Realizzazione di n 2 nuovi fabbricati destinati a civile abitazione.

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1 Progetto 06 S.r.l. Viale Cornaggia 11 ter Merate (Lc) Tel Fax C.F. P.IVA e R.I.: ; REA n. LC ; info@progetto06.it Realizzazione di n 2 nuovi fabbricati destinati a civile abitazione. Via Papa Giovanni Paolo I Comune Merate - Prov. di Lecco Merate, Maggio 2010 Il tecnico competente in acustica ambientale

2 INDICE Premessa Planimetria, prospetti e sezioni Requisiti acustici previsti dal DPCM Software previsionale Sonido Verifiche acustiche - Procedure di verifica - Strutture. PARETE INTERNA spessore 10 cm. PARETE ESTERNA MURATURA PORTANTE tipo POROTON E CAPPOTTO ESTERNO spessore 39 cm. PARETE ESTERNA MURATURA PORTANTE tipo POROTON con muratura esterna in mattoni a vista - spessore 47.5 cm. SOLAIO PRIMO PIANO PIANO TERRA spessore 42 cm. Soluzione B solaio piano terra primo piano (con pannello DISTESO) SOFFITTO DI COPERTURA non calpestabile spessore 50.5 cm - Partizioni Facciata 1 esterna ovest camera 1 primo piano edificio A - isolamento per via aerea Facciata 2 esterna est camera 2 primo piano edificio A isolamento per via aerea Solaio camera primo piano studio piano terra Facciata 3 esterna est camera 1 primo piano edificio B isolamento per via aerea Facciata 4 esterna ovest camera 2 primo piano edificio B isolamento per via aerea Solaio camera primo piano cucina piano terra Suggerimenti Risultati riassuntivi Allegati - Certificati di prodotto - Criteri di progettazione impianti Indicazioni generali L impianto idraulico Esempi di applicazioni pratiche L impianto di riscaldamento L impianto di condizionamento 2

3 PREMESSA A seguito è redatta la valutazione preventiva delle prestazione acustiche passive dell'edificio in oggetto, redatta ai sensi del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 1997 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici e della Legge 26 ottobre 1995, n. 447 Legge quadro sull'inquinamento acustico. Nella presente relazione vengono analizzate le soluzioni costruttive proposte sulla base dei disegni forniti. Vengono riportate le indicazioni necessarie per l ottenimento dei requisiti acustici passivi richiesti dal d.p.c.m. 5/12/1997 in materia di acustica edilizia, in particolare relativamente alle seguenti problematiche: isolamento al calpestio fra ambienti sovrapposti isolamento fra ambienti adiacenti isolamento di facciata rumorosità degli impianti Tutti i calcoli sono stati eseguiti in accordo alla normativa tecnica vigente. UNI EN (novembre 2002) Valutazioni delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti Isolamento dal rumore per via aerea tra ambienti UNI EN (novembre 2002) Valutazioni delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti Isolamento acustico al calpestio tra ambienti UNI EN (novembre 2002) Valutazioni delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti Isolamento acustico contro il rumore proveniente dall esterno per via aerea UNI/TR (novembre 2005) Guida alle norme serie UNI EN per la previsione delle prestazioni acustiche degli edifici Applicazione alla tipologia costruttiva nazionale UNI EN ISO (dicembre 1997) Isolamento acustico per via aerea UNI EN ISO (dicembre 1997) Isolamento del rumore di calpestio 3

4 La presente relazione è stata redatta secondo quanto previsto dal DPCM per verificare il rispetto dei requisiti acustici passivi della realizzazione di n 2 fabbricati destinati a civile abitazione, in Via Papa Giovanni Paolo I, sui terreni censiti nel locale catasto ai mappali n , foglio n 4, della sezione censuaria di Sartirana e ricompresi nel vigente P.R.G. in parte in zona ED13 edificazione definita e in parte in zona C2 a prevalente destinazione residenziale di completamento semiestensivo. La conformazione dell intero lotto di proprietà rende possibile la costruzione di n 2 fabbricati: nel lotto denominato A sarà realizzata una villa unifamiliare, mentre nel lotto B una villa bifamiliare. Entrambi gli edifici, aventi due piani fuori terra, saranno composti da alloggi con soggiorno, cucina, studio e bagno al piano terra e con tre camere, due bagni al piano primo. Il piano interrato sarà formato da un ampia autorimessa con relativo spazio di manovra, oltre ai locali accessori quali lavanderia, cantine, ripostigli e un servizio igienico. Sia il fabbricato da edificarsi sul lotto A che quello sul lotto B avranno accessi carrai e pedonali autonomi. Il lotto attualmente presenta un profilo altimetrico regolare e relativamente pianeggiante. I fabbricati saranno realizzati ad una quota d imposta del piano terra di + 0,90 mt. rispetto alla strada d accesso che costeggia il lotto sul lato Est, il tutto per realizzare minimi interventi di sterri e riporti rispetto alla situazione attuale. I fabbricati avranno le medesime finiture di facciata e di copertura, con colorazioni e tipologie architettoniche tali da integrarsi pienamente con il linguaggio stilistico circostante. In particolare le finiture previste saranno le seguenti : - Struttura portante in c.a. - Rivestimento in parte con intonaco, in parte in mattoni faccia a vista - Serramenti in legno naturale - Persiane e portoncini d ingresso in legno verniciato - Davanzali e soglie in serizzo - Canali di gronda e pluviali in rame - Copertura in tegole portoghesi anticate Una particolare attenzione in fase di progettazione è stata posta all abbattimento dei consumi energetici, prevedendo : a) posa di pannelli solari per la produzione di acqua calda su entrambi i fabbricati ; b) verifica dei valori di trasmittanza termica inferiori del 10% rispetto a quanto previsto dalla vigente normativa regionale, come documentato nell allegata relazione tecnica attestante la rispondenza alle prescrizioni in materia di contenimento del consumo energetico degli edifici di cui all art. 28 della Legge 10/91 e s.m.i. 4

5 Rientrando nei parametri di cui al predetto punto b), la SLP sarà calcolata al netto dei muri perimetrali in base a quanto indicato dalla Legge Regionale n 33 del 28/12/2007 art a. Per quanto riguarda le sistemazioni esterne, i camminamenti circostanti i fabbricati e i vialetti pedonali d accesso saranno realizzati in lastre di pietra naturale da posare ad opus incertum, mentre la restante porzione di lotto sarà destinata a verde, con piantumazione di arbusti ed alberi in numero adeguato rispetto a quanto indicato nell art delle N.T.A. comunali. Nelle immagini seguenti si nota la planimetria generale dell edificio. PLANIMETRIE, PROSPETTI E SEZIONI Planimetrie generale di progetto 5

