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4 ABSTRACT Sono passati dieci anni da quando, nella prefazione ad una mia pubblicazione, un amico pedagogista ebbe modo di definire quel lavoro come tipico di una scuola militante. Oggi penso che tali parole possano ancora trovare un senso in una prospettiva di coerenza grazie al continuo lavoro che insieme ai colleghi che hanno collaborato alla realizzazione di questo testo porto avanti un po ogni giorno. A qualcuno forse potrà sembrare strano parlare ancora di autonomia scolastica in un momento nel quale il nostro Paese sta attraversando al pari degli altri, una crisi uguale e forse peggiore di quella del Una crisi che investe e coinvolge l impianto stesso della società occidentale, cercando di trovare ancora una risposta possibile in una forma etica del capitalismo. La crisi investe tutto e tutti, seppure in forma distinta e con esiti diversificati e colpisce con una poderosa onda d urto anche i sistemi valoriali consolidati. La scuola non è, evidentemente, aliena da processi che si riversano su di essa a colpi di riforme e controriforme. La scuola militante cerca ogni giorno di trovare la forza per dare una prospettiva e una centralità al ruolo irrinunciabile di comunità educante. Anche per questo la scelta dei contributi e la loro revisione ha seguito il tema delle necessaria valorizzazione di quanto di positivo ci sia nelle esperienze più recenti della nostra scuola senza tacere sui problemi, come nel caso del burn out degli insegnanti. È proprio a partire dal tema del disagio insegnante che questo volume attraversa numerose tematiche individuate per provare nuovamente a riformulare l autonomia della scuola. Innovare l autonomia scolastica significa oggi soprattutto resistere alle logiche destrutturanti che continuamente provano a minare le basi scientifiche e pedagogiche che sorreggono la scuola attraverso la ricerca educativa. Il testo prova quindi a definire alcuni contesti di approfondimento che necessariamente andrebbero presi in considerazione dall istituzione scolastica per rinnovarsi e rimanere baluardo e punto di riferimento formativo per la cittadinanza nel mondo complesso e postmoderno attuale. Si tratta di un lavoro collaborativo realizzato da testimoni privilegiati del mondo della scuola e della formazione. 4

5 Il primo capitolo del libro avvia la riflessione indagando sui fattori psicologici che caratterizzano il disagio dell insegnante, proprio per sottolineare la difficoltà dell insegnare come una delle urgenze su cui lavorare oggi. Il secondo capitolo ipotizza l utilizzo del paradigma dell autoformazione quale modalità pedagogica innovativa su cui puntare per integrare i fabbisogni formativi degli individui in formazione di oggi con le prassi consolidate nella didattica scolastica. Il terzo capitolo indaga nuovi paradigmi di lettura dei processi di apprendimento lasciando intravedere un approccio all insegnamento da nuovi punti di vista. Nel quarto capitolo viene evidenziato come le questioni connesse alla valutazione continuino a rappresentare una vera criticità nei nostri sistemi educativi; si tenta quindi di individuare approcci, modelli e strumenti adeguati per avviare un processo di ripensamento dell universo valutativo in relazione sia all avvio di spirali virtuose di miglioramento continuo sia alla promozione di una cultura dell autovalutazione. Nel quinto capitolo vengono presentati temi e problemi connessi all utilizzazione critica e consapevole delle tecnologie dell istruzione e della formazione come elemento irrinunciabile per la realizzazione di un significativo processo di innovazione nel mondo della scuola. Il sesto capitolo è dedicato al tema della Formazione Continua come strumento fondamentale per lo sviluppo professionale del personale docente. Nel settimo capitolo viene delineato il carattere della complessità e, allo stesso tempo, le potenzialità di una corretta interpretazione del POF, soprattutto alla luce dei più recenti provvedimenti legislativi. L ottavo capitolo analizza il rapporto tra scuola e territorio anche in un ottica che richiama la dimensione europea. A scopo esemplificativo vengono inoltre individuati alcuni contesti attraverso i quali la dimensione progettuale si può attuare, anche rispetto alle attività relative all Educazione degli Adulti, all IFTS e ai progetti comunitari. Nell ultimo capitolo alcune riflessioni vengono riformulate e riproposte come stimolo per rilanciare il dibattito e il ragionamento sulla necessità di trasformazione e innovazione del sistema-scuola. Desidero ringraziare tutti quelli che hanno consentito, con il loro contributo concreto, la realizzazione di questo lavoro. Marco Guspini 5

