Aristotele. 384 ac 322 ac VITA. 4 Nel 342 ac, Filippo II chiamò Aristotele alla corte Asso. Compie lunghi studi

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1 1 Nasce a Stagira, piccola città del Nord, e frequenta la corte dei re di Macedonia (Aminta, Filippo II, Alessandro Magno) grazie al padre medico, Nicomaco. Aristotele VITA Parte 1 2 Diciassettenne, si trasferisce ad Atene, dove resta legato all Accademia di Platone per i successivi 20 anni, fino alla morte del maestro 3 Nel 348/347 ac, con alcuni platonici, fonda una scuola presso la città di 4 Nel 342 ac, Filippo II chiamò Aristotele alla corte Asso. Compie lunghi studi di Macedonia allo scopo di istruire il figlio naturalistici. Alessandro. Nel 338 ac (Cheronea) Filippo II impose il suo dominio sulla Grecia. Aristotele tornò ad Atene nel 335 ac dove fondò la sua celebre scuola, il Liceo Peripatetico.

2 VITA Il Liceo era molto diverso dall Accademia 1 Fra i suoi membri non ci fu, infatti, un unità àdi tiporeligioso o politico. 2 Aristotele insegnava spaziando in tutte le branche del sapere, con l unica accezione delle matematiche 3 Probabilmente era organizzata in dipartimenti,comeunamodernai i d università. Nel 323 ac Alessandro Magno muore improvvisamente: Aristotele è costretto a lasciare Negli anni trascorsi al Liceo, Atene. Aristotele compose le opere che ancora oggi possediamo. Si ritirò a Calcide in Eubea, patria della madre, dove morì nel 322 ac, a 62 anni di età.

3 In tutta l opera di Aristotele si può rilevare un forte rapporto con Platone. È, però, altrettanto vero che egli si distaccò nettamente dal maestro. Aristotele Rapporto con Platone: primi cenni Aristotele è critico soprattutto su un punto: la teoria delle Idee. Per Platone il sapiente doveva essere il governante. Questa forte connotazione morale in Aristotele non c è: non necessariamente il sapiente deve governare, perché il sapere ha valore in se stesso. Come vedremo, la teoria di Platone viene completamente in termini assai più moderni.

4 OPERE ESSOTERICHE Cioè rivolte verso l esterno. Si trattava di testi pubblicati e rifiniti dal punto di vista letterario, come i dialoghi platonici Le opere OPERE ESOTERICHE o ACROAMATICHE Testi che circolavano solo dentro al Liceo e che Aristotele usava per tenere lezione. Dopo la morte di Aristotele Ai la sua fama fu per molto tempo legata solo alle opere essoteriche, mentre le altre rimasero, del tutto dimenticate, chiuse in una cantina. Oltre due secoli dopo la morte del filosofo, i suoi manoscritti vennero ritrovati per caso e portati a Roma. Ivi Andronico di Rodi ne composela prima edizione. Da questo momento in poi, furono le opere del primo gruppo, le essoteriche, a cadere nel dimenticatoio e ad andare quasi del tutto perdute

5 Abbiamo una situazione paradossale: le opere che Aristotele pubblicò ci sono quasi sconosciute, mentre quelli che per lui erano poco più che appunti per le lezioni sono, ancora oggi, fra i testi più attentamente studiati e commentati. Aristotele Le opere Aristotele non considerò mai questi scritti come opere ultimate e pronte per la pubblicazione. Essi ebbero per lui il valore di bozze, sempre in via di modifica e approfondimento. Vediamo, comunque, quale fu l ordine che Andronico diede alle opere a lui pervenute, ordine rimasto a tutt oggi canonico. Operedilogica i (Organon) Opere di scienze della natura (fisica, biologia, chimica, psicologia, astronomia) Metafisica (filosofia prima) Opere di filosofia morale, di politica, di retorica e di poetica

6 Aristotele versus Platone Già nel testo essoterico Sulle Idee (composto all incirca nel 360 ac), il Le Idee non possono giovanissimo Aristotele portò delle essere separate, trascendenti rispetto obiezioni alla teoria platonica delle Idee. alle cose, ma sono invece immanenti alle cose. Per questo, accade che le Idee, come entità a se stanti, non esistono. Esse esistono solo dentro alle cose fisiche, come loro causa formale, e dentro le nostre menti, come pensieri.

