Programma generale di prevenzione e gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio Relazione generale consuntiva 2010

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1 Programma generale di prevenzione e gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio Relazione generale consuntiva 2010 I simboli ciclici dell eterna rinascita Calendario

2 Civiltà preistorica centroeuropea Disco di Nebra 2100/1700 a.c. circa (età del bronzo) Bronzo con applicazioni in oro, Ø 32 cm, spessore 1,7/4,5 mm, Museo regionale della preistoria, Halle, Germania. È la più antica rappresentazione del cosmo rinvenuta finora, antecedente di 200 anni ad analoghi reperti egizi. Si ritiene rappresenti il cielo, in senso astronomico (vi sono raffigurati il sole, la luna, le pleiadi) in senso religioso/rituale (per la presenza del carro solare) e con funzione di calendario solare/agricolo (i solstizi, le stagioni della semina e del raccolto). I simboli ciclici dell eterna rinascita I simboli ciclici sono tra le rappresentazioni iconografiche più antiche nella storia della cultura umana. Il calendario, che rappresenta lo scorrere del tempo e la sua ciclicità, è presente in tutte le civiltà. Tutti i calendari danno luogo a dei processi ciclici per definizione. Mentre però i calendari moderni sono puramente funzionali misurano il trascorrere del tempo in modo condiviso i calendari antichi assolvevano ad un compito anche simbolico e religioso. Segnavano i tempi dell agricoltura quando questi erano determinanti per la sopravvivenza delle civiltà stesse, associando funzioni materiali a funzioni rituali. Nella quasi totalità dei calendari antichi, inoltre, il trascorrere del tempo non determina un processo lineare progressivo ma un ciclo (o addirittura più cicli sovrapposti), che comprende dentro di sé l alternarsi del giorno e della notte, delle stagioni e, simbolicamente, del ciclo nascita/morte/rinascita. CONAI ha scelto di associare questa immagine al riciclo, per rappresentare in modo originale quel processo che permette ai rifiuti di imballaggio di rinascere ogni volta a nuova vita. Calendario Civiltà egizia Barca solare 13 secolo a.c. (Nuovo Regno, XIX dinastia) Affresco e bassorilievo, Tomba di Seti I, Valle dei Re, Tebe, Medio Egitto. La barca solare era l imbarcazione rituale che trasportava il sole rigenerato ad ogni nuova alba. Era simbolo, oltre che del trascorrere del tempo, della rinascita, dalla morte alla nuova vita. Civiltà azteca Pietra del sole o calendario azteco d.c. Monolite, Museo Nazionale di Antropologia, Città del Messico, Messico. Il calendario azteco, come quello maya, è un calendario basato su più cicli di diversa durata. Assolve ad una funzione simbolica dove alla fine del ciclo maggiore una catastrofe funge da momento catartico per la successiva rinascita e ad una funzione agricola, per la semina del mais. Abraham e Jahuda Cresques Atlante catalano 1375 circa Pergamena montata su legno, Biblioteca Nazionale di Francia, Parigi, Francia. Il secondo foglio dell Atlante, la più importante opera cartografica del medioevo, riporta in una serie di cerchi concentrici un calendario solare e uno lunare, i principali astri, le quattro stagioni, i quattro elementi, le 12 suddivisioni dello Zodiaco e le fasi lunari.

3 Programma generale di prevenzione e gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio Relazione generale consuntiva 2010

4 Indice Introduzione e note di sintesi 4 Quadro congiunturale e risultati Prospettive del triennio e ruolo di CONAI 8 1 Il sistema di gestione dei rifiuti di imballaggio in Italia Composizione del Sistema Consortile CONAI Il valore del Sistema Consortile Consorzi di Filiera 17 2 La Relazione generale consuntiva Industria dell imballaggio Immesso al consumo degli imballaggi Evoluzione dei conferimenti al Sistema Consortile Accordo Quadro ANCI-CONAI e produttività dei conferimenti da superficie pubblica Attività territoriali Gestione dei rifiuti di imballaggio industriali e commerciali Riciclo degli imballaggi Recupero energetico degli imballaggi Recupero complessivo degli imballaggi La validazione del Sistema I risultati dell attività di prevenzione 47 2

5 3 Il Programma generale di prevenzione e gestione La Prevenzione La gestione integrata dei rifiuti di imballaggio: attività sul territorio e strumenti relativi Programmazione delle attività territoriali nel triennio Industria del recupero e il mercato delle materie prime seconde Gli obiettivi di riciclo e recupero L immesso al consumo Obiettivi di riciclo Recupero energetico Obiettivi di recupero complessivo Azioni di supporto Comunicazione Ricerca e sviluppo Osservatorio Internazionale Attività legislativa Relazioni istituzionali Conto economico gestionale CONAI Indicatori ONR 124 Conai Programma generale e Relazione consuntiva 2010 Indice 3

6 Introduzione e note di sintesi Highlights Evoluzione nella modalità di gestione dei rifiuti di imballaggio prodotti ,8 63,8 59,3 52,1 57,2 58,1 61,8 65,3 65,3 67,1 68,6 74,0 74, ,2 36,2 40,7 47,9 42,8 41,9 38,2 34,7 34,7 32,9 31,4 26,0 25,1 % % Recupero rifiuti di imballaggio % Discarica Fonte: CONAI-Consorzi di Filiera. 4

7 Il presente documento riporta la Relazione generale consuntiva relativa all anno 2010 e il Programma generale di prevenzione e gestione, che delinea le linee di intervento e gli obiettivi che il Sistema CONAI si pone per il prossimo triennio ( ). Le informazioni contenute traggono origine dai documenti ufficiali inviati a CONAI dai Consorzi di Filiera e dagli altri soggetti obbligati. I dati di seguito riportati, pertanto, riflettono gli eventuali aggiornamenti alle valutazioni di pre-consuntivo presentate in occasione dell Assemblea dei soci CONAI dell aprile scorso. Quadro congiunturale e risultati 2010 L attività del Sistema CONAI e i risultati conseguiti nel corso del 2010 vanno letti anche alla luce del ciclo economico generale che ha contraddistinto il primo anno dopo la forte crisi registrata a livello mondiale nel 2009 e degli ulteriori driver esogeni che impattano sulla filiera del packaging, dalla produzione delle materie prime per imballaggio, alla gestione degli imballaggi una volta divenuti rifiuti, fino al mercato delle materie prime seconde che ne derivano. Imballaggi immessi al consumo +4,6% rispetto al 2009 Recupero di rifiuti di imballaggio 74,9% dell immesso al consumo Riciclo di rifiuti di imballaggio 64,6% dell immesso al consumo Raccolta imballaggi in convenzione +2,5% a livello nazionale Conai Programma generale e Relazione consuntiva 2010 Introduzione e note di sintesi Quadro congiunturale e risultati