6 Gli autori Marco Guspini Attualmente è Dirigente Scolastico a Roma. Dal 2006 è Presidente di educommunity- Educational Community Associazione per la professionalità docente. Ha insegnato presso il Dipartimento di Ricerche Storico Filosofiche e Pedagogiche della Sapienza, Università di Roma, presso la SISS delle Università del Lazio e presso SISS dell Università dell Aquila; presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell Università degli Studi di Roma Tre e dell Università dell Aquila e presso la Facoltà di Psicologia dell Università dell Aquila. Ha pubblicato tra gli altri: La formazione delle abilità trasversali e di base (1999), La didattica modulare: un approccio sistemico e integrato (2000), Progettare l IFTS (2001), La progettazione dello sviluppo locale (2002), Learning Audit (2003), Personalizzare l apprendimento in ambito EdA (2005), Learning Center EdA (2005), Dai modelli formativi e-learning al modello Comunet (2007), e-learning: teorie e metodologie. Lo stato dell arte (2007); Complex Learning (2008). Giulio Beronia Dottore magistrale in Educazione degli Adulti e Formazione Continua e Dottore in Formazione in sviluppo delle Risorse Umane presso l Università degli Studi di Roma Tre; da diversi anni si occupa di progettazione formativa, ricerca e sperimentazione educativa e formazione dei formatori. Ha svolto attività di monitoraggio e valutazione, animazione di Comunità di Apprendimento e di Pratica e ricerca per progetti comunitari (I.C. Equal e Programma Leonardo Da Vinci fase II) e progetti finanziati dal FSE a livello regionale e provinciale. Ha condotto attività di ricerca sulla sperimentazione dei progetti Piste1 e Piste2 di Fondimpresa. Ha inoltre maturato esperienze di lavoro in diversi ambiti istituzionali e aziendali per attività di euro progettazione e formazione in aula, in outdoor training e online. Ha già pubblicato con Learning Community Autoformazione. Un approccio globale (2008). Maria Pia Cavalieri È stata professore ordinario di Didattica Generale e Pedagogia Speciale presso la Facoltà di Psicologia dell Università degli Studi dell Aquila e Presidente del Corso di Laurea in Scienze Psicologiche Applicate presso la stessa Università. Ha coordinato la SISS e diversi Master di II livello in Metodologie didattiche e psicologiche dell educazione presso lo stesso Ateneo. Membro di comitati scientifici per ricerche nazionali e transnazionali ha pubblicato: Il Problema del metodo e della valutazione (1977) Apprendimento e valutazione (1979), Le rôle de la méthode dans l éducation linguistique (1998), Continuità educativa e didattica. La formazione dell uomo nella società complessa (2002), Identità e diversità nella società globale (2006), Sviluppo delle Risorse Umane e Life Long Learning (2006). Nicola Comberiati Dirigente Scolastico a Roma, dottore in psicologia abilitato all esercizio della professione; docente abilitato di storia e filosofia; Socio e attuale vicepresidente dell APEF (Associazione Professionale Europea Formazione) di Roma. 6

7 Elisabetta Gabatel Dottoressa in Scienze dell Educazione indirizzo Esperto nei processi di formazione, insegna presso la Scuola dell Infanzia e collabora con la Facoltà di Scienze della Formazione Università degli Studi di Roma Tre, cattedra di Istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica. In passato ha contribuito alla realizzazione di attività progettuali sui fondi comunitari nel settore della formazione iniziale e continua e nella ricerca educativa. Eleonora Guglielman Esperta di Scuola e di Formazione in Rete, collabora in attività di studio e ricerca con l Università degli Studi di Roma Tre, tutor online nel Corso di Laurea in Scienze dell Educazione FaD presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Roma Tre, docente di Storia della Pedagogia alla SSIS del Lazio e docente nel Master di II livello in Metodologie didattiche e psicologiche dell educazione presso l Università degli Studi dell Aquila, nonché tutor online per il Corso di Perfezionamento La scuola in rete presso la stessa Università. In collaborazione con Marco Guspini ha pubblicato Learning Audit, 2003; Personalizzare l apprendimento in ambito EdA, 2005 e con Maria Pia Cavalieri Sviluppo delle risorse umane e Life Long Learning, Svolge attività di progettazione e ricerca presso l Istituto di ricerca Learning Community che si occupa di innovazione nei sistemi dell istruzione e della formazione. Ha già pubblicato con Learning Community Complex Learning (2008), curato da Marco Guspini. Laura Vettraino Esperta di Scuola e di Formazione in Rete, ha collaborato con importanti aziende del settore tra cui EDS Italia Spa per la progettazione e la valutazione di Blended Learning. È Dottore di Ricerca in Pedagogia presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell Università degli Studi di Roma Tre. È stata tutor online al Master di II livello Multimedialità per l e-learning, presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell Università degli Studi di Roma Tre, diretto dal prof. R. Maragliano. Ha pubblicato con Marco Guspini La progettazione dello sviluppo locale, 2002; Learning Audit, 2003; Personalizzare l apprendimento in ambito EdA, Ha collaborato al volume di R. Maragliano (a cura di) Pedagogie dell e-learning, Bari, Laterza, 2004 e con Maria Pia Cavalieri (a cura di), Sviluppo delle risorse umane e Life Long Learning, Roma, Anicia, 2006 Ha già pubblicato con Learning Community Complex Learning (2008), curato da Marco Guspini. 7

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