Dati cumulativi di 2065 imprese italiane

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1 Dati cumulativi di 2065 imprese italiane Area Studi Mediobanca Milano, 10 agosto 2017

2 Executive summary Nel 2016 le imprese industriali e dei servizi italiane hanno perso il 2% del fatturato. Si tratta della quarta flessione consecutiva dal Il calo ha riguardato sia il mercato domestico (-2,3%) sia quello all esportazione (-1,5%) Ma il risultato non è così negativo come sembra: il calo delle vendite dipende dalle imprese del settore pubblico (-9,7%), anch esse in flessione per il quarto anno consecutivo, condizionate dalla propria presenza nel petrolifero (-19,5%) e nell energetico (-7,1%) Le note positive riguardano le imprese manifatturiere, per lo più a controllo privato, con fatturato 2016 in crescita dell 1,9%, terzo incremento consecutivo, e quelle del terziario in aumento dell 1,4% (secondo aumento consecutivo) All interno della manifattura si segnalano nel 2016: l andamento molto positivo delle grandi imprese (+4,4%, quarta crescita consecutiva) e quello regolare del mid-corporate (+1,3%) che dal 2010 non ha mai ridotto il fatturato (sette anni consecutivi senza cali) La manifattura ha beneficiato del contributo del mercato (+2%), ma fa ben sperare soprattutto il mercato domestico in aumento dell 1,8% nel 2016 (+2,2% nel 2015). Anche la crescita del terziario va ascritta al mercato interno (+1,5% nel 2016, +1,7% nel 2015) Altre buone notizie vengono dagli investimenti del 2016: le imprese private li hanno incrementati del 4,9%, la manifattura del 7,3% raggiungendo il massimo dal Ora tocca al terziario, ancora in calo nel 2016 (-13,4%) e lontano dai propri massimi recenti, e al settore pubblico in forte caduta nel 2016 (-26,9%) I settori top seller nel 2016: l automotive (+9,5%, ma +2,2% senza Fca), l emittenza Tv (+5,8%, effetto canone in bolletta ), le local utilities (+3,9%, acqua, autostrade, ) e poi alcuni comparti della manifattura tra cui: il vetrario (+3,4%), il farmaceutico (+3,3%), l abbigliamento (+2,9%) e le specialità alimentari (dolciario e conserviero: +2,3%; bevande: +2%; alimentari diverse: +3%). Tra i settori worst seller: il petrolifero (-19,5%), gli elettrodomestici (-8,1%), l EEG (-7,1%), le imprese di costruzione (-5,3%) e la stampa-editoria (-4,8%) Ma il fardello della crisi resta pesante da smaltire: il fatturato è sotto il livello pre-crisi (2008) del 6,4%, soprattutto nel pubblico (-17,8%). In crescita il terziario (+2,8%) e la manifattura (+0,8%), ancora grazie al mid-corporate (+6,7%). In spolvero i grandi gruppi manifatturieri (+11,4%), ma senza l automotive sarebbero sotto il pre-crisi del 6,8%. I settori top seller dal 2008: pelli e cuoio (+34,2%), le specialità alimentari (conserviero: +25,3%; bevande: +22%; dolciario: +20,2%;), l automotive (+21,5%) e il farmaceutico (+13,2%); fuori dalla manifattura bene le local utilities non energetiche (+27,7%), i grandi contractor di opere pubbliche (+27,5% grazie ai cantieri esteri) e la Gdo (18,8%, spinta dalla componente non alimentare: +22,9%). Distacchi superiori a ¼ del fatturato del 2008 affliggono la metallurgia (-25,1%), gli elettrodomestici (-28,8%), l impiantistico (-30%), i prodotti per l edilizia (- 39,2%), la stampa-editoria (-42%) e il petrolifero (-42,2%) Altre note dolenti nel post crisi. I margini industriali (Mol) sono inferiori del 15,9% (sul 2007), sia nelle imprese pubbliche (-15,1%) sia nelle private (-16,2%). La manifattura è sotto del 7,5% e solo il segmento mid-corporate (+9,5%) supera i margini pre-crisi, insieme al Made in Italy (+3,1%). L occupazione è in calo del 4,3%, con flessioni pesanti nelle imprese pubbliche (-12,2%), solo il mid-corporate è in controtendenza (+3% la forza lavoro). Gli investimenti cadono del 25,8% sul 2007 e questo si accompagna a una perdita di competitività (-13,4% sul 2007) e a un invecchiamento dei cespiti (da 14 a 20 anni, +43%) Rapporto con le banche: dal 2014 al 2016 il credito bancario è fermo. Le imprese hanno rimborsato 6,5 mld di finanziamenti a breve e contratto nuovi prestiti a m/l termine di pari importo. Nello steso periodo hanno realizzato aumenti di capitale per 38,3 mld. Il debt/equity ratio è quindi migliorato dall 86,3% del 2014 al 74,7% del

