ANNEGAMENTO SECONDARIO
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- Beatrice Volpe
- 8 anni fa
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1 ANNEGAMENTO E un particolare caso di soffocamento causato dalla penetrazione di liquidi, generalmente acqua, nelle vie aeree e nei polmoni. Si verifica con due meccanismi conseguenti: - penetrazione di acqua nelle vie aeree che provoca una chiusura riflessa della glottide: il soggetto, perciò, nei primi secondi non respira (apnea) e di conseguenza non entra acqua nei polmoni; intanto però il suo sangue non ha modo di ossigenarsi. - La vittima o per carenza di ossigeno al cervello perde i sensi: ne consegue un rilassamento della glottide e in questa fase entra nei polmoni una grande quantità di acqua, che finirà per impedire definitivamente le respirazione e di conseguenza l attività cardiocircolatoria, con morte del soggetto. Si dice ANNEGAMENTO SECONDARIO o IDROCUZIONE, quello conseguente ed un malore od a una sincope che colpiscono un bagnante quando, per lo più per immersione in acqua eccessivamente fredda, si ha un arresto cardiaco immediato, con morte del soggetto prima ancora che i polmoni possano riempirsi di acqua. In questo caso l arresto cardiaco ha preceduto l arresto respiratorio e la vittima ha un colorito bianco-livido. La sequenza dei meccanismi che portano alla morte per annegamento si verifica per lo più in certe circostanze, spesso dovute ad imprudenza o all inesperienza al nuoto; ognuno dovrebbe prima di affrontare l acqua essere sicuro di quello che sta facendo e riconoscere senza vergognarsene le proprie paure ed i propri limiti. I casi più classici sono: - quando il mare è cattivo, o nei fiumi o nei laghi, dove esistono correnti o gorghi; - quando si è affaticati, anche per una nuotata troppo prolungata, non bisogna perciò esitare nel fermarsi o nel chiedere aiuto quando si comincia ad avere freddo, nausea, malessere, dolori alla nuca, vista appannata; - quando si è mangiato abbondantemente e si è ancora in piena digestione; - quando ci si immerge o si nuota troppo a lungo in acqua molto fredda; - quando ci si allontana troppo dalla riva da soli (quando si affronta l acqua bisogna essere sempre almeno in due!) - quando si nuota sott acqua in apnea N.B. un altra circostanza che può essere pericolosa è l accorrere in aiuto di un annegato se non si è più che esperti nel nuoto e nelle tecniche di salvamento, se non si è nella situazione psicofisica adatta, se non si è sufficientemente robusti per afferrarlo e trascinarlo fino a riva o alla più vicina imbarcazione. Bisogna ricordare che una persone che sta annegando si sente letteralmente morire, ha paura, spesso non è più in grado di ragionare, perciò si dibatte, si avvinghia a tutto ciò che riesce ad afferrare, col risultato purtroppo frequente di impedire non solo il soccorso, ma di ostacolare il soccorritore stesso e di causare anche suo annegamento. E quindi molto più sicuro, finché si possibile, non avvicinarsi alla persone che si dibatte in acqua, ma tentare di lanciargli una fune, un salvagente, di tendergli un remo o un galleggiante qualsiasi.
