Il Servizio Idrico Integrato La relazione n.7/2013
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- Edoardo Pellegrino
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1 Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione Seduta del 7 novembre 2013 Il Servizio Idrico Integrato La relazione n.7/2013 Servizio Commissioni Ufficio Analisi Leggi e Politiche regionali
2 Sommario Un contesto problematico La riforma della governance del SII Il Consiglio e il processo di implementazione della legge La Rel. 7/2013: le risposte ai quesiti della clausola valutativa 1. la realizzazione del nuovo assetto di governo del SII 2. le principali azioni degli Uffici d Ambito Focus: l attuazione della Direttiva 91/271/CEE 3. l integrazione (verticale e orizzontale) del sistema idrico 4. gli investimenti Un quadro di sintesi 2/39
3 Un contesto problematico Il territorio lombardo è caratterizzato da alta antropizzazione, densità abitativa, industrie e agricoltura intensiva Abbiamo tanta acqua ma non sempre gestita in maniera ottimale e non sempre di buona qualità I principali problemi le infrastrutture idriche la qualità dell acqua lo stato di mora rispetto alla Direttiva Comunitaria (91/271/CEE) 3/39
4 Le infrastrutture idriche (i tre segmenti del SII) Acquedotto Fognatura Depurazione copertura della rete estesa ma non completa perdite rilevanti livello di manutenzione basso copertura del servizio non totale o non adeguata copertura parziale del servizio impianti incapaci di abbattere sufficientemente gli inquinanti (dove il carico civile e industriale è elevato) 21 agglomerati in attesa della prima sentenza della Corte di Giustizia europea perché non conformi alla direttiva 91/271/CEE 4/39
5 La qualità dell acqua Fonte: ARPA 5/39
6 La riforma della governance del SII Soppressione delle Autorità d Ambito Territoriale Ottimale le Regioni sono incaricate di trasferire le funzioni delle A.ATO a nuovi soggetti Legge Finanziaria (L. n.191/2009) Regione Lombardia L.r. n. 21, 27 dicembre 2010 Modifica al capo III della l.r. n.26/2003, Servizio Idrico Integrato Assegna la gestione del Servizio Idrico Integrato (SII) a: -Province e - Comune di Milano per l ATO Città di Milano Tra le principali funzioni degli Enti responsabili dell ATO: - la costituzione degli Uffici d Ambito - l approvazione e l aggiornamento dei Piani d Ambito 6/39
7 Il Consiglio e il processo di implementazione La clausola valutativa (art.51 bis, l.r. 26/2003 -modificata dalla l.r. 21/2010) la realizzazione del nuovo assetto di governo del SII le principali azioni degli Uffici d Ambito l integrazione (verticale e orizzontale) del sistema idrico gli investimenti La prima relazione di risposta alla clausola valutativa ricevuta dal Consiglio ad Aprile 2012 (Rel.37/2012) esaminata dal CPCV a Maggio 2012 La risoluzione (RIS lug. 2012) che impegna la Giunta a sollecitare il Governo nazionale perché intervenga normando gli aspetti del SII ancora privi di disciplina supportare gli Uffici d Ambito perché aggiornino/approvino i Piani d Ambito entro il 31 dicembre 2012 incidere maggiormente sul processo di adeguamento della Lombardia alla Direttiva europea 271/91 7/39
8 La Relazione n. 7/2013 le risposte ai quesiti della clausola valutativa 8/39
9 Le risposte ai quesiti della clausola valutativa 1/4 1. La realizzazione del nuovo assetto di governo del SII Uffici d Ambito e Conferenza dei Comuni 9/39
10 Uffici d ambito: la costituzione al 31 dicembre 2012 tutti gli uffici d ambito risultano costituiti l.r. 21/2010 Milano città I semestre 2011 II semestre 2011 I semestre 2012 Bergamo Brescia Cremona Como Lecco Lodi Mantova Monza Brianza Pavia Varese II semestre 2012 Sondrio Milano provincia 10/39
11 Uffici d ambito: le criticità Normative Permangono alcune difficoltà nella messa a regime delle attività degli Uffici d Ambito Retribuzione/gratuità della carica dei revisori dei conti degli Uffici d Ambito Nomina componenti CdA Organizzative Risorse umane insufficienti 11/39