3 Il metodo Sezione 1

4 Dati cumulativi di 2065 imprese italiane Il metodo Sezione 1 Lo studio, edito annualmente dall Ufficio Studi Mediobanca, comprende i dati economico finanziari delle 2065 società italiane industriali e terziarie di grande e media dimensione, esaminate nel decennio Esse rappresentano il 51% del fatturato industriale e il 50% di quello manifatturiero italiano, il 35% di quello dei trasporti e il 37% della Gdo Sono incluse tutte le aziende italiane con più di 500 dipendenti e circa il 20% di quelle di medie dimensioni ( addetti): Il 20% del fatturato fa capo a 149 imprese detenute dalle Pubbliche Amministrazioni, il 47% a 1366 imprese private a controllo italiano, il 33% a 550 imprese a proprietà straniera; le imprese private rappresentano l 80% Petrolio: 55% a controllo pubblico, 25% straniero, 16% grandi gruppi privati, 4% altri EEG: 75% a controllo pubblico, 19% straniero, 1% grandi gruppi privati, 5% altri Manifattura: 68% a controllo italiano (pubblico e privato), 32% Terziario: 38% a controllo italiano, 51%, 11% pubblico Per una corretta lettura dei dati, si ricorda che: Vengono aggregati i bilanci delle società singole (casamadre) e delle principali controllate italiane; dati e dinamiche si riferiscono quindi alle sole attività esercitate in Italia, con esclusione delle produzioni realizzate e vendute dalle controllate estere Manifattura + petrolio + EEG + servizi pubblici (no trasporti, sì acqua e igiene urbana) = industria in senso stretto; Industria in senso stretto + imprese di costruzione = industria Terziario = Gdo + emittenza tv + altri servizi pubblici (aeroporti e autostrade) + tlc + trasporti + altre terziarie Info: emilio.laurato@mediobanca.com, gabriele.barbaresco@mediobanca.com 4

5 Qui: 1/3 della grande manifattura, quella della porta accanto Il metodo Sezione 1 Attività domestiche ed estere dei maggiori gruppi manifatturieri Vendite domestiche "grande" manifattura italiana 11% "Grande" manifattura italiana " su " 64% Esportazioni "grande" manifattura italiana 25% In questa indagine esaminiamo circa 1/3 della grande manifattura a proprietà domestica con sede in Italia. Essa esporta circa i 2/3 del proprio fatturato Non esaminiamo in queste slides il 64% della produzione, che è rilevante, ma avviene lontano dalle nostre fabbriche 5

