Sommario. Il piano del Governo per la mobilità sostenibile. Bianchi e colorati, prezzi e concorrenza

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1 2 agosto EDITORIALE Il piano del Governo per la mobilità sostenibile Un tavolo per decidere obiettivi e incentivi. Già da ottobre, ma guardando al 2030 Quali sono i piani del Governo sulla mobilità? Quali i principi guida che orienteranno le politiche fin dalla prossima legge di Stabilità? Quali tecnologie saranno avvantaggiate? Quali penalizzate? Per rispondere a queste domande è interessante leggere il canovaccio che la Presidenza del Consiglio ha presentato lo scorso 21 luglio a oltre 50 tra amministrazioni, aziende e associazioni in occasione della prima riunione del tavolo sulla mobilità sostenibile. Prima di entrare nel merito, tuttavia, nasce spontanea un osservazione di metodo. Un tavolo così affollato, su un tema così cruciale su cui tutto il mondo si sta interrogando, dovrebbe arrivare, secondo le intenzioni del Governo, alle prime conclusioni entro la metà di ottobre, in tempo per inserire le prime misure nella prossima legge di Stabilità. Dettare tempi così rapidi vuol dire evidentemente che un piano, in linea di massima, c è già. E che punterà probabilmente su soluzioni già pronte. L orizzonte temporale scelto dall esecutivo è il 2030 e i temi cardine sono evoluzione del mix energetico, miglioramento della sicurezza, filiere industriali, rispetto della salute e sostenibilità. La roadmap, così l ha chiamata il Governo, è suddivisa in sei capitoli: analisi dello stato dell arte della mobilità in Italia, evoluzione delle tecnologie al 2030, evoluzione delle filiere industriali al 2030, modelli di business e incentivazione, scenari e obiettivi e raccomandazioni. Tutte voci che da qui a ottobre dovranno essere riempite di contenuti. Al tavolo erano presenti i soggetti più diversi: dall Unione Petrolifera all Enel, dalla Fca all Anas all Unrae fino a Tesla. L accento è posto chiaramente sulle filiere industriali presenti e in via di sviluppo in Italia. Se un occhio sarà dunque rivolto all ambiente, l altro sarà su economia e lavoro. Un peso non indifferente lo avrà dunque il costruttore nazionale, Fca, che da sempre privilegia il gas come soluzione alternativa a benzina e diesel e snobba la soluzione elettrica - nonostante alcune recenti e parziali aperture. E una prima vittoria Fiat Chrysler l ha già ottenuta, di fatto trasformando la carta di Arese, iniziativa tutta concentrata sulla soluzione elettrica, in una più generica e technology neutral roadmap per la mobilità sostenibile. Non che Enel e le altre utility abbiano problemi a farsi ascoltare a Palazzo Chigi, ma i numeri, per il momento, non sono dalla loro parte. Un piano di tipo norvegese, con migliaia di euro di incentivi unitari per l acquisto di auto elettriche, non sembra probabile in questa congiuntura economica e politica. E l avvio della mobilità elettrica di massa ha bisogno di uno starter di questo tipo, visti i costi della tecnologia e i numeri ancora trascurabili in merito a quota di mercato e parco circolante. (G.M.) Sommario Il punto pag. 2 Ulisse pag. 3 Dossier prezzi pag. 6 Staffetta Prezzi rete pag. 7 Le notizie degli ultimi 15 giorni pag. 9 Staffetta prezzi pag. 12 L intervento pag. 14 Focus pag. 15 Bianchi e colorati, prezzi e concorrenza Le differenze di prezzo tra i diversi marchi indipendenti sono particolarmente accentuate mentre tra le compagnie vige ancora un notevole allineamento, almeno per quanto riguarda il self service. È quanto emerge dall analisi dei prezzi alla pompa che pubblichiamo in questo numero. Segno che per le società petrolifere vige un sistema di vasi comunicanti per quanto riguarda il pricing: dove la concorrenza è più agguerrita si ritoccano i listini al ribasso, ma a pagare è chi vive in zone dove la scelta del fornitore è meno ampia. Torna in questo numero la rubrica Ulisse, ovvero le analisi di Riccardo Piunti sulla rete di distribuzione. Argomento di questa puntata è il comodato, la principale forma contrattuale che lega il proprietario del punto vendita e il gestore, croce e delizia di chi vuole fare business nel settore. Quanto alla mobilità alternativa, oltre all analisi dei piani del Governo che affrontiamo qui in prima pagina, proponiamo una fotografia della mobilità elettrica in Italia e nel mondo, per capire la reale consistenza di questa opzione e le sue possibilità in futuro. A pagina 2 il punto sui preparativi per la manifestazione Oil&nonOil di ottobre, mentre a pagina 14 pubblichiamo un approfondimento sul mondo dell autolavaggio. Completano il numero le rubriche Staffetta Prezzi e Staffetta Prezzi Rete e il riepilogo delle notizie degli ultimi 15 giorni.

