IL GIORNALINO DIO MIO PADRE. marzo PETER FELDER, pastore Centro Cristiano Cantù

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Mariana Rossa
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IL GIORNALINO www.centrocristiano.it marzo 2017 DIO MIO PADRE Nella famosa predica sul monte, Gesù dava ai suoi discepoli istruzioni sulla preghiera.

Gesù dice ai suoi discepoli che Dio stesso, il Dio onnipotente e santo, è il Padre dei discepoli. E la Bibbia conferma chiaramente che ognuno che ha fiducia in Gesù Cristo è figlio/figlia di Dio.

Questo versetto significa che tutti quelli che hanno accolto Gesù nella loro vita come il proprio Salvatore, diventano figli di Dio.

1 IL GIORNALINO marzo 2017 DIO MIO PADRE Nella famosa predica sul monte, Gesù dava ai suoi discepoli istruzioni sulla preghiera. In Matteo 6,9 disse loro: Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli,. A questo punto abbiamo già un espressione sulla quale riflettere molto. Gesù dice ai suoi discepoli che Dio stesso, il Dio onnipotente e santo, è il Padre dei discepoli. E la Bibbia conferma chiaramente che ognuno che ha fiducia in Gesù Cristo è figlio/figlia di Dio. Gesù dice in Giovanni 1,12: ma a tutti quelli che hanno ricevuto Gesù, Dio ha dato il diritto di diventare figli di Dio. Questo versetto significa che tutti quelli che hanno accolto Gesù nella loro vita come il proprio Salvatore, diventano figli di Dio. Ciò vuol dire che tutti quelli che credono in Gesù e hanno fiducia che Gesù abbia pagato tutte le conseguenze dei loro peccati nella sua morte sulla croce - dove era spiritualmente separato da Dio - conoscono veramente il Dio onnipotente come il loro Padre Celeste. Che privilegio! Che regalo fantastico! Che meraviglia! Non si è automaticamente figlio o figlia di Dio, solamente perché si è nati in un certo paese o si ha ricevuto il battesimo da bambino. Tutti gli uomini su questa terra sono una creazione di Dio, ma diventano figli di Dio attraverso la fede in Gesù Cristo. Secondo le parole di Gesù in Matteo 7,13-14, pochi sono i figli di Dio. Tanti purtroppo - scelgono di rimanere figli delle tenebre. Forse sono molto religiosi, ma non vivono in una stretta comunione con Dio attraverso la fede in Gesù Cristo. Per queste persone Gesù non è il centro della vita e di conseguenza Dio non è il loro Padre. Conoscere il grande Dio del cielo come il proprio Padre è la cosa più bella che esista in questo mondo. La conferma che quest idea non è solamente un pensiero pazzo è che lo stesso Spirito di Dio ci dà nel cuore la certezza di essere accettati da Dio e di essere i suoi figli (Romani 8,16). L apostolo Paolo continua nel versetto 17: Se siamo figli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo.... Beati tutti quelli che conoscono Gesù Cristo e che vivono in una relazione d amore con Dio. Solamente loro possono adorare Dio e pregare: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome. PETER FELDER, pastore Centro Cristiano Cantù 1

Storicamente pare sia stata una donna statunitense a sollecitare l istituzione di questa celebrazione durante una festa della mamma di inizio secolo scorso.

Giuseppe: falegname, uomo giusto, nato dalla stirpe di Davide, sposo di Maria e padre putativo di Gesù, al quale sono personalmente legato per un palese motivo.

L accento che più vorrei porre però è su tre aspetti importanti di Giuseppe.

2 Storicamente pare sia stata una donna statunitense a sollecitare l istituzione di questa celebrazione durante una festa della mamma di inizio secolo scorso. La festa del papà è una ricorrenza civile diffusa in molti paesi del mondo e in quelli europei di tradizione prettamente cattolica è celebrata il 19 marzo, giorno in cui la chiesa romana ricorda San Giuseppe: falegname, uomo giusto, nato dalla stirpe di Davide, sposo di Maria e padre putativo di Gesù, al quale sono personalmente legato per un palese motivo. A dire il vero nel corso degli anni non solo il nome mi ha accomunato a lui, ma per brevi periodi anche l avere a che fare con l arte della lavorazione del legno. Ma ciò poco importa al lettore. L accento che più vorrei porre però è su tre aspetti importanti di Giuseppe. Il primo è che il nome Giuseppe in ebraico significa accrescere o colui che fa crescere ; non per nulla è il padre terreno che Dio ha scelto per far crescere Suo figlio Gesù, a riprova che l Eterno non fa niente per caso. Il secondo è la straordinaria analogia con Giuseppe dell Antico Testamento: entrambi hanno in comune vicende legate alla castità, alla protezione dei propri cari anche in Egitto e alla interpretazione dei sogni. Il terzo è l umiltà con cui Giuseppe ha continuato a servire Dio nel Suo progetto divino di salvezza dell uomo e ne ha mantenuto nell'ombra l'opera, pur così preziosa ed efficace. Ha accettato la responsabilità educativa di padre, contributo prezioso alla formazione umana, sociale e religiosa di Gesù giovane ebreo che, come vero uomo per crescere in modo ordinato ha avuto bisogno, come ogni uomo, d'una sana preparazione in famiglia per l'inserimento nella vita. E Gesù cresceva in sapienza, in statura e in grazia davanti a Dio e agli uomini. Luca 2:52 In questi tempi, di spinta confusione dei ruoli e delle attitudini proprie del padre e della madre nelle famiglie, questo personaggio aiuta a riflettere sull importanza del mandato di genitore. L essere padre comporta una serie di responsabilità diverse da quelle del marito e richiede degli impegni ulteriori. Questo cambiamento ha degli effetti sulle priorità, le scelte e il comportamento nella vita quotidiana. È un processo che richiede tempo e impegno. Essere padre è un ruolo che gli uomini maturano crescendo. La transizione verso la paternità è un momento di grande svolta nella vita di un uomo; ci si ricorda delle esperienze personali di figlio e le si mette a frutto nell inedito ruolo di padre. Se l uomo è disposto ad entrare in questo rapporto con i figli, diventa uno dei cambiamenti più grandi nella sua vita e nel suo sviluppo come persona. BEPPE Caro papà "Un augurio speciale al mio papà, che mi ha saputo educare sin da piccolo al rispetto e all'onestà, essendomi d'esempio in questo e nella vita in generale. Spero un giorno di poter essere anch'io un papà come lui." Matteo 2

