Il Collocamento Obbligatorio nella Provincia di Padova: Lavoratori disabili e Categorie Protette nel 2010

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1 Il Collocamento Obbligatorio nella Provincia di Padova: Lavoratori disabili e Categorie Protette nel 2010 Osservatorio sul Mercato del Lavoro della Provincia di Padova 1

2 Il Collocamento Obbligatorio: I lavoratori disabili e le Categorie Protette nel 2010 A cura di Anna Basalisco, Livio Bordignon, In sintesi L analisi di ormai più di un decennio di risultati dell azione del Collocamento Mirato a favore di lavoratori disabili e di appartenenti alle Categorie Protette presso i Servizi Pubblici per l Impiego della Provincia di Padova continua nel 2010 a individuare non pochi risultati efficaci conseguiti da parte del Servizio, anche se, come per il 2009, i dati relativi ad utenza e assunzioni hanno continuato a risentire negativamente della fase recessiva e poi asfittica del biennio passato, pur con alcuni miglioramenti. Gli effetti protratti della crisi economica ed occupazionale, nonostante le lievi note di risollevamento portate dal 2010 nel contesto generale del mercato del lavoro padovano, si sono riflesse con debolezza nei risultati relativi a questo segmento delicato dell offerta. In primo luogo le assunzioni hanno continuato a calare, seppure con un rallentamento importante rispetto al 2009, inoltre le opportunità di continuità dell impiego si sono ridotte, pur rimanendo in quota molto elevate all interno degli avviamenti operati. Il Servizio ha dovuto affrontare le difficoltà proposte dall aumento di un utenza in media un po meno giovane ed anche con livelli di invalidità medi leggermente accresciuti. Come osservato in generale, la crisi del settore manifatturiero ha poi svantaggiato leggermente la componente maschile. Tuttavia, non si sono osservati peggioramenti dal punto di vista della durata dell attesa di collocamento, la componente di disponibili da più di 24 mesi è rimasta invariata negli ultimi anni e comunque consistente, poco al di sotto della metà del totale. 2

3 Il confronto tra caratteristiche dell offerta e caratteristiche delle assunzioni mette ancora una volta in luce la minore occupabilità delle fasce mature di disabili, ancora molto presenti nell utenza, e delle competenze scolastiche inferiori, poiché la domanda da parte delle aziende ha ancora una volta premiato le età adulte (25-44 anni) e il blocco dei diplomati-laureati. Non di meno, l Ufficio ha saputo sopperire alle lacune di opportunità con molto impegno, assieme al lavoro dei SIL del territorio, favorendo l inserimento lavorativo attraverso percorsi di accompagnamento in stage e tirocinio, giunti a doppiare i dati degli anni precedenti, nell ordine di due centinaia di interventi attraverso questo strumento. Ancora una volta è da sottolineare, infine, il carattere paritario in termini di comportamento verso l esperienza lavorativa e di occupabilità, che hanno dimostrato di possedere gli utenti con disabilità psichiche o cognitive, grazie all azione sinergica di accompagnamento e di progettazione messa in essere dall Ufficio, dai Centri per l Impiego e dai SIL, uffici preposti dalle ULSS del territorio. 3