8 Nel corso del 2010, infatti, sull operatività del Sistema CONAI si sono innescati alcuni importanti cambiamenti, tra i quali i principali sono: l evoluzione nella normativa a livello europeo e nazionale. Va ricordato come sul finire dell anno sia stata recepita all interno dell ordinamento nazionale (attraverso il D.Lgs. 205 del 3 dicembre 2010) la Direttiva Rifiuti 98/2008, che pone l accento sulla società del riciclo imponendo il raggiungimento di ambiziosi obiettivi di riciclo per alcuni materiali presenti nei rifiuti urbani e sull importanza della prevenzione nella produzione dei rifiuti. Il 2010 ha registrato anche l avvio di una fase di modifica delle normative tecniche (europee e nazionali) che riguardano direttamente le filiere del packaging come, ad esempio, i materiali a contatto con gli alimenti (es. la previsione della possibilità di utilizzare fino al 50% in peso di PET da riciclo nella produzione di bottiglie destinate al mercato delle acque minerali naturali) e l entrata in vigore del SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) e del bando dei sacchetti realizzati con materiali non biodegradabili; il contesto economico con segnali di sostanziale ripresa dei mercati. Dopo la crisi dei mercati globali, l economia mondiale del 2010 segna un trend di uscita dalla crisi, con un PIL in aumento del 5% rispetto al Il nuovo ciclo avviato nel corso dell ultimo anno si caratterizza però per alcuni aspetti: le diverse velocità di ripresa tra aree del mondo, con il Far East (Cina e India in testa) quale vero motore della domanda globale e il vecchio continente in ripresa ma con forti instabilità (PIL del 2010, +1,7%), soprattutto per effetto dei timori legati all andamento del debito pubblico. In tale scenario, l Italia cresce a tassi più contenuti, con un PIL al +1,3%, trainata da una domanda nazionale non proprio vivace e soprattutto dalle esportazioni; il ritorno alle pressioni inflazionistiche, che accomuna tutti i Paesi indipendentemente dal livello di crescita registrato. Tali pressioni sono originate dai forti rialzi dei prezzi del petrolio e delle materie prime (vergini e seconde), in particolare per i beni alimentari e i metalli, in essere a partire dal secondo semestre dell anno e tuttora in atto; La crescente attenzione alle politiche di ecosostenibilità e prevenzione, che riguarda sia i cittadini-consumatori, sempre più attenti e consapevoli dell impatto ambientale generato dalle loro scelte di acquisto, sia le imprese, come testimonia il crescente numero di gruppi industriali che investono in attività di ricerca e sviluppo finalizzate a generare prodotti, e quindi anche imballaggi, che siano meno impattanti per l ambiente. Ad esempio riducendo la quantità di materia prima necessaria, sviluppando circuiti di riutilizzo, investendo nella ricerca di nuovi materiali, ecc. Nel 2010, le variabili di sistema hanno determinato da un lato, l incremento dell immesso al consumo di imballaggi (+4,6% in un anno, dopo il crollo del 2009 del 10,7%) e quindi della principale voce di entrata; dall altro, l ulteriore crescita della raccolta differenziata dei rifiuti urbani, anche in termini di quantità gestite in convenzione con il Sistema CONAI (+2,5%), e quindi della principale voce di costo. Da ultimo, la ripresa dei mercati delle materie prime vergini ha trainato al rialzo anche i listini delle materie prime seconde, con effetti positivi sui ricavi derivanti dalla vendita dei materiali da riciclo. 1 Fonte: Rapporto Annuale La situazione del Paese nel 2010, Istat del maggio

9 Tanto premesso, dato che uno degli obiettivi di CONAI è quello di garantire il raggiungimento degli obiettivi di riciclo e recupero con efficacia ed economicità, il Sistema si era mosso già nel 2009, a fronte dei primi segnali di cambio di tendenza, per rispondere alle variazioni positive delle quotazioni delle materie prime seconde andando, ad esempio, a ridurre il Contributo Ambientale CONAI unitario per la plastica. di valorizzazione energetica e di valutazione sulla riciclabilità di materiali innovativi quali plastiche biodegradabili; audit sul raggiungimento degli obiettivi di riciclo e recupero, grazie alla prosecuzione dell attività di validazione da parte di un ente di certificazione di parte terza delle procedure di determinazione dei dati di immesso, riciclo e recupero dell intero Sistema Consortile; Nel corso dell anno, CONAI ha proseguito la propria attività di avvio al riciclo e recupero dei rifiuti di imballaggio e, inoltre, si è concentrato sulle seguenti tematiche chiave: Accordo Quadro ANCI-CONAI e sua diffusione sul territorio, con particolare attenzione alla qualità della raccolta differenziata, quale elemento centrale per la buona riuscita delle successive attività di riciclo. Il 2010 è stato il secondo anno di vigenza dell attuale Accordo e pertanto ha visto evolversi le diverse iniziative previste dallo stesso, quali ad esempio l analisi sulla definizione dei maggiori oneri per la attività di sensibilizzazione e comunicazione per promuovere comportamenti più eco-friendly e mettere in risalto l importanza e il valore del riciclo, ad esempio grazie alla campagna pubblicitaria CONAI. Da Cosa Rinasce Cosa, alla realizzazione della 1 Giornata Nazionale del Riciclo e della Raccolta Differenziata di qualità, organizzata il 2 ottobre 2010 in 20 città italiane, in collaborazione con il Ministero dell Ambiente, e al progetto per le scuole secondarie Riciclo TVB, patrocinato dal Ministero dell Ambiente e dal Ministero dell Istruzione. raccolta differenziata come stabilito dalla normativa, l istituzione e l aggiornamento della Banca Dati ANCI-CONAI, nonché la prosecuzione delle attività di formazione a livello locale (anche verso gli amministratori) e il Bando sulla Comunicazione Locale, al quale hanno partecipato 838 Comuni; attività di prevenzione, in particolare con la IV edizione del Dossier Prevenzione, dove è stato sviluppato il concetto di life cycle thinking, anche grazie all introduzione dell analisi LCA semplificata per i casi proposti dalle aziende partecipanti; attività di studio e ricerca, quale ad esempio l analisi condotta sulla prevenzione dei rifiuti in Italia, e attività In termini di risultati di sistema, come anticipato, l immesso al consumo, dopo il drastico calo registrato nel 2009 per effetto della crisi, è ritornato a crescere grazie alla ripresa dell economia ed è risultato pari a quasi 11,4 milioni di tonnellate. Inoltre, per quanto riguarda le attività di riciclo e recupero, il 2010 ha fatto registrare un ulteriore miglioramento delle già buone performance conseguite dal Sistema Consortile per tutte le filiere. Il riciclo complessivo si è attestato al 64,6%, mentre il recupero complessivo ha raggiunto il 74,9% sull immesso al consumo nazionale. di ricerca tecnologica applicata, relativa a processi Conai Programma generale e Relazione consuntiva 2010 Introduzione e note di sintesi Quadro congiunturale e risultati

