ANATOMIA 7 27/05/2016. Docente: Lorenzetti Cristina

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1 ANATOMIA 7 Docente: Lorenzetti Cristina

2 Livelli di organizzazione dell organismo

3 4 Livello di Organo L organo è un insieme di tessuti con funzioni specifiche: reni, fegato, polmoni, stomaco ecc. 5 Livello di Apparato Un apparato è un insieme di organi che cooperano a una specifica funzione: apparato urinario, digerente, respiratorio 6 Livello Organismo L organismo è l insieme degli apparati che formano un sistema complesso evolutivo, si sviluppa, si determina e si mantiene da solo secondo un progetto contenuto nel DNA.

4 7 LEZIONE SISTEMA SENSORIALE

5 VIE SENSORIALI I sensi forniscono continuamente informazioni sull ambiente esterno e interno Gli impulsi legati alle sensazioni seguono vie molto precise, formate da recettori, neuroni sensitivi, vie o fasci sensitivi e aree sensitive che si trovano nella corteccia e interpretano le sensazioni. Alcune caratteristiche delle sensazioni ci permettono di comprendere come funziona ciascuna area sensitiva in base a informazioni provenienti dai recettori. VIE SENSORIALI

6 VIE SENSORIALI Proiezione Le sensazioni sembrano provenire dall area nella quale i recettori sono stati stimolati. Quando tocchiamo un libro, la sensazione di tatto sembra essere sulla nostra mano, in realtà essa viene percepita dalla corteccia cerebrale. (arto fantasma) I recettori non sono più presenti, ma la parte terminale del nervo tagliato continua a generare impulsi. Questi arrivano nell area del lobo parietale del cervello riservata a quell arto e il cervello reagisce generando la proiezione, la sensazione che l arto sia ancora presente. Intensità Alcune sensazioni sono percepite più distintamente e intensamente di altre, ad esempio una luce fioca stimolerà un numero ridotto di recettori, ma uno stimolo molto forte, come la luce del sole, agirà su molti di più. Quando più recettori sono stimolati, un maggior numero di impulsi giunge nell area sensoriale del cervello. Il cervello conta gli impulsi proiettando una sensazione più intensa. Ad esempio il flash per una foto. VIE SENSORIALI

7 VIE SENSORIALI Contrasto L effetto di una stimolazione precedente o simultanea rispetto a quella corrente, può esser per questo accentuata o diminuita. Anche questa è una funzione del cervello, il quale compara costantemente le sensazioni. (acqua più fredda di una piscina in una giornata calda) Adattamento Una graduale incapacità di reagire ad uno stimolo continuo. I recettori percepiscono i cambiamenti, ma se lo stimolo è continuo esso non verrà recepito come una variazione di stato e i recettori daranno origine ad impulsi sempre più deboli. Ad esempio l acqua di una piscina, inizialmente sembrerà fredda poi gradualmente il corpo si abitua a quella sensazione. Immagine residua La sensazione rimane anche dopo che lo stimolo è terminato. Ad esempio il flash per una foto. VIE SENSORIALI

8 SENSI CUTANEI Sulla cute sono situati molteplici recettori per svariate sensazioni. i recettori del dolore sono terminazioni nervose libere, che rispondono a ogni stimolo intenso. Una forte pressione, per esempio, può essere percepita come dolore. I recettori per il tatto e la pressione sono terminazioni nervose incapsulate, in cui intorno alle terminazioni sono poste delle strutture cellulari Le aree di senso della pelle si trovano nei lobi parietali e per il numero dei recettori l area più grande cutanea è quella della faccia e delle mani. SENSI CUTANEI

