COMUNE DI MODENA PROVINCIA DI MODENA ZONA ELEMENTARE 891 AREA 13 AREA "EX OFFICINE RIZZI" VIA MANFREDO FANTI, 90

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1 COMUNE DI MODENA PROVINCIA DI MODENA ZONA ELEMENTARE 891 AREA 13 AREA "EX OFFICINE RIZZI" VIA MANFREDO FANTI, 90 PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA PER LA FORMAZIONE DI UNA NUOVA AREA A PARCHEGGIO PROPRIETA Serenissima SGR S.p.A. Via Fermi, Verona P.IVA. / C.F VERIFICA IDRAULICA Ing. Francesco Bursi Maranello (MO) Via Crociale, 33 C.F. BRSFNC72M20I462U P.IVA fbursi@gmail.com Ing. Francesco Bursi Iscritto all Ordine degli Ingegneri di Modena al numero 2072 PROGETTISTA INRES Istituto Nazionale Consulenza Progettazione Ingegneria Società Cooperativa Sesto Fiorentino (FI) Via Tevere, 60 Telefono Fax C.F. e P. IVA inres@inres.coop.it Ing. Fortunato Della Guerra Iscritto all Ordine degli Ingegneri di Firenze al numero 5361 ELABORATO DATA NUMERO RELAZIONE IDRAULICA Marzo 2016 R.06

2 1. IMQUADRAMENTO GENERALE 1.1 PREMESSA Oggetto della presente relazione è l analisi della sostenibilità idraulica degli interventi di trasformazione urbanistica individuati all interno del Piano Urbanistico Attuativo (PUA) relativo al comparto, identificata catastalmente al Foglio 95 con la Particella 3, Zona Elementare 891, Area 13. L area di proprietà di Serenissima SGR (in precedenza di proprietà di Coop Estense), di circa m 2, ha forma quasi triangolare, delimitata a SO dalla Via Fanti, a NO dal sedime curvilineo di un precedente binario ferroviario e a SE dal Comparto R-Nord, risulta oggi sostanzialmente priva di fabbricati, derivando dalla demolizione delle dismesse Officine Rizzi che occupavano l intera area, come emerge dalle seguenti Fig.1 e Fig.2. Fig. 1 Archivio Fondazione Del Monte, Modena: Foto aerea 1998 L area appare oggi coperta da una coltre di strato vegetale, che si è sovrapposta alle pavimentazioni degli spazi interni ed esterni dello stabilimento industriale demolito nel 2002 (DIA 1999/2001). Anche se le demolizioni degli edifici hanno dato luogo ad una evidente diminuzione degli impatti visivi, la presenza di pavimentazioni e fondazioni costituiscono ancor oggi elementi che non hanno di fatto modificato sostanzialmente le caratteristiche di impermeabilizzazione del terreno, rispetto a quando erano presenti gli stabilimenti dell officina ex Rizzi. 2

3 A lato riportiamo una planimetria delle ex Officine Rizzi che testimonia la completa impermeabilizzazione dell area oggetto di PUA prima della demolizione dello stabilimento. Fig. 2 Planimetria delle ex Officine Rizzi, dove si evince che un tempo l area era completamente pavimentata e/o costruita Relativamente al comportamento dello strato superficiale attuale, occorre però tenere in considerazione il reale comportamento dello strato vegetale sovrastante come emerge dalla R.03 Indagini preliminare per la caratterizzazione di un sito produttivo dismesso. In tale elaborato, al paragrafo 4. Indagini sullo strato superficiale del suolo, si osserva: Nelle giornate precedenti, in particolare mercoledì 17, vi era stata pioggia intensa, l acqua caduta si era accumulata nello strato permeabile superficiale costituto in prevalenza da rottami edili in laterizio, negli scavi si è accumulata acqua che non proveniva dal fondo bensì cadeva dalle pareti proveniente dagli strati superficiali nei quali era contenuta. Tale comportamento verrà preso pertanto in considerazioni nelle fasi successive di progettazione. Di seguito nella Fig. 2 si evidenzia lo stato dell area a seguito delle demolizioni. Fig. 3 Foto aerea Bing Maps, 2013 (vista da Nord) 3

4 Il presente Progetto prevede la seguente articolazione di interventi: in una prima fase, corrispondente al presente PUA, si prevede la sola realizzazione di un parcheggio privato di uso pubblico, nella seconda fase si prevedono le trasformazioni urbanistiche ammesse dal piano sovraordinato. Per quanto attiene la presente Relazione di sostenibilità idraulica, ci occuperemo esclusivamente della prima fase, rimandando alla variante sostanziale che dovrà definire più specificatamente il secondo stralcio le verifiche idrauliche della relativa area. Fig. 4 Foto satellitare Google Maps, 2015 (in rosso il perimetro dell area di intervento) La superficie territoriale risulta approssimativamente pari a m 2, di cui circa mq costituiscono l area coinvolta dalla prima fase destinata alla realizzazione di un Parcheggio ed una piccola porzione a verde, mentre per la seconda fase si rimanda la trasformazione ad una Variante sostanziale dove potranno essere insediate le previsioni pianificate nella Zona elementare. Il testo coordinato PSC/POC e RUE del Comune di Modena per superfici inferiori ai 5 ha non prevede la necessità di verifiche idrauliche, tuttavia, visto che ci troviamo all interno di un PUA di dimensioni maggiori pare opportuno fare le dovute verifiche. I principali dati sono pertanto: ST (PUA) = mq Sup. (1 fase) = mq di cui: Sup. (Impermeabile) = mq Sup. verde aiuole e verde residuale a nord (permeabile) = mq 4

