STERZATA SENZA SPOSTAMENTO MANI MANI IN POSIZIONE BASE. POSIZIONE SUL SEDILE: TROPPO LONTANA (prospetto) POSIZIONE DI GUIDA: LONTANA (pianta)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "STERZATA SENZA SPOSTAMENTO MANI MANI IN POSIZIONE BASE. POSIZIONE SUL SEDILE: TROPPO LONTANA (prospetto) POSIZIONE DI GUIDA: LONTANA (pianta)"

Transcript

1 MANI IN POSIZIONE BASE Posizione base, fondamentale per guidare con qualità e sicurezza: mani sul volante come sul quadrante di un orologio, per indicare le ore 9:15, con i pollici bene ancorati alle razze. Permette: - maggiore velocità di movimento; - maggiore precisione di guida; - maggiore sensibilità e controllo della vettura STERZATA SENZA SPOSTAMENTO MANI Gran parte delle curve di strade ed autostrade italiane si possono percorrere senza spostare le mani dalla posizione base 9:15, semplicemente ruotando il volante fino ad un massimo di 90. Questo garantisce: - massima presa; - velocità di movimento e di reazione; - precisione; - sensibilità. In caso di necessità la sterzata potrà arrivare fino a 100 senza abbandonare la posizione base. POSIZIONE SUL SEDILE: TROPPO LONTANA (prospetto) Difetto più diffuso nell impostazione di guida dei comuni utenti stradali: busto troppo distante dal volante, con le braccia tese. Ciò si traduce in: - maggior peso del volante e conseguente sforzo; - minore sensibilità e precisione nel controllo della vettura; - affaticamento del collo in caso di lunghe percorrenze. POSIZIONE DI GUIDA: LONTANA (pianta) In fase di curva, non potendo aumentare la distanza tra il punto spalla e la corona del volante, il guidatore si troverà ad affrontare uno dei seguenti problemi: a) mantenendo il corpo ancorato al sedile, la mano superiore non riesce a mantenere la presa sul volante in curva: il guidatore è costretto a controllare il volante con braccio-mano inferiore, più impedita nel movimento; b) mantenendo la presa sul volante il corpo si stacca dallo schienale e, per effetto della forza centrifuga in curva, scivola verso l esterno dell abitacolo, aumentando ulteriormente la distanza del busto dal volante. 1

2 POSIZIONE SUL SEDILE: CORRETTA (prospetto) La posizione di guida corretta richiede le braccia flesse quasi a formare un angolo di 90, con le mani ancorate al volante in posizione 9:15; busto più vicino al volante (senza esagerare). Ciò permette: - minor sforzo sul volante, maggiore velocità, sensibilità e precisione nei movimenti dello stesso; - mani sempre in presa, in qualunque posizione; - maggiore sensibilità del corpo sul comportamento della vettura; - minore affaticamento della schiena. La posizione delle gambe è una conseguenza dell impostazione corpo/braccia/mani. POSIZIONE DI GUIDA: CORRETTA (pianta) Grazie alla corretta impostazione di guida è possibile ruotare il volante di 90 senza aprire la mano sulla parte superiore della corona e senza spostare la spalla dallo schienale. In questo modo: - le mani mantengono sempre una buona presa sul volante; - il corpo è bene inserito nel sedile e non scivola in fase di curva. STERZATA CON SPOSTAMENTO MANI Facciamo l esempio di una curva a destra. La procedura corretta è: - la mano destra scorre sulla corona del volante prima della curva, raggiungendo la posizione ore 12:00; - la mano sinistra lascia scorrere il volante, mentre la destra lo tira in fase di inserimento in curva; - quando la razza inferiore arriva in posizione ore 15:00, anche la sinistra entra in presa e le due mani insieme concludono la rotazione (nel caso la sterzata richiesta sia ancora superiore, si ripete la manovra). Se la curva fosse stata a sinistra, la procedura è la medesima a mani invertite. Ritorno Per ritornare ad una posizione rettilinea: - la destra lascia scorrere il volante, mentre la sinistra lo tira, finché la destra riprende il volante in posizione originale; da qui la destra accompagna la sinistra, portando il volante in posizione 9:15. POSIZIONE PIEDI CORRETTA Piede destro Il tallone deve essere appoggiato sul pianale tra freno e acceleratore. Per passare dall acceleratore al freno e viceversa, si sposta il piede da un pedale all altro senza sollevare il tallone, per ottenere maggiore velocità di movimento. Piede sinistro Sempre appoggiato sull apposita pedana a sinistra della pedaliera, per garantire al corpo un ulteriore punto di appoggio in fase di curva o frenate brusche. Il piede sinistro si porta sulla frizione solo quando serve cambiare marcia. 2

3 POSIZIONE PIEDI PUNTA-TACCO Il punta-tacco serve per equiparare i giri del motore alla velocità delle ruote in fase di scalata, evitando la possibilità di bloccaggio delle ruote motrici, soprattutto sui fondi viscidi a bassa aderenza. La procedura è: - la punta del piede destro frena, mantenendo costante la corretta pressione; - durante la scalata, il tallone viene sollevato per dare un accelerata, onde aumentare i giri del motore; - essendo una manovra di frenata, per nessuno motivo bisogna allentare la pressione sul freno. RAPPORTO VOLANTE - GRADI DI STERZATA Domanda: quanto occorre ruotare il volante per ottenere un angolo di sterzata ruote pari a 10? Risposta: indicativamente 180, cioè mezzo giro di volante. Conclusioni: constatando che con 180 di rotazione volante si percorre un tornante, si conclude che il rapporto volante/ effetto direzionale sulla vettura è di estrema sensibilità. Per questo motivo occorre essere precisi nel movimento dello sterzo per impostare correttamente le traiettorie di curva, e nel contempo rendersi conto che non serve girare troppo il volante per effettuare curve anche di raggio ridotto: bastano piccoli movimenti del volante per ottenere grandi reazioni della vettura. DERIVA DELL AVANTRENO Dove va una vettura spinta a ruote dritte? Dritta. Dove va una vettura spinta a ruote sterzate a destra di 45? A destra. Dove va una vettura spinta a ruote sterzate a destra di 90? Dritta. Concetto: una sterzata eccessiva in rapporto al raggio di curva ed alla velocità di percorrenza della stessa diminuisce la direzionalità della vettura. DIREZIONALITA E DERIVA Ipotizziamo una vettura che marcia a velocità costante su fondo stradale a buona tenuta. La sterzata determina una spinta laterale associabile alla direzionalità del veicolo, definita dall andamento evidenziato dalla linea: - crescente fino ad una sterzata di circa 10, che garantisce la massima direzionalità. - decrescente fino ad una sterzata (teorica) di circa 60 = sottosterzo. - nulla nell ipotesi di sterzata a 90, che determina la totale mancanza di direzionalità. 3

