOPO CIASCUNA DELLE RIUNIONI DEL CONSIGLIO EUROPEO.

9 PRESIDENTE: ASPETTI CRITICI ASSENZA DI LEGITTIMITÀ DEMOCRATICA NELLA DESIGNAZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO SI EVIDENZIA L ASSENZA DI UN MECCANISMO DEMOCRATICO DI SCELTA DELLA CARICA CHE COINVOLGA I CITTADINI EUROPEI, E SOPRATTUTTO LA MANCANZA DI STRUMENTI FORMALI CHE CONSENTANO LA RIMOZIONE, IN BASE ALLA DECISIONE DI UNA AUTORITÀ GARANTE SUPER PARTES O DI UN ORGANISMO COLLEGIALE DI CONTRAPPESO

10 CONSIGLIO EUROPEO: FUNZIONI LE FUNZIONI DEL CONSIGLIO EUROPEO SONO ESSENZIALMENTE DI INDIRIZZO POLITICO SECONDO L ART. 15 DEL TRATTATO SULL UNIONE EUROPEA, AD ESSO SPETTA DARE GLI IMPULSI NECESSARI ALLO SVILUPPO DELL UNIONE E DEFINIRNE GLI ORIENTAMENTI E LE PRIORITÀ POLITICHE GENERALI

11 LA COMMISSIONE EUROPEA

12 COMMISSIONE EUROPEA LA COMMISSIONE RAPPRESENTA E TUTELA GLI INTERESSI DELL'UNIONE EUROPEA NELLA SUA INTEREZZA; AVENDO IL MONOPOLIO DEL POTERE DI INIZIATIVA LEGISLATIVA, PROPONE L'ADOZIONE DEGLI ATTI NORMATIVI COMUNITARI, LA CUI APPROVAZIONE ULTIMA SPETTA AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO UE È RESPONSABILE INOLTRE DELL'ATTUAZIONE DELLE DECISIONI POLITICHE DA PARTE DEGLI ORGANI LEGISLATIVI, GESTISCE I PROGRAMMI UE E LA SPESA DEI SUOI FONDI.

13 COMPOSIZIONE LA COMMISSIONE È COMPOSTA DA 28 COMMISSARI (UNO PER STATO MEMBRO), SCELTI TRA LE PERSONALITÀ DI SPICCO DELLO STATO MEMBRO DI APPARTENENZA. TRA I MEMBRI SONO COMPRESI IL PRESIDENTE E L ALTO RAPPRESENTANTE DELL'UNIONE PER GLI AFFARI ESTERI E LA POLITICA DI SICUREZZA (PESC) IN VESTE DI VICEPRESIDENTE. IL PRESIDENTE PUÒ NOMINARE ALTRI VICEPRESIDENTI.

14 INDIPENDENZA I commissari non sono legati da alcun titolo di rappresentanza con lo stato da cui provengono, in quanto devono agire nell'interesse generale

15 LA NOMINA DELLA COMMISSIONE LA DURATA DEL MANDATO DEI MEMBRI È DI 5 ANNI, CHE CORRISPONDE ALLA DURATA DELLA LEGISLATURA DEL PARLAMENTO EUROPEO.

16 SEGUE IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE È PROPOSTO DAL CONSIGLIO EUROPEO, CHE DECIDE A MAGGIORANZA QUALIFICATA. IL TRATTATO DI LISBONA IMPONE CHE, NELLA SCELTA, SIA TENUTO CONTO DEI RISULTATI DELLE ELEZIONI EUROPEE. IL CANDIDATO DEVE POI ESSERE ELETTO DAL PARLAMENTO EUROPEO A MAGGIORANZA ASSOLUTA.

17 SEGUE ALLA CONFERMA DELLA CARICA, IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE, IN ACCORDO CON IL CONSIGLIO, SCEGLIE I RIMANENTI COMMISSARI SULLA BASE DELLE NOMINE PROPOSTE DA OGNUNO DEGLI STATI MEMBRI. L'INTERA COMMISSIONE DEVE POI ESSERE APPROVATA DAL PARLAMENTO EUROPEO (CHE HA ANCHE FACOLTÀ DI PORRE IN ESSERE AUDIZIONI PER VAGLIARE LE CANDIDATURE DEI SINGOLI COMMISSARI) LA NOMINA SPETTA POI AL CONSIGLIO EUROPEO.

18 LA NOMINA DELLA COMMISSIONE CONSIGLIO EUROPEO: propone al Parlamento europeo un candidato alla carica di presidente della Commissione (tenendo conto dei risultati delle elezioni europee) PARLAMENTO EUROPEO: elegge il candidato presidente a maggioranza dei membri CONSIGLIO: adotta l elenco delle altre personalità che propone di nominare membri della Commissione in base alle proposte degli stati PARLAMENTO EUROPEO: approva collettivamente la Commissione (presidente, alto rappresentante e altri membri) CONSIGLIO:

19 LA CENSURA PARLAMENTARE ALLA COMMISSIONE Art. 234 TFUE «Il Parlamento europeo, cui sia presentata una mozione di censura sull operato della Commissione, non può pronunciarsi su tale mozione prima che siano trascorsi almeno tre giorni dal suo deposito e con scrutinio pubblico. Se la mozione di censura è approvata a maggioranza di due terzi dei voti espressi e a maggioranza dei membri che compongono il Parlamento europeo, i membri della Commissione si dimettono collettivamente dalle loro funzioni

20 STRUTTURA E FUNZIONI LA COMMISSIONE EUROPEA È UN ORGANO COLLEGIALE, STRUTTURATO ALL'INTERNO CON UN AMPIA DELEGA DI FUNZIONI A SINGOLI COMMISSARI, CHE GUIDANO 26 DIREZIONI GENERALI. LE DELIBERAZIONI DELL ISTITUZIONE VENGONO PRESE A MAGGIORANZA DEL NUMERO DEI SUOI MEMBRI.

21 DIREZIONE GENERALE OGNI DG, SIMILMENTE AI MINISTERI ITALIANI, SI OCCUPA DI UNO SPECIFICO SETTORE, HA UN SUO PORTAFOGLIO, ED È SOTTOPOSTA AD UN DIRETTORE GENERALE IL QUALE, A SUA VOLTA, RENDE CONTO DIRETTAMENTE AL COMMISSARIO EUROPEO PREPOSTO A TALE PORTAFOGLIO. IL DIRETTORE GENERALE È SCELTO DIRETTAMENTE DAL COMMISSARIO ED OPERA IN TOTALE AUTONOMIA NELL'AMBITO DEI POTERI GESTIONALI, FERMO RESTANDO AL COMMISSARIO IL SOLO POTERE POLITICO E L'INDIRIZZO GENERALE. AL LORO INTERNO LE DG SONO ARTICOLATE IN DIREZIONI, UNITÀ E SETTORI.

22 I POTERI DELLA COMMISSIONE A) Poteri di iniziativa D) Poteri di rappresenta nza B) Poteri di esecuzione C) Poteri sanzionat ori e di controllo

23 A) POTERI DI INIZIATIVA SPETTA ALLA COMMISSIONE IL POTERE DI INIZIATIVA LEGISLATIVA NELL ESERCIZIO DI TALE POTERE È CONDIZIONATA DALLE SCELTE POLITICHE EFFETTUATE DAL CONSIGLIO EUROPEO, MA ANCHE DAL PARLAMENTO E CONSIGLIO UE

24 B) POTERI DI ESECUZIONE AI SENSI DELL'ARTICOLO 202 TUE, IL CONSIGLIO DELEGA ALLA COMMISSIONE IL POTERE DI DAR ATTUAZIONE AGLI ATTI CHE ESSO HA STABILITO. LA COMMISSIONE DISPONE DI COMPETENZE DI ESECUZIONE SOLAMENTE SE SONO PREVISTE DALL ATTO GIURIDICO DI BASE, NON SI TRATTA DUNQUE DI UNA COMPETENZA GENERALE.