5 2 stralcio 1 stralcio Fig. 5 - Stato di fatto Stato di Progetto: 1 fase 1.2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Testo Coordinato PSC/POC/RUE del Comune di Modena, Testo Vigente di consultazione aggiornato al 27 luglio Norma UNI EN Sistemi di scarico funzionanti a gravità all interno degli edifici Sistemi per l evacuazione delle acque meteoriche, progettazione e calcolo. Norma UNI EN 1401 Tubi e raccordi in cloruro di polivinile non plastificato (PVC-U) per sistemi di tubazioni per fognature e scarichi interrati non in pressione area U e UD. UNI EN Sistemi di scarico funzionanti a gravità all interno di edifici Impianti per acque reflue, progettazione e calcolo. 5

6 2. LO STATO DI FATTO Per quanto attiene l inquadramento dell area a scala territoriale, riportiamo di seguito quanto risulta dalla Tavola 1a2.3 QUADRO CONOSCITIVO, Sistema di drenaggio urbano del territorio comunale Carta del carico idraulico sui bacino. In esso si evidenzia come tutta l area interessata dal PUA rientri nella Classe 4 di carico idraulico con tempi di ritorno di 20 anni. Fig. 6 Sistema di drenaggio urbano del territorio comunale Carta del carico idraulico sui bacini Nell intorno del PUA oggetto di intervento, la rete fognaria presente sul perimetro dell area, e specificatamente su via Fanti, consiste in una condotta a gravità di tipo misto ed una a gravità di acque bianche, come si evince dalla cartografia sottostante fornita dal gruppo Hera. Rete bianca a gravità Rete mista a gravità Fig. 7 Carta dei sottoservizi (Gruppo Hera) Per lo sviluppo della successiva fase di progettazione sarà necessario approfondire ulteriormente, con la collaborazione dell ente gestore, la conoscenza dello stato di fatto delle reti, in modo da definire in modo più dettagliato gli interventi oggi ipotizzati. 6

7 3. LA RETE DI DRENAGGIO DELLE ACQUE METEORICHE 3.1 CRITERI DI PROGETTAZIONE ED INDIVIDUAZIONE DEI PUNTI DI RECAPITO Il sistema di drenaggio delle acque meteoriche sarà dimensionato secondo le modalità individuate dal REQ. C. N XXVIII.3.14: GESTIONE DEL RISCHO IDRAULICO E SMALTIMENTO DELLE ACQUE (RUE), utilizzando le curve di possibilità climatica di seguito indicate: In particolare i collettori saranno progettati con riferimento ad eventi meteorici aventi tempo di ritorno ventennale, mentre gli eventuali dispositivi di laminazione delle portate di piena saranno dimensionati con riferimento ad eventi di pioggia aventi tempo di ritorno cinquantennale. In considerazione del fatto che: l area risulta, allo stato attuale, dismessa e da riqualificare con presenza significativa di pavimentazioni e fondazioni che interessano tutta l area del PUA come si evince dall immagine della planimetria delle ex officine Rizzi (vedi Fig. 1e 2 Planimetria delle ex Officine Rizzi). In considerazione della capacità di trattenere acqua da parte dello strato vegetale presente sulle vecchie pavimentazioni ex/rizzi, ed a seguito delle considerazioni di cui al paragrafo 1.1, si assume cautelativamente come indice di impermeabilizzazione il 75%; l attuale livello di impermeabilizzazione del suolo, approssimativamente pari al 75%, sarà mantenuto al 75% nella Prima fase a seguito della realizzazione del nuovo Parcheggio; la normativa di riferimento è quella riportata nello strumento urbanistico comunale: REQ. C. N XXVIII.3.14: GESTIONE DEL RISCHO IDRAULICO E SMALTIMENTO DELLE ACQUE (RUE): l intervento dovrà soddisfare pertanto il principio dell attenuazione idraulica. 7