4 La dimensione dell utenza: è proseguita la lieve crescita dei disponibili, pari a oltre l 80% degli iscritti Al termine dell anno 2010 risultavano in carico all Ufficio del Collocamento Mirato e delle Categorie Protette dei Centri per l Impiego della Provincia di Padova iscritti. Tale ammontare si ampliava leggermente rispetto alle presenze registrate esattamente un anno prima, alla data del 31 dicembre 2009 (+13,8%). L intensità della crescita degli iscritti è stata la stessa che si era verificata nel corso del 2009 (+15,5%). Tale andamento si inserisce nella continuità del processo di allargamento delle liste in atto dall anno dell introduzione della legge 68/1999: la tendenza espansiva delle liste non si è mai interrotta, se non nel 2008 quando si era realizzata una netta flessione dell utenza dovuta alla verifica censuaria delle reali posizioni degli iscritti rispetto alla volontà e alla disponibilità di essere avviati ad un attività lavorativa, alla luce delle nuove disposizioni normative che eliminavano la necessità di essere iscritti al Collocamento Mirato per finalità extralavorative (erano state effettuate cancellazioni di ufficio). Il dato degli ultimi tre anni, in tal modo, si avvicina sempre più alla dimensione reale dell offerta di lavoro di persone con disabilità in provincia di Padova (Graf.1), ma resta necessaria una ulteriore verifica del reale interesse per l inserimento lavorativo anche da parte di coloro che non sono stati coinvolti nel censimento del Va anche osservato che la crescita riguarda esclusivamente la componente di iscritti che hanno dichiarato la loro disponibilità al lavoro: il loro ammontare è risultato pari a persone, per una quota dell 81% degli iscritti, dato massimo nel decennio di applicazione della l.68/99 (Graf. 2). Invece la componente che pur essendo presente in lista non intende o non può temporaneamente essere impiegata (per motivi di salute o di cura oppure di percorsi protetti di reinserimento) si è ormai stabilizzata negli ultimi tre anni ad un livello di 794 iscritti, scesi di poco rispetto agli 801 di dodici mesi prima, e agli 831 del 2008, dopo l operazione di verifica e chiarimento con gli utenti rispetto ai motivi della persistenza in lista (Graf. 3). 4

5 I disponibili al lavoro: è aumentato il peso delle età mature e delle invalidità più elevate, aumenta soprattutto la componente maschile Come nel 2009, anche nel 2010 si è assistito ad un aumento del numero dei disabili immediatamente disponibili ad un occupazione nella nostra provincia, con un andamento pari al +17,8%, un incremento significativo, ma inferiore a quello che si era verificato nel 2009 (+22,1%). La comparazione di tale tendenza con quella di tutte le persone in cerca di lavoro usufruendo del servizio pubblico ex l.181/2000 ( al 31 dicembre 2001, il 3,5% in più rispetto alla fine del 2009) 1, indicherebbe una maggiore pressione di offerta da parte delle categorie specificamente seguite dall Ufficio. Come si era verificato nel 2009, anche nel 2010 la componente maschile è aumentata poco più intensamente (+20,7%) di quanto sia aumentata quella femminile (+14,2%). Un effetto di genere osservabile anche in generale, poiché anche nel 2010 si è trascinata la fase debole dei settori manifatturieri dove l occupazione è principalmente maschile. Questa variazione ha comportato un ulteriore abbassamento della quota rosa dell offerta, dal 46,6% del 2008, al 44,6% del 2009 ed infine al 43,3% del Ciò nondimeno, il grado di disponibilità al lavoro tra le persone iscritte è elevato e abbastanza simile sia per le donne (79%) sia per uomini (83%). Riguardo le altre caratteristiche socio-demografiche dell utenza disponibile seguita dal Servizio, è innanzitutto confermata anche nel 2010 la continua tendenza all innalzamento dell età media. L evoluzione della distribuzione per fascia d età dell utenza disponibile al lavoro (Graf. 4) indica un processo di spostamento dei disponibili verso le fasce mature. Il peso dei pochi giovani è rimasto stabile (6,5% sotto i 25 anni e 14,3% tra i 25 e i 34 anni), mentre è diminuita l incidenza delle età centrali anni (26,3%), bilanciata da un aumento di presenze per le età successive (32,7% da 45 a 54 anni, 20,3% oltre i 54 anni), come segno di maggiore difficoltà di collocamento nel tempo per il segmento demografico delle persone oltre i 45 anni. Resta comunque il dato di una composizione demografica largamente rappresentata da trenta-quarantenni, in analogia con quanto registrato nella composizione dell utenza generale dei Servizi per l Impiego. E da notare che l offerta femminile è risultata mediamente più giovane di quella maschile, principalmente per un ritardo di matrice generazionale delle donne colpite da disabilità nell aprirsi al mondo lavoro. In particolare, alla fine del 2010, le donne disponibili avevano età superiori ai 54 anni solo nel 15% dei casi, gli uomini nel 25%. Nel 2009 si era osservato un leggero spostamento verso l alto nella 1 Elaborazione dell su estrazione Veneto Lavoro dei dati CO Veneto - SILL al 25 gennaio