12 La Conferenza dei Comuni È stata istituita in tutte le Province Alcune province non hanno ancora nominato il Presidente e il Vicepresidente (Milano, Varese e Sondrio) i rappresentanti nei CdA degli Uffici d Ambito (Milano, Lodi, Sondrio e Mantova) 12/39
13 Le risposte ai quesiti della clausola valutativa 2/4 2. Le principali azioni degli Uffici d Ambito Piani d Ambito, modello di gestione, tariffe, controlli e vigilanza 13/39
14 I Piani d Ambito sono disciplinati dal d.lgs. 152/2006 definiti dall Ufficio d Ambito costituiti dai seguenti atti: 2. Programmazione degli interventi 3. Modello gestionale ed organizzativo 4. Piano economicofinanziario 1. Ricognizione delle infrastrutture 5. Definizione delle tariffe 14/39
15 I Piani d Ambito: lo stato di avanzamento ATO Approvato Approvato Revisione Piani Stralcio 2011/2012 Bergamo Brescia 2010 Cremona in corso Lodi 2010 Mantova Milano Città 2010 Milano Provincia in corso Monza Brianza Utilizza il Piano della Provincia di Milano Como Solo per la parte di ricognizione delle infrastruttre Lecco Pavia Sondrio Iter di approvazione in corso Varese Iter di approvazione in corso I Piani Stralcio contengono programmazioni circoscritte a una parte di agglomerati dell Ambito che necessitano la pianificazione di investimenti in via prioritaria 15/39
16 I Piani d Ambito: le criticità La Risoluzione approvata dal Consiglio nel luglio 2012 ha stimolato l avanzamento delle attività di adozione dei PA ma una parte rilevante del territorio regionale non ha ancora una pianificazione aggiornata e adeguata Sondrio e Varese non hanno ancora adottato i rispettivi Piani Como ha un Piano del 2010 privo di alcuni elementi fondamentali per la maggior parte delle province i Piani permangono datati e privi di approfondimenti sia sul piano infrastrutturale che su quello delle previsioni di investimento Approvare e revisionare i Piani resta quanto mai urgente per scongiurare l evoluzione della procedura d infrazione comunitaria 16/39
17 Focus: l attuazione della Direttiva 91/271/CEE 4 obiettivi: disporre di informazioni attendibili su fognature e depurazione realizzare reti fognarie e impianti di depurazione negli agglomerati non conformi provvedere al trattamento dei reflui (ridurre fosfato e azoto del 75%) effettuare controlli su scarico e smaltimento 17/39
18 Focus: l attuazione della Direttiva 91/271/CEE 25/05/ agglomerati in infrazione (lettera di parere motivato - procedura di infrazione comunitaria 2009/2034) 31/12/ agglomerati ancora non conformi (265 Comuni in 9 province) 06/03/ agglomerati in attesa di sentenza da parte della Corte di Giustizia Europea (ricorso presentato dalla Commissione Europea, causa C-85/2013) 18/39
19 Focus: l attuazione della Direttiva 91/271/CEE Ricorso Corte di Giustizia (causa C-85/2013) 21 agglomerati > AE Provincia Agglomerati C-85/2013 BERGAMO - - BRESCIA 1 1 COMO - - CREMONA - - LECCO 2 15 LODI - - MANTOVA - - MILANO CITTA - - MILANO PROVINCIA MONZA BRIANZA 1 8 PAVIA 4 12 SONDRIO - - VARESE 1 1 Totale Comuni coinvolti 91 Comuni coinvolti 54 in Prov. Milano 19/39
20 Focus: l attuazione della Direttiva 91/271/CEE Dalle ricognizioni effettuate al giugno 2013 (dati monitorati tramite il sistema SIRE acque) non risultano conformi alla direttiva 91/271/CEE: 89 agglomerati su 143 (62%) > AE 55 agglomerati su 190 (29%) < AE > Rischio di avvio della procedura di infrazione comunitaria per 144 agglomerati 269 agglomerati su 759 (35%) < AE 20/39
21 Il modello di gestione Referendum 2010 Abrogazione dell art 23 bis del d.l. 112/08 Disposizione sulle modalità delle procedure di affidamento Per la scelta dell affidatario : normativa europea (e future disposizioni statali) Tre modelli alternativi: mediante affidamento a terzi secondo procedure competitive e ad evidenza pubblica mediante affidamento in house, solo qualora sussistano specifici presupposti mediante affidamento a società mista, previa gara ad evidenza pubblica 21/39