4 DIREZIONALITA SU FONDI DIFFERENZIATI Una data curva richiede sempre lo stesso angolo di sterzata, a prescindere dalle condizioni del fondo stradale: asciutto, bagnato, neve, ghiaccio. Ipotizziamo che su fondo asciutto la velocità di percorrenza della curva sia pari a km/h70, con la massima spinta laterale a 10 di sterzata: osservando il grafico si può notare che su fondo bagnato la massima direzionalità si ottiene a circa 7 di sterzata e su fondo innevato a circa 3. Come si affronta, quindi, una curva che richiede 10 di sterzata con fondo bagnato/innevato? E necessario diminuire la velocità di percorrenza di curva a valori tali che la tenuta della vettura permetta di affrontare una sterzata di 10 anche su fondi a bassa aderenza. COEFFICIENTI DI ADERENZA L aderenza di una vettura al suolo è funzione del peso del veicolo che grava sugli pneumatici (determinato dalla dinamica della vettura) e dal coefficiente di aderenza del terreno. La scala di valori va dal coefficiente pari a 0,1, caratteristico di fondi a bassissima tenuta (ghiaccio, neve) al coefficiente ottimale pari a 0,9, tipico di fondi ad elevata aderenza. Gli spazi di arresto in caso di frenata di emergenza, dipendono, quindi, sia dall efficienza dell impianto frenante, sia dall efficacia della frenata del guidatore, ma anche dal coefficiente di aderenza del terreno, che determina aumenti di distanza al decrescere del coefficiente stesso. SPAZIO DI FRENATA Nel calcolo dello spazio totale di frenata, al l tempo di reazione e conseguente spazio perso. A 100 Km/h si percorrono 27,7 metri/secondo: se si considera che il tempo di reazione medio di un guidatore attento e concentrato è pari 7 decimi/secondo, alla stessa velocità si percorrono a 20 metri. Nel caso una situazione di emergenza imponga una frenata al limite, le possibilità che si possono verificare sono le seguenti: - frenata a ruote bloccate (panic stop): senza ABS la tendenza è quella di bloccare le ruote per eccessiva pressione sul freno, con il risultato di allungare gli spazi di arresto e di perdere totalmente aderenza e direzionalità; - frenata modulata: il guidatore cerca di evitare l bloccaggio delle ruote, modulando la pressione sul freno (senza toglierla completamente), per ridurre gli spazi di arresto e mantenere direzionalità; - frenata con ABS: il vantaggio del dispositivo non è solo nella riduzione dello spazio di arresto (dovuto alla capacità della centralina di agire sulle sole ruote bloccate, lasciando frenare le altre), ma anche e soprattutto nella possibilità di cambiare direzione durante una frenata al limite, cosa impossibile a ruote bloccate. 4 DISTRIBUZIONE DINAMICA DEI CARICHI A TERRA (longitudinale) Il carico a terra è una forza fisica, dovuta essenzialmente al peso della vettura, che preme lo pneumatico sull asfalto facendolo aderire al fondo stradale. Più peso grava sullo pneumatico, più questo (in funzione della sua caratteristica flessibilità) sarà aderente al suolo, garantendo tenuta e direzionalità. Ogni vettura ha una sua ripartizione di carico fra assale anteriore e posteriore, equamente distribuita in condizioni di marcia costante (senza accelerazione o rallentamento), ma che cambia nelle varie condizioni di marcia per effetto della forza di inerzia: a) in fase di accelerazione, le ruote anteriori tendono ad avere meno carico, quindi meno aderenza, con possibilità di sottosterzo se siamo in curva; b) in frenata è il posteriore della vettura che si scarica, con tendenza a perdere aderenza ed a sovrasterzare in curva, soprattutto su fondi a bassa aderenza..

5 CURVA 90 : TRAIETTORIE GEOMETRICA SICURA Concetto: la velocità limite di una curva non dipende dal suo angolo ma dal raggio: rimanere vicini al margine interno della curva per tutta la sua percorrenza, significa impostare una curva dal raggio ridotto, con conseguente velocità limite molto bassa e rischio di superarla inavvertitamente. Utilizzando la corsia a disposizione (completamente a destra della riga di mezzeria) è possibile aumentare il raggio e la relativa velocità di percorrenza della curva: l obiettivo è quello di mantenere una velocità corretta e comunque al di sotto dei limiti di percorrenza, ottenendo nel contempo un maggiore margine di sicurezza. La traiettoria GEOMETRICA a raggio costante però non è la migliore, in quanto mantiene la vettura impegnata per tutta la durata della curva. La traiettoria SICURA richiede un inserimento in curva ritardato, con un raggio iniziale più stretto rispetto alla traiettoria geometrica: in questo modo l inserimento è necessariamente più lento, ma con il vantaggio successivo di mantenere la vettura impegnata per minore spazio, riallineando il volante nella fase conclusiva della curva. Un ulteriore vantaggio è la visibilità anticipata in uscita di curva. CURVA 90 : PROGRESSIONE Tecnica di impostazione di una curva a 90 : A) frenata e scalata: prima si frena, usando il maggiore potenziale di rallentamento dell impianto frenante, e poi si scala marcia per avere il rapporto giusto per affrontare la curva (ed ottenere ulteriore rallentamento dal freno motore); B) rilascio ed inserimento: l entrata in curva deve avvenire in fase di rilascio dell acceleratore, per ottenere maggiore carico sull avantreno e conseguente buona direzionalità; C) accelerazione e riallineamento: adottando la corretta traiettoria, la fase di uscita di curva sarà a raggio crescente, con la possibilità di anticipare il riallineamento del volante ed accelerare in progressione. Ricordare che tutte le manovre effettuate dal guidatore (frenata, sterzata, accelerazione) devono essere effettuate con progressione e fluidità di movimento, per evitare brusche reazioni della vettura che potrebbero farne perdere il controllo. LA VISTA L uomo è biologicamente predisposto per un andatura di movimento pari a circa 3 km/h, equivalente alla velocità di spostamento a piedi. L obiettivo visuale conseguente (in funzione della velocità), che serve per individuare il percorso da seguire, è quindi molto vicino alla persona stessa. Nel caso la velocità aumenti per effetto del movimento del veicolo, il guidatore deve adeguare il proprio obiettivo visuale alzandolo fino al punto che serve per individuare la corretta line da seguire. OBIETTIVO VISUALE Spesso nelle fotografie che ritraggono le vetture di Formula 1 in rettilineo, si vede il casco del pilota girat rispetto alla linea rettilinea affrontata dalla vettura: questo perché il pilota sta già guardando la curva che dovrà affrontare. Questo è il concetto dell obiettivo visuale: guardare sempre un passo avanti rispetto a dove si trova la vettura per poter: - adottare una guida fluida: le sterzate saranno sempre più omogenee; - prevenire eventuali problemi che si possono presentare sulla strada. 5