6 distribuzione per grado di istruzione (Graf. 5), mentre il 2010 non ha portato variazioni sostanziali alla conformazione dell offerta in attesa di essere collocata. Si è ripresentato dunque uno dei principali aspetti critici dell utenza, ovvero un inferiore tasso di scolarità rispetto a quello dell area dell offerta padovana in generale: più della metà dei disponibili con disabilità o caratteristiche di protezione sociale non disponeva che del titolo dell obbligo (55%), e il 19% possiede la licenza elementare. Rare le qualifiche professionali (4%), ben rappresentati comunque sia i diplomati (17%) sia i laureati (5%). Rispetto alle carriera lavorativa pregressa (Graf. 6), si osserva il continuo aumento del numero dei disoccupati (ovvero di coloro che hanno già posseduto almeno un occupazione), consistenti in persone al 31 dicembre 2009 e in alla stessa data del 2010 (+19%), ed un incremento più blando del numero degli inoccupati (coloro che sono alla ricerca del loro primo lavoro), pari a 409 a fine 2009 e a 450 dodici mesi dopo (+10%), un dato che si lega anche al fenomeno dell invecchiamento della platea dei disponibili, ma soprattutto al fatto che la crisi e i licenziamenti hanno interessato in questa fase anche le categorie dei disabili. Si conclude poi l analisi del profilo di utenza con uno degli elementi principali dell occupabilità, ossia il grado di inabilità presentato dal lavoratore disponibile. La pulizia del dato dalle casistiche collegate meramente alle esigenze burocratiche di iscrizione in lista senza un oggettiva possibilità o volontà di inserimento lavorativo operata nel corso del 2008 aveva apportato variazioni significative alla composizione per fasce di invalidità delle nuove iscrizioni di disponibilità di lavoratori disabili 2 (Graf. 7). Rispetto ai flussi degli anni precedenti si era ridimensionata notevolmente l area della gravità medio-alta, spostando la caratterizzazione dell utenza verso situazioni di bassa gravità. Nel 2010, tuttavia, si è registrato una lieve inversione di tendenza per questo processo, con un assestamento verso l alto del livello di invalidità presentato. Mentre nel 2009 il 38% dei nuovi disponibili presentavano invalidità minime (fino al 50%), nel 2010 questa quota si è ridotta al 36%, l incidenza delle invalidità superiori è aumentata: i portatori di invalidità riconosciute nella classe 71-80% sono diventati il 19% della nuova offerta, contro il 16% del 2009, e la classe più elevata di invalidità (oltre l 80%) si è mossa dal 16% al 18%. Anche in questo caso probabilmente il dato è da collegare alla tendenza all invecchiamento della platea dei disponibili, ma rimane la suggestione di una accresciuta difficoltà di collocamento, in un passaggio molto stazionario per il mercato del lavoro, proprio per i segmenti meno collocabili dei lavoratori disabili, ovvero i più maturi e quelli con maggiore grado di invalidità. 2 La scala proposta è quella che fornisce i criteri della determinazione delle agevolazioni alle imprese. 6

