Direzione e coordinamento redazionale dott. Rossana Petrucci

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2 Copyright 2017 Simone S.p.A. Via F. Russo, 33/D Napoli Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale e con qualsiasi mezzo senza l autorizzazione scritta dell editore. Tutti i diritti di sfruttamento economico dell opera appartengono alla Simone S.p.A. (art. 64, D.Lgs , n. 30) Tredicesima edizione: maggio 2017 OP3 - Codice penale operativo ISBN Ristampe Questo volume è stato stampato presso: Arti Grafiche Italo Cernia Vai Capri, n Casoria (NA) Direzione e coordinamento redazionale dott. Rossana Petrucci Fermo restando il necessario coordinamento tra gli Autori, questa tredicesima edizione dell Opera è stata così curata: L. Ciafardini (artt ; ; ) M. Formisano (artt ; ) V. Martino (artt bis) R. Pezzano (artt bis; ) P. Scognamiglio (artt ; ; ; ) La tabella delle prescrizioni è stata curata dal dott. Paolo Scognamiglio Hanno collaborato alla revisione del testo i dott. Gianluca Nunziata e Rocco Pezzano Hanno collaborato alle precedenti edizioni i dott.: S. Belluccio, A. Campione, R. Chiaese, G. Iannarone, F. Lignola, R. Pezzano, S. Ravel, M. Rumore, N. Russo, F. Somma, F. Visco L elaborazione del testo, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze Grafica di copertina a cura di Giuseppe Ragno

3 Premessa Questa nuova edizione del Codice Penale Operativo costituisce l occasione per approfondire la disamina delle modifiche apportate all impianto codicistico nel corso del 2016, anno rivelatosi particolarmente prolifico di innovazioni legislative nel campo penale. Basti pensare a quelle introdotte con i DD.Lgs. n. 7 e n. 8 del gennaio 2016 i quali hanno dato attuazione alla L. 67/2014, che delegava il governo ad un ampio intervento di depenalizzazione e abrogazione di numerose fattispecie di reato nonché a quelle prodotte dalla L. 41/2016, che ha inserito nel corpus codicistico i reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali, dei quali si è già dato conto nella precedente edizione. Ma identica attenzione è stata rivolta anche alle novità vere e proprie, tra le quali spiccano l introduzione nel codice penale del reato di frode in processo penale e depistaggio (di cui alla L. 133/2016), i ritocchi al sistema di lotta al terrorismo, anche internazionale (ad opera della L. 153/2016), le disposizioni in materia di contrasto al fenomeno del «caporalato» in agricoltura (introdotte dalla L. 199/2016), l attuazione della direttiva 2014/42/UE relativa al congelamento e alla confisca dei beni strumentali e dei proventi da reato nell Unione europea (ad opera del D.Lgs. 202/2016), fino alla riforma della responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie (contenuta nella L. 24/2017). Il volume appena licenziato fornisce una lettura sistematica delle modifiche legislative, dando conto sia delle elaborazioni dottrinarie che hanno accompagnato le novelle codicistiche, sia delle prime pronunce della giurisprudenza di merito e di legittimità, attraverso scrupolosi percorsi logico-sistematici di commento in calce ad ogni norma, che ricostruiscono i singoli istituti nel quadro dei profili operativi di più frequente rilevanza pratica. Anche per la feconda ed insostituibile collaborazione della redazione, il lavoro, ricco di note e richiami intertestuali, si completa con un corredo di indici sistematico, analitico e cronologico. Gli Autori

4 Indice Sistematico

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6 Pag. Costituzione della Repubblica italiana Principi fondamentali... 9 Parte I: Diritti e doveri dei cittadini Titolo I - Rapporti civili... 11» II - Rapporti etico-sociali... 14» III - Rapporti economici... 15» IV - Rapporti politici Parte II: Ordinamento della Repubblica Titolo I - Il Parlamento... 18» II - Il Presidente della Repubblica... 22» III - Il Governo... 24» IV - La Magistratura... 25» V - Le Regioni, le Province, i Comuni... 28» VI - Garanzie costituzionali Disposizioni transitorie e finali CODICE PENALE R.D. 19 ottobre 1930, n Approvazione del testo definitivo del Codice penale LIBRO PRIMO Dei reati in generale Titolo I - Della legge penale (1-16)... 41» II - Delle pene Capo I - Delle specie di pene, in generale (17-20)... 97» II - Delle pene principali, in particolare (21-27) » III - Delle pene accessorie, in particolare (28-38) Titolo III - Del reato Capo I - Del reato consumato e tentato (39-58bis) » II - Delle circostanze del reato (59-70) » III - Del concorso di reati (71-84) Titolo IV - Del reo e della persona offesa dal reato Capo I - Della imputabilità (85-98) » II - Della recidiva, dell abitualità e professionalità nel reato e della tendenza a delinquere (99-109) Capo III - Del concorso di persone nel reato ( ) » IV - Della persona offesa dal reato ( ) Titolo V - Della non punibilità per particolare tenuità del fatto. Della modificazione, applicazione ed esecuzione della pena Capo I - Della non punibilità per particolare tenuità del fatto. Della modificazione e applicazione della pena (131bis-140) Capo II - Della esecuzione della pena ( )