Verifica finale corso di Guida sicura

Verifica finale corso di Guida sicura Verifica finale corso di Guida sicura NOTA BENE: le soluzioni si trovano in fondo al documento 1. Quali sono gli scopi di una buona posizione di guida? (barrare tutte le risposte corrette) A) evitare che

Dettagli

STUDIO DEL COMPORTAMENTO DINAMICO SU STRADA DELLA VETTURA ASTURA

STUDIO DEL COMPORTAMENTO DINAMICO SU STRADA DELLA VETTURA ASTURA ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITA DI BOLOGNA FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DELLE COSTRUZIONI MECCANICHE, NUCLERI, AERONAUTICHE E DI METALLURGIA

Dettagli

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale Problema 1 Un corpo puntiforme di massa m = 1.0 kg viene lanciato lungo la superficie di un cuneo avente un inclinazione θ = 40 rispetto all orizzontale e altezza h = 80 cm. Il corpo viene lanciato dal

Dettagli

Controllo del Differenziale e Dinamica del Veicolo

Controllo del Differenziale e Dinamica del Veicolo e Dinamica del Veicolo Funzione del differenziale 1) Svincolare cinematicamente tra loro gli alberi condotti ) Ripartire convenientemente la coppia motrice Differenziale autobloccante meccanico Tipi di

Dettagli

PROVE SU PISTA. Sensore pressione freno. Sensore pressione freno:

PROVE SU PISTA. Sensore pressione freno. Sensore pressione freno: Sensore pressione freno A N A L I S I T E C N I C A D E L T U O K A R T PROVE SU PISTA Sensore pressione freno: come integrare le valutazioni personali sulla frenata con un analisi basata su elementi oggettivi

Dettagli

CONI FIPCF LO STRAPPO CORSO DI AGGIORNAMENTO PER TECNICI DI PESISTICA E CULTURA FISICA

CONI FIPCF LO STRAPPO CORSO DI AGGIORNAMENTO PER TECNICI DI PESISTICA E CULTURA FISICA CONI FIPCF LO STRAPPO CORSO DI AGGIORNAMENTO PER TECNICI DI PESISTICA E CULTURA FISICA Fig. 1 Fig. 2 Fig.3 Fig. 4 Fig. 5 Fig. 6 SEQUENZA FOTOGRAFICA DELLO STRAPPO RECORD DI 180 KG. EFFETTUATO DA ASEN ZLATEV,

Dettagli

Comodi e sicuri al volante!

Comodi e sicuri al volante! Comodi e sicuri al volante! Regolare in modo ottimale il sedile del guidatore in 10 passi Come conducente di autocarri, bus, autobus, macchine edili, autofurgoni ecc., passate molto tempo dietro il volante.

Dettagli

Usando il pendolo reversibile di Kater

Usando il pendolo reversibile di Kater Usando il pendolo reversibile di Kater Scopo dell esperienza è la misurazione dell accelerazione di gravità g attraverso il periodo di oscillazione di un pendolo reversibile L accelerazione di gravità

Dettagli

Eco-Drive accelerate con il piede giusto

Eco-Drive accelerate con il piede giusto Eco-Drive accelerate con il piede giusto www.eco-drive.ch Risparmiare carburante prima di partire Ripartizione dei costi Il grafico mostra la ripartizione dei costi in un impresa di trasporti. L autista

Dettagli

I partner di Quality Alliance Eco-Drive

I partner di Quality Alliance Eco-Drive < I partner di Quality Alliance Eco-Drive Quality Alliance Eco-Drive è partner certificato di SvizzeraEnergia. Eco-Drive è un grande progetto della Fondazione Centesimo per il Clima. Gli organizzatori

Dettagli

Aprile (recupero) tra una variazione di velocità e l intervallo di tempo in cui ha luogo.

Aprile (recupero) tra una variazione di velocità e l intervallo di tempo in cui ha luogo. Febbraio 1. Un aereo in volo orizzontale, alla velocità costante di 360 km/h, lascia cadere delle provviste per un accampamento da un altezza di 200 metri. Determina a quale distanza dall accampamento

Dettagli

CORSI DI GUIDA SICURA

CORSI DI GUIDA SICURA Presenta CORSI DI GUIDA SICURA INTRODUZIONE Gli istruttori della Scuola Guida Sicura Pintarally & Go Free Vi faranno provare un emozionante Corso di Guida Sicura con l ausilio di alcune vetture attrezzate

Dettagli

Unità didattica 2: Mobilitazioni e Spostamenti

Unità didattica 2: Mobilitazioni e Spostamenti Unità didattica 2: Mobilitazioni e Spostamenti In questa unità didattica si impara come si può aiutare una persona a muoversi, quando questa persona non può farlo in modo autonomo. Quindi, è necessario

Dettagli

Smorzamento Degli Ammortizzatori

Smorzamento Degli Ammortizzatori Smorzamento Degli Ammortizzatori Lo smorzamento governa la resistenza al movimento degli ammortizzatori, per mezzo di un pistone interno che si muove a bagno d olio quando l ammortizzatore si comprime

Dettagli

PUNTATE ALLE STELLE. INFORMAZIONI SU RUOTE COMPLETE E PNEUMATICI ORIGINALI BMW/MINI CON IL MARCHIO DELLA STELLA.

