DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 4 trimestre 2008

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1 DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 4 trimestre 2008 Imprese nel complesso In Lombardia, nel quarto trimestre del 2008 le anagrafi camerali registrano un saldo positivo di unità. Alla fine di dicembre 2008 risultano iscritte imprese delle quali attive. Le iscrizioni nel quarto trimestre sono state ed hanno superato le cancellazioni. Il tasso di crescita lombardo è dello 0,19% e i tassi di natalità e di mortalità sono rispettivamente 1,5% e 1,3%. A livello territoriale, la provincia più dinamica è Milano con un tasso di crescita dello 0,43%, seguita da Pavia (0,36%) e Monza (0,24%). Le province con il minor tasso di crescita sono Sondrio (-0,34%) e Brescia(-0,16%) che sono anche le uniche a presentare il segno negativo. Il miglior tasso di natalità si registra a Pavia e Monza, il peggiore ancora a Sondrio, mentre il tasso di mortalità più elevato è quello di Brescia all 1,6%. Tav. 1 - Natalità e mortalità aziendale - 4 trimestre 2008 Lombardia e province lombarde Provincia Attive Iscritte Cessate Saldo crescita natalità mortalità Cremona ,0 1,5 1,5 Bergamo ,0 1,5 1,5 Brescia ,2 1,5 1,6 Como ,1 1,5 1,4 Lecco ,1 1,4 1,4 Lodi ,1 1,6 1,5 Mantova ,1 1,4 1,3 Milano ,4 1,6 1,2 Monza e Brianza ,2 1,7 1,5 Pavia ,4 1,7 1,3 Sondrio ,3 1,1 1,5 Varese ,1 1,4 1,3 Totale ,2 1,5 1,3 - Al netto delle cessazioni d'ufficio. All interno della Lombardia, la provincia di Cremona registra, al netto delle cessazioni d ufficio, un assoluta stabilità ed anche i tassi demografici non si discostano di molto da quelli medi delle altre province. In termini assoluti il saldo relativo al quarto trimestre del 2008 è il risultato pari a +7 imprese, dovuto alle 458 nuove iscrizioni ed alle 451 cessazioni. A fine dicembre risultano pertanto registrate imprese, delle quali sono quelle attive. Considerando le imprese registrate in provincia di Cremona in base alla loro natura giuridica, si registra un saldo negativo solo per le società di persone, che diminuiscono di 53 unità. Le società di capitali, di contro, confermano la tendenza degli ultimi anni aumentando di 32 unità con un tasso di crescita trimestrale del +0,7%. Sono le ditte individuali, che costituiscono il 62% del totale delle imprese attive, a registrare il maggior ricambio facendo registrare il più alto tasso di natalità (1,8%) e di mortalità (1,6%).

2 Tav. 2 - Natalità e mortalità aziendale per forma giuridica - 4 trimestre 2008 Forma giuridica crescita natalità mortalità Società di capitali ,7 1,7 1,0 Società di persone ,7 0,7 1,4 Imprese individuali ,1 1,8 1,6 Altre forme ,3 1,1 0,8 Totale ,0 1,5 1,5 Riguardo all attività economica esercitata, anche nel presente trimestre, è ragguardevole il numero delle imprese iscritte non ancora classificabili in alcun settore. Sono infatti 131 unità, pari a quasi il 30% del totale delle nuove iscrizioni. Con il successivo perfezionamento della loro posizione, tali imprese si distribuiranno nei prossimi trimestri nelle varie sezioni di attività, ovviamente senza costituire più alcuna nuova iscrizione. Pertanto nell analisi della dinamica imprenditoriale per settore economico, occorre tener ben presente questa evidente sottostima delle nuove registrazioni. Non essendo state registrata in questo trimestre alcuna cessazione d ufficio che altererebbe il significato economico della natimortalità, il saldo riportato è quindi quello risultante dalla differenza tra iscrizioni e cessazioni 1. Considerando l intero stock presente in archivio, le imprese registrate, ma non ancora classificate in base all attività esercitata, ammontano a 766 unità e costituiscono il 2,5% del totale. Tav. 3 - Natalità e mortalità aziendale per sezione di attività economica - 4 trimestre 2008 A Agricoltura, caccia e silvicoltura B Pesca,piscicoltura e servizi connessi C Estrazione di minerali D Attività manifatturiere E Prod. e distrib. di energia elettrica, gas e acqua F Costruzioni G Commercio ingrosso e dettaglio; riparazioni H Alberghi e ristoranti I Trasporti,magazzinaggio e comunicazioni J Intermediazione monetaria e finanziaria K Attività immobiliari,noleggio, informatica e ricerca M Istruzione N Sanità e altri servizi sociali O Altri servizi pubblici,sociali e personali X Imprese non classificate TOTALE Analizzando quindi solo i movimenti delle imprese regolarmente classificate, i settori caratterizzati da un saldo di crescita positivo sono solo tre (costruzioni, pesca, ed 1 - Il saldo della natimortalità (iscrizioni cancellazioni) non coincide necessariamente con la differenza tra le consistenze ad inizio e fine periodo, a causa di particolari variazioni (es. trasferimenti di imprese tra province, modifica della forma giuridica, modifica dell attività esercitata) che modificano gli stock, senza tuttavia dare luogo a nuove iscrizioni e/o cancellazioni.