25 C) POTERI SANZIONATORI E DI CONTROLLO COMMISSIONE QUALE «GUARDIANA DEI TRATTATI» NEI CASI PREVISTI DAI TRATTATI, LA COMMISSIONE PUÒ ADOTTARE DECISIONI VINCOLANTI E IRROGARE SANZIONI A CARATTERE PECUNIARIO DIRETTE A GARANTIRE IL RISPETTO DEL DIRITTO COMUNITARIO PUÒ FORMULARE RACCOMANDAZIONI E PARERI PUÒ ATTIVARE IL RICORSO ALLA CORTE DI GIUSTIZIA

26 PROCEDURA DI INFRAZIONE LA COMMISSIONE INVITA LO STATO INADEMPIENTE ALLA PRESENTAZIONE DI OSSERVAZIONI ENTRO UN DETERMINATO TERMINE SE LO STATO PERSISTE, LA COMMISSIONE FORMULA UN PARERE MOTIVATO MEDIANTE IL QUALE INTIMA ALLO STATO DI CONFORMARSI AL RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI DEI TRATTATI IN CASO DI MANIFESTA INADEMPIENZA, LA COMMISSIONE PUÒ ADIRE LA CORTE, OTTENENDO UNA PRONUNCIA DICHIARATIVA SEGUITA DA UNA SUCCESSIVA SENTENZA DI CONDANNA AL PAGAMENTO DI UNA SOMMA FORFETARIA

27 ESECUTIVO COLLEGIALE IL PRINCIPIO DELLA COLLEGIALITÀ CARATTERIZZA IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE I COMMISSARI RAPPRESENTANO E SONO RESPONSABILI IN MANIERA COLLEGIALE. DECIDE PER CONSENSO MA PUÒ ANCHE VOTARE SI SONO ACCENTUATI NELL ULTIMO PERIODO GLI ASPETTI RELATIVI ALLA «PRESIDENZIALIZZAZIONE» DELLA COMMISSIONE

28 RAPPORTI TRA PE E COMMISSIONE CON IL T. DI LISBONA SONO STATI RAFFORZATI I LEGAMI TRA PARLAMENTO EUROPEO E COMMISSIONE LA LEGITTIMITÀ DEMOCRATICA DELLA COMMISSIONE È STATA RAFFORZATA ATTUALE PRESIDENZA DI JUNKER TRA LEGITTIMAZIONE E PRESIDENZIALIZZAZIONE

29 EUROCRAZIA SOTTO LA RESPONSABILITÀ DEL PRESIDENTE E DEI MEMBRI DELLA COMMISSIONE OPERA L APPARATO AMMINISTRATIVO DELLA COMMISSIONE LA COMMISSIONE È DIVISA IN 27 DIREZIONI GENERALI, 8 SERVIZI GENERALI, 11 SERVIZI INTERNI SPECIALIZZATI PER UN TOTALE DI PERSONE (CON UNA RIDUZIONE DEL 5% DA QUI AL 2018) LE DG CHE OCCUPANO PIÙ PERSONALE SONO IL SERVIZIO TRADUZIONE (2.427 DIPENDENTI) E IL CENTRO COMUNE DI RICERCA (2.243 DIPENDENTI). GLI STIPENDI BASE SONO COMPRESI TRA I AL MESE PER UN DIPENDENTE AST APPENA ASSUNTO AI CIRCA AL MESE PER UN FUNZIONARIO DI MASSIMO LIVELLO CON OLTRE QUATTRO ANNI DI ANZIANITÀ. COME NEL CASO DI MOLTE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI, I SALARI SONO SOTTOPOSTI AD UN SISTEMA DI TASSAZIONE DIVERSO DA QUELLO DEL PAESE IN CUI I FUNZIONARI SVOLGONO LE PROPRIE MANSIONI; LE TASSE VARIANO DALL'8% AL 45% E CONTRIBUISCONO AL BILANCIO DELL'UE. AGLI STIPENDI BASE POSSONO AGGIUNGERSI VARIE INDENNITÀ, RICONOSCIUTE AD ESEMPIO A CHI HA DOVUTO LASCIARE IL PROPRIO PAESE DI ORIGINE PER LAVORARE ALLA COMMISSIONE, E ASSEGNI FAMILIARI. CARATTERE MULTICULTURALE DEL PERSONALE

30 STRUTTURA E FUNZIONAMENTO COMMISSIONE È DEFINITA UNA «BUROCRAZIA CHE STA MATURANDO» ALLE DG VANNO AGGIUNTE LE TASK FORCES CHE HANNO NATURA TRANSITORIA IL NUMERO DEL PERSONALE DI UNA DG VARIA A SECONDA DELLE COMPETENZE ASSEGNATE I DG SI DIVIDONO IN UNITÀ. È NELLE SINGOLE UNITÀ CHE VENGONO ELABORATE LE PROPOSTE DELLA COMMISSIONE I CAPIUNITÀ SONO DEI VERI E PROPRI POLICY-MAKERS

31 RAPPORTI TRA COMMISSARIO E DIRETTORE GENERALE OGNI DG HA UN SUO COMMISSARIO E UN SUO DIRETTORE GENERALE GENERALMENTE IL DIRETTORE HA UNA NAZIONALITÀ DIVERSA DAL COMMISSARIO ED È FONDAMENTALE CHE GODA DELLA FIDUCIA DI QUEST ULTIMO OGNI DG HA UNA SUA SEGRETERIA GENERALE. IL SEGRETARIO GENERALE DISPONE DI UNA GRANDE INFLUENZA SULL AMMINISTRAZIONE LA SEGRETERIA ORGANIZZA RIUNIONI SETTIMANALI TRA MEMBRI DI GABINETTO E TRA CAPI DI GABINETTO

32 CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA

33 IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA Il Consiglio dell'unione europea, detto anche Consiglio UE, è l'istituzione in seno alla quale i ministri di tutti i paesi dell'ue si riuniscono per adottare le normative e coordinare le

34 I MEMBRI DEL CONSIGLIO Il Consiglio Ue è composto dai ministri dei governi nazionali, competenti per la materia iscritta nelle singole riunioni

35 CHI PRESIEDE LE SEDUTE IL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI HA UN PRESIDENTE PERMANENTE, L'ALTO RAPPRESENTANTE PER LA POLITICA ESTERA E DI SICUREZZA DELL'UE TUTTE LE ALTRE RIUNIONI DEL CONSIGLIO SONO PRESIEDUTE DAL MINISTRO COMPETENTE DEL PAESE CHE IN QUEL MOMENTO ESERCITA LA PRESIDENZA DI TURNO DELL'UE.

36 LE FORMAZIONI DEL CONSIGLIO UE IN REALTÀ NON ESISTE UN SOLO CONSIGLIO MA TANTI CONSIGLI IN RAGIONE DI QUANTI SONO I SETTORI DI ATTIVITÀ DELL UE SI RIUNISCE IN DIECI DIVERSE "FORMAZIONI" A SECONDA DELL'ARGOMENTO TRATTATO. NON VI È GERARCHIA TRA LE FORMAZIONI DEL CONSIGLIO, SEBBENE IL CONSIGLIO "AFFARI GENERALI" ABBIA UNO SPECIALE RUOLO DI COORDINAMENTO E SIA RESPONSABILE DELLE QUESTIONI ISTITUZIONALI, AMMINISTRATIVE E ORIZZONTALI.

37 LE 10 FORMAZIONI DEL CONSIGLIO UE CONSIGLIO AFFARI ESTERI CONSIGLIO AFFARI GENERALI CONSIGLIO AGRICOLTURA E PESCA CONSIGLIO AMBIENTE CONSIGLIO COMPETITIVITÀ CONSIGLIO ECONOMIA E FINANZA CONSIGLIO GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI CONSIGLIO ISTRUZIONE, GIOVENTÙ, CULTURA E SPORT CONSIGLIO OCCUPAZIONE, POLITICA SOCIALE, SALUTE E CONSUMATORI CONSIGLIO TELECOMUNICAZIONI, TRASPORTI E ENERGIA

38 LE FORMAZIONI PIÙ INFLUENTI IL CONSIGLIO AFFARI ESTERI (CAE) È RESPONSABILE DI OGNI ASPETTO DELLA POLITICA ESTERA DELL UNIONE EUROPEA. IL CONSIGLIO AFFARI ESTERI È COMPOSTO DAI MINISTRI DEGLI ESTERI DI TUTTI GLI STATI MEMBRI DELL UE E SI RIUNISCE UNA VOLTA AL MESE. IL CONSIGLIO ECONOMIA E FINANZA (DETTO ANCHE ECOFIN) È COMPOSTO DAI MINISTRI DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE DEI DIVERSI STATI MEMBRI, O DAI MINISTRI DEL BILANCIO QUANDO LA DISCUSSIONE LO RICHIEDE. SI INCONTRA UNA VOLTA AL MESE E SI OCCUPA DI DIVERSE QUESTIONI QUALI IL COORDINAMENTO DELLE POLITICHE ECONOMICHE, IL MONITORAGGIO DELLA POLITICA FINANZIARIA E DI BILANCIO DEGLI STATI MEMBRI, L EURO, I MERCATI FINANZIARI E I MOVIMENTI FINANZIARI, LE RELAZIONI CON I PAESI TERZI.