7 La disoccupazione di lunga durata: il segmento dei disponibili da più di due anni ha mantenuto costante il suo peso, pari a poco meno della metà dell offerta seguita dall Ufficio Di particolare rilievo ai fini delle politiche di intervento resta l analisi del segmento di utenti rimasti in lista da più di due anni. La verifica occorsa nel 2008 e le nuove normative avevano portato un forte ridimensionamento di quest area, permettendo di delineare meglio l utenza per la quale operare con più intensità di sforzi da parte del Servizio. Il numero di lavoratori con disabilità o appartenenti alle categorie protette in cerca di occupazione da più di due anni alla fine del 2010 ammontava a persone, pari al +18,5% dei presenti al 31 dicembre 2009, ma nonostante la crescita, simile a quella registrata nell anno precedente, il dato è rimasto comunque inferiore al livello relativo al quadriennio precedente il 2008 (Graf. 8). Si deve considerare che questa area di utenti rimane preponderante, conservando, anche dopo le operazioni di verifica ed informazione, la proporzione del 67% sul totale degli iscritti (65% nel 2008 e nel 2009). Il dato relativo ai soli disponibili è invece del 48%, una quota stabile rispetto al 2009 (49%). I disabili psichici: si continua a rilevare un apertura al lavoro e un occupabilità simili a quella dell utenza in generale Una particolare attenzione e impegno vengono dedicati nei confronti di lavoratori che presentano disabilità psico-cognitive, attraverso percorsi sinergici appositamente approntati con i SIL presenti nel nostro territorio provinciale. Alla data del 31 dicembre 2010 erano iscritti in lista con disabilità psichico-intellettive persone, pari al 27,5% delle persone in carico al Servizio, una quota che, pur dopo la verifica sugli iscritti, è rimasta stabile nel tempo (Graf. 9). L incremento degli iscritti, pari al +13,5%, non si è discostato di molto dalla dinamica in atto nel 2009 (1024 iscritti, +16% sul 2008), ed anche all andamento del numero di iscritti al Collocamento Mirato in generale. La cancellazione dei casi più gravi di disabilità non ha in realtà inciso sulla presenza di questa categoria, che dimostrato un profilo di propensione alla partecipazione all offerta di lavoro simile a quello dell utenza in generale: l aumento del numero dei disponibili (902, +18,5%) e la stabilità negli ultimi tre anni della consistenza dei non disponibili (260) sono state del tutto analoghe a quelle riportate nella totalità degli iscritti al Collocamento Mirato, tanto che il profilo psichicocognitivo ha pesato per il 26% anche all interno dei disponibili. E nuovamente da sottolineare infatti che il livello elevato di gravità della disabilità, frequente tra questo tipo di iscritti, non 7

8 riduce la propensione alla disponibilità, che dopo la pulizia della lista ammontava al 71% nel 2008, e al 72% nel 2009: tale valore è sul livello di quello registrato per il totale dei disabili e delle categorie protette (Graf. 10). Tali dinamiche si sono riflesse in misura molto simile sui generi, cosicché la quota femminile sui disponibili è rimasta al 41%. Anche la lunga permanenza nelle liste di collocamento è una caratteristica che continua dimostrarsi altamente incidente, ma non specifica per questo tipo di utenza, per la quale l assenza di occasioni di inserimento lavorativo per più di 24 mesi si è verificato nel 70% dei casi, un dato continua a mantenersi stabile, malgrado gli sforzi congiunti dell Ufficio, dei CPI e dei SIL, e prossimo a quello generale del Servizio. Le assunzioni: è rallentata la diminuzione delle assunzioni in atto dal 2009, a carico della componente maschile. In diminuzione il ricorso a contratti stabili, costante il ricorso al parttime. Avvantaggiati i candidati con età sotto i 45 anni e con titolo oltre l obbligo. A Padova primato regionale degli inserimenti lavorativi. Dal 2009, a causa della crisi economia ed occupazionale, per la prima volta si è interrotto il percorso sempre crescente delle assunzioni ottenute per gli iscritti al Collocamento Mirato o alle categorie protette (Graff ) sin dal 2000, primo anno di applicazione della l.68/99. Le assunzioni registrate nel 2010 sono state 761, il 14% in meno rispetto alle 888 del 2009, già diminuite del 25% rispetto alle del La tendenza del 2010, pur migliorativa rispetto a quella del 2009, se confrontata con l andamento generale del mercato del lavoro padovano, nel quale le assunzioni sono invece leggermente aumentate (+4,7%), indica un quadro di difficoltà nel riprendere il passo degli inserimenti lavorativi dopo la crisi. Il calo delle assunzioni è risultato associabile in misura quasi esclusiva agli uomini (460 assunzioni, -20%), mentre il flusso di ingressi al lavoro si è presentato costante per le donne (301, -4%). Di conseguenza la quota rosa degli inserimenti con contratto di lavoro è salita al 40% dal 35,5% del 2009, dopo aver toccato il 42% nel Il dato non è troppo lontano dalla quota del 50% che ormai si è consolidata per le assunzioni femminili nel totale del mercato del lavoro provinciale. Resta confermato, comunque, il primato ormai decennale delle assunzioni di disabili e appartenenti alle Categorie Protette avvenute in provincia di Padova rispetto ai risultati relativi alle altre province venete (TAB 2). Se si passa a considerare, infine, il dato delle persone (teste) effettivamente inserite durante l anno, nonostante la diminuzione dei movimenti si è osservato un andamento sostanzialmente 8