per me è stato come ricevere un bel regalo. Di certo uno dei 5 più belli mai ricevuti.

Oltre alla gioia e alla riconoscenza a Dio per il dono che avevo ricevuto, ho subito pensato che Filo era stata bravissima e che si meritava un grande regalo!

) sul modo in cui Dio aggiunge persone nelle famiglie. La nascita permette l ingresso di uno sconosciuto in una casa in modo da farlo accettare come se ci fosse sempre stato!

3 per me è stato come ricevere un bel regalo. Di certo uno dei 5 più belli mai ricevuti. Anche se ho avuto nove mesi per prepararmi a diventare padre, il giorno della nascita di Isaac non avevo idea delle sensazioni che avrei provato nel vederlo nascere! Oltre alla gioia e alla riconoscenza a Dio per il dono che avevo ricevuto, ho subito pensato che Filo era stata bravissima e che si meritava un grande regalo! In questa esperienza ho conosciuto meglio mia moglie. Nei giorni successivi all'arrivo di Isaac a casa ho avuto modo di riflettere (anche a causa di una brutta influenza che mi ha tenuto fermo!) sul modo in cui Dio aggiunge persone nelle famiglie. La nascita permette l ingresso di uno sconosciuto in una casa in modo da farlo accettare come se ci fosse sempre stato! Questo mi ha fatto ricordare il modo in cui il Signore aggiunge un nuovo membro a una chiesa. È una festa! Non ho esperienza nell essere papà (anzi no, ho un mese di esperienza!), quindi posso dire poche cose su cosa voglia dire. Ma quello che posso affermare è che avere un figlio ti costringe a volergli bene, anche se non sai come fare e quindi ti dai da fare al massimo per cercare di capire come. A volte penso a Dio, che ha dato il suo di Figlio per noi. In questa esperienza ho conosciuto meglio anche Lui. 3

Allora mi sono resa conto di quanto io fossi lontana da una conoscenza profonda e intima con Lui. Egli vuole che noi ricerchiamo questa relazione.

4 Ho dato la mia vita a Dio molti anni fa e credevo di conoscerlo. Pensavo bastasse leggere la Sua Parola perché questo si realizzasse...ma non e cosi...!!!!! Un giorno ho dovuto prendere una decisione molto importante per la mia vita e sentivo impellente il bisogno di sapere cosa Dio pensasse a riguardo. Allora mi sono resa conto di quanto io fossi lontana da una conoscenza profonda e intima con Lui. Egli vuole che noi ricerchiamo questa relazione. In quel preciso momento della mia vita io ho detto: VOGLIO CONOSCERE DIO PIÙ INTIMAMENTE. Da quel momento ho visto come Dio mi ha sorretto, fortificato, incoraggiato, protetto e ho potuto confidare in Lui e capire quanto mi ami. L altro ieri mi è stato ancora chiesto: COSA VORRESTI CHIEDERE ANCORA A DIO? Ho espresso un altra richiesta: VORREI IMPARARE A CAPIRE E AD ASCOLTARE LA SUA VOCE. Vi posso assicurare che si è ancora messo in movimento il mio PAPÀ CELESTE. Non abbiate paura di parlare con DIO e di chiedergli tutto ciò che può aiutarci a conoscerlo. Domandiamogli: Come stai PAPÀ? Come posso darti gloria e onore ogni giorno per renderti orgoglioso di me?. Mi ha parlato in un modo diretto, profondo e inequivocabile. Egli ci parla attraverso lo studio e la meditazione della Bibbia. Egli ci ha anche lasciato un prezioso consolatore: lo Spirito Santo che ci aiuta nella comprensione della volontà di Dio. 4

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