7 Indice sistematico 2146 Titolo VI - Della estinzione del reato e della pena Capo I - Della estinzione del reato ( ) » II - Della estinzione della pena ( ) » III - Disposizioni comuni ( ) Titolo VII - Delle sanzioni civili ( ) » VIII - Delle misure amministrative di sicurezza Capo I - Delle misure di sicurezza personali Sezione I - Disposizioni generali ( ) » II - Disposizioni speciali ( ) Capo II - Delle misure di sicurezza patrimoniali ( ) Pag. LIBRO SECONDO Dei delitti in particolare Titolo I - Dei delitti contro la personalità dello Stato Capo I - Dei delitti contro la personalità internazionale dello Stato ( ) » II - Dei delitti contro la personalità interna dello Stato ( ) » III - Dei delitti contro i diritti politici del cittadino (294) » IV - Dei delitti contro gli Stati esteri, i loro Capi e i loro Rappresentanti ( ) » V - Disposizioni generali e comuni ai capi precedenti ( ) Titolo II - Dei delitti contro la pubblica amministrazione Capo I - Dei delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione ( bis) » II - Dei delitti dei privati contro la pubblica amministrazione ( ) » III - Disposizioni comuni ai capi precedenti ( ) Titolo III - Dei delitti contro l amministrazione della giustizia Capo I - Dei delitti contro l attività giudiziaria ( ter) » II - Dei delitti contro l Autorità delle decisioni giudiziarie ( bis) » III - Della tutela arbitraria delle private ragioni ( ) Titolo IV - Dei delitti contro il sentimento religioso e contro la pietà dei defunti Capo I - Dei delitti contro le confessioni religiose ( ) » II - Dei delitti contro la pietà dei defunti ( ) Titolo V - Dei delitti contro l ordine pubblico ( ) » VI - Dei delitti contro l incolumità pubblica Capo I - Dei delitti di comune pericolo mediante violenza ( ) » II - Dei delitti di comune pericolo mediante frode ( ) » III - Dei delitti colposi di comune pericolo ( ) Titolo VIbis - Dei delitti contro l ambiente (452bis-452terdecies) » VII - Dei delitti contro la fede pubblica Capo I - Della falsità in monete, in carte di pubblico credito e in valori di bollo ( bis) » II - Della falsità in sigilli o strumenti o segni di autenticazione, certificazione o riconoscimento ( ) » III - Della falsità in atti ( bis) » IV - Della falsità personale ( ) Titolo VIII - Dei delitti contro l economia pubblica, l industria e il commercio Capo I - Dei delitti contro l economia pubblica ( ) » II - Dei delitti contro l industria e il commercio ( quinquies) » III - Disposizione comune ai capi precedenti (518) Titolo IX - Dei delitti contro la moralità pubblica e il buon costume Capo I - Dei delitti contro la libertà sessuale ( ) Capo II - Delle offese al pudore e all onore sessuale ( ) » III - Disposizioni comuni ai capi precedenti ( ) Titolo IXbis - Dei delitti contro il sentimento per gli animali (544bis-544sexies) » X - Dei delitti contro la integrità e la sanità della stirpe ( )