10 I risultati conseguiti dal Sistema CONAI nel 2010 Materiale Immesso al consumo Riciclo Recupero complessivo kton kton % kton % Acciaio ,1% ,1% Alluminio 64,2 46,5 72,4% 50,0 77,9% Carta ,8% ,1% Legno ,9% ,8% Plastica ,3% ,2% Vetro ,3% ,3% Totale ,6% ,9% Fonte: CONAI-Consorzi di Filiera. A seguito di questo importante risultato, tre imballaggi su quattro immessi al consumo, come si può notare nella tabella precedente, sono quindi recuperati dal Sistema CONAI-Consorzi di Filiera. Tali risultati sono stati resi possibili anche grazie al coordinamento con i Consorzi di Filiera, alla collaborazione con l ANCI, con gli altri attori della filiera, con le Istituzioni nazionali e locali e il mondo delle imprese. In aggiunta ai positivi risultati di riciclo e recupero che da sempre contraddistinguono l operato del Sistema CONAI, anche per quanto riguarda la prevenzione, il 2010 ha rappresentato un anno di crescita e progressivo miglioramento delle performance di sistema. È infatti importante evidenziare l incremento del ricorso agli imballaggi riutilizzabili (+3,1% in un anno, fino a raggiungere il dato 2010 di oltre 3,2 milioni di tonnellate), nonché la crescente quota di materie prime seconde utilizzate nella produzione degli imballaggi immessi al consumo (passata dal 34,9% del totale delle materie prime utilizzate del 2009 al 36,1% del 2010), destinata a crescere nel corso dei prossimi anni anche grazie alle nuove opportunità di mercato introdotte dalla normativa con particolare riferimento alla filiera della plastica. Prospettive del triennio e ruolo di CONAI Le principali sfide che il Sistema Consortile dovrà affrontare nel prossimo triennio, sono legate soprattutto ai driver di contesto precedentemente presentati e al ruolo che CONAI potrà giocare nel nuovo scenario. In particolare, sarà da verificare come proseguirà l andamento della congiuntura economica, sia in termini di ricadute sull immesso al consumo degli imballaggi, che la quotazione delle materie prime seconde, nonché gli impatti sul Sistema e sulle filiere del packaging delle normative entrate in vigore sul finire dello scorso anno. CONAI è, e si propone di essere anche per il futuro, uno dei principali referenti per l industria del riciclo e del recupero degli imballaggi. Il suo ruolo lungo la filiera del riciclo/recupero sarà cruciale nel prossimo triennio, quando dovranno essere delineati gli strumenti che il sistema Paese intende impiegare per perseguire gli obiettivi introdotti dalla Direttiva 98/2008, nonché per continuare il percorso virtuoso con il quale il Sistema CONAI sta contribuendo di anno in anno a ridurre il conferimento in discarica dei rifiuti di imballaggio generati sul territorio nazionale, contribuendo in misura significativa al mercato delle materie prime seconde. 8

11 CONAI è l interlocutore di riferimento per i diversi attori del comparto e con ciascuno di essi ha e intende avere anche nel futuro un rapporto privilegiato. Mondo delle imprese (produttori e utilizzatori di imballaggi) Raggiungimento obiettivi di riciclo e recupero Promozione della prevenzione ecoefficiente I consumatori Sensibilizzazione sulle tematiche del riciclo/recupero Garanzia dell avvio a riciclo/recupero della RD fatta dai cittadini L industria del riciclo/recupero Sviluppo del mercato delle materie prime seconde Collaborazioni su ricerca e sviluppo Iniziative verso il mondo delle imprese per facilitare le attività di riciclo e recupero Comuni / Enti Locali Supporto allo sviluppo della raccolta differenziata di qualità Garanzia di ritiro dei materiali intercettati con la RD per l avvio a riciclo/recupero Comunicazione ambientale a livello locale finalizzata al miglioramento della qualità Le Autorità Pubbliche nazionali Garanzia di raggiungimento degli obiettivi di riciclo e recupero e impegno per il loro miglioramento Supporto nell implementazione dei nuovi dettami normativi Conai Programma generale e Relazione consuntiva 2010 Introduzione e note di sintesi Prospettive del triennio e ruolo di CONAI 9

12 L attività del Sistema CONAI nel prossimo triennio può essere declinata in relazione ai diversi stakeholders di riferimento, a partire dai Consorziati CONAI. In continuità con il passato, la priorità per il Sistema è quella di garantire il raggiungimento degli obiettivi di riciclo e recupero che sono in capo ai propri Consorziati, anche oltre i target normativi. Prova ne è il continuo sforzo profuso dal Sistema CONAI per incrementare, anche oltre gli obiettivi europei, la quota parte di rifiuti di imballaggio destinata ad attività di riciclo e recupero per i prossimi anni, fino ad arrivare a recuperare il 75,8% degli imballaggi immessi al consumo nel 2013, con un tasso di riciclo del 65,6%. Evoluzione nella modalità di gestione dei rifiuti di imballaggio prodotti ,8 63,8 33,2 36,2 59,3 40,7 52,1 47,9 57,2 58,1 61,8 42,8 41,9 38,2 65,3 65,3 67,1 68,6 34,7 34,7 32,9 31,4 74,0 74,9 75,0 75,5 75,8 % Recupero rifiuti di imballaggio % Discarica 20 26,0 25,1 25,0 24,5 24,2 % Fonte: CONAI-Consorzi di Filiera Prev Prev Prev A seguire, avendo sempre come riferimento i Consorziati, CONAI intende sviluppare ulteriormente il tema della prevenzione e dell ecosostenibilità, per veicolare conoscenza e informazione sulle nuove frontiere dell ecodesign e dell analisi del ciclo di vita e sulle possibili implicazioni di una progettazione più attenta all ambiente, pur garantendo i livelli funzionali e prestazionali del packaging. Verso i cittadini-consumatori e gli enti locali, CONAI intende essere, anche in futuro, garante del buon fine degli sforzi profusi dai cittadini per la raccolta differenziata, assicurando il ritiro e l avvio a riciclo/recupero dei rifiuti di imballaggio contenuti nelle raccolte differenziate messe in atto dagli enti locali nell ambito dell Accordo Quadro ANCI-CONAI. 10