PUNTATE ALLE STELLE. INFORMAZIONI SU RUOTE COMPLETE E PNEUMATICI ORIGINALI BMW/MINI CON IL MARCHIO DELLA STELLA. PUNTATE ALLE STELLE. INFORMAZIONI SU RUOTE COMPLETE E PNEUMATICI ORIGINALI /MINI CON IL MARCHIO DELLA STELLA. Switzerland PNEUMATICI SU MISURA. Lo sviluppo di uno pneumatico originale /MINI ha inizio già

Dettagli

Il Torque Converter Intro. Il Torque Converter Funzionamento (base)

Il Torque Converter Intro. Il Torque Converter Funzionamento (base) Il Intro Tutte le vetture con cambio manuale dispongono di una frizione interposta tra motore e trasmissione che ha la funzione di creare o interrompere il collegamento meccanico tra questi due dispositivi,

Dettagli

FRENI Informazioni per i conducenti Il meglio dalla vostra auto

FRENI Informazioni per i conducenti Il meglio dalla vostra auto FRENI i Informazioni per i conducenti Il meglio dalla vostra auto SISTEMA FRENANTE DALLE PRIME FASI Per esercitare l attrito frenante sulle ruote, i freni di precedente costruzione utilizzavano un sistema

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

FISICA DELLA BICICLETTA

FISICA DELLA BICICLETTA FISICA DELLA BICICLETTA Con immagini scelte dalla 3 SB PREMESSA: LEGGI FISICHE Velocità periferica (tangenziale) del moto circolare uniforme : v = 2πr / T = 2πrf Velocità angolare: ω = θ / t ; per un giro

Dettagli

prof.ri Domenico Di Molfetta, 1

prof.ri Domenico Di Molfetta, 1 La tecnica del lancio del disco prof.ri Domenico Di Molfetta, 1 prof.ri Domenico Di Molfetta, 2 prof.ri Domenico Di Molfetta, 3 prof.ri Domenico Di Molfetta, 4 prof.ri Domenico Di Molfetta, 5 prof.ri Domenico

Dettagli

EFFETTI DELLA DOPPIA SPINTA

EFFETTI DELLA DOPPIA SPINTA EFFETTI DELLA DOPPIA SPINTA DESCRIZIONE DEL MOVIMENTO, CORRELAZIONE TRA I DUE ARTI I fotogrammi utilizzati sono stati digitalizzati su computer, da immagini filmate con video camera 8 mm e con sincronia

Dettagli

Videocorso Guida Sicura

Videocorso Guida Sicura GUIDA SICURA Le tecniche di guida per limitare i rischi di chi lavora al volante Slide n. 1 Indice del corso La sicurezza comincia da noi Il guidatore Il veicolo Tecniche di guida Come si affronta una

Dettagli

MESOCICLO ARBITRI PERIODO AGONISTICO

MESOCICLO ARBITRI PERIODO AGONISTICO MESOCICLO ARBITRI PERIODO AGONISTICO (Modulo) 10' Corsa (Borg 2-3) Inserendo anche corsa laterale 5' Stretching Dinamico 5' Andature (Skip, Corsa, Calciata, Scivolamenti laterali ecc. 3x10m) 3x Allungo

Dettagli

PROGRAMMA CORSI DI GUIDA SICURA AZIENDE

PROGRAMMA CORSI DI GUIDA SICURA AZIENDE PROGRAMMA CORSI DI GUIDA SICURA AZIENDE PROGRAMMA DEL CORSO Il Corso ha la durata di un giorno e può essere svolto su Circuiti o Mini Impianti. Gli allevi,dopo essere stati accolti dal nostro staff,tornano

Dettagli

Pratica della velocita

Pratica della velocita Training B Ticino 2011 l. Di Tizio Pratica della velocita 1. Riscaldamento intensive con eserzitazioni dinamiche - corricchiare e saltellare sugli avampiedi differenti velocita e direzioni - slanci rimbalzati

Dettagli

PER PRIMA COSA: doppia valvola Due camere una valvola.

PER PRIMA COSA: doppia valvola Due camere una valvola. 08 2014 PER PRIMA COSA: contrariamente alle immagini già note, nessuna altra valvola è necessaria per il sistema. Una speciale doppia valvola distribuisce l aria in entrambe le camere. La parte superiore

Dettagli

Progetto La fisica nelle attrazioni Attrazione NIAGARA Dati Utili

Progetto La fisica nelle attrazioni Attrazione NIAGARA Dati Utili Progetto La fisica nelle attrazioni Attrazione NIAGARA Dati Utili Angolo di risalita = 25 Altezza massima della salita = 25,87 m Altezza della salita nel tratto lineare (fino all ultimo pilone di metallo)

Dettagli

APPLICATION SHEET Luglio

APPLICATION SHEET Luglio Indice 1. Descrizione dell applicazione 2. Applicazione - Dati 3. Selezione del prodotto e dimensionamento 4. Soluzione Motovario 1. Descrizione dell applicazione Gli schermi per campi da cricket fanno

Dettagli

Capitolo 3. Iniziamo col far vedere cosa si è ottenuto, per far comprendere le successive descrizioni, avendo in mente ciò che si vuole realizzare.

Capitolo 3. Iniziamo col far vedere cosa si è ottenuto, per far comprendere le successive descrizioni, avendo in mente ciò che si vuole realizzare. Realizzazione meccanica Iniziamo col far vedere cosa si è ottenuto, per far comprendere le successive descrizioni, avendo in mente ciò che si vuole realizzare. - 37 - 3.1 Reperibilità dei pezzi La prima

Dettagli

SCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA.

SCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA. SCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA. La COPERTURATOSCANA, prodotta da COTTOREF, è composta da tre articoli fondamentali: tegole, coppi e colmi, oltre ad una serie di pezzi

Dettagli

ComfortControl 01 BLOCCO DELL INCLINAZIONE 02 TENSIONE DELL INCLINAZIONE 05 ALTEZZA DELLA SCHIENA 06 ANGOLO DELLO SCHIENALE 03 PROFONDITÀ DEL SEDILE

ComfortControl 01 BLOCCO DELL INCLINAZIONE 02 TENSIONE DELL INCLINAZIONE 05 ALTEZZA DELLA SCHIENA 06 ANGOLO DELLO SCHIENALE 03 PROFONDITÀ DEL SEDILE Passo 1: Sbloccate la vostra sedia. 01 BLOCCO DELL INCLINAZIONE Passo 2: Adattate la sedia al vostro corpo. 02 TENSIONE DELL INCLINAZIONE 03 PROFONDITÀ DEL SEDILE 04 ALTEZZA DEL SEDILE Passo 3: Adattate

Dettagli

La Bicicletta un mezzo semplice in un sistema di trasporto complesso. Daniele Yari Stati Libero Ateneo del Ciclismo Urbano

