Restauro della Villa de Bellat in Località Spagolle del C.C. Castelnuovo.

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1 Restauro della Villa de Bellat in Località Spagolle del C.C. Castelnuovo. 1

2 Descrizione morfologica e tipologica Villa de Bellat è posizionata all interno di una vasta area agricola, situata in destra orografica del Fiume Brenta, nel Comune Catastale di Castelnuovo, e molto vicina all abitato di Olle. 2

3 La Villa costituiva la residenza padronale cui faceva capo un complesso agricolo costituito da tre immobili rurali, di cui uno con cappella votiva. L edificio, costruito su un terreno in pendio, si sviluppa su una pianta rettangolare, per tre piani fuori terra di cui uno parzialmente interrato. Il piano seminterrato, con accesso indipendente sul lato nord, presenta alcuni locali con volti aventi destinazione di deposito. La parte residenziale presenta l accesso sul piano superiore, lato sud, mediante tre ampi portoni con scalinata. 3

4 Il prospetto principale è composto da un modulo centrale, in corrispondenza del quale la copertura, a livello della gronda, si modella a forma di pagoda. Al primo piano sporge un balcone con mensole in pietra e parapetto in ferro battuto, sul quale si aprono porte finestre. 4

5 Il prospetto nord si discosta da quello sud, per la presenza di portali ad arco ribassato, balconi sorretti da mensole ed una bifora a piano terra. I prospetti est ed ovest sono similari e specchiati. 5

6 I due piani interni sono collegati da una vano scala cui si accede tramite l entrata di sinistra del fronte sud, a lato della quale si dispongono i vari locali. I solai sono in legno, con intonaco applicato su sottostrato in listelli di legno. La parte superiore è rivestita in listoni di legno del tipo a correre. Sopra l ultimo solaio è stato posto uno strato di cotto, con soprastante caldana in cls. 6

7 Le pareti intonacate presentano fasce decorative stampigliate. Il sottotetto risulta non usufruibile e vi si accede mediante una piccola scala a chiocciola in legno. 7

8 Il manto di copertura è in tegole di cemento ad eccezione della pagoda che risulta essere in lamiera. Esistono comunque degli elementi che meritano un intervento di recupero puntuale e meticoloso, come gli elementi lapidei. 8

9 Altri, come gli elementi di pavimentazione e di decoro, non meritano di essere trattati, ma rifatti. 9

10 Descrizione della situazione attuale La Villa de Bellat si presenta con gli intonaci in stato di notevole degrado, dovuto in parte alla risalita capillare dell'umidità dal terreno, in parte ad infiltrazioni d acqua piovana dal tetto e in parte da una prolungata mancanza di opere di manutenzione. A seguito di tali considerazioni, la Fondazione de Bellat, ha incaricato il sottoscritto Studio Tecnico di procedere alla stesura di un progetto esecutivo di restauro e consolidamento statico dell edificio. E stato eseguito un accurato sopraluogo per verificare la presenza di eventuali affreschi o pitture o decorazioni di qualsiasi tipo, non 10

11 riscontrando niente salvo alcune stampigliature, in diverse stanze a pianoterra. Le scelte progettuali in vista dell intervento di restauro sono scaturite da una preliminare conoscenza del manufatto acquisita a scala urbana e architettonica, nei suoi caratteri storici, metrici e formali. Le operazioni di acquisizione dei dati metrici di rilievo sono state compiute previo rilevamento sul posto, mediante il metodo di misura diretta. Si è quindi proceduto alla restituzione grafica dei dati metrici e architettonici, nelle scale di rappresentazione più idonee. 11

12 Descrizione dei lavori: Come previsto negli elaborati progettuali allegati, la ristrutturazione si pone principalmente l obbiettivo di consolidare staticamente tutto l edificio e di ottenere degli spazi che verranno completati in base alle richieste specifiche dei futuri utenti. Tutta la struttura non possiede alcuna fondazione, per cui si prevede di eseguire delle sottomurazioni alle murature portanti, mediante getto di cls con armatura idonea in ferro. Le murature portanti interne non verranno modificate, ma solo consolidate. A piano seminterrato, nella zona ovest, (locale nr. 6) dovrà essere ricostruito una parte di avvolto, demolito nel secondo dopoguerra, quando i locali venivano usati come depositi. La ricostruzione avverrà seguendo la forma e le dimensioni precedenti che ancora vengono lette sui muri. 12

13 Il parete divisoria fra i locali 1 e 6, verrà rimossa, ottenendo un unico vano, con soffitto a volta. Si prevede di demolire anche la muratura esistente fra i locali nr. 4 e 5, mantenendo i rispettivi solai, ottenendo un unico locale, che sarà marcato dalla parte esistente di avvolto. La muratura oggetto di demolizione, è stata realizzata successivamente all impianto, come 13