13 Tale garanzia, che si realizza in totale sussidiarietà al mercato, è stata infatti in passato, anche in un contesto economico di forte contrazione, un elemento fondamentale per la continuità della raccolta differenziata. Verso i consumatori e gli enti locali, inoltre, CONAI continuerà l attività di supporto alla diffusione delle informazioni in tema di sostenibilità, facendosi ulteriormente portavoce, ad esempio, dell importanza della qualità della raccolta differenziata come strumento per incrementare le già buone performance di riciclo sin qui conseguite. In particolare, proprio verso gli Enti locali è centrale la prosecuzione della fattiva collaborazione con l ANCI nell ottica di migliorare la qualità della raccolta differenziata e di avviare un processo di standardizzazione dei sistemi di raccolta, che potrà fornire le migliori condizioni per le successive attività di avvio a riciclo/recupero. La capacità del Sistema di incrementare volumi e qualità del ritiro dei rifiuti di imballaggio sarà determinante nello sviluppo dell industria nazionale del riciclo che è ormai una realtà consolidata nel nostro Paese quale punto di riferimento per l industria di base. Lo sviluppo dell utilizzo delle materie prime seconde, oltre ad avere ormai un riconosciuto valore ambientale, agisce con quotazioni e volumi, anche in termini di gestione delle scorte e di flussi di importazione ed esportazione, sempre più guidati da una logica di mercato. Il Sistema si propone anche di promuovere l innovazione e la ricerca, ad esempio in tema di nuovi materiali e di nuove soluzioni di trattamento di rifiuti, valutandone di volta in volta la fattibilità economica ed ambientale. Proseguirà, inoltre, l attività di verifica e controllo nei confronti di aziende consorziate e non, per individuare eventuali aree di evasione/elusione contributiva e/o focalizzare con l intento di trovare idonee soluzioni problematiche connesse all applicazione delle specifiche procedure previste dalle norme consortili. Infine, il Sistema conferma, come anticipato, l impegno ad incrementare progressivamente i volumi dei rifiuti di imballaggio da avviare a riciclo/recupero. Quale ulteriore garanzia, CONAI intende continuare il percorso di miglioramento e di validazione delle procedure atte a determinare i dati di immesso, riciclo e recupero che vengono presentati alle Autorità Pubbliche nelle documentazioni ufficiali. Conai Programma generale e Relazione consuntiva 2010 Introduzione e note di sintesi Prospettive del triennio e ruolo di CONAI 11

14 1.0 Il sistema di gestione dei rifiuti di imballaggio in Italia Il Consorzio Nazionale Imballaggi CONAI è un consorzio privato, senza fini di lucro, istituito dal D.Lgs. 22/97 Decreto Ronchi (ora D.Lgs. 152/2006), in recepimento della normativa europea in materia. È il più grande Consorzio d Europa ed è costituito dai produttori e utilizzatori di imballaggi al fine di attuare un sistema integrato di gestione basato sul recupero e sul riciclo dei rifiuti di imballaggio. CONAI, infatti, opera per il raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclo dei rifiuti di imballaggio. 12

15 1.1 Composizione del Sistema Consortile CONAI Il campo di applicazione della normativa riguarda tutti gli imballaggi immessi sul mercato nazionale (imballaggi primari, secondari e terziari) e tutti i relativi rifiuti di imballaggio derivati dal loro impiego da parte delle industrie, degli esercizi commerciali, degli uffici, dei servizi e dei nuclei familiari. Il presupposto del Legislatore è delineato con il principio del chi inquina paga (art. 178, comma 1 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.), ossia fa ricadere su produttori e utilizzatori di imballaggi la responsabilità di provvedere alla loro corretta gestione a fine vita, definita, appunto, come il raggiungimento degli obiettivi di riciclo e recupero stabiliti a livello comunitario e recepiti dal Legislatore nazionale. Tab Evoluzione dei target normativi italiani Target 2002 Target 2008 Recupero totale 50% 60% Riciclo totale 25% 45% 55% 80% Riciclo per materiale: Carta 15% 60% Legno 15% 35% Acciaio 15% 50% Alluminio 15% 50% Plastica 15% 26% Vetro 15% 60% Si ricorda che, dopo il 2008, non sono stati definiti nuovi target di riciclo e recupero per i rifiuti di imballaggio, ciononostante l intero Sistema Consortile ha operato per mantenere e migliorare le performance di riciclo e recupero. Altro importante principio del modello di gestione riguarda la responsabilità condivisa (art. 219, comma 2 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.), che presuppone il coinvolgimento di tutti gli attori della gestione dei rifiuti, ovvero le imprese che producono e utilizzano imballaggi, sui quali ricade l obbligo di legge per la loro corretta gestione a fine vita, la Pubblica Amministrazione, che definisce le regole per la gestione dei rifiuti sul territorio di competenza, e, da ultimi, ma non meno importanti, i cittadini, che diventano attori del processo virtuoso verso il recupero dei rifiuti di imballaggio tramite la raccolta differenziata. Conai Programma generale e Relazione consuntiva Il sistema di gestione dei rifiuti di imballaggio in Italia 1.1 Composizione del Sistema Consortile 13

16 Produttori e utilizzatori devono inoltre sostenere i maggiori oneri relativi alla raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio conferiti al servizio pubblico, nonché i costi per la valorizzazione dei rifiuti di imballaggio in proporzione alle quantità di imballaggi immessi sul mercato nazionale. Per rispondere agli obblighi di legge, produttori e utilizzatori possono scegliere se organizzarsi autonomamente per predisporre un sistema di ripresa dei propri rifiuti di imballaggio su tutto il territorio nazionale e raggiungere gli obiettivi di riciclo e recupero, ovvero aderire al Sistema CONAI-Consorzi di Filiera. Fig Lo schema di gestione Sistema Pubblico Definisce obiettivi e linee guida Controlla/Indirizza Sistema Pubblico Privato Organizza la raccolta differenziata Ritira gli imballaggi Effettua la selezione Risultati Risultati raggiunti con efficenza operativa a livello di eccellenza europea Sistema Privato Si organizza per raggiungere obiettivi Opera con criteri di efficenza Mette a disposizione e gestisce le risorse Oltre 1,4 milioni di aziende produttrici e utilizzatrici di imballaggi, come previsto dall art. 224 del D.Lgs. 152/06 e s.m., hanno aderito al Consorzio Nazionale Imballaggi. Al 31 dicembre 2010, al Consorzio aderivano imprese rispetto a di fine 2009, con un incremento netto di Consorziati. Tab Consorziati al * Totali Acciaio Alluminio Carta Legno Plastica Vetro Produttori % sul totale Produttori 100,0% 2,7% 1,0% 34,8% 29,6% 31,2% 0,7% % sul totale Consorziati 0,6% Totali Commercio Alimentari Chimici Altri Utilizzatori % sul totale Utilizzatori 100,0% 59,3% 6,3% 0,3% 34,1% % sul totale Consorziati 99,4% Totale Consorziati * Numero di iscritti in base all attività prevalente. 14

