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1 DEUBERAZJON::N. DEL ~_~1_ 1JLt:1B13-'-21Jj~ _ l'l DlRmORE GENERALE Proponente Responsabile 20 D I.E. D Soggetta a controllo G.R.T D Non soggetta a controllo G.RT Firma. Respons~ile del procedimento O I Firma ~~. Estensor~ > J~ ~<...r:j Oggetto: Approvazione Accordo Azienda UsI 8 Caritas Diocesana Arezzo- Cortona Sansepolcro Allegati parte integrante N. : VISTO - Il Segretario Trasmesso a: - Giunta Regionale - Collegio Sindacale - Collierenza dei Sindaci ~1"'2"f"M'~G~'2'013 Il il. Certificato 4< di pubblicazione Certifico che la presente deliberazione viene affissa all'albo dell'azienda per la sua pubblicazione in dat'2~ vi rimarrà per 15 giorni consecutivi ai sensi dell'articolo 42, comma 4, della L.R.T. 40/2005. Il Respo Certificato di avvenuta pubblicazione Certifico che la presente deliberazione è stata pubblicata all'albo dell'azienda e vi è rimasta per 15 giorni consecutivi ai sensi dell'articolo 42, comma 4, della L.R.T. 40/2005. Arezzo, Iì _ Il Responsabile Ufficio Atti Amministrativi Aziendali Certificato di esecutività per gli atti sottoposti a controllo della Giunta Regionale Il Direttore V.O. AA.GG.LL. Vista l'attestazione di r~cevuta della G.R.T. del. Vista la delibera/dee. di controllo n del. Dichiara L'esecutività della presente deliberazione Arezzo,. Il Direttore U.O. Affari Generali e Legali Trasmessa a:

2 IL DIRETTORE GENERALE In virtù dei poteri conferitigli dagli articoli 3 e 3 bis del D. Lgs. 30 Dicembre 1992 n 502 e s.m.i. e dagli articoli 25 e 36 della L.R.T. 24 Febbraio 2005 n 40 e s.m.i. RICHIAMATA la deliberazione DG n0625 del 17 dicembre 2012 con cui si conferiscono le deleghe ai Direttori di struttura; VISTO l'art. 35 del Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e Norme sulla condizione dello Straniero (Legge Turco-Napolitano) del 25/07/1998,. nonché la DGRT n. 120 del 20/02/2012 recante norme sull'assistenza sanitaria agli stranieri non iscritti al SSR, che all'allegato A contiene le "Linee Guida Regionali per l'applicazione della normativa sull'assistenza sanitaria dei cittadini non italiani presenti in Italia" con l'obiettivo di riunire e coordinare le normative e le indicazioni emanate negli anni, sia a livello nazionale che regionale,nell'ottica di predisporre un valido strumento operativo per le aziende sanitarie toscaneche faciliti l'accesso alle cure sanitarie; RILEVATO che le disposizioni regionali sopra citate disciplinano, tra l'altro, anche le "cure urgenti o comunque essenziali", nonché la tutela della gravidanza e la maternità, la salute del minore, le vaccinazioni anche facoltative autorizzate da Regione Toscana, la profilassi internazionale, la,:.::<~ profilassi diagnosi e cura delle malattie infettive per i cittadini non italiani non in regola con la:.>~;/ normativa relativa all'ingresso e al soggiorno; r :e.{f.,.... ~_.'.~1 ~ VISTA altresì la circolare del Ministero dell'interno avente ad oggetto :"modalità di rimborsj~?~~ delle prestazioni sanitarie sostenute nei confronti di minori extracomunitari indigenti-capitolo 2358".. ':~(lì che prevede l'iscrizione obbligatoria al Servizio Sanitario Regionale dei minori stranieri,anche in --.: assenza del permesso di soggiorno con gli oneri relativi alle prestazionlsarìit'aiié di cui al Comma 3 dell'art 35 del T.U Immigrazione lettere a) -f); CONSIDERATA la DGRT n. 881/2003 " Erogazione assistenza sanitaria di base ai cittadini italiani senza fissa dimora. Determinazioni" RICHIAMATA la deliberazione DG n del 17 ottobre 2000 "Adozione e attivazione del percorso assistenziale relativo agli Stranieri Temporaneamente Presenti (STP); PRESO ATTO che la Caritas di Arezzo ha istitituito strutture di accoglienza finalizzate all'ascolto e alla presa in carico dei cittadini italiani e stranieri in condizione di indigenza prevedendo anche l'attivazione di un ambulatorio medico in Via Fonte Veneziana, in regola con la normativa vigente, aperto due volte la settimana prevalentemete per problematiche sanitarie degli stranieri non in regola con le norme inerenti il soggiorno nonché dei cittadini italiani senza fissa dimora; CONSIDERATO che il suddetto ambulatorio rappresenta per molti stranieri in condizioni di bisogno socio-sanhario il primo punto di contatto e di rilevazione delle necessità assistenziali, di intercettazione e filtro della domanda di salute per l'eventuale awio di un percorso assistenziale specifico;