7 Aristotele versus Platone Per Platone del mondo fisico non si può avere un sapere scientifico a causa della Ecco che sapere in sensostretto tt sua continua mutevolezza. episteme si ha solo delle Idee: esse sono eterne! Ora, l esigenza teorica di fondare saldamente il sapere è valida anche per Aristotele. Le Idee, però, non servono: il sapere certo, scientifico, si rivolge direttamente al mondo fisico. Si tratta solo di capire in che modo.

8 Aristotele versus Platone Aristotele abbandona le Idee e introduce i cosiddetti universali. Si tratta di un grande cambiamento... IDEE esistono in un mondo separato, le cose fisiche ne sono imitazione. UNIVERSALI esistono solo dentro alle cose e alle nostre menti. Costituiscono aspetti parziali, specifici delle cose.

9 versus Platone Aristotele Schema platonico prima... IDEE imitazione... poi... COSE FISICHE Le cose fisiche dipendono dalle Idee. Le Idee sono, invece, indipendenti: esse non a caso abitano un altro mondo, un mondo del tutto immateriale.

10 versus Platone Aristotele Come lo modifica Aristotele??? prima... IDEE imitazione... poi... COSE FISICHE Le Idee di Platone non esistono!

11 versus Platone Aristotele Come lo modifica Aristotele??? prima... COSE FISICHE astrazione... poi... UNIVERSALI Le cose fisiche e gli universali stanno sul medesimo piano: ciò significa che, senza le prime, i secondi non esistono!

12 La teoria delle categorie

13 Le categorie Per comprendere gli universali, occorre introdurre la teoria delle categorie. A questo riguardo è fondamentale, innanzitutto, comprendere la base di partenzaa della riflessione aristotelica. 1) Gli esseri umani da sempre vivono immersi nel mondo fisico: sono esseri fisici a loro volta. 2) Conoscono tale mondo a partire dai sensi, ma lo descrivono usando il linguaggio gg verbale. Ma questo com è possibile? A quello che grammaticalmente è il soggetto di una proposizione corrisponde ciò che, fisicamente, è un oggetto, o cosa. A quello che grammaticalmente è il predicato di una proposizione, corrisponde ciò che chiamiamo caratteristica o proprietà della cosa fisica.

14 Le categorie MONDO REALE COSE materiali caratteristiche (o proprietà) LINGUAGGIO soggetto predicato

15 Le categorie Esiste Socrate, come essere fisico, concreto e singolare. Egli ha anche delle caratteristiche, o proprietà, ben precise. L uomo esprime queste verità tramite il linguaggio e può farlo perché il linguaggio riproduce la struttura del mondo fisico. Così accade che, del soggetto Socrate,,possiamopredicare predicare che è uomo, ma anche che è mammifero, animale, sapiente, brutto... Se il linguaggio verbale che noi abbiamo creato è capace di rispecchiare il mondo g gg p p naturale è perché noi stessi facciamo parte di tale mondo e, dunque, senza bisogno di immaginare Idee esistenti in un altra invisibile realtà, ne sappiamo riprodurre la struttura.

16 Le categorie Il mondo fisico è infinitamente vario, molteplice, mutevole: ecco che infinite sono le possibili predicazioni, così come sono infiniti i possibili soggetti di predicazione, ma questo non costituisce un problema! Se paragoniamo le varie predicazioni fra loro,infatti,ci accorgiamo che molte di esse sono fra loro collegate. Stiamo, per esempio, parlando di Socrate. I seguenti predicati, a lui riferiti, presentano fra loro un nesso molto evidente: Socrate è un essere vivente animale mammifero uomo Di cosa si tratta???