17 La categoria degli utilizzatori rimane quella numericamente più rilevante (il 99,4% del totale degli iscritti), rappresentata prevalentemente dal settore Commercio/Distribuzione (59,3%) Il valore del Sistema Consortile a) I rifiuti in Italia e CONAI Nel nostro Paese annualmente vengono prodotti circa 170 milioni di tonnellate di rifiuti, di cui l 81% è rappresentato da rifiuti speciali e il 19% da rifiuti urbani e assimilati. All interno dei rifiuti urbani e assimilati, la quota parte costituita da rifiuti di imballaggio è pari circa al 23%, ossia rispetto al monte rifiuti annuo totale nazionale rappresenta circa il 4%. Fig I rifiuti in Italia Dati 2008 Totale rifiuti prodotti 100% ( kton) Rifiuti speciali 81% ( kton) Rifiuti urbani 19% ( kton) Rifiuti di imballaggio da rifiuti urbani* 4% (7.500 kton) * L immesso al consumo complessivo di imballaggi è pari a kton (7% circa del totale dei rifiuti prodotti). Elaborazioni CONAI su dati ISPRA. Il Sistema CONAI, attraverso le convenzioni sottoscritte nell ambito dell Accordo Quadro ANCI-CONAI, ritira e avvia a riciclo la quota parte di rifiuti di imballaggio presenti nei rifiuti urbani e raccolti in modo differenziato. Pertanto, l operato del Sistema CONAI è legato a quel 4% del monte totale di rifiuti annualmente prodotti nel nostro Paese. Vale inoltre la pena di ricordare che anche nel più ristretto ambito dei rifiuti urbani, il ruolo di CONAI è circoscritto alla quota parte di rifiuti di imballaggio presenti nei rifiuti urbani e raccolti in modo differenziato da quegli Enti locali che intendono sottoscrivere una convenzione con il Sistema Consortile. Tale opzione rappresenta, infatti, una facoltà per le amministrazioni locali che organizzano la raccolta differenziata sul proprio territorio e non certo un obbligo. Tale impostazione deriva direttamente dal concetto fondante del Sistema Consortile, ossia la sua sussidiarietà al mercato. Laddove gli Enti locali non intendano sottoscrivere con CONAI una convenzione, possono liberamente gestire e avviare a trattamento i quantitativi intercettati su suolo pubblico. Conai Programma generale e Relazione consuntiva Il sistema di gestione dei rifiuti di imballaggio in Italia 1.1 Composizione del Sistema Consortile 15

18 Il valore del Sistema CONAI sta infatti nel suo essere sussidiario al mercato sempre e comunque. Ciò significa, e ha soprattutto significato in passato, la possibilità per le singole amministrazioni di decidere se sottoscrivere le convenzioni con CONAI, ovvero se recedere dal rapporto con il Sistema Consortile, senza pregiudicarne poi l eventuale successivo ritorno. Essere convenzionati con il Sistema Consortile implica che, a fronte dei quantitativi di rifiuti di imballaggio raccolti in modo differenziato e della qualità della raccolta, il Sistema Consortile corrisponda un corrispettivo predeterminato e svincolato dalla congiuntura economica del momento, e definito negli allegati tecnici dell Accordo Quadro ANCI-CONAI, che viene aggiornato con cadenza quinquennale. Ciò significa, per gli Enti locali, avere una garanzia, non solo che i materiali intercettati con la raccolta differenziata vengano ritirati, ma anche che vi sia un corrispettivo legato a fattori esogeni rispetto al mercato: quantità e qualità della raccolta differenziata. Anche nel periodo della crisi economica, nel recente passato, che ha colpito anche il settore del riciclo, CONAI ha garantito il ritiro, e il riconoscimento economico ai convenzionati, dei materiali intercettati con la raccolta differenziata anche quando il valore di mercato delle materie prime seconde era negativo, con un rilevante aumento del Contributo Ambientale CONAI a carico di produttori e utilizzatori di imballaggi. Questa possibilità è stata garantita anche a nuovi soggetti che hanno deciso di sottoscrivere le convenzioni con il Sistema CONAI proprio nel momento in cui il mercato non avrebbe probabilmente garantito i ritiri, a causa del venir meno della relativa convenienza economica. Nello stesso tempo, nel corso del 2010, con la ripresa delle quotazioni delle materie prime seconde dei materiali da riciclo, soprattutto per alcuni materiali, alcuni convenzionati hanno deciso di uscire dall Accordo e gestire il materiale autonomamente. CONAI ha quindi esercitato il suo ruolo di sussidiarietà rispetto al mercato garantendo, nel contempo, i risultati di riciclo e recupero. Fig Confronto tra imballaggi immessi al consumo e rifiuti di imballaggio da raccolta differenziata gestiti Rifiuti di imballaggio in convenzione (sinistra) Immesso al consumo (destra) kton Fonte: CONAI-Consorzi di Filiera. 16