8 2147 Indice sistematico Titolo XI - Dei delitti contro la famiglia Capo I - Dei delitti contro il matrimonio ( ) » II - Dei delitti contro la morale familiare ( ) » III - Dei delitti contro lo stato di famiglia ( ) » IV - Dei delitti contro l assistenza familiare ( ter) Titolo XII - Dei delitti contro la persona Capo I - Dei delitti contro la vita e l incolumità individuale ( ) » II - Dei delitti contro l onore ( ) » III - Dei delitti contro la libertà individuale Sezione I - Dei delitti contro la personalità individuale ( ) » II - Dei delitti contro la libertà personale ( duodecies) » III - Dei delitti contro la libertà morale ( ) » IV - Dei delitti contro la inviolabilità del domicilio ( quinquies) » V - Dei delitti contro la inviolabilità dei segreti ( bis) Titolo XIII - Dei delitti contro il patrimonio Capo I - Dei delitti contro il patrimonio mediante violenza alle cose o alle persone ( bis) » II - Dei delitti contro il patrimonio mediante frode ( quater) » III - Disposizioni comuni ai capi precedenti (649) Pag. LIBRO TERZO Delle contravvenzioni in particolare Titolo I - Delle contravvenzioni di polizia Capo I - Delle contravvenzioni concernenti la polizia di sicurezza Sezione I - Delle contravvenzioni concernenti l ordine pubblico e la tranquillità pubblica Delle contravvenzioni concernenti l inosservanza dei provvedimenti di polizia e le manifestazioni sediziose e pericolose ( ) Delle contravvenzioni concernenti la vigilanza sui mezzi di pubblicità ( ) Delle contravvenzioni concernenti la vigilanza su talune industrie e sugli spettacoli pubblici ( ) Delle contravvenzioni concernenti la vigilanza sui mestieri girovaghi e la prevenzione dell accattonaggio ( ) Sezione II - Delle contravvenzioni concernenti l incolumità pubblica Delle contravvenzioni concernenti l incolumità delle persone nei luoghi di pubblico transito o nelle abitazioni ( ) Delle contravvenzioni concernenti la prevenzione di infortuni nelle industrie o nella custodia di materie esplodenti ( ) Sezione III - Delle contravvenzioni concernenti la prevenzione di talune specie di reati Delle contravvenzioni concernenti la tutela preventiva dei segreti ( ) Delle contravvenzioni concernenti la prevenzione dell alcoolismo e dei delitti commessi in stato di ubriachezza ( ) Delle contravvenzioni concernenti la prevenzione di delitti contro la fede pubblica ( ) Delle contravvenzioni concernenti la prevenzione di delitti contro la vita e l incolumità individuale ( ) Delle contravvenzioni concernenti la prevenzione di delitti contro il patrimonio ( ) Delle contravvenzioni concernenti la custodia [di alienati di mente,] di minori o di persone detenute ( ) Capo II - Delle contravvenzioni concernenti la polizia amministrativa sociale Sezione I - Delle contravvenzioni concernenti la polizia dei costumi ( bis) » II - Delle contravvenzioni concernenti la polizia sanitaria ( )

9 Indice sistematico 2148 II - Delle contravvenzioni concernenti l attività sociale della pubblica amministrazione ( ) » IIbis - Delle contravvenzioni concernenti la tutela della riservatezza (734bis) Titolo Pag. Disposizioni di coordinamento e transitorie R.D. 28 maggio 1931, n Disposizioni di coordinamento e transitorie per il codice penale Tabelle dei termini di prescrizione Tabella delle violazioni delle sanzioni applicate dal giudice di pace Indice Analitico Indice Cronologico