3 intermediazione monetaria e finanziaria) che però, data l esiguità dello stock e del saldo degli ultimi due, si riducono sostanzialmente al solo solito comparto dell edilizia che già da qualche anno si fa carico, praticamente da solo, di mantenere positiva la dinamica imprenditoriale cremonese. Il settore delle costruzioni, caratterizzato in larga misura dalla microimpresa, presenta d altronde un elevato ricambio aziendale determinato soprattutto da un tasso di natalità dell 1,7%, superiore alla media provinciale e secondo solo a quello riscontrato nell intermediazioni monetaria e finanziaria (2,6%). Tra i settori più consistenti, presentano invece una natalità ben al di sotto della media l agricoltura, l industria e i trasporti, ma si registrano poche entrate anche nel commercio, nei pubblici esercizi e nelle attività immobiliari. La mortalità è invece superiore alla media negli alberghi e ristoranti, nei trasporti e nelle attività immobiliari, tutte attività appartenenti al settore terziario. Tav. 4 - Natalità e mortalità aziendale per sezione di attività economica - 4 trimestre 2008 Tassi calcolati sulla consistenza delle imprese registrate a inizio trimestre A Agricoltura, caccia e silvicoltura -0,5 0,5 1,0 B Pesca,piscicoltura e servizi connessi +7,7 7,7 - C Estrazione di minerali D Attività manifatturiere -0,2 0,9 1,1 E Prod. e distrib. di energia elettrica, gas e acqua -2,4 4,8 7,1 F Costruzioni +0,2 1,7 1,4 G Commercio ingrosso e dettaglio; riparazioni -0,5 1,1 1,6 H Alberghi e ristoranti -1,3 1,1 2,4 I Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni -1,0 0,9 1,8 J Intermediazione monetaria e finanziaria +0,8 2,6 1,8 K Attività immobiliari, noleggio, informatica e ricerca -0,5 1,0 1,6 M Istruzione - 1,3 1,3 N Sanità e altri servizi sociali -0,7 0,7 1,4 O Altri servizi pubblici,sociali e personali -0,3 1,0 1,3 X Imprese non classificate +16,1 18,1 1,9 TOTALE +0,0 1,5 1,5 Per cercare di individuare l effettivo significato economico dei movimenti demografici del vari settori, si sono rapportati i valori della natimortalità già presentati, alla loro consistenza sul totale delle imprese iscritte 2. Si è così potuto osservare che, nel trimestre, hanno manifestato una natalità ben più bassa rispetto alla loro effettiva incidenza i tre settori tradizionali dell agricoltura, dell industria manifatturiera e del commercio. Al contrario, le costruzioni e in misura minore i servizi finanziari, hanno visto una quota delle nuove i- scrizioni superare abbondantemente quella del settore rispetto al totale. Dal lato delle cessazioni, si è riscontrata una alta mortalità relativa, praticamente solo nei settori terziari del commercio e dei pubblici esercizi, ed una bassa soprattutto nell agricoltura e nel settore manifatturiero. Imprese artigiane Nel quarto trimestre del 2008 le anagrafi camerali lombarde registrano una stabilità nel numero di imprese artigiane registrate. Infatti le 61 unità in meno contate a fine dicembre costituiscono solo lo 0,02% del totale e lo stock di fine periodo consiste in imprese registrate di cui attive. Le iscrizioni nel periodo considerato sono state contro cessazioni, al lordo delle cancellazioni d ufficio, che comunque, per quanto riguarda il settore artigiano, costituiscono una frazione trascurabile del totale. 2 Il procedimento operativamente seguito è consistito nel calcolare, per ogni settore economico, la differenza tra la percentuale sul totale delle iscrizioni (o cessazioni) e delle consistenze delle imprese registrate.

