LA PREVENZIONE DELLE COMPLICAZIONI DEL DIABETE. Massimo Bevini Medico di Medicina Generale, Azienda USL di Modena

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1 LA PREVENZIONE DELLE COMPLICAZIONI DEL DIABETE Massimo Bevini Medico di Medicina Generale, Azienda USL di Modena Il Piano Regionale della Prevenzione Un lettura condivisa per l attuazione locale Lunedi 6 Giugno 2011

2 PRP DGR 2071 del Programmi di prevenzione collettiva Programmi rivolti a gruppi di popolazione a rischio Programmi volti a prevenire complicanze e recidive di malattie Medicina predittiva === temi a bassa integrazione temi ad alta integrazione: ad alta integrazione interna al servizio sanitario, ad alta integrazione esterna Fattori di rischio maggiori per diabete mellito tipo 2 Familiarità per diabete (genitori, fratelli, figli) Obesità o sovrappeso associate a sedentarietà Razza (afro-americani, ispano-americani, nativi americani e di alcune isole del Pacifico) Età >45 anni Storia di IGT o IFG Ipertensione arteriosa Dislipidemia (TG>250 mg/dl, HDL <40 mg/dl) Storia di diabete mellito gestazionale o macrosomia Condizioni associate a resistenza insulinica (PCOs)

3 Fattori di rischio per diabete tipo 2 (non modificabili) Etnia (ispanici, asiatici, indiani Pima) Età >45 anni Familiarità I per diabete tipo 2 Donne che hanno partorito feti macrosomici Pregresso diabete gestazionale Peso alla nascita >4Kg o <2.5Kg Storia di aborti multipli Fattori di rischio per diabete tipo 2 (modificabili) Ipertensione arteriosa (>140/90 mmhg) Dislipidemia (TG>250 mg/dl, HDL<35 mg/dl) Sovrappeso o obesità (BMI>27) Sedentarietà Abitudini alimentari (dieta ipercalorica/iperlipidica) IFG o IGT Iperinsulinemia IGT: intolleranza ai carboidrati IFG: alterata glicemia a digiuno

4 Diabete Tipo 2 Intolleranza Alterato metabolismo glicidico Normale metabolismo glicidico Il diabete tipo 2 si può prevenire.. Stile di vita Dieta ipocalorica Attività fisica moderata (30 /die) Agenti farmacologici in caso di IGT* Olristat (studio Xendos) Acarbosio (studio STOP-NIDDM) Metformina (DPP) * Impeired Glucose Tolerance Prevenzione primaria del diabete tipo 2 E possibile impedire o comunque rallentare la comparsa di diabete tipo 2 in soggetti a rischio (obesi, IGT, ecc) con programmi di modifiche dello stile di vita (dieta ipolipidica, attività fisica, calo ponderale). Questi interventi migliorano la resistenza all insulina, riducono lo stress sulle betacellule pancreatiche. L impiego di farmaci potrebbe migliorare l efficacia di dieta ed attività fisica, ma tale tipo di intervento farmacologico non è ancora sufficientemente raccomandato nella pratica clinica.

5 Prevenzione primaria del diabete mellito 2 (conclusioni) Le modifiche dello stile di vita rappresentano l obiettivo principale nelle prevenzione del diabete. Non esistono evidenze sufficienti per consigliare l impiego di una terapia farmacologica in sostituzione delle modifiche dello stile di vita. Non sono inoltre disponibili studi clinici che dimostrano che questi farmaci ritardano o prevengono le complicanze diabetiche, in relazione al rapporto costobeneficio.

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7 Medicina del territorio Gli interventi proposti possono essere così riassunti: correzione e prevenzione dell'obesità; correzione di erronee abitudini alimentari con l'eliminazione di diete ad alto contenuto di grassi saturi; prescrizione di diete ad alto contenuto di fibre, con largo uso di carboidrati complessi; evitare la prescrizione di farmaci potenzialmente diabetogeni; suggerire un piano di attività fisica personalizzato.

8 Prevalenza dei fattori di rischio cardiovascolare nella popolazione anni - pool di Asl 2009 Ipertensione arteriosa 20% Ipercolesterolemia 24% Sedentarietà 30% Fumo 29% Eccesso ponderale 42% <5 porzioni di frutta e verdura al giorno 90% Diabete 5%

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11 ??? Obiettivi prevenzione dello sviluppo delle complicanze; prevenzione della progressione delle complicanze; prevenzione dell'insufficienza d'organo.

12 Il 75-78% dei pazienti affetti da Diabete Mellito tipo 2 muore per malattie cardiovascolari (infarto o ictus cerebri)

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14 Nuova Diagnosi ITER GESTIONALE... Tipo 1 Diabete Tipo 2 Intolleranza IGT/IFG CD Visita annuale Visite non programmate più frequenti (Passaggio in cura temp.) MMG MMG Esami di Follow-up in un anno: -HbA1c: 3-4 volte -Microalbuminuria: 1 volta -Fondo Oculare: 1 volta - ECG: 1 volta Controllo e counselling annuale FOLLOW-UP DEL PAZIENTE DIABETICO TIPO 2 dalla circolare regionale 14/2004) Monitoraggio del paziente con diabete tipo 2: ) ogni 3-4 mesi glicemia a digiuno e post-prandiale HbA1c (determinata con metodica HPLC) Esame urine completo Valutazione dell autocontrollo glicemico eseguito dal paziente (se previsto) Peso corporeo con calcolo del BMI Pressione arteriosa ) ogni 6 mesi isita medica generale orientata alla patologia diabetica (cardiovascolare e neurologica periferica, con attento controllo di eventuali alterazioni a carico dei piedi) ) ogni anno Urinocoltura

15 Progetto Diabete ASL 104 MO Distretto 1Carpi Pz. CAD Pz.MMG AGGIORNAMENTO AL 2010 nucleo diabetici 2009 diabetici presi in carico nel 2010 totale VECCHIA CARPI CARPI SUD CAMPOGALLIANO GRUPPO A CARPI NORD SOLIERA CARPI CENTRO NOVI-ROVERETO TOTALE

16 OBIETTIVI: 1. Screening per la scopertra PRECOCE della malattia Diabetica o della predisposizione alla stessa 2. Iniziative sugli stili di vita nelle scuole e verso la famiglia 3. Aggiornamento costante Linee Guida ed adeguata formazione permanente 4. Cartella informatizzata diabete (CAD-MMG) con e senza SOLE (e alfabetizzazione sull utilizzo strumento informatico) 5. Utilizzo dati Profili NCP per audit di nucleo o individuale 6. Potenziamento del Team con presenza di dietisti a disposizione del territorio 7. Diagnosi precoce delle complicanze: cardiologiche-oculistiche- Dermatologiche-Vascolari

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