2 PRIMO SOCCORSO ALL ANNEGATO La sequenza BLS va effettuata in maniera standard e senza indugiare troppo nel tentativo di far fuoriuscire acqua dalle vie aeree. Poiché al soccorritore non sempre risulta chiaro se si tratta di annegamento primario o di annegamento secondario, ricordiamo che in quest ultimo caso, siccome l arresto cardiaco precede quello respiratorio, i primi 4-6 minuti sono essenziali per un intervento efficace. Non ci si astenga parò dal praticare la RCP in soggetti con principio di annegamento che sono stati senza respirare per più di 10 minuti, soprattutto se l evento è avvenuto in acqua fredda. Quando una persona si immerge in acqua fredda, l organismo reagisce nel modo seguente: - la respirazione è inibita, la frequenza cardiaca rallenta (bradicardia)e viene ridotto l apporto si sangue ai distretti del corpo meno nobili, per privilegiare il triangolo della vita (cuore-cervello-polmoni). In breve, tutto l ossigeno presente nel sangue viene messo a disposizione del cervello: più l acqua è fredda, maggiore è la quantità di ossigeno fornita al cervello, migliori sono quindi le possibilità del paziente di essere tenuto in vita dalla RCP. Si noti ancora che i neonati e i bambini piccoli hanno maggiori possibilità di sopravvivenza. Il soccorritore dovrebbe però sempre tenere presente la modalità con cui è avvenuto l incidente. Si ricordi per esempio che un tuffo in acqua bassa può avere conseguenze traumatiche di grande rilevanza (traumi al colonna vertebrale). Non dimentichiamo che è possibile annegare anche in una vasca da bagno, quindi, (sempre per il concetto che prevenire è meglio che curare) non lasciare mai persone anziane o bambini soli nella vasca da bagno. E sempre importante per una perfetta sequenza di soccorso, continuare le cure in un centro di rianimazione, segnalando ai sanitari se l annegamento è avvenuto in acqua di mare o in acqua dolce. - L acqua dolce dei laghi o dei fiumi è attirata dai sali contenuti nel sangue: entra quindi all interno dei capillari e tende a diluire il sangue stesso. Complicazioni possibili: scoppio delle emazia (emolisi), alterazioni elettriche del cuore (fibrillazione) e blocco renale. - L acqua di mare invece, ricca di sali rispetto al sangue, attira l acqua contenuta nel sangue: questa passa dal plasma agli alveoli attraverso la parete dei capillari, provocando un edema acuto del polmone e al contempo un abbassamento del volume del sangue che aggrava la difficoltà respiratoria. Questi fenomeni seguono le leggi della osmosi che riguardano soluzioni acquose separate da membrane dette semipermeabili, quali quelle dei nostri tessuti.
3 ANNEGAMENTO Particolare caso di soffocamento causato dalla penetrazione di liquidi (generalmente acqua) nelle vie respiratorie e nei polmoni. Si verifica con due meccanismi conseguenti 1) L acqua entra in bocca per riflesso si chiude la glottide per i primi secondi non respira (apnea) non respirando non si ossigena il sangue. 2) Mancanza di ossigeno al cervello il soggetto va in incoscienza (triangolo della vita) viene rilasciata la glottide l acqua entra nei polmoni. ARRESTO RESPIRATORIO ARRESTO CARDIACO MORTE ANNEGAMENTO SECONDARIO O IDROCUZIONE: Conseguente ad un malore o ad una sincope che colpiscono il natante (es. tuffo acqua fredda). ARRESTO CARDIACO IMMEDIATO MORTE (Prima ancora che i polmoni possano riempirsi d acqua) COLORITO BIANCO LIVIDO (sincope riflessa) (perdita transitoria della coscienza dovuta ad un abbassamento della pressione arteriosa, tale da provocare una diffusa ischemia cerebrale). (Solitamente, proprio perché vi è ancora aria nei polmoni, l infortunato galleggia).
4 PRIMO SOCCORSO ALL ANNEGATO BLS in maniera standard e senza aspettare! Soprattutto nell annegamento secondario dove i primissimi minuti (4-5) sono di fondamentale importanza per la sopravvivenza del soggetto. BLS anche se l annegamento è avvenuto da 10 minuti soprattutto se è avvenuto in acqua fredda in acqua fredda l organismo reagisce così: - respirazione lenta - frequenza cardiaca lenta (bradicardia) - meno sangue va alle parti meno nobili del corpo per privilegiare il triangolo della vita quindi più sangue va al cervello e quindi maggiori sono le possibilità si salvarlo con la RCP. Notare la dinamica dell incidente (es. tuffo in acqua bassa TRAUMA VERTEBRALE) Non lasciare un bimbo piccolo nella vasca da bagno da solo neanche per andare a rispondere al citofono o al telefono!) ANNEGAMENTO