Controllo di gestione
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- Olimpia Cara
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1 Controllo di gestione Processo di crescita aziendale dal controllo di gestione alla Business Intelligence
2 Premessa Tutte le aziende sono dotate di sistemi informatici e programmi gestionali che permettono la gestione fiscale ed amministrativa della azienda. Nella maggioranza dei casi le rilevazioni ed i risultati sono per così dire storici cioè si riferiscono ad un periodo passato. Poche sono le aziende che possono vantare di poter determinare il risultato in tempo reale. Ancor meno sono le aziende che dispongono di una contabilità industriale che permette loro di avere sotto controllo i processi produttivi, ed i relativi costi, base essenziale per determinare il proprio listino prezzi e il proprio punto di pareggio. Il processo della contabilità industriale ha per obiettivo la rilevazione analitica dei fatti nei vari reparti aziendali di natura eterogenea, ore di lavoro, chilogrammi, metri, Kw, ecc) e li utilizza per determinare la resa ed il costo dell impianto. Si studiano analiticamente le varie fasi del procedimento produttivo per ridurre i tempi morti, gli scarti, gli errori di lavorazione e consentire quindi alla azienda di raggiungere la competitività ed incrementare il profitto.
3 Controllo di gestione Il controllo di gestione è un insieme di rilevazioni delle prestazioni aziendali. Ha quindi lo scopo di favorire l'autoregolazione del sistema aziendale in modo da consentire, attraverso modifiche ed aggiustamenti, di conseguire gli obiettivi prefissati. Si sviluppa su tre livelli: Operativo, riguarda i compiti individuali ed ha lo scopo di garantire che tali attività siano svolte con la necessaria efficacia ed efficienza. Direzionale, è il processo mediante il quale i manager si assicurano che le risorse siano usate efficacemente ed efficientemente per il raggiungimento degli obiettivi dell'organizzazione. Strategico, è finalizzato a verificare l efficacia di attuazione delle strategie aziendali. Il processo del controllo di gestione elabora i dati di gestione amministrativa con i dati delle rilevazioni periodiche della produzione per : 1. Calcolare gli indicatori di efficienza e produttività per ogni singolo reparto aziendale, 2. Fornire indicazioni per decisioni correttive volte a colmare il gap tra risultati ottenuti ed attesi, 3. Supportare il budget aziendale. 4. Valutare le performance individuali per una corretta gestione degli incentivi. Normalmente il CdG è sviluppato con strumenti semplici come i fogli elettronici di Excel o Database di Access dal management.
4 Contabilità Industriale Una seconda fase consiste nello strutturare un sistema di raccolta delle informazioni distribuito, in cui ogni reparto immette le informazioni di propria competenza e il management ne studia i risultati. Consiste nella rilevazione dei fatti interni di gestione con lo scopo principale di determinare i costi dei prodotti, la fissazione dei prezzi di vendita, la verifica della loro remuneratività, la rilevazione di risultati economici particolari, il controllo dei movimenti interni, l accertamento dell efficienza aziendale. La contabilità generale e la contabilità analitica coesistono e si integrano. La contabilità generale, di cui il bilancio rappresenta il documento di sintesi, fornisce informazioni utili sia per i soggetti esterni all azienda, che per i soggetti interni. Inoltre, il bilancio, è spesso il punto di partenza di ulteriori elaborazioni che prendono il nome di analisi di bilancio e che consentono di trarre informazioni sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell impresa. La contabilità generale, anche supportata da ulteriori informazioni desumibili dalla analisi di bilancio quali indici e flussi, non è sufficiente per tenere sotto controllo i risultati economici e finanziari di singole aree aziendali, di singoli prodotto o linea di produzioni: cosa che, invece, può essere effettuata con il ricorso alla contabilità industriale. Vediamo, con l impiego di una tabella, le principali differenze tra contabilità generale e contabilità industriale.