4 Il tasso di crescita regionale descrive la situazione di stabilità accennata del mondo artigiano, pur presentando allo stesso tempo un primo segnale negativo. E perfetto, ovviamente, il ricambio aziendale determinato da tassi di natalità e di mortalità dell 1,7%. Rispetto al trimestre precedente sono aumentate le province che mostrano saldi leggermente negativi: Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Lodi, Monza e Sondrio. Tali province sono anche quelle che, a parte Sondrio, presentano i tassi di mortalità più alti. A Pavia, Como e Cremona si riscontrano invece i più alti tassi di natalità (attorno al 2%), il più basso invece si ha a Sondrio. Tav. 5 - Natalità e mortalità aziendale nell artigianato - 4 trimestre 2008 Lombardia e province lombarde Provincia Regi- strate Cremona ,4 2,0 1,6 Bergamo ,3 1,4 1,7 Brescia ,4 1,5 1,8 Como ,2 2,0 2,3 Lecco ,3 1,8 2,0 Lodi ,1 1,8 1,9 Mantova ,2 1,7 1,5 Milano ,2 1,7 1,5 Monza e Brianza ,4 1,8 2,2 Pavia ,7 2,1 1,4 Sondrio ,5 0,8 1,3 Varese ,1 1,6 1,5 Totale ,0 1,7 1,7 A Cremona a fine trimestre si contano imprese artigiane registrate, praticamente tutte attive, risultato delle 202 iscrizioni e delle 165 cessazioni. Risulta quindi appena leggermente positivo il tasso di crescita dello 0,4% (il più alto in regione dopo Pavia), con una natalità del 2,0% e una mortalità dell 1,6. Tav. 6 - Natalità e mortalità aziendale nell artigianato per forma giuridica - 4 trimestre 2008 Forma Regi- giuridica strate Società di capitali ,8 3,1 2,3 Società di persone ,0 0,4 1,4 Imprese individuali ,7 2,4 1,6 Cooperative Consorzi Totale ,4 2,0 1,6 - Al netto delle cessazioni d'ufficio. Considerando la forma giuridica delle imprese artigiane, essendo caratterizzate per lo più dalla piccolissima dimensione, è evidente la grande preponderanza delle ditte individuali e delle società di persone che costituiscono la quasi totalità (97,3%) delle a- ziende cremonesi. Nel periodo in esame presentano un tasso di crescita positivo le imprese individuali (+0,7%) e le società di capitali (+0,8%), mentre le società di persone subiscono una contrazione descritta da un tasso di crescita del -1%. Nell artigianato è del tutto ininfluente il fenomeno delle imprese non classificate per attività economica esercitata e più del 70% del totale è costituito da imprese attive nelle costruzioni e nelle attività manifatturiere. Queste ultime nel periodo in esame restano

5 sostanzialmente stabili, mentre la crescita costante degli imprenditori nell edilizia continua a costituire il fenomeno principale del panorama artigiano ed a garantire da sola la sostanziale tenuta numerica dell intero comparto. Tav. 7 - Natalità e mortalità nell artigianato per sezione di attività - 4 trimestre 2008 A Agricoltura, caccia e silvicoltura C Estrazione di minerali D Attività manifatturiere F Costruzioni G Commercio ingrosso e dettaglio; riparazioni H Alberghi e ristoranti I Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni J Intermediazione monetaria e finanziaria K Attività immobiliari, noleggio, informatica e ricerca M Istruzione O Altri servizi pubblici, sociali e personali X Imprese non classificate TOTALE Trattandosi comunque generalmente di numeri in valore assoluto molto bassi, è difficile cogliere da questi, precise indicazioni congiunturali di carattere economico, ma è tuttavia evidente il grande turnover imprenditoriale nelle costruzioni, con tassi di natalità e di mortalità ben superiori a quelli delle altre principali attività artigianali. Un altra osservazione suggerita dai dati demografici del quarto trimestre del 2008, è la crescita percentuale dei servizi alle imprese (sezione K) che presentano una natalità del 4,3%. Sono invece sostanzialmente invariate le aziende del terzo grande raggruppamento che comprende più di imprese artigiane, quello cioè costituito dai servizi alle persone. Tav. 8 Tassi di natalità e mortalità nell artigianato per sezione d attività - 4 trimestre 2008 A Agricoltura, caccia e silvicoltura -0,5 1,6 2,2 C Estrazione di minerali D Attività manifatturiere +0,1 1,7 1,5 F Costruzioni +0,7 2,4 1,8 G Commercio ingrosso e dettaglio; riparazioni -0,3 0,7 1,0 H Alberghi e ristoranti I Trasporti,magazzinaggio e comunicazioni -0,5 1,2 1,8 J Intermediazione monetaria e finanziaria K Attività immobiliari, noleggio, informatica e ricerca +2,3 4,3 2,0 M Istruzione O Altri servizi pubblici,sociali e personali -0,1 1,0 1,1 X Imprese non classificate +20,0 30,0 10,0 TOTALE +0,4 2,0 1,6