8 3.2 CONFIGURAZIONE DEL SISTEMA DI DRENAGGIO Le opere di urbanizzazione oggetto di futura cessione alla pubblica amministrazione (solo a seguito della formazione del seconda fase) interesseranno tutta l area interessata dalla prima fase pari a circa m 2, comprendenti le infrastrutture del parcheggio e area residuale verde. Pur nella consapevolezza che tale area verrà ceduta nella seconda fase alla Amministrazione Pubblica, pare opportuno proporre un intervento di attenuazione idraulica, così come previsto al punto a1, del REQ. C. N XXVIII.3.14: GESTIONE DEL RISCHO IDRAULICO E SMALTIMENTO DELLE ACQUE (RUE) con riduzione della portata in uscita almeno pari al 30% rispetto al valore specifico di deflusso proprio dell area oggetto di intervento in condizione ante-operam. Il nuovo parcheggio prevede un unica dorsale di raccolta delle acque meteoriche nel quale confluiscono tutte le acque in corrispondenza della corsia più a nord. Date le pendenze in campo sarà necessario una pompa di rilancio per la porzione a nord est dove è prevista una rampa di raccordo con l area di pertinenza del parcheggio R-nord, in modo da far confluire tutte le acque di raccolta del nuovo parcheggio (che verrà successivamente ceduto alla PA nella seconda fase) nel collettore a gravità di acque chiare presente su via Fanti. Il punto di recapito sarà pertanto individuato nel collettore fognario a gravità delle acque bianche, che si sviluppa lungo Via Fanti, in corrispondenza del nuovo ingresso al Parcheggio sulla via Fanti, T_10 Schema delle fognature. Fig. 8 Planimetria di progetto del nuovo Parcheggio Fig. 9 Sezione del nuovo Parcheggio in corrispondenza dell asse di ingresso da via Fanti 8

9 3.3 CONNESSIONE DEL NUOVO COMPARTO ALLA PUBBLICA FOGNATURA L area destinata al nuovo Parcheggio ha una superficie fondiaria pari a m 2 ed un livello di impermeabilizzazione del suolo approssimativamente pari a = 0.75 come si deduce dai seguenti dati: Sup. (1 stralcio) = mq di cui: Sup. (Impermeabile) = mq Sup. verde aiuole e verde residuale a nord (permeabile) = mq Come evidenziato in premessa al capitolo 1, in considerazione del fatto che l area è già urbanizzata e si tratta di un area di trasformazione in precedenza industriale, si è ritenuto opportuno confermare le attuali modalità di smaltimento delle acque meteoriche. Il punto di recapito delle acque meteoriche è individuato nel collettore a gravità acque chiare a servizio dell area avente diametro pari a 500 mm in cls, presente sulla via Fanti così come da sopralluogo congiunto con il personale Hera del PREDIMENSIONAMENTO DEL DISPOSITIVO DI LAMINAZIONE A SERVIZIO DEL NUOVO COMPARTO Ai fini del predimensionamento del dispositivo di laminazione a servizio del sistema di smaltimento delle acque meteoriche del nuovo insediamento, è necessaria una valutazione in merito all entità degli apporti meteorici attualmente conferiti alla rete pubblica. A fronte di una superficie territoriale complessivamente pari a m 2 assumiamo come coefficiente di deflusso medio: = 0.75 determinato come segue: un tempo di corrivazione caratteristico del bacino pari a 20 minuti; che l attuale sistema fognario sia dimensionato per un tempo di ritorno pari a 50 anni; ne risulta, applicando il metodo della corrivazione, una portata massima attuale pari a: 108 l/s Visto quanto previsto al punto a1, del REQ. C. N XXVIII.3.14: GESTIONE DEL RISCHO IDRAULICO E SMALTIMENTO DELLE ACQUE (RUE): riduzione della portata in uscita almeno pari al 30% rispetto al valore specifico di deflusso proprio dell area oggetto di intervento in condizione ante-operam occorre realizzare un sistema di laminazione che garantisca in uscita dal nuovo comparto una portata di 75 l/s. Una volta calcolata la Q E (108 l/s) e fissata la portata Q U pari a 75 l/s (70% Qe) è possibile procedere al dimensionamento del volume necessario per garantire il processo di laminazione, che quantifichiamo, in prima approssimazione, utilizzando la 9

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13 In particolare, al fine di meglio contestualizzare la proposta sopra descritta, si potrà prevedere la realizzazione, di un collettore che funge da dorsale per l intero Parcheggio in PVC di 400 mm, della lunghezza minima di metri 100 circa, con previsione di bocca tarata prima dell ingresso su via Fanti. La verifica infatti darebbe: Area di una condotta di diametro 250 mm: A = 0,049 m 2 Area di una condotta di diametro 400 mm: A = 0,126 m 2 Volume massimo di laminazione = 0,077x100= 7,70 m 3 Dorsale principale di L. minima = 100 m con D = 400 PVC Fig. 10 Planimetria di progetto del nuovo Parcheggio - indicazioni progettuali Bocca tarata Fig. 11 Sezione del nuovo Parcheggio in corrispondenza dell asse di ingresso da via Fanti - indicazioni progettuali Il Tecnico Ing. Francesco Bursi 13

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