5 Contabilità generale Contabilità industriale La contabilità generale è sempre consuntiva, si limita a fornire informazioni sulla gestione passata. La contabilità industriale è sia consuntiva che preventiva. La contabilità generale rileva i soli fatti esterni di gestione: cioè scambi, incassi e pagamenti con terze economie. La contabilità industriale rileva i soli fatti interni di gestione, ovvero l utilizzazione delle risorse nei processi produttivi. La contabilità generale classifica i componenti di reddito secondo la loro origine (costi manodopera, costi materie prime, ecc..) La contabilità industriale classifica i componenti di reddito secondo la loro destinazione (per centri di costo, per prodotto, per reparto, ecc..). La contabilità generale si occupa tanto degli aspetti finanziari che di quelli economici della gestione. La contabilità industriale si occupa solamente degli aspetti economici della gestione. La contabilità generale è obbligatoria per legge: essa è imposta dalla normativa civilistica e fiscale. La contabilità industriale non è obbligatoria per legge.
6 La contabilità generale è tenuta contabilmente con il metodo della partita doppia. La contabilità industriale può essere tenuta contabilmente o extracontabilmente e non deve essere tenuta con nessuna metodologia in particolare. In sintesi possiamo dire che la contabilità generale è orientata ai flussi di denaro verso l esterno mentre la contabilità industriale è orientata a valutare i flussi interni di vario tipo, materie prime, risorse umane, impianti ecc. In sostanza la contabilità industriale si preoccupa di rilevare costi e ricavi secondo destinazione e provenienza, analizzare produttività, qualità, puntualità della produzione ecc. La contabilità industriale tempestiva permette di conoscere i costi di ogni singola lavorazione, di ogni singolo reparto, della singola commessa ed è lo strumento base per realizzare budget attendibili. La rilevazione tempestiva riguarda: costo diretto. Spesa sostenuta specificatamente ed esclusivamente per un determinato prodotto o reparto produttivo. costo indiretto. Spesa sostenuta per più prodotti o reparti produttivi, o intera azienda, che possono essere riferiti al singolo prodotto solo in via indiretta, mediante le cosiddette ripartizioni. La distinzione tra diretto ed indiretto varia a seconda dell'organizzazione tecnica della produzione e secondo l'oggetto del costo. Una parte importante della contabilità industrale è incentrata sullo sforzo di trasformare i costi indiretti in costi diretti.
7 Costo standard. Costo teorico tipico riferito ad una specifica realtà aziendale, con determinate caratteristiche funzionali, per un periodo di tempo stabilito. Lo standard si riferisce in particolare a materiali, manodopera e spese generali. Scopo dello standard è fornire un costo laddove tale costo non è determinabile con dati certi. Esempio: il costo di manodopera in un determinato mese, sarà noto almeno il mese successivo, e potrebbe variare, con effetto retroattivo, anche dopo molti mesi a causa di conguali, rinnovi di contratto, ecc. Da qui l'esigenza di utilizzare valori probabili, determinati con analisi anche complesse della storia di quel determinato costo, integrate da previsioni sul territorio, sul mercato, sui movimenti socio-economici, previdenziali, assistenziali, ecc. Lo standard è anche un tipico valore per i sistemi di preparazione e gestione del budget.
8 DataWarehouse(*) e Business Intelligence Il DataWarehouse è una gestione strutturata di tutte le informazioni presenti in azienda, si basa di solito su un RDMS (data base relazionale) che contiene tutte le informazioni aziendali. La Business Intelligence, permette la elaborazione secondo tempi predeterminati delle informazioni contenute all interno del DataWarehouse ed ottenere sempre informazioni aggiornate sull andamento della gestione e verificare le performance aziendali con strumenti grafici e facilmente comprensibili. Finora per complessità e costo questi strumenti sono stati utilizzati solo dalle grandi aziende. Il diffondersi di soluzioni open source permette ora anche alle Pmi di trarne vantaggio. (*) DataWarehouse letteralmente magazzino di informazioni
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