22 Verso il Gestore Unico Attività propedeutiche al passaggio di funzioni del SII al Gestore Unico Fase 1 Ricognizione delle gestioni esistenti in ciascun ATO Fase 3 Definizione dei criteri per il trasferimento dei beni e del personale delle gestioni esistenti Fase 2 Individuazione delle gestioni che decadono anticipatamente per ragioni normative (in contrasto con le normative sulla tutela della concorrenza o sulla riorganizzazione per ATO) Obiettivo: superamento graduale delle situazioni illegittime (fino ad arrivare alla presenza di un unico Gestore) 22/39
23 Individuazione del Gestore Unico Bergamo ATO al 31 dicembre 2011 al 30 giugno 2013 Brescia 3 gestori di riferimento Como Cremona Lecco Lodi Mantova 5 gestori di riferimento Milano Città Milano Provincia Monza Brianza Pavia Sondrio Varese Il modello di gestione scelto dalla quasi totalità delle province è l affidamento in house 23/39
24 Il modello di gestione: le criticità Pur in presenza di ripetute sollecitazioni l attività di ricognizione delle gestioni esistenti è stata avviata solo in poche province: Cremona e Monza Brianza (nel 2011) Milano provincia, Pavia e Varese (nel 2012) A giugno 2013 ci sono ancora 4 province che non hanno individuato nessun gestore d ambito 24/39
25 Le tariffe Legge Galli (l. 36/1994): tariffa unica - per ATO - per i 3 segmenti del SII (compito affidato alle Autorità d Ambito, attraverso il Piano d Ambito) Esiti referendum nazionale (2011) abrogazione del riferimento normativo sulla remunerazione delle tariffe (art. 154 d. lgs. 152/2006) Provvisoriamente (2011) restano in vigore le tariffe definite con i Piani d Ambito; in assenza del Piano, si applicano le tariffe CIPE AEEG: nuovo regolatore di settore (2012) nuovo modello tariffario transitorio -delibera 585/2012- (gli Uffici d Ambito inviano proposta tariffaria e piano economico finanziario a AEEG; in assenza del Piano d Ambito, i dati vengono inviati dai singoli comuni/gestori esistenti) Gli Uffici d Ambito hanno provveduto all invio dei dati, in molti casi parziali o incompleti (in particolare non hanno inviato il piano economico finanziario) AEEG non ha ancora provveduto all approvazione delle proposte tariffarie 25/39
26 L adeguatezza delle tariffe Tariffa costi di gestione + investimenti E difficile stimare l adeguatezza delle tariffe applicate, in particolare per far fronte agli investimenti necessari, in quanto i Piani d Ambito sono per la maggior parte desueti (3 ATO non hanno ancora il PA): pianificazione/programmazione non adeguata mancanza di piano economico finanziario (sia in presenza che in assenza di piano ambito) non è disponibile la tariffa media applicata nelle singole ATO Non si riescono a stimare: gli introiti annuali e gli investimenti da attuare la capacità media della tariffa di coprire i costi degli investimenti necessari 26/39
27 Il controllo e la vigilanza Gli uffici d ambito non hanno ancora attivato un effettiva e strutturata attività di controllo e vigilanza Per poter verificare l attuazione del piano degli investimenti manca una puntuale pianificazione/programmazione mancano le informazioni sullo stato di attuazione degli interventi la gestione economico finanziaria vanno definiti standard e risultati attesi il rilascio delle autorizzazioni allo scarico industriale in fognatura (dgr 796 del 1/02/2011), programma controlli 2013 approvato: Milano città in fase di definizione: Brescia, Como, Lecco, Milano prov, Pavia nessun programma: Bergamo, Cremona, Lodi, Mantova, Monza e Brianza, Sondrio,Varese 27/39