39 IL CONSIGLIO GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI (GAI) È RESPONSABILE DELLE POLITICHE CONTRO IL CRIMINE E IL TERRORISMO, SI OCCUPA DELLA COOPERAZIONE GIUDIZIARIA E DELL IMMIGRAZIONE, DELLA PROTEZIONE DELLE FRONTIERE ESTERNE E DELLE RICHIESTE DI ASILO. IL CONSIGLIO AFFARI GENERALI (CAG) SI OCCUPA DELLE QUESTIONI CHE RIGUARDANO LE DIVERSE AREE POLITICHE DELL UNIONE EUROPEA, COME, AD ESEMPIO, LE NEGOZIAZIONI SULL ALLARGAMENTO, L ADOZIONE DEL QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE, L ASSETTO ISTITUZIONALE DELL UE. IL CAG, CHE SI RIUNISCE UNA VOLTA AL MESE, COORDINA INOLTRE LA PREPARAZIONE E LO SVOLGIMENTO DEGLI INCONTRI DEL CONSIGLIO EUROPEO

40 CO.RE.PER ORGANO AMMINISTRATIVO RESPONSABILE DELLA PREPARAZIONE DEI LAVORI DEL CONSIGLIO E DELL ESECUZIONE DEI COMPITI CHE LO STESSO GLI CONFERISCE È COSTITUITO DAI RAPPRESENTANTI PERMANENTI DEGLI STATI MEMBRI PRESSO L UE, AVENTI RANGO DI AMBASCIATORI RAPPRESENTA IL CENTRO PRINCIPALE DI MEDIAZIONE E COMPOSIZIONE DEGLI INTERESSI NAZIONALI DEGLI STATI

41 ORGANIZZAZIONE CO.RE.PER È presieduto dal rappresentante permanente dello Stato che ha la presidenza di turno del Consiglio, il quale svolge un importante ruolo di collegamento con la Commissione

42 CO.RE.PER OPERA IN DUE DIVERSE COMPOSIZIONI SECONDA CHE LA MATERIA DA TRATTARE SI RIFERISCA AGLI AFFARI ORDINARI O A QUESTIONI DI CARATTERE POLITICO «CO.RE.PER 1» È COMPETENTE PER LA TRATTAZIONE DEGLI AFFARI CORRENTI, DI PROCEDURA O TECNICI; «CO.RE.PER 2» COSTITUITO DAGLI AMBASCIATORI PERMANENTI E ABILITATO AD AFFRONTARE LE PROBLEMATICHE POLITICHE, ECONOMICHE O FINANZIARIE

43 MODALITA DI VOTO IN CONSIGLIO DALLA PONDERAZIONE ALLA DOPPIA MAGGIORANZA

44 MODALITÀ DI VOTO DECIDE A MAGGIORANZA QUALIFICATA (A MENO CHE I TRATTATI NON DISPONGANO DIVERSAMENTE) DECIDE ALL UNANIMITÀ SOLO QUANDO I TRATTATI LO PREVEDONO ESPRESSAMENTE (AD ES. SULLA POLITICA ESTERA E DI SICUREZZA COMUNE)

45 MAGGIORANZA QUALIFICATA DOPPIA MAGGIORANZA La maggioranza qualificata corrisponde ad almeno il 55% dei membri del Consiglio che rappresenti almeno il 65% della popolazione europea. Una minoranza di blocco può essere costituita da almeno 4 membri del Consiglio

46 LA «MINORANZA DI BLOCCO» LA MINORANZA DI BLOCCO, OVVERO IL NUMERO MINIMO DI VOTI CONTRARI SUFFICIENTI AD EVITARE IL FORMARSI DI UNA MAGGIORANZA FAVOREVOLE SI CREA RADUNANDO ALMENO 4 PAESI LA CUI POPOLAZIONE SIA SUPERIORE AL 38% DI QUELLA EUROPEA.

47 NORMA TRANSITORIA FINO AL 31 MARZO 2017, TUTTAVIA, PUR VIGENDO IL SISTEMA A DOPPIA MAGGIORANZA, UN MEMBRO DEL CONSIGLIO POTRÀ CHIEDERE CHE LA VOTAZIONE A MAGGIORANZA QUALIFICATA VENGA EFFETTUATA CON IL SISTEMA DI PONDERAZIONE DEI VOTI.

48 DALLA TEORIA ALLA PRASSI IN ALCUNI CASI I MEMBRI DEL CONSIGLIO UE PREFERISCONO EVITARE DI VOTARE FORMALMENTE, PREFERENDO L ALZATA DI MANO O PRESA DI POSIZIONE DELLE SINGOLE DELEGAZIONI QUESTIONE LEGATA AL METODO DI LAVORO IN CONSIGLIO: GLI ARGOMENTI POSTI IN DISCUSSIONE DI DISTINGUONO IN PUNTI A) E PUNTI B) I PUNTI A) SONO QUELLI SUI CUI VI È UN ACCORDO COMPLETO GIÀ RAGGIUNTO A LIVELLO TECNICO E NON VENGONO ULTERIORMENTE DISCUSSI. SE NE PRENDE ATTO I PUNTI B) = CI SONO POSIZIONI DIVERGENTI TRA LE VARIE DELEGAZIONI GIÀ NOTE ALLA PRESIDENZA. IN SEDE DI CONSIGLIO SI NEGOZIERÀ FIN QUANDO NON SI RAGGIUNGE UNA POSIZIONE CONDIVISA. A QUESTO PUNTO, IN ASSENZA DI OBIEZIONI, LA PROPOSTA DI INTENDE ADOTTATA SENZA VOTAZIONE FORMALE SI DECIDE SENZA VOTARE PER EVITARE DI FORMALIZZARE POSIZIONI DI CONTRASTO E FACILITARE I NEGOZIATI RIMANE LA CULTURA DEL CONSENSO CHE PERMEA I LAVORI DEL CONSIGLIO

49 LA QUESTIONE DEL SISTEMA DI VOTO NON FA SOLO PARTE DELLA TECNICA GIURIDICA DEL DIRITTO COMUNITARIO MA ASSUME UNA FORTE VALENZA POLITICA PROBLEMA DELL'EUROPA CHE SI ALLARGA E DEL SEMPRE PIÙ FORTE POTERE DEGLI STATI DIFFICOLTÀ A RAGGIUNGERE UNA DECISIONE IMPORTANZA DELLE RIUNIONI PRELIMINARI E DEL COREPER PER RAGGIUNGERE UNA DECISIONE

50 LE FUNZIONI DEL CONSIGLIO UE IL CONSIGLIO DELL UE È UN ORGANO DECISIONALE ESSENZIALE DELL'UE. ADOTTA GLI ATTI LEGISLATIVI, NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI INSIEME AL PARLAMENTO EUROPEO, MEDIANTE LA PROCEDURA LEGISLATIVA ORDINARIA, NOTA ANCHE COME PROCEDURA DI CODECISIONE. IN TALI CASI, IL CONSIGLIO LEGIFERA SULLA BASE DELLE PROPOSTE PRESENTATE DALLA COMMISSIONE EUROPEA.

51 COORDINA LE POLITICHE DEGLI STATI MEMBRI IL CONSIGLIO È RESPONSABILE DEL COORDINAMENTO DELLE POLITICHE DEGLI STATI MEMBRI IN AMBITI SPECIFICI, AD ESEMPIO: LE POLITICHE ECONOMICHE E DI BILANCIO: IL CONSIGLIO COORDINA LE POLITICHE ECONOMICHE E DI BILANCIO DEGLI STATI MEMBRI ALLO SCOPO DI RAFFORZARE LA GOVERNANCE ECONOMICA DELL'UE. POLITICA OCCUPAZIONALE: IL CONSIGLIO ELABORA ORIENTAMENTI E RACCOMANDAZIONI ANNUALI DESTINATI AGLI STATI MEMBRI, SULLA SCORTA DELLE CONCLUSIONI DEL CONSIGLIO EUROPEO SULLA SITUAZIONE OCCUPAZIONALE NELL'UE.

