Gioia Tauro 5 luglio 2007
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1 Progetto A.G.I.R.E. POR: Trasferimento di conoscenze e protocolli operativi finalizzati al controllo delle emissioni in atmosfera, al monitoraggio di qualità dell aria e alla modellistica di diffusione degli inquinanti per un impianto di termovalorizzazione dei rifiuti 18 gennaio luglio 2007 Gioia Tauro 5 luglio 2007
2 Inquadramento normativo per il controllo alle emissioni in atmosfera degli inceneritori Caratteristiche tecnologiche del termovalorizzatore di Gioia Tauro P. I. Emilio Centorrino Servizio Tematico Aria Dipartimento Provinciale ARPACAL Reggio Calabria
3 Quadro normativo Decreto Ministeriale 19 novembre 1997, n. 503 Regolamento recante norme per l attuazione delle direttive 89/369/CE e 89/429/CE concernenti la prevenzione dell inquinamento atmosferico provocato dagli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani e la disciplina delle emissioni e delle condizioni di combustione degli impianti di incenerimento di rifiuti urbani, di rifiuti speciali non pericolosi, nonché di taluni rifiuti sanitari.(sostituito dal d Dlgs 11 maggio 2005, n. 133) Direttiva 2000/76/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 4 dicembre 2000 sull incenerimento dei rifiuti. Decreto Ministeriale 31 gennaio 2005 Emanazione di linee guida per l'individuazione e l'utilizzazione delle migliori tecniche disponibili, per le attivita' elencate nell'allegato I del decreto legislativo 4 agosto 1999, n Decreto Legislativo 18 febbraio 2005, n.59n Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento.
4 Decreto Legislativo 11 maggio 2005, n.133n Attuazione della direttiva 2000/76/CE, in materia di incenerimento dei rifiuti Finalità e campo di applicazione Ambito di applicazione: : impianti di incenerimento e coincenerimento dei rifiuti; Disciplina: : i valori limite di emissione; metodi di campionamento, di analisi e di valutazione degli inquinanti generati; criteri e norme tecniche generali riguardanti le caratteristiche costruttive e funzionali, nonché le condizioni di esercizio di tali impianti, con riferimento alle esigenze di assicurare una elevata protezione dell ambiente contro le emissioni causate da tali impianti; i criteri temporali di adeguamento degli impianti esistenti alle disposizioni del decreto. Stabilisce: : le misure e le procedure finalizzate a prevenire e ridurre, per quanto possibile, gli effetti negativi dell incenerimento e coincenerimento cenerimento dei rifiuti sull ambiente (inquinamento atmosferico, del suolo, delle e acque superficiali e sotterranee), nonché i rischi per la salute umana che ne derivano.
5 Art. 8 Condizioni di esercizio degli impianti di incenerimento Gli inceneritori devono essere progettati, costruiti, realizzati e gestiti in modo tale che, dopo l ultima immissione di aria di combustione, i gas prodotti dal processo di incenerimento siano portati ad una temperatura di almeno 850 C; Ciascuna linea dell impianto di incenerimento deve essere dotata di almeno un bruciatore ausiliario da utilizzare, nelle fasi di avviamento e di arresto dell impianto, per garantire l innalzamento ed il mantenimento della d temperatura minima (850 C) nella camera di combustione; Gli impianti di incenerimento devono essere dotati di un sistema automatico che impedisca l alimentazione dei rifiuti nei seguenti casi: a) nelle fasi di avviamento (T<850 C); b) nella camera di combustione qualora la T sia inf. a 850 C; c) qualora le misurazioni in continuo degli inquinanti negli i effluenti indichino il superamento di qualsiasi valore limite di emissione,, a causa di cattivo funzionamento o guasto dei dispositivi di depurazione fumi.
6 Campionamento ed analisi delle emissioni in atmosfera degli impianti di incenerimento art 11 Misure in continuo nell effluente gassoso delle concentrazioni di CO, NOx, SOx,, PTS, COT, HCl,, HF; Misure in continuo del tenore volumetrico di O 2, della Temperatura, della Pressione, del tenore del vapor d acqua e della Portata volumetrica nell effluente gassoso; Misure in continuo della temperature dei gas nella camera di combustione; Autocontrolli periodici e relativi controlli in discontinuo; Tutti i risultati delle misurazioni devono essere registrati, elaborati e presentati all autorità competente; Gli strumenti automatici di misurazioni devono essere sottoposti a controllo da parte dell Autorità competente e verificati con metodo parallelo di riferimento.