2 IL PUNTO Una fiera in salute, per un settore in ripresa Buona risposta degli espositori per l XI edizione di Oil&nonoil-S&TC (Veronafiere, ottobre). Tutta la filiera della distribuzione dei carburanti mostra un inatteso dinamismo. A buon punto il programma convegnistico. Attenzione alla rete futura e ai suoi protagonisti Mancano poco più di cento giorni all avvio di Oil&nonoil-Stoccaggio&Trasporto Carburanti 2016 (Veronafiere, ottobre). La fiera, alla sua undicesima edizione, nelle ultime settimane ha goduto di una serie di nuove adesioni e opzioni, sotto la spinta di un dinamismo che il settore non conosceva da anni. Sono 90 le aziende che hanno confermato l adesione, di cui 10 espongono per la prima volta, 17 quelle che si accingono a passare dall opzione alla conferma dello spazio, 20 quelle che ritornano dopo una o due edizioni di assenza. Le aziende che erano presenti anche a Verona 2014 hanno complessivamente aumentato del 14% lo spazio espositivo. Una serie di fattori indica che il treno è ripartito: le vendite di auto continuano ad avere segno positivo, l erogato dei carburanti (sia diesel che benzina) ha ripreso a salire, si ordinano più cisterne e motrici, le vendite di lavaggi hanno invertito la tendenza negativa, il dinamismo dei nuovi retisti si manifesta in ristrutturazioni, adeguamenti, modernizzazione dei punti vendita, costruzione di nuove aree di servizio. Oil&nonoil è la stazione che permette di salire sul treno della ripresa, di viaggiare e incontrare per tre giorni gli imprenditori che vogliono far crescere il loro fatturato e rendere più solida la loro azienda. Fiera storica europea della filiera della distribuzione dei carburanti, Oil&nonoil attira un pubblico composto da investitori, buyer delle compagnie petrolifere, lavaggisti, gestori, trasportatori, proprietari di depositi, nuovi retisti nelle loro diverse articolazioni. Il perfetto dosaggio tra aspetti tecnico-commerciali e gli approfondimenti delle informazioni e delle analisi permette alla manifestazione di raccogliere l interesse degli operatori che sanno di contare su un evento non rituale, vivo e denso di contenuti. Attenzione particolare sarà dedicata allo sviluppo delle attività non oil che in Italia, per ragioni legate soprattutto agli orari della grande distribuzione, si concentrano soprattutto in due voci: lavaggio e bar. Per i lavaggisti si sta mettendo a punto, con Assolavaggisti, una iniziativa che mira a valorizzare la professione e a sottolinearne i contenuti imprenditoriali. Per evitare sovrapposizioni e ripetizioni, gli organizzatori hanno scelto di dedicare ognuno dei tre giorni a un tema portante e di concatenare e coordinare i vari contributi, valutando l omogeneità e l originalità degli apporti che vengono da associazioni, media partner ricercatori e aziende. Sei sono le sale a disposizione per convegni, seminari, workshop. Martedì 11, dalle 9.30 alle 13.30, in collaborazione con il Comitato italiano del World Energy Council (WEC), si affronterà il tema 2030: quale mobilità, quali carburanti, quale rete? Mercoledì 12, la mattinata sarà dedicata alla presentazione di un analisi della rete distributiva dei carburanti, con un occhio attento alla consistenza e collocazione dei nuovi retisti. Giovedì 13, si farà il punto sulle dimensioni della illegalità e si cercherà di indicare soluzioni tecnicooperative che possano porre termine al fenomeno criminale. Già programmati seminati su mobilità elettrica, GNL, idrogeno, metano, lavaggio, sicurezza, privacy Nelle prossime settimane saranno raccolte le proposte di workshop delle aziende e i contributi delle 12 associazioni che assicurano un costruttivo e collaborativo patrocinio alla manifestazione. 2

3 3 RUBRICA Rete carburanti, perché è ora di mandare in pensione il comodato Le riflessioni di un novello Ulisse in giro per l Europa Nuova tappa del viaggio di Riccardo Piunti nel mondo europeo della distribuzione dei carburanti. Questa volta il nostro Ulisse si concentra sul contratto di comodato, di fatto dominatore incontrastato dei rapporti tra compagnia e gestore. Partendo dal confronto tra la rete del 1980 e quella di oggi, l analisi vuole dimostrare come il comodato, adatto alla realtà di 40 anni fa, sia oggi una gabbia che impone impacci e vincoli allo sviluppo del business. Nel suo tour di comparazione fra Italia ed Europa, alla ricerca della via per rendere possibile ricondurre la prima (l Italia) nella seconda (l Europa), il nostro Ulisse ha già cercato di percorrere tutte le strade, in altre parole di analizzare tutti gli aspetti delle differenze esistenti fra le due differenti realtà. Orbene, in ognuna di queste strade, larghe o strette, tortuose come lo Stelvio o diritte come l Appia antica, ha finito sempre per inciampare nello stesso sasso in mezzo alla via, nello stesso ostacolo normativo e comportamentale, il Comodato; in breve si tratta quella forma contrattuale che lega Compagnia e Gestore, imponendo alla prima di cedere la Stazione-oil in uso gratuito e vendere il carburante al gestore, il quale, a sua volta, lo rivende al consumatore, impegnandosi, peraltro, all acquisto in esclusiva dalla compagnia stessa. Della necessità di mettere mano al Comodato, nel mondo Italiano dei carburanti, si parla da anni, quanto meno dagli oltre venti anni trascorsi dopo la liberalizzazione definitiva dei prezzi nel 1994 (con i vari passi precedenti). È una storia un poco simile a quella delle riforme costituzionali, delle quali si parla da decenni con commissioni, dichiarazioni, programmi Vale tuttavia la pena fare un salto all indietro nel tempo a ricordare quale fosse il contesto del settore, dal punto di vista strutturale e commerciale, quando il Comodato regnava indiscusso e senza oppositori. Per non andare troppo indietro, viaggiamo nel tempo all inizio degli anni 80, quando il nostro Ulisse iniziò a lavorare nel settore. Allora, a confronto con oggi, la rete Italiana aveva la struttura che si può visualizzare nei grafici 1 e 2. Nel grafico 3 è possibile apprezzare l evoluzione delle vendite di benzina e gasolio sulla rete tra il 1980 e il Il grafico 4 illustra l erogato medio delle stazioni. Il grafico 5 illustra infine la situazione del parco circolante. I dati quantitativi in sé indicano un cambiamento importante nel senso di crescita del mercato (parco circolante +97%, consumi +26%); d altro canto va segnalato come il numero delle vere Stazioni di servizio sia passato dal 19% del totale al 45% circa di oggi, mentre il numero complessivo dei punti vendita (grandi e piccoli) si è andato, nel contempo, praticamente dimezzando. In altri termini, in quel periodo, il numero delle stazioni ha cominciato a scendere in modo significativo, falciando chioschi e punti isolati (i veri figli legittimi del comodato) e riducendone il numero dell 82% (vuoi con chiusure o rifacimenti). La vecchia Rete era quindi in gran parte una rete d impiantini stradali, con i due erogatori sul marciapiede, gestita da un gestore che normalmente se ne occupava da solo o con il supporto della famiglia. Come incideva il Comodato nella vita di questo gestore? Il fatto di acquistare e rivendere la benzina cosa implicava per lui e per le Oil Co? Il gestore Effettivamente, nel 