INDAGINE CONGIUNTURALE SULLE PREVISIONI DI ANDAMENTO DELL INDUSTRIA IN LIGURIA NEL SECONDO TRIMESTRE 2013

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1 INDAGINE CONGIUNTURALE SULLE PREVISIONI DI ANDAMENTO DELL INDUSTRIA IN LIGURIA NEL SECONDO TRIMESTRE 2013 Gli indicatori sul clima di fiducia delle imprese manifatturiere liguri riferiti al secondo trimestre 2013 evidenziano un rallentamento dei progressi registrati nella scorsa rilevazione e soprattutto un preoccupante peggioramento dei dati occupazionali. Nei prossimi tre mesi, infatti, le previsioni di assunzione risultano in diminuzione: l indice segna un ulteriore decremento rispetto alle rilevazioni precedenti, registrando il secondo peggior risultato dal 2005 e rimanendo in territorio negativo per il 4 trimestre consecutivo. I saldi degli indici relativi a ordini e produzione, pur rimanendo positivi, rallentano rispetto alla scorsa performance: sebbene il numero di aziende ottimiste rimanga stabile, aumenta la percentuale di quelle che attende un calo delle due voci. La contrazione dell indice degli ordinativi è da ricercarsi nell avvitamento, ormai prolungato, della domanda interna e dal rallentamento del commercio con l estero. L indicatore relativo alle esportazioni, infatti, non segna ulteriori progressi e anzi mostra una lieve diminuzione. Tuttavia il livello cui si attesta rimane soddisfacente e conferma l importanza che svolge l attività sui mercati internazionali per contrastare la crisi. Le previsioni riguardanti il fatturato sono più ottimiste e l indice registra un aumento. La difficile congiuntura economica e l incertezza politica sembrano continuare a dissuadere le imprese a investire: gli interventi programmati per il prossimo trimestre sono in diminuzione rispetto alla rilevazione di inizio anno.

2 A livello territoriale, aumenta il numero delle aziende pessimiste nella provincia di Genova soprattutto per quanto riguarda produzione e ordini. Gli indici rallentano, ma non entrano ancora in territorio negativo. Particolare preoccupazione desta il dato sull occupazione, le cui aspettative, già negative, peggiorano ulteriormente. In provincia di Savona le previsioni sulla produzione continuano a registrare segno negativo, ma migliorano gli indici relativi a fatturato e ordini confermando il trend positivo assunto in precedenza. Risultano in peggioramento i livelli occupazionali. Le aziende manifatturiere dell imperiese si dichiarano maggiormente ottimiste circa l andamento di produzione e fatturato, ma restano in territorio negativo ordini e esportazioni. In provincia della Spezia le attese sull export spingono la produzione, il cui indice ritorna positivo, mentre quello degli ordini arretra sino alla soglia di parità. Analogamente a quanto accade per le province di Genova e Savona, anche a La Spezia si registra un forte pessimismo sulla possibilità di creare posti di lavoro nel breve periodo. Entrando nel dettaglio dei settori industriali, il comparto metalmeccanico sembra lanciare segnali di ottimismo, benché i livelli occupazionali siano attesi in diminuzione. I settori chimico-farmaceutico e alimentare rispettano i buoni risultati già indicati a inizio anno, segnalando anche una tenuta degli organici. A spingere questi settori vi sono le aspettative sull export, che caratterizzano positivamente anche il settore Tessile e quello High Tech. La crisi della filiera delle costruzioni si accentua, presentando previsioni fortemente negative.

3 Ottimisti % Pessimisti % Saldo Produzione 30,4 24,1 6,3 Fatturato 38,4 27,7 10,7 Ordini 31,3 27,7 3,6 Esportazioni* 29,4 8,8 20,6 Occupazione 7,1 16,1-9 Intende investire per: ampliamenti 16,1% sostituzioni 23,2% Dati definitivi relativi a 112 imprese manifatturiere *dato relativo a 68 imprese imprese manifatturiere esportatrici GF, SCHEDA TECNICA Nel secondo trimestre 2013 la produzione è prevista in aumento dal 30,4% delle aziende intervistate, mentre il 24,1% del campione ne attende una diminuzione. Il saldo che ne deriva si attesta a +6,3, in calo rispetto al +9,7 risultato dalla precedente rilevazione, a causa dell aumento del numero di aziende pessimiste (+3 punti percentuali). La frenata delle aspettative sui volumi di produzione è anche dettata dal rallentamento dell indicatore riguardante gli ordini: infatti, sebbene il numero di ottimisti registri un ulteriore aumento (+0,8 punti percentuali), le aziende che ne aspettano un calo risultano il 27,7%, in rialzo di ben 9,9 punti percentuali. Il saldo, pur rimanendo in territorio positivo, diminuisce da +12,7 a +3,6. Per quanto riguarda il fatturato, l indicatore registra un incremento, portandosi sullo stesso livello del secondo trimestre In questo caso, il saldo (che passa dal precedente + 4,2 al +10,7) beneficia dell aumento del numero di

4 imprenditori ottimisti circa l andamento del fatturato nei prossimi tre mesi: la percentuale infatti passa dal 30,5% al 38,4%, disinnescando il moderato aumento (+1,4 punti percentuali) delle aziende che ne aspettano una diminuzione. Rimane stabile l indicatore riguardante le esportazioni: tra le aziende che si rivolgono ai mercati internazionali, il 29,4% del campione prevede un aumento dell export, a fronte del solo 8,8% che lo attende in calo. Entrambi i valori sono in diminuzione rispetto alla rilevazione sul primo trimestre (rispettivamente -4,9 e -4,1 punti percentuali), cosicché il saldo finale risulta sostanzialmente stabile attestandosi a +20,6 (-0,8). Fortemente negativo risulta essere il dato riferito all occupazione: nel secondo trimestre del 2013 solo il 7,1% del campione prevede un ampliamento degli organici. Il 16,1% ne prevede invece una contrazione. Il saldo rimane perciò negativo per il quarto trimestre consecutivo, in netto peggioramento rispetto alle rilevazioni recenti (da -3,4 a -9). Infine, le previsioni di investimenti risultano in peggioramento: il 16,1% del campione ha in progetto interventi di ampliamento (-2,5 punti percentuali sul precedente) e il 23,2% interventi si sostituzione (-3,9 punti percentuali).

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