Filippo Ansaldi Università degli Studi di Genova IRCCS San Martino-IST
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- Aurora Bertoni
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1 Filippo Ansaldi Università degli Studi di Genova IRCCS San Martino-IST
2 Is there a place for a new discipline? Daily incidence Basic Science Clinical Science Evaluation Sciences What is the pathophysiology? What is the diagnosis and appropriate intervention? Does the intervention work? Evidence Based Management Basic Science Clinical Science Healthcare Delivery Science Evaluation Science How do we best deliver the intervention to everyone?
3 Su cosa vi tedio oggi Modelli organizzativi per reti H&S: what? H&S: why? H&S: evidence in effectiveness
4 Modelli per reti Organizzazione in rete coordinamento tecnico-scientifico Organizzazione a rete riconfigurazione dell offerta ridefinizione di prestazioni, volumi, case-mix coordinamento tecnico-scientifico Hub and Spoke Spoke Hub (modello gerarchico o non gerarchico)
5 Hub & Spoke Integrazione verticale tra i nodi Idea dinamica dell assistenza Gradi di complessità (soglia) Unità periferiche SPOKE Unità centrali di riferimento HUB Volumi di attività predeterminati e di elevata complessità tecnologica Servizi afferenti alla stessa linea di produzione Riorganizzazione: - sovraordinamento dei legami funzionali della rete a quelli interni ai singoli presidi ospedalieri - gestione e programmazione ad hoc per budget predefiniti (costi-efficacia)
6 Modelli per reti Organizzazione in rete coordinamento tecnico-scientifico Organizzazione a rete riconfigurazione dell offerta ridefinizione di prestazioni, volumi, case-mix coordinamento tecnico-scientifico Polo e Antenne Polo per attività «rossa» Antenna per «blu»
7 Modelli per reti Organizzazione in rete coordinamento tecnico-scientifico Organizzazione a rete riconfigurazione dell offerta ridefinizione di prestazioni, volumi, case-mix coordinamento tecnico-scientifico Condivisione e mobilità delle risorse umane «pendolo»
8 Modelli per reti Organizzazione in rete coordinamento tecnico-scientifico Organizzazione a rete riconfigurazione dell offerta ridefinizione di prestazioni, volumi, case-mix coordinamento tecnico-scientifico es. STEMI receiving centers, Ictus a Berlino Diagnosi on site Si evitano gli ospedali intermedi Inizio terapia immediata se necessario
9 Riduzione della degenza ospedaliera Condivisione culturale Strutturazione dei rapporti funzionali tra servizi: canali di comunicazione e collaborazione continuativi Continuità assistenziale Attività sistematiche e continuative di audit clinico all interno e fra i centri Tempestività nella diagnosi Volumi di attività sufficienti ad acquisire e mantenere la competenza clinica Equità di accesso Efficienza operativa per rendere l assistenza efficace ed economicamente sostenibile Percorsi di cura immediati e preordinati
10 Articolo Rete per le emergenze cardiologiche La rete per l'infarto miocardico acuto (IMA) rappresenta, pertanto, l'attuale standard di cura per l'infarto del miocardio con sopra-slivellamento del tratto ST (STEMI). La rete rappresenta il sistema organizzativo per la gestione dell'emergenza IMA, che integra i sistemi di intervento di emergenza-urgenza con il territorio e con ospedali a diversa complessità assistenziale, la cui interconnessione è assicurata da un adeguato sistema di trasporto. Le principali finalità sono: ottenere il numero più elevato possibile di riperfusioni coronariche nell'ima attraverso l'utilizzo di angioplastica coronarica o trombolisi; assicurare al paziente il sistema di riperfusione più efficace, disponibile su tutto il territorio regionale; assicurare il trattamento interventistico con angioplastica al maggior numero di pazienti, in particolare a quelli con shock cardiogeno ed a più alto rischio ed ai pazienti con controindicazioni alla trombolisi; ottimizzare i percorsi diagnostico-terapeutici dei pazienti con IMA migliorare la prognosi dei pazienti con IMA; razionalizzare l'impiego delle risorse.
11 Servizio di Emergenza del 118 cui si affianca una rete inter-ospedaliera coordinata, di tipo hub and spoke, con adeguamento agli standard previsti, ovvero una unita di emodinamica per un bacino di utenza di abitanti (vedi tabella delle strutture complesse, capitolo 3). Specialità n. previsto per l area metropolitana genovese Cardiochirurgia 1 Cardiologia 3-5 Emodinamica 2-3
12 Introduzione in Emilia Romagna dal 2000 del modello «hub and spoke», con istituzione di 6 centri altamente specializzati per la Cardiochirurgia «HUB» (2 strutture pubbliche e 4 private) -20% -17% +12% - 6%
13 Introduzione in Emilia Romagna dal 2000 del modello «hub and spoke», con istituzione di 6 centri altamente specializzati per la Cardiochirurgia «HUB» (2 strutture pubbliche e 4 private) spikes 2,4-7% 2,6-4.8% 1-27% 7-25%
14 Introduzione in Emilia Romagna dal 2000 del modello «hub and spoke», con istituzione di 6 centri altamente specializzati per la Cardiochirurgia «HUB» (2 strutture pubbliche e 4 private)
15 Centro HUB di riferimento regionale IRCCS AOU San Martino-IST Heart-Team che opera in strutture dotate di Cardiochirurgia e idonee apparecchiature (in Regione Liguria questi requisiti sono presenti al IRCCS AOU San Martino-IST) Cardiochirurgia IRCCS San Martino-IST, Cardiologia Universitaria IRCCS San Martino-IST, Cardiologia Ospedaliera IRCCS San Martino IST, Cardiologia del Centro Inviante, Emodinamista 1 Operatore Centro Inviante, Emodinamista IRCCS San Martino IST, Anestesia e Rianimazione IRCCS San Martino IST. Coinvolgimento attivo dei responsabili di emodinamica delle diverse sedi SPOKE: ASL1 ASL2 ASL3 Galliera ASL4 ASL5 Ultimo accesso: 13/10/2015
16 N./anno 20 Suddivisione in base alle AO di provenienza Nov 2009-Ott 2015, N.= San Martino Galliera Imperia Lavagna Sampierdarena Spezia Pietra Ligure Savona 70 Trend temporale delle TAVI eseguite presso l IRCCS AOU S. Martino-IST * 40 Dati gentilmente forniti dal Dott. Vischi
17 Gràçie
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