SETTORE PIANIFICAZIONE E GESTIONE DEL TERRITORIO
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- Marino Capone
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1 SETTORE PIANIFICAZIONE E GESTIONE DEL TERRITORIO OGGETTO: Legge Regionale n. 14 del 30 luglio 2009 e s.m.i. Direttiva per l applicazione del REGOLAMENTO COMUNALE relativo alla definizione delle caratteristiche storico culturali e paesaggistiche dei luoghi per gli interventi ammissibili ai sensi dell art.6, comma 2, lettera d). Con la legge n. 14 del 30/07/2009 la Regione Puglia ha dato attuazione all intesa tra Stato, regioni ed enti locali, finalizzata al rilancio dell economia mediante il sostegno all attività edilizia ed al miglioramento della qualità architettonica, energetica ed ambientale del patrimonio edilizio esistente, in coerenza con le norme di tutela del patrimonio ambientale, culturale e paesaggistico della regione nonché di difesa del suolo, prevenzione del rischio sismico e accessibilità degli edifici. Per perseguire tali finalità la legge 14/2009 disciplina l esecuzione di interventi di ampliamento (art. 3) e di demolizione e ricostruzione (art. 4) anche in deroga alla pianificazione urbanistica locale, secondo le modalità e nei limiti previsti dall art. 6 comma 1. In particolare (lettera f), non è ammessa la realizzazione degli interventi di cui agli articoli 3 e 4 su immobili ubicati in area sottoposta a vincolo paesaggistico ai sensi degli articoli 136 e 142 del d.lgs. 42/2004, così come da ultimo modificati dall art. 2 del d.lgs. 26/03/2008 n. 63. All art. 6 comma 2 lettera d) la legge regionale n. 14/2009 dà la possibilità ai Comuni di disporre motivatamente, con deliberazione del consiglio comunale da adottare entro un termine ben preciso a pena di decadenza, l individuazione di immobili ricadenti in aree sottoposte a vincolo paesaggistico ai sensi della legge n. 1497/1939, nei quali consentire, su immobili in contrasto con le qualità paesaggistiche dei luoghi, gli interventi di cui agli articoli 3 e 4, purché gli stessi siano realizzati, oltre che alle condizioni previste dalla stessa legge regionale, utilizzando sia per le parti strutturali sia per le finiture materiali e tipi architettonici legati alle caratteristiche storico-culturali e paesaggistiche dei luoghi, obbligatoriamente e puntualmente definiti da apposito regolamento approvato dal consiglio comunale entro un termine perentorio. Sono chiare ed esplicite nel testo della legge regionale le condizioni cui è assoggettata la possibilità di derogare al divieto di realizzazione degli interventi di cui agli articoli 3 e 4 su immobili ubicati in area sottoposta a vincolo paesaggistico: - gli edifici devono riscontrare positivamente il doppio requisito: 1. di essere in contrasto con le qualità paesaggistiche dei luoghi; 2. di essere realizzati, oltre che alle condizioni previste dalla legge, utilizzando materiali e tipi architettonici legati alle caratteristiche storico-culturali e paesaggistiche, sia per le parti strutturali sia per le finiture; - le caratteristiche da valutare devono essere definite da apposito regolamento approvato dal consiglio comunale. Settore Pianificazione e Gestione del Territorio Via Parlatorio, Fasano (BR) rosabelfiore@comune.fasano.br.it
2 In particolare, l approvazione di un regolamento che definisca in maniera puntuale le caratteristiche, è obbligatoria ai fini dell operatività della deroga concessa ai sensi dell art. 6 comma 2 lettera d). Il Consiglio Comunale, nei termini di legge, ha approvato determinate deroghe (riguardanti altezze e distanze dai confini) ed ha esteso l applicabilità degli interventi di cui agli articoli 3 e 4 della legge regionale n. 14/2009 agli immobili ricadenti nelle aree tipizzate come ATE di tipo B del PUTT/p e quelli ricadenti in aree coperte da vincolo diretto ai sensi della legge n. 1497/ 39, giusta deliberazione N. 50 del 19/11/2009. Al punto 3) della citata deliberazione N. 50 del 19/11/2009 viene stabilito che Con successivo regolamento il Consiglio Comunale determinerà puntualmente i requisiti di assoggettamento alla disciplina derogatoria, così come determinato all art. 6 comma 2 lettera d) della14/09. Con successiva deliberazione N. 7 del 22/01/2010 il Consiglio Comunale ha approvato la RELAZIONE di accompagnamento al regolamento comunale degli interventi ammissibili ai sensi della lettera d) comma 2 dell art. 6 della l.r. 14/09 (allegato B alla delibera) e il REGOLAMENTO COMUNALE relativo alla definizione delle caratteristiche storico culturali e paesaggistiche dei luoghi per gli interventi ammissibili ai sensi della lettera d) comma 2 dell art. 6 della l.r. 14/09 (allegato C alla delibera). L organizzazione del Regolamento Comunale: - definisce il campo di applicazione e le finalità; - stabilisce la prima condizione di ammissibilità dell intervento ovvero i contenuti entro cui definire il contrasto della preesistenza con i valori paesaggistici del contesto; - stabilisce la seconda condizione di ammissibilità dell intervento ovvero i contenuti entro cui definire la coerenza dell utilizzo di elementi strutturali, di tipi edilizi, di finiture e di materiali legati alle caratteristiche storico culturali e paesaggistiche dei luoghi; - individua i criteri di valutazione e la terminologia a quelli connessa; - definisce