52 ELABORA LA POLITICA ESTERA E DI SICUREZZA COMUNE DELL'UE IL CONSIGLIO DEFINISCE E ATTUA LA POLITICA ESTERA E DI SICUREZZA DELL'UE IN BASE AGLI ORIENTAMENTI STABILITI DAL CONSIGLIO EUROPEO. CIÒ COMPRENDE ANCHE L'AIUTO UMANITARIO E ALLO SVILUPPO FORNITO DALL'UE, LA DIFESA E IL COMMERCIO. INSIEME ALL'ALTO RAPPRESENTANTE DELL'UNIONE PER GLI AFFARI ESTERI E LA POLITICA DI SICUREZZA, IL CONSIGLIO ASSICURA L'UNITÀ, LA COERENZA E L'EFFICACIA DELL'AZIONE ESTERNA DELL'UNIONE.

53 ADOTTA IL BILANCIO DELL'UE IL CONSIGLIO ADOTTA IL BILANCIO DELL'UE INSIEME AL PARLAMENTO EUROPEO.

54 PARLAMENTO EUROPEO ORGANO RAPPRESENTATIVO DELL UE

55 IL PARLAMENTO EUROPEO È composto da 751 membri I membri sono eletti a suffragio universale diretto per 5 anni I membri si ripartono in gruppi politici (non meno di 25 deputati eletti in almeno un quarto degli stati) I lavori sono suddivisi in venti commissioni Ha un regolamento approvato a maggioranza dei membri Delibera di norma a maggioranza dei voti espressi

56 FUTURE MODIFICHE LA RAPPRESENTANZA DEI CITTADINI È GARANTITA IN MODO DEGRESSIVAMENTE PROPORZIONALE, CON UNA SOGLIA MINIMA DI SEI MEMBRI PER STATO MEMBRO E UNA MASSIMA DI NOVANTASEI SEGGI. IL NUMERO DI DEPUTATI DELL'ATTUALE PARLAMENTO EUROPEO È STATO STABILITO PRIMA DELL'ENTRATA IN VIGORE DEL TRATTATO, MA SARÀ MODIFICATO IN OCCASIONE DELLA PROSSIMA LEGISLATURA. AD ESEMPIO, IL NUMERO DI EURODEPUTATI DELLA GERMANIA SCENDERÀ DA 99 A 96, MENTRE QUELLO DI MALTA PASSERÀ DA 5 A 6.

57 IL PRESIDENTE DEL PE IL PRESIDENTE DIRIGE L'INSIEME DELLE ATTIVITÀ DEL PARLAMENTO E DEI SUOI ORGANI. EGLI PRESIEDE LE SEDUTE PLENARIE NONCHÉ LE RIUNIONI DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA E DELLA CONFERENZA DEI PRESIDENTI. EGLI RAPPRESENTA IL PARLAMENTO IN TUTTE LE RELAZIONI ESTERNE E, IN PARTICOLARE, IN QUELLE INTERNAZIONALI.

58 LE TRE PRINCIPALI FUNZIONI DEL PE - CONDIVIDE CON IL CONSIGLIO IL POTERE LEGISLATIVO. IL FATTO CHE ESSO È ELETTO DIRETTAMENTE DAI CITTADINI CONTRIBUISCE A GARANTIRE LA LEGITTIMITÀ DEMOCRATICA DEL DIRITTO EUROPEO; - ESERCITA UN CONTROLLO DEMOCRATICO SU TUTTE LE ISTITUZIONI DELL'UE E IN PARTICOLARE SULLA COMMISSIONE. HA IL POTERE DI APPROVARE O RESPINGERE LA NOMINA DEI COMMISSARI E HA IL DIRITTO DI CENSURARE COLLETTIVAMENTE LA COMMISSIONE; - CONDIVIDE CON IL CONSIGLIO IL POTERE DI BILANCIO DELL'UE E PUÒ PERTANTO MODIFICARE LE SPESE DELL'UE. ALLA FINE DELLA PROCEDURA, ADOTTA O RESPINGE IL BILANCIO NEL SUO COMPLESSO.

DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA. Il quadro istituzionale (2)

DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA. Il quadro istituzionale (2) Dipartimento di Giurisprudenza DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA Il quadro istituzionale (2) Organo di individui. LA COMMISSIONE Art. 17 TUE: Fino al 31 ottobre la Commissione è composta da un cittadino di ciascuno

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA Centro di informazione Europe Direct

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA Centro di informazione Europe Direct UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA Centro di informazione Europe Direct CRIE Centro di eccellenza Jean Monnet 13 marzo 2013 LE ISTITUZIONI E GLI ORGANI DELL UNIONE EUROPEA Federica Di Sarcina CRIE Centro

Dettagli

Pillole d Europa Istituzioni e Governance. Antonio Maiello

Pillole d Europa Istituzioni e Governance. Antonio Maiello Pillole d Europa Istituzioni e Governance Antonio Maiello Treviso - 11/11/2013 Un unico processo di costruzione europea? Processo di integrazione europea - Guarda alla capacità degli Stati membri di integrarsi

Dettagli

Consiglio di Lisbona: ottobre 2007 Documenti approvati nel corso della riunione informale di capi di Stato e di Governo

Consiglio di Lisbona: ottobre 2007 Documenti approvati nel corso della riunione informale di capi di Stato e di Governo Consiglio di Lisbona: 18-19 ottobre 2007 Documenti approvati nel corso della riunione informale di capi di Stato e di Governo (OR. fr) DS 878/07 Articoli 9 C e 205 del Trattato [1] PROTOCOLLO (N. 9bis)

Dettagli

IL CONSIGLIO EUROPEO E IL CONSIGLIO IN BREVE

IL CONSIGLIO EUROPEO E IL CONSIGLIO IN BREVE IL CONSIGLIO EUROPEO E IL CONSIGLIO IN BREVE IL CONSIGLIO EUROPEO: L ISTITUZIONE STRATEGICA DELL UNIONE Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo Il Consiglio europeo è l organo che dà impulso all

Dettagli

Storicamente le radici dell Unione Europea risalgono alla II Guerra Mondiale L idea dell integrazione europea nasce per evitare il verificarsi di

Storicamente le radici dell Unione Europea risalgono alla II Guerra Mondiale L idea dell integrazione europea nasce per evitare il verificarsi di L UNIONE EUROPEA Storicamente le radici dell Unione Europea risalgono alla II Guerra Mondiale L idea dell integrazione europea nasce per evitare il verificarsi di nuovi conflitti internazionali Nel maggio

Dettagli

LA STRUTTURA ISTITUZIONALE DELL UE

LA STRUTTURA ISTITUZIONALE DELL UE LA STRUTTURA ISTITUZIONALE DELL UE Istituzioni e organi Assenza di separazione rigida dei poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario) Quadro istituzionale unitario dell UE (art. 13 TEU, prima art. 3 TEU)

Dettagli

LEZIONE 1 LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA

LEZIONE 1 LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA LEZIONE 1 LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA 1 LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA Il trattato sull Unione Europea (TUE) firmato a Maastricht il 7 Febbraio 1992 ha sancito l esistenza di un quadro istituzionale

Dettagli

Le Istituzioni dell Unione europea Consiglio europeo Consiglio dell Unione europea Parlamento europeo Commissione Corte di giustizia Corte dei Conti

Le Istituzioni dell Unione europea Consiglio europeo Consiglio dell Unione europea Parlamento europeo Commissione Corte di giustizia Corte dei Conti Istituzioni dell Unione Europea Le Istituzioni dell Unione europea Consiglio europeo Consiglio dell Unione europea Parlamento europeo Commissione Corte di giustizia Corte dei Conti Consiglio europeo Dal

Dettagli

La Commissione europea e i parlamenti nazionali. di Emilio Dalmonte Vicedirettore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea

La Commissione europea e i parlamenti nazionali. di Emilio Dalmonte Vicedirettore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea La Commissione europea e i parlamenti nazionali di Emilio Dalmonte Vicedirettore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea 1. La Commissione europea 2. I principi fondamentali 3. Le competenze

Dettagli

Lisbona: Consiglio europeo marzo 2000

Lisbona: Consiglio europeo marzo 2000 Lisbona: Consiglio europeo marzo 2000 Nuovo obiettivo strategico 2000-2010: "Diventare l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica

Dettagli

Dichiarazione Schuman

Dichiarazione Schuman Unione Europea Dichiarazione Schuman 9 maggio 1950: «L Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa risorgerà da realizzazioni concrete creando anzitutto una solidarietà