6 Le imprese italiane nel 2016: segnali positivi, nonostante le apparenze Sezione 2

7 Soffre l energetico, in crescita manifattura e terziario Le imprese italiane nel 2016: segnali positivi, nonostante le apparenze Sezione 2 Variazioni % annue del fatturato, ,4 Senza FCA: - 4,4% 0,0 1,4 1,9 1,3 1,4 0,7 0,9-2,0-2,1-2,9-9, società Pubbliche Private A controllo Industriali Terziarie Manifattura Medie Imprese Medio grandi Gruppi maggiori Controllo Made in Italy Le contrazioni di petrolifero (-19,5%) ed energetico (-7,1%) pesano sul totale e affossano le imprese pubbliche Terzo anno consecutivo di crescita per la manifattura (+1,5% nel 2014, +3,3% nel 2015) e secondo per il terziario (+1,7% nel 2015) Le grandi imprese manifatturiere in forte crescita nell ultimo triennio (+5,6% nel 2014, +5,8% nel 2015), ma solo le medie imprese crescono ininterrottamente dal 2010 Le imprese a controllo perdono fatturato da 5 anni (a causa di petrolio e tlc) 7

8 importante l export, ma ancora di più il risveglio in casa Le imprese italiane nel 2016: segnali positivi, nonostante le apparenze Sezione 2 Variazioni % annue del fatturato, : vendite domestiche e all export Senza FCA: Export: - 5,7% Home: - 2,4% 2,7 6,7 1,5 2,0 1,8 1,7 1,0 2,6 3,0 0,3 0,7 0,7 1,4 0,5-1,5-2,3-5,5-1,4-0,3-2,8-1,5-0,9-3,9-18, società Pubbliche Private A controllo Industriali Terziarie Manifattura Medie Imprese Medio grandi Gruppi maggiori Controllo Made in Italy Export Domestico Le imprese a controllo pubblico perdono vendite sia sul mercato domestico sia su quello all export Le imprese private soffrono ancora sul mercato domestico ma incrementano le vendite all export La manifattura segna incrementi di vendite sia sul mercato domestico sia su quello all export 8

9 Mezzi di trasporto Emittenza Tv Local utilities Vetro Pharma Alimentari diverse Abbigliamento Dolciario Conserviero Impiantistico Bevande Cartario Legno e mobili Prodotti per l'edilizia Gdo Caseario Tlc Tessile Meccanico Gomma e cavi Trasporti Chimico Elettronico Pelli e cuoio Metallurgico Stampa - Editoria Imp. di costruzione EEG Elettrodomestici Petrolifero Top e worst seller nel 2016 Le imprese italiane nel 2016: segnali positivi, nonostante le apparenze Sezione 2 Variazioni % annue del fatturato, (blue manifattura) 9,5 Senza FCA: + 2,2% 5,8 3,9 3,4 3,3 3,0 2,9 2,3 2,3 2,2 2,0 2,0 1,9 1,8 1,5 1,2 0,8 0,2 0,1-1,3-1,6-2,5-3,0-3,3-3,8-4,8-5,3-7,1-8,1-19,5 9

10 Sorprese gradite dal fronte degli investimenti Le imprese italiane nel 2016: segnali positivi, nonostante le apparenze Sezione 2 Variazioni % degli investimenti, ,9 5,5 7,3 8,7 14,6 7,9 8,9-6,0-1,1-13,4-0,6-26, società Pubbliche Private A controllo Industriali Terziarie Manifattura Medie Imprese Medio grandi Gruppi maggiori Controllo Made in Italy Investimenti 2016, base 2010=100; in rosso il massimo e minimo del periodo , in blu il livello del ,0 79, società 88,0 103,1 65,9 65,9 100,3 100,0 102,7 100,0 100,3 98,2 93,7 82,7 81,8 Pubbliche Private A controllo 89,9 64,8 79,8 113,4 113,4 94,1 100,0 87,5 Industriali Terziarie Manifattura Medie Imprese 98,9 118,9 113,6 115,8 113,6 118,1 115,8 84,7 Medio grandi 92,3 Gruppi maggiori 95,2 Controllo 100,0 82,9 Made in Italy 94,2 10