9 stabile: 689 lavoratori hanno potuto beneficiare di un ingresso nell esperienza di lavoro con un contratto economico, l 1,6% in più dei 678 del Un aspetto importante degli esiti di collocamento è anche la tipologia contrattuale a cui viene fatto ricorso per inserire un lavoratore disabile (Tab. 1): un dato di riflessione per il 2010, dopo il successo del biennio precedente, è stato l abbassamento del peso del tempo indeterminato: sono stati 324 gli avviamenti avvenuti in forma stabile (-41%), per un incidenza pari al 43% delle assunzioni, contro il 56% del 2008 e il 61,5% del La tendenza calante è stata più incisiva di quella registrata in generale nel mercato del lavoro locale (-9%). Per apprezzare la valenza della normativa e dell impegno del Servizio occorre tuttavia sottolineare che il peso del lavoro stabile nelle assunzioni ottenute dal Servizio supera abbondantemente il peso che esse hanno nel flusso generale delle assunzioni (15%). Stabile invece il flusso delle assunzioni a tempo parziale (310, pari al -7% rispetto al 2009), innalzando di poco l incidenza dell orario ridotto al 40% circa delle assunzioni registrate l anno scorso. Con riguardo alle qualifiche di coloro che sono stati assunti, in vetta alle mansioni con le quali sono inseriti i lavoratori disabili e gli appartenenti alle categorie protette rimangono quella di operaio generico (90) e la mansione di impiegato esecutivo (86), figure in espansione grazie alla ripresa del settore manifatturiero e delle attività di servizio ad esso connesso. Seguono gli inserimenti di addetti alle pulizie (17), in diminuzione, e i posti di magazziniere (13), mentre sono azzerati gli inserimenti con mansioni pesanti come gruista-escavatorista (17 nel 2009). A differenza di quanto registrato l anno precedente, nel 2010 non si sono registrate voci di qualifica elevate. Un taglio di analisi ritenuto utile per verificare l esistenza di svantaggi in termini di occupabilità è offerto dal confronto tra caratteristiche dello stock dei disponibili a fine anno e le stesse caratteristiche sulle assunzioni del 2010 (Graff ). E risultato ancora una volta confermato che, come per l anno precedente, le possibilità, o la predisposizione, ad essere inseriti in azienda sono risultate massime per le fasce di età dai 25 ai 44 anni: i disponibili in quest area adulta sono il 41% dell utenza, mentre gli assunti di quest età sono il 53% del totale. Viceversa, sono presenti in lista un 20% di disponibili con più di 55 anni, mentre nel flusso assorbito dal mercato le età mature pesano solo per il 7%. Un altra caratteristica di interesse è il grado di istruzione conseguito: l offerta è risultata essere più facilmente collocata se il titolo posseduto è un diploma (17% dei disponibili e 26% degli assunti) oppure una laurea (5% e 8% rispettivamente), mentre in evidente difficoltà si sono trovati i disponibili con titoli al più dell obbligo, pari al 74% tra l offerta, e al 61% nelle assunzioni. 9