10 1359 Titolo VII - Dei delitti contro la fede pubblica 484 mendace affermazione, contenuta in una querela di falso proposta davanti al giudice tributario, della non autenticità della sottoscrizione apposta in calce ad una relata di notifica, sul rilievo che trattasi di mera prospettazione difensiva (Cass. VI, , n ). 484 Falsità in registri e notificazioni. Chiunque, essendo per legge (1) obbligato a fare registrazioni soggette all ispezione dell Autorità di pubblica sicurezza, o a fare notificazioni all Autorità stessa circa le proprie operazioni industriali, commerciali o professionali, scrive o lascia scrivere false indicazioni è punito con la reclusione fino a sei mesi (1) o con la multa fino a 309 (2) (3) (4). (1) Sono applicabili le sanzioni sostitutive previste dagli artt. 53 ss., l. 689/1981. (2) Importo incrementato ex art. 113, c. 1, l. 689/1981. (3) Cfr. artt. 55, 109, 120, 128, l , n. 773 (TULPS) e artt. 60 ss., d.p.r , n. 309 (Stupefacenti). (4) V. nota (3) sub art Istituti Processuali: competenza: Tribunale monocratico; procedibilità: ufficio; arresto: non consentito; fermo: non consentito; citazione: diretta a giudizio ovvero decreto penale di condanna (qualora ne ricorrano in concreto le condizioni). Pur essendo le notificazioni e le registrazioni contemplate dalla norma delle scritture private, esse godono di una particolare tutela (che arriva a coprire, appunto, anche il falso ideologico, attinente all atto in sé e non alla sua documentazione: Fiandaca-Musco), in vista della speciale importanza che rivestono. Soggetto attivo Data la natura di reato proprio, soggetto attivo può essere soltanto chi per legge è obbligato a fare registrazioni relative ad una sua attività o chi, sempre per legge, ha il dovere di comunicare all Autorità di pubblica sicurezza fatti inerenti ad una propria attività industriale, professionale o commerciale (al riguardo, va sottolineato che risponde del reato anche l institore, il dipendente o il commesso che abbia ricevuto dal preponente l incarico di compiere le attività citate). Si fanno gli esempi degli albergatori, dei commercianti di oggetti preziosi, dei datori di lavoro, degli antiquari, dei farmacisti etc. (Fiandaca-Musco). Condotta incriminata Il delitto si configura nelle ipotesi in cui si scrivano o si lascino scrivere false indicazioni nelle registrazioni soggette all ispezione dell Autorità di pubblica sicurezza o nelle notificazioni all Autorità (o anche ad altre amministrazioni pubbliche, purché siano soggette al controllo dell Autorità di pubblica sicurezza: Cass. V, ) relative alle attività indicate nell art. 484 c.p. La norma, dunque, facendo applicazione del principio contenuto nell art. 40 c.p., comprende anche i casi in cui il soggetto obbligato, pur potendo impedire la realizzazione del falso, non lo abbia impedito (Antolisei), nel qual caso il terzo che ha scritto la falsa indicazione risponde del reato a titolo di concorso materiale. Viene sempre in rilievo una falsità di natura ideologica. Consumazione Il reato in esame, nel caso di notificazioni (che sono atti recettizi), si perfeziona con la ricezione dell atto da parte dell Autorità. Nel caso di registrazioni, invece, la consumazione coincide con la falsificazione.

11 485 Libro II - Dei delitti in particolare 1360 Tentativo La dottrina esclude la configurabilità del tentativo (Manzini). Dolo Il delitto è punito a titolo di dolo generico, consistente nella coscienza e volontà di scrivere o lasciare scrivere, con l intenzione di creare la prova documentale di un fatto o rapporto giuridico. Non rileva la consapevolezza di violare un obbligo giuridico verso l Autorità di pubblica sicurezza (Manzini). Casistica Ricorre il reato in esame nel caso di false indicazioni nel registro dei preziosi (Cass. V, ) o nel registro in cui vengono annotati gli acquirenti di armi ai sensi dell art. 35 T.U.L.P.S. (Cass. V, ). Non si configura il reato in esame nell ipotesi di falsità nel registro IVA dei corrispettivi, tenuto dai commercianti al minuto per annotare gli incassi giornalieri, essendo esso sottoposto al controllo dell ufficio provinciale IVA e della Guardia di Finanza e non dell Autorità di pubblica sicurezza (Cass. V, ). In materia di rifiuti, inserire «false indicazioni», che non hanno quindi alcuna corrispondenza nella realtà, nei registri di carico e scarico integra il reato di cui all art. 484 c.p. (Cass. II, , n ). Integra il tentativo di falsità in registri (art. 56 e 484 c.p.), la condotta di colui che, in qualità di titolare di un agenzia di pratiche auto, lasci, nel registro sottoposto ad ispezione da parte dell autorità di pubblica sicurezza, spazi in bianco, ancorché numerati, trattandosi di attività diretta in modo non equivoco alla abusiva annotazione di pratiche svolte in un momento successivo rispetto a quello che sarebbe risultato in ragione dell alterata collocazione cronologica (Cass. V, , n. 3560). 485 [Falsità in scrittura privata. Chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, forma, in tutto o in parte, una scrittura privata falsa, o altera una scrittura privata vera, è punito, qualora ne faccia uso o lasci che altri ne faccia uso, con la reclusione da sei mesi a tre anni. Si considerano alterazioni anche le aggiunte falsamente apposte a una scrittura vera, dopo che questa fu definitivamente formata] (1). (1) Art. abrogato ex d.lgs , n. 7 (Abrogazione di reati e introduzione di illeciti con sanzioni pecuniarie civili) (art. 1, c. 1, lett. a)). Cfr. ora art. 4, c. 4, lett. a), d.lgs , n. 7. Abrogazione della norma In forza dell art. 1 del d.lgs. 15 gennaio 2016, n. 7 (in vigore dal 6 febbraio 2016), recante «Disposizioni in materia di abrogazione di reati e introduzione di illeciti con sanzioni pecuniarie civili, a norma dell art. 2, c. 3, l , n. 67», il delitto di falsità in scrittura privata è stato abrogato (così come il successivo delitto di «falsità in foglio firmato in bianco» di cui all art. 486 c.p.). Il citato decreto legislativo, unitamente al coevo d.lgs. 15 gennaio 2016, n. 8, ha dato attuazione all art. 2 della legge 28 aprile 2014, n. 67, che delegava il governo ad un ampio intervento di depenalizzazione e abrogazione di numerose fattispecie di reato. Il legislatore è conseguentemente intervenuto per riformulare anche le disposizioni di cui agli artt. 488, 489, 490, 491bis e 493bis, in funzione di coordinamento con le norme abrogate.