IN ACQUA DOLCE (laghi, fiumi, piscine ): l acqua dolce è attirata dai sali contenuti nel sangue entra all interno dei capillari e tende a diluire il sangue stesso Complicazioni possibili: - Scoppio delle emazia (EMOLISI) - Alterazioni elettriche del cuore (FIBRILLAZIONE) e BLOCCO RENALE ANNEGAMENTO IN ACQUA SALATA (mare): l acqua di mare è ricca di sali rispetto al sangue, quindi questa volta è l acqua contenuta nel sangue ad essere attirata dai sali dell acqua di mare, quindi l acqua dal plasma va agli alveoli polmonari attraverso le pareti dei capillari provocando un EDEMA ACUTO DEL POLMONE e al contempo un abbassamento del volume del sangue (OSMOSI) difficoltà respiratorie
5 OSMOSI Fenomeno che avviene alla presenza di membrane delle semipermeabili (quelle degli alveoli) che permettono il passaggio di molecole di solvente e non di soluto. (i sali richiamano acqua) differenza di pressione osmotica : tendenza dell acqua a dirigersi verso il settore contenente più sale Soluzione ad alta concentrazione: IPERTONICA Soluzione a bassa concentrazione: IPOTONICA L acqua continuerà a migrare finchè non si avrà una soluzione ISOTONICA ES: bicchiere di acqua e sale (SOLVENTE: Acqua, SOLUTO: Sale) DIFFUSIONE Meccanismo per cui le molecole si spostano da una zona di maggior concentrazione ad una di minor concentrazione (da dove ce n è di più a dove ce n è di meno fino alla parità di gradiente di pressione) Inspirazione: OSSIGENO : % AZOTO: % CO2: 0.04 % Espirazione : OSSIGENO : 16.4 % AZOTO: 79.6 % CO2: 4 % - SOMMINISTRARE OSSIGENO PURO AL 100% ALMENO A 15 LITRI AL MINUTO FINCHE NON INTERVIENE UN MEDICO - NON PORTARE NELLA PRIMA CAMERA IPERBARICA, MA NELL OSPEDALE PIU VICINO
6 EMBOLIA GASSOSA ARTERIOSA (EGA) (bolle che entrano nella circolazione arteriosa attraverso i polmoni) CAUSE: risalita troppo veloce, respiro trattenuto, congestione polmonare, asma, danni ai polmoni o altre situazioni in cui l aria viene intrappolata nei polmoni. SEGNI: (dopo circa un minuto) Perdita di coscienza, paralisi o estrema debolezza, convulsioni, arresto respiratorio, possibile schiuma sanguinolenta, alterazione della personalità,morte. SINTOMI: Vertigini, disturbi visivi, dolore al torace, perdita dell orientamento, paralisi o debolezza. MALATTIA DA DECOMPRESSIONE (MDD) bolle che si formano nei tessuti corporei (maggiormente quelli ricchi di grasso) e aumentano durante o dopo la risalita. CAUSE: solitamente risalita troppo veloce, respiro trattenuto Le bolle possono avere effetti meccanici o biochimici. MECCANICI: comportano la distorsione o asportazione di tessuto e la riduzione, o interruzione completa del flusso sanguigno. BIOCHIMICI: includono l attivazione di meccanismi infiammatori e la coaugulazione con perdita di fluidi dal sistema circolatorio. Le bolle causano diversi problemi a seconda della loro localizzazione: - dolore, se nelle articolazioni; - disfunzione sensoriale e motoria, se nel midollo spinale - difficoltà respiratorie o mancanza del respiro, se nei polmoni - alterazione dell udito e della capacità di parola, di pensiero o di lucidità, se nel cervello SEGNI: (da 20 minuti a due ore dopo l immersione) arrossamento cutaneo, debolezza, paralisi, perdita dell equilibrio, variazione della personalità, anisocoria, disturbo della parola, tosse a fiato corto, collasso o perdita di coscienza SINTOMI: Prurito cutaneo, dolori alle articolazioni, spossatezza estrema, intorpidimento, formicolio, malessere generale, dolore addominale o toracico, sordità o fischio alle orecchie, impossibilità di controllo degli sfinteri, mal di testa, nausea, capogiri Inoltre: blocco o riduzione del flusso di sangue ossigenato (se il flusso di sangue verso il cervello viene interrotto, si possono verificare rapidamente danni cerebrali permanenti o la morte). L immediata somministrazione di ossigeno al 100% contribuisce alla riduzione del volume delle bolle gassose perché rimuove l azoto presente nei tessuti corporei. Infatti tra le bolle e i tessuti, si crea un gradiente di pressione tale che la bolla rimpicciolisce e può addirittura scomparire, consentendo il miglioramento della circolazione del sangue. L eliminazione totale dell azoto e la riduzione del volume delle bolle, farà si che il sangue, nuovamente ossigenato, tornerà a scorrere nei tessuti ipossici. Il nostro organismo ha una discreta quantità di azoto disciolto nei tessuti (direttamente proporzionale alla quantità di azoto disciolta nell aria).