6 Piante edificio Lotto A Piano interrato Piano Terra 6

7 Primo Piano Sezioni Lotto A 7

8 Prospetti Lotto A 8

9 9

10 Piante edificio Lotto B 10

11 11

12 Sezioni Lotto B 12

13 Prospetti edificio B 13

14 Requisiti acustici previsti dal DPCM Gli edifici soggetti al rispetto dei requisiti acustici passivi, per definizione di ambiente abitativo, rientrano nel campo di applicazione della norma tutti gli edifici esclusi quelli industriali ed artigianali; in dettaglio il D.P.C.M. 5/12/97, all art. 2 comma 1, ha effettuato la seguente classificazione: Categoria Categoria A Categoria B Categoria C Categoria D Categoria E Categoria F Categoria G Destinazione d uso edifici adibiti a residenza o assimilabili edifici adibiti ad uffici ed assimilabili edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabili edifici adibiti ad ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili edifici adibiti ad attività ricreative o di culto o assimilabili edifici adibiti ad attività commerciali o assimilabili Tabella A Classificazione ambienti abitativi DEFINIZIONE DEGLI INDICI Per gli edifici sopra classificati occorre rispettare cinque requisiti previsti dal D.P.C.M (allegato A) e sono: Potere fonoisolante apparente - R w rappresenta la differenza di livello sonoro esistente tra due stanze di due unità immobiliari adiacenti e può essere riferito sia ai muri che ai solai; la normativa fissa il valore MINIMO darispettare (50 decibel nel caso delle unità residenziali). Isolamento acustico di facciata - D2m,nT,w rappresenta la differenza di livello sonoro esistente tra l esterno e l interno di un ambiente abitativo; la normativa fissa il valore MINIMO da rispettare (40 decibel nel caso delle unità residenziali). Livello del rumore di calpestio - L n,w rappresenta il livello sonoro esistente in un ambiente abitativo quando, al piano soprastante, viene azionato un dispositivo che genera 10 colpi al secondo con dei martelletti da 0,5 kg; la normativa fissa il valore MASSIMO da rispettare (63 decibel nel 14

15 caso delle unità residenziali). Ciò vale anche all interno della medesima unità immobiliare (villetta su due piani) Rumore degli impianti a funzionamento discontinuo - LAS,max rappresenta il valore MASSIMO del livello sonoro misurabile in un ambiente diverso da quello in cui il rumore viene originato; tale valore è pari a 35 dba. Rumore degli impianti a funzionamento continuo - LAeq rappresenta il valore MEDIO del livello sonoro misurabile in un ambiente diverso da quello in cui il rumore viene originato; tale valore è pari a 35 dba per le unità residenziali. Tali verifiche potrebbero essere effettuate anche all interno della medesima unità abitativa; ciò giustificherebbe ad esempio l assenza di disturbo tra bagno e stanza da letto adiacente. Riassumendo, i requisiti acustici delle partizioni e degli impianti dipendono dalla destinazione d uso delle unità immobiliari, nel nostro caso <categorie A e C>. Categorie di cui alla Tab. A VALORI LIMITI Parametri Rw (*) D2m,nT,w Ln,w LASmax LAeq 1. D A, C E B, F, G Tabella B Requisiti acustici passivi degli edifici, dei loro componenti e degli impianti tecnologici (*) Valori di Rw riferiti a elementi di separazione tra due distinte unità immobiliari. Legenda: R'w - indice del potere fonoisolante tra pareti di separazione di diverse unità abitative (in opera) D2m,nT,w - indice del potere fonoisolante di facciata (in opera) L'n,w - indice del potere fonoisolante di calpestio (in opera) 15

16 Norme tecniche per la previsione delle prestazioni I requisiti acustici in opera possono essere valutati preventivamente mediante un procedimento di calcolo che è stato standardizzato da norme UNI EN, di seguito analizzate ed in base alle quali è stato realizzato il software SONIDO utilizzato. UNI EN (2002) Permette di stimare l indice di valutazione del potere fonoisolante, in opera, delle partizioni interne, sia verticali che orizzontali. Il calcolo tiene conto sia del potere fonoisolante proprio della partizione che di tutte le perdite dovute alla trasmissione per via strutturale (attraverso le pareti laterali, il solaio ed il pavimento). Il risultato dipende dalle caratteristiche geometriche degli ambienti, quindi una stessa partizione non fornisce gli stessi risultati in qualsiasi ambiente. La precisione del modello è caratterizzata, a livello teorico, da uno scarto tipo di 2 db, quindi si ha il 90% di probabilità che il risultato reale sia compreso in ± 3,3 db rispetto il valore di progetto. UNI EN (2002) Permette di stimare l indice di valutazione del livello del rumore di calpestio, in opera, delle partizioni orizzontali. Il calcolo tiene conto delle caratteristiche strutturali del solaio, elastiche del materiale resiliente, di perdita per via strutturale. Il risultato dipende molto dalla tipologia realizzativa della struttura (solaio, massetti, materiale resiliente, rivestimento, impianti tecnici sottopavimento), quindi non è possibile determinare una soluzione tipo valida sempre e comunque. La precisione del modello è caratterizzata, a livello teorico, da uno scarto tipo di 2 db, quindi si ha il 90% di probabilità che il risultato reale sia compreso in ± 3,3 db rispetto il valore di progetto. UNI EN (2002) Permette di stimare l indice di valutazione dell isolamento acustico di facciata, in opera. Il calcolo tiene conto delle caratteristiche: dei singoli elementi che compongono la facciata (tamponamenti, finestre, porte, etc.), geometriche dell ambiente ricevente, geometriche della facciata, di perdita per via strutturale. Il risultato dipende sostanzialmente dal rapporto sup. vetrata / sup. in muratura, quindi le prestazioni dei serramenti vanno determinate in funzione dell ambiente. 16

17 La precisione del modello è caratterizzata, a livello teorico, da uno scarto tipo di 1,5 db, quindi si ha il 90% di probabilità che il risultato reale sia compreso in ± 2,5 db rispetto il valore di progetto. Software previsionale SONIDO E stato utilizzato il software previsionale della Microbel denominato Sonido. Il programma si basa su relazioni teoriche ricavate da modelli consolidati disponibili in letteratura tecnica o fra le norme tecniche. In particolare, per ciò che riguarda la previsione del comportamento acustico di edifici si fa riferimento alle norme europee della serie EN (parti 1 2 3). EN Acustica degli edifici. Stima della prestazione acustica di edifici dalla prestazione di prodotti - Isolamento a rumori aerei tra ambienti. EN Acustica degli edifici - Stima della prestazione acustica di edifici dalla prestazione di prodotti - Isolamento al rumore di calpestio fra ambienti. EN Acustica degli edifici - Stima della prestazione acustica di edifici dalla prestazione di prodotti - Isolamento al rumore aereo proveniente dall'esterno. Si utilizza sempre il metodo semplificato, che fornisce il valore degli indici richiesti dal D.P.C.M. 5/12/1997. SONIDO può quindi essere utilizzato sia per calcolare in forma previsionale il potere fonoisolante (TL, Transmission Loss) di singoli componenti, sia per prevedere il comportamento di tali componenti quando inseriti in un edificio e soggetti alle teorie sulla trasmissione fra ambienti adiacenti o sovrapposti. La previsione del comportamento fonoisolante di singoli componenti avviene utilizzando i concetti della legge di massa e della frequenza di coincidenza. Per componenti che richiedono un approccio più complesso vengono utilizzate le teorie di alcuni affermati studiosi quali B. Sharp, F. Fahy, o ancora altri approcci ritenuti più idonei alla realtà italiana, nella quale le tipologie edilizie differiscono notevolmente da quelle del mondo anglosassone o nordico, Paesi nei quali sono state sviluppate le teorie per la previsione del comportamento acustico di componenti e edifici. 17