17 I quattro predicati citati sono sottoinsiemi l uno dell altro! Aristotele Le categorie uomo mammifero animale Essere vivente

18 Le categorie Diciamo la stessa cosa in altri termini. I quattro predicati dell esempio sono contenuti l uno nell altro perché rispondono, in modo via via più preciso, alla stessa domanda: che cos è? Gli infiniti predicati, secondo quanto visto, si possono disporre in colonne distinte, ognuna delle quali risponde a una ben specifica e irriducibile domanda. Ecco che, se è vero che le predicazioni sono infinite, le domande che generano tali predicazioni non lo sono! Questo ci permette di classificarle in maniera completa.

19 Le categorie Le categorie sono i generi più ampi, quindile predicazioni più ampie che rispondono a queste domande. Ma vediamo la tabella completa! Aristotele individua dieci diverse categorie. Alla domanda che cos è? risponde la categoria di sostanza, a quale? risponde la qualità, a quanto? la quantità, a dove? il luogo, a quando? il tempo, ecc.

20 Le categorie strutturano, classificano, tanto il mondo fisico quanto, di conseguenza, il linguaggio che noi usiamo per descriverlo... Aristotele ELENCO DELLE CATEGORIE SOSTANZA QUALITÀ QUANTITÀ LUOGO TEMPO RELAZIONE AGIRE SUBIRE STARE AVERE Le categorie È come se, trovandoci di fronte a una gran confusione di cose diverse, avessimo bisogno di mettere ordine. Per farlo, ci servirebbero dei criteri di ordinamento: questi sono, appunto, le categorie!

21 Le categorie Consideriamo ora i seguenti due esempi: 1 I mammiferi sono animali 2 L uomo è un mammifero Notiamo che nella proposizione p 1, mammiferi è il soggetto. Nella 2, invece, occupa la posizione di predicato. Questo vale in generale, ma non è sempre possibile che il soggetto possa, in un altra proposizione, diventare predicato!

22 Le categorie Consideriamo ora: 1 Socrate è un uomo Socrate qui è il soggetto. Possiamo costruire una proposizione p in cui Socrate diventi il predicato, proprio come prima abbiamo fatto con il termine mammifero? Certamente sì! 2 Questo è Socrate

23 Le categorie Consideriamo le due coppie di proposizioni in parallelo: I mammiferi sono animali 1 Socrate è un uomo 2 L uomo è un mammifero 2 Questo è Socrate Fra i due casi c è una importantissima differenza! Quale?

24 Il soggetto ( uomo ) È un sottoinsieme del predicato ( mammifero ) ). Aristotele 1 2 Sostanza prime e sostanze seconde Il soggetto ( Questo ) NON È un sottoinsieme del predicato ( Socrate ), ma è identico ad esso! Capiamo, dunque, come tutte le predicazioni, dll dalla più ampia alla più ristretta, vadano ad applicarsi a un soggetto individuale, cioè una singola cosa esistente. Queste cose sono dtt dette sostanze prime, tutte tt le altre sono sostanze seconde. Sostanze prime sono tutte le cose fisicamente esistenti. Sostanze seconde sono gli universali: sono dette seconde perché vengono dopo le sostanze prime, essendo astratte da queste!

25 Il concetto di ACCIDENTE Si definiscono accidentali tutte quelle proprietà che non mutano l essenza della sostanza prima cui si riferiscono. i ESEMPI Socrate è colto, Socrate è all ombra : in entrambi i casi la caratteristica che si predica di Socrate è accidentale. Questo perché Socrate rimarrebbe se stesso, Socrate, anche se non fosse colto o si trovasse sotto il Sole!

26 Il concetto di ESSENZA L essenza è l insieme di tutte quelle caratteristiche che, se fossero diverse, renderebbero la sostanza cui si applicano un altra cosa! ESEMPI Socrate è un animale, Socrate è unuomo uomo : in entrambi i casi la caratteristica che si predica di Socrate è essenziale. Questo perché Socrate NON rimarrebbe se stesso, Socrate, se non fosse un animale o se non fosse un uomo!