1980, doveva comprare la benzina (con il conseguente impegno finanziario) seppure con una capacità delle cisterne e con volumi di scarico molto ridotti; all epoca il famoso Drop degli studi logistici degli anni 80 e 90 (quello che poi dovrà essere aumentato a tutti i costi) era ancora in fase di studio e gli scarichi non erano ottimizzati, ma adattati al bisogno. Quindi, anche l impegno finanziario era relativamente contenuto. Tuttavia il gestore: non aveva il problema delle frequenti oscillazioni di valore della merce (i prezzi CIP di allora cambiavano con frequenza plurimensile e certo non potenzialmente giornaliera come oggi fanno i prezzi liberi); peraltro le oscillazioni erano di ampiezza limitata e ben prevedibili nel tempo; il meccanismo del pricing era pilotato, monoliticamente, dal CIP e nessun tipo di competizione o variazione era possibile. Inoltre, il gestore: Non doveva occuparsi della competizione nei prezzi, né di over o underpricing, sconti o promozioni o altre dinamiche legate ai prezzi; Non doveva svolgere altre attività (il non-oil) o magari in coerenza gestiva soltanto un garage o gommista; I flussi di approvvigionamento erano univoci e stabili e, di fatto, non lo riguardavano. In conclusione, se da un lato doveva sì comprare e rivendere il carburante, in realtà svolgeva un semplice servizio da commissionario, pur con un contratto completamente diverso. Anche il tema dei cali, che pure lo coinvolgeva, era di mo-

4 4 mento contenuto: gli approvvigionamenti provenivano in gran parte da depositi Nazionali alimentati periodicamente dai grandi SIF, secondo una modalità logistica che le successive ottimizzazioni hanno eliminato; i primi, svolgendo un ruolo di cuscinetto, garantivano temperature contenute e stabili alla consegna. Le compagnie Le Oil Co, da parte loro, non sentivano certo il bisogno di investire in stazioni di piccola taglia, mentre il problema era di ridurne il numero; il non-oil era ancora una diceria su quanto avveniva all estero, il prezzo era un problema di negoziazione col governo per ottenere incrementi delle voci di costo e, poi, miglioramenti sulla metodologia di confronto con l Europa. Anche le tecnologie di controllo a distanza, l informatica distribuita, non offrivano, all epoca, alcuno spunto utile per cercare di colmare il gap di continuità fra Compagnia e Gestore, anche perché praticamente non esistevano. Ricordo che i primi computer da tavolo M20 Olivetti apparvero sulle scrivanie dei più giovani e aperti impiegati nei primi anni 80 con in dote il Multiplan (il padre di Excel) mentre gli unici telefoni mobili erano quelli fissi nelle auto di gran lusso. Insomma, non esisteva alcuna esigenza di intervenire sul Comodato perché non era di ostacolo, da un lato, e, dall altro, riduceva i rischi potenziali in un sistema altamente distribuito che era altrettanto poco controllabile a distanza. La liberalizzazione La liberalizzazione dei prezzi (avviata nel 91 e attuata fra il 93 e il 94) portò scompiglio in tutto questo sistema. Infatti le Compagnie cominciarono a cercare modalità di gestione dei prezzi, iniziando le prime differenziazioni e, quindi, diversificazioni in base alla qualità prodotti, ai costi logistici di rifornimento, avviando regionalizzazioni dei prezzi in funzione della catena logistica nonché i piccoli primi assaggi di competizione. Dall altro lato, si cominciò a porre, anche a livello di Autorità di controllo, il tema di intervenire per evitare che la liberalizzazione (almeno queste erano le buone intenzioni) si trasformasse in cartello. Avendo dinnanzi un sistema basato sul comodato, si iniziò a ragionare su come ottenere che i gestori si comportassero in modo indipendente dalle Compagnie e molti dei loro sforzi, a cominciare dal provvedimento di condanna delle Compagnie per parallelismo nelle politiche di Pricing, erano indirizzati a garantire che questo anello della catena fosse ben oliato dal punto di vista della competizione. Paradossalmente si era dimenticato che l Europa funzionava diversamente, che in Europa il pricing era in mano alle Compagnie perché il gestore, per i carburanti, svolgeva un servizio e non era un trader intermedio. L Autorità argomentò a lungo sugli sconti che il gestore avrebbe dovuto fare rispetto al prezzo consigliato (vedi provvedimento Antitrust del 2000), argomentò come il fatto che il gestore non facesse sconti rispetto al prezzo consigliato fosse causato da un presunto cartello delle Oil Co. Insomma dissertarono di un sistema tutto teorico ma non indicarono quella che pur era a portata di mano, la pratica via Europea al rapporto gestore-compagnia. Ricordiamoci come tutti i ragionamenti allora fatti dalla Autorità nel provvedimento di condanna del 2000 si concentravano sull underpricing che i gestori avrebbero dovuto fare rispetto al prezzo consigliato; vediamo oggi, invece, come le cose siano andate in modo diverso e il tema oggi sia, se del caso, l overpricing ( nostra indiscussa prerogativa, secondo alcuni gestori oggi nei loro forum); pensiamo quindi come tutte quelle riflessioni allora condotte possano oggi apparire stridenti sia con i fatti sia a confronto con il funzionamento della normale competizione in Europa che ha lasciato, senza compromettere la concorrenza, il prezzo in mano ai proprietari delle stazioni. Veniamo ora ai nostri tempi e vediamo come, al contrario, il Comodato sia divenuto d impaccio per una moderna gestione della catena del valore. Il Comodato oggi Il gestore La finanza del gestore è duramente colpita da un lato dal costo di una grande cisterna da riempire; gli scarichi tendono a essere il massimo possibile o, comunque, a frequenza fissa, implicando difficoltà nella gestione della cassa di una piccola impresa come quella del Gestore. Peraltro i rischi sul valore della merce sono diventati enormi; da un giorno all altro, siamo abituati, si possono avere oscillazioni anche di 30 $ per tonnellata (2 centesimi al litro) che, su una cisterna da litri, assommano a 1000, così, in un lampo, fra un tramonto e un alba. Del resto oramai tutti ben sanno come l evoluzione del trading, il fatto che ogni carico fisico di prodotto o greggio sia moltiplicato per 100 nel mercato paper, hanno portato a un mercato sensibilissimo e, francamente, alquanto isterico. Lo sanno anche quei gestori più sofisticati che si interrogano sul trend del mercato internazionale financo prima di accettare la consegna del trasportatore della loro Oil Co. I cali, anche per le maggiori temperature di consegna a seguito dell accorciamento della catena logistica, sono uno stabile punto di frizione con la Compagnia. La diffusione delle fuel card incrementa incroci finanziari e le pendenze nel rapporto contrattuale (basta ricordare quale sia il meccanismo formale in questo caso: la Compagnia, al momento della erogazione, riacquista il prodotto dal gestore con il quale quindi apre una partita anomala di senso inverso a quello naturale ); Il Pricing, al di là della pratica abbastanza normale di overpricing, è comunque un tema di attenzione e, direi, anche impegno per il gestore. Campagne promozionali, buoni sconto, gadget tutto finisce per creare ulteriori partite aperte con la Compagnia. E conflittualità.