19 b) Aspetti giuridici Il CONAI è un sistema aperto di seconda istanza che opera in una cornice di concorrenza regolata. Il Sistema CONAI è un sistema aperto sia per i produttori di imballaggi (e i loro utilizzatori), sia per i Comuni. Entrambi, infatti, sono liberi di entrare ma anche di uscire dal Sistema. I primi restando liberi di recedere dal CONAI in qualunque momento, laddove realizzino sistemi autonomi di gestione degli imballaggi. I secondi possono invece decidere di rivolgersi al mercato dei recuperatori e dei riciclatori, non aderendo all Accordo Quadro ANCI-CONAI o uscendovi quando considerino più conveniente rivolgersi al mercato, anche limitatamente ai materiali più richiesti. Il Sistema CONAI è dunque sussidiario al mercato, poiché interviene solo quando le scelte primarie, di carattere lucrativo, non sono o non sono più praticabili o convenienti, svolgendo una funzione di supplenza che rafforza la possibilità di ricorrere al mercato disinnescandone gli insuccessi. Inoltre, il CONAI crede ed opera nella concorrenza, ovviamente in una cornice di regole a salvaguardia di un bene comune, quale l ambiente, e con parità di diritti e doveri per i diversi soggetti che vi operano. In questo senso il Sistema CONAI si trova ad operare in un contesto di concorrenza regolata Consorzi di Filiera II Sistema CONAI si basa, inoltre, sull attività dei sei Consorzi rappresentativi dei materiali (Acciaio, Alluminio, Carta, Legno, Plastica, Vetro) utilizzati come materie prime per la produzione di imballaggi. I Produttori, quindi, oltre a iscriversi a CONAI nella categoria dei produttori, si iscrivono a uno o più Consorzi di Filiera in funzione della tipologia di materiali prodotti. Gli utilizzatori, d altro canto, possono aderire volontariamente ai Consorzi di Filiera che ne prevedano la possibilità d iscrizione. I Consorzi di Filiera adempiono agli obblighi di riciclaggio e di recupero, agli obblighi della ripresa degli imballaggi usati e della raccolta dei rifiuti di imballaggio secondari e terziari su superfici private nonché all obbligo di ritiro dei rifiuti di imballaggio conferiti dal servizio pubblico. I sei Consorzi operano sull intero territorio nazionale attraverso convenzioni specifiche con i Comuni e le società di gestione dei servizi di raccolta differenziata per il ritiro e la valorizzazione degli imballaggi usati all interno dell Accordo Quadro siglato da ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e CONAI. Di seguito si riportano i dati relativi alle adesioni dei produttori di materiali e di imballaggi ai singoli Consorzi di Filiera (tab e seguenti) e i soggetti interessati. Questi ultimi possono essere suddivisi in tre categorie (come di seguito riportato): i soggetti obbligati ad aderire (Obbligati), i soggetti ad adesione volontaria (Volontari) e i soggetti aggiunti (Aggiunti). Conai Programma generale e Relazione consuntiva Il sistema di gestione dei rifiuti di imballaggio in Italia 1.1 Composizione del Sistema Consortile 17

20 Consorzio Nazionale Acciaio OBBLIGATI (ORDINARI): produttori e importatori di materiale di acciaio per la fabbricazione di imballaggi; fabbricanti di imballaggi e/o semilavorati e fabbricanti di accessori per imballaggio; importatori di imballaggi vuoti e/o di accessori per imballaggio. VOLONTARI: utilizzatori che producono imballaggi in acciaio e provvedono al loro riempimento (autoproduttori); utilizzatori committenti di imballaggi in acciaio in conto lavorazione; utilizzatori che importano imballaggi in acciaio pieni; produttori di imballaggi in materiale composito (poliaccoppiati) a prevalenza acciaio. AGGIUNTI: tutti i soggetti diversi dai precedenti, la cui partecipazione al Consorzio contribuisca ad una migliore realizzazione e organizzazione delle attività del Consorzio. Tab Adesioni al Consorzio Nazionale Acciaio* Categoria Numero Produttori e importatori di materia prima 22 Produttori importatori di semilavorati e imballaggi 231 Autoproduttori 11 Totale 264 * Iscritti al Cial OBBLIGATI: produttori e importatori di alluminio per la fabbricazione di imballaggi; fabbricanti, trasformatori ed importatori di imballaggi vuoti in alluminio. Devono inoltre partecipare al Consorzio i produttori di imballaggi in materiali compositi a prevalenza alluminio. VOLONTARI: utilizzatori di imballaggi in alluminio, compresi gli utilizzatori che provvedono direttamente alla produzione di imballaggi in alluminio e al loro riempimento. Possono inoltre partecipare al Consorzio i produttori di imballaggi in materiali compositi con alluminio non prevalente. Tab Adesioni al Cial* Categoria Numero Produttori e importatori di alluminio per imballaggi 9 Fabbricanti, trasformatori e importatori di imballaggi vuoti 195 Utilizzatori di imballaggi 4 Totale 208 * Iscritti al

21 Comieco OBBLIGATI (ORDINARI): fornitori di materiali di imballaggio; fabbricanti di imballaggi; importatori di materiali di imballaggio; importatori di imballaggi vuoti; produttori di imballaggi in materiali compositi a prevalenza carta. VOLONTARI: produttori di imballaggi in materiali compositi a prevalenza diversa da carta; utilizzatori che provvedono alla fabbricazione di imballaggi a base di fibra cellulosa e al loro riempimento e gli utilizzatori che importano imballaggi pieni a base di fibra di cellulosa; piattaforme di lavorazione macero (recuperatori); produttori ed importatori di materiali per la produzione di imballaggi a base di fibra di cellulosa; enti ed associazioni, diversi dai precedenti, che perseguono scopi compatibili con il Consorzio. Tab Adesioni a Comieco* Categoria Numero Produttori e importatori di materiale cellulosico 129 Produttori e importatori di imballaggi vuoti Utilizzatori, autoproduttori ed importatori di imballaggi pieni Recuperatori 166 Simpatizzanti 3 Totale * Iscritti al Rilegno OBBLIGATI: fornitori di materiale per imballaggio; fabbricanti di imballaggi; importatori di materiali per imballaggio e di imballaggi vuoti (anche se si tratta di imballaggi composti-multimateriale-compositi). VOLONTARI: Enti ed imprese che riciclano rifiuti di imballaggi. SOCI SOSTENITORI: operatori economici che intendono sostenere l attività consortile. Tab Adesioni a Rilegno* Categoria Numero Fornitori di materiali per imballaggio 315 Produttori di imballaggi Importatori di materiali per imballaggio/imballaggi vuoti 49 Riciclatori 15 Totale * Iscritti al Conai Programma generale e Relazione consuntiva Il sistema di gestione dei rifiuti di imballaggio in Italia 1.1 Composizione del Sistema Consortile 19

22 Corepla OBBLIGATI: produttori e importatori di materie prime per la fabbricazione di imballaggi; fabbricanti di imballaggi o relativi semilavorati in plastica o a prevalenza plastica; importatori di imballaggi vuoti in plastica o a prevalenza plastica. VOLONTARI: utilizzatori che fabbricano o importano imballaggi plastici e li riempiono (autoproduttori); utilizzatori che importano imballaggi pieni; aziende che riciclano rifiuti di imballaggio in plastica. Possono inoltre aderire al Consorzio produttori e importatori di materiali di imballaggio compositi a prevalenza diversa da plastica. Tab Adesioni a Corepla* Categoria Numero Produttori e importatori di materia prima per imballaggi 82 Imprese produttrici o importatrici di imballaggi in plastica Utilizzatori di imballaggi 40 Riciclatori 62 Totale * Iscritti al Coreve OBBLIGATI (ORDINARI): produttori di materiale di imballaggio in vetro; produttori di imballaggio; importatori di imballaggi vuoti. VOLONTARI: utilizzatori che producono imballaggi e provvedono al riempimento; utilizzatori che importano imballaggi pieni. AGGIUNTI: i soggetti, diversi dai precedenti, la cui partecipazione al Consorzio contribuisca ad una migliore razionalizzazione e organizzazione delle attività del Consorzio. Tab Adesioni a Coreve * Categoria Numero Produttori di imballaggio 29 Importatori di imballaggi vuoti 54 Totale 83 * Iscritti al