La Bicicletta un mezzo semplice in un sistema di trasporto complesso. Daniele Yari Stati Libero Ateneo del Ciclismo Urbano La Bicicletta un mezzo semplice in un sistema di trasporto complesso Daniele Yari Stati Libero Ateneo del Ciclismo Urbano Il perché di un corso sull uso della bicicletta Il motore della bicicletta e la

Dettagli

Frizione Elettronica Syncro Drive

Frizione Elettronica Syncro Drive Manuale Utente Frizione Elettronica Syncro Drive 932 www.guidosimplex.it Gentile Cliente, grazie per aver acquistato un dispositivo Guidosimplex. Come tutti i nostri prodotti, questo dispositivo, è stato

Dettagli

EDUCAZIONE STRADALE IL TRIANGOLO DELLA SICUREZZA GUIDA CONSAPEVOLE

EDUCAZIONE STRADALE IL TRIANGOLO DELLA SICUREZZA GUIDA CONSAPEVOLE EDUCAZIONE STRADALE IL TRIANGOLO DELLA SICUREZZA GUIDA CONSAPEVOLE GUIDA SICURA GUIDA ECOLOGICA PER LE CLASSI MEDIE SUPERIORI 3^ 4^ E 5^ CON 2 e 4 RUOTE OBIETTIVI Il progetto ha l obiettivo di valorizzare

Dettagli

Dinamica Longitudinale Es1

Dinamica Longitudinale Es1 Accelerazione senza TC Dinamica Longitudinale Es1 Condizioni iniziali: Velocità iniziale=0km/h Condizioni di prova: Full throttle (in 0.1s), no brake, no steer Prove1: Accelerazione (0-50km/h, 0-100km/h,

Dettagli

2 Risalire a letto Appoggiare il sedere al bordo del letto, con le mani appoggiate

2 Risalire a letto Appoggiare il sedere al bordo del letto, con le mani appoggiate APPENDICE ESERCIZI POST-OPERATORI CONSIGLIATI 1 Scendere dal letto Da supino a letto sollevare il tronco sostenendosi sui gomiti, portare il dorso del piede sano sotto la caviglia dell arto operato, per

Dettagli

Soluzione degli esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato

Soluzione degli esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato Liceo Carducci Volterra - Classe 3 a B Scientifico - Francesco Daddi - 8 novembre 00 Soluzione degli esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato Esercizio. Un corpo parte da fermo con accelerazione

Dettagli

Associazione Italiana Arbitri Settore Tecnico: Modulo per la Preparazione Atletica

Associazione Italiana Arbitri Settore Tecnico: Modulo per la Preparazione Atletica Associazione Italiana Arbitri Settore Tecnico: Modulo per la Preparazione Atletica ARBITROCLUB SEZIONE A.I.A. AREZZO Linee Guida Programma di allenamento auto-diretto Caro Associato, di seguito troverai

Dettagli

Esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato

Esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato Liceo Carducci Volterra - Classe 3 a B Scientifico - Francesco Daddi - 8 novembre 010 Esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato Esercizio 1. Un corpo parte da fermo con accelerazione pari a

Dettagli

Progetto La fisica nelle attrazioni Attrazione ISPEED

Progetto La fisica nelle attrazioni Attrazione ISPEED Progetto La fisica nelle attrazioni Attrazione ISPEED Dati utili Lunghezza del treno: 8,8 m Durata del percorso: 55 s Lunghezza del percorso: 1200 m Massa treno a pieno carico: 7000 kg Altezza della prima

Dettagli

2 Risalire a letto Appoggiare il sedere al bordo del letto, con le mani appoggiate

2 Risalire a letto Appoggiare il sedere al bordo del letto, con le mani appoggiate Vedi l'articolo completo sui consigli per la protesi d'anca su www.chirurgiarticolare.it Link diretto cliccando qui... APPENDICE ESERCIZI POST-OPERATORI CONSIGLIATI 1 Scendere dal letto Da supino a letto

Dettagli

Programma. GuidarePilotare si riserva di apportare modifiche al programma senza preavviso, garantendo parità di contenuto formativo.

Programma. GuidarePilotare si riserva di apportare modifiche al programma senza preavviso, garantendo parità di contenuto formativo. Guida Sicura Base Moto e MaxiScooter. La guida della moto non è così intuitiva come sembra: inoltre abbiamo a che fare con sole due ruote, problemi di equilibrio che si manifestano soprattutto da fermo

Dettagli

MACCHINE MOTRICI COSA TRATTEREMO

MACCHINE MOTRICI COSA TRATTEREMO LE MACCHINE MOTRICI MACCHINE MOTRICI COSA TRATTEREMO TRATTRICI: FUNZIONI E TIPOLOGIE DISPOSITIVI DI ACCOPPIAMENTO ORGANI DI PROPULSIONE BILANCIO DINAMICO CRITERI TECNICI, OPERATIVI ED ECONOMICI SUDDIVISIONE

Dettagli

DINAMICA DELL ASSETTO IN UN AUTOMODELLO RC

DINAMICA DELL ASSETTO IN UN AUTOMODELLO RC DINAMICA DELL ASSETTO IN UN AUTOMODELLO RC INDICE 1 ANGOLO DI CAMBER STATICO Pag. 2 1.1 Indicazioni Generali per Avantreno e Retrotreno Pag. 2 1.2 Camber Avantreno Pag. 2 1.3 Camber Retrotreno Pag. 2 2

Dettagli

Ing. Marco De Mitri www.marcodemitri.it

Ing. Marco De Mitri www.marcodemitri.it Ing. Marco De Mitri www.marcodemitri.it 1 Il problema dei consumi Esigenza: risparmiare sui costi di gestione specie per chi utilizza per lavoro i mezzi di trasporto Non sempre però le prestazioni dichiarate

Dettagli

Movimento e benessere per la nostra schiena

Movimento e benessere per la nostra schiena Movimento e benessere per la nostra schiena Siamo fatti così... Corso di ginnastica posturale correttiva Sciolze 2011 La colonna vertebrale rappresenta la struttura portante del nostro corpo ed è capace

Dettagli

Cenni di geografia astronomica. Giorno solare e giorno siderale.