5 La compagnia La oil Co potrebbe incrementare la efficienza del sistema di trasporto usando le cisterne della stazione, sorvegliate a distanza, come proprie (peraltro lo sono), lasciando spazio alla ottimizzazione del trasporto (e al controllo della regolarità degli scarichi) ma non può; vorrebbe controllare direttamente il pricing senza l anello di trasmissione del gestore che, come mostrato in precedenza, potrebbe seguire politiche diverse e potenzialmente negative per l insieme, proprio perché viste da un solo punto di vista ma non può; potrebbe pilotare a distanza in modo automatico le variazioni di prezzo con frequenza elevata, anche più volte al giorno, a seguire passo passo concorrenza e flussi di traffico ma non può; potrebbe creare una migliore contrattualistica per separare oil e non oil, cercando poi di ricomporli assieme con una politica globale di budget di stazione e con l integrazione informativa ma non può; Bene, siamo alla fine di questa descrizione d impacci e vincoli, di questa lunga serie di condizionali tutti in qualche modo connessi o derivanti dal Comodato; questi non ne ha colpa. Quando ha iniziato la sua pur brillante carriera era forse la migliore delle soluzioni possibili. Poi è arrivata l informatica distribuita ma integrata, le telecomunicazioni e i telecontrolli, le Stazioni moderne, i bar, la logistica moderna con i suoi parametri di efficienza da rispettare, il mercato un po isterico del trading, il pricing libero, locale e stazione per stazione, insomma... il nostro mondo, nel quale il vecchio Comodato è come un anziano generale di cavalleria che va alla guerra con i droni; per lui, crediamo, è oramai giunta l ora della pensione. Fig. 1 Punti vendita rete italiana dal 1980 a ( 000 impianti) Fig. 3 Vendite di benzina e gasolio in rete nel 1980 e nel 2015 (milioni t) Fig. 2 Evoluzione della struttura della rete italiana (2014 vs 1980) Fig. 4 Erogato medio delle stazioni nel 1980 e nel 2014 ogato medio delle stazioni nel 1980 e nel 2014 (kl) - 100% - 80% - 60% - 40% - 20% 0% 20% 40% Totale Rete Altri Chioschi e Isolati - 82% - 45% - 14% Fig. 5 Parco circolante nel 1980 e nel 2014 colante nel 1980 e nel 2014 ( 000 di veicoli) Stazioni Rifornimento - 41% Stazioni di Servizio 28% 5

6 Dossier prezzi Bianchi e colorati, la concorrenza sul prezzo Un analisi dei prezzi medi del gasolio in self service dei principali marchi indipendenti, a confronto con le compagnie e le medie nazionali Abbiamo esaminato i prezzi di tutti i principali marchi indipendenti nell ultimo mese, prendendo in considerazione il gasolio in self service. Abbiamo incluso nel campione tutti i marchi che hanno 10 o più punti vendita registrati all Osservetorio prezzi carburanti del ministero dello Sviluppo economico: poco più di mille punti vendita sugli oltre tremila indipendenti censiti dall Osservaprezzi. Le differenze all interno del campione sono rilevanti: i prezzi medi nel mese di luglio sono compresi tra 1,24 e 1,35 euro/litro. L altro dato interessante è che nonostante le evoluzioni del pricing, le differenze territoriali, la concorrenza nei micro mercati locali, l allineamento tra le compagnie è invece ancora piuttosto evidente. Come abbiamo già in precedenza sottolineato, le differenze emergono e diventano macroscopiche sul servito. Sta di fatto che sul self service i prezzi delle compagnie sono allineati. E che, evidentemente, per reggere la concorrenza in micro mercati particolarmente concorrenziali, i marchi storici aumentano i prezzi dove possono. Dove, cioè, la concorrenza dei bianchi è meno pressante. (G.M.) 1,360 1,340 1,320 1,300 1,280 1,260 1,240 1,220 1,200 CONAD Pompe bianche con punti vendita Prezzo medio gasolio self 26 giugno-26 luglio Enercoop ICM Sia fuel Loro Oil Italia OIL ONE Media nazionale Media pompe bianche 1,360 1,340 1,320 1,300 1,280 1,260 1,240 1,220 1,200 Carrefour Pompe bianche con punti vendita Prezzo medio gasolio self 26 giugno-26 luglio DIS-CAR Vega Major Blu Fuel 7sette GNP Camer TaOil Media nazionale Media pompe bianche 1,360 1,340 1,320 1,300 1,280 1,260 1,240 1,220 1,200 Pompe bianche con oltre 50 punti vendita Prezzo medio gasolio self 26 giugno-26 luglio Ego Costantin Enerpetroli Retitalia SP Energia Siciliana San Marco Petroli Giap Media nazionale Media pompe bianche Pompe bianche con punti vendita Prezzo medio gasolio self 26 giugno-26 luglio Principali societa' petrolifere Prezzo medio gasolio self 26 giugno-26 luglio 1,360 1,340 1,320 1,300 1,280 1,260 1,240 1,220 1,200 Energyca Auchan Simonetti Petroli Noaloil Aquila Socogas Dill s AF Petroli Petrol Gamma EOS Fiamma 2000 Edra Oil 1,36 1,34 1,32 1,3 1,28 1,26 1,24 1,22 1,2 Repsol Q8 Esso IP Eni TotalErg Tamoil 6 Media nazionale Media pompe bianche Media nazionale Media pompe bianche

7 Staffetta fetta Prezzi Rete Tabella 1 - Prezzi praticati medie nazionali ( /lt) Media Compagnie Pompe Bianche Self Servito Self Servito Self Servito Tabella 4 - I prezzi praticati in autostrada ( /lt) Benzina Gasolio Gpl Metano Self Servito Self Servito ( /kg) 7 Benzina 1,450 1,549 1,455 1,574 1,429 1,469-0,006-0,006-0,006-0,006-0,007-0,007 Gasolio 1,299 1,401 1,304 1,428 1,276 1,316-0,005-0,005-0,005-0,004-0,005-0,006 Gpl 0,538 0,547 0,521-0,001-0,001 Metano 0,979 0,988 0,969 ( /kg) -0,001 +0,001 Nota: medie settimanali nel periodo luglio, variazioni rispetto alla rilevazione precedente. Tabella 2 - Prezzi praticati per compagnia ( /lt) Benzina Gasolio Gpl Metano Self Servito Self Servito ( /kg) Agip Eni 1,446 1,590 1,301 1,451 0,553 0,991-0,003 +0,001-0,004-0,001-0,001 +0,001 Api-Ip 1,459 1,595 1,304 1,447 0,542 0,991-0,006-0,005-0,003-0,001-0,002 Esso 1,457 1,550 1,300 1,393 0,548 0,974-0,003-0,004-0,003-0,002-0,003 +0,005 Ies 1,471 1,481 1,330 1,336 0,566 0,979 +0,008-0,017 +0,009-0,014-0,031 +0,001 Lukoil 1,426 1,591 1,268 1,447 0,549 1,051-0,007 +0,008-0,003 +0,012 +0,007 Q8 1,444 1,620 1,293 1,475 0,545 0,985-0,008-0,006-0,007-0,004-0,002 Repsol 1,423 1,472 1,275 1,327 0,525 0,970-0,010-0,005-0,007-0,003 +0,004 +0,002 Shell 1,507 1,577 1,358 1,428 0,551 1,036-0,020-0,031-0,012-0,028-0,024 Tamoil 1,467 1,520 1,320 1,376 0,540 1,001-0,001-0,001-0,001 +0,005 +0,004 TotalErg 1,462 1,557 1,314 1,416 0,546 0,980-0,010-0,009-0,005-0,005-0,003 +0,001 Nota: medie nazionali al 26 luglio, variazioni rispetto al 19/7. Tabella 3 - Prezzi self praticati nelle Regioni ( /lt)* Benzina Gasolio Gpl Metano Metano ( /kg) Abruzzo 1,431 1,289 0,554 0,960 Basilicata 1,483 1,337 0,565 0,985 Bolzano 1,506 1,371 0,566 1,025 Calabria* 1,485 1,310 0,599 1,042 Campania* 1,465 1,290 0,522 0,975 Emilia-R. 1,430 1,291 0,518 0,970 Friuli-V.G. 1,443 1,322 0,534 0,982 Lazio* 1,463 1,289 0,535 1,034 Liguria*** 1,506 1,311 0,595 0,997 Lombardia 1,436 1,302 0,530 0,973 Marche** 1,456 1,289 0,568 0,948 Molise* 1,493 1,323 0,557 0,959 Piemonte* 1,467 1,296 0,521 0,964 Puglia 1,438 1,292 0,559 0,971 Sardegna 1,441 1,305 0,613 Sicilia 1,456 1,310 0,600 1,045 Toscana 1,438 1,296 0,532 1,015 Trento 1,474 1,340 0,565 1,027 Umbria 1,447 1,300 0,579 0,986 Valle alle d A. 1,478 1,336 0,610 0,989 Veneto 1,418 1,280 0,507 0,961 Nota: prezzi al 26 luglio. (*) Gpl e metano solo servito. ( ) addizionale sulla benzina di 3,1 cent (Iva inclusa); ( ) addizionale di 2,4 cent (Iva inclusa); ( ) addizionale di 6,1 cent (Iva inclusa). Media 1,578 1,715 1,429 1,569 0,638 1,058 Nota: medie settimanali nel periodo luglio. Tabella 5 - Lo sconto pompe bianche ( /lt) Tabella 6 - Le variazioni dei prezzi Eni ( /lt)* Dal Benzina Gasolio Gpl Metano Self Servito Self Servito ( /kg) Media 0,026 0,105 0,029 0,113 0,026 0,018 Nota: media settimanale rispetto alle medie delle compagnie. Benzina Gasolio Gpl 17/6 0,010 1,637 0,010 1,476 0,571 7/7 0,005 1,632 1,476 0,571 9/7 0,010 1,622 1,476 0,571 26/7 0,010 1,612 0,010 1,466 0,571 (*) Prezzi consigliati in modalità servito calcolati dalla Staffetta. Sei mesi di variazioni Eni 1,700 1,600 1,500 1,400 1,300 1,200 1,100 1,000 Margini lordi benzina( /lt) 0,170 0,150 0,130 0,110 0,090 1/6 15/6 29/6 13/7 27/7 10/8 24/8 7/9 21/9 5/10 19/10 2/11 16/11 30/11 14/12 28/12 11/1 25/1 8/2 22/2 7/3 21/3 4/4 18/4 2/5 16/5 30/5 13/6 27/6 11/7 25/7 Margini lordi gasolio ( /lt) 0,190 0,170 0,150 0,130 0,110 0,090 1/1 8/1 15/1 22/1 29/1 5/2 12/2 19/2 26/2 4/3 11/3 18/3 25/3 1/4 8/4 15/4 22/4 29/4 6/5 13/5 20/5 27/5 3/6 10/6 17/6 24/6 1/7 8/7 15/7 22/7 1/6 Benzina Gasolio Tabella 7 - Riferimenti /1000 lt Benzina Gasolio Media 12 m esi Media 12 m esi 15/6 29/6 13/7 27/7 10/8 24/8 7/9 21/9 5/10 19/10 2/11 16/11 30/11 14/12 28/12 11/1 25/1 8/2 22/2 7/3 21/3 4/4 18/4 2/5 16/5 30/5 13/6 27/6 11/7 25/7 Gpl Prezzo Italia del 25/7 - con imposte 1.444, ,47 561,74 - al netto di accisa e Iva 455,58 447,74 313,17 - accisa 728,40 617,40 147,27 - Iva 260,48 234,33 101,30 Quotazione Cif Med del 26/7 296,42 300,25 Indicazioni per il 27/7 2 2 Fonte: elaborazioni Staffetta su dati Osservaprezzi - ministero dello Sviluppo economico, prezzi Italia e dati di mercato. E vietata la copia, la riproduzione anche parziale o la diffusione con qualsiasi mezzo del presente documento. RIP Srl Tutti i diritti riservati Legge n 663 del 22/4/1941. Protezione del diritto d autore ed altri diritti connessi al suo esercizio.

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9 Le notizie degli ultimi 15 giorni* 9 NEWS Mobilità alternativa Il tavolo a Palazzo Chigi Una roadmap della mobilità sostenibile fino al 2030, con un approccio neutrale rispetto alle tecnologie, dati e scenari per tutti i carburanti alternativi, misure di incentivazione all acquisto e all utilizzo dei mezzi. È questo il piano che il Governo vuole mettere a punto e su cui ha chiamato a raccolta tutti i portatori di interesse due settimane fa a Palazzo Chigi. Oltre 50 gli invitati tra amministrazioni, associazioni, aziende energetiche e case automobilistiche, per un iniziativa che è figlia della Carta di Arese, il documento firmato a fine maggio con cui le utility elettriche hanno in sostanza chiesto al governo un intervento di incentivazione per la mobilità elettrica. Un dossier che nelle mani del governo, e non senza scontri tra interessi divergenti, si è allargato all intero mondo della mobilità sostenibile. Sul tavolo una traccia della roadmap con la definizione a grandi linee di politiche e obiettivi. Il documento che il gruppo di lavoro è chiamato a mettere a punto parte dalla direttiva Dafi sui carburanti alternativi e dai documenti strategici allegati per poi individuare le filiere industriali presenti in Italia, i futuri modelli di business per la distribuzione dei diversi vettori e i costi e benefici (economici, energetici, ambientali) legati all incentivazione all acquisto e all utilizzo di autoveicoli. Tra i partecipanti al tavolo ci sono Minambiente, Mef, ministero della Salute, Mise, ministero delle Infrastrutture, Autorità per l energia, Gse, Terna, Enel, A2A, Hera, Snam e tutti i maggiori produttori di auto. Per le associazioni di imprese saranno presenti Assoelettrica, UP, Anigas, Assogasliquidi, Assogasmetano e Federmetano. (19/7) La Lombardia rilancia sul Gpl Due novità sulla rete carburanti sono arrivate nelle ultime settimane dalle Regioni. Due novità che vanno in direzioni opposte. La Lombardia, sulla scia della vittoria alla corte Costituzionale sugli obblighi di installazione di distributori di metano nei punti vendita, ha rilanciato in grande stile, introducendo, per i bacini in cui si sono raggiunti gli obiettivi relativi al metano, obblighi anche per il Gpl. La delibera, approvata dalla commissione Attività produttive del Consiglio, sarà discussa a breve in aula e definisce gli obiettivi per la diffusione del Gpl sulla rete e i relativi obblighi di installazione sui punti vendita nuovi ed esistenti. L obiettivo è di avere un impianto ogni abitanti, con un aumento rispetto alla situazione attuale di circa il 35%. In autunno la giunta dovrebbe emanare una delibera per definire gli obiettivi numerici di ogni singolo bacino territoriale. La Toscana si è invece mossa in direzione opposta. Nel disegno di legge sul commercio all esame del Consiglio è prevista infatti la possibilità di aprire punti vendita carburanti che eroghino anche un solo prodotto. Una scelta in contraddizione con tutte le politiche regionali degli ultimi anni, sempre tese alla qualificazione dell offerta in senso ecologico. (20/7) La roadmap verso la legge di Stabilità Saranno probabilmente inserite nella prossima legge di Stabilità le prime misure individuate con la roadmap al 2030 per la mobilità sostenibile. Il tavolo riunitosi lo scorso 21 luglio a Palazzo Chigi ha infatti individuato come obiettivo la stesura di una prima bozza di documento entro la metà del prossimo mese ottobre, in vista della