10 Tirocini e stage: in forte aumento nel 2010 Oltre alle assunzioni con contratto di lavoro, un altra modalità particolarmente rilevante di inserimento è rappresentata dai percorsi realizzati attraverso progetti individuali di stage e tirocinio, modalità che richiedono accompagnamenti e percorsi appositamente disegnati e seguiti dai SIL del territorio. Queste esperienze lavorative erano salite ben oltre il centinaio a partire dal 2003, poi si erano attestate ai 150 inserimenti nel 2006, per raggiungere nel 2007 il massimo dei 219 stage. Dal 2008 si è scesi a 184, poi ancora ai 156 del Il 2010 ha portato un nuovo innalzamento del ricorso a questo istituto, con il record fin qui, pari a 216 avviamenti di esperienze lavorative in accompagnamento (Graf. 22). Questa espansione si lega in parte sia all aumento del grado di invalidità presentato dall offerta nel corso dell anno, sia alle difficoltà di inserimento diretto dei lavoratori per le condizioni economiche ed occupazionali di parte delle aziende. Soprattutto, si è raggiunto un rafforzamento delle sinergie con le ULSS, con le quali è stato firmato un apposito protocollo di intesa finalizzato a finanziare questa tipologia di percorso, in molti casi propedeutico all assunzione vera e propria. Il numero dei tirocini e degli stage avviati ha dunque acquistato rilievo nel quadro delle attività dell Ufficio, un risvolto impegnativo considerato che questo tipo di strumento, attraverso convenzioni individuali, è rivolto soprattutto ai disabili gravi, in particolare a quelli con patologie psichico-intellettive, e considerato che la realizzazione di queste forme di inserimento, è da sottolineare, prevede un impegnativo programma comprensivo di un percorso formativo con tutoraggio e accompagnamento, oltre alla predisposizione di percorsi individuali. Tutti passaggi delicati che si realizzano efficacemente grazie all efficiente collaborazione dei SIL (Servizi di Integrazione Lavorativa) delle Aziende ULSS del territorio provinciale. 10

11 Le convenzioni: quasi 800 utenti coinvolti in percorsi allungati ed assistiti verso l inserimento Nel 2010 sono state iniziate convenzioni di programma con le aziende sottoposte all obbligo di cui l.68/99 finalizzate all assunzione di 555 disabili, attraverso l impegno a concordare e organizzare percorsi guidati. Dall inizio del 2001 (anno di effettiva entrata in vigore delle Delibere regionali) le aziende hanno infatti la possibilità di derogare l inserimento lavorativo pianificando con l Ufficio provinciale Categorie Protette le assunzioni di disabili previste dalla norma. Sono poi da aggiungere i 217 utenti interessati da convenzioni di integrazione lavorativa, che il Servizio si è preso in carico provvedendo alla predisposizione di progetti mirati d inserimento rivolti, in particolare, ai disabili con maggiori difficoltà di adattamento ai ritmi, all ambiente e alle modalità della vita lavorativa. Gli esoneri parziali e le scoperture: dato in leggera crescita. I finanziamenti destinati alle aziende che assumono in provincia superano di poco il milione di euro. L esonero parziale consente all azienda, qualora le proprie attività produttive siano troppo pericolose o pesanti per i lavoratori portatori di handicap, di essere, seppure temporaneamente, sollevata dall obbligo di assunzione di una quota di lavoratori disabili prevista dalla legge (pari al 60% al massimo). In cambio, l azienda stessa deve versare una somma giornaliera a favore del Fondo Regionale per l Occupazione dei Disabili, il quale viene poi utilizzato per incentivare altre aziende che invece procedono alle assunzioni, così come per finanziare l attivazione di politiche che favoriscano l occupabilità degli utenti. Lo strumento dell esonero parziale, dunque, costituisce un importante punto di compromesso con le reali condizioni lavorative nelle aziende coinvolte dalla l.68, e al contempo un canale di approvvigionamento di risorse economiche solidali secondo lo spirito della legge. In realtà l uso della norma sospensiva si presenta sempre contenuto, ma dall entrata in vigore si è dimostrato in continuo incremento, soprattutto grazie all efficiente controllo da parte del Servizio: dal 2000 si è progressivamente passati da 32 ditte e 62 posti di lavoro esonerati, a 129 ditte e 267 posti nel 2004, per arrivare nel 2005 a 151 autorizzazioni all esonero di altrettante imprese, che hanno sostenuto un onere economico per 307 mancati inserimenti di lavoratori disabili. Nel 2006 il dato si è stabilizzato a 154 ditte autorizzate per 11