7 TERMINOLOGIA ANOSSIA: assenza di ossigeno IPOSSIA: carenza di ossigeno ASFISSIA: arresto respiratorio DISPNEA: difficoltà respiratoria APNEA: arresto del respiro IPERCAPNIA: eccesso di anidride carbonica IPOCAPNIA: carenza di anidride carbonica ISCHEMIA: mancanza di sangue NECROSI : morte EDEMA: accumulo di liquido in eccesso nei tessuti EMPATIA : mettersi nei panni degli altri CRISI: evento contraddistinto da un inizio, un evoluzione, una fine; ( si tratta di manifestazioni isolate e limitate nel tempo). DIFFUSIONE: in chimica: spostamento di materia in un sistema composto di sostanze miscibili, con risultato finale di rendere uniforme la concentrazione. Osmosi: fenomeno fisico per cui se una membrana semipermeabile viene posta tra due soluzioni a diversa concentrazione, le molecole del sovente a concentrazione minore passano nella soluzione a concentrazione maggiore. DOMANDE FREQUENTI 1) Definizione, sintomi e primo soccorso in caso di EPA (edema polmonare acuto). Definizione: L EPA è una patologia causata dalla trasudazione di liquido di provenienza vascolare nel tessuto polmonare; il liquido può trovarsi sia nello spazio intercellulare, sia negli alveoli. Sintomi: Dispnea, fame d aria, tosse con schiuma alla bocca e/o emottisi, tachicardia, polso pieno, pallore, sudore, senso di morte imminente P.S. : Posizione semiseduta o PLS incosciente, non posizionarlo in posizione antishock altrimenti verrebbe compromessa la respirazione. Se necessario RCP 2) Definizione, sintomi e primo soccorso in caso di embolia da decompressione. Definizione: Liberazione di bolle di azoto nel sangue e nei vari tessuti (più colpiti quelli ricchi di grassi e poco irrorati) in seguito ad una risalita frettolosa (solo per quanto riguarda l immersione con le bombole). Le bolle formatesi vanno in circolo e possono dare luogo a gravi forme di embolia soprattutto a carico del cervello e dell apparato cardio-circolatorio. Sintomi: dolore retrosternale, tosse, dispnea, cefalea, paraplegia, vertigini, nausea, vomito. P.S. : Ospedalizzare (in ospedale dotato di camera iperbarica), BLS, ossigenoterapia, se necessario RCP 3) Quali sono le funzioni dell orecchio? - funzione uditiva - equilibrio statico (canali semicircolari) - equilibrio dinamico (altre strutture del vestibolo) 4) A cosa serve la catena degli ossicini dell orecchio? Per propagare la funzione sonora dal timpano alla coclea
8 5) A che livello le onde sonore si trasformano in messaggio nervoso? A livello dell orecchio interno 6) Quale struttura anatomica permette la compensazione presso ria a livello dell orecchio medio? In che modo? La tromba di Eustachio aprendosi e compensando la pressione esterna dovuta alla profondità con la pressione dell aria proveniente dalla faringe. 7) Quale proprietà fisica garantisce lo scambio tra anidride carbonica e ossigeno a livello alveolo-capillare? La diffusione 8) Quale struttura polmonare permette lo scambio gassoso a livello capillare? Gli alveoli. 9) In quale tipo di annegamento possiamo avere l EPA? In quello in acqua salata, infatti in acqua salata, il sangue si priva di plasma e si arricchisce di sali (osmosi) 10) A cosa può andare incontro un soggetto che si tuffa repentinamente in acqua fredda? A shock termico con conseguente arresto cardiaco e successivamente arresto respiratorio (idrocuzione) 11) A cosa mirano la manovre di BLS? A valutare e mantenere le funzioni vitali al fine di irrorare e di ossigenare il cervello. 12) In caso di arresto respiratorio è sempre necessario associare il massaggio cardiaco esterno alla respirazione artificiale? No, perché un soggetto può essere in arresto respiratorio ma continuare ad avere battito cardiaco. 13) Perché l orecchio è coinvolto nel barotrauma? Perché per la differenza di pressione tra esterno ed orecchio medio/interno si può rompere la membrana timpanica con conseguente inondazione dell orecchio medio e interno il ché porta alla perdita dell equilibrio (il soggetto non riesce a valutare in che posizione si trova), dolore acuto ed anche ad incoscienza.
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