RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

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1 RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Premessa L Amministrazione Comunale di Matino ha incaricato il sottoscritto Arch. Daniele Cataldo a redigere il seguente progetto definitivo-esecutivo (al fine della realizzazione di nuova struttura attraverso il recupero del patrimonio immobiliare esistente) relativo ai Lavori di ristrutturazione e adeguamento al Reg. reg. 4/2007 del plesso scolastico "M. Montessori" da destinare parzialmente a "Sezione primavera", da inserire nel piano triennale dei lavori pubblici, per poter partecipare al bando Regionale P.O. FESR PUGLIA ASSE III Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l attrattività territoriale. Linea di intervento 3.2 Programma di interventi per l infrastrutturazione Sociale e Sociosanitaria territoriale per il finanziamento di asili nido comunali e di progetti pilota per asili nido aziendali presso enti pubblici (BURP n. 88 del ) con scadenza il 4 agosto L Amministrazione regionale, infatti, interviene con un Piano straordinario degli asili e servizi per l infanzia comprese le Sezioni primavera che, come per il nostro Comune, dovrà essere istituita, mediante la preventiva ristrutturazione e adeguamento agli standard previsti dal Regolamento regionale n. 4/2007, presso il plesso scolastico M. Montessori di via Macchiavelli. Per tale iniziativa ammissibile a finanziamento si è predisposta la presente progettazione a livello esecutivo secondo le seguenti linee guida: Inquadramento territoriale e socio-economico del progetto; Analisi dei fabbisogni rilevati sul territorio; Miglioramento delle caratteristiche strutturali dell offerta e grado di copertura della domanda di servizio rilevata sul territorio entro i parametri di ricettività indicati dal Regolamento regionale n. 4/2007 per la tipologia di struttura socioassistenziale per l infanzia per la quale si richiede il finanziamento; Breve descrizione dell intervento proposto (destinazione urbanistica, caratteristiche principali, livello di progettazione, data di validazione del progetto da parte del RUP e previsione di ultimazione ed approvazione dei progetti 1

2 definitivi ed esecutivi, disponibilità di permessi e autorizzazioni propedeutica all appalto, cronogramma semestrale di realizzazione delle diverse fasi dell intervento, interventi volti a ridurre l impatto ambientale della struttura e a favorire il risparmio energetico e l utilizzo di fonti di energia rinnovabili); Innovatività del Progetto (caratteristiche della struttura e/o modello gestionale); Coerenza con la programmazione sociale regionale e con la programmazione del Piano Sociale di Zona di Casarano; Condizioni di successo della fase di avvio e di conduzione a regime delle attività (politiche tariffarie, azioni di promozione e comunicazione, ecc.); Piano degli investimenti connessi all intervento proposto; Descrizione e analisi delle voci di costo riportate nella tabella 1 del bando. Piano economico-gestionale connesso ai primi cinque anni di attività con l impegno formale, da parte del soggetto beneficiario, di farsi carico degli eventuali disavanzi di gestione non coperti da altre fonti. Per il programma di investimento, che dovrà presentare l Amministrazione Comunale, l agevolazione massima concedibile è pari a ,00. Il contributo non potrà comunque superare il 75% della spesa ammissibile, pertanto la quota di cofinanziamento a carico del Comune sarà pari al 25%. La redazione del progetto è sviluppata nel rispetto delle direttive puntuali previste per le scuole dell Infanzia Sezione primavera, sia per gli obiettivi prefissati che per le tipologie di intervento. Pertanto, il presente progetto prevede, la realizzazione di nuova struttura attraverso il recupero del patrimonio immobiliare esistente mediante la ristrutturazione e l adeguamento funzionale, che con opportuni interventi, appunto, riqualificheranno e renderanno fruibili gli esistenti spazi. Descrizione dello stato dei luoghi La scuola dell Infanzia M. Montessori è ubicata a nord-est dell abitato di Matino, tra via Macchiavelli e via Estramurale di Levante. L edificio risulta costruito nei primi anni 80 e necessita di interventi straordinari di manutenzione, nonostante i recenti lavori di messa a norma (impianto antincendio, elettrico, 2

3 illuminotecnico e termico) non si è in possesso, ad oggi, del certificato di agibilità che, a conclusione dei lavori programmati nel presente progetto, si dovrà acquisire. Il plesso scolastico si compone di 6 Sezioni e 2 aule speciali (dotate di relativi locali spogliatoio e servizi igienici), un refettorio con annessa cucina e locali di servizio, un locale direzione con servizio igienico, il tutto distribuito lungo un corridoio al quale si accede da un ingresso principale su via Macchiavelli. Ampi spazi esterni sono destinati ai percorsi, verde attrezzato ed un teatrino in muratura per manifestazioni all aperto. Risultano libere due Sezioni, a destra dell ingresso, le quali si possono adibire in via sperimentale, previa realizzazione delle opere previste nel presente progetto, a Sezione primavera per circa 20 bambini di età compresa tra 24 e 36 mesi. Previsioni di progetto Al fine di perseguire gli obiettivi previsti si sono individuati gli spazi (per i bambini, per gli insegnati, per il personale di servizio) e le seguenti tipologie di intervento: Rifacimento di pavimentazione e vespaio areato; Rifacimento di impianto idrico-fognante e sostituzione di apparecchi igienicosanitari; Sostituzione di infissi esterni, adeguamento e/o sostituzione di porte interne; Apertura e/o chiusura di murature; Revisione del lastrico solare; Manutenzione delle murature esterne; Sistemazione dei percorsi esterni e degli spazi a verde; Installazione di impianto fotovoltaico da 2,92 kwp e di impianto solare per la produzione di acqua calda sanitaria con boiler da 150 lt; Sostituzione e adeguamento di corpi scaldanti con installazione di termostato ambiente; Tinteggiatura interna ed esterna delle superfici murarie; Fornitura e posa in opera di arredi, mobili, giochi, materiale didattico. 3