discussione e approvazione della legge di Stabilità. Sul tavolo c era la traccia messa a punto dal Governo, che riguarda i nuovi sistemi di mobilità, l interazione fra questi e il sistema energetico, le strategie industriali e le ricadute in termini ambientali sono i contenuti del percorso che il Governo intende avviare, entro i prossimi mesi, per disegnare strategie, scenari e percorsi di sviluppo della mobilità sostenibile in Italia. con particolare attenzione alle analisi costi/benefici in termini ambientali, energetici ed economici. A coordinare il percorso sarà Rse - Ricerca sul Sistema Energetico che avrà il compito di coordinare il gruppo di lavoro, organizzare contenuti, identificare il mix di vettori e tecnologie in grado di rispondere alla necessità di decarbonizzazione del settore della mobilità e contribuire alla definizione delle politiche, normative e industriali, che potranno portare l Italia a recitare un ruolo da protagonista sul tema della mobilità sostenibile. Particolare attenzione, si legge in una nota Rse, sarà rivolta alla definizione degli scenari, all evoluzione delle tecnologie, alla descrizione dei modelli di business per poter dare vita a politiche di incentivazione, al supporto delle filiere industriali. Altro punto fondamentale l analisi del rapporto costi/benefici riferita alle diverse opzioni tecnologiche, che dovranno essere valutati per poter poi decidere le future politiche e le scelte operative. (22/7) Gnl trasporti, la Camera chiede di accelerare Occorre creare le condizioni per velocizzare la crescita del settore e consentire che il Gnl abbia uno sviluppo omogeneo su tutto il territorio e per tutti gli impieghi possibili e in questo senso un ruolo fondamentale potrebbe essere rappresentato dalla realizzazione di strutture di stoccaggio del Gnl a terra, valutando anche le iniziative utili ad incoraggiare lo sviluppo del mercato di piccola taglia, finanziabile in buona parte con fondi privati. È una delle osservazioni contenute nel parere della commissione Attività produttive della Camera sulla Comunicazione della Commissione Ue relativa a una strategia Ue in materia di gas naturale liquefatto e stoccaggio del gas dell energia. La commissione ha approvato un documento finale sulla comunicazione esprimendo una valutazione positiva e spronando le istituzioni ad approfittare dell occasione offerta dalla attesa riduzione prezzi del Gnl, per l aumento dell offerta esterna causata dell ingresso di nuovi fornitori e ad avviare al più presto con questi ultimi negoziati anche a livello di Unione

10 10 europea, valutando comparativamente le condizioni praticabili con contratti di natura flessibile. I deputati sottolineano inoltre la necessità di sfruttare le potenzialità offerte dall impiego del Gnl nel settore dei trasporti, promuovendo il rinnovo o l adeguamento delle flotte con mezzi alimentati a Gnl o a doppia alimentazione e la diffusione di veicoli pesanti alimentati a Gnl. Allo stesso scopo sarà necessario adottare le misure necessarie al fine di uniformare a livello europeo i limiti ambientali relativi al contenuto di zolfo nei carburanti marittimi, superando le forti differenze tra i livelli ammessi nei diversi Paesi membri. Infine, conclude il documento, per consentire la pianificazione degli investimenti risulta comunque necessario assicurare la stabilità del quadro normativo, sia per quanto concerne il trattamento fiscale sia relativamente agli aspetti autorizzativi, dal punto di vista amministrativo e tecnico. (28/7) Snam apre al Gnl trasporti Tra i possibili progetti prefigurati dal Piano industriale Snam ci sono anche depositi costieri di Gnl. Lo ha detto lo scorso 19 luglio ai sindacati di settore Filctem, Flaei e Uiltec l a.d. Marco Alverà illustrando il Piano al Commentando la sezione relativa alle attività nuove e aggiuntive rispetto a quelle già svolte l a.d. ha spiegato che sono previsti possibili progetti a medio lungo termine in nuove aree merceologiche, la realizzazione di depositi costieri di LNG, infrastrutture per approvvigionamento per veicoli a gas e alcuni ipotesi di studio per l approvvigionamento del gas in Sardegna e, in collaborazione con la Francia, in Corsica, spiegano i sindacati. Sul fronte internazionale, continua il comunicato dei lavoratori, sono inoltre previsti possibili accordi collaborativi e di supporto in Grecia, Bulgaria, nella realizzazione di nuovi gasdotti in Iraq e un attenzione all apertura dei mercati in Iran. Durante l incontro la società ha messo l accento anche sull intenzione di ri-internalizzare servizi di ingegneria, inizialmente a servizio delle società consociate. Le slide illustrate da Alverà - versione italiana di quelle presentate a Londra a fine giugno - che sembrano indicare per le possibili attività LNG small scale due possibili iniziative sul Tirreno, circa all altezza di Livorno e di Napoli, e una sull Adriatico, circa all altezza di Falconara. Quattro i possibili sviluppi nelle infrastrutture per i veicoli a CNG (Nord Est, Nord Ovest, Centro Sud e Sud). Prospettato anche un potenziale nuovo rigassificatore al Sud. (28/7) Rete carburanti Faib contro la Toscana La Faib si scaglia contro le nuove norme in materia di distribuzione carburanti proposte dalla Regione Toscana. Si tratta in particolare dell articolo 1 della proposta di legge n. 97 approvata dalla Giunta e attualmente all esame del Consiglio. La novità della proposta è l introduzione della possibilità per i nuovi impianti di erogare anche un solo prodotto. Secondo Faib si tratta di un arretramento rispetto alle intenzioni di voler rendere moderna e razionalizzare la rete distributiva dei carburanti. Al fine di chiarire la propria posizione, l associazione ha inoltrato formale richiesta di poter essere ricevuta: chiediamo cortesemente un incontro, anche a strettissimo giro, al fine di illustrare la nostra posizione a riguardo che, da sempre, ha tenuto conto degli orientamenti politico-sociali della Regione Toscana, la quale ha sostenuto, con forza, la necessità di facilitare e sviluppare la presenza di prodotti eco-compatibili (GPL e Metano) sia sotto il profilo della salubrità dell area e sia, soprattutto, della convenienza economica di tali prodotti a favore delle Categorie meno abbienti. (20/7) Autostrade, sciopero il 20 e 21 settembre Le aree di servizio autostradali saranno chiuse per 