12 1361 Titolo VII - Dei delitti contro la fede pubblica 485 Trasformazione in illecito civile Il d.lgs. n. 7 del 2016 ha trasformato i reati abrogati in illeciti civili sottoposti a (inedite) sanzioni pecuniarie. Le fattispecie previste nelle norme penali abrogate, infatti, sono state riprodotte nella disposizione di cui all art. 4 del decreto. In particolare, i fatti di falso in scrittura privata sono ora descritti all art. 4, comma 4, lettere a), c), d) ed e), e per essi è comminata la sanzione pecuniaria civile da duecento a dodicimila euro. Nella nozione di scrittura privata sono espressamente ricompresi gli atti originali e le copie autentiche di essi, quando a norma della legge tengono luogo degli originali mancanti, e le falsità possono avere ad oggetto anche documenti informatici privati aventi efficacia probatoria. L art. 3 del decreto prevede che le condotte appena descritte costituiscono fatti che, se dolosi, obbligano, oltre che alle restituzioni e al risarcimento del danno secondo le leggi civili, anche al pagamento della sanzione pecuniaria civile determinata dal giudice in forza dei criteri indicati dal successivo art. 5 (gravità della violazione, reiterazione dell illecito, arricchimento del soggetto responsabile, opera svolta dall agente per l eliminazione o attenuazione delle conseguenze dell illecito, personalità dell agente, condizioni economiche dell agente), che evidenziano come la finalità perseguita dalla sanzione sia quella preventiva e repressiva tipica delle sanzioni punitive. Gli artt. 6 e 7 del decreto regolano i casi di reiterazione dell illecito (che consiste nel compimento di un illecito della stessa indole accertato con provvedimento esecutivo nel termine di quattro anni dalla commissione di altra violazione sottoposta a sanzione pecuniaria civile) e di concorso di persone (nel qual caso ogni concorrente soggiace alla sanzione pecuniaria civile stabilita per il fatto commesso). Ai sensi dell art. 8, le sanzioni pecuniarie civili sono applicate dal giudice civile competente per l azione di risarcimento del danno al termine del giudizio, qualora egli accolga la domanda di risarcimento proposta dalla persona offesa, e il procedimento è regolato dalle norme del codice di procedura civile, in quanto compatibili con le disposizioni del decreto. Per l espresso richiamo, contenuto nel secondo comma dell art. 3 del decreto, all art. 2947, primo comma, c.c., la pretesa relativa all inflizione della sanzione pecuniaria si prescrive in cinque anni. La somma versata in pagamento della sanzione è devoluta alla Cassa delle ammende ed è prevista la possibilità di un pagamento rateizzato (con esclusione di alcuna forma di copertura assicurativa) nonché l intrasmissibilità agli eredi dell obbligo di pagare la sanzione pecuniaria civile. Il decreto introduce anche una disciplina transitoria, con l art. 12, il quale stabilisce che le disposizioni relative alle sanzioni pecuniarie civili si applichino anche ai fatti commessi anteriormente alla data di entrata in vigore del decreto, salvo che il procedimento sia stato definito con sentenza o decreto irrevocabili. In quest ultimo caso, il giudice dell esecuzione deve revocare la sentenza o il decreto, dichiarando che il fatto non è previsto dalla legge come reato. Aspetti essenziali della precedente figura di reato L art. 485 c.p. tutelava la fede pubblica inerente alle scritture private, ossia il credito che i documenti trovavano nei confronti del pubblico per la necessità della vita sociale, punendo i casi di falsità materiale (v. art. 476 c.p.), non essendo prevista la punibilità della falsità ideologica in scrittura privata, la quale può, al più, integrare un diverso reato (es.: truffa). Oggetto materiale erano i documenti (v. art. 476 c.p.), ossia tutte le scritture definitivamente formate dal privato (e debitamente sottoscritte) in ordine a situazioni da cui potevano derivare effetti giuridicamente rilevanti nell ambito di un rapporto giuridico o idonee a dimostrare l esistenza di rapporti o fatti giuridici. La norma richiedeva la falsificazione e l uso (ai fini giuridici) dell atto falsificato (cui era equiparato il lasciare che altri ne facesse uso), quale elemento costitutivo del delitto. La falsità materiale era punita nelle forme della contraffazione (ricorrente nei casi di diver-