18 Procedura di verifica Verifiche acustiche Le planimetrie degli appartamenti edifici presentano le stesse tipologie di materiali impiegati e quindi analizzeremo solo le partizioni più critiche. Le partizioni (pareti, solai, facciate) ritenute più critiche, dal punto di vista della trasmissione del rumore, sia per composizione che per ubicazione all interno dell involucro edilizio sono quelle di seguito elencate. 1. Dapprima effettueremo le verifiche acustiche delle partizioni senza tener conto delle trasmissioni laterali, tali partizioni prenderanno il nome di strutture. 2. Successivamente verificheremo le strutture inserendole nel contesto dell involucro edilizio tenendo conto delle trasmissioni laterali, in questo caso le strutture prenderanno il nome di partizioni. 18

19 Strutture Seguono le stratigrafie delle strutture e la relativa verifica acustica: PARETE INTERNA Parete separatoria spessore cm 10 PARETE ESTERNA - Muratura portante tipo POROTON e cappotto esterno - spessore 39 cm. PARETE ESTERNA Muratura portante tipo POROTON con muratura esterna - spessore 46.5 cm. SOLAIO PRIMO PIANO PIANO TERRA spessore 42 cm. SOLAIO PRIMO PIANO PIANO TERRA spessore 42 cm. soluzione B SOFFITTO DI COPERTURA VERSO MURICCI E TAVELLONI spessore cm. 19

20 PARETE INTERNA Calcolo previsionale del potere fonoisolante di elementi di edifici Tipo di componente edile: Teoria applicata: Descrizione dell elemento: Note: Parete verticale singola Parete singola generica: Metodo delle Impedenze Progressive, MIP parete di separazione interna - spessore 10 cm. è stata presa in considerazione anche se la parete separa due locali della stessa unità immobiliare Risultati di calcolo R w (C; C tr ) = 40 (-2; -3) db Frequenza Ri [db] [Hz] 50 25, , ,3 Riferimento [db] , , , , , , , , , , , , , , , , , ,4 Potere fonoisolante Ri Curva di riferimento UNI EN ISO

21 Descrizione stratigrafia N Descrizione strato s [mm] ρ [Kg/m³] E [GPa] η int s [MN] r [Pa s/m²] 1 Malta per intonaco (1200 kg/m³) ,0 2 0,015 2 Mattone forato UNI [mm] 62[kg/m2] ,0 4 0,01 3 Malta per intonaco (1200 kg/m³) ,0 2 0,015 Spessore totale [mm]: 100,0 Massa superficiale [Kg/m²]: 92,00 Schema struttura Simbologia s Spessore dello strato η int Fattore di perdita interna ρ Densità s Rigidità dinamica apparente E Modulo di Young r Resistenza specifica al flusso 21

22 PARETE ESTERNA MURATURA PORTANTE tipo POROTON e cappotto esterno Calcolo previsionale del potere fonoisolante di elementi di edifici Tipo di componente edile: Teoria applicata: Descrizione dell elemento: Note: Parete verticale singola Parete singola generica: Metodo delle Impedenze Progressive, MIP Parete esterna spessore 39 cm. Risultati di calcolo R w (C; C tr ) = 52 (-2; -7) db Frequenza Ri [db] [Hz] 50 34, , ,1 Riferimento [db] , , , , , , , , , , , , , , , , , ,3 Potere fonoisolante Ri Curva di riferimento UNI EN ISO

23 Descrizione stratigrafia N Descrizione strato s [mm] ρ [Kg/m³] E [GPa] η int s [MN] 1 Malta per intonaco (1200 kg/m³) ,0 2 0,015 r [Pa s/m²] 2 Blocco semipieno UNI /4 250[mm] 232[kg/m2] tipo POROTON ,0 4 0,01 3 Malta per intonaco (1200 kg/m³) ,0 2 0,015 4 Polistirene espanso estruso ,0 0,0035 0,01 5 Malta per intonaco (1700 kg/m³) ,0 2 0,015 Spessore totale [mm]: 390,0 Massa superficiale [Kg/m²]: 290,70 Schema struttura Simbologia s Spessore dello strato η int Fattore di perdita interna ρ Densità s Rigidità dinamica apparente E Modulo di Young r Resistenza specifica al flusso 23

24 PARETE ESTERNA MURATURA PORTANTE tipo POROTON con muratura esterna in mattoni a vista Calcolo previsionale del potere fonoisolante di elementi di edifici Tipo di componente edile: Teoria applicata: Descrizione dell elemento: Note: Parete verticale con intercapedine Parete doppia generica: Metodo delle Impedenze Accoppiate, MIA Parete esterna spessore 47.5 cm. Risultati di calcolo R w (C; C tr ) = 58 (-1; -6) db Frequenza Ri [db] [Hz] 50 19, , ,0 Riferimento [db] , , , , , , , , , , , , , , , , , ,8 Potere fonoisolante Ri Curva di riferimento UNI EN ISO

25 Descrizione stratigrafia N Descrizione strato s [mm] ρ [Kg/m³] E [GPa] η int s [MN] r [Pa s/m²] 1 Malta per intonaco (1200 kg/m³) ,0 2 0,015 2 Blocco semipieno UNI /4 250[mm] 232[kg/m2] tipo POROTON ,0 4 0,01 3 Malta per intonaco (1200 kg/m³) ,0 2 0,015 4 POLISTIRENE ESPANSO 80 35, ,4 5 Mattone pieno UNI (a) 120[mm] 216[kg/m2] ,0 4 0,01 Spessore totale [mm]: 475,0 Massa superficiale [Kg/m²]: 480,80 Schema struttura Simbologia s Spessore dello strato η int Fattore di perdita interna ρ Densità s Rigidità dinamica apparente E Modulo di Young r Resistenza specifica al flusso 25

26 SOLAIO PIANO TERRA PRIMO PIANO Calcolo previsionale del potere fonoisolante di elementi di edifici Tipo di componente edile: Teoria applicata: Descrizione dell elemento: Note: Solaio Solaio in laterocemento con pavimento galleggiante: relazioni sperimentali [9] e [17] Spessore solaio: spessore 42 cm. Risultati di calcolo R w (C; C tr ) = 59 (-1; -6) db R w = 6 db Frequenza Ri [db] [Hz] 50 43, , ,1 Riferimento [db] , , , , , , , , , , , , , , , , , ,8 Potere fonoisolante Ri Curva di riferimento UNI EN ISO