3 RITENUTO OPPORTUNO quindi, per quanto sopra esposto, prevedere uno specifico Accordo tra la ASL 8 e la Caritas Diocesana Arezzo - Cortona - Sansepolcro, allegato al presente atto quale sua parte integrante e sostanziale, al fine di disciplinare un rapporto di cooperazione nell'ambito della Zona Distretto di Arezzo con lo scopo di tutelare la salute della popolazione Immigrata non In regola con le norme relative all'ingresso ed al soggiorno nonché dei cittadini italianisenza fissa dimora; CON il parere favorevole del Direttore Amministrativo, del Direttore Sanitario e del Direttore dei Servizi Sociali, DELIBERA Per quanto espresso in narrativa e qui da intendersi integralmente riportato 1) DI APPROVARE l'accordo tra AUSL 8 e Caritas Diocesana Arezzo - Cortona - Sansepolcro, allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale, con il quale viene disciplinato un rapporto di cooperazione al fine di tutelare la salute della popolazione immigrata non in regola con le norme relative all'ingresso ed al soggiorno nonché dei cittadini italiani senza fissa dimora, al fine di favorirne l'accesso ai Servizi Assistenziali delle Cure Primarie e Specialistiche garantite dal S.S.R.; DI DARE Ano che il presente atto non comporta oneri aggiuntivi a carico dell'azienda sanitaria; 3) 4) DI STABILIRE che, ai sensi della Legge 241/90 e s.m.i., art. 6, il Responsabile del procedimento del presente atto é la dr.ssa Marisa Vannocchi; Direttore U.O.C. D.A.A.D; DI TRASMETTERE il presente atto a: - Resp. U.F ASC -Resp. Alta Integrazione Socio-Sanitaria - Resp. Supp. Amm.vo Salute Mentale - Resp. Supp. Amm. va Sert - Resp. Uff. Anagrafe Sanitaria - Caritas

4 5) DI TRASMETTERE il presente atto al Collegio Sindacale, ai sensi della L.R.T. 24 Febbraio 2005 n 40 e s.m.i., art. 42, comma 2; Il Parere favorevole parere~a orevole IlDiretto e Amministrativo D. MtaldO Neri Parere favorevole " Responsabile zona Distretto Arezzo, che propone il presente atto, sottoscrivendolo attesta che lo stesso, a seguito dell'istruttoria effettuata nella forma e nella sostanza è legittimo e congruente con le finalità istituzionali dell'azienda. " Responsabile! dr. Claudip /

5 Accordo ASL8 Zona Distretto Arezzo- Caritas Diocesana Arezzo- Cortona- Sansepolcro Obiettivi e target del presente accordo Il presente accordo disciplina il rapporto di cooperazione tra Zona Distretto di Arezzo della ASL8 e la Caritas Diocesana, al fine di tutelare la salute sia della popolazione straniera non in regola con le norme relative all'ingresso ed al soggiorno, momentaneamente presente sul territorio, sia dei cittadini senza fissa dimora i quali, in stato di disagio economico e sociale, a qualsiasi titolo si rivolgono ai servizi della Caritas diocesana Obiettivo strategico è quello di favorire l'accesso ai Servizi Assistenziali delle Cure Primarie e della Medicina Specialistica garantiti dal Servizio Sanitario Regionale attraverso adeguati percorsi assistenziali per la suddetta popolazione. Forti della esperienza di collaborazione storicamente consolidatasi, le due Istituzioni, attraverso i propri operatori e servizi, opereranno in rapporto di reciprocità, nel rispetto dei rispettivi compiti statutari, non surrogando le rispettive competenze e responsabilità. I servizi Coinvolti nei percorsi assistenziali I seguenti servizi concorrono alla presa in carico del bisogno assistenziale dei soggetti sopra citati: Per la Asl 8 Zona Distretto di Arezzo: i Servizi distrettuali delle Cure Primarie con la rete dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di libera scelta e l'agenzia Ospedale Territorio( ACOT) Il Servizio Sociale della ASL mediante anche la sua funzione di interazione-integrazione con servizi sociali dei Comuni della zona Distretto aretina; I Servizi Specialistici delle Zone Distretto ed Ospedalieri il settore amministrativo della zona Distretto aretina: UU.OO Farmacia Ospedaliera e Farmacia Territoriale Per la