13 486 Libro II - Dei delitti in particolare 1362 genza tra autore apparente ed autore reale del documento) e dell alterazione (per la quale era necessario il documento fosse già stato definitivamente formato). Non occorreva accertare l effettiva verificazione del vantaggio o del danno che il colpevole aveva di mira, trattandosi di reato di pericolo punito a titolo di dolo specifico, essendo richiesti non solo la coscienza e volontà sia della falsificazione sia dell uso, ma anche il fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno. Si negava efficacia scriminante al consenso della persona di cui fosse falsificata la firma, in quanto la tutela penale aveva per oggetto non solo l interesse della persona offesa, apparente firmataria del documento, ma anche la fede pubblica. La casistica giurisprudenziale aveva riguardato una gran varietà di documenti, quali l assegno bancario tratto su di un conto corrente altrui, il verbale di assemblea condominiale, gli atti processuali delle parti private, il certificato di assicurazione obbligatoria per RCA, così come la polizza e il contrassegno assicurativo. 486 [Falsità in foglio firmato in bianco. Atto privato. Chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, abusando di un foglio firmato in bianco [488, 489], del quale abbia il possesso per un titolo che importi l obbligo o la facoltà di riempirlo, vi scrive o fa scrivere un atto privato produttivo di effetti giuridici, diverso da quello a cui era obbligato o autorizzato, è punito, se del foglio faccia uso o lasci che altri ne faccia uso, con la reclusione da sei mesi a tre anni. Si considera firmato in bianco il foglio in cui il sottoscrittore abbia lasciato bianco un qualsiasi spazio destinato a essere riempito] (1). (1) Art. abrogato ex d.lgs , n. 7 (Abrogazione di reati e introduzione di illeciti con sanzioni pecuniarie civili) (art. 1, c. 1, lett. b)). Cfr. ora art. 4, c. 4, lett. b), d.lgs , n. 7. Abrogazione della norma In forza dell art. 1 del d.lgs. 15 gennaio 2016, n. 7 (in vigore dal 6 febbraio 2016), recante «Disposizioni in materia di abrogazione di reati e introduzione di illeciti con sanzioni pecuniarie civili, a norma dell art. 2, c. 3, l , n. 67», il delitto di falsità in foglio firmato in bianco (così come il precedente delitto di «di falsità in scrittura privata» di cui all art. 485 c.p.) è stato abrogato. Il citato decreto legislativo, unitamente al coevo d.lgs. 15 gennaio 2016, n. 8, ha dato attuazione all art. 2 della legge 28 aprile 2014, n. 67, che delegava il governo ad un ampio intervento di depenalizzazione e abrogazione di numerose fattispecie di reato. Il legislatore è conseguentemente intervenuto per riformulare anche le disposizioni di cui agli artt. 488, 489, 490, 491bis e 493bis, in funzione di coordinamento con le norme abrogate. Trasformazione in illecito civile Il d.lgs. n. 7 del 2016 ha trasformato i reati abrogati in illeciti civili sottoposti a sanzioni pecuniarie. Le fattispecie previste nelle norme penali abrogate, infatti, sono state riprodotte nella disposizione di cui all art. 4 del decreto. In particolare, i fatti prima previsti dall art. 486 c.p. sono ora descritti all art. 4, comma 4, lettere b) e c), e per essi è comminata la sanzione pecuniaria civile da duecento a dodicimila euro. Si considera foglio firmato in bianco quello in cui il sottoscrittore abbia lasciato bianco un qualsiasi spazio destinato ad essere riempito, e le falsità possono avere ad oggetto anche documenti informatici privati aventi efficacia probatoria. Per la disciplina del procedimento sanzionatorio e per il regime transitorio, v. sub art. 485.