12 l esonero da 314 inserimenti, e anche nel 2007 le autorizzazioni si sono fermate a 127 pratiche per un ammontare decrescente pari a 233 assunzioni evitate in luoghi non appropriati per la vita lavorativa degli utenti. Nel 2008 il calo è proseguito fino alle 116 ditte per un numero sostanzialmente immutato di esoneri, pari a 241. Le condizioni mutate del quadro economico hanno diminuito progressivamente le situazioni di possibilità di assumere da parte delle aziende obbligate, e quindi il numero di esoneri, sceso nel 2009 a 163. Un lieve recupero del dato è avvenuto nel 2010 (188 lavoratori). Nel corso degli anni si è resa efficace la politica del Servizio tesa a ridurre progressivamente la prassi dell esonero favorendo invece l inserimento lavorativo anche laddove il posto di lavoro presenta condizioni non immediatamente agevoli. E però anche utile ricordare che l importo del contributo esonerativo ha subito, a partire dal febbraio 2008, un importante adeguamento, che ne ha quasi triplicato il valore giornaliero 3. Evidentemente questo comporterà un aumento del gettito per i fondi ma anche un disincentivo per le aziende, a fronte anche di una ulteriore innovazione normativa che ha di fatto ridotto sensibilmente l obbligo delle assunzioni di disabili da parte delle aziende del settore costruzioni 4, le quali non necessitano sostanzialmente quasi più di ricorrere allo strumento dell esonero parziale. 3 Decreto Ministro del Lavoro, 21 dic. 2007, 4 Legge n dic. 2007, art.1 12

13 Già pubblicato sul tema: - Il collocamento obbligatorio: lavoratori disabili e delle Categorie Protette dal 2000 al 2004, Studi dell Osservatorio n.1/ Studi dell Osservatorio sul Mercato del Lavoro n. 1/ Studi dell Osservatorio sul Mercato del Lavoro n. 1/ Il Collocamento Obbligatorio nella Provincia di Padova: Lavoratori disabili e Categorie Protette nel 2008, maggio Il Collocamento Obbligatorio nella Provincia di Padova: Lavoratori disabili e Categorie Protette nel 2009, maggio

14 Definizioni Lavoratori disabili Lavoratori che presentano disabilità di tipo fisico o psichico-intellettivo accertato presso una Commissione medica preposta aventi fatto domanda di iscrizione nell elenco provinciale dei disabili previsto dall art. 8 della l. 68/1999. Categorie protette Persone che presentano caratteristiche di tutela sociale, identificate nelle categorie dei profughi italiani, delle vedove e degli orfani di invalidi di guerra, del lavoro o per cause di servizio. Collocamento Mirato Servizio pubblico dedicato all inserimento lavorativo, specificamente rivolto alle categorie protette e alle persone disabili, istituito dalla l. 68/1999. Disponibili Persone in cerca di occupazione che si dichiarano immediatamente disponibili a svolgere attività lavorativa ai sensi del Dlgs 181/2000 presso i Centri per l Impiego dell Amministrazione Provinciale, divenendo così utenti dei servizi pubblici di collocamento e di formazione. Convenzioni di programma Accordi tra datori di lavoro obbligati al collocamento obbligatorio ai sensi della l. 68/1999 e l Ufficio Categorie protette provinciale per la pianificazione dell ingresso dei lavoratori disabili in azienda attraverso scaglionamenti e fasi programmate di inserimento graduale degli stessi. 14

15 GRAF 1 Andamento disponibili e non disponibili, anni GRAF 2 Andamento disponibili per genere, anni Fonte: Osservatorio MdL su dati Collocamento Mirato-Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 15

16 GRAF 3 Andamento non disponibili per genere, anni Fonte: Osservatorio MdL su dati Collocamento Mirato- Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 16

17 GRAF 4 Composizione disponibili per fasce d età, anni GRAF 5 Composizione disponibili per titolo di studio, anni Fonte: Osservatorio MdL su dati Collocamento Mirato- Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 17

18 GRAF 6 Andamento disoccupati e inoccupati, anni GRAF 7 Composizione delle nuove iscrizioni di disabili per fascia di invalidità, anni Fonte: Osservatorio MdL su dati Collocamento Mirato- Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 18