14 verificato in loco. Il pavimento attuale in battuto di cemento, verrà rimosso completamente, e sarà realizzato un solaio areato con elementi in pvc. Gli estradossi degli avvolti verranno svuotati, per permettere il consolidamento statico, con rete in fibra di vetro e successiva caldana in calce idraulica naturale (Tipo Fenix-Tassullo) Il riempimento delle zone vuote avverrà con posa in opera di zavorra di diversa granulometria. Le murature verticali verranno consolidate, previa rimozione totale dell intonaco esistente, con rete in fibra di vetro e rinzaffate con betoncino in calce idraulica naturale e successiva applicazione di intonaco sempre in calce idraulica naturale. Nella zona esterna sud, si prevede di realizzare un intercapedine areata, con murature in cls armata e solaio in c.a. Per realizzare questo, dovranno essere smontate le scale in pietra di accesso, che verranno successivamente riposizionate nel medesimo posto. Nei lati est ed ovest verranno realizzate due gradinate, per l accesso al piano seminterrato, e dove sarà possibile l intercapedine areata. Il fabbricato verrà contornato da marciapiede rivestito in pietra calcare, come le scale. La programmazione degli interventi sull edificio, a lavori finiti, dovrebbe portare ad un uso dello stesso di tipo ricettivo. I lavori che si intendono effettuare a piano terra, consistono nella ridefinizione dei locali, mediante la demolizione di alcune pareti divisorie, mantenendo intatto l impianto originario. 14

15 Vengono ricavati: una cucina sul lato nord-ovest, nella posizione in cui si trova l attuale; verrà demolita la parete divisoria con il locale nr. 8; le stanze 11 e 12 verranno unite in un unica sala demolendo la tramezza di separazione; i servizi esistenti, ma non funzionanti, nr , verranno demoliti ed inglobati nella nuova sala nr. 57, ridefinendo le sale nr. 19 e 20 nelle nuove 57 e 58; la zona sud-ovest, attualmente stanza 14, viene destinata a zona servizi; il corridoio nr. 13 verrà suddiviso nei nuovi locali e 48 con destinazione servizi; Anche a primo piano si prevede di demolire alcune pareti divisorie ridefinendo i nuovi locali del lato ovest, adiacenti all atrio per ottenere delle stanze con servizi per i futuri ospiti. Nella zona est, il fronte nord verrà trasformato in stanze con servizi, mentre nel lato sud verrà ricavata una grande sala ad uso riunioni con annessi servizi. La scala di accesso al piano sottotetto, verrà messa a vista e ricostruita in legno con la forma e le dimensioni oggi esistenti. Si prevede di demolire tutti gli intonaci interni, e di consolidare le murature con posa in opera di rete in fibra di vetro e applicazione di betoncino in calce idraulica naturale. Sarà poi eseguito un cappotto interno ai fini di isolamento termico, sulle pareti perimetrali esterne, con successiva intonacatura a mezzo di calce idraulica naturale. Per il tetto, si prevede di conservare la struttura portante (capriate e mezze case), mentre la piccola orditura (canteri) dovrà essere sostituita. Verrà realizzato un tavolato in assi di legno, con 15

16 soprastante guaina traspirante impermeabile; la copertura sarà in coppi di cotto e le lattonerie saranno in lamiera di rame. I pavimenti verranno completamente rimossi e sostituiti: con battuto di cemento in tutti i locali di piano seminterrato; con legno nei locali a piano terra e nei locali a primo piano, come evidenziato nelle tavole di progetto; con resina spatolata nei locali cucina, contrassegnati dal nr ; con veneziana, riproponendo il modello esistente, nei locali nr. 56 a piano terra e nr. 77 a primo piano, nonché in tutti i locali a servizi previsti, nr a piano terra e nr a primo piano. I rivestimenti murali dei locali cucina saranno eseguiti in resina spatolata, mentre nei locali a servizi saranno a intonaco spatolato. Per le porte interne, si prevede il riuso, previo restauro, di quelle esistenti, riportandole al colore naturale e trattandole con applicazioni di cere di colore noce. Le finestre dovranno essere sostituite completamente da nuovi infissi in legno con vetrocamera, e saranno uniformi su tutto il fabbricato per conformazione. Gli oscuri saranno in legno con lo stilema di quelli esistenti. I portoncini di ingresso, sia a piano seminterrato che a piano terra saranno in legno, riproponendo la tipologia esistente. L intonaco esterno dovrà essere completamente demolito e rifatto nelle seguenti fasi: 16

17 asportazione dello strato esistente, salvaguardando i fregi posti sulla parte superiore dei fori; applicazione di rete in fibra di vetro, con funzione statica; applicazione di betoncino in calce idraulica naturale; intonacatura con prodotti di calce naturale e finitura uguale a quella esistente. Si prevede una pulitura, con prodotti non abrasivi, di tutte le parti lapidee, come mensole, poggioli, contorni fori e gradini. Per quanto riguarda le opere da eseguire nello spazio circostante il fabbricato, si rimanda al progetto che il Servizio di ripristino ambientale della Provincia Autonoma di Trento sta realizzando. 17

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