7 Art.16 Condizioni anomale di funzionamento L autorità competente stabilisce nell autorizzazione il periodo max di tempo durante il quale, a causa di disfunzionamenti,, guasti dei dispositivi di depurazione e di misurazione o arresti tecnicamente inevitabili le concentrazioni delle sostanze emesse possono superare i valori limite l di emissione; Nei casi di guasto, il gestore riduce o arresta l attività appena a possibile, sino a quando non sia ripristinato il normale funzionamento; Per nessun motivo, in caso di superamenti dei valori limite di emissione, e l impianto può continuare ad incenerire rifiuti per più di 4 ore consecutive (la durata cumulativa del funzionamento in tali condizioni in un anno o deve essere inferiore a 60 ore); Il tenore totale di polvere nelle emissioni non deve superare i 150 mg/m 3, espressi come media su 30 minuti;
8 Valori limite di emissione I valori limite di emissione si intendono rispettati se nessuno dei valori medi giornalieri supera uno qualsiasi dei valori limite Media giornaliera (A) Valore medio su 30 minuti (B) In caso di superamento di uno dei limiti medi su 30, il 97% dei valori medi semiorari su base annua non deve superare: Polveri totali (PTS) Sostanze organiche sotto forma di gas e vapori, espresse come carbonio organico totale (TOC) Composti inorganici del cloro sotto forma di gas o vapore, espressi come acido cloridrico (HCl) 10 mg/m 3 30 mg/m 3 10 mg/m 3 10 mg/m 3 20 mg/m 3 10 mg/m 3 10 mg/m 3 60 mg/m 3 10 mg/m 3 Composti inorganici del fluoro sotto forma di gas o vapore, espressi come acido fluoridrico (HF) Ossidi di zolfo espressi come biossido di zolfo (SO2) Ossidi di azoto espressi come biossido di azoto (NO2) 1 mg/m 3 4 mg/m 3 2 mg/m 3 50 mg/m mg/m 3 50 mg/m mg/m mg/m mg/m 3
9 Valori limite di emissione per il monossido di Carbonio (CO) I seguenti valori limite di emissione per la concentrazione del CO non devono essere superati nei gas di combustione (escluse la fasi di avviamento ed arresto) Valore medio giornaliero 50 mg/m3 Valore medio su 30 minuti, in un periodo di 24 ore 100 mg/m3 In caso di superamenti del valore limite medio su 30 minuti (100mg/m 3 ), nelle 24 ore il 95% dei valori medi su 10 non deve superare il valore di: 150 mg/m3
10 Valori limite di emissioni con periodo di campionamento di 1 ora Cadmio e suoi composti espressi, come cadmio (Cd) Tallio e suoi composti espressi, come tallio (Tl) Mercurio e suoi composti, espressi come (Hg) Antimonio e suoi composti, espressi come antimonio (Sb) Arsenico e suoi composti, espressi come arsenico (As) Piombo e suoi composti, espressi come Piombo (Pb) Cromo e suoi composti, espressi come Cromo (Cr) Cobalto e suoi composti, espressi come Cobalto (Co) Rame e suoi composti, espressi come Rame (Cu) Manganese e suoi composti, espressi come Manganese (Mn) Nichel e suoi composti, espressi come Nichel (Ni) Vanadio e suoi composti, espressi come Vanadio (V) In totale 0,05 mg/m 3 0,05 mg/m 3 In totale 0,5 mg/m 3
11 Valori limite di emissioni medi ottenuti con periodo di campionamento di 8 ore Diossine e furani (Pcdd + Pcdf) Policloro dibenzodiossine e policloro dibenzofurani 0,1 ng/m 3 espresso in termini di tossicità equivalente riferita alla 2,3,7,8 Tetracloro dibenzodiossina (Tcdd) Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) Sommatoria di benzoantracene, dibenzoantracene, benzofluorantene,ben zopirene ecc. 0,01 mg/m 3
12 Interno camino durante campionamento diossine
13 Termovalorizzatore TMT Situato a Gioia Tauro in c/da Cicerna; Alimentazione a Combustibile da rifiuti (CDR); Messa in esercizio, in fase sperimentale, il 18 aprile 2005 Messa a regime il 1 aprile 2006; portata di combustibile: t/a; portata di combustibile ad ogni linea: 8,6 t/h; portata oraria di fumo per ogni linea: Nm3/h.
14 Complesso impiantistico costituito dalle seguenti unità impiantistiche: impianto di selezione RSU e produzione CDR con potenzialità di t/h pari a t/a; impianto di stabilizzazione della frazione organica recuperata dai d RSU con potenzialità pari a t/a; impianto di termovalorizzazione CDR.
15 Linea selezione RSU Ricezione RSU Triturazione Vaglio primaro Mulino a martelli FOS Frazione Umida Deferrizzatore incenerimento CDR Vaglio secondario Separatore a correnti parassite Scarto Ferro Alluminio
16 RSU CDR
17 Dati principali di progetto dell unità A Emissioni Carbone attivo bicarbonato Sol. Ammoniacale CDR Sabbia Silicea Dolomite Forno 2 C I C L O N i ceneri reattore Campion. diossine Filtro A maniche ceneri C A M I N O ceneri DeNOx Cat.
18 Espulsione fumi I fumi, provenienti dalle linee trattamento fumi, vengono immessi in atmosfera tramite due camini, situati all interno di questa costruzione metallica. I camini sono alti 50m, e il punto di prelievo è situato a circa 22 m di altezza.
19 Prese di campionamento
20 Sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni (SME) Per ciascun camino è installato un Sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni (SME), costituito da: 1 analizzatore a infrarossi a trasformata di Fourier (FTIR) per monossido di carbonio, acido cloridrico, acido fluoridrico, ammoniaca, ossidi di azoto e ossidi di zolfo; 1 analizzatore a ionizzazione di fiamma (FID) per le sostanze organiche volatili (SOV/COV/COT); 1 misuratore per le Polveri; 1 analizzatore per O 2 ; 1 misuratore per la Portata; 1 trasmettitore per la Temperatura 1 trasduttore di pressione assoluta per la Pressione 1 gruppo compressore per produzione aria strumenti Il funzionamento dello SME è disciplinato da un regolamento redatto ai sensi della normativa vigente.
21 Report sinottico linee 1 e 2
22 Sala operativa
23 Sala operativa
24 La termovalorizzazione dei rifiuti, connessa al sempre crescente progresso scientifico e tecnologico, costantemente al centro di dibattiti e polemiche, è da anni una delle tematiche più rilevanti ed attuali in materia di ambiente
25 Grazie per l attenzione
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