Dettagli

INDIRIZZO DI SALUTO. Comandante Regionale Sicilia Guardia di Finanza. Gen. D. Ignazio Gibilaro

INDIRIZZO DI SALUTO. Comandante Regionale Sicilia Guardia di Finanza. Gen. D. Ignazio Gibilaro INDIRIZZO DI SALUTO Comandante Regionale Sicilia Guardia di Finanza Gen. D. Ignazio Gibilaro INDIRIZZO DI SALUTO Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche Aziendali e Statistiche Università degli

Dettagli

L assetto istituzionale dell Unione Europea. a cura di Monica Montella - Franco Mostacci -

L assetto istituzionale dell Unione Europea. a cura di Monica Montella - Franco Mostacci - L assetto istituzionale dell Unione Europea a cura di Monica Montella - montella.monica@gmail.com Franco Mostacci - frankoball@hotmail.com Indice 1) Il quadro legislativo dell Unione europea 2) Gli organi

Dettagli

Art. 12 TUE Protocollo (n. 1) sul ruolo dei parlamenti nazionali nell Unione europea Protocollo (n. 2) sull applicazione dei principi di

Art. 12 TUE Protocollo (n. 1) sul ruolo dei parlamenti nazionali nell Unione europea Protocollo (n. 2) sull applicazione dei principi di Partecipazione dei parlamenti nazionali al processo decisionale dell UE Basi giuridiche Art. 12 TUE Protocollo (n. 1) sul ruolo dei parlamenti nazionali nell Unione europea Protocollo (n. 2) sull applicazione

Dettagli

DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA. Il quadro istituzionale (3)

DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA. Il quadro istituzionale (3) Dipartimento di Giurisprudenza DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA Il quadro istituzionale (3) LA CORTE DI GIUSTIZIA DELL UNIONE EUROPEA (CGUE) Si tratta di un istituzione unitaria che comprende al suo interno:

Dettagli

ATTI LEGISLATIVI ED ALTRI STRUMENTI DECISIONE DEL CONSIGLIO relativa alla revisione dello statuto del comitato economico e finanziario

ATTI LEGISLATIVI ED ALTRI STRUMENTI DECISIONE DEL CONSIGLIO relativa alla revisione dello statuto del comitato economico e finanziario CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 20 marzo 2012 (OR. en) 6898/12 ECOFIN 196 UEM 42 ATTI LEGISLATIVI ED ALTRI STRUMENTI Oggetto: DECISIONE DEL CONSIGLIO relativa alla revisione dello statuto del

Dettagli

L Unione Europea e le sue istituzioni: un introduzione

L Unione Europea e le sue istituzioni: un introduzione L Unione Europea e le sue istituzioni: un introduzione un po di storia alcune informazioni di base sui paesi membri le istituzioni e gli organi dell UE EIE 08/09 I / 1 cronologia dell Unione Europea 1951

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI. Art. 1 Costituzione e finalità

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI. Art. 1 Costituzione e finalità Allegato alla deliberazione consiliare n. 45 del 18/04/2012 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI Art. 1 Costituzione e finalità Il Comune di Senigallia riconosce nei giovani

Dettagli

LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA

LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA Capitolo II LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA Sommario: 2.1. La struttura istituzionale dell Unione Europea 2.2. Il Parlamento 2.3. Il Consiglio Europeo 2.4. Il Consiglio dell Unione 2.5. La Commissione

Dettagli

RICHIAMATI CONSAPEVOLI

RICHIAMATI CONSAPEVOLI I Difensori civici delle Regioni a Statuto ordinario e speciale e delle Province Autonome di Trento e Bolzano, riuniti a Roma i giorni 23 settembre e 7 ottobre 2003, RICHIAMATI l atto costitutivo dell

Dettagli

DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA. L adozione degli atti nell Unione europea. Le procedure legislative.

DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA. L adozione degli atti nell Unione europea. Le procedure legislative. Dipartimento di Giurisprudenza DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA L adozione degli atti nell Unione europea. Le procedure legislative. La nozione di procedure decisionali sta ad indicare quella sequenza di atti

Dettagli

Consiglio. dell Unione europea IL CONSIGLIO EUROPEO. L istituzione strategica. dell Unione europea

Consiglio. dell Unione europea IL CONSIGLIO EUROPEO. L istituzione strategica. dell Unione europea Consiglio dell Unione europea IL CONSIGLIO EUROPEO L istituzione strategica dell Unione europea IL CONSIGLIO EUROPEO: UN ISTITUZIONE STRATEGICA Il Consiglio europeo è l organo che dà impulso all Unione

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO Allegato alla deliberazione C.C. n. 24 del 2/4/2012 Il Presidente Il Segretario F.to Frigerio Ft.to Urbano Unità Organizzativa Servizi Sociali REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO 1 INDICE Articolo

Dettagli

CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI - REGOLAMENTO -

CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI - REGOLAMENTO - CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI - REGOLAMENTO - Premessa Facendo costante riferimento alla Dichiarazione dei Diritti dei Bambini approvata all unanimità dall Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20

Dettagli

INDIRIZZO DI SALUTO. Comandante Regionale Emilia - Romagna della Guardia di Finanza. Gen. D. Piero Burla

INDIRIZZO DI SALUTO. Comandante Regionale Emilia - Romagna della Guardia di Finanza. Gen. D. Piero Burla INDIRIZZO DI SALUTO Comandante Regionale Emilia - Romagna della Guardia di Finanza Gen. D. Piero Burla INTERVENTO DI APERTURA Comandante delle Unità Speciali Guardia di Finanza Gen.B. Gennaro Vecchione

Dettagli

REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI

REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI Organizzazione Regolamento per il funzionamento delle Commissioni Consiliari COMUNE DI CASTELFORTE Prov. di Latina REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL- LE COMMISSIONI

Dettagli

CONFERENZA ZONALE PER L ISTRUZIONE Comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia Isola REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA ZONALE

CONFERENZA ZONALE PER L ISTRUZIONE Comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia Isola REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA ZONALE CONFERENZA ZONALE PER L ISTRUZIONE Comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia Isola REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA ZONALE INDICE Art. 1 Istituzione Art. 2 Composizione Art. 3

Dettagli

Educazione Civica e Diritto dell Unione Europea

Educazione Civica e Diritto dell Unione Europea ed. civica e dir. UE ed. civica e diritto dell UE Educazione Civica e Diritto dell Unione Europea 1) Da quanti deputati è composto il parlamento italiano? A) Circa 150 B) Circa 250 C) Circa 500 D) Oltre

Dettagli

Progetto HOPEurope Costruire cittadinanza, democrazia, pace e sostenibilità in un Europa unita e multilivello

Progetto HOPEurope Costruire cittadinanza, democrazia, pace e sostenibilità in un Europa unita e multilivello Progetto HOPEurope Costruire cittadinanza, democrazia, pace e sostenibilità in un Europa unita e multilivello 5. Istituzioni dell'unione europea La Commissione europea Istituzioni dell'unione europea (UE)

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI DEL MONDO PRODUTTIVO

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI DEL MONDO PRODUTTIVO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI DEL MONDO PRODUTTIVO Articolo 1 Oggetto del regolamento 1. Il presente regolamento disciplina l attività della Consulta delle

Dettagli

REGOLAMENTO CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO

REGOLAMENTO CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 224/21.12.2006 In vigore dal 1 febbraio 2007 SOMMARIO Articolo 1 - Compiti

Dettagli

COMUNE DI MARCON Provincia di Venezia REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE

COMUNE DI MARCON Provincia di Venezia REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE COMUNE DI MARCON Provincia di Venezia REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 55 del 30.07.2012 1 Indice art. 1 Istituzione

Dettagli

Regolamento per il funzionamento e l organizzazione della Conferenza Metropolitana di Bologna e dell'ufficio di Presidenza

Regolamento per il funzionamento e l organizzazione della Conferenza Metropolitana di Bologna e dell'ufficio di Presidenza Regolamento per il funzionamento e l organizzazione della Conferenza Metropolitana di Bologna e dell'ufficio di Presidenza Il presente Regolamento è stato approvato con atto della Conferenza Metropolitana

Dettagli

Regolamento della Consulta delle Professioni della provincia di Agrigento.