11 Chi è tornato nel mondo pre-crisi? Sezione 3

12 Sono tornate le vendite di manifattura e terziario Chi è tornato nel mondo pre-crisi? Sezione 3 Variazione % del fatturato Senza FCA: - 6,8% 11,4 6,7 2,8 0,8 0,2 1,3-3,1-6,4-8,6-7,9-13, società -17,8 Pubbliche Private A controllo Industriali Terziarie Manifattura Medie Imprese Medio grandi Gruppi maggiori Controllo Made in Italy Le imprese a controllo pubblico (-17,8%) e quelle a controllo straniero (-13,2%) restano le più lontane dalle vendite del 2008 La manifattura (+0,8%) e il terziario (+2,8%) hanno recuperato e superato le vendite del 2008 All interno della manifattura i gruppi maggiori hanno messo a segno il recupero più ampio (+11,4%) tutto dovuto all automotive (-6,8% senza automotive), seguiti dalle medie imprese (+6,7%) I settori manifatturieri che restano più lontani dal pre-crisi: stampa ed editoria (-42%), prodotti per l edilizia (-39,2%), impiantistico (-30%), elettrodomestici (-28,8%) e metallurgico (-25,1%) Quelli oltre la crisi: conserviero (+25,3%), bevande (+22%), automotive-mezzi di trasporto (+21,5%) e dolciario (+20%) 12

13 e anche i margini delle mid-cos e del made in italy Chi è tornato nel mondo pre-crisi? Sezione 3 Variazione % del margine operativo lordo ,5 3,1-15,9-15,1-16,2-18,1-11,5-7,5-7,8-7,4-12,8-27, società Pubbliche Private A controllo Industriali Terziarie Manifattura Medie Imprese Medio grandi Gruppi maggiori Controllo Made in Italy Solo alcuni segmenti della manifattura hanno margini superiori a quelli del 2008: il mid-corporate (+9,5%) e il Made in Italy (+3,1%) La manifattura nel suo insieme (-7,5%) ripiega meno del terziario (-11,5%), mentre pubblico e privato sono parimenti attardati (-15,1% e -16,2%) 13

14 l occupazione solo per le mid-cos Chi è tornato nel mondo pre-crisi? Sezione 3 Variazione % del numero di dipendenti, ,0 Senza FCA: - 7,3% -4,3-2,4-4,9-3,1-6,2-2,5-3,9-5,6-12,2-11,6-14, società Pubbliche Private A controllo Industriali Terziarie Manifattura Medie Imprese Medio grandi Gruppi maggiori Controllo Made in Italy Le società pubbliche hanno segnato la maggiore riduzione degli organici (-12,2%), assieme a quelle a controllo (-11,6%) La manifattura nel suo insieme cede in misura evidente (-6,2%), ma soprattutto per effetto della componente a controllo (-14,1%) Il solo segmento ad avere creato occupazione dal 2008 è quello delle medie imprese (+3%) 14

15 Variazione % Mol ( ) Variazione di fatturato e margini per i grandi aggregati Chi è tornato nel mondo pre-crisi? Sezione 3 Variazione % del Mol, e variazioni % del fatturato , principali aggregati di imprese 15,0 10,0 Medie imprese 5,0 0,0 Made in Italy -5,0-10,0-15,0-20,0 Pubbliche Manifattura estera Industriali 2065 imprese Medio-grandi Private Manifattura Terziario Gruppi maggiori -25,0 A controllo -30,0-20,0-15,0-10,0-5,0 0,0 5,0 10,0 15,0 Variazione % fatturato ( ) 15

16 e per singoli settori merceologici Chi è tornato nel mondo pre-crisi? Sezione 3 Variazione % del Mol, e variazioni % del fatturato , principali settori 34,2 27,7 27,5 25,3 22,0 21,5 20,2 18,8 13,2 10,0 6,7 5,9 5,8 4,1 0,2 93,0-1,0-1,5-3,8-7,0-8,9-9,4-24,1-25,1-28,8-30,0-39,2-42,0-42,2 62,7 43,4 36,1 38,9-25,8 36,6 17,0 3,8 9,6 40,2-25,4 3,7-5,9 43,4 16,3 26,2-6,1-19,1 50,0-40,6-32,7-47,3-18,4-46,2-72,7-77,2-82,4 Var. % fatturato ( ) Var % Mol ( ) 16