27 SOLAIO PIANO TERRA PRIMO PIANO Calcolo previsionale del livello di calpestio di elementi di edifici Tipo di componente edile: Teoria applicata: Descrizione dell elemento: Note: Solaio Solaio in laterocemento con pavimento galleggiante: relazioni sperimentali [9] e [17] Spessore solaio: spessore 42 cm. Risultati di calcolo L n,w (C i ) = 60 (-14) db L w = 26,6 db Frequenza Lni [db] [Hz] 50 28, , ,0 Riferimento [db] , , , , , , , , , , , , , , , , , ,9 Livello calpestio normalizzato Lni Curva di riferimento UNI EN ISO

28 Descrizione stratigrafia N Descrizione strato s [mm] ρ [Kg/m³] 1 Piastrelle in ceramica ,0 E [GPa] η int s [MN] 36, ,015 r [Pa s/m²] 2 Massetto sabbia-cemento standard ,0 3 0,015 3 Polistirolo UNI , Calcestruzzo 1800 [kg/m3] ,0 5 0,02 5 Pannello poliuretano 40 38,0 1,6 0,01 6 Solaio di tipo laterizio ,2 4 0,008 7 Malta per intonaco (1500 kg/m³) ,0 2 0,015 Spessore totale [mm]: 420,0 Massa superficiale [Kg/m²]: 466,27 Schema struttura Simbologia s Spessore dello strato η int Fattore di perdita interna ρ Densità s Rigidità dinamica apparente E Modulo di Young r Resistenza specifica al flusso 28

29 SOLUZIONE B - SOLAIO PIANO TERRA PRIMO PIANO Calcolo previsionale del livello di calpestio di elementi di edifici Tipo di componente edile: Solaio Teoria applicata: Solaio in laterocemento: [relazioni sperimentali 26 e 27] Descrizione dell elemento: Spessore solaio 43.5 cm. Note: Risultati di calcolo L n,w (C i ) = 58 (-14) db L w = 28,4 db Frequenza Lni [db] [Hz] 50 27, , ,1 Riferimento [db] , , , , , , , , , , , , , , , , , ,0 Livello calpestio normalizzato Lni Curva di riferimento UNI EN ISO

30 Calcolo previsionale del potere fonoisolante di elementi di edifici Tipo di componente edile: Teoria applicata: Descrizione dell elemento: Note: Solaio Solaio in laterocemento con pavimento galleggiante: relazioni sperimentali [9] e [17] Spessore solaio 43.5 cm. Risultati di calcolo R w (C; C tr ) = 61 (-2; -6) db R w = 7 db Frequenza Ri [db] [Hz] 50 44, , ,1 Riferimento [db] , , , , , , , , , , , , , , , , , ,0 Potere fonoisolante Ri Curva di riferimento UNI EN ISO

31 Descrizione stratigrafia N Descrizione strato s [mm] ρ [Kg/m³] 1 Piastrelle in ceramica ,0 E [GPa] η int s [MN] 36, ,015 r [Pa s/m²] 2 Massetto sabbia-cemento standard ,0 3 0,015 3 NEOPOR DISTESO RADIANTE sp , Calcestruzzo 1800 [kg/m3] ,0 5 0,02 5 Solaio di tipo laterizio ,2 4 0,008 6 Malta per intonaco (1500 kg/m³) ,0 2 0,015 Spessore totale [mm]: 434,0 Massa superficiale [Kg/m²]: 464,00 Schema struttura Simbologia s Spessore dello strato η int Fattore di perdita interna ρ Densità s Rigidità dinamica apparente E Modulo di Young r Resistenza specifica al flusso 31

32 SOFFITTO DI COPERTURA non calpestabile Calcolo previsionale del potere fonoisolante di elementi di edifici Tipo di componente edile: Solaio Teoria applicata: Solaio in laterocemento: relazione sperimentale [9] Descrizione dell elemento: Soletta di copertura spessore 50.5 cm. Note: Risultati di calcolo R w (C; C tr ) = 54 (-1; -6) db Frequenza Ri [db] [Hz] 50 37, , ,3 Riferimento [db] , , , , , , , , , , , , , , , , , ,9 Potere fonoisolante Ri Curva di riferimento UNI EN ISO

33 Descrizione stratigrafia N Descrizione strato s [mm] ρ [Kg/m³] E [GPa] η int s [MN] r [Pa s/m²] 1 Calcestruzzo 1800 [kg/m3] ,0 5 0,02 2 Polistirene 50 32,0 0,0035 0,01 3 Polistirene 50 32,0 0,0035 0,01 4 Calcestruzzo 1800 [kg/m3] ,0 5 0,02 5 Blocco da solaio UNI i/2 (laterocemento 24cm+6cm) 300[mm] 333[kg/m2] ,0 4 0,008 6 Malta per intonaco (1500 kg/m³) ,0 2 0,015 Spessore totale [mm]: 505,0 Massa superficiale [Kg/m²]: 520,70 Schema struttura Simbologia s Spessore dello strato η int Fattore di perdita interna ρ Densità s Rigidità dinamica apparente E Modulo di Young r Resistenza specifica al flusso 33

34 Infissi Ipotizziamo l adozione di infissi con le seguenti caratteristiche di fonoisolamento: finestre a vetro doppio ad una intercapedine 4+4/12/6 Rw = 36.2 db, porte-finestre a vetro doppio ad una intercapedine Rw= 36.2 db, porte di ingresso agli appartamenti e interne Rw= 37,0 db Per quanto riguarda gli infissi si ricorda che le loro prestazioni acustiche sono in gran parte responsabili dell isolamento acustico della facciata. Si consiglia quindi di prestare molta attenzione alla scelta degli infissi, nel senso che sarebbe opportuno scegliere tra coloro che forniscono infissi accompagnati da un certificato di laboratorio del potere fonoisolante. 34

35 Partizioni EDIFICIO A villa unifamiliare PARETE DI SEPARAZIONE I. Le pareti di separazione non sono state prese in considerazione in quanto appartengo alla stessa unità immobiliare FACCIATA II. facciata esterna ovest camera primo piano isolamento per via aerea III. facciata esterna est camera 1 primo piano isolamento per via aerea SOLAIO IV. Solaio locale camera primo piano studio piano terra come proposto da L.10 V. Solaio locale camera primo piano studio piano terra soluzione B con DISTESO In allegato si riportano le schede con i risultati dei calcoli. EDIFICIO B villa bifamiliare PARETE DI SEPARAZIONE I. Le pareti di separazione non sono state prese in considerazione in quanto appartengo alla stessa unità immobiliare FACCIATA II. facciata esterna est camera primo piano isolamento per via aerea III. facciata esterna ovest camera 1 primo piano isolamento per via aerea SOLAIO IV. Solaio locale camera primo piano cucina piano terra come proposto da L.10 V. Solaio locale camera primo piano cucina piano terra soluzione B con DISTESO 35