Regolamento della Consulta delle Professioni della provincia di Agrigento. Allegato 5 Regolamento della Consulta delle Professioni della provincia di Agrigento. * * * Art. 1 - Definizioni 1. Ai fini del presente regolamento si applicano le definizioni che seguono: a) Legge è

Dettagli

PROVINCIA DI GORIZIA

PROVINCIA DI GORIZIA PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI Approvato con deliberazione consiliare n. 9 dd. 17 marzo 2005. In vigore dal 6 aprile 2005 1 Art. 1 Costituzione 1. Il Consiglio

Dettagli

LE ISTITUZIONI EUROPEE ED IL QUADRO ISTITUZIONALE RIVISTO DOPO I VARI TRATTATI

LE ISTITUZIONI EUROPEE ED IL QUADRO ISTITUZIONALE RIVISTO DOPO I VARI TRATTATI Trento, 11 marzo 2010 LE ISTITUZIONI EUROPEE ED IL QUADRO ISTITUZIONALE RIVISTO DOPO I VARI TRATTATI ARGOMENTI: 1. IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA 2. IL TRATTATO DI LISBONA 3. IL QUADRO ISTITUZIONALE

Dettagli

LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA

LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA Mettere insieme le sovranità significa che gli Stati membri delegano alcuni dei loro poteri decisionali alle istituzioni comuni in modo che le decisioni su questioni

Dettagli

Regione Lombardia e l Europa Quadro istituzionale e Trattato di Lisbona. Regione Lombardia - Delegazione di Bruxelles

Regione Lombardia e l Europa Quadro istituzionale e Trattato di Lisbona. Regione Lombardia - Delegazione di Bruxelles Regione Lombardia e l Europa Quadro istituzionale e Trattato di Lisbona Unione Europea in sintesi 2 1952 Comunità europea del carbone e dell acciaio 1958 Trattati di Roma: Comunità economica europea Comunità

Dettagli

COMUNE DI CITTÀ DELLA PIEVE PROVINCIA DI PERUGIA

COMUNE DI CITTÀ DELLA PIEVE PROVINCIA DI PERUGIA COMUNE DI CITTÀ DELLA PIEVE PROVINCIA DI PERUGIA www.comune.cittadellapieve.pg.it REGOLAMENTO PER L'ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE APPROVATO CON DELIBERAZIONE

Dettagli

COMUNE DI ARTEGNA PROVINCIA DI UDINE

COMUNE DI ARTEGNA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI ARTEGNA PROVINCIA DI UDINE REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA GIOVANILE Approvato con delibera di C.C. n. 33 del 15/10/2015 1 Articolo 1 - Istituzioni e scopi 1.E istituita dal Comune di Artegna

Dettagli

INDICE PARTE PRIMA IL DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA

INDICE PARTE PRIMA IL DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA IX Presentazione... VII PARTE PRIMA IL DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA CAPITOLO I STORIA DELL INTEGRAZIONE EUROPEA: L EUROPA COMUNITARIA E LA SUA EVOLUZIONE 1. L origine delle Comunità europee: il Trattato

Dettagli

Conferenza dei Comuni dell Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Sondrio REGOLAMENTO

Conferenza dei Comuni dell Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Sondrio REGOLAMENTO Conferenza dei Comuni dell Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Sondrio REGOLAMENTO 1 INDICE Art.1 Oggetto, funzioni e sede...3 Art.2 Attribuzioni...3 Art.3 Funzionamento della Conferenza...3

Dettagli

Città di Desenzano del Garda. Approvato con deliberazione di C.C. n. 45 del 18/06/2004 Aggiornato con deliberazione di C.C. n.

Città di Desenzano del Garda. Approvato con deliberazione di C.C. n. 45 del 18/06/2004 Aggiornato con deliberazione di C.C. n. Città di Desenzano del Garda Approvato con deliberazione di C.C. n. 45 del 18/06/2004 Aggiornato con deliberazione di C.C. n. 81 del 30/09/2009 I N D I C E ART. 1 - ISTITUZIONE... 1 ART. 2 - FINALITA...

Dettagli

i dossier PRESIDENZIALISMO E RIFORME COSTITUZIONALI La proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare

i dossier PRESIDENZIALISMO E RIFORME COSTITUZIONALI La proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare 431 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com PRESIDENZIALISMO E RIFORME COSTITUZIONALI La proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare 3 giugno 2013 a cura di Renato Brunetta INDICE

Dettagli

IL DIRITTO IN SCHEMI. diretti da Roberto GAROFOLI

IL DIRITTO IN SCHEMI. diretti da Roberto GAROFOLI IL DIRITTO IN SCHEMI diretti da Roberto GAROFOLI propone: IL DIRITTO IN SCHEMI : - DIRITTO COSTITUZIONALE E PUBBLICO - DIRITTO PRIVATO/DIRITTO CIVILE - DIRITTO PENALE - DIRITTO PROCESSUALE CIVILE - DIRITTO

Dettagli

Alle pagine da 4 a 7: il testo della dichiarazione n. 4 è sostituito dal seguente:

Alle pagine da 4 a 7: il testo della dichiarazione n. 4 è sostituito dal seguente: CONFERENZA DEI RAPPRESENTANTI DEI GOVERNI DEGLI STATI MEMBRI Bruxelles, 22 ottobre 2007 (23.10) (Or. fr) CIG 3/1/07 REV 1 COR 2 ERRATA CORRIGE DELLA NOTA della Presidenza della CIG in data: 22 ottobre

Dettagli

REGOLAMENTO PROVVISORIO DI FUNZIONAMENTO

REGOLAMENTO PROVVISORIO DI FUNZIONAMENTO CONSIGLIO METROPOLITANO della CITTA METROPOLITANA di ROMA CAPITALE REGOLAMENTO PROVVISORIO DI FUNZIONAMENTO Gli articoli da 1 a 9 della proposta di Regolamento provvisorio di funzionamento del Consiglio

Dettagli

DECISIONE DELLA COMMISSIONE. del che istituisce un Comitato consultivo indipendente europeo per le finanze pubbliche

DECISIONE DELLA COMMISSIONE. del che istituisce un Comitato consultivo indipendente europeo per le finanze pubbliche COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 21.10.2015 C(2015) 8000 final DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 21.10.2015 che istituisce un Comitato consultivo indipendente europeo per le finanze pubbliche IT IT DECISIONE

Dettagli

Il sistema costituzionale italiano. Prof. Cecilia Bellè

Il sistema costituzionale italiano. Prof. Cecilia Bellè Il sistema costituzionale italiano Prof. Cecilia Bellè FORMA DI STATO (come modalità di esercizio del potere nei confronti dei cittadini) L Italia è una democrazia. (art. 1 Cost.) il potere appartiene

Dettagli

Comune di Pozzuolo del Friuli

Comune di Pozzuolo del Friuli Comune di Pozzuolo del Friuli INTERNET sito web: www.comune.pozzuolo.udine.it e-mail: protocollo@com-pozzuolo-del-friuli.regione.fvg.it Via XX Settembre, 31 33050 POZZUOLO DEL FRIULI (UD) C.F.: 80010530303

Dettagli

Regolamento Gruppo Strutture Portanti e Prefabbricati per l Edilizia

Regolamento Gruppo Strutture Portanti e Prefabbricati per l Edilizia Regolamento Gruppo Strutture Portanti e Prefabbricati per l Edilizia Articolo 1 - Costituzione E costituito, nell ambito di Assolegno - Associazione di settore di Federlegno-Arredo - con sede presso la

Dettagli

Legge regionale 9 ottobre 2009, n. 13 Istituzione del Consiglio delle autonomie locali *

Legge regionale 9 ottobre 2009, n. 13 Istituzione del Consiglio delle autonomie locali * Legge regionale 9 ottobre 2009, n. 13 Istituzione del Consiglio delle autonomie locali * Art. 1 Oggetto 1. È istituito il Consiglio delle autonomie locali (CAL), quale organo di rappresentanza delle autonomie

Dettagli

IL DIRITTO IN SCHEMI. diretti da Roberto GAROFOLI

IL DIRITTO IN SCHEMI. diretti da Roberto GAROFOLI IL DIRITTO IN SCHEMI diretti da Roberto GAROFOLI propone: IL DIRITTO IN SCHEMI : - DIRITTO COSTITUZIONALE E PUBBLICO - DIRITTO PRIVATO/DIRITTO CIVILE - DIRITTO PENALE - DIRITTO PROCESSUALE CIVILE - DIRITTO