Caritas Il Centro di ascolto diocesano Gli ambulatori Medici le strutture di accoglienza Procedure e percorsi assistenziali Premessa Con tale accordo l'ambulatorio della Caritas diocesana, sotto la responsabilità di un Medico titolare indicato dalla istituzione stessa, costituisce, nell'ambito delle procedure relative ai percorsi assistenziali sotto indicati ed in prosecuzione a quanto stabilito con deliberazione DG n del 17/10/2000, presidio sanitario funzionale alla rete assistenziale dell'azienda ASL 8 e, a tal fine, viene dotato di Ricettario interno aziendale. Tenuto conto che la persona straniera in regola con le norme che regolano il permesso di soggiorno per motivi di lavoro, assume la residenza presso i comuni delle Zone Distretto e fruisce di tutti i livelli di assistenza previsti dal Servizio Sanitario Regionale, a partire dalla scelta del Medico curante (di Medicina Generale o di Pediatria di Libera Scelta), l'uso del ricettario interno da parte dell'ambulatorio Caritas è esclusivamente riservato all'attestazione del bisogno di cura della persona non in regola con le norme relative all'ingresso ed al soggiorno nel Paese nonché di quella senza fissa dimora favorendo in tal modo per tali soggetti l'attivazione dei relativi percorsi di diagnosi e cura. La cooperazione tra l'ambulatorio Caritas ed i servizi socio-sanitari della zona Distretto è finalizzata a garantire alla popolazione irregolare e comunque non iscritta al S.S.N. ovvero ai cittadini senza fissa dimora, le cure ambulatoriali e ospedaliere urgenti e comunque essenziali, all'occorrenza a carattere continuativo, per malattia o

6 infortunio. AI fine di una valutazione epidemiologica periodica del bisogno assistenziale nella specifica popolazione assistita, il Responsabile medico dell'ambulatorio Caritas si farà carico di trasmettere semestralmente al Responsabile di Zona Distretto di Arezzo i dati di incidenza relativi alla popolazione (secondo le diverse fattispecie sotto riportate) assistita presso l'ambulatorio Caritas che abbiano fruito di prestazioni e percorsi assistenziali a carico della Asl. Aspetti generali: l'importanza del Servizio di Front-Office Valore strategico per l'attivazione efficace di ogni percorso assistenziale assume la fase di accoglienza e la successiva individuazione del bisogno emergente o urgente della persona che si rivolge allo sportello. A tale scopo determinante è il ruolo ricoperto dal servizio di Front Office della Caritas che effettuerà la prima fase di ascolto dotandosi di strumenti adeguati per raccogliere le informazioni di base necessarie ad individuare una possibile appropriata risposta, a partire dalla individuazione della condizione della persona rispetto alle norme che regolano la presenza sul territorio della popolazione straniera. Per favorire la comunicazione tra Servizio Sanitario Caritas e la Zona Distretto di Arezzo viene messo a disposizione del Servizio Caritas l'elenco dei medici di Medicina Generale, dei Pediatri, degli operatori socio-sanitari dei servizi distrettuali, amministrativi e socio-sanitario. - Modalità di attivazione dei percorsi assistenziali A) Lo straniero "irregolare" rispetto alle norme di soggiorno il Servizio Ambulatoriale Caritas, previa individuazione dello stato di irregolarità del soggiorno della persona afferente al servizio, constatato il bisogno di assistenza della stessa, si adopera per assicurare cure ambulatoriali urgenti o comunque essenziali e, all'occorrenza, continuative. A tale scopo, conseguentemente alla prima visita, al fine di garantire l'attivazione delle prestazioni farmaceutiche e diagnostico-specialistiche previste dai Livelli Essenziali di Assistenza del Servizio Regionale Toscano, invia il paziente, con apposita attestazione del bisogno su ricettario interno aziendale, riportando la dizione " per cure ambulatoriali urgenti e comunque essenziali", al servizio amministrativo della Zona Distretto per il rilascio del Codice STP (Straniero Temporaneamente Presente). Tale codice dovrà essere riportato su qualsiasi ricetta SSR per accedere alle prestazioni prescritte, avrà validità semestrale, con possibilità di rinnovo, per tutto il territorio nazionale. la