Cenni di geografia astronomica. Giorno solare e giorno siderale. Cenni di geografia astronomica. Tutte le figure e le immagini (tranne le ultime due) sono state prese dal sito Web: http://www.analemma.com/ Giorno solare e giorno siderale. La durata del giorno solare

Dettagli

SOLO I CARRELLI TOYOTA CON SAS SANNO COME

SOLO I CARRELLI TOYOTA CON SAS SANNO COME SOLO I CARRELLI TOYOTA CON SAS SANNO COME www.toyota-forklifts.it ABBATTERE I COSTI I carrelli elevatori Toyota equipaggiati con il sistema SAS utilizzano una tecnologia intelligente per ridurre sia i

Dettagli

1 Gli effetti della forza di Coriolis

1 Gli effetti della forza di Coriolis LA FORZA DI CORIOLIS di Giulio Mazzolini 2012 1 Gli effetti della forza di Coriolis È un effetto noto che i venti nell emisfero nord deviano sempre verso destra, invece nell emisfero sud deviano sempre

Dettagli

Sensori del numero di giri delle ruote ATE

Sensori del numero di giri delle ruote ATE Sensori del numero di giri delle ruote ATE Perché scegliere i sensori del numero di giri delle ruote ATE? Per soddisfare la sempre crescente esigenza di comfort e di sicurezza: oggi l ABS è standard su

Dettagli

Le Prime e Più Importanti Regolazioni Sull Automodello

Le Prime e Più Importanti Regolazioni Sull Automodello email : barcooff@lycos.it Url : http://utenti.lycos.it/barcooff/ Le Prime e Più Importanti Regolazioni Sull Automodello Angolo Di Camber o Campanatura Con il termine camber, o campanatura, si indica l

Dettagli

Esercizi per la Prevenzione degli Infortuni

Esercizi per la Prevenzione degli Infortuni Associazione Italiana Arbitri - AIA Settore Tecnico: Modulo Preparazione Atletica Esercizi per la Prevenzione degli Infortuni AIA CAN-D Stagione Agonistica 2010-2011 Prevenzione Infortuni Introduzione

Dettagli

Posizione di Attenti ; I talloni sono uniti e le Punte dei piedi divaricate A formare un angolo di Circa 45

Posizione di Attenti ; I talloni sono uniti e le Punte dei piedi divaricate A formare un angolo di Circa 45 Posizione Eretta Naturalmente ; La distanza tra i piedi Corrisponde alla Larghezza delle anche Posizione di Attenti ; I talloni sono uniti e le Punte dei piedi divaricate A formare un angolo di Circa 45

Dettagli

Parte I: Meccanica della locomozione ed armamento

Parte I: Meccanica della locomozione ed armamento Parte I: Meccanica della locomozione ed armamento 1) Meccanica della locomozione: equazione del moto, resistenze al moto, dinamica del veicolo, andamento planoaltimetrico, sopraelevazione in curva, accelerazione

Dettagli

Scelta e verifica dei motori elettrici per gli azionamenti di un mezzo di trazione leggera

Scelta e verifica dei motori elettrici per gli azionamenti di un mezzo di trazione leggera Scelta e verifica dei motori elettrici per gli azionamenti di un mezzo di trazione leggera Si consideri un convoglio ferroviario per la trazione leggera costituito da un unità di trazione, la quale è formata

Dettagli

ESERCIZI DOPO ARTROSCOPIA DEL GINOCCHIO Prof. Valerio Sansone Clinica Ortopedica dell Università di Milano Istituto Ortopedico Galeazzi

ESERCIZI DOPO ARTROSCOPIA DEL GINOCCHIO Prof. Valerio Sansone Clinica Ortopedica dell Università di Milano Istituto Ortopedico Galeazzi ESERCIZI DOPO ARTROSCOPIA DEL GINOCCHIO Prof. Valerio Sansone Clinica Ortopedica dell Università di Milano Istituto Ortopedico Galeazzi Esercizi iniziali Contrazioni dei muscoli flessori del ginocchio

Dettagli

Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie

Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Territorio ed infrastrutture di trasporto La meccanica della locomozione: questioni generali Il fenomeno dell aderenza e l equazione generale del moto

Dettagli

ANALISI DI UN SALTO DI LORENZO STRATTA Nella colonna a sinistra le sequenze di un salto di Lorenzo Stratta a 3.80 (record personale Asti, 24 ottobre

ANALISI DI UN SALTO DI LORENZO STRATTA Nella colonna a sinistra le sequenze di un salto di Lorenzo Stratta a 3.80 (record personale Asti, 24 ottobre 1 2 3 ANALISI DI UN SALTO DI LORENZO STRATTA Nella colonna a sinistra le sequenze di un salto di Lorenzo Stratta a 3.80 (record personale Asti, 24 ottobre 2010). Per meglio valutare e commentare l esecuzione

Dettagli

UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE CORSO DI INFRASTRUTTURE FERROVIARIE LECTURE 05 - LE LINEE

UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE CORSO DI INFRASTRUTTURE FERROVIARIE LECTURE 05 - LE LINEE UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE CORSO DI INFRASTRUTTURE FERROVIARIE LECTURE 05 - LE LINEE Docente: Ing. Marinella Giunta Le linee possono essere a semplice

Dettagli

Mezzo utilizzato: autogrù

Mezzo utilizzato: autogrù Procedure per la movimentazione delle billette nelle fasi di scarico dai mezzi di trasporto e per l alimentazione delle linee di forgiatura/stampaggio. La lavorazione riferita alla movimentazione dei fasci

Dettagli

Forze, leggi della dinamica, diagramma del. 28 febbraio 2009 (PIACENTINO - PREITE) Fisica per Scienze Motorie

Forze, leggi della dinamica, diagramma del. 28 febbraio 2009 (PIACENTINO - PREITE) Fisica per Scienze Motorie Forze, leggi della dinamica, diagramma del corpo libero 1 FORZE Grandezza fisica definibile come l' agente in grado di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo. Ci troviamo di fronte ad una

Dettagli

RUNNING. il re degli allenamenti

RUNNING. il re degli allenamenti Naturale, dimagrante, ottima per tonificare il cuore e il sistema circolatorio. E soprattutto a costo zero. La corsa è un training senza eguali e le giornate di questo periodo, tiepide e gradevoli, invitano

Dettagli

Ancona 10 Settembre 2014. di Robertais Del Moro

Ancona 10 Settembre 2014. di Robertais Del Moro Ancona 10 Settembre 2014 di Robertais Del Moro Classificazione Salti in ESTENSIONE Lungo Triplo Salti in ELEVAZIONE Alto Asta SALTARE Tra gli schemi motori fondamentali, SALTARE è forse uno dei più complessi

Dettagli

Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie

Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Territorio ed infrastrutture di trasporto La meccanica della locomozione: questioni generali Il fenomeno dell aderenza e l equazione Dall equazione alle

Dettagli

Le principali cause del mal di schiena: 1. Postura scorretta quando si è seduti, al lavoro, in casa o in automobile.