27 C id i i Considerazioni su accidente ed essenza Gli esempi visti nelle due slide precedenti sono casi in cui la distinzione fra accidente ed essenza è molto evidente. Le cose non vanno sempre così! Ettore è un eroe In questo caso la proprietà essere un eroe è essenziale o accidentale? La risposta non è più così ovvia...

28 C id i i Considerazioni su accidente ed essenza La distinzione fra accidente ed essenza pone anche forti implicazioni etiche! L uomo è dotato t di ragione Noi tenderemmo, senza rifletterci troppo, ad affermare che l essere dotatodiragione di sia unchiaro esempio diproprietà essenziale per l uomo... ma saremmo disposti a concludere che, proprio per questo, una persona che a causa di un grave handicap o di uno stato comatoso non è, o non è più, un essere umano?

29 C id i i Considerazioni su accidente ed essenza Evitiamo di affrontare ora simili, delicate questioni... Ritorneremo, comunque, sui concetti di accidente ed essenza per vedere quale uso Aristotele ne fa

30 Esiste una categoria suprema? Aristotele ritiene che non possa esistere essere una categoria così ampia da comprendere tutte le possibili predicazioni, ovvero tutte le altre categorie. Le categorie, infatti, hanno il compito di operare una separazione, una distinzione (classificazione), ma l essere non distingue / separa nulla! L essere è, caso mai, il presupposto implicito di ogni predicazione. Noi, ripensando a Parmenide, potremmo pensare che il suo concetto di Essere potrebbe svolgere il ruolo di questa categoria suprema... E sbaglieremmo!

31 Esiste una categoria suprema? Se l Essere fosse la categoria somma, poi, ci sarebbe un problema: Ci sarebbe appunto l Essere, che tutto comprende. Poi ci sarebbero le categorie, con tutte le loro interne suddivisioni in generi e specie. Infine ci sarebbero, alla massima distanza dall Essere, le cose singole. Ma è proprio delle cose singole, fisicamente esistenti, che l essere lessere innanzitutto si predica! L Essere è invece per Aristotele il predicato che si predica (implicitamente o esplicitamente) di tutte le cose di cui si predica qualcosa. Esso dunque si trova alla massima prossimità con le cose.

32 La concezione generale del sapere

33 Concezione generale del sapere Caratteristica fondamentale dell'uomo, ma non solo, è la conoscenza, il sapere. Bene: qual è il tragitto che l'uomo percorre per giungere g alla conoscenza? Vediamo le varie tappe... 1 La base, la condizione assolutamente necessaria perché si giunga alla conoscenza è per Aristotele la SENSAZIONE, senza la quale nulla potremmo sapere. 2 Le creature dotate di MEMORIA poi, cioè quelle che possono ricordare la sensazione provata, procedono oltre. Molti ricordi analoghi infatti producono l esperienza di una cosa (empeiria). L esperienza è la scoperta dei tratti che identificano la cosa percepita e che nel contempo la differenziano da tutte le altre cose.

34 Concezione generale del sapere 3 Tali aspetti comuni e distintivi sono proprio quelli che entrano nelle proposizioni e che ci permettono di articolare in un LINGUAGGIO tutti i nostri discorsi. i Per quanto i nostri discorsi i possano venire malamente impostati, essi dovranno per forza aderire con le cose, con la realtà, perché è da essa che direttamente prendono origine. I fenomeni sono per Aristotele sia i dati raccolti direttamente tramite la sensazione e l esperienza, sia i nostri discorsi che dicono tale esperienza. 4 I nostri discorsi però ancora non sono SAPERE SCIENTIFICO. Questo si raggiunge solo quando dai discorsi, dall esperienza, emergono le cause delle nostre esperienze.