persona con codice STP, fatto salvo l'accesso al Pronto soccorso per problematiche di emergenza-urgenza, può accedere alle restanti prestazioni diagnostiche, specialistiche, farmaceutiche e consultoriali con le stesse modalità previste per il cittadino italiano. Particolare attenzione sarà rivolta dal Servizio ambulatoriale della Caritas: alla tutela della gravidanza e della maternità, alla tutela della salute del minore e alla copertura vaccinale secondo la normativa vigente inviando il paziente o il minore al servizio vaccinazioni della Asl, ai bisogni di profilassi internazionale, alla profilassi diagnosi e cura delle malattie infettive, alla prevenzione, cura e riabilitazione degli stati di tossicodipendenza e salute mentale. Il personale sanitario della Caritas, attraverso il ricorso al ricettario interno aziendale, darà avvio al percorso finalizzato ad assicurare, mediante i Servizi Specialistici e Consultoriali della zona Distretto aretina nonché quelli ospedalieri, la risposta al bisogno assistenziale dei suddetti soggetti, assicurando loro il diritto alla salute alle medesime condizioni previste per il cittadino italiano residente. Qualora, tuttavia, il cittadino straniero, privo di permesso di soggiorno ed in possesso del codice STP, non fosse in possesso di risorse economiche sufficienti al pagamento del ticket, in sede di prenotazione CUP può essere

7 applicato, a seguito di apposita dichiarazione dell'interessato, specifico codice di esenzione che ha validità esclusiva per la prestazione richiesta. Le prestazioni a tutela della maternità e della gravidanza, compreso il parto, la degenza del neonato e l'interruzione volontaria della gravidanza, la tutela dei minori e le malattie infettive, sono a carico dell'azienda Sanitaria che eroga la prestazione. L'Ambulatorio Caritas, nello specifico, quindi, ha la possibilità di prescrivere al suddetto straniero irregolare, tramite ricettario interno aziendale. farmaci e dispositivi medici che il soggetto potrà acquisire in forma diretta presso l'apposito Punto farmaceutico ospedaliero Il medico Caritas, tramite il ricettario interno aziendale di cui viene dotato, non può prescrivere prestazioni diagnostiche e/o specialistiche, le quali verranno prescritte al soggetto, una volta acquisito dallo stesso il codice STP, da parte del MMG, il quale connoterà la presa in carico come occasionale, effettuando la prescrizione su ricettario SSR e apponendovi il codice STP. Il medico Caritas, in tali casi, fornirà all'assistito apposita relazione clinica da presentare al MMG che lo prenderà in carico.. B) Cittadini italiani senza fissa dimora Le persone senza fissa dimora, una volta che è stato accertato il loro stato presso il Centro di ascolto Caritas (in collaborazione con l'ufficio anagrafe-sanitaria della Zona Distretto di Arezzo), possono essere assistite presso l'ambulatorio Caritas per quanto attiene l'eventuale necessità di prescrizione in loro favore di farmaci o dispositivi medici, prescrizione che il medico Caritas effettuerà tramite ricettario interno aziendale, indirizzando il soggetto presso l'apposito Punto farmaceutico ospedaliero, ove avverrà l'erogazione in forma diretta. Per quanto attiene, invece, la fruizione, da parte del cittadino senza fissa dimora, di prestazioni diagnostiche e/o specialistiche, le medesime dovranno essergli assicurate, ex DGRT n. 881/2003, "presso gli ambulatori convenzionati dei medici di assistenza primaria con oneri a totale carico del SSN". Pertanto, nel caso in cui il cittadino senza fissa dimora necessiti di tali prestazioni, il medico Caritas lo indirizzerà al Distretto dell'azienda Usi ed il soggetto verrà preso in carico dal MMG, il quale connoterà la presa in carico come occasionale, effettuando la prescrizione su Ricettario SSR e apponendovi il C.F del cittadino e la dicitura "Cittadino senza fissa dimora". AI fine di favorire l'assistenza farmaceutica delle persone nelle condizioni su esposte, previo accordo tra Direttore del Servizio Farmaceutico e il Responsabile Medico dell'ambulatorio Caritas, l'ambulatorio Caritas potrà essere fornito di farmaci di primo impiego a cura della farmacia interna ospedaliera.