48 ore nei giorni 20 e 21 settembre a causa dello sciopero generale proclamato dalle organizzazioni di categoria - Faib, Fegica e Anisa - al termine dell assemblea nazionale unitaria dei gestori delle aree di servizio autostradali che si è tenuta lo scorso 21 luglio a Roma. La decisione - si legge in una nota congiunta delle tre federazioni - è motivata dall allarme ingenerato da una gestione di fatto opaca ed inaccessibile a qualsiasi tipo di comprensione delle oltre 200 gare che pure riguardano un bene in concessione pubblica e che stanno interessando altrettante aree di servizio, vale a dire il 50% della rete. Per questa ragione i gestori hanno inteso formalizzare - attraverso la predisposizione di una specifica comunicazione diretta ai ministeri delle Infrastrutture e dello Sviluppo economico, oltre che all associazione dei concessionari, Aiscat - anche l annuncio che i gestori impediranno, anche fisicamente, il concreto compiersi di ogni risultato comunque emergente a valle delle gare (passaggi di marchio tra affidatari, rilascio delle aree, ecc.), ove non dovessero essere fornite adeguate, tangibili e trasparenti garanzie del pieno rispetto dell intero quadro normativo vigente posto a tutela del bene pubblico, degli utenti e delle piccole imprese di gestione. (25/7) Illegalità carburanti, offerte da ex funzionari compagnie Ex funzionari di compagnie petrolifere che offrono prodotto a prezzi scontati, anche oltre Platts meno 45, e associati Assopetroli in Lombardia tentati di cedere alle lusinghe e di acquistare questi prodotti. È il quadro allarmante dipinto da Marco Tondino, presidente di Assopetroli Assoenergia Lombardia, nella sua relazione svolta lo scorso 20 luglio in occasione del Consiglio direttivo e dell assemblea dell associazione. Tondino ha affrontato senza mezzi termini la questione dell illegalità nella distribuzione carburanti, tema molto sentito e sofferto da tutta la categoria. Tutti gli operatori rete ed extrarete - ha detto - sono stati avvicinati in qualche modo da bravi venditori (in alcuni casi ex funzionari di compagnie petrolifere) che offrono prodotto scontato rispetto ai prezzi praticati dai maggiori dealers. Le proposte - si legge ancora nella relazione - hanno raggiunto uno sconto sul Platts che supera i 45 /mc da parte di nuovi operatori e gli sconti aumentano con il diminuire della latitudine. Di fronte a questa realtà, questo è l invito accorato di Tondino: non facciamoci lusingare, non cediamo alla tentazione. In questi ultimi mesi, con l aumento di proposte apparentemente molto appetibili, abbiamo riunito i nostri associati nelle diverse città lombarde per valutarne le conseguenze sul mercato e, con nostro rammarico, abbiamo purtroppo riscontrato che anche

11 11 nostri associati in Lombardia sono tentati di cedere alle lusinghe e di acquistare questi prodotti. Chi prende in considerazione queste offerte si vuole certo difendere dall aggressione sul mercato (rete o extra-rete non fa differenza) praticata da operatori disinvolti che si propongono alla nostra clientela con quotazioni insostenibili. Ma questo, avverte Tondino, è un gravissimo errore da non fare anzi da denunciare. (25/7) Illegalità carburanti, i temi sul tavolo del Mef Depositi fiscali, tracciabilità delle cessioni di prodotti petroliferi, meccanismi di funzionamento delle dichiarazioni d intento, modifiche al regime Iva del settore. Di questo sta discutendo il tavolo tecnico istituito prezzo il ministero dell Economia e riunitosi per la prima volta lo scorso 30 giugno e suddiviso in due aree tematiche, una relativa all Iva e l altra alle accise. L indicazione è contenuta nella risposta del vice ministro dell Economia, Luigi Casero, all interrogazione del Movimento 5 Stelle sulle frodi nella distribuzione carburanti, la scorsa settimana in commissione Finanze del Senato. Nella risposta, messa a punto sulla base delle indicazioni dell Agenzia delle Dogane, si constata un deciso aumento della presenza di operatori sospetti che effettuano acquisti di prodotti petroliferi utilizzando indebitamente dichiarazioni di intento, soprattutto per l ingresso sul mercato di trader disonesti spesso collegati a organizzazioni criminali e che operano con la sola finalità di frodare il fisco e alterare le dinamiche della concorrenza. Né il ministero né l Agenzia dispongono tuttavia di stime puntuali sull estensione del fenomeno. Il tavolo sull Iva, in particolare, coordinato dall Agenzia delle Entrate, sta studiando soluzioni normative e/o tecniche per frenare l utilizzo fraudolento di false dichiarazioni d intento all interno della catena di vendita dei carburanti. Il tema è stato discusso anche dalla cabina di regia contro le frodi Iva istituita con la manovra estiva del 2008, cui partecipano Dogane, Entrate e Guardia di Finanza. Lo scorso 19 maggio la Guardia di Finanza ha inoltre illustrato alle associazioni della distribuzione dei prodotti energetici l azione di contrasto condotta dal Corpo e l iniziativa per assoggettare anche gli oli lubrificanti al sistema di monitoraggio europeo Emcs, proposta presentata lo scorso 30 maggio dalla delegazione italiana all Indirect Tax Experts Group, organo consultivo della Commissione europea in materia di accise. (26/7) Numeri Prezzi carburanti, il caso Lazio Dopo la Toscana, un altra Regione fa registrare un andamento anomalo dei prezzi dei carburanti alla pompa. Analizzando i prezzi che la Staffetta elabora tutte le mattine, scopriamo infatti che martedì il prezzo medio del gasolio in modalità self service nel Lazio ha raggiunto quello dell Abruzzo, Regione che da qualche tempo è stabile al secondo posto dopo il Veneto. Prezzi record dunque nel Lazio, ma non è sempre stato così. Lo scorso dicembre, ad esempio, il prezzo medio del Lazio era di ben tre centesimi superiore a quello dell Abruzzo. In poco più di sei mesi il differenziale si è azzerato. Discorso analogo se si confrontano i prezzi del Lazio con quelli della capolista Veneto. Un anno fa il gasolio in modalità self costava in media tre centesimi in più nel Lazio rispetto al Veneto. Oggi siamo sotto il centesimo di differenza. Cos è cambiato da un anno a questa parte? (27/7) Società e associazioni Illegalità carburanti, anche i gestori al tavolo UP-Assopetroli Si allarga anche alle associazioni dei gestori (Faib, Fegica, Figisc) il tavolo permanente