35 Concezione generale del sapere Facciamo un semplice esempio: ho esperienza del fuoco quando so che questo brucia e scotta; ne hoscienza quando so anche il perché brucia e scotta! Tra i vari perché, cioè tra le varie teorie, dovrò poi saper scegliere quali siano quelle corrette. Lo saranno quelle, ancora una volta, che si dimostreranno aderenti alle cose esperite, alla realtà fisica. Così, per esempio, l Essere di Parmenide andrà rifiutato proprio p perché contraddice ai nostri sensi e alla nostra esperienza.

36 Concezione generale del sapere SENSAZIONE MEMORIA (grazieadessa ad essa edalle sensazioni, nascel esperienza lesperienzache coglie i tratti distintivi delle cose) LINGUAGGIO SCIENZA Il primo passaggio è comune all uomo e a tutti gli animali; il secondo all uomo e a molti animali; il terzo, quando diventa linguaggio verbale, riguarda solo l uomo; l ultimo riguarda, sin dall inizio, solo l uomo!

37 Unità e articolazione delle scienze Il sapere aristotelico si articola insettori distinti, maha un unità di tipo enciclopedico, il che significa che i vari saperi vengono coordinati in una struttura unitaria. Ciascuna scienza ha, comunque, principi suoi propri, non derivabili né dipendenti in modo stretto da quelli di un altra scienza. Aristotele, in particolare, articola i diversi saperi in questo modo: ci sono discipline POIETICHE, PRATICHE e TEORETICHE.

38 Unità e articolazione delle scienze Discipline POIETICHE Sono quelle che hanno come scopo la produzione materiale di qualcosa ( poietico deriva da poiesis, cioè produrre ). Esse sono saperi nel senso che richiedono la conoscenza di determinati procedimenti, ma non sono scienze, perché hanno carattere fondamentalmente empirico, non necessitando della conoscenza delle cause.

39 Unità e articolazione delle scienze Discipline Sono quelle che mirano alla regolazione dei comportamenti e dell agire dell uomo, come la politica (dal greco praxis, che significa azione pratica ). PRATICHE g p Queste attività non sono ancora definibili come rigorosamente scientifiche, data l estrema variabilità ed imprevedibilità dei comportamenti dell uomo.

40 Unità e articolazione delle scienze Discipline TEORETICHE Sono quelle fatte di pura contemplazione, cioè di theòria: esse conoscono il loro oggetto per via, appunto, osservativa e sfuggono del tutto alla logica dell utilità in senso materiale. Le discipline teoretiche sono, internamente, articolate su tre livelli distinti: 1 le discipline fisico naturalistiche 2 quelle matematiche 3 La filosofia prima (metafisica)

41 Unità e articolazione delle scienze Discipline TEORETICHE Abbiamo detto che le discipline teoretiche sfuggono alla logica dell utilità, ma occorre comprendere bene il senso di queste parole! Non stiamo dicendo che tali discipline non servono a niente! Queste discipline hanno spesso una funzione pratica, ma se anche non ne avessero nessuna, l uomo si dedicherebbe comunque ad esse per il semplice piacere che gli deriva dl dal conoscere!

42 Unità e articolazione delle scienze MATEMATICA Questa scienza si occupa degli aspetti quantitativi del mondo reale (che, in quanto tali, sono misurabili attraverso i numeri), ovvero della categoria di quantità. È importante t dire che per Ait Aristotele t gli enti matematici ti i pensiamo ai numeri, ma anche alle figure geometriche non hanno un esistenza propria (come, invece, riteneva Platone e, prima di lui, Pitagora), ma sussistono solo come proprietà di sostanze prime. La matematica astrae i numeri dal mondo reale, considerandoli separatamente da esso.

43 Unità e articolazione delle scienze MATEMATICA Se dunque la matematica e la geometria possono risultare utili, per esempio, allo scopo didescrivere descrivere il movimento di stelle e dei pianeti, oppureper per misurare un terreno, questo non significa che essa esaurisca la trattazione di tali argomenti: tale scienza, infatti, si occupa solo di alcuni aspetti, quelli quantitativamente misurabili, e non di tutti!

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