23 Altri Sistemi riconosciuti Conip CO.N.I.P., Consorzio Nazionale Imballaggi in Plastica, è un consorzio volontario di produttori costituitosi ai sensi dell art. 38, comma 3, lettera a) D.Lgs. 22/97 con approvazione dell Osservatorio Nazionale sui Rifiuti. Il Consorzio si occupa di cassette in plastica a fine vita raccolte su superficie privata, garantendo il raggiungimento del target di recupero complessivo relativo all immesso al consumo dei propri consorziati. L obiettivo principale è quello di ridurre l impatto ambientale attraverso il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di imballaggi rigidi secondari e terziari in materiale poleolefinico, generati sul territorio nazionale. Il Consorzio si occupa di organizzare, garantire e promuovere: 1. la ripresa, il ritiro, la raccolta dei rifiuti di imballaggio in materiale plastico secondari e terziari su superfici private o ad esse equiparate; 2. il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di imballaggio in materiale plastico; Tab Adesioni a Conip* Categoria Numero Produttori 46 Raccoglitori 69 Rigeneratori 13 Utilizzatori 1 Totale 129 * Iscritti al Sistema P.A.R.I. Si segnala inoltre l esistenza del Sistema di gestione autonoma P.A.R.I., di cui è capofila la società Aliplast SpA, che ha iniziato la propria attività a partire dal 15 luglio 2009 a seguito del riconoscimento dell Osservatorio Nazionale Rifiuti del 30 giugno Per tale sistema, ad oggi non è stato possibile verificare l effettivo funzionamento, così come richiesto da CONAI anche recentemente agli organi di parte pubblica competenti. Ci si riserva pertanto, per il momento, di fornire eventuali future valutazioni in merito. Conai Programma generale e Relazione consuntiva Il sistema di gestione dei rifiuti di imballaggio in Italia 1.1 Composizione del Sistema Consortile 21

24 2.0 La Relazione generale consuntiva 2010 L industria dell imballaggio a livello mondiale aveva risentito della crisi economica mondiale e i primi segnali di ripresa, già registrati nel 2009, sembrerebbero essere stati trasmessi anche all industria mondiale del packaging. 22

25 2.1 Industria dell imballaggio L industria dell imballaggio è infatti strettamente connessa con l andamento dei consumi globali e gli scambi commerciali tra aree del mondo, pertanto la ripresa dell economia mondiale, sospinta dalla crescita dei mercati del Far East, ha fatto sì che nel corso degli anni proprio tale regione abbia visto crescere esponenzialmente il consumo di imballaggi, superando sia il vecchio continente sia gli Stati Uniti. Tale fenomeno è da ascriversi da un lato alla maturità ormai raggiunta dal tessuto industriale di Europa e Nord America e dall altro per effetto del fenomeno sempre più diffuso della delocalizzazione produttiva. Fig Evoluzione nel consumo di imballaggi: distribuzione geografica del mercato (in valore) Europa occidentale Europa orientale Medio Oriente Africa Nord America Centro e Sud America Asia Oceania US$ mln Fonte: World Packaging Organization. Anche nel nostro Paese, la ripresa dell economia ha significato una nuova spinta alla produzione di imballaggi. In termini di fatturato, i primi dati sul 2010 forniti dall Istituto Italiano Imballaggio mostrano per l industria del packaging un valore di 25,7 mld di Euro, con un incremento del 7,9% rispetto al La produzione di imballaggi vuoti registra infatti una generalizzata crescita nell ultimo anno (pari a circa il 5,4%) che interessa tutte le filiere, sebbene con alcune differenze. Inoltre, è interessante ricordare come anche nel comparto del packaging siano stati rilevanti gli scambi commerciali con l estero. Nel 2010 sono infatti cresciute sia le importazioni (+22,5%), sia le esportazioni (+11,7%). Conai Programma generale e Relazione consuntiva La Relazione generale consuntiva Industria dell imballaggio 23

26 2.2 Immesso al consumo degli imballaggi Di seguito vengono presentati i risultati di immesso al consumo, riciclo e recupero dei rifiuti di imballaggio raggiunti nel 2010, confrontandoli con quanto conseguito nel I dati qui riportati, come ricordato in premessa, si basano su quanto comunicato nella Relazione sulla gestione 2010 presentata, entro fine maggio 2011, dai Consorzi di Filiera, dal Consorzio volontario riconosciuto Conip e dagli altri sistemi di gestione autonoma riconosciuti e, pertanto, tengono conto delle eventuali modifiche apportate dai soggetti di cui sopra sui dati relativi al Il dato di imballaggi immessi al consumo nel 2010 mostra, dopo due anni di contrazione, un ritorno alla crescita, sebbene non tale da recuperare i livelli pre-crisi, come testimoniato dal grafico seguente. Fig L evoluzione dell immesso al consumo di imballaggi in Italia kton Fonte: CONAI-Consorzi di Filiera. Complessivamente gli imballaggi immessi al consumo nel 2010 mostrano un incremento rispetto al 2009 del 4,6%, portandosi a circa 11,4 milioni di tonnellate, ossia in linea con quanto fatto registrare nel Rispetto al 2009, pertanto, l immesso al consumo del 2010 ha infatti registrato la ripresa del mercato e dell industria nazionale trainata non tanto dalla domanda interna, quanto piuttosto dalle esportazioni. La produzione industriale nel 2010 ha infatti registrato un aumento del 5,5% rispetto al 2009, a fronte però di un incremento del solo 1% nei consumi delle famiglie, sui quali oltre alla crisi del mercato del lavoro, inizia a gravare l inflazione sui prezzi al consumo che nel 2010 è tornata a crescere (+1,5%). A sostenere la ripresa italiana, pertanto, sono state le esportazioni e la domanda mondiale. Le esportazioni di beni e servizi, infatti, sono cresciute del 9,1%, così come le importazioni che continuano a rivestire un ruolo centrale anche per effetto della delocalizzazione produttiva (+10,5%). L industria dell imballaggio, che interessa trasversalmente tutto il comparto manifatturiero e produttivo, è pertanto condizionata da questa tendenza alla ripresa e dai flussi import-export e rivede partire proprio dal settore degli imballaggi secondari e terziari il peso degli imballaggi immessi al consumo. Se la ripresa dell economia implica un incremento del numero di imballaggi immessi al consumo e, quindi, una forte spinta all aumento del dato di immesso al consumo, le sempre più rilevanti iniziative di prevenzione che stanno riguar- 24