19 GRAF 8 Andamento iscritti (disponibili e non disponibili) da più di 24 mesi per genere, anni GRAF 9 Disabili psichici iscritti per genere, al 31 dicembre negli anni Fonte: Osservatorio MdL su dati Collocamento Mirato- Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 19

20 GRAF 10 Disabili psichici iscritti disponibili e non disponibili, al 31 dicembre negli anni Fonte: Osservatorio MdL su dati Collocamento Mirato- Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 20

21 GRAF 11 Numero di avviamenti di disabili e appartenenti alle Categorie Protette, anni , Totali GRAF 12 Numero di avviamenti di disabili e appartenenti alle Categorie Protette, anni , Femmine Fonte: Osservatorio MdL su dati Collocamento Mirato- Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 21

22 GRAF 13 Andamento assunzioni disabili e appartenenti alle Categorie Protette, anni , Maschi TAB 1 Incidenza tempo indeterminato e del part-time sulle assunzioni, anni Totale Tempo indeterminato Part-time Totale ass Inc. t.indet su tot ass. 70,0% 66,9% 62,6% 70,8% 67,9% 60,2% 50,2% 50,2% 56,0% 61,5% 42,6% Inc. part-time su tot.ass. 24,0% 29,3% 32,6% 42,4% 40,5% 47,3% 37,4% 35,5% 36,4% 37,5% 40,7% Fonte: Osservatorio MdL su dati Collocamento Mirato- Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova TAB 2 - Avviamenti lavorativi per provincia, dal al Belluno Padova Rovigo Treviso Venezia Verona Vicenza N. di cui N. di cui N. di cui N. di cui N. di cui N. di cui N. di cui donne donne donne donne donne donne donne Totale avviamenti lavorativi Totale avviamenti Totale avviamenti lav Totale avviamenti lav n.d Fonte: Regione Veneto - Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 22

23 GRAF 14 Composizione per classi di età degli assunti nel 2007 e dei disponibili al 31 dicembre % 17,6% 7,8% 75% 50% 25% 0% 26,1% 31,0% 33,3% 29,1% 25,0% 16,8% 5,5% 7,7% Disponibili al Assunti nel e oltre GRAF 15 Composizione per classi di età degli assunti nel 2008 e dei disponibili al 31 dicembre % 16,7% 10,5% 75% 50% 25% 0% 31,0% 31,6% 32,2% 28,7% 16,6% 19,5% 6,3% 6,9% Disponibili al Assunti nel e oltre Fonte: Osservatorio MdL su dati Collocamento Mirato- Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 23

24 GRAF 16 Composizione per classi di età degli assunti nel 2009 e dei disponibili al 31 dicembre 2009 GRAF 17 Composizione per classi di età degli assunti nel 2010 e dei disponibili al 31 dicembre 2010 Fonte: Osservatorio MdL su dati Collocamento Mirato- Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 24

25 GRAF 18 Composizione per titolo di studio degli assunti nel 2007 e dei disponibili al 31 dicembre % 3,5% 15,3% 9,5% Laurea 75% 3,9% 25,4% Diploma 50% 54,1% 5,5% Qualifica professionale 40,0% Licenza media 25% 0% 23,2% 19,7% Disponibili al Assunti nel 2007 Fino alla licenza elementare GRAF 19 Composizione per titolo di studio degli assunti nel 2008 e dei disponibili al 31 dicembre % 75% 4,2% 6,1% 16,4% 20,2% 4,0% 4,8% Laurea Diploma 50% 55,6% 38,9% Qualifica professionale Licenza media 25% 19,8% 29,9% Fino alla licenza elementare 0% Disponibili al Assunti nel 2008 Fonte: Osservatorio MdL su dati Collocamento Mirato- Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 25

26 GRAF 20 Composizione per titolo di studio degli assunti nel 2009 e dei disponibili al 31 dicembre 2009 GRAF 21 Composizione per titolo di studio degli assunti nel 2009 e dei disponibili al 31 dicembre 2010 Fonte: Osservatorio MdL su dati Collocamento Mirato- Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 26

27 GRAF 22 Andamento tirocini per lavoratori disabili e delle Categorie Protette, anni Fonte: Osservatorio MdL su dati Collocamento Mirato- Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 27

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