9 Dolore riferito: dolore che origina in organi interni e può essere percepito in un area cutanea. Ad esempio un infarto del miocardio può essere percepito nel braccio sinistro e nella spalla. Questo dolore è da attribuire all attività cerebrale, in particolare del midollo spinale in cui vi sono vie sensoriali condivise da impulsi cutanei e viscerali. Essendo molto più frequenti gli impulsi cutanei il cervello proietta le sensazioni sulla pelle, ma quando provengono da un organo interno il cervello può ancora proiettare le sensazioni all area cutanea di sempre, che è più conosciuta. SENSI CUTANEI

10 SENSO DEL GUSTO I recettori di questo senso sono presenti nei calici gustativi, situati maggiormente nelle papille gustative della lingua. Sono detti chemocettori, percepiscono i composti chimici in soluzione nella bocca. I composti chimici sono presenti nel cibo e il solvente è la saliva, quindi se la bocca è molto asciutta, il gusto è indistinto. I recettori conosciuti sono quattro: dolce, salato, acido e amaro e nella distinzione di sapore di un cibo composto interviene anche il senso dell olfatto. Alcune preferenze di gusto sono trasmesse geneticamente e sono legate al numero di papille gustative presenti. Gli impulsi provenienti dai calici gustativi sono trasmessi dai nervi facciali e glossofaringei (VII e IX paio di nervi cranici) all area del gusto nella corteccia parieto temporale. Alcuni farmaci possono interferire con il senso del gusto, il quale diviene meno acuto con l invecchiamento e spesso è causa di malnutrizione. SENSO DEL GUSTO

11 SENSO DELL OLFATTO I recettori per l olfatto (odorato) sono chemorecettori che percepiscono le sostanze chimiche volatili che sono state inalate nelle cavità nasali superiori. Questi stimolano i recettori olfattivi che generano impulsi trasmessi dal I paio di nervi cranici attraverso l osso etmoide fino ai bulbi olfattivi e nell area temporale. È un senso poco sviluppato rispetto ad esempio ai cani che è almeno 200 volte più acuto. L adattamento sopraggiunge velocemente e odori gradevoli e sgradevoli ben presto scompaiono. Incide anche sul senso del gusto in quanto in caso di raffreddamento cambia il sapore dei cibi. SENSO DELL OLFATTO

12 FAME E SETE Possono essere considerate sensazioni viscerali perché dovute a cambiamenti interni I recettori della fame percepiscono cambiamenti del livello di nutrienti del sangue e dei livelli ematici di alcuni ormoni rilasciati da stomaco, intestino e tessuto adiposo. Questa informazione giunge all ipotalamo. I recettori della sete rilevano informazioni sulla proporzione acqua/sale nel sangue. Queste sensazioni che originano nell ipotalamo sono percepite nella faringe e bocca. La sensazione della fame agisce come per gli altri sensi, se non soddisfatta gradualmente diminuisce e l organismo si adatta alla nuova situazione, utilizzando i lipidi del tessuto adiposo immagazzinati per produrre energia fino al far abbassare il loro livello, dopo il quale si scatena un nuovo impulso e la sensazione di fame Per la sete è l opposto, se non soddisfatta cresce continuamente e l organismo non si adatta. Ci sono costanti cambiamenti che i recettori avvertono e una sete prolungata causa sofferenza. FAME E SETE

13 SENSO DELLA VISIONE

14 SENSO DELLA VISIONE L organo esterno preposto alla visione è il bulbo oculare che contiene i recettori della visione e un sistema di refrazione per focalizzare i raggi di luce sui recettori posti sulla retina. Tra gli apparati accessori sono presenti le palpebre che contengono un muscolo che consente l abbassamento e l innalzamento per coprire la parte frontale del bulbo oculare. Sono rivestite da una fine membrana detta congiuntiva che ricopre anche la parte bianca dell occhio. Le lacrime sono il prodotto delle ghiandole lacrimali localizzate nell angolo superiore esterno del globo oculare. Piccoli dotti raccolgono le lacrime nella parte anteriore del globo dove il movimento palpebrale spande il liquido detergendo la superficie dell occhio. Sono formate da acqua e contengono circa l 1% di cloruro di sodio e un lisozima, un enzima che impedisce la crescita di batteri sulla superficie umida e calda dell occhio. Nell angolo mediale della palpebra vi sono due piccole aperture verso il canale lacrimale superiore e inferiore, che portano le lacrime nel sacco lacrimale fino al dotto naso lacrimale per espellere nel naso. SENSO DELLA VISIONE