Dettagli

LE ISTITUZIONI EUROPEE

LE ISTITUZIONI EUROPEE LE ISTITUZIONI EUROPEE Cos è l Unione europea E una FAMIGLIA di paesi europei DEMOCRATICI che collaborano per MIGLIORARE la vita dei loro cittadini e per creare un mondo migliore. In poco più di 50 anni,

Dettagli

La struttura dell Unione europea

La struttura dell Unione europea La struttura dell Unione europea Il carattere sui generis del «modello comunitario» nel quadro generale delle forme di organizzazioni istituzionale della cooperazione tra gli Stati (le organizzazioni internazionali)

Dettagli

REGOLAMENTO DEL GRUPPO MISTO DEL SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA

REGOLAMENTO DEL GRUPPO MISTO DEL SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA REGOLAMENTO DEL GRUPPO MISTO DEL SENATO DELLA REPUBBLICA 1 XVII LEGISLATURA SOMMARIO 1. Costituzione del Gruppo Parlamentare 2. Organi del Gruppo 3. Assemblea di Gruppo 4. Convocazioni dell Assemblea,

Dettagli

REGOLAMENTO DELLE STRUTTURE DIDATTICHE DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMOLECOLARI (DISB)

REGOLAMENTO DELLE STRUTTURE DIDATTICHE DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMOLECOLARI (DISB) REGOLAMENTO DELLE STRUTTURE DIDATTICHE DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMOLECOLARI (DISB) (emanato con Decreto Rettorale n.17/2016 del 20 gennaio 2016) in vigore dal 21 gennaio 2016 INDICE Articolo 1 - Principi

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE

DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 813 B DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE presentato dal Presidente del Consiglio dei ministri (LETTA) dal Ministro per le riforme costituzionali (QUAGLIARIELLO)

Dettagli

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI AREA DIDATTICA DELLA MATEMATICA

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI AREA DIDATTICA DELLA MATEMATICA UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA "LA SAPIENZA" FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI AREA DIDATTICA DELLA MATEMATICA Regolamento del Consiglio di Area Didattica

Dettagli

COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO. Provincia di Bologna NUOVO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLO SPORT

COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO. Provincia di Bologna NUOVO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLO SPORT COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO Provincia di Bologna NUOVO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLO SPORT approvato con deliberazione consiliare nr. 55 del 25/05/2010 1 NUOVO

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione Laboratorio di specializzazione professionale in Scienze dell'educazione permanente e della formazione continua I progetti

Dettagli

COMUNE DI SAN PANCRAZIO SALENTINO

COMUNE DI SAN PANCRAZIO SALENTINO ALLEGATO A ALLA DELIBERA CONSILIARE N. 15 DEL 08/05/2012 COMUNE DI SAN PANCRAZIO SALENTINO ( PROVINCIA DI BRINDISI ) REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA PER LE POLITICHE GIOVANILI 1 INDICE

Dettagli

COMUNE DI ZAFFERANA ETNEA (Provincia di Catania)

COMUNE DI ZAFFERANA ETNEA (Provincia di Catania) COMUNE DI ZAFFERANA ETNEA (Provincia di Catania) STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Statuto della Consulta Giovanile Comunale approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n 68 del 22/11/2005

Dettagli

Legge 24 dicembre 2012, n. 234 Norme generali sulla partecipazione dell'italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche

Legge 24 dicembre 2012, n. 234 Norme generali sulla partecipazione dell'italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche Partecipazione dell'italia alla definizione degli atti dell'ue Legge 24 dicembre 2012, n. 234 Norme generali sulla partecipazione dell'italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche

Dettagli

Revisione dei trattati UE

Revisione dei trattati UE Revisione dei trattati UE Esempi di revisione: Atto Unico Europeo Trattato di Amsterdam Trattato di Lisbona Da Lisbona: 2 ipotesi 1) procedura di revisione ordinaria 2) procedure di revisione semplificata

Dettagli

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Art. 59. È senatore di diritto e a vita, salvo rinunzia, chi è stato Presidente della Repubblica. Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque

Dettagli

CONFERENZA PERMANENTE REGIONE ENTI LOCALI (Art.12 e seguenti L.R. 17 gennaio 2005, n.1 e successive modificazioni e integrazioni)

CONFERENZA PERMANENTE REGIONE ENTI LOCALI (Art.12 e seguenti L.R. 17 gennaio 2005, n.1 e successive modificazioni e integrazioni) CONFERENZA PERMANENTE REGIONE ENTI LOCALI (Art.12 e seguenti L.R. 17 gennaio 2005, n.1 e successive modificazioni e integrazioni) REGOLAMENTO INTERNO Art. 1 Oggetto 1. Il presente regolamento disciplina

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI CALASCIBETTA

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI CALASCIBETTA COMUNE DI CALASCIBETTA PROVINCIA REGIONALE DI ENNA REGOLAMENTO PER LA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI CALASCIBETTA Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 66 del 28/11/2003 REGOLAMENTO CONSULTA

Dettagli

INDIRIZZO DI SALUTO. Comandante Regionale Piemonte della Guardia di Finanza. Gen. B. Fabio Contini

INDIRIZZO DI SALUTO. Comandante Regionale Piemonte della Guardia di Finanza. Gen. B. Fabio Contini INDIRIZZO DI SALUTO Comandante Regionale Piemonte della Guardia di Finanza Gen. B. Fabio Contini Presidente della Corte d Appello Cons. Giancarlo Girolami Procuratore Generale della Corte d Appello Cons.

Dettagli

ISTITUZIONI EUROPEE. E.M.: Europa: istituzioni e leggi europee 1/6

ISTITUZIONI EUROPEE. E.M.: Europa: istituzioni e leggi europee 1/6 ISTITUZIONI EUROPEE Le principali istituzioni dell'unione europea sono: la Commissione europea, che rappresenta gli interessi generali dell'ue, formata da un Commissario per Stato membro, con sede a Bruxelles.

Dettagli

S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A

S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 2011 DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE d iniziativa dei senatori FOLLONI, DENTAMARO, CALLEGARO, CAMO, CIMMINO, COSTA, FIRRARELLO,

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE LOMBARDIA

PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE LOMBARDIA PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE LOMBARDIA (di seguito anche Regione ) e UNIONE PROVINCE LOMBARDE (di seguito anche UPL), per l istituzione del Tavolo permanente di consultazione istituzionale in materia

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA PER LA TERZA ETA DELLA CITTA DI MOGLIANO VENETO (Approvato con deliberazione del C.C. n.

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA PER LA TERZA ETA DELLA CITTA DI MOGLIANO VENETO (Approvato con deliberazione del C.C. n. REGOLAMENTO DELLA CONSULTA PER LA TERZA ETA DELLA CITTA DI MOGLIANO VENETO (Approvato con deliberazione del C.C. n. 97/99) PREMESSA Il Comune di Mogliano Veneto, in attuazione di quanto previsto dall art.

Dettagli

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA VISTO l articolo 87, quinto comma, della Costituzione; VISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante disciplina dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza del

Dettagli

REGOLAMENTO REGIONALE

REGOLAMENTO REGIONALE MOVIMENTO ADULTI SCOUT CATTOLICI ITALIANI SEGRETERIA REGIONALE BASILICATA PARCO BADEN POWELL POTENZA REGOLAMENTO REGIONALE Articolo 1 Finalità Il presente Regolamento definisce gli organismi regionali

Dettagli

IL FEDERALISMO VERSO L ALTO L UNIONE EUROPEA

IL FEDERALISMO VERSO L ALTO L UNIONE EUROPEA Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2012 1 Capitolo V. Il federalismo all insu IL FEDERALISMO VERSO L ALTO L UNIONE EUROPEA Perché esiste l Unione Europea? Aspetti politici: la

Dettagli

Organizzazione dello Stato

Organizzazione dello Stato Organizzazione dello Stato Circuito della decisione politica: comprende gli organi che determinano l indirizzo politico Circuito delle garanzie: comprende organi indipendenti dal potere politico e sprovvisti

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 1 DEL REGIONE CAMPANIA

LEGGE REGIONALE N. 1 DEL REGIONE CAMPANIA LEGGE REGIONALE N. 1 DEL 3-01-1985 REGIONE CAMPANIA Modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 39 del 9 agosto 1974 - Istituzione dell' Ente regionale per lo sviluppo e la valorizzazione dell' artigianato

Dettagli

C I T T A D I C O S S A T O (Provincia di Biella)