36 Parete di separazione - isolamento per via aerea STUDIO DELL ISOLAMENTO PER VIA AEREA TRA UNITA ABITATIVE ADIACENTI Come risulta dalla Tab. A del citato D.P.C.M. 5/12/1997 risulta che l isolamento per via aerea (potere fonoisolante apparente R w ) richiesto fra ambienti debba essere pari ad almeno R w =50 db per gruppo A, B e G. Facciamo osservare che il dato di isolamento richiesto per via aerea (R w ) si riferisce al comportamento in opera, e tale comportamento non dipende quindi solamente dalle caratteristiche del componente (tramezzo, partizione), ma anche dalle caratteristiche degli elementi laterali e, ancor più, dalle modalità di messa in opera. Schema di analisi dell isolamento acustico fra ambienti adiacenti Queste ultime possono essere riassunte in una serie di regole di buona pratica, che sono essenzialmente: La posa delle partizioni verticali su supporti resilienti al di sopra ed al di sotto delle partizioni; Lo spessore minimo dell intonaco come prescritto; Il disaccoppiamento delle due pareti costituenti la partizione verticale, evitando di creare ponti acustici con elementi passanti (tipicamente impianti idraulici, elettrici, riscaldamento ), che dovranno essere, nel caso, acusticamente isolati; È da evitare la posa di scatole a muro per prese e interruttori, nonché di scatole di derivazione, centraline, citofoni, impianti antifurto, antenna nelle pareti di divisione tra unità immobiliari. Nel caso di quadri elettrici, cassette ecc. è necessario evitare che siano collocate in posizioni affacciate sulle pareti doppie; L interposizione di materiale fono-isolante nella cavità fra le partizioni verticali; Ciascun paramento deve essere realizzato sigillando accuratamente le fughe orizzontali e verticali tra mattone e mattone per il suo intero spessore; Si deve fare attenzione a sigillare i giunti tra i pannelli fonoisolanti da porre nell'intercapedine, così come tutti i collegamenti (pannello/solaio, pannello/soffitto) mediante apposito nastro adesivo; Eventuali punti singolari di collegamento esterno/interno (griglie aerazione delle cucine/bagni) dovranno utilizzare componentistica adeguata atta ad attenuare il collegamento acustico per questa via; 36

37 Facciata - isolamento per via aerea STUDIO DELL ISOLAMENTO DI FACCIATA RELATIVAMENTE AI REQUISITI DEL D.P.C.M. 5/12/1997 Come risulta dalla Tab. A del citato D.P.C.M. 5/12/1997 risulta che l isolamento di facciata richiesto debba essere pari ad almeno: D 2m,nT,w =40 db per gruppo A-C; L ottenimento del requisito richiede pareti o vetrate adeguatamente fonoisolanti. Si noti che il dato di isolamento richiesto per via aerea (D 2m,nT, w ) si riferisce al comportamento in opera, e tale comportamento non dipende quindi solamente dalle caratteristiche del componente (tramezzo, partizione), ma anche dalle caratteristiche degli elementi laterali e, ancor più, dalle modalità di messa in opera. Schema di analisi dell isolamento acustico di facciata Di seguito è riassunta una serie di regole di buona pratica, che sono essenzialmente: La posa delle partizioni verticali su supporti resilienti al di sopra ed al di sotto delle partizioni; Lo spessore minimo dell intonaco come prescritto; Il disaccoppiamento della parete costituente la facciata con gli elementi passanti (tipicamente impianti idraulici, elettrici, riscaldamento ); L interposizione di materiale fono-isolante nella cavità nel caso in cui la facciata sia realizzata con una parete doppia; Ciascun paramento deve essere realizzato sigillando accuratamente le fughe orizzontali e verticali tra mattone e mattone per il suo intero spessore; Si deve fare attenzione a sigillare i giunti tra i pannelli fonoisolanti da porre nell'intercapedine, così come tutti i collegamenti (pannello/solaio, pannello/soffitto) mediante apposito nastro adesivo; Eventuali punti singolari di collegamento esterno/interno (griglie aerazione delle cucine/bagni) dovranno utilizzare componentistica adeguata atta ad attenuare il collegamento acustico per questa via; Il paramento interno deve essere desolidarizzato perimetralmente mediante l applicazione di un supporto elastico sottile; 37

38 Solaio - isolamento al calpestio STUDIO DELL ISOLAMENTO AL CALPESTIO FRA UNITA ABITATIVE SOVRAPPOSTE L isolamento al calpestio esprime la necessità di disaccoppiare le strutture sovrapposte, ma è allo stesso tempo un modo per ridurre le problematiche di trasmissione per via solida fra tutti gli ambienti dell edificio. Come risulta dalla Tab. A del citato D.P.C.M. 5/12/1997 risulta che l isolamento al calpestio richiesto debba essere pari ad almeno L nw =63 db per gruppo A-C Facciamo osservare che il dato di Livello di pressione sonora di calpestio normalizzato (L w,t ) si riferisce al comportamento in opera, e tale comportamento non dipende quindi solamente dalle caratteristiche del componente (solaio, pavimento), ma anche dalle caratteristiche degli elementi laterali e, ancor più, dalle modalità di posa in opera. Schema di analisi dell isolamento al calpestio fra ambienti sovrapposti Come per i casi precedenti il requisito previsto dal d.p.c.m. 5/12/1997 sarà ottenuto solo prestando attenzione alla modalità di posa in opera. In particolare sarà necessario: Effettuare il distacco del massetto dalle pareti mediante una striscia perimetrale di fascia desolidarizzante di altezza adeguatamente superiore allo spessore del massetto, per assicurare il distacco anche della pavimentazione. (figura 1) Prestare attenzione affinchè non si creino ponti acustici tra il massetto di rivestimento e la struttura portante, avendo cura di risvoltare lo strato resiliente, adottato nel caso di 'Pavimento Galleggiante'; (figura 2) È tassativo realizzare o impostare i muri divisori prima della posa del pavimento galleggiante per evitare che la parete di separazione posata direttamente sul pavimento galleggiante trasmetta i rumori aerei e di percussione generati nel locale disturbante; La superficie del massetto non deve essere superiore a 30 m 2 con lati di non oltre 7 m; superfici più grandi devono essere frazionate mediante giunti di dilatazione. Allo scopo di evitare un essiccazione troppo rapida e irregolare, bisogna mantenere umido il massetto per almeno 7 giorni, evitando di camminarci sopra per i primi 3 giorni ed attendendo un periodo sufficiente prima della posa della pavimentazione (almeno 4-5 settimane). Dopo la posa del massetto verificare di avere ancora un altezza adeguata di fascia perimetrale; quest ultima infatti dovrà contenere anche lo strato di pavimentazione finale per garantire una completa disgiunzione delle pareti. (figura 3-4) 38

39 Dopo aver posato la pavimentazione rifilare l eccesso di fascia desolidarizzante prima della posa del battiscopa (figura 5). Posare il battiscopa creando un distacco tra il battiscopa stesso e la pavimentazione. Il distacco si può realizzare o con un sottile velo di silicone (1,5 mm) oppure con un nylon che dovrà essere rimosso dopo la posa del battiscopa (Figura 6-7). figura 1 figura2 figura 3 figura4 figura 5 figura 6 figura 7 39

40 Soluzioni in progetto EDIFICIO A PARETE ESTERNA con MATTONI PARAMANO spessore 47.5 cm PARETE ESTERNA con CAPPOTTO ESTERNO spessore 39 cm 40