15 SENSO DELLA VISIONE L occhio è formato da tre strati, la parte più esterna è la sclera formato da fibre di tessuto connettivo ed è la parte bianca dell occhio. La sua porzione più anteriore è la cornea, più trasparente e senza capillari, che ha lo scopo di rifrangere i raggi di luce. Lo strato di mezzo è detto coroide e contiene i vasi capillari e un pigmento blu scuro derivato dalla melanina che assorbe la luce che entra all interno del bulbo oculare prevenendo l abbagliamento. Nelle parte anteriore di questa vi è il corpo ciliare, il muscolo che muove la lente o cristallino costituita da una proteina trasparente elastica che non possiede capillari ed ha il compito di mettere a fuoco gli oggetti. Davanti alla lente è l iride, la parte colorata dalla melanina, il cui colore dipende dalla genetica. Il diametro della pupilla è determinato da due gruppi di muscoli lisci e permettono la dilatazione (simpatico) e la contrazione (parasimpatico) SENSO DELLA VISIONE

16 SENSO DELLA VISIONE La retina riveste i due terzi della parte interna del bulbo oculare e contiene i recettori per la visione: bastoncelli avvertono la presenza della luce e sono più abbondanti verso la periferia e ai bordi della retina. Coni - percepiscono i colori, sono più abbondanti nel centro retina, in particolare in un area nota come macula lutea, posizionata direttamente dietro la parte centrale della lente. La fovea, è una piccola depressione nel contesto della macula ed è l area preposta ad una migliore visione dei colori All interno dell occhio vi sono due camere, la camera posteriore è la più grande e si trova fra la lente e la retine e contiene l umor vitreo. Questa sostanza semisolida tiene la retina al suo posto. Se il bulbo venisse forato e l umor vitreo uscisse, la retina si staccherebbe dalla coroide, una delle cause del distacco di retina. La camera anteriore è fra la parte anteriore della lente e la cornea e contiene l umor acqueo, che è il liquido del bulbo oculare, formato dai capillari e svolge una funzione nutritiva. SENSO DELLA VISIONE

17 AL CERVELLO I CONI sono sensibili ai colori, I BASTONCELLI sono sensibili ad una bassa luminosita' SENSO DELLA VISTA

18 FISIOLOGIA DELLA VISIONE I raggi di luce sono focalizzati sulla retina i cui recettori avviano l impulso e ne permettono il trasporto all area della corteccia cerebrale adibita alla visione. La luce attraversa la cornea, l umor acqueo, la lente e l umor vitreo subendo una rifrazione (deviazione). Ogni oggetto rifrange la luce che arriva a colpire la retina. Se guardiamo un oggetto lontano, il muscolo ciliare è rilassato e la lente è stirata e sottile. Se guardiamo un oggetto vicino, il muscolo ciliare si contrae a formare un piccolo cerchio, la lente, che è elastica si ritrae e diviene convessa al centro, acquistando un alto potere di rifrazione. Una volta che la luce colpisce i coni e i bastoncini, si avvia una reazione chimica che fa partire l impulso trasmesso ai neuroni gangliari che convergono nel disco ottico e formano il nervo ottico. I due nervi ottici convergono a loro volta nel chiasma ottico, situato di fronte alla ghiandola pituitaria, dove si incrociano per ricevere impulsi da entrambi gli occhi per una visione binoculare. Le aree visive si trovano nei lobi occipitali della corteccia cerebrale dove l immagine che la retina trasmette rovesciata si raddrizza. SENSO DELLA VISTA