congiunto Unione Petrolifera-Assopetroli di contrasto al fenomeno dell illegalità, istituito nel dicembre La prima riunione del tavolo, si legge in una nota congiunta, si è tenuta il 27 luglio a Roma, presso la sede dell Unione Petrolifera, finalizzata ad individuare, in questa nuova fase, le aree di rischio pertinenti le attività a valle della filiera, ossia la distribuzione finale, ed elaborare possibili soluzioni da proporre alle istituzioni competenti. Il tutto, conclude il comunicato, con l obiettivo di porre un argine ad un fenomeno in preoccupante crescita, nell interesse non solo del settore, ma anche di quello più generale del Paese e dei consumatori. All incontro hanno partecipato i presidenti delle associazioni: Claudio Spinaci, Andrea Rossetti, Roberto Di Vincenzo, Martino Landi e Maurizio Micheli. Un segnale di unità importante nella lotta alle frodi e alle illegalità che stanno dilagando nel mercato. (28/7) Leggi e atti amministrativi La nuova legge siciliana Passaggio da concessione ad autorizzazione, semplificazioni per punti vendita e depositi, obbligo di terzo carburante, disposizioni sugli incompatibili. Le nuove norme della Regione Siciliana sono arrivate sulla Gazzetta Ufficiale: si tratta del decreto 29 giugno 2016 Nuove direttive in materia di impianti di deposito e di distribuzione di oli minerali e di carburanti. Attuazione dell articolo 49, comma 3, della legge regionale 17 marzo 2016, n. 3. Il provvedimento dispone tra l altro che i comuni, entro 180 giorni dall entrata in vigore del decreto, individuino gli impianti incompatibili e quelli che possono essere adeguati alle prescrizioni normative anche se dichiarati incompatibili, e che questi abbiano un anno di tempo per adeguarsi o chiudere. (26/7) Ddl Concorrenza, Cassa Gpl all Ocsit Prosegue l esame in commissione Industria al Senato del ddl Concorrenza. Mercoledì scorso la commissione ha approvato l emendamento (testo 3) che dispone dal primo gennaio 2017 la soppressione della Cassa Conguaglio Gpl e il trasferimento delle funzioni all Ocsit. Saranno trasferiti all Ocsit dalla stessa data anche il Fondo per la razionalizzazione della rete carburanti, il Fondo Gpl e il Fondo scorte di riserva. Le funzioni relative al Fondo bombole metano, attualmente in capo alla Cassa conguaglio, saranno invece esercitate direttamente dal Comitato per la Gestione del Fondo bombole metano presso il ministero dello Sviluppo economico. (28/7) *La data si riferisce al giorno di pubblicazione sulla Staffetta online

12 STAFFETTA PREZZI MERCATO PETROLIFERO ITALIANO Rilevazione SUPPLEMENTO al N. 130 n. di 59 martedì del luglio luglio Quotazioni SIVA all acquisto per pagamento a 30 giorni (differenze ferenze rispetto alla rilevazione del 26 luglio) Euro Italia Settentrionale Italia Centrale Italia Merid.le e Isole Benzina super ( 000 lt) -3, , ,41-3,41-3, , ,40-2,96-3, , ,18-2,16 Punte min. - max. 1040, , , , , ,00 Gasolio Auto ( 000 lt) -6,70 940,22-941,90-6,30-4,65 948,51-953,05-5,55-7,42 951,50-958,40-5,41 Punte min. - max. 935,00-947,60 941,00-963,00 945,00-979,00 Gasolio agricolo ( 000 lt) -8,92 461,70-462,98-8,68-5,61 468,81-472,44-8,69-7,28 475,27-479,92-6,00 Punte min. - max. 456,50-471,00 461,00-482,00 469,00-500,00 Gasolio risc.to ( 000 lt) -5,29 715,38-717,02-5,10-5,43 723,37-726,97-4,36-9,50 730,72-737,25-5,45 Punte min. - max. 707,00-721,00 715,39-744,00 716,50-743,00 O.c. fluido 3/5 ( 000 Kg) n.d. - n.d. n.d. - n.d. -5,00 492,25-495,33-5,00 Punte min. - max. 477,50-510,00 O.c. denso Btz ( 000 Kg) -3,08 247,07-248,08-3,08-3,52 263,42-264,86-3,52 3,87 285,25-292,40-1,90 Punte min. - max. 239,00-273,00 256,49-272,36 274,00-300,00 La rilevazione è effettuata su un campione di operatori selezionato su base geografica in funzione dei volumi dei consumi. Per ogni prodotto è indicata una forchetta di quotazioni medie, praticate dalle compagnie petrolifere ai rivenditori al netto di Iva per pagamenti a 30 giorni, con l indicazione delle relative variazioni rispetto alla rilevazione precedente e delle punte minime e massime. Andamento del mercato Quarto ribasso consecutivo dei gasoli e degli oli combustibili e terzo della benzina. Il trend ribassista dei prezzi d acquisto proseguirà anche domani. Ieri infatti in Mediterraneo i gasoli in chiusura sono scesi pressappoco al livello del 10 maggio e la benzina del 1 aprile. Questa mattina la benzina e il gasolio autotrazione (agricolo e motopesca) sono arretrati all incirca di 2 euro per mille litri e il denso Btz di 1 euro per mille chili. Dalle forchette medie rilevate questa mattina nelle tre macroaree di riferimento si può ricavare, in base alle variazioni indicate, il prezzo medio Siva della benzina, che si aggira intorno ai 1046 euro per mille litri al Nord, ai 1056 al Centro e ai 1063 al Sud più Isole. Il divario di prezzo tra le aree Nord e Centro è di 10 euro e tra Centro e Sud più Isole di 7. Il prezzo medio Siva del gasolio autotrazione è di 941 euro al Nord, di 951 al Centro e di 955 al Sud e Isole. Il divario di prezzo tra le aree Nord e Centro è di 10 euro e tra Centro e Sud più Isole di 4. Il prezzo medio Siva del gasolio agricolo è di 462 euro al Nord, di 471 al Centro e di 478 al Sud e Isole. Il divario di prezzo tra le aree Nord e Centro è di 9 euro e tra Centro e Sud più Isole di 7. Il prezzo medio Siva del risca è di 716 euro al Nord, di 725 al Centro e di 734 al Sud e Isole. Il divario di prezzo tra le aree Nord e Centro e tra Centro e Sud più Isole è di 9 euro. Ieri mattina la verde è diminuita di 2 euro scarsi, i gasoli autotrazione, risca e agricolo tra 3 e 4 euro, il denso Btz di 2. Sul Cif Med del 27 luglio, convertito in euro al cambio di 1,0991 dollari, la benzina si è attestata a 292,97 euro per mille litri, il diesel 10ppm a 296,57, il gasolio 0,1 a 289,07 e il denso Btz a 215,40 euro per mille chili. Domani quindi benzina e risca perderanno entrambi 3 euro, il nazionale e l agricolo 4 e il denso Btz 1 scarso. (C.B.) Gasolio motopesca ( 000 lt) 3,32 335,03 337,86 3,22 Punte min-max 325,00 356,50 Dato nazionale. E vietata la copia, la riproduzione anche parziale o la diffusione con qualsiasi mezzo del presente documento. RIP Srl Tutti i diritti riservati Legge n 663 del 22/4/1941. Protezione del diritto d autore ed altri diritti connessi al suo esercizio.

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