28 Le risposte ai quesiti della clausola valutativa 3/4 3. L integrazione verticale e orizzontale della gestione del Sistema Idrico Verticale: tra i segmenti (acquedotto, depurazione, fognatura) del SII Orizzontale: per tutti i comuni all interno dell ATO 28/39
29 Le Società operanti negli ATO Gestori presenti per segmento Gestori presenti per ATO Varese Como Pavia Milano Provincia Brescia acquedotto fognatura depurazione apr Monza Brianza apr Sondrio Bergamo Mantova Cremona Lecco Lodi Milano Città N.B. Lo stesso operatore può operare su più ATO e su più segmenti 29/39
30 I Comuni che gestiscono il SII in economia CO VA CR SO BG BS PV MB MI MN LC LO MI città provincia apr /39
31 L integrazione della gestione: Totale effettivo delle Società operanti negli ATO Totale Comuni che gestiscono il SII in economia Aprile2013:124 Aprile2013:589 La situazione ad aprile 2013 numero più elevato di operatori nel segmento della depurazione nell ATO di Varese 426 gestioni in economia riguardano Comuni nelle ATO di Varese, Como, Cremona e Sondrio (dove ancora manca il Gestore d Ambito) Milano città e provincia di Lodi hanno gestore unico e segmenti unificati 31/39
32 Le risposte ai quesiti della clausola valutativa 4/4 4. Gli investimenti 32/39
33 Gli investimenti Gli investimenti al 31/12/ milioni di Euro (Accordo di Programma Quadro 2002, Tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche ) per un totale di 719 interventi per la maggior parte ancora in corso di realizzazione Il fabbisogno infrastrutturale stimato 3 miliardi di Euro copertura del fabbisogno 22% 33/39
34 Milioni Entità e fonti dei finanziamenti APQ 2002 Tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche Situazione al 31 dicembre Cofinanziamento EE.LL. Finanziamento statale Finanziamento regionale 34/39
35 Gli interventi 140 APQ 2002 Tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche Situazione al 31 dicembre L attuazione dell APQ procede lentamente - ritmo medio 69% 15 sono gli interventi completati (tutti finanziati durante la I fase dell APQ: ) 35/39
36 La riprogrammazione delle risorse 27 milioni di Euro sono le risorse riprogrammate nell anno 2012 (economie dell APQ - dgr 3691/2012) principalmente per realizzare nuovi interventi negli agglomerati oggetto di procedura infrazione il valore complessivo degli investimenti supera i 50 milioni di Euro (per il 53% finanziati dalla Regione) gli interventi dovranno per lo più concludersi entro il 31/12/2015 (data entro la quale vanno sanate le situazioni di non conformità oggetto di procedura di infrazione) 36/39
37 Un quadro di sintesi Gli Uffici d Ambito I Piani d Ambito Il modello di gestione Le tariffe Il processo di integrazione Gli investimenti sono tutti costituiti in buona parte non aggiornati 3 ATO non hanno ancora il PA la maggior parte degli Ud Ambito ha individuato il Gestore Unico pochi Ud Ambito hanno avviato la ricognizione delle gestioni esistenti il processo di adeguamento alle nuove regole è in corso non ci sono sufficienti elementi per stimarne l adeguatezza ancora incompiuto 124 società operano negli ATO e nei 3 segmenti 589 comuni gestiscono il SII in economia coprono circa il 22% del fabbisogno infrastrutturale stimato 21 agglomerati (91 comuni) in attesa di sentenza perché non conformi alla Direttiva 91/271/CEE Lo snodo cruciale l approvazione e l aggiornamento dei Piani d Ambito 37/39
38 Le fonti informative utilizzate per la presentazione: Relazioni n. 37/2012 e n. 7/2013 Relazioni sullo stato di attuazione della l.r. 21/2010 Modifiche alla l.r. 26/2003 gestione del Servizio idrico Integrato D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Portale servizi di pubblica utilità Lombardia ARPA Lombardia ita.arpalombardia.it Nota Informativa n. 17/2011 La qualità delle acque lombarde e come tutelarla attraverso il trattamento dei reflui urbani 38/39
39 Grazie
Il Servizio Idrico Integrato
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