19 SENSO DELL UDITO È composto da orecchio esterno, medio e interno che oltre ai recettori dell udito contiene anche quelli dell equilibrio. SENSO DELL UDITO

20 SENSO DELL UDITO L orecchio esterno è costituito dal padiglione auricolare e dal meato (piccola apertura) acustico esterno rivestito da cute contente ghiandole ceruminose Il padiglione auricolare o pinna è costituito da cartilagine ricoperta da pelle, si ritiene che la sua fisionomia non sia importante nella propagazione del suono. L orecchio medio è una cavità aerea nell osso temporale, la membrana timpanica (timpano) è tesa alla fine del meato acustico esterno e vibra quando le onde sonore la colpiscono. Queste vibrazioni sono trasmesse a tre ossicini: l incudine, il martello e la staffa e quest ultima a sua volta la trasmette tramite la finestra ovale all orecchio interno. Dall orecchio medio la tuba di Eustachio si estende fino al nasofaringe, permettendo all aria di entrare o di lasciare la cavità dell orecchio medio. La pressione dell aria deve essere la stessa della pressione atmosferica esterna in modo da consentire alla membrana acustica di vibrare correttamente. Le tube di Eustachio dei bambini sono corte e quasi orizzontali e possono permettere ai batteri di spingersi dalla faringe all orecchio medio. (otite media). SENSO DELL UDITO

21 SENSO DELL UDITO L orecchio interno è una cavità che prende il nome di labirinto osseo, rivestita da una membrana del labirinto. La perilinfa è il liquido che si trova fra l osso e la membra e l endolinfa si trova all interno delle strutture membranose dell orecchio interno. Di questa la coclea è simile ad un guscio di chiocciola formato da due giri e mezzo. Internamente è divisa in tre canali pieni di liquido, quello di mezzo è il dotto cocleare in cui sono contenuti i recettori formati da cellule ciliate chiamato organo del Corti SENSO DELL UDITO

22 SENSO DELL UDITO Quando un onda sonora entra nel meato acustico, le vibrazioni percorrono la membrana del timpano, il martello, l incudine, la staffa, la finsetra ovale dell orecchio interno, perlinfa, endolinfa all interno della coclea, cellule ciliate dell organo del corti, che piegandosi generano impulsi che sono portati dall VIII nervo cranico al cervello, dove nei lobi temporali della corteccia cerebrale sono percepiti, localizzati e interpretati. La finestra rotonda si trova sotto la finestra ovale, è rivestita da una membrana ed è importante per ridurre la pressione durante il movimento delle cellule ciliate. Due sacchi membranosi sono presenti nel vestibolo, fra la coclea e i canali semicircolari. Sono l utricolo e il sacculo. Sono formati da cellule ciliate ricoperte di una sostanza gelatinosa che contiene piccoli cristalli di carbonato di calcio detti oteoliti. Seguono la gravità attirando le cellule ciliate e facendole piegare durante il movimento della testa contribuendo al mantenimento dell equilibrio. Infine i canali semicircolari sono pieni di liquido e disposti su tre piani. Alla base presentano una ampolla che contiene cellule ciliate sensibili al movimento SENSO DELL UDITO

23 SENSO DELL UDITO

24 SENSO DELL UDITO

25 SENSI E INVECCHIAMENTO L avanzare dell età può comportare la diminuzione delle funzioni degli organi di senso. A livello oculare, la cataratta può rendere la lente opaca, diminuendone l elasticità provocando presbiopia (difficoltà a vedere da vicino); aumenta il rischio di glaucoma e di degenerazione maculare. A livello dell orecchio, si ha una progressiva riduzione di funzionalità delle cellule ciliate, che non possono essere rimpiazzate. nell anziano la sordità può essere lieve o grave, si perde prima la sensibilità ai suoni acuti, poi ai suoni gravi. Il gusto e l odorato diventano meno acuti e spesso generano fenomeni di malnutrizione. SENSI E INVECCHIAMENTO

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