Le principali cause del mal di schiena: 1. Postura scorretta quando si è seduti, al lavoro, in casa o in automobile. ESERCIZI PER LA SCHIENA La maggior parte delle persone che viene nel nostro centro soffre di dolori alla schiena. Vi consigliamo di leggere attentamente questo opuscolo e di attenervi il più possibile

Dettagli

Moto circolare uniforme

Moto circolare uniforme Moto circolare uniforme 01 - Moto circolare uniforme. Il moto di un corpo che avviene su una traiettoria circolare (una circonferenza) con velocità (in modulo, intensità) costante si dice moto circolare

Dettagli

TECNICA E TATTICA VOLLEY

TECNICA E TATTICA VOLLEY TECNICA E TATTICA VOLLEY Dalla posizione di attesa, e a seconda del tipo di attacco avversario, il muro e la difesa optano per dei cambiamenti di posizione, al fine di rendere più facile la ricostruzione.

Dettagli

Come creare il test di Yasso tramite l applicazione Training Center

Come creare il test di Yasso tramite l applicazione Training Center Come creare il test di Yasso tramite l applicazione Training Center A differenza degli altri test pubblicati da Garmin, il test di Yasso necessita di un approfondimento. Il test di Yasso è un test molto

Dettagli

distanza maggiore (3000 m) distanza minore (2000m) tempo sui 3000 m tempo sui 2000 m

distanza maggiore (3000 m) distanza minore (2000m) tempo sui 3000 m tempo sui 2000 m 12 LEZIONE I TEST PER VALUTARE LE QUALITA AEROBICHE (SECONDA PARTE) IL B.A.S. TEST (Bisciotti, Arcelli Sagnol) Test misto: soglia/vam 2 prove massimali su 2 diverse distanze: 2000 3000 metri Si può avere

Dettagli

PROGRAMMA BASE PER ALLENAMENTO SALA ISOTONICA

PROGRAMMA BASE PER ALLENAMENTO SALA ISOTONICA FIPCF FEDERAZIONE ITALIANA PESISTICA E CULTURA FISICA PROGRAMMA BASE PER ALLENAMENTO SALA ISOTONICA PETTORALI PANCA PIANA APERTURE PANCA 30 SPALLE LENTO AVANTI ALZATE LATERALI ALZATE 90 GAMBE SQUAT AFFONDI

Dettagli

La caratteristica meccanica rappresenta l'andamento della coppia motrice C in

La caratteristica meccanica rappresenta l'andamento della coppia motrice C in MOTORI CORRENTE ALTERNATA: CARATTERISTICA MECCANICA La caratteristica meccanica rappresenta l'andamento della coppia motrice C in funzione della velocità di rotazione del rotore n r Alla partenza la C

Dettagli

REGOLAMENTO TECNICO GIOCHI POPOLARI

REGOLAMENTO TECNICO GIOCHI POPOLARI REGOLAMENTO TECNICO GIOCHI POPOLARI 1) Ogni gioco popolare inserito nel programma del Palio delle Borgate contribuisce alla classifica generale come evento singolo. TIRO ALLA FUNE 2) La gara inizia quando

Dettagli

ESERCIZI PRATICI. ESERCIZI PRATICI per il benessere fisico

ESERCIZI PRATICI. ESERCIZI PRATICI per il benessere fisico La al ESERCIZI PRATICI ESERCIZI PRATICI per il benessere fisico L attività fisica è fondamentale per sentirsi bene e per mantenersi in forma. Eseguire degli esercizi di ginnastica dolce, nel postintervento,

Dettagli

(FAQ) ANTICADUTA. Catalogo on-line www.iapir.it DA OLTRE 40 ANNI LA SICUREZZA IN ITALIA

(FAQ) ANTICADUTA. Catalogo on-line www.iapir.it DA OLTRE 40 ANNI LA SICUREZZA IN ITALIA (FAQ) ANTICADUTA Che cos è un impatto d urto? All'arresto di una caduta l'operatore subisce un impatto d'urto che può provocare delle lesioni. 400 dan : comparsa di postumi cervicali 600 dan : soglia accettabile

Dettagli

2. Leggi finanziarie di capitalizzazione

2. Leggi finanziarie di capitalizzazione 2. Leggi finanziarie di capitalizzazione Si chiama legge finanziaria di capitalizzazione una funzione atta a definire il montante M(t accumulato al tempo generico t da un capitale C: M(t = F(C, t C t M

Dettagli

REGOLAZIONE SOSPENSIONI suspension tuning

REGOLAZIONE SOSPENSIONI suspension tuning REGOLAZIONE SOSPENSIONI suspension tuning Francesco Meneghini 2007 Introduzione Nessuna parte nella regolazione della moto è più critica della messa a punto delle sospensioni. Un impropria messa a punto

Dettagli

F S V F? Soluzione. Durante la spinta, F S =ma (I legge di Newton) con m=40 Kg.

F S V F? Soluzione. Durante la spinta, F S =ma (I legge di Newton) con m=40 Kg. Spingete per 4 secondi una slitta dove si trova seduta la vostra sorellina. Il peso di slitta+sorella è di 40 kg. La spinta che applicate F S è in modulo pari a 60 Newton. La slitta inizialmente è ferma,

Dettagli

Consigli di Andrea de Adamich

Consigli di Andrea de Adamich Consigli di Andrea de Adamich {slide=posizione DELLE MANI SUL VOLANTE} Se si guarda al volante come al quadrante di un orologio, la posizione base, cioè quella in rettilineo a vettura dritta, è quella

Dettagli

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono

Dettagli

Basi di matematica per il corso di micro

Basi di matematica per il corso di micro Basi di matematica per il corso di micro Microeconomia (anno accademico 2006-2007) Lezione del 21 Marzo 2007 Marianna Belloc 1 Le funzioni 1.1 Definizione Una funzione è una regola che descrive una relazione

Dettagli

Cap. 3 METODI E MEZZI DI CARICAMENTO

Cap. 3 METODI E MEZZI DI CARICAMENTO Cap. 3 METODI E MEZZI DI CARICAMENTO Rev. 1.02 22/07/2014 Numerosi sono i metodi ed i mezzi con cui si possono trasportare pazienti ed infortunati. Quelli maggiormente usati sono: 1. La sedia portantina