17 Variazione % del Mol ( ) I settori virtuosi che hanno recuperato margini e lavoro Chi è tornato nel mondo pre-crisi? Sezione 3 Var. % del Mol ( ) e del numero di dipendenti ( ), principali settori 120,0 100,0 80,0 60,0 40,0 20,0 0,0-20,0-40,0-60,0-80,0 Elettrodomestici Prodotti per l'edilizia Gomma e cavi Cartario Chimico Dolciario Caseario Bevande Alim. Legno e mobili diverse Pharma Tessile Meccanica Impiantistico Stampa editoria EEG Tlc M. di trasporto Elettronico Petrolifero Metallurgico Local utilities Conserviero Vetro Gdo Abbigliamento Pelli e cuoio Imprese di costruzione -100,0-40,0-30,0-20,0-10,0 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 Var. % dipendenti ( ) 17

18 Ma in generale la redditività ante crisi resta lontanissima Chi è tornato nel mondo pre-crisi? Sezione 3 Roi, media vs livello nel ,7 7,2 8,0 6,6 10,8 10,4 7,6 7,4 11,8 8,0 6,2 11,7 8,3 10,4 11,8 8,6 8,7 11,4 6,2 12,3 12,4 9,2 9,0 5, società Pubbliche Private A controllo Industriali Terziarie Manifattura Medie Imprese Medio grandi Gruppi maggiori Controllo Made in Italy Roi Roi

19 anche gli investimenti languono Chi è tornato nel mondo pre-crisi? Sezione 3 Rapporto % tra investimenti e stock di immobilizzi (ante e post crisi) e variazione del volume di investimenti (ante e post crisi) 6,1 4,5 4,1 3,5 7,7 6,3 6,3 5,7 5,2 4,9 4,7 4,2 7,4 7,9 7,3 5,4 5,5 4,7 8,7 6,8 7,8 6,5 4,9 5,6-14,7-16,5-18,2-19,2-17,1-12,5-18,4-17,5-22,0-25,2-27,8-26, società Pubbliche Private A controllo Industriali Terziarie Manifattura Medie Imprese Medio grandi Gruppi maggiori Controllo Made in Italy Rapporto medio investimenti / stock ( ) Rapporto medio investimenti / stock ( ) Var % investimenti media vs media

20 e gli effetti si vedono, purtroppo Chi è tornato nel mondo pre-crisi? Sezione 3 Dinamica di investimenti, età contabile dei cespiti e competitività ( n. indice, 2007=100) 143,1 100,0 86,6 74, Età dei cespiti Competitività Investimenti 20

21 Imprese manifatturiere a controllo straniero e italiano: dinamiche dopo la crisi Sezione 4

22 Manifattura straniera vs italiana: conferme e smentite Imprese manifatturiere a controllo straniero e italiano: dinamiche dopo la crisi Sezione 4 Imprese manifatturiere a controllo e a controllo italiano, alcuni indicatori a confronto Manifattura italiana (IV capitalismo) Manifattura a controllo straniero Var. % fatturato ( ) +2,2-7,9 Var. % export ( ) +18,9 +1,7 Var. % Mol ( ) -3,3-12,8 Roi (2016) 8,7 9,2 Tax rate (media , in %) 28,4 28,3 Var. % produttività ( ) +8,0 +17,5 Var. % dipendenti ( ) -1,0-14,1 Costo medio del lavoro (2016, 000) 54,8 68,1 Quota % di tute blu sul totale (2016) 56,5 45,3 Var. % investimenti (2016 su media ) -14,2-7,3 Investimenti in % dello stock (media ) 5,5 5,2 Debt/equity ratio (2016) 65,7 44,3 Quota % di debito bancario sui debiti finanziari (2016) 73,7 17,2 22

23 Grazie per l attenzione Area Studi Mediobanca Milano Foro Buonaparte, 10