la classificazione delle parti strutturali; - definisce gli elementi di maggiore rilievo nel quadro dei tipi architettonici che definiscono la fabbrica; - precisa e classifica le finiture ed i materiali; - precisa gli ulteriori elementi che concorrono alla definizione della qualità edilizia; - specifica i contenuti del progetto; - individua in termini metodologici la verifica di coerenza dell intero processo sia a cura del redattore della proposta sia a cura della Commissione delegata alla valutazione dello stesso. L applicabilità della legge regionale 14/2009 limitatamente al disposto di cui all art. 6 comma 2 lettera d) si sostanzia in un doppio passaggio valutativo ai fini dell ammissibilità della proposta di trasformazione, in ragione delle componenti sulle quattro categorie citate (strutturali, tipi architettonici, finiture e materiali, ulteriori elementi di qualità edilizia). L intervento di trasformazione deve massimizzare il ricorso agli elementi della tradizione costruttiva e minimizzare (eliminare) ogni componente che risulti con quegli Settore Pianificazione e Gestione del Territorio Via Parlatorio, Fasano (BR) rosabelfiore@comune.fasano.br.it
3 elementi in contrasto o che appartenga ad una diversa impostazione stilistica del manufatto. In tal senso la valutazione, svolta in sede progettuale dal tecnico redattore e dalla commissione comunale in sede di controllo della coerenza, deve contenere ogni elemento utile e tutte le motivazioni che concorrono alla definizione del giudizio di merito. Si ritiene utile riportare di seguito il percorso metodologico da seguire per la verifica di coerenza (art. 10 del Regolamento Comunale). A cura del progettista - Il progetto deve contenere e documentare tutti gli elementi che concorrono alla doppia verifica di coerenza prevista dalla legge: la prima inerente alla sussistenza del contrasto con le qualità paesaggistiche dei luoghi, la seconda valutazione inerente la verifica del percorso progettuale e degli esiti finali per la caratterizzazione dell immobile rispetto ai valori storico culturali e paesaggistici dei luoghi. A tal fine il progettista deve curare la puntuale rispondenza dei contenuti di analisi dello stato di fatto e di quelli della proposta di progetto alle singole componenti evidenziate nelle quattro categorie di cui agli articoli 5, 6, 7, 8 secondo le sottocategorie indicate nelle schede. - Il tecnico progettista deve riportare i valori di giudizio a seguito dell analisi dello stato di fatto e della proposta progettuale, utilizzando come elemento di valutazione la terminologia dell articolo 4 cui corrisponde di massima un punteggio di riferimento. A cura del R.U.P. Il responsabile del procedimento curerà la fase istruttoria che si articolerà sul doppio fronte: - Verifica urbanistico edilizia e di rispondenza alla disciplina paesaggistica; - Rispondenza alla disciplina della L.R. 14/2009 e del connesso Regolamento Comunale. In particolare il R.U.P. valuterà l applicabilità della legge per i casi disciplinati dal Regolamento Comunale e la completezza degli elaborati e contenuti progettuali, così come stabilito all art. 9 del Regolamento e all art. 8 della Relazione di accompagnamento, al fine di sottoporre la proposta alla Commissione comunale per la verifica di coerenza. A cura della Commissione comunale - Verifica di coerenza per determinare la rispondenza delle due fasi al dettato normativo ed ai contenuti del regolamento, della relazione di accompagnamento e delle schede allegate. La Commissione motiva la mancanza di coerenza nelle valutazioni ed impone di massima una revisione generale della proposta secondo i contenuti esplicati nei propri verbali. - La coerenza è determinata da un valore complessivo di giudizio medio che sia perlomeno mediocre per la prima valutazione e perlomeno sufficiente per la seconda. Per giudizio medio si intende la media dei valori numerici determinata dal giudizio di valore di ciascuna componente delle quattro categorie sopra richiamate. Settore Pianificazione e Gestione del Territorio Via Parlatorio, Fasano (BR) rosabelfiore@comune.fasano.br.it
4 Pertanto con la presente direttiva SI DISPONE 1) Che le proposte di interventi di cui agli articoli 3 e 4 della legge regionale 14/2009 per gli immobili ricadenti in aree sottoposte a vincolo paesaggistico ai sensi della legge n. 1497/1939, devono essere redatte e valutate con la rigorosa osservanza del Regolamento Comunale e della Relazione di accompagnamento, approvati con deliberazione del Consiglio Comunale N. 7 del 22/01/2010. In caso contrario, le proposte non potranno essere accolte in quanto espressamente vietate dall art. 6, comma 1, lettera f) della stessa L.R. 14/ ) Che la Commissione Locale per il Paesaggio svolga la verifica di coerenza prevista dal percorso metodologico di cui all art. 10 del Regolamento approvato con deliberazione del Consiglio Comunale N. 7 del 22/01/ ) Che i tecnici istruttori si uniformino a tale direttiva, anche con riferimento alle richieste ancora in corso di istruttoria. 4) Che si dia la massima diffusione della presente direttiva. Fasano, 2 ottobre 2015 Il Dirigente F.to Ing. Rosa BELFIORE Settore Pianificazione e Gestione del Territorio Via Parlatorio, Fasano (BR) rosabelfiore@comune.fasano.br.it
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