Dettagli

Sensori a effetto Hall bipolari con ritenuta stabilizzati e non stabilizzati con circuito chopper

Sensori a effetto Hall bipolari con ritenuta stabilizzati e non stabilizzati con circuito chopper Sensori a effetto Hall bipolari con ritenuta stabilizzati e non stabilizzati con circuito chopper I risultati dei test mostrano che è possibile ottenere prestazioni significativamente maggiori impiegando

Dettagli

1 3 5 7 9 11 12 13 15 17 [Nm] 400 375 350 325 300 275 250 225 200 175 150 125 155 PS 100 PS 125 PS [kw][ps] 140 190 130 176 120 163 110 149 100 136 100 20 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500 RPM 90

Dettagli

OBIETTIVI DELL ATTIVITA FISICA DEI BAMBINI DAI 6 AGLI 11 ANNI SECONDA PARTE LA CORSA

OBIETTIVI DELL ATTIVITA FISICA DEI BAMBINI DAI 6 AGLI 11 ANNI SECONDA PARTE LA CORSA OBIETTIVI DELL ATTIVITA FISICA DEI BAMBINI DAI 6 AGLI 11 ANNI SECONDA PARTE LA CORSA Dopo avere visto e valutato le capacità fisiche di base che occorrono alla prestazione sportiva e cioè Capacità Condizionali

Dettagli

MOVIMENTAZIONE PAZIENTE

MOVIMENTAZIONE PAZIENTE MOVIMENTAZIONE PAZIENTE TELO PORTAFERITI SEDIA PORTANTINA Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI Strumento fondamentale per il TRASPORTO DEI PAZIENTI. Le OPERAZIONI normalmente eseguite con la barella

Dettagli

Touring Car Setup Guide (tratto dal sito: R/C Car Handling)

Touring Car Setup Guide (tratto dal sito: R/C Car Handling) Touring Car Setup Guide (tratto dal sito: R/C Car Handling) Osservazione: con il segno + si vuole indicare che la regolazione impostata è stata aumentata. Mentre, con il segno la regolazione impostata

Dettagli

PULCINI. Programma MILAN LAB

PULCINI. Programma MILAN LAB PULCINI Programma MILAN LAB SEDUTA DI ALLENAMENTO PULCINI 40% SCHEMI MOTORI DI BASE CAPACITÀ MOTORIE 60% CAPACITÀ COORDINATIVE 50% 10% CAPACITÀ CONDIZIONALI Rapidità BASSO GRADO DI DIFFICOLTÀ MEDIO GRADO

Dettagli

In forma tutto l anno! Semplice programma di ginnastica sul luogo di lavoro

In forma tutto l anno! Semplice programma di ginnastica sul luogo di lavoro In forma tutto l anno! Semplice programma di ginnastica sul luogo di lavoro Introduzione Che si lavori seduti o in piedi, la mancanza di movimento legata a una postura statica prolungata può a lungo andare

Dettagli

CIRCUITI OLEODINAMICI ELEMENTARI

CIRCUITI OLEODINAMICI ELEMENTARI CIRCUITI OLEODINAMICI ELEMENTARI Un esame sistematico dei circuiti completi, anche se limitato a pochi tipi di macchine e di attrezzature, sarebbe estremamente complesso e vasto. Il raggiungimento del

Dettagli

LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1

LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1 LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1 I CODICI 1 IL CODICE BCD 1 Somma in BCD 2 Sottrazione BCD 5 IL CODICE ECCESSO 3 20 La trasmissione delle informazioni Quarta Parte I codici Il codice BCD

Dettagli

Sinergia tra dinamismo e relax

Sinergia tra dinamismo e relax i nuov Sinergia tra dinamismo e relax Il corpo umano non è nato per restare a lungo nella stessa posizione. Le articolazioni e lo scheletro sono strutturati per un attività motoria continua. La sedia KOMFORTSAVE

Dettagli

Uno contro uno in movimento attacco

Uno contro uno in movimento attacco Uno contro uno in movimento attacco Utilizzando gli stessi postulati di spazio/tempo, collaborazioni, equilibrio analizziamo l uno contro uno in movimento. Esso va visto sempre all interno del gioco cinque

Dettagli

Istruzioni di montaggio per i Modelli:

Istruzioni di montaggio per i Modelli: Istruzioni di montaggio per i Modelli: 968999306/iZC Equipaggiati con: 96899934 TRD48 Gruppo di taglio a tunnel Tunnel Ram oppure 968999347 CD48 Gruppo di taglio Combi Montaggio Disimballare la macchina.

Dettagli

ESERCIZI PER GLI ADDOMINALI

ESERCIZI PER GLI ADDOMINALI ESERCIZI PER GLI ADDOMINALI BREVE ANATOMIA DEGLI ADDOMINALI La parete addominale è interamente rivestita da muscolatura la cui tonicità occupa importanza estetica e funzionale, garantendo la tenuta dei

Dettagli

Spiegazione riassuntiva dei principali esercizi per la preparazione al Ghiri Sport

Spiegazione riassuntiva dei principali esercizi per la preparazione al Ghiri Sport Con la forza delle gambe, che imprimono al bacino e ai gomiti una spinta verso l alto, portare entrambe le ghirie sopra la testa, a braccia tese. La distensione delle braccia è anch essa rapida e esplosiva.

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie

Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie Corso di Meccanica e Meccanizzazione Agricola Organi di propulsione e sostegno Prof. S. Pascuzzi 1 Organi di propulsione e sostegno Organi di propulsione

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze

Dettagli

CERVICALGIA ESERCIZI DI FISIOTERAPIA

CERVICALGIA ESERCIZI DI FISIOTERAPIA CERVICALGIA ESERCIZI DI FISIOTERAPIA Esercizi di fisioterapia Il tratto cervicale è la prima parte della colonna vertebrale. Quando si parla di cervicalgia si intende un dolore a livello del collo che

Dettagli

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE STUDIO DI FUNZIONE Passaggi fondamentali Per effettuare uno studio di funzione completo, che non lascia quindi margine a una quasi sicuramente errata inventiva, sono necessari i seguenti 7 passaggi: 1.

Dettagli

Bartoccini Marco 3 A

Bartoccini Marco 3 A Bartoccini Marco 3 A Le persone e le cose possono stare ferme oppure muoversi,e quando si muovono possono farlo a diverse velocità.il movimento si svolge nello spazio e nel tempo: esso infatti copre una

Dettagli