C I T T A D I C O S S A T O (Provincia di Biella) C I T T A D I C O S S A T O (Provincia di Biella) ----------------------------------------- REGOLAMENTO DI CONVOCAZIONE E FUNZIONAMENTO -------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

FEDERAZIONE DELLE BANCHE, DELLE ASSICURAZIONI E DELLA FINANZA. Statuto

FEDERAZIONE DELLE BANCHE, DELLE ASSICURAZIONI E DELLA FINANZA. Statuto FEDERAZIONE DELLE BANCHE, DELLE ASSICURAZIONI E DELLA FINANZA Statuto Articolo 1 (Natura, soci e sede) E costituita una Federazione tra l Associazione bancaria italiana (ABI), l Associazione nazionale

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DELLA CONSULTA COMUNALE DEI CITTADINI STRANIERI EXTRA-UE ED APOLIDI RESIDENTI A TRIESTE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DELLA CONSULTA COMUNALE DEI CITTADINI STRANIERI EXTRA-UE ED APOLIDI RESIDENTI A TRIESTE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DELLA CONSULTA COMUNALE DEI CITTADINI STRANIERI EXTRA-UE ED APOLIDI RESIDENTI A TRIESTE Articolo 1 Istituzione della Consulta E istituita, quale organo consultivo del Consiglio

Dettagli

Organizzazione dello Stato

Organizzazione dello Stato Organizzazione dello Stato Circuito della decisione politica: comprende gli organi che determinano l indirizzo politico Circuito delle garanzie: comprende organi indipendenti dal potere politico e sprovvisti

Dettagli

Capitolo 4 Z Il Consiglio (dei ministri)

Capitolo 4 Z Il Consiglio (dei ministri) Edizioni Simone - Vol. 47/4 Compendio di Diritto dell Unione europea Parte seconda La struttura istituzionale dell Unione Europea Capitolo 4 Z Il Consiglio (dei ministri) Sommario 1. Introduzione. - 2.

Dettagli

2. Organizzazione e compiti del SEAE

2. Organizzazione e compiti del SEAE 1. Origini del SEAE 2. Organizzazione e compiti del SEAE 3. Natura del SEAE 4. Verso il SEAE 2.0 obiettivi: Lavori della Convenzione europea 1. accrescere e rafforzare ruolo dell UE sul piano internazionale

Dettagli

SCEGLIAMOCI LA REPUBBLICA ELEGGIAMOCI IL PRESIDENTE

SCEGLIAMOCI LA REPUBBLICA ELEGGIAMOCI IL PRESIDENTE PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE DI INIZIATIVA POPOLARE Titolo I (Modifiche alle norme costituzionali relative al Presidente della Repubblica) Art. 1. 1. L'articolo 83 della Costituzione è sostituito dal

Dettagli

COMUNE DI PONTECAGNANO FAIANO PROVINCIA DI SALERNO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA

COMUNE DI PONTECAGNANO FAIANO PROVINCIA DI SALERNO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA COMUNE DI PONTECAGNANO FAIANO PROVINCIA DI SALERNO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA Approvato con delibera di C.C. n. 39 del 20.10.2000

Dettagli

Città Metropolitana di Roma Capitale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA

Città Metropolitana di Roma Capitale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA Città Metropolitana di Roma Capitale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA Adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 72 del 21 dicembre 2015 INDICE Art. 1 Oggetto

Dettagli

COME FUNZIONA L UNIONE EUROPEA? Le Istituzioni dell Unione europea

COME FUNZIONA L UNIONE EUROPEA? Le Istituzioni dell Unione europea COME FUNZIONA L UNIONE EUROPEA? Le Istituzioni dell Unione europea Carla CAVALLINI EUROPE DIRECT Carrefour europeo Emilia COME È FATTA L UNIONE EUROPEA? Definizione giuridica di Unione europea non è uno

Dettagli

COMUNE DI SONNINO REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI

COMUNE DI SONNINO REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI COMUNE DI SONNINO REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI Approvato con deliberazione n 3 del 25/01/2000 Modificato con deliberazione n 32 del 24/7/2007. Modificato con Deliberazione n 25 del 07/11/2013 1 INDICE

Dettagli

STATUTO DEL PARTITO POPOLARE DEMOCRATICO TICINESE Sezione di Massagno

STATUTO DEL PARTITO POPOLARE DEMOCRATICO TICINESE Sezione di Massagno STATUTO DEL PARTITO POPOLARE DEMOCRATICO TICINESE Sezione di Massagno I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 È costituita, sotto la denominazione di Sezione di Massagno del Partito Popolare Democratico Ticinese

Dettagli

PROGETTO DI RIFORMA COSTITUZIONALE

PROGETTO DI RIFORMA COSTITUZIONALE PROGETTO DI RIFORMA COSTITUZIONALE Progetto di riforma costituzionale Renzi-Boschi. Si tratta di una riforma non di una semplice revisione. La revisione costituzionale tocca disposizioni specifiche. La

Dettagli

2 GIUGNO 1946 REFERENDUM POPOLARE SUFFRAGIO UNIVERSALE FORMA REPUBBLICANA COSTITUZIONE REPUBBLICA ITALIANA 1 GENNAIO 1948 ASSEMBLEA COSTITUENTE

2 GIUGNO 1946 REFERENDUM POPOLARE SUFFRAGIO UNIVERSALE FORMA REPUBBLICANA COSTITUZIONE REPUBBLICA ITALIANA 1 GENNAIO 1948 ASSEMBLEA COSTITUENTE 1 2 GIUGNO 1946 REFERENDUM POPOLARE SUFFRAGIO UNIVERSALE FORMA REPUBBLICANA COSTITUZIONE REPUBBLICA ITALIANA 1 GENNAIO 1948 ASSEMBLEA COSTITUENTE 2 POPOLO COSTITUZIONE POPOLO REPUBBLICA DEMOCRAZIA 3 ART.

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL LAVORO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL LAVORO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL LAVORO Art. 1 - Competenze La Consulta Comunale del Lavoro è un organo con funzioni propositive e consultive nei confronti della Amministrazione Comunale in materia di politiche

Dettagli

LE MODIFICHE ALLA COSTITUZIONE VIGENTE PARTE I DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI TITOLO IV RAPPORTI POLITICI

LE MODIFICHE ALLA COSTITUZIONE VIGENTE PARTE I DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI TITOLO IV RAPPORTI POLITICI LE MODIFICHE ALLA COSTITUZIONE VIGENTE PARTE I DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI TITOLO IV RAPPORTI POLITICI COSTITUZIONE TESTO VIGENTE COSTITUZIONE TESTO MODIFICATO ART. 48 ART. 48 art. 38, CO. 1 Sono elettori

Dettagli

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. del 18 maggio 1998, n. 429

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. del 18 maggio 1998, n. 429 Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 maggio 1998, n. 429 Regolamento concernente norme per l'organizzazione e il funzionamento della Commissione nazionale per la previsione e le prevenzione

Dettagli

STATUTO CONSULTA COMUNALE GIOVANILE

STATUTO CONSULTA COMUNALE GIOVANILE STATUTO CONSULTA COMUNALE GIOVANILE TITOLO 1- DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Fonti normative Le disposizioni contenute nel presente statuto trovano il loro fondamento giuridico nella legge n 267/2000, T.U.

Dettagli

REGOLAMENTO FORUM GIOVANILE

REGOLAMENTO FORUM GIOVANILE REGOLAMENTO FORUM GIOVANILE COMUNE DI MINERVINO MURGE (Aggiornato nel mese di marzo 2012) CAPO I - FINALITA E SCOPI Art. 1 Istituzione E istituito dal Comune di MINERVINO MURGE (BA), con Deliberazione

Dettagli

CITTÀ DI ALESSANDRIA REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI NO-PROFIT

CITTÀ DI ALESSANDRIA REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI NO-PROFIT CITTÀ DI ALESSANDRIA REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI NO-PROFIT Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 84 del 25.10.2012 Modificato con deliberazione del Consiglio

Dettagli

Lezione sull Unione europea Approfondimento: l UE e la tematica ambientale. Gioco di ruolo. Simulazione di una sessione del Consiglio europeo

Lezione sull Unione europea Approfondimento: l UE e la tematica ambientale. Gioco di ruolo. Simulazione di una sessione del Consiglio europeo 1 Lezione sull Unione europea Approfondimento: l UE e la tematica ambientale 2 Gioco di ruolo 3 Simulazione di una sessione del Consiglio europeo I simboli dell UE La bandiera europea L inno europeo

Dettagli