4 Inoltre, ai sensi del citato Regolamento regionale 18 gennaio 2007, n. 4 e del decreto n. 37 del 10 aprile 2008 con il quale il Ministero della pubblica Istruzione ha definito i criteri per l attivazione del servizio educativo delle Sezioni primavera, il plesso scolastico dovrà avere le caratteristiche e gli standard strutturali e qualitativi di seguito elencati: L istituzione delle sezioni aggregate a scuole d Infanzia o Sezioni primavera risponde alle nuove esigenze sociali ed educative per l accoglienza di bambini in età compresa tra i 2 e 3 anni. Gli spazi essenziali destinati ai bambini e ai servizi generali dovranno essere: a) ambiente di ingresso, con adeguato spazio filtro per la tutela microclimatica, che dia accesso alle sezioni, evitando il passaggio attraverso i locali di altre sezioni; b) unità funzionali minime (sezioni) per ciascun gruppo di bambini, la cui dimensione e il cui numero dipende dal numero totale di bambini iscritti e dal progetto educativo, in grado di garantire nello stesso spazio il riposo e il pasto; c) locali per l igiene destinati ai bambini continui a ciascuna delle sezioni servite, attrezzati con un fasciatoio, una vasca lavabo e una dotazione media di sanitari non inferiore a un vaso ogni dieci bambini; d) spazi comuni, destinati alle attività ludiche e ricreative, utilizzati a rotazione dalle sezioni, ovvero per attività individuali e di grandi o piccoli gruppi; e) servizi generali e spazi a disposizione degli adulti (locale spogliatoio e WC per il personale, locali separati per deposito per attrezzature e materiali di pulizia e per la conservazione dei materiali connessi alla preparazione dei pasti, spazio per la preparazione del materiale didattico e il colloquio con i genitori); f) cucina o altro spazio attrezzato a servizio della somministrazione di pasti forniti in multiporzione dall esterno; g) spazi esterni o spazi gioco attrezzati con strutture fisse e dedicate. La superficie interna del plesso scolastico, esclusi gli spazi dedicati ai servizi generali, a vano ingresso, a cucina o terminale, dovrà essere non inferiore a 7,5 mq. per posto bambino, considerando il totale della superficie per le sezioni, gli spazi per il riposo e il pasto, gli spazi comuni, i servizi igienici per bambini. La superficie esterna alla struttura, al netto di parcheggi e viabilità carrabile, dovrà assicurare la presenza di uno spazio esterno fruibile dai bambini in misura non inferiore a 10 mq per bambino. 4

5 In presenza di bambini diversamente abili il rapporto operatore-bambino deve essere di 1 educatore per 1 bambino. Se la struttura accoglie anche minori con problematiche psico-sociali, nella equipe devono essere presenti anche educatori professionali, ex Decreto n. 520/1998, nonché le altre figure professionali adeguate in relazione alle prestazioni sociosanitarie richieste. Le eventuali prestazioni sanitarie sono erogate dal Servizio Sanitario Regionale, nel rispetto del modello organizzativo vigente. L allestimento degli spazi (abbiamo visto che devono rispondere alle esigenze dei bambini quali, in particolare, accoglienza, riposo, gioco, alimentazione, cura della persona, ecc.) con arredi, materiali, strutture interne ed esterne, dovranno essere in grado di qualificare l ambiente educativo come contesto di vita, di relazione e di appendimento. L orario di funzionamento flessibile deve essere rispondente alle diverse esigenze dell utenza e alla qualità di erogazione del servizio, compreso di massima, tra le 5 e le 9 ore giornaliere. La dimensione contenuta del numero di bambini per sezione non deve superare le 20 unità, in base al modello educativo e organizzativo adottato. Il rapporto numerico, tra personale educativo/docente e bambini, orientativamente non deve essere superiore a 1/10. L impiego del personale, docente e ausiliario, deve essere professionalmente idoneo per la specifica fascia di età, con particolare attenzione al sostegno di bambini con disabilità inseriti nella sezione. Infine, per quanto riguarda gli aspetti connessi alla sicurezza in caso d incendio, il plesso scolastico è stato oggetto di recenti lavori di adeguamento ai sensi del D.M. 26 agosto 1992 Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica, che hanno riguardato anche l adeguamento dell impianto elettrico alla L. 5 marzo 1990 n.46 Norme per la sicurezza degli impianti. Matino, li 30 Luglio 2008 Il progettista: Arch. Daniele Cataldo 5

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