27 dando trasversalmente tutte le filiere e, in particolare la filiera degli imballaggi in plastica, hanno significato una riduzione del peso medio degli imballaggi immessi e, pertanto, possono aver contenuto la ripresa dell immesso al consumo in termini di peso. Tab Imballaggi immessi al consumo Materiale Variazione 2010/2009 kton kton % Acciaio ,2% Alluminio 61,2 64,2 4,9% Carta ,0% Legno ,6% Plastica ,9% Vetro ,3% Totale ,6% Fonte: CONAI-Consorzi di Filiera. In linea con il trend appena delineato, è possibile riscontrare una ripresa importante per tutti i materiali di imballaggio, con tassi maggiori per le filiere in cui è superiore l incidenza degli imballaggi secondari e terziari. Unica eccezione la filiera della plastica, che presenta ancora segnali di contrazione, per il terzo anno consecutivo ( 0,9%). Tale calo è anche il risultato delle numerose attività di prevenzione che hanno riguardato in primis tale filiera. Si pensi ad esempio alle diverse iniziative che stanno interessando uno dei principali comparti di utilizzo di imballaggi in plastica, le acque minerali. Da un lato, infatti, vi sono le attività promosse dalle aziende produttrici che sempre più vanno verso una riduzione del peso medio delle bottiglie, dall altro, per la prima volta, la crisi globale ha avuto riflessi anche sul settore alimentare. Tra le filiere che registrano un aumento dell immesso al consumo, la filiera meno interessata è quella del vetro con un incremento del 4,3% rispetto al 2009, essendo il suo utilizzo strettamente connesso con i consumi di prodotti alimentari e in particolare bevande che anche in periodi di crisi aveva presentato la maggior tenuta, essendo caratterizzato da una domanda sostanzialmente aciclica. Ragionamento che vale per la filiera dell alluminio, dove l utilizzo di imballaggi è fortemente correlato con i consumi alimentari. Le filiere che presentano i più alti tassi di crescita sono invece proprio quelle in cui maggiore è l incidenza degli imballaggi secondari e terziari, ossia di quegli imballaggi destinati al business to business: acciaio, carta e legno. L acciaio vede infatti aumentare del 10,2% il peso degli imballaggi immessi al consumo, recuperando, quindi, in parte il forte calo registrato nel 2009 ( 15%). Il maggior contributo alla ripresa è dato proprio dai fusti e dalle reggette, ossia da quegli imballaggi più strettamente legati all andamento delle attività siderurgiche e industriali. La carta segna un incremento del 6,0% rispetto al 2009 quando il calo era stato ancora più sostenuto ( 9,1%) e la filiera del legno vede incrementarsi i quantitativi di imballaggi immessi al consumo del 6,6%, dopo il calo del 23% registrato nel 2009, esattamente in linea con la ripresa della produzione industriale e manifatturiera. Conai Programma generale e Relazione consuntiva La Relazione generale consuntiva Immesso al consumo degli imballaggi 25

28 2.3 Evoluzione dei conferimenti al Sistema Consortile Accordo Quadro ANCI-CONAI e produttività dei conferimenti da superficie pubblica Nel 2010 è continuata l attività del Sistema Consortile secondo quanto previsto dall Accordo Quadro ANCI-CONAI quello vigente è la terza edizione che garantisce da oltre dieci anni, un riferimento per le Amministrazioni Pubbliche che raccolgono in forma differenziata i rifiuti di imballaggio conferiti dai cittadini. I rifiuti di imballaggio in acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro, qualora non trovino valorizzazione sul mercato, possono infatti essere conferiti ai relativi Consorzi di Filiera. Ciascun Comune, o il soggetto da essi delegato, può sottoscrivere una convenzione con il Consorzio di Filiera di riferimento, assicurando il ritiro del materiale, il successivo avvio a riciclo e il riconoscimento di un corrispettivo a sostegno dei maggiori oneri, riconoscimento economico che viene rivalutato annualmente in ragione dei due terzi del tasso di inflazione (Indice NIC). L Accordo vigente, peraltro, amplia la garanzia offerta dal Sistema Consortile del ritiro universale dei rifiuti di imballaggio con corrispettivi inalterati anche oltre i target di legge. A fronte di tale maggiore impegno, è stato chiesto ai convenzionati di perseguire la qualità delle raccolte, garantendo in questo modo che il materiale raccolto possa essere avviato a riciclo in quantità percentualmente superiori rispetto a raccolte di cattiva qualità. Ciò obbedisce alla logica secondo cui la raccolta differenziata costituisce un mezzo, laddove il fine è il successivo avvio a riciclo, che oltre a dare nuova vita ai materiali, toglie gli stessi dalla discarica allungandone la vita e influendo quindi positivamente sull efficacia di tutto il sistema di gestione dei rifiuti urbani. L Accordo prevede inoltre: il sostegno alla comunicazione locale attraverso le Linee Guida e il relativo bando che assegna, ogni anno, un milione e duecento mila Euro per i progetti di comunicazione a sostegno delle raccolte differenziate dei rifiuti di imballaggio; l introduzione di risorse per progetti di formazione per gli amministratori locali; l istituzione della Banca Dati ANCI-CONAI, che raccoglie da tutti i Comuni convenzionati i dati di gestione di tutti i rifiuti urbani, costituendo così sia una piattaforma conoscitiva della gestione dei rifiuti in Italia, sia un punto di riferimento per i singoli Comuni per valutare le proprie performance; l istituzione dell Osservatorio Enti Locali che intende fornire un punto di riferimento per i Comuni per tutti gli aspetti che riguardano la gestione dei rifiuti urbani. L osservazione dello stato di convenzionamento al 31 dicembre 2010 conferma la buona diffusione delle convenzioni dell Accordo Quadro, con percentuali di copertura della popolazione particolarmente significative per plastica e carta. Ciò vale anche per la diffusione delle convenzioni per la raccolta degli imballaggi in vetro, soprattutto se si tiene conto che il relativo allegato tecnico costituisce in parte una novità (precedentemente al vigente Accordo Quadro le convenzioni per il vetro erano disciplinate da un Decreto ministeriale) e che le parti stanno migliorando la convenzione adeguandola gradualmente alle esigenze che provengono dal territorio. 26

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