41 EDIFICIO B PARETE ESTERNA con MATTONI PARAMANO spessore 47.5 cm PARETE ESTERNA con CAPPOTTO ESTERNO spessore 39 cm 41

42 PARETE ESTERNA con MATTONI PARAMANO spessore 47.5 cm PARETE ESTERNA con CAPPOTTO ESTERNO spessore 39 cm 42

43 Suggerimenti Si elencano alcuni suggerimenti generali per ottenere il rispetto in opera dei limiti fissati dal DPCM 5/12/97. R w riferito a pareti se le partizioni sono monostrato, ricorrere a strutture pesanti (almeno 400 kg/mq); utilizzare doppie pareti in laterizio con intercapedine, in cui almeno una delle strutture abbia una massa discreta (critica la soluzione 8/4/8); utilizzare strutture leggere, come ad esempio le doppie pareti in cartongesso; inserire del materiale fonoassorbente all interno dell intercapedine; evitare di far passare tubazioni di ventilazione o di scarico all interno delle pareti divisorie; svincolare le pareti di separazione mediante l applicazione del cosiddetto taglia muro ; accertarsi che il potere fonoisolante non sia inficiato dal solaio soprastante; valutare attentamente l attendibilità dei certificati di prova relativi a strutture tipo. R w riferito a solai ricorrere a solai di massa complessiva superiore a 450 kg/mq; nel caso di strutture leggere, ad esempio per i solai in legno, prevedere un controsoffitto con intercapedine; in caso di situazioni diverse dalle precedenti, richiedere la consulenza specifica di un tecnico con esperienza sul campo, in quanto non esistono relazioni di calcolo sufficientemente attendibili per le strutture complesse. D2mnTw riferito a facciate ricordarsi che il problema maggiore è dato dai serramenti, non dalla parte in muratura; in fase di progettazione, evitare di prevedere pareti con percentuale elevata di superficie vetrata; se possibile, progettare le facciate con balconi; installare serramenti con elevato potere fono isolante, cioè con classe 3 o 4 di tenuta all aria e con vetrocamera di prestazioni acustiche superiori (sono preferibili serramenti muniti di certificato del potere fono isolante); ricorrere a cassonetti per le tapparelle con prestazioni acustiche certificate; nelle cucine, installare prese di aerazione di tipo insonorizzato. 43

44 L nw riferito a solai se per il rivestimento finale non è prevista moquette a pelo alto, è assolutamente necessaria la realizzazione di un pavimento galleggiante ; scegliere il materiale resiliente in base alle caratteristiche di rigidità dinamica, di resistenza allo schiacciamento e di smorzamento; non fidarsi ciecamente delle relazioni di calcolo previste dalla normativa tecnica (UNI EN ); prestare attenzione ai valori dichiarati di rigidità dinamica dei materiali, soprattutto per quelli morbidi ; La rigidità dinamica rappresenta il rapporto tra la forza dinamica applicata perpendicolarmente sul provino e la variazione dinamica dello spessore del provino stesso: R.D. = F/ d Per i materiali anticalpestio viene utilizzata la rigidità dinamica per unità di superficie, indicata dal simbolo s : s = F/( d*s) E da notare che rigidità dinamica bassa significa in genere materiale con scadenti caratteristiche di resistenza allo schiacciamento. LASmax impianti a funzionamento discontinuo riguarda in particolare la rumorosità degli scarichi e degli impianti idrici, oltre agli ascensori nel caso di palazzi con diversi piani; prevedere che tutte le tubazioni annegate nelle solette o inserite nelle murature siano rivestite con materiale elastico; utilizzare tubazioni di scarico di tipo insonorizzato (e comunque rivestirle con materiale elastico); prevedere l installazione di rubinetterie e cassette WC a bassa rumorosità (UNI EN 817, UNI EN 200); prevedere la realizzazione di cavedi tecnici, dove fissare le tubazioni con collarini antivibranti. LAeq impianti a funzionamento continuo riguarda in particolare la rumorosità degli impianti di riscaldamento e di condizionamento; in tal caso le tubazioni sono già rivestite con materiale elastico, per garantire l isolamento termico; ricorrere ad apparecchiature di cui sia fornito il livello di emissione sonora; installare le macchine con idonei supporti antivibranti; prevedere la realizzazione di cavedi tecnici per le tubazioni dei fumi di scarico delle caldaie 44

45 Certificati di prodotto Nella scelta dei materiali che saranno utilizzati per realizzare le partizioni, dovrà essere prestata la massima attenzione. In particolare prima di ordinare i prodotti, sarebbe opportuno richiedere i certificati del potere fonoisolante di laboratorio per: Blocchi di laterizio per le pareti di separazione e le facciate, Tappetino resiliente per realizzare i solai galleggianti, Infissi (finestre e porte), Tubazioni per scarichi, Caldaie, ecc. e controllare se le prestazioni di fono isolamento sono simili a quelle assunte nei calcoli di verifica. Spetterà alla Direzione dei Lavori controllare se tali prodotti saranno scelti e correttamente usati. 45

46 Criteri di progettazione impianti Indicazioni generali Per ciò che concerne gli impianti tecnologici ad uso continuo verranno semplicemente elencati i problemi generali ad essi connessi e le prescrizioni da rispettare per il progettista. Gli impianti, oltre che essere in taluni casi fonte di impatto acustico verso l esterno, sono sicuramente sorgente di rumore all interno della struttura edilizia. Dal punto di vista acustico la loro rumorosità è normata dal DPCM del 5 dicembre 1997 che tuttavia non definisce come sarebbe auspicabile cosa si intende per impianto tecnologico ma fornisce le seguenti classificazioni: sono servizi a funzionamento discontinuo gli ascensori, gli scarichi idraulici, i bagni, i servizi igienici e la rubinetteria ; sono servizi a funzionamento continuo gli impianti di riscaldamento, aerazione e condizionamento. La rumorosità prodotta dagli impianti tecnologici non deve superare i seguenti limiti: a) 35 db(a) LAmax con costante di tempo slow per i servizi a funzionamento discontinuo; b) 25 db(a) LAeq per i servizi a funzionamento continuo. Le misure di livello sonoro devono essere eseguite nell'ambiente nel quale il livello di rumore è più elevato. Tale ambiente deve essere diverso da quello in cui il rumore si origina. Gli impianti di distribuzione dell acqua e gli apparecchi idrosanitari devono essere realizzati mantenuti e condotti in modo da evitare rumori molesti e si dovranno adottare tutti i possibili accorgimenti tecnici e comportamentali per eliminare ogni possibile causa di disturbo. Gli apparecchi elettrodomestici (cappe, frigoriferi, cucine, lavastoviglie, lavatrici, condizionatori, impianti di climatizzazione, ecc.) potranno essere utilizzati nel periodo notturno, solo a condizione che non alterino la rumorosità nei locali degli alloggi contigui. Dal punto di vista funzionale gli impianti che usualmente sono presenti all interno degli edifici di solito sono gli impianti di riscaldamento, di condizionamento e gli impianti idraulici (idrici e sanitari). Inoltre pur non essendo classificabili come impianti, sono da prendere in considerazione i condotti all interno dei quali si muovono i fluidi messi in movimento dagli impianti prima descritti. La propagazione del rumore che gli impianti generano avviene sia per via aerea che per via solida, raggiungendo anche distanze notevoli dalla sorgente emittente poiché utilizza sia i condotti che i fluidi in esso contenuti. Molto spesso il loro rumore è caratterizzato da uno spettro sbilanciato verso le basse frequenze e contempla la presenza di componenti tonali che nel complesso rendono il disturbo sonoro particolarmente cospicuo. I punti fondamentali che il progettista e l esecutore delle opere dovranno considerare al fine di contenere la rumorosità sono: 46

47 la collocazione del sistema impiantistico rispetto alla dislocazione orizzontale e verticale dei locali. la modalità di installazione del solaio. la tipologia dei condotti per i fluidi. l intersezione dei condotti con la struttura muraria. Realizzare le scatole degli impianti elettrici in maniera asimmetrica sui divisori per non realizzare una via di propagazione privilegiata per il suono. 47

48 Proteggere adeguatamente i vani degli impianti senza diminuire la capacità fonoisolante delle strutture. 48

49 L impianto idraulico (idrico e sanitario) L impianto idraulico è composto da tre parti: le pompe di circolazione, i condotti per i fluidi, i rubinetti e le valvole per il controllo dei flussi. Le pompe di circolazione hanno uno spettro sonoro caratterizzato da elevati livelli sonori alle basse frequenze. I condotti per i fluidi sono fonte di rumore quando vengono posti in vibrazione dal generatore ed al loro interno i fluidi a causa della geometria del condotto stesso possono operare in condizioni di turbolenza. I rubinetti e le valvole per il controllo del flusso determinano in modo innaturale un improvvisa caduta di pressione e quindi delle turbolenze nei fluidi. Un ruolo importante viene spesso giocato dal c.d. colpo di ariete che mette in vibrazione tutte le strutture idrauliche e che quindi va accuratamente evitato. Anche i sanitari possono essere fonte di rumore a causa del collegamento rigido con la struttura muraria. PRESCRIZIONI Acquisire dal produttore i dati inerenti l impianto quali potenza e pressione acustica in db(a) e lo spettro sonoro in banda di ottave. Le pompe di circolazione vanno montate su supporti antivibranti, connesse a condotti dotati di giunti elastici e rivestiti di materiali resilienti all atto dell attraversamento di strutture murarie, essi inoltre vanno appoggiati alle staffe di sostegno mediante materiali smorzanti. La velocità di esercizio dei fluidi non deve essere elevata: questo significa che vanno dimensionati adeguatamente i diametri ed evitati condotti con variazioni brusche di direzione a causa delle quali si determinano delle turbolenze che possono generare un emissione sonora molto intensa, soprattutto alle basse frequenze. Pertanto, variazioni di sezione o filtri vanno collocati ad almeno 8 diametri a valle del ventilatore o del gomito precedente e 3 diametri a monte del ventilatore o gomito successivo. Le murature della camera di contenimento del sistema vanno progettate con adeguati sistemi di fonoisolamento. Le griglie di emissione dell aria vanno dotate di trappole acustiche. Il locale tecnologico va posizionato lontano da ambienti che necessitano una particolare attenzione all inquinamento acustico. L avvio e lo spegnimento degli impianti dovrà avvenire in modo graduale per evitare moti turbolenti. Isolare opportunamente i condotti per evitare fenomeni di risonanza provocati da fonti esterne e rivestire il condotto all interno con materiali fonoassorbenti per evitare fenomeni di riflessione del suono. 49

50 Adottare silenziatori lungo il percorso. I condotti devono essere realizzati con materiali opportuni (in ordine crescente di isolamento: rame, acciaio, plastica, polipropilene). I rubinetti dovrebbero essere dotati di regolatori di pressione all ingresso di ogni unità immobiliare. Esempi di applicazioni pratiche Geberit PE Tubi in polietilene alta densità Geberit PE, (massa volumica 950 Kg/m 3 ) con valori minimi di MRS (Minimum Required Strenght) di 6,3 Mpa destinati alle condotte di scarico di acque reflue e ventilazione realizzate all interno dei fabbricati, prodotti in conformità alla norma UNI EN 1519, area B e BD, e contrassegnati dal marchio IIP dell Istituto Italiano dei Plastici e/o equivalente marchio europeo, secondo quanto previsto dal "Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n 109 e successive modifiche". Geberit Isol Geberit Isol si compone di un foglio in materia sintetica che esclude l infiltrazione di umidità e serve contemporaneamente da barriera contro il vapore, una lamina in piombo per ridurre la diffusione del rumore attraverso l aria ed uno strato ammortizzante acustico fatto di materia schiumosa. Il valore smorzante minimo di Geberit Isol è pari a 13dB (A). Geberit Isol viene utilizzato soprattutto nei casi in cui si rende necessaria un azione di insonorizzazione successiva alla realizzazione dell impianto. 50

51 Geberit Silent-db20 Tubi ( GEBERIT PE Silent-db20 ) in polietilene alta densità rinforzati con fibre minerali durante il processo produttivo, destinati alle condotte di scarico FONOISOLANTI realizzate all interno dei fabbricati con capacità fonoisolante minima di 13 db(a). I tubi e i raccordi Geberit Silent si caratterizzano per la composizione ed il particolare design. Geberit Silent si compone di una miscela di PE amalgamata con una scelta di fibre minerali che forniscono al tubo quella pesantezza e quelle caratteristiche fisiche che consentono una prestazione fonoassorbente di tutto rispetto. Particolare attenzione è stata prestata nella progettazione della raccorderia Geberit Silent che si contraddistingue per una serie di ali posizionate in concomitanza della superficie d'impatto dell'acqua di scarico. Lo scopo di questo design è quello di attenuare la propagazione dei rumori proprio nei punti in cui questi vengono provocati. L'assortimento Geberit Silent si compone di tubi e raccordi dei tre diametri principali: 75, 90 e 110 mm per soddisfare tutte le esigenze di insonorizzazione per lo scarico delle colonne dei bagni e delle cucine. Le tre tubazioni sono inoltre affiancate da una gamma di curve e raccordi per effettuare qualsiasi diramazione necessaria all'impianto. Le curve disponibili sono da 15, 30, 67, 881/2 e la pratica 45 per facilitare il deflusso dell acqua di scarico. Oltre alle classiche braghe nelle angolazioni 45 e 881/2, nel nuovo assortimento sono anche presenti diversi tipi di diramazione, pezzi di ispezione, manicotti di dilatazione e le riduzioni eccentriche. 51

52 L insonorizzazione della colonna di scarico Assicurare una buona insonorizzazione degli impianti è un requisito fondamentale per il comfort abitativo. Conoscere l origine delle diverse fonti di rumore è quindi importante per poi intervenire nel modo corretto ed efficace. Secondo il Decreto ministeriale del 5 dicembre 1997 la rumorosità prodotta dagli impianti tecnologici non deve superare i 35 db(a) all interno degli ambienti abitativi. Nella colonna di scarico, in particolare, vi sono tre tipi fondamentali di sorgenti di rumore: Rumore della caduta causato dall acqua in caduta nel tratto verticale della colonna di scarico. Rumore dell urto causato dal cambiamento di direzione, cioè nel passaggio dal senso verticale della colonna a quello orizzontale del collettore Rumore del deflusso provocato dallo scorrere dell acqua lungo il collettore orizzontale. In generale l influsso dell altezza degli edifici sull intensità del rumore generato può essere trascurato. Nello schema riportato sotto potete vedere le zone della colonna di scarico e dei collettori dove si generano le sorgenti del rumore descritto. 52

53 53

54 Per evitare la trasmissione delle vibrazioni attraverso la struttura, deve essere creata una discontinuità tra la sorgente di vibrazioni e la parete d installazione. Per realizzare efficacemente e in modo rapido questo isolamento è necessario utilizzare un apposito staffaggio con collari / guarnizioni in gomma che permettono di assorbire le vibrazioni provenienti dal tubo, evitandone la trasmissione alla struttura della parete d installazione. L impianto di riscaldamento L impianto di riscaldamento può essere suddiviso in 4 parti: la caldaia, il bruciatore, le pompe di circolazione ed i condotti per i fluidi. La caldaia non è di per se fonte di rumore significativo, in quanto i moti convettivi dei fluidi al suo interno sono piuttosto limitati, mentre causa più consistente di disturbo può essere legata all espulsione dei fumi attraverso i camini che vengono messi in vibrazione. Il bruciatore è una sorgente di rumore da trattare con attenzione perché ha uno spettro sonoro caratterizzato da elevati livelli sonori alle frequenze più basse e da toni puri. Le pompe di circolazione hanno uno spettro sonoro caratterizzato da elevati livelli sonori alle basse frequenze. I condotti per i fluidi sono fonte di rumore dal momento che essi vengono posti in vibrazione dal generatore e che al loro interno i fluidi possono operare non in condizioni di isocenitismo, ma di turbolenza soprattutto a causa della geometria del condotto stesso. La geometria influisce sulla propagazione: i condotti a sezione quadrata entrano facilmente in vibrazione ed attenuano l emissione sonora in uscita; quelli a forma circolare vibrano poco ma portano tutta l energia nella parte terminale. 54

55 PRESCRIZIONI Acquisire dal produttore i dati inerenti l impianto quali potenza e pressione acustica in db(a) e lo spettro sonoro in banda di ottave. Inserire un silenziatore sui condotti di espulsione fumi, eventualmente accordato alla frequenza di risonanza. Montare l impianto su supporti antivibranti opportunamente calcolati. Le pompe di circolazione vanno connesse a condotti dotati di giunti elastici e rivestiti di materiali resilienti all atto dell attraversamento di strutture murarie, essi inoltre vanno appoggiati alle staffe di sostegno mediante materiali smorzanti. La velocità di esercizio dei fluidi non deve essere elevata: questo significa che vanno dimensionati adeguatamente i diametri ed evitati condotti con variazioni brusche di direzione a causa delle quali si determinano delle turbolenze che possono generare un emissione sonora molto intensa, soprattutto alle basse frequenze. Pertanto, variazioni di sezione o filtri vanno collocati ad almeno 8 diametri a valle del ventilatore o del gomito precedente e 3 diametri a monte del ventilatore o gomito successivo. Verificare se il bruciatore è già insonorizzato; in caso contrario va identificato, in base allo spettro sonoro, il tipo di materiale fonoisolante da utilizzare. Le murature della camera di contenimento del sistema vanno progettate con adeguati sistemi di fonoisolamento. Le griglie di emissione dell aria vanno dotate di trappole acustiche. Il locale tecnologico va posizionato lontano da ambienti che necessitano una particolare attenzione all inquinamento acustico. L avvio e lo spegnimento degli impianti dovrà avvenire in modo graduale per evitare moti turbolenti. Scegliere o isolare opportunamente i condotti per evitare fenomeni di risonanza provocati da fonti esterne e rivestire il condotto all interno con materiali fonoassorbenti per evitare fenomeni di riflessione del suono. 55

56 L impianto di condizionamento L impianto di condizionamento può essere suddiviso in 4 parti: gruppo frigorifero dotato di compressore e condensatore, le pompe di circolazione, i condotti per i fluidi e le torri evaporative. Il compressore del gruppo frigorifero è una sorgente di rumore da trattare con attenzione perché ha uno spettro sonoro caratterizzato da elevati livelli sonori alle frequenze più basse e da toni puri. Le pompe di circolazione hanno uno spettro sonoro caratterizzato da elevati livelli sonori alle basse frequenze. I condotti per i fluidi sono fonte di rumore dal momento che essi vengono posti in vibrazione dal generatore e che al loro interno i fluidi possono operare non in condizioni di isocenitismo, ma di turbolenza soprattutto a causa della geometria del condotto stesso. Per quel che concerne le torri evaporative, queste vanno trattate come i condotti per la circolazione dei fluidi all interno degli edifici e come sorgente di impatto acustico dotate di elevata direzionalità di emissione dall esterno. PRESCRIZIONI Acquisire dal produttore i dati inerenti l impianto quali potenza e pressione acustica in db(a) e lo spettro sonoro in banda di ottave. Montare l impianto su supporti antivibranti opportunamente calcolati. Le pompe di circolazione vanno connesse a condotti dotati di giunti elastici e rivestiti di materiali resilienti all atto dell attraversamento di strutture murarie, essi inoltre vanno appoggiati alle staffe di sostegno mediante materiali smorzanti La velocità di esercizio dei fluidi non deve essere elevata: questo significa che vanno dimensionati adeguatamente i diametri ed evitati condotti con variazioni brusche di direzione a causa delle quali si determinano delle turbolenze che possono generare un emissione sonora molto intensa, soprattutto alle basse frequenze. Pertanto, variazioni di sezione o filtri vanno collocati ad almeno 8 diametri a valle del ventilatore o del gomito precedente e 3 diametri a monte del ventilatore o gomito successivo. Le murature della camera di contenimento del sistema vanno progettate con adeguati sistemi di fonoisolamento. Le griglie di emissione dell aria vanno dotate di trappole acustiche. Il locale tecnologico va posizionato lontano da ambienti che necessitano una particolare attenzione all inquinamento acustico. 56

57 L avvio e lo spegnimento degli impianti dovrà avvenire in modo graduale per evitare moti turbolenti. Scegliere o isolare opportunamente i condotti per evitare fenomeni di risonanza provocati da fonti esterne e rivestire il condotto all interno con materiali fonoassorbenti per evitare fenomeni di riflessione del suono. Adottare silenziatori lungo il percorso. Le torri evaporative vanno schermate con barriere acustiche pesate sullo spettro sonoro di emissione, lontano da superfici riflettenti e montate su supporti antivibranti; va tenuto conto che l appoggio non dovrà